l’incontro di ieri a sarconi, quello di oggi a gorgoglione

l’incontro di ieri a sarconi è stato un fiasco…lodevole l’iniziativa del sindaco di fare informazione sul parco, ma il tiro incrociato di cacciatori ed allevatori lo ha reso vano con un sabotaggio a base di urla e comportamenti poco urbani che hanno impedito lo svolgersi sereno di ogni intervento…roba da assemblee di altri tempi ed altre campiture cromo-politiche

ma il disagio di alcuni cittadini è reale ed emerge, e nel mio intervento non ho potuto che constatarlo, che il vero problema in val d’agri si chiama “petrolio”…la convergenza su questa affermazione era infatti pressochè totale

il parco, piuttosto che un vincolo reale, è sentito come un’ennesima imposizione dall’alto di una politica non concertata con le popolazioni locali a riguardo dei processi decisionali a monte dell’istituzione del parco stesso, un vizio della politica nostrana che noi denunciamo da sempre, e sul quale si cuce ormai un disagio che al giorno d’oggi porta il nome di parco e domani potrebbe essere altro

lecito inoltre supporre una eterodirezione silente delle proteste proprio da parte di chi quel parco non lo ha mai voluto, ne ha poi impedito una corretta perimetrazione ed oggi muove su legittime preoccupazioni una campagna di ulteriore riduzione di vincoli ambientali altrimenti difficilmente ineludibili…parliamo ovviamente di qualcuno che estrae petrolio…ma avrò modo di tornare sull’argomento…annuncio per oggi ore 16.30 una visita a gorgoglione del comitato no oil potenza su invito di un comitato locale di cittadini 

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una nuova categoria

allo scopo di rendere più facilmente accessibile ai visitatori del blog la discussione su potenza in movimento, apro una apposita categoria denominata appunto potenza in movimento…vai con le idee!!!

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potenza in movimento…cominciamo

c’è bisogno di altro a potenza, c’è bisogno di altro in basilicata…la crisi del sistema politico lucano e della rappresentanza democratica ad esso legata genera collusioni pericolose tra questo ed il sistema dei poteri forti, collusioni che, lungi dal rimanere occulte, si palesano ormai in una ragnatela di sodalità comparizie che si disvelano nel sistematico asservimento dell’interesse generale agli interessi particolari…la finalizzazione di questa regione alla soddisfazione degli appetiti devastanti delle multinazionali, l’inamovibilità di certe carriere politiche “eterne”(citare il caso colangelo alla guida della sel è sin troppo facile), l’affarismo bieco e senza alcuna etica delle classi politico-economiche dominanti, i conflitti di interesse tra pubblico e privato risolti sempre nel sistema della rendita garantita, la giustizia negata nei fatti dalle complicità omertose…mille sono le teste di questa idra che avvolge la basilicata e che denunciamo con forza, sapendo di non essere più soli…vogliamo superare questo sistema politico asfittico che genera corruzione, clientelismo, inefficienza e vogliamo farlo da ora!

dunque la necessità che una nuova basilicata si faccia avanti, la basilicata del lavoro e delle idee, della giustizia e dell’equità, del pensare criticamente all’oggi con l’occhio ad un domani che vorremmo migliore, a cominciare da noi stessi e da quello che ci sta intorno 

potenza in movimento, basilicata in movimento…cominciamo da alcuni punti nodali per la discussione, per una discussione da sviluppare tutti insieme, in modo condiviso e democratico…cominciamo a farlo dalle pagine di questo blog, cominciamo a farlo da potenza, sperando che questa febbre di rinnovamento radicale si estenda presto a tutta la regione, in una rete di civismo consapevole e di partecipazione dal basso…cominciamo a farlo pensando ad alcuni baricentri intorno a cui dovrà ruotare ogni ipotesi di cambiamento:

  1. ambiente e sostenibilità
  2. energia e trasporti
  3. gestione dei rifiuti e nuovi modelli di consumo
  4. programmazione urbana e riqualificazione del territorio
  5. partecipazione e democrazia
  6. solidarietà e politiche sociali
  7. finanze ed economia del territorio
  8. attività istituzionali e decentramento democratico delle funzioni
  9. cultura ed informazione
  10. politiche delle età ed attività sportive
  11. scuola e formazione professionale
  12. lavoro e mobilità
  13. beni comuni ed autogestione
  14. famiglia e modello sociale

diamoci sotto di intelletto e volontà!!!

