la quinta commissione

martedì 22/01/07  dal sito basilicatanet a proposito dei lavori della quinta commissione:

“E’ impossibile censire con certezza tutti i cespiti della Regione, sia nella consistenza che nell’effettivo valore nonché nella certezza della proprietà, atteso che per alcuni di questi cespiti non sono state completate le formalità anche per la molteplicità delle competenze che si sono succedute tra gli organi dello Stato e la Regione e, all’interno di quest’ultima, tra i vari dipartimenti” E’ quanto dichiara il presidente della quinta commissione consiliare, Nicola Pagliuca, in riferimento alla riunione di oggi durante la quale è stata esaminata l’attività svolta in materia di controllo sulla gestione del demanio e patrimonio regionale.
“Al fine di colmare il vuoto esistente nella gestione del patrimonio della Regione, emerso durante il lavoro svolto in questi mesi dalla quinta Commissione”, il Presidente Pagliuca si impegna “ad inviare alla Giunta e al Consiglio, la stessa relazione affinché i massimi organi della regione provvedano a redigere una relativa proposta di legge”.
“La Commissione – fa sapere Pagliuca – in seguito alla richiesta pervenuta sull’attività di verifica e monitoraggio rispetto ai seguenti argomenti: “impiego delle Royalties derivanti dall’estrazioni petrolifere nel finanziamento operativo Val D’Agri“, “finanziamento delle Organizzazioni Produttive che operano nel settore della commercializzazione dei prodotti agricoli” e “impatto occupazionale dei progetti di formazione professionale destinati alle aziende del distretto del salotto dell’area Materana”, ha richiesto agli uffici competenti di acquisire la necessaria documentazione per gli approfondimenti sui temi”….

…beh, se non lo sanno neppure loro!!!…res nullius?…

Pubblicato in Blog

la riunione di oggi 22/01

  1. il comitato autorizza la consegna del ricorso in autotutela a nome del comitato no oil potenza alla regione basilicata.
  2. si indice per domenica 27/01 il secondo no oil day in luoghi che comunicheremo al più presto sul blog ed a mezzo stampa
  3. si indice un banchetto di raccolta firme per sabato 26/01 alle ore 18.30 a p.ggio tre galli
  4. si prende positivamente atto della disponibilità del consiglio comunale di potenza a ricevere il comitato
  5. si costituisce un gruppo di lavoro sulle energie alternative che affiancherà il preesistente gruppo che lavora alla conferenza scientifica
  6. il comitato decide l’inizio di un percorso di incontri di sensibilizzazione con la cittadinanza e le associazioni a potenza ed in regione
  7. si decide la costituzione di un punto fisso di informazione ed incontro
  8. si decide di accogliere e guidare la visita del comitato abruzzo no triv
  9. parte l’autofinanziamento del comitato anche attraverso cene sociali NO OIL tra gli aderenti al comitato ed i simpatizzanti
  10. si stabiliscono interventi nelle assemblee studentesche
  11. per lunedì 28/01 mattina: banchetto di raccolta firme all’università in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico; pomeriggio-sera: partecipazione alla fiaccolata indetta dai sindacati contro le morti sul lavoro

grazie ai consigli di nicola, aggiorno subito la lista…mi scuso per la fredda elencazione da assemblea di condominio, ma gli argomenti trattati sono stati davvero tanti. 

