la carota ed il bastone di scaiola

dopo il formigoni che dichiara il suo amore per la basilicata e che ci sorprende con la dichiarazione della sua frequentazione quarantennale della nostra terra, ora anche un altro appartenente alla stessa cordata delle libertà (quelle loro e dei loro amici!!!), l’ex ministro scaiola si lancia nella promessa di voler ridurre il prezzo della benzina per i lucani, una volta vinte le elezioni…grazie ex-ministro scaiola, avevamo tanto bisogno che venisse anche lei a raccontarci stupidaggini diseducative, impossibili, populistiche e soprattutto confermative che, anche nella ipotesi di un cambio di guardia a palazzo chigi, poco o nulla cambierebbe per la basilicata…damigiana petrolifera eravamo, damigiana petrolifera rimarremo!!!

ma che a riaffermare questo ineluttabile destino di colonia per la nostra regione sia ora un personaggio tanto controverso come lo scaiola, che ricordiamo essere il ministro dell’interno che organizza la repressione cilena di genova, la detenzione argentina di massa della caserma di bolzaneto, la macelleria messicana della scuola diaz, in sostanza assicurando un passaggio storico di repressione del dissenso che tranquillizza alcuni poteri forti circa le intenzioni di quel governo, è cosa davvero inquietante, oltre che di un certo cattivo gusto, dopo che addirittura abbiamo assistito nei giorni scorsi ad incontri tra bubbico e latronico organizzati dalla compagnia delle opere (leggi opus dei) che paiono sancire una comunanza di intenti tra i due schieramenti sulla nostra regione…roba di ordinario inciucio, si presupporrebbe in quest’ultimo caso, e la presenza in val d’agri di scaiola pare un oscuro messaggio anche a noi che rappresentiamo un forte dissenso proprio a quegli inciuci su cui si gioca una partita a perdere per i lucani e di cui la prima carta jolly deposta sul tavolo è proprio quella del petrolio…ma torniamo alla comparsa di scaiola

se infatti scaiola è un punto di riferimento per alcuni settori dei servizi segreti di questo paese e per alcune delle frange meno democratiche delle forze di polizia (genova ne è appunto un ottimo esempio) e se quei poteri forti, che hanno trovato proprio in quel governo il culmine della loro potenza nell’asservimento dell’apparato politico e pubblico agli interessi privati di alcune categorie (vogliamo ricordare su tutti l’ex ministro alle infrastrutture lunardi, patron della più grande impresa italiana di costruzione di gallerie autostradali e ferroviarie), sono sempre intenzionati, come sono intenzionati, a tenere la basilicata nello stato in cui si trova, cioè una terra in cui trivellare, pompare, prelevare, installare, far passare, depositare, ciò che si vuole, il fatto che questo personaggio spunti ora in val d’agri a promettere sgravi sui carburanti, non è solo ciò che apparirebbe ai più come mera propaganda elettorale, ma è una grave conferma che, dopo il sacco di questa terra assicurato e perpetrato dai governi passati, sia di centro-destra, che di centro-sinistra, nulla di nulla cambierà e dovrà cambiare

e nulla dovrà o potrà cambiare anche nell’ipotesi, tutta da verificare, che smantellato con una netta vittoria elettorale l’attuale apparato politico-affaristico espresso dal governo prodi e dal ministro bersani (che non dimentichiamo essere tra coloro che ci hanno consegnati nelle mani “benigne” dell’eni) e che fa riferimento sempre allo stesso sistema di poteri forti – diremmo forse alla sua ala sinistra – un governo targato pdl si insediasse stabilmente a palazzo chigi…possibile credere che con berlusconi verrebbe data maggiore attenzione alle sollecitazioni dei nostri territori che esprimono critiche al sistema petrolio?…noi crediamo assolutamente di no!!!…tutto continuerebbe come prima, anzi forse l’ipotesi di un peggioramento delle condizioni di asservimento della regione agli interessi delle multinazionali si conclamerebbe ulteriormente in una finalizzazione definitiva e senza altra speranza ad essere il pozzo nero d’italia

se per la classe politica lucana è importante mantenere il controllo clientelare dell’affare petrolio, si troverebbe subito un accordo, anche in caso di un governo nazionale targato pdl ed un governo regionale a maggioranza pd…la differenza cromatico-etica tra i due partiti è ormai talmente stinta da risultare irriconoscibile e le regole del business prevarrebbero su qualsiasi altra ipotesi …e l’affare idrocarburi in basilicata lo chiamerebbero ancora interesse nazionale!!!

facendo semplicemente due più due, è facile capire a voler mantenere l’attuale situazione di sfruttamento delle risorse in basilicata, anche a costo di dover concedere qualche sgravio che non peserebbe neppure più di tanto sulle casse statali (siamo quattro gatti e continuiamo a diminuire, oltre che ad essere sempre più poveri) o riduzioni sulle bollette del gas alle famiglie lucane (che oltre a quanto già detto, non vedrebbero certo migliorare le condizioni generali di storica e funzionale afasia economica che le tengono in povertà) sia un imperativo necessario per chiunque siederà sul cadreghino della presidenza del consiglio

ma nel caso ciò non bastasse ancora e le criticità sollevate anche da questo comitato dovessero continuare, con la venuta di scaiola in regione, nella più limpida delle politiche della carota e del bastone, qualcuno ci promette che non bastando la carotina dell’abbassamento del costo della benzina, arriverebbe subito il bastone…dalla pd-ella nella brace!!!…a buon intenditor…

miko

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