miko somma 

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il comitato no oil potenza a sarconi

domani, venerdì 30 maggio alle ore 17.30 a sarconi (pz) presso il municipio incontro tra wwf, ente parco del pollino, comune di sarconi e comitato no oil potenza…argomento il parco della val d’agri, gli attacchi alla sua perimetrazione ed il petrolio…un intervento del sottoscritto?…beh, mi pare scontato!…a chiunque voglia aggregarsi alla nostra carovana, i numeri di riferimento sono sempre gli stessi…difendiamo la nostra terra dalle doppiette e dalle doppiezze!!!

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mobilitazioni……….

di seguito gli appelli per due mobilitazioni che si terrano nei prossimi giorni a Chiaiano ed a Pisticci Scalo, rispettivamente contro la discarica e per opporsi alla precarietà, tenere insieme le lotte per i diritti sociali con quelle per la difesa del territorio è essenziale per opporsi al modello di  colonizzazione che ci vogliono imporre

nicola     

Comitati in difesa delle cave di Chiaiano :: Reti campane contro la devastazione ambientale

[28 Maggio 2008]

Pubblichiamo di seguito l’appello dei Comitati in difesa delle cave di Chiaiano e delle Reti campane contro la devastazione ambientale che convocano la manifestazione del primo giugno a Chiaiano, Napoli, per la salute, per l’ambiente, per la democrazia, per la libertà di movimento. La manifestazione inizierà alle 16 con concentramento alla fermata della metropolitana di Chiaiano.

Chiaiano dopo Pianura, Giugliano Serre, Acerra,Sant’Arcangelo Trimonte, Savignano… le lotte ambientali che hanno infiammato tante realtà della Campania non nascono, come racconta la disinformazione mainstream, dagli “egoismi del popolo del no”. Queste insorgenze sono la risposta ad un esproprio di democrazia ultradecennale che, come avvenne per la lunga stagione affaristica del Commissariamento post-terremoto, ha consegnato i nostri territori alla speculazione economica e finanziaria, alle ecomafie e agli interessi più indecenti delle burocrazie politiche.

Le strategie della shock-economy campana hanno fatto della “categoria dell’emergenza” un dispositivo di comando e di profitto con cui ricattare continuamente le libertà collettive, censurare il dissenso e le concrete alternative possibili verso una indispensabile strategia Rifiuti-Zero che protegga l’ambiente e la salute collettiva, aprendo anche nuove opportunità lavorative.
Le istituzioni e quell’ampio ceto politico, che oggi strumentalizzano retoricamente “il bene collettivo”, hanno lavorato per oltre 14 anni alla frantumazione di questo concetto e alla contrapposizione tra le comunità, oscurando l’esistenza di alternative concrete incentrate sul porta a porta, il riciclo, la riduzione degli imballaggi, il compostaggio e gli impianti a freddo.

Il “decreto-rifiuti” del governo Berlusconi è la consacrazione di questo processo e impone l’apertura di dieci discariche e quattro inceneritori che devasterebbero ampie aree della regione! Proprio mentre in Sassonia ci dicono che riciclano almeno il 70 per cento dei rifiuti campani con dei banalissimi impianti di differenziazione “a valle”…

E’ un modello di profitto sempre più aggressivo verso gli uomini e la natura, che ritiene di sopravvivere alla crisi distruggendo il territorio. Dal rilancio del Ponte sullo Stretto alla Tav ai Rigassificatori fino all’annunciato ritorno del cosiddetto nucleare civile si punta tutto sulle mega opere inutili e dannose e sul rilancio del business a scapito della sicurezza del lavoro, della salute e dell’intera vita.
Le lotte contro le megadiscariche e l’incenerimento hanno invece costituito luoghi di condivisione, spesso autentici “consigli dell’autogoverno”, magari ancora confusi e transitori ma capaci di fare rete tra le popolazioni e di ritessere dal basso nuovi modelli di bene comune.

