e se monte grosso si facesse davvero?

passato il voto del 13 e 14 aprile, voci di corridoio dicono che la regione per il tramite dei suoi uffici più o meno competenti si appresti a completare la procedura di valutazione di impatto ambientale per il pozzo di monte grosso e ad inviarla al ministero delle attività produttive/sviluppo economico per concludere positivamente (per la società di trivellazione e per loro stessi) una vicenda complicatasi oltre ogni misura…ovviamente procedere in tal senso prima del voto avrebbe significato esporre il p.d. a possibili conseguenze elettorali imprevedibili

la valutazione darebbe il solito e storicamente scontato parere positivo alla richiesta della medoil gas spa (ex intergas plus srl, ex un sacco di cose)…inviata all’u.n.m.i.g. che, ricordiamo, aveva sospeso in favore di quest’ultima la decorrenza dei termini temporali del permesso serra s. bernardo, avvierebbe nei fatti lo scavo del pozzo esplorativo e, trovato il greggio che la società è sicura di trovare con un margine superiore al 20% (e che pare sia una più che ottima possibilità di riuscita, citiamo le loro dichiarazioni ad una conferenza stampa tenutasi a potenza), di fatto si avvierebbe la realizzazione dell’ennesimo pozzo di petrolio in basilicata, del centro olii relativo e dell’oleodotto che trasporterebbe l’idrocarburo deprivato appunto in quest’ultimo dell’inquinante h2s (idrogeno solforato) e di molte altre sostanze pericolose per la salute e per l’ambiente, ma soprattutto per la tenuta delle tubazioni di trasporto (che paiono essere le principali preoccupazioni della società)…tubazioni sotterranee quelle dell’oleodotto che dovrebbero passare attraverso la foresta della pallareta per attraversare la val camastra e così via fino al centro olii di viggiano, che rinvierebbe poi il tutto alla raffineria di taranto…quindi altri scavi, abbattimenti di superfici boscate soggette a vincoli, espropri e quant’altro, il tutto con il presupponibile e prevedibile assenso benevolo dei soliti uffici competenti in materia di impatto ambientale

proteste, ricorsi, mobilitazione popolare, firme alla petizione…a via anzio sono sordi…niente quindi vale per questi mallevatori vassalli di poteri altrui, pagati duramente da tutti noi…il pozzo s’adda fare e naturalmente dopo le elezioni, guai a perdere consenso in regione!!!

cosa farebbe il comitato no oil potenza noi lo sappiamo già e se necessario porteremo agli estremi la protesta organizzata contro questo ennesimo attacco al territorio, protesta i cui soli limiti risiedono in quell’idea e in quella pratica della  non violenza che ci permea in ogni cellula ed in ogni istante delle nostre vite personali e del nostro agire collettivo

ma cosa faranno tutti gli altri?…cosa farà chi è abituato per dovere d’ufficio politico ad annusare l’aria per ricavarne margini di azione e di tribuna?…lo vedremo con noi a campeggiare a monte grosso, ad organizzare la protesta, a stare nelle piazze  o piuttosto lo vedremo defilarsi prudentemente verso qualche postazioncella di potere promessa in cambio del silenzio o del disimpegno su tutta la faccenda?…e quella parte di città e di regione che fino ad oggi ha schivato ogni impegno al riguardo, cosa farà?…continuerà a polleggiarsi nell’ignavia provincialotta e vigliacchella del villaggio addormentato, magari pontificando sulle royalties e sul loro utilizzo?…noi che siamo sempre stati includenti per spirito di partecipazione e di condivisione reale dei processi democratici e mai escludenti per quella presunta radicalità clerico-ecologista di cui sembrano accusarci solo assessori e pseudo-ecologisti della domenica, rimaniamo in attesa di prese di posizione e di fatti

la delibera, come è abbastanza ovvio, verrebbe fuori nelle prossime settimane nel silenzio mediatico e nella assoluta disinformazione, adempiute le formalità “democratiche” di pubblicazione su bollettini che nessuno legge e con i quali si pretende di aver adempiuto a tutti gli obblighi di informazione, ed in caso di particolari attenzioni si farebbe come si è sempre fatto, minimizzando particolari significanti ed esaltando effetti inesistenti, blandendo l’opinione pubblica con promesse e dati manipolati, magnificando l’operazione “sviluppo” lucano, deviando, disinformando, rassicurando, etc etc…insomma tutto il bestiario che è prassi comune immaginare e poi amaramente constatare

bene, allora sappia la giunta regionale e tutto il circo barnum che si agita freneticamente in difesa dell’affaire petrolio, sappiano le finte opposizioni locali che agitano i fantasmi delle riduzioni dei prezzi dei carburanti (riduzioni impossibili e che vedremo sparire in pochi giorni nel dimenticatoio post-elettorale), sappiano tutti che il comitato no oil potenza non li mollerà un solo istante, sappiano che gli staremo sempre attaccati alla nuca come pittbull inferociti, facendogli sentire il fiato caldo della rabbia e della voglia di voltar pagina definitivamente in questa regione

ora e sempre resistenza contro la colonizzazione 

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