riunione del comitato no oil potenza

domani, martedì 4 marzo alle ore 18.00 riunione del comitato no oil potenza presso la sede wwf di potenza in scalinata IV novembre…ci prepariamo a dargli una botta terribile, quindi non mancate!!!

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ancora altre nuove dal sito basilicatanet

copincollo dal sito istituzionale della regione basilicata:

VILLA D’AGRI, MERCOLEDI’ CONVEGNO SU PETROLIO E AMBIENTE
“Petrolio. Una risorsa e un problema per l’ambiente” è il tema del convegno organizzato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Potenza, che avrà luogo mercoledì mattina, alle ore 9.30, presso l’Istituto Tecnico Agrario di Villa d’Agri. Un seminario di incontro, studio e condivisione, scaturito a conclusione di una Borsa di Studio sul tema “Inquinamento da petrolio: esistenza del problema nel territorio regionale e degradazione fotoassistita dei costituenti del petrolio”, per il dottorato di ricerca in Scienze delle Chimiche-XXI Ciclo della durata di 3 anni, attivato e finanziato nel 2005 dallo stesso Assessorato all’Istruzione di concerto con l’Università della Basilicata, Dipartimento di Chimica della Facoltà di Agraria.
Diversi gli interventi in programma di vari rappresentanti di organismi istituzionali e non, mondo accademico e ricerca. Si inizia con un breve saluto da parte del dirigente dell’Ita, il professor Rocco Guerriero a proseguire con l’assessore provinciale all’Istruzione, Domenico Vita che si soffermerà sull’obiettivo del seminario “affrontare il tema scottante dell’inquinamento ambientale alla luce dei risultati delle indagine scientifiche condotte dai ricercatori”.
Ad entrare nei dettagli tecnici con la relazione sull’”Inquinamento da idrocarburi: diffusione nel territorio”, Maurizio D’Auria, docente dell’Unibas, mentre dal campo scientifico, CNR del Polo di Marsico Nuovo, interverrà il ricercatore Vincenzo Lapenna con l’argomento “Tecnologie elettromagnetiche per lo studio dell’inquinamento dei suoli da idrocarburi”. Un focus sulla “Svolta nei rapporti tra ricerca petrolifera e ambiente” sarà affrontato dai responsabili dell’Eni del Distretto Produzione Val d’Agri dell’Eni, l’ingegnere Angelo Ligrone e della Salute, Sicurezza e Ambiente, Enrico Tavolini. Il contributo dal mondo accademico proseguirà con le riflessioni sulla “Fotogradazione del petrolio” da parte della vincitrice della Borsa di Studio, la prof.Vincenzina Velluzzi e di Laura Serano con “Analisi FTICR della degradazione del petrolio”. A chiudere l’incontro sarà il presidente della provincia Sabino Altobello.

apro il sondaggio…secondo voi quale sarà il giudizio che si darà del petrolio in val d’agri?…io non ce la faccio più dal ridere…ridiamo, cittadini lucani, ridiamo che “gente allegra dio l’aiuta!”…miko

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nuove dal sito basilicatanet

copincolliamo dal sito istituzionale della regione basilicata:

INCONTRO IN REGIONE PER IL RILANCIO DELLA GRANCIA
(AGR) – Convocato dal Presidente della Regione, Vito De Filippo, si è svolto a Potenza (Sala Verrastro) un incontro sul Parco Storico Rurale e Ambientale della Basilicata “Grancia” e sulle possibilità di creare un sistema turistico integrato.
All’incontro hanno partecipato gli assessori regionali Vincenzo Folino e Roberto Falotico; l’assessore provinciale Vito Summa; il presidente della Comunità Montana “Alto Basento”, Gerardo Ferretti; il commissario dell’Apt Gianpiero Perri e i sindaci dei Comuni di Potenza, Avigliano, Brindisi, Castelmezzano, Pignola, Pietragalla e Campomaggiore.
Nel corso dell’incontro è stato discusso il tema del rilancio di Grancia e della creazione di un distretto turistico, che, muovendo le mosse dagli attrattori dell’Alto Basento, realizzi un modello di sviluppo comprensoriale, in grado di riproporsi in altri ambiti territoriali della Basilicata.
Il programma comunitario 2007-2013 dovrà essere lo strumento principale di sostegno dell’idea progettuale.
Per attuare tale modello si è deciso di attivare un tavolo di coordinamento tra i Dipartimenti regionali e il sistema delle Autonomie Locali interessati. Obiettivo principale sarà quello di individuare gli strumenti tecnico-gestionali più adeguati con i quali realizzare l’iniziativa e mettere a sistema gli attrattori turistici più significativi dell’area (Grancia, Volo dell’Angelo, Castello di Lagopesole, Palmenti di Pietragalla, Campomaggiore vecchio…).