La repressione che si sta scatenando violentemente a Chiaiano e che ha già ferito gravemente alcuni cittadini come quella che si annuncia verso le altre popolazioni coinvolte dai provvedimenti del governo, non è però l’ennesimo remake. E’ molto di più!

E’ la sperimentazione, con consenso pressoché bipartisan (vedi in Campania il forte appoggio di Bassolino), di un modello di relazioni sociali sempre più militarizzato.
Un autentico salto di qualità nei modelli di governance del territorio:
c’è la produzione di norme penali “Just-in-time” per colpire le figure sociali del dissenso, che affianca anche simbolicamente la decisione del sovrano e respinge chi si oppone nell’area della criminalità e dei “comportamenti antinazionali”. Lo “stato d’eccezione” – quindi–diventa categoria fondamentale per sostenere la qualità della decisione, rivelando in controluce la sua stessa debolezza, la sua delegittimazione sociale.

La repressione violenta, l’ostentazione di forza militare, la diffusione sul territorio regionale di una infinità di basi e depositi bellici, l’arrogante indifferenza alle sorti di intere popolazioni ne sono un corollario inevitabile. La generalizzazione del collaudato meccanismo della fabbrica della paura con cui provano a ghettizzare interi gruppi sociali, come i migranti e i rom, nei loro intenti deve allargarsi e intimidire ogni forma di conflitto sociale.

Perciò “il destino di Chiaiano” (e poi di Terzigno e Savignano e Ferrandelle…) è così cruciale. Lo sa bene il governo che si prepara a riprodurre lo stesso dispositivo per tutte le altre lotte ambientali (e non solo) ed ha fatto della “discarica a Chiaiano” un proprio manifesto politico. E non lo ignorano certamente i movimenti che in questi anni hanno declinato in autonomia ed indipendenza politica alcune pratiche di decisionalità e di democrazia dal basso che sono sempre più minacciate e represse dalla militarizzazione delle pratiche di governo e dalla limitazione degli spazi di lotta e di autorganizzazione.

Perciò facciamo appello ai cittadini, ai movimenti, alle comunità in lotta, dai No-Tav, ai No-Dal Molin, ai No-Ponte per una manifestazione a carattere nazionale a Napoli, domenica primo giugno. L’urgenza di questa mobilitazione è dettata dall’importanza generale della posta in gioco che in questi giorni si sta palesando in Campania.

Per infrangere la cappa repressiva e l’accerchiamento mediatico e politico contro le lotte sociali. Per fermare la deriva securitaria, la loro arroganza e la loro violenza! Perché la resistenza delle popolazioni di Chiaiano e Marano come quelle di tantissime altre realtà della regione e dell’intero paese sono momenti costituenti di un nuovo spazio pubblico in difesa dei beni comuni. Contro la devastazione dell’ambiente, contro la militarizzazione ed il disciplinamento coatto dei territori.
Per costruire nelle lotte e nella loro socializzazione il Patto di Mutuo Soccorso.

Per info ed adesioni retecampanasaluteambiente@noglobal.org — www.rifiutizerocampania.org

