Cresce la protesta e la mobilitazione contro l’ipotesi di utilizzare una cava a ridosso del confine tra la provincia di Salerno e quella di Potenza come discarica per l’emergenza rifiuti in Campania. Credo come come COMITATO NO OIL di POTENZA non possiamo che essere solidali ed al fianco dei cittadini di Vietri e degli altri comuni interessati che lottano contro l’ennesima aggressione al territorio alla salute e all’ambiente.
Detto questo è opportuno fare alcune considerazioni in merito al comportamento dei nostri amministratori ai vari livelli. Come giustamente è stato fatto rilevare la vicenda discarica ha alcune analogie con quella Monte Grosso, nel senso che anche qui l’opera è previste nel territorio di un comune, quello di Caggiano, in provincia di Salerno, ma a ridosso del confine di un altro comune, quello di Vietri di Potenza. Salta subito agli occhi la differenza di comportamento tra gli amministratori di Vietri e quelli di Potenza. A Vietri gli amministratori, a cominciare dal sindaco, si sono messi al fianco dei cittadini che si oppongono alla realizzazione della discarica ed hanno in tempi rapidi convocato un consiglio comunale aperto sulla vicenda. A Potenza gli amministratori, ad eccezione di Roberto Mancino, ancora non si sono espressi su Monte Grosso e sembrano voler “rimuovere” la questione. In particolare pone interrogativi l’ atteggiamento del sindaco Santarsiero che, a quanto si dice, chiede ancora tempo per leggere le “carte” e comunque, sempre al quel che si dice, dichiara che dopotutto il pozzo ricade nel territorio del comune di Brindisi. Qui cominciamo a non capire. Nel caso della discarica e giustamente ci si oppone a quanto avviene dopo il confine non solo di un altro comune ma addirittura di un altra provincia e di un’ altra regione. Perchè questo principio non dovrebbe valere nel caso del pozzo di Monte Grosso ? Sarebbe codardo e ipocrita trincerarsi dietro la scusa di un confine amministrativo posto a pochi metri che certo non fermarà le conseguenze negative della trivellazione.
Interrogativi sorgono sull’ operato di un altro amministratore come l’ assessore provinciale Iacobuzio che , ripetiamo giustamente e facendo il suo dovere, era presente al consiglio comunale di Vietri schierandosi contro la discarica e sancendo anche lui che è doveroso da parte di un amministratore preoccuparsi delle minacce fatte al territorio di sua competenza che provengono fuori dai confini giusridsdizionali. Sarebbe però interessante, a questo punto, sapere dove era Iacobuzio quando la società Intergas Più presentava alla provincia di Potenza la valutazione di impatto ambientale su Monte Grosso nel novembre 2006 . Cosa faceva lui e cosa facevano gli altri amministratori provinciali competenti nei 60 giorni di tempo che la provincia ha avuto a disposizione per esprimere il parere sulla realizzazione del pozzo ? E se la provincia, come si dice, non è “attrezzata” per dare i pareri sulle attività estrattive, cosa aspettano, gli amministratori provinciali competenti, a mettere gli uffici in grado di farlo, visto che la maggior parte del territorio è interessato o sarà interessato dal “fenomeno” petrolio ?
Ripeto ancora una volta che è sacrosanto che tutti i rappresentanti istituzionali, in questo momento appoggino la lotta di chi oppone alla discarica, sarebbe però importante che tutti facciano la stessa cosa anche quando si tratta di salvaguardare i cittadini ed il territorio dall’ aggressione delle multizionali del petrolio. A quanto pare, salvo poche eccezioni, ciò non sta accadendo, motivo in più per tutti i cittadini di mobilitarsi e prendere in mano il proprio destino contro la volontà di chi, in nome del profitto e della prevaricazione, vuole distruggere ogni possibilità di futuro a questa regione.
Nicola Magnella