Pubblicato in Blog

legge e legalità

petrolio, acqua, rifiuti, democrazia…abbiamo puntualizzato una stretta connessione tra questi argomenti che ci paiono centrali in una dinamica di profondo cambiamento di cui la società ha bisogno per sopravvivere a se stessa ed alle dinamiche di uno sviluppo ormai nei fatti “impossibile”…a ben guardare, trattando di diritti alle scelte partecipate, una cosa salta subito evidente a qualunque sguardo…se il veicolo del cambiamento passa attraverso la democrazia e la democrazia è fatta di principi da cui discendono dei diritti e dei doveri generali per ogni cittadino, è il quadro complessivo delle leggi, l’apparato normativo, a precisare nel dettaglio i limiti di questi, attraverso dei fatti giuridici “negativi” (non si può fare qualcosa, perchè questo è al di fuori della legge) e “positivi” (si può fare qualcosa perchè questo è consentito dalla legge o dai principi generali)…ma se una legge è fattispecie astratta, cioè regola un caso generale che diviene personale attraverso l’interpretazione della norma e ciò porta ad un’applicazione della stessa che purtroppo non sempre fa coincidere il concetto di legge con quello di giustizia, il problema della legalità diviene qualcosa che trascende la legge stessa, ovviamente comprendendola al proprio interno, per sfociare nell’etica o nella morale…come a dire che la legalità è il comportamento concreto del singolo che tiene conto ed allo stesso tempo supera la fattispecie astratta della legge, per impostarsi a codice di comportamento…bene, io non sono un giurista e magari dico delle assurdità giuridiche, ma credo che al tema della democrazia si affianchi proprio il tema della legalità…quale democrazia può mai sopravvivere alla mancanza di legalità?..dovendo distaccare il concetto di democrazia formale da quello di democrazia sostanziale e concentrarmi proprio su questa che è fatta di innumerevoli comportamenti collettivi e personali, come posso credere che la democrazia concreta, quella fatta dal confronto tra me stesso e la realtà di tutti i giorni, quella cioè che vedo concretamente davanti ai miei occhi, ascolto con le mie orecchie, vivo sulla mia pelle, possa non passare attraverso la legalità come elemento primario ed imprescindibile perchè io riconosca i miei diritti ed i miei doveri, nei diritti e nei doveri degli altri?…credo che la domanda di milioni di italiani (e non solo!) in questo ben triste periodo della nostra storia sia proprio questa…come possono pretendere che io osservi la democrazia se altri non lo fanno e quotidianamente mi mettono davanti al fatto compiuto di due pesi e due misure?…può apparire populistico e demagogico, ma come si può pretendere quella minima coesione sociale che si fonda sul riconoscimento del minimo comun denominatore costituito dalla Costituzione e dalle leggi che da essa ed in osservanza ad essa derivano e che fanno da pilastro ad un sistema democratico, quando proprio alcuni dei cardini di questa vengono moralmente e qualche volta palesemente violati non da soggetti devianti che fanno parte della società, ma da chi proprio da quell’ordine giuridico riconosciuto dalla società deriva un mandato in nome del popolo a rappresentarne le istanze?…io credo che sia da questo semplice assunto che nasca la sfiducia nella classe politica, che poi è sfiducia nelle istituzioni e sfiducia nella intera classe dirigente di un paese che vede violata la propria sovranità proprio attraverso chi dovrebbe tutelarla…fin qui alcune considerazioni personali, ma andiamo al caso concreto…io da cittadino lucano “debbo” pensare che se una giunta regionale autorizza lo scavo di monte grosso, questa abbia analizzato tutte, e dico tutte, le componenti ambientali, sociali, economiche, storiche, politiche, progettuali e quant’altro che “necessariamente” stanno alla base di ogni decisione che ha a che fare con il diritto ampiamente riconosciuto dei cittadini a sapere, partecipare, approvare o negare qualsiasi intervento sul proprio territorio, considerando che è proprio questo che dice la legge (per i più pazienti, c’è un articolo nel blog che contiene alcuni di questi principi recepiti dall’ordinamento italiano)…quindi da cittadino “debbo” presupporre che alla base della decisione vi sia stato un reale processo democratico e quindi di osservanza non solo delle leggi, ma della legalità come concetto su cui si fonda la democrazia sostanziale e quindi quella concreta, ma soprattutto se quel concetto di legalità sia solo un astratto concetto formale di osservanza delle leggi (e di fatto non lo è per nulla, a mio parere) o se sia un travalicare anche un concreto concetto di legalità fondato su quale sia l’interesse reale della “società” lucana e non solo quello di alcuni “soci”…miko.