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acqua alle bollicine

ACQUA: COCA COLA, A RIONERO IMPIANTO DA 1,3 MLN DI BOTTIGLIE
27/05/2008 14.21.44
[Basilicata]
Nello stabilimento di acque minerali “Fonti del Vulture” di Rionero in Vulture (Potenza) – acquistato nel 2006 dalla Coca Cola Hbc – è entrata in funzione una nuova linea produttiva ad altà velocità, con una capacità di produzione di 54 mila bottiglie l’ora (circa 1,3 milioni al giorno) rispetto alle precedenti 23 mila: l’investimento, presentato stamani a Potenza, nella sede di Confindustria Basilicata, è stato di nove milioni di euro. L’attività della nuova linea (con controllo elettronico di tutte le fasi di lavorazione per la produzione di bottiglie da mezzo litro) è cominciata lo scorso 8 aprile, con un primo periodo sperimentale: ora l’impianto è entrato nella fase di pieno regime. “Fonte del Vulture” raggruppa complessivamente sei marchi: Lilia, Sveva, Vivien, Toka, Solaria e Felicia. I primi tre sono prodotti nello stabilimento di Rionero, gli altri in quello di Monticchio.
Nel 2007, ha spiegato il direttore della divisione Acque di Coca Cola Hbc Italia, Philippe Steyaert, “Fonti del Vulture” ha occupato una quota del tre per cento sul mercato nazionale delle acque minerali, con un fatturato netto di 40 milioni di euro. Secondo il Presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, “il territorio del Vulture ha grandi potenzialità, in termini di risorse naturali e ambientali, e quello della Coca Cola è stato sicuramente un investimento che ha portato risultati positivi”.
L’obiettivo di “Fonti del Vulture”, ha aggiunto Steyaert, sarà di una crescita “a due cifre, ovvero intorno al dieci per cento, per i prossimi tre e cinque anni, con un trend a cui dovrebbe seguire anche l’aumento del fatturato e della produzione e quindi, di conseguenza, quello occupazionale”.
Nel corso dell’incontro, inoltre, i rappresentanti di Coca Cola Hbc Italia hanno anche presentato “Acquando” un’iniziativa che si svolgerà il 27 e il 28 settembre a Rionero, legata al consumo “sostenibile delle risorse idriche”. Secondo il presidente di Confindustria Basilicata, Attilio Martorano, “la presenza di una multinazionale in Basilicata è un importante elemento di crescita, e con essa cade anche un tabù, poiché Coca Cola è strettamente legata al territorio e al suo sviluppo, e questa è l’attrazione di investimenti che vogliamo”. Il progetto in Basilicata di Coca Cola Italia si è sviluppato su tre fasi: la prima, ha spiegato l’amministratore delegato della Coca Cola Hbc Italia, Dario Dinero, è stata quella dell’acquisizione del marchio nel 2006: “Ora – ha aggiunto – vogliamo consolidarla sul mercato nazionale per poi portare ‘Fonti del Vulture sui mercati internazionali”. In questi mesi, inoltre, “abbiamo lavorato molto sulla promozione del marchio – ha sottolineato Steyaert – con un investimento di sei milioni di euro per la pubblicità televisiva”. Quello dell’innovazione è stato invece l’aspetto descritto dal presidente di Mineracqua, Ettore Fortuna, “un valore da tenere in forte considerazione per la crescita del territorio e delle aziende”.

sempre dal solito sito…credo siano inutili commenti…l’acqua, e soprattutto l’acqua minerale, non è una costante economica in un asettico rapporto costi-ricavi…aumentare indiscriminatamente la produzione significa disseccare in pochi anni quanto esiste da millenni e necessita di prelievi assolutamente commisurati alla velocità di riempimento delle falde…questo è il capitalismo selvaggio delle multinazionali…depredare e consumare…è ora di dire basta a questo sfruttamento ed a chi lo consente!!!

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se questi due vi sembran pochi…

copincolliamo dal sito basilicatanet due lanci di ieri e proviamo ad indovinare…nel primo scopriremo come salvatore margiotta si spenderà chiccotestianamente e via satellite per questa bella energia nucleare intrinsecamente sicura (o magari ha cambiato idea?) partecipando ad un dibattito con – udite, udite – grazia francescato, una ex verde stinta di estinte speranze ma non in via di estinzione…nel secondo leggeremo come una radicale (non libera) si preoccupa del piano energetico nazionale e delle multe che quotidianamente il nostro paese si becca per la mancata osservanza delle riduzioni di gas serra, strizzando l’occhietto ipocritamente anche lei alla necessità economica del nucleare (i radicali, storicamente antinuclearisti, da un po’ di tempo si sono “p-democraticamente” convertiti all’eolico- quello delle opinioni – alla faccia di montalto di castro, dove pure erano presenti…ma evidentemente erano altri tempi!)…cmq, verba volant, governo manent e via tutti sul carro del vincitore…leggiamo con attenzione

 

MARGIOTTA (PD) A TRASMISSIONI TELEVISIVE SU ENERGIA NUCLEARE

26/05/2008 18.08.01
[Scorie nucleari a Scanzano]

Salvatore Margiotta, Vicepresidente della VIII Commissione “Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici” della Camera dei Deputati, interverrà martedì 27 maggio alle ore 13.30 alla trasmissione “Italia News” sul tema dell’energia nucleare, in diretta su tutti i canali Raitalia (Rai International) del mondo e in streaming su Internet. Inoltre mercoledì 28 maggio alle ore 21.30 in diretta su EcoTv, canale 906 di Sky, sarà ospite della trasmissione “Filo Diretto” assieme all’On. Italo Bocchino, Vice Capogruppo dei Deputati della PDL e l’On. Grazia Francescato, già segretaria nazionale dei Verdi; tema della trasmissione: le politiche energetiche del paese.

