la discarica ed il petrolio

che sappiano i boiardi ed i padroncini della politica regionale che la battaglia contro il pozzo di monte grosso non è e non sarà che una delle tappe che questo comitato ha intenzione, con tutti i lucani che vorranno aderire anche solo idealmente, di percorrere per ritrovare la dignità offesa e calpestata di questa terra e dei suoi abitanti…la parcellizzazione delle lotte, ovvero la riduzione del conflitto in mille piccoli conflitti ad evitare una presa d’atto collettiva della globalità del problema su cui il conflitto stesso si apre, è una delle tattiche che da anni, qui come altrove, il potere utilizza per deviare l’opinione pubblica dal nucleo-causa da cui nascono poi come effetti un pozzo di petrolio-killer, una sorgente d’acqua nelle mani di una multinazionale, una discarica abusivamente legale o un eco-mostro ad uso e consumo di chi divora la terra…il vero problema a monte di ognuno di questi problemi, che artatamente vengono ridotti ad una dimensione solo apparentemente locale, risiede in una visione mercantile dell’ambiente e delle sue risorse materiali ed in una visione antidemocratica di fondo che lega la politica alla popolazione che dovrebbe pur esprimerla, ma che di fatto la subisce…in altre parole, gli sfasci ambientali di oggi, le minacce all’ambiente, alla salute, all’economia, all’integrità del tessuto sociale lucano, la svendita della sovranità del territorio e del futuro della sua gente, trovano tutti un principio che pare risulti quasi ideologico dalle parti di via anzio…considerare questa regione ed il complesso di relazioni umane, sociali, economiche e psichiche che la legano alla sua popolazione, come una merce di scambio rispetto ad un corrispettivo economico, le cui finalità rimangono a volte tanto oscure da rendere improponibili persino le bugie più ipocrite che per anni ci sono state propinate (vedi  le promesse di un “prodigioso benessere” che all’inizio dell’attività estrattiva blandivano ogni possibile osservazione al riguardo?…la lucania era una regione povera e la fuoriuscita da questa storica povertà era la giustificazione persino al saccheggio)…benessere diffuso, reti di salvaguardia sociale, infrastrutture, economia virtuosa tra industria e valorizzazione delle tipicità eno-gastronomiche ed ambientali, eccellenza sanitaria e tante balle simili…questo ci raccontavano, mentre il centro oli di viggiano iniziava la sua paurosa ascesa inquinante, mentre le autobotti sversavano il liquame petrolifero ai bordi delle strade e gli oleodotti sverginavano la terra, mentre l’amianto ed i rifiuti tossici continuavano a rimanere nascosti in val basento, mentre il vulture veniva regalato alla coca-cola, mentre la costa ionica veniva cementificata e “turistizzata”, mentre le navi colme di schifezze si auto-affondavano al largo delle coste, mentre le discariche di rifiuti pericolosi si scoprivano, riscoprivano e poi ancora ri-riscoprivano, ma mai venivano bonificate, e l’elenco dei mentre sarebbe ancora lungo…bene, nonostante quelle promesse “californiane” risultino essere oggi un misero teatrino delle bugie persino ai più ingenui tra noi, nonostante quei disastri appaiono oggi in tutta la loro venefica presenza, questa gente, questi politici, questi abusivi della volontà popolare continuano a svendere la regione in cambio di spiccioli sporchi e maleodoranti per la collettività e contributi cospicui ai rampanti imprenditori del “prendi i soldi e scappa”…la discarica progettata tra caggiano e vietri, quella per cui si sprecano oggi i comunicati stampa degli esponenti politici, nasce dalla stessa logica di svendita del territorio che consente le perforazioni selvagge di idrocarburi!!!…ma come – si staranno chiedendo in campania i tycoons della spazzatura – fino all’altro giorno ci hanno fatto depositare di tutto e dove meglio conveniva ed oggi si oppongono?…ma no, magari fanno solo finta di opporsi, per salvare la faccia di fronte agli elettori, poi appena si calmano le acque…il caso della discarica di serra arenosa e l’attenzione dell’opinione pubblica nasce solo dalla rivolta auto-organizzata degli abitanti, in difesa dei propri diritti e non certo per una sana e preventiva iniziativa della politica, se è vero come è vero che ancora il 27 dicembre il presidente de filippo alla conferenza stampa di fine anno chiosava alle domande sulla discarica con un lapidario “non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale”…certo anche quando nel 2002 ci fu l’incidente al centro oli di viggiano dopo due giorni l’ENI non aveva ancora comunicato nulla, e perchè mai avrebbero dovuto?…il regime semi-coloniale in cui versa la regione non prevedeva e non prevede che l’imperatore di turno comunichi ai suoi sudditi alcunchè e se qualcosa andrà comunicato – che ci pensino i vassalli, i valvassini ed i valvassori con cui si amministra il territorio! – le logiche dello sfruttamento sono tutte uguali e tutte si riconducono inevitabilmente ad unità…questa regione subisce ogni misfatto in silenzio e nella mansuetudine a cui è stata abituata…ma i tempi sono cambiati e a non accorgersene sono solo loro!!!…il comitato no oil potenza partecipa alla lotta di caggiano e vietri contro la discarica di serra arenosa e ad ogni lotta di questa regione per la dignità sociale ed economica dei suoi abitanti, per la legalità in ogni sua forma, per la democrazia reale, per il rispetto dell’ambiente…miko somma

Pubblicato in Blog