Pubblicato in Blog

riunione del comitato no oil potenza

…quasi lo dimenticavo…domani, martedi 22 gennaio 2008 alle ore 18.00 presso la sede del wwf di scalinata IV novembre a potenza, riunione del comitato no oil potenza…riunione densa di contenuti e proposte, non mancate!!!…a proposito, se non si era capito, la riunione indetta è aperta a tutti!!! (come dire che anche se siamo in tanti, braccia e cervelli, possibilmente coesistenti nella stessa persona, sono ben accetti)…miko.

Pubblicato in Blog

altre adesioni…

riceviamo volentieri l’adesione della cgil-fiom di basilicata alla nostra lotta…sul loro sito è ben visibile il nostro logo…noi li linkiamo secondo lo stile grafico del nostro blog…alla faccia di chi dice che il petrolio genera occupazione, gli operai metalmeccanici hanno capito qualcosa in più di alcuni politici scellerati…che il lavoro vero, quello che genera vero benessere diffuso, è tutta un’altra cosa!!!

Pubblicato in Blog

dal rapporto brundtland…

“Lo sviluppo sostenibile è quello che provvede al soddisfacimento dei bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità di soddisfacimento dei bisogni di quelle future (Rapporto Brundtland)

Pubblicato in Blog

no oil day ed una visita ad ortona

quattro piazze per quattro banchetti per quattrocento firme…ci sembra che la prima giornata no oil sia stata un grande successo che non merita altro commento…in quelle quattro piazze c’era la gente comune, le loro istanze, le loro idee, le loro paure e le loro speranze e questo è quanto!!!…se il pozzo di monte grosso non rimarrà che una delibera sulla carta senza alcuna attuazione è proprio alla gente comune che lo dovremo, a tutti quelli che firmando la nostra petizione hanno firmato contro gli abusi della politica e delle multinazionali e contro la svendita del territorio, sottoscrivendo a partire da questo diniego, che suona come una sfiducia ad un intero sistema, un progetto comune per la democrazia e per le scelte partecipate che il comitato no oil potenza è consapevole faccia parte del proprio patrimonio genetico…grazie a tutti i firmatari, grazie ai nostri aderenti che hanno reso possibile questo grande momento!!!…personalmente ieri ero ad ortona a portare la solidarietà fattiva del nostro comitato al comitato locale che si oppone alla costruzione in piena città di un centro olii sullo stile di quello di viggiano…sala gremita all’inverosimile e grande interesse per la conferenza…ed in questo interesse c’era la nostra battaglia contro il pozzo a monte grosso, come nel nostro interesse c’è la battaglia contro il centro olii di ortona…le multinazionali di quell’oro nero, che è oro solo per chi lo gestisce, mentre per il resto dell’umanità è solo nero, come alcuni incubi del presente ed alcuni futuri senza lotta, e certa politica consenziente a scelte che non tengono conto dell’ambiente e dell’uomo, sono il nostro comune nemico…noi vinceremo!!!…miko.