ZAMPARUTTI (RADICALI): SERVE PIANO ENERGETICO NAZIONALE
26/05/2008 19.08.16
[Basilicata]
Dichiarazione di Elisabetta Zamparutti, deputata radicale eletta nelle liste del Pd in Basilicata e membro della Commissione Ambiente della Camera:
“Capisco le preoccupazioni del Ministro Prestigiacomo per il gap che separa l’Italia dagli obiettivi di Kyoto e poi da quelli stabiliti a livello europeo in materia di riduzione di anidride carbonica, anche per i costi enormi che questo ritardo avrà per il sistema paese (gli esperti parlano di 3 miliardi di euro l’anno). Proprio per questo è urgente che il Governo predisponga un piano energetico nazionale e persegua come alta priorità l’efficienza energetica con una chiara volontà politica e con leggi appropriate. E’ infatti questo un settore in cui l’Italia è considerata un paese virtuoso nel contesto europeo – e sarebbe bene che lo facesse valere in sede europea – e che offre ancora enormi opportunità”

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alcune riflessioni sparse

come comitato no oil potenza nell’incontro del patto di mutuo soccorso di riace del 24 e 25 abbiamo posto l’attenzione sulla situazione di una colonizzazione massiva del territorio regionale lucano che parte dalla problematica petrolio e produzione energetica in generale, certo peculiare alla nostra regione ed in quanto tale abbastanza sconosciuta nel testo del paese, ma totalmente in linea con una idea impositiva da parte dei poteri forti, ed in subordine degli apparati governativi nazionali e locali, di scelte e di programmazioni che riguardano i territori assolutamente non condivise e partecipate dalle popolazioni degli stessi…quanto accade a napoli e dintorni non è che la punta di un iceberg e lo è in tutti gli aspetti che emergono da questa dolorosa vicenda dei rifiuti, da una certa gestione politica dell’emergenza continua a fini clientelari e di “comparizie” trasversali al sistema criminale ad un approdo di quella stessa emergenza nella straodinarietà di decreti e di repressioni che da oggi rischiano di divenire ordinaria prassi antidemocratica e sanciscono di fatto una nuova fase della politica in questo paese che ci introduce direttamente in quella sorta di democrazia dalla mano “pesante” predicata qualche anno fa dal “piano di rinascita nazionale” di piduista memoria e pidielliana attuazione con tanto di avallo del resto del parlamento

certo non sarà solo con gli slogan e le attività resistenziali che verremo fuori da una grave situazione che da napoli alla val di susa, da vicenza ai rigassificatori, dalle centrali a carbone a quelle a turbogas, dal ponte sullo stretto al petrolio lucano, mostra in tutta la sua evidenza quanto il grumo mafioso-politico-affaristico abbia di fatto superato ogni fase di progettazione degli attentati ai territori ed alle loro vocazioni, alla salute delle popolazioni ed alle economie locali per passare all’attuazione generalizzata di un progetto di gestione del reale che non solo non coinvolge affatto i rapporti democratici, e che pure molte convenzioni internazionali recepite nell’ordinamento italiano riconoscono alle stesse popolazioni locali, anzi addirittura prescindendo da ogni elementare concetto di democrazia partecipata per approdare ad un nuovo modello di gestione “forte” dello stato, modello che postula l’esistenza stessa del diritto di cittadinanza come mero diritto al consumo acritico e non certo come fonte di altri diritti oggettivi dell’individuo e della comunità, a cui proprio quelle scelte attentano alla base