noi ci chiediamo come tutte queste belle prospettive di rilancio possano mai convivere con pozzi di petrolio, centi olii ed oleodotti, come dai progetti illustrati in una conferenza stampa della società che intende perforare a monte grosso…il tutto con la presenza, proprio nelle aree interessate da questa ennesima presa in giro, di ben due istanze di ricerca denominate li foj e frusci, oltre al permesso di ricerca serra s. bernardo…le due le ipotesi che facciamo sono: o tutto procede speditamente verso la perforazione e queste belle parole sono la solita “compensazione ambientale” che precede la solita truffa o siamo di fronte al solito atto ignorante, arrogante ed ipocrita di una classe dirigente regionale che ha perso ogni residuo contatto con la realtà…tutta rona “solita”, ma ora basta!!!…cari de filippo & co. s.a.s. noi pensiamo che per rilanciare la grancia ( e la basilicata tutta) bisogna prima di tutto toglierla dalle grinfie dei petrolieri e degli affaristi a tutti i costi, quindi toglierla anche dalle vostre mani…definitivamente…miko

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il convegno di ferrandina

dopo il convegno credo sia il momento di fare il punto della situazione di ciò che emerso dalla ricchezza di contenuti espressi a ferrandina…qualcuno comincia a parlare criticamente di energia, di piano energetico regionale, di energie rinnovabili…e lo fa criticamente e laicamente, senza preconcetti o liturgie, cercando di trovare in un percorso del “proporre e fare” la via di espressione pratica di quanto andiamo dicendo tutti da anni…questo modello energetico non funziona più…e non parliamo solo degli idrocarburi nel loro impatto devastante con l’ambiente, ma di tutta una filiera energetica da rinnovare nei suoi presupposti di base, quelli delle logiche imperiali delle multinazionali, che toccano prima di tutto le logiche democratiche…abbiamo bisogno di altre energie – certo che ne abbiamo bisogno! – e nelle more della critica severa al sistema del fossile individuiamo percorsi di rinnovabilità delle fonti e di virtù sostenibile nel loro utilizzo seriamente praticabili e non solo enunciabili come lavacro per le coscienze, ma abbiamo bisogno di un accesso altro al nucleo del “pensare energia”, prima di tutto destrutturando concettualmente le basi dell’ineluttabilità di un certo modello di sviluppo che individua nella “maledizione della crescita continua” il perno intorno a cui far ruotare l’intero sistema energia…vale a dire che lo sviluppo e l’impianto di nuove tecnologie energetico-produttive a nulla servirebbe se non accompagnato dalla democratizzazione e dall’auto-gestione dei canoni di produzione e consumo, a partire proprio da quella trasformazione dell’equivalenza energia=merce in energia=bene comune…questo credo, in sintesi estrema, possa essere quanto le relazioni della mattina hanno individuato nel loro evolversi, sempre strettamente intrecciato tra globale e locale…ed è quanto nel comitato ci diciamo dal primo giorno, opponendo un secco no alle logiche degli idrocarburi, ma affermando un risoluto si alle energie rinnovabili, all’auto-gestione, all’auto-sufficienza, alla democrazia partecipata delle scelte collettive, ad una gestione programmata del territorio e ad uno sviluppo entropico alle logiche dell’ambiente…nel pomeriggio abbiamo sviluppato in un tempo che è e sarà sempre troppo breve, una serie di riflessioni partecipate all’interno dei gruppi di lavoro, riflessioni che in una rapida stesura collettiva di documenti, crediamo possano divenire un primo strumento di rivendicazione alla partecipazione ed alla decisione sulle scelte energetiche di quella parte di popolo lucano che non si riconosce in chi, per stanchezza, poca conoscenza, comparizie o addirittura complicità, contribuisce all’accettazione acritica di un modello imposto di basilicata centrale energetica al soldo di interessi altrui…miko  

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