Pubblicato in Blog

petrolio, acqua, rifiuti…istanze di democrazia

in questo andirivieni tra temi apparentementi differenti tra loro, petrolio, acqua, rifiuti, democrazia sostanziale, non vi è alcuna schizofrenia tuttologica, piuttosto la serena consapevolezza che la risoluzione di ognuno di questi problemi vive in simbiosi con la soluzione di tutti gli altri…che senso avrebbe infatti liberarci dal petrolio ed attivare un sistema virtuoso di energie alternative e non riuscire a risolvere il problema dei rifiuti (che io chiamerei puttosto prodotti post-consumo) in una logica di riutilizzo delle materie prime di base e di risparmio dell’energia totale di produzione?…e che senso avrebbe riciclare tutto il riciclabile ed invertire il ciclo del consumo delle materie prime con un rovesciamento degli stili di vita e di produzione, senza una sostanziale politica di gestione pubblica a fini pubblici di ciò che è essenziale alla vita…od ancora che senso avrebbero tutte queste istanze se non all’interno di un quadro di ristabilimento di una democrazia sostanziale che non c’è e di cui abbiamo un disperato bisogno?…la basilicata è terra di baronia, oggi come ieri, di pacche sulla spalla e di diritti svenduti come favori, vittima di una logica feudale che parte da una storia lontana, dimora nel dispotismo clerico-borbonico, transita per l’unitarismo notabilare, si stende sul federalismo agricolo fascista, si rinforza nel sistema delle clientele allargate e della responsabilità diffusa del democraticismo cristiano, approda infine alla deriva centro-sinistrorsa del partito degli affari, in realtà non variando mai i soggetti del rapporto…chi comanda e chi è comandato, magari pensando di valere qualcosa in più, in virtù di un malinteso senso di contiguità al potere, del proprio vicino di casa…è solo all’interno di questa considerazione storica che leggiamo la basilicata di oggi, il suo sfruttamento bieco e l’addormentamento sistematico delle coscienze che è alla base del mantenimento di quel sistema di potere che svende il proprio territorio alle trivelle ed ai rifiuti, sottrae l’acqua all’uso civico, nega permanentemente l’accesso alle coscienze della coscienza della democrazia…ed è solo all’interno di questa logica di comprensione e di opposizione condivisa che dobbiamo fermare il pozzo di monte grosso come prima tappa di un percorso che ci impegnarà come cittadini consapevoli alla risoluzione di tutte quelle vertenze che ci impediscono di essere democraticamente “lucani” e vivere  con la certezza che il tempo che viviamo è il nostro tempo, lo sviluppo che vogliamo è il nostro sviluppo, la terra che viviamo è la nostra terra…miko. 

Pubblicato in Blog

ancora a proposito di rifiuti e per sfatare miti sui campani

copio-incollo dalla pubblicazione istat indicatori ambientali urbani 2006 del 29/08/07 

“Vista la criticità della situazione rifiuti, i dati della Campania meritano un’analisi dettagliata. Nel 2006 in tale regione si registra una media dei rifiuti urbani raccolti pari a 579,4 kg per abitante, valore inferiore sia alla media dell’Italia (633,9 kg per abitante) sia alla media del Sud (590,5 kg per abitante). Rispetto al 2005 si registra un incremento dei rifiuti urbani raccolti (+1,3%), come per gli altri comuni del Sud e leggermente inferiore all’incremento medio dei 111 comuni analizzati (+1,6%). La percentuale di raccolta differenziata in Campania fa registrare un valore nel 2006 pari al 9,6%, minore di quello medio del Sud (10,1%). Benevento è il comune campano dove è più diffusa la raccolta differenziata (12,1%). Rispetto al 2005 l’incremento dell’indicatore è pari a 5,5% a fronte di un incremento medio del 21,7% per i comuni del Sud. Napoli, in particolare, presenta dati molto simili agli altri comuni meridionali, con 592,7 kg di rifiuti urbani per abitante (il 10,2% raccolti in modo differenziato); le variazioni, rispetto al 2005, sono, rispettivamente pari a +1,3% e +6,9%. Tali dati non evidenziano peculiarità nemmeno rispetto alle grandi città del Sud sia in termini di raccolta totale sia in termini di percentuale di raccolta differenziata. In conclusione l’emergenza rifiuti, a Napoli e nella regione Campania in generale, è un problema legato al recupero e allo smaltimento degli stessi, in quanto la loro produzione è piuttosto stabile mentre la raccolta differenziata è aumentata solo di poco.”

…questi sono dati ufficiali e li dobbiamo prendiamo per buoni…le domande hanno già in sè la risposta…come mai a fronte di minore produzione di rifiuti procapite rispetto alla media del sud, la raccolta e lo smaltimento sono quelli che sono?…e soprattutto siamo certi che senza radicali cambiamenti della struttura politico-economica dell’intera realtà campana tutto questo possa migliorare?…miko.

Pubblicato in Blog

io sono niente, io sono un cittadino

io sono niente…io sono fatto di carne ed ossa e di una materia inconsistente che si chiama idea…io sono niente, ma sono un cittadino e sono fatto di diritti e di doveri…io sono niente, ma sono un cittadino e sono più alto e bello e sontuoso della più alta, bella e sontuosa delle cattedrali…io sono niente, ma sono un cittadino e sono più importante dello sbarco sulla luna, delle piramidi, dell’ultima scoperta della scienza…io sono niente, ma sono un cittadino e sono fatto di passioni, di opinioni, di ragioni e torti, di bisogni e sogni, di necessità di credere e di obbligo di criticare e chiedere e pretendere e dare…io sono niente, eppure sono la storia, sono il presente ed il futuro, il dante causa, il ricevente ed il proponente…io sono niente, ma sono un cittadino e sono nelle strade e nel lavoro e nelle case…io sono niente, eppure sono tutto, perchè sono un cittadino…io sono un cittadino e sarei niente se non fossi circondato da altri cittadini…miko somma.

Pubblicato in Blog

Primo No Oil Day domenica 20 gennaio

Come già comunicato sul blog nell’ultima riunione del comitato abbiamo stabilito di organizzare per domenica 20 gennaio il primo no oil day. Verranno organizzati banchetti per la raccolta firme in vari punti della città, per il momento questi punti sono:

piazza adriatico a poggio tre galli
piazza don bosco a rione risorgimento
piazzale antistante la chiesa a rione cocuzzo
viale dante all’ altezza della chiesa di s.anna

tutti dalle ore 10 in poi .
Serve una presenza significativa ai vari banchetti pertanto invitiamo chi è disponibile a darci una mano, anche perchè se è possibile estenderemo la raccolta in altre zone. Contattare il 338-1251167.