in altri termini, se lo sfruttamento massiccio delle risorse o la destinazione dei territori a pattumiere di quello stesso sistema produttivo che necessita proprio di quel tipo di sfruttamento per completarsi in un circolo vizioso, postula una nuova figura passiva di cittadino, un cittadino labile nel riconoscimento dei propri diritti, egoista nell’affermazione totalizzante dell’io sulla comunità, terrorizzato ed ansioso nella richiesta di un sistema di tutele securitarie assolutamente esteriori e spesso privo di fondamentui reali, un cittadino proiettato forzosamente in un oggi che non ammette alcuna memoria dell’ieri ed alcuna previsione sul domani, il sistema stesso ci indica un mezzo per combatterlo

infatti, proprio alla luce di questa aggressività del sistema, le lotte sui territori che i comitati di cittadini in tutto il paese conducono per una istanza primaria di tutela dell’ambiente, del sè e della comunità, assumono un carattere molto più ampio, fuoriuscendo da ogni accusa interessata di localismo – accusa a cui spesso ricorrono interpreti ed epigoni di un partito trasversale del fare dall’aspetto troppo antropofago per essere credibile –  per assurgere, saldandosi tutte le richieste di difesa che provengono dai territori in un’unica grande richiesta di democrazia diretta che dal locale volge al globale, al ruolo di un nuovo percorso e di un nuovo programma di “umanizzazione” della società, un progetto che sublima in sè quei concetti ormai ampiamente condivisi di entropia all’ambiente ed ai suoi ritmi delle attività umane e dei rapporti politici, sociali, economici e culturali che necessariamente ne deriveranno

anche per questo ognuna delle voci che abbiamo ascoltato a riace ed ognuna delle voci che giornalmente ascoltiamo nell’ordinaria cronaca del macello dei diritti individuali e collettivi che ha nome ed aspetto ora di un pozzo di petrolio, ora di una discarica, ora di una centrale a carbone o di pilone assurdo di cemento, hanno il timbro ed il colore della nostra voce e ci aiutano a riconoscere dei fratelli e delle sorelle in ognuna di quelle istanze che il sistema vorrebbe parcellizzate, lontane le une dalle altre e quindi deboli, e che invece il riconoscimento comune di un progetto di voler costruire un altro modo di essere e fare società rende ogni giorno più vicine e più forti in un’unica grande richiesta…un altro mondo è possibile, un altro mondo è necessario e noi tutti vogliamo cominciare a costruirlo…da ora!!!

miko

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appena arrivati da riace

appena rientrati da riace…prima di tutto chiedo scusa a tutti del silenzio di questi giorni, ma pur avendo la possibilità di scrivere, gli incontri sono stati molto impegnativi…avrò modo domani e nei giorni seguenti di mettervi al corrente di tutto…per il momento credo sia il caso di ficcarsi a letto e farsi una gran buona dormita…la lotta continua!!!

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stiamo freschi!!!

SEL, GIUNTA DELEGA PRESIDENTE PER COSTITUZIONE SOCIETA’
(AGR) – La Giunta regionale ha dato mandato al presidente Vito De Filippo ad intervenire all’atto pubblico di costituzione della società per azioni a partecipazione interamente pubblica denominata “Società Energetica Lucana” (S.E.L. S.p.A.), a sottoscriverlo unitamente allo Statuto e a nominare, per il primo triennio, i componenti degli organi amministrativo e di controllo e il direttore generale.
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appello per riace

a chiunque voglia aggregarsi alla nostra carovana per la riunione di riace (rc) comunico che si parte venerdì pomeriggio…i numeri telefonici di riferimento sono 338 1251167 o 348 7965317…la lucania si muove ovvero lucania in movimento!!!

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il sunto di stasera

una voglia matta di fare, proporre, costruire, partecipare…forse ancora un pò di paura, di quel senso di inadeguatezza che coglie gli onesti, di quella ritrosia naturale che promana dagli spiriti candidi…vorrei dire a tutti, a quelli che c’erano ed a quelli che ancora non c’erano, di non aver paura, non dobbiamo aver paura, non possiamo aver paura…siamo partiti e non ci fermerà più nessuno!!!…un altro mondo è possibile, un altro mondo è necessario!!!…