ESTRAZIONI IDROCARBURI SICURE ? Nelle cronache dell’ epoca l’incidente al pozzo di petrolio di Trecate

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In due articoli dell’ epoca la cronaca dell’incidente al pozzo petrolifero di Trecate, nel nord’ Italia, non si è mai parlato molto in seguito, delle reali conseguenze dell’ incidente anche negli anni successivi. Sarebbe importante reperire documentazione al riguardo. In ogni modo si consideri che nel raggio di pochi chilometri dal pozzo di monte grosso vive qualche decina di migliaia di persone.

TRECATE 28 FEBBRAIO 1994
CRONACA DI UN DISASTRO AMBIENTALE A CURA DI : COMITATO TUTELA AMBIENTE PADERNO D’ADDA E VERDERIO (Lecco)

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la conferenza stampa e la mappa del petrolio

la-mappa-petrolifera.psd  Mentre alla conferenza stampa di fine anno il presidente della giunta regionale vito de filippo proclama, tra neologismi economico-tecnici e raffinatezze dialettico-glottologiche, una vocazione energetica della basilicata tutta da verificare, chiarire, comprendere, sul petrolio persino lui ammette candidamente che l’oro nero non ha mai generato alcun reale beneficio per le popolazioni interessate…ci chiediamo allora perchè continuare ad estrarlo, consegnando il 60% del territorio regionale alle furie delle compagnie petrolifere?….date un’occhiata alla mappa che ho cercato di riprodurre con la maggiore fedeltà possibile alle mappe ufficiali del ministero…che la dia anche il presidente, forse gli sfugge la macroscopicità della situazione, o magari non gli sfugge affatto…in quanto a potenza, la cui superficie comunale rappresenta quasi il 50% del permesso di ricerca “serra s. bernardo”, il cui primo pozzo è proprio il monte grosso 2, una istanza di ricerca, denominata “frusci” (che potrete vedere in tutta la sua contiguità alla precedente) finirebbe per rinchudere tutto il territorio in un solo immane e devastante campo di ricerca e sfruttamento…saluti a tutti. miko.

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fotocronaca di un ordinario disastro ambientale

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eccovi alcune foto scattate da uno di noi sul sito del pozzo di monte grosso…monte grosso 1, anche se siamo già al 2…nessuno si è dato pena di cambiare il cartello, neppure la nuova società Intergas plus srl, figuriamoci il ripristino ambientale che pure sarebbe stato obbligatorio quando la vecchia società concessionaria della prima perforazione l’ha abbandonata…chi avrebbe dovuto controllare all’epoca?…e chi controllerà adesso che i nuovi non siano, se possibile, addirittura peggiori dei vecchi?…noi non siamo molto fiduciosi di tutto ciò che gravita intorno all’affare petrolio e crediamo finirà come in val d’agri dove i controlli ambientali sono stati affidati all’ENI – ma si! – proprio a chi dovrebbe essere controllato!…e che ci fanno quei cassonetti del comune di potenza in un territorio che è del comune di brindisi?…sindaco di potenza, ci rispondi?

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il comitato no oil siamo tutti noi

le firme piovono ormai a dirotto e non siamo quasi in grado di contarle…ecco che reagisce con l’unico strumento che possiede, la democrazia, quella città civile, quella Potenza spesso nascosta, spesso sopita, ancora più spesso scoraggiata da un coacervo di poteri indicibili che vorrebbero un’altra città e che ci avevano quasi convinto dell’inanità all’agire, della rassegnazione al sopruso, della sopportazione dell’arroganza e di tutti i mali che queste portano inevitabilmente con loro…grazie a tutti ed a nome di tutti!…ma la lotta non si ferma, vi aspettiamo ancora più numerosi ad affermare i nostri diritti di cittadini, confermando i nostri doveri di cittadini…il comitato no oil potenza siamo tutti noi!…un abbraccio da miko

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