Nicola Magnella

Pubblicato in Blog

l’acqua è un bene comune

parrà strano che un comitato contro un pozzo di petrolio parli di acqua, e di acqua potabile in modo particolare…andiamo con ordine…in basilicata abbiamo una società pubblica dal nome “acquedotto lucano s.p.a. ” e che appare cosa ben diversa da ciò che ci si sarebbe aspettati dalla semplice spartizione ereditaria dei beni del defunto aquedotto pugliese, ente pubblico di diritto pubblico…pur avendo il carattere di una public company, in realtà l’ente è un ente di diritto privato e come tale risponde alle norme generali dei codici in materia di società di capitali…fin qui nulla di strano, in apparenza…è la legge che lo consente, in tema di gestioni cosiddette in house, cioè svolte da diramazioni dell’ente pubblico locale di riferimento…in quanto nato dalla spartizione su base regionale degli impianti e delle gestioni del vecchio acquedotto pugliese, l’ente era proprietario delle reti e degli invasi, non delle sorgenti che rimanevano di proprietà del demanio degli enti territoriali…da qualche anno acquedotto lucano spa ha avviato una campagna di acquisizione forzosa, sulla base di delibere dei due AATO (autorità d’ambito territoriale ottimale), delibere regionali, cessioni, etc, delle sorgenti, sostituendosi gradatamente ai comuni come servizio di fornitura di un bene, l’acqua potabile…fin qui ancora nulla di particolarmente strano, almeno in apparenza…ottimizzare un servizio, attraverso il riconoscimento di competenze generali e particolari ad un ente centrale, non è la fine del mondo e se fossimo altrove, la cosa non creerebbe molti problemi…ma un problema c’è…acquedotto lucano è una società per azioni, partecipata da regione basilicata, comuni, etc e se dal suo statuto si legge che il capitale di controllo deve rimanere in mano pubblica, le norme generali sulle società per azioni, altresì dette società anonime di capitale, creano una problematica…le leggi vigenti consentono il trasferimento di pacchetti azionari a chiunque, persino ai privati, e nulla vieta che ad un mutato assetto sociale non possa seguire una mutazione dello statuto societario, sia per ciò che riguarda l’oggetto sociale, sia per ciò che riguarda i fini…in altri termini, nulla vieterebbe ad uno degli enti proprietari di cedere le proprie azioni ad un privato e nulla vieterebbe ad un privato che si assommi ad un altro privato e magari ad altri ancora, di cambiare radilcamente la struttura della società e trasformarla in una società per azioni come tutte le altre…mentre una società per azioni a capitale pubblico ha come fine un valore rappresentato dalla distribuzione di un servizio a carattere sociale, di una utenza non immediatamente lucrativa o i cui guadagni ovrebbero essere reinvestiti nel servizio stesso, una società per azioni a capitale privato ha ovviamente come fine ultimo il lucro, il plusvalore, il guadagno, i dividendi, mettiamola come vogliamo…così nel volgere di qualche tornata notarile acquedotto lucano, dopo aver fatto incetta delle sorgenti, che nel caso di un acquedotto sono il nucleo centrale del tutto, potrebbe finire nelle mani di privati e quello che per il momento è la distribuzione tariffata di un servizio pubblico avente ad oggetto un bene indisponibile, inalienabile e comune, diventerebbe un servizio di utenza di un prodotto commerciale, privo cioè di qualsiasi connotazione di accessibilità a fini sociali…nei fatti una merce come tutte le altre, il cui carattere di fruizione non si baserebbe più sulla sua rilevanza sociale, ma sull’accesso in base alle proprie disponibilità economiche…se la nostra Costituzione riconosce l’uguaglianza di ogni cittadino a prescindere da molte condizioni, ma tra le altre da quella  economica e di provenienza geografica, se un cittadino risiede in un sito tanto difficilmente raggiungibile da rendere difficile la stessa fornitura del bene acqua e se attualmente questa difficoltà ricade sul carattere sociale della distribuzione del bene, ad un cambiamento della natura intima del servizio e del bene stesso (privatizzato) corrisponderebbe un minore o nullo interesse dell’ente alla fornitura stessa…e se sulla stessa scorta di considerazioni, pensiamo al dato economico, tutto forse diviene ancora più semplice da comprendere…spero di essermi spiegato con semplicità…oggi in basilicata rischiamo, come già succede altrove (il caso di latina è emblematico) di vedere non solo privatizzato a breve un bene comune della cittadinanza, ma magari di assistere ad un peggioramento del servizio (i privati si sono sempre mostrati restii a spendere soldi che non ritornino più o meno subito) o ad un suo aumento vertiginoso o comunque superiore a quanto già non avviene…considerando poi che l’affare si estende anche alle vendite di acqua alle regioni limitrofe potrebbe addirittura diventare più conveniente fornire il bene a queste che alle comunità sulle quali invece insistono le sorgenti e gli invasi, fatti salvi (speriamo!) i necessari utilizzi per la sopravvivenza delle popolazioni stesse…invitiamo le comunità a resistere a questo tentativo ed a mettersi in rete per scongiurare il progetto di privatizzazione dell’acqua operato attraverso acquedotto lucano spa (il cui presidente mitidieri al gennaio 2006 incassava per la sua carica ben 14.100 euro lordi al mese ed il cui compenso attuale non è individuabile dai siti elettronici della regione basilicata, come pure la legge imporrebbe, dal momento che le liste sul sito della regione per i compensi da consulenze esterne non sono più state aggiornate da quella data)…il comitato no oil potenza fa sue tutte le battaglie per la democrazia nella nostra regione…abbracci…miko. 

p.s. per chi volesse saperne di più, abbiamo linkato il sito della rete per la difesa dell’acqua come bene comune…ricordiamo che il decreto che avrebbe consentito questo mercimonio, ora nascosto, in modo palese è il cosiddetto decreto a firma di linda lanzillotta, che dopo gli stop precedenti, nell’ultima finanziaria si era tentato di inserire di straforo e che si è riusciti ad evitare solo in extremis che divenisse legge con questo marchingegno.

Pubblicato in Blog