la nostra petizione, la petizione dei lucani

ecco la bozza della petizione popolare che il comitato no oil sottopone alla vostra attenzione per miglioramenti e suggerimenti che vi preghiamo di lasciare come commenti all’articolo…inutile dire come per motivi di brevità occorra essere estremamente sintetici (soprattutto per le traduzioni in inglese, francese, tedesco e spagnolo, più eventualmente altre lingue)…ci aspettiamo il vostro aiuto per la formulazione della petizione nel migliore e più democratico dei modi, prima di procedere alla raccolta delle firme per la stessa…

la democrazia reale inizia dal basso!!!

Petizione popolare per la tutela dell’ambiente, dell’economia e delle vocazioni, della salute dei cittadini dalle attività di estrazione di idrocarburi nel territorio della regione Basilicata. 

al presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, al presidente della Commissione Ambiente della Unione Europea Stavros Dimas,al presidente della Commissione Energia della Unione Europea Andris Piebalgsa, al presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pottering, al presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napoletano, al presidente del Consiglio dei Ministri………………al presidente della Giunta Regionale di Basilicata Vito De Filippo, al presidente del Consiglio Regionale di Basilicata Maria Antezza                                                               
i sottoscritti cittadini lucani e non, premesso che
 

  • la regione Basilicata possiede nel proprio sottosuolo quantità di idrocarburi liquidi e gassosi tali da essere quantificate come il giacimento terrestre più importante dell’Europa continentale
  • da oltre un decennio è sottoposta a massicce attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi sul suo territorio, contribuendo in maniera rilevante al fabbisogno energetico italiano
  • alla data attuale, le istanze di attività di ricerca, i permessi di esplorazione e le concessioni per la coltivazione di idrocarburi nella regione sono pari ad una superficie complessiva del 60% di questa, ponendosi in contraddizione con ogni ipotesi di programmazione economica e territoriale, nonché al reale godimento di questa da parte della sua cittadinanza.
  • le attività legate all’estrazione di idrocarburi sono così limitanti la destinazione del territorio da mettere in dubbio l’essenza stessa del concetto di sostenibilità che è alla base di un moderno processo di sviluppo, che la stessa Regione Basilicata ha indicato nell’agricoltura di qualità e nelle valorizzazione del suo patrimonio ambientale a fini turistico-culturali e di salvaguardia dei processi economici legati alle vocazioni originarie del territorio lucano.
  • la pervasività dell’industria estrattiva di idrocarburi e la conseguente destinazione coatta dei territori e delle loro vocazioni vanifica ogni forma di partecipazione delle popolazioni locali ai processi decisionali che riguardano gli assetti e le destinazioni degli stessi territori, situandosi il sistema decisionale di merito sulle attività estrattive nella categoria dell’interesse nazionale, ben al di sopra di ogni possibilità di interlocuzione democratica territoriale.
  • la riforma in vigore del titolo V della Costituzione Italiana, in materia di ambiente ed energia consente agli organismi regionali competenti l’opposizione di pareri negativi ad istanze di esplorazione e di coltivazione avanzate dalle compagnie petrolifere, mentre tali istanze, precedentemente valutate dagli uffici competenti del ministero delle attività produttive, che provvede all’attribuzione dei titoli minerari senza il parere delle autorità regionali, costituiscono sostanziali violazioni del dettato costituzionale ed ipoteche pesanti sulla programmazione degli enti locali, così esautorati nelle loro competenze dalla preponderanza sostanziale attribuita agli interessi delle compagnie petrolifere.
  • le compensazioni per le quantità di estratto (royalties), stabilite sulla base del d.l. 625/96 al 7% del loro valore, rappresentano una ulteriore convenienza alle estrazioni che non giova alla tutela dell’ambiente, rappresentando ulteriore motivo di accanimento nella ricerca di giacimenti di idrocarburi sul territorio, ed alla possibilità di una integrazione tra queste stesse attività e le preesistenti.
  • alla data attuale le ipotesi di sviluppo legate ai fondi delle royalties rimangono sulla carta, nell’evidenza del continuo precipitare del reddito medio degli abitanti della regione e di una ripresa dell’emigrazione
  • le situazioni di grave rischio ambientale, perdurando lo stato attuale dei permessi richiesti e concessi dal ministero, tenderà inevitabilmente ad aumentare per l’accumularsi di attività estrattive, raffinazione e trasporto del greggio e del gas su un territorio già soggetto a numerose evenienze idro-geologiche e tutele ambientali

chiedono alle S.S.L.L. di voler intervenire al più presto sull’attuale situazione di rischio in cui versa la regione Basilicata attraverso: 

1. moratoria sospensiva immediata sulle estrazioni petrolifere in corso nel territorio della regione Basilicata, fino a quando enti terzi non abbiano stabilito gli idonei parametri di salvaguardia ambientale atti a preservare l’ambiente e rassicurare la popolazione

2.       moratoria sospensiva immediata e seguente cancellazione di tutte le istanze di ricerca e di coltivazione di idrocarburi nel territorio regionale, giacenti presso gli uffici preposti

3.       interventi legislativi nelle sedi appropriate atti a delimitare le attività estrattive nel campo di una programmazione strettamente concertata sulla base esclusiva delle indicazioni di programmazione territoriale e non in base a generici concetti di interesse nazionale

4.       modifica del tetto stabilito ex d.l. 625/96 per le royalties e ricontrattazione delle stesse sulla media riconosciuta ai principali paesi produttori

5.       insediamento di una commissione parlamentare di inchiesta sulle attività di estrazione di idrocarburi in basilicata e di quantificazione di danni ambientali, economici e sanitari, previa indagine epidemiologica, fin qui subiti dalle popolazioni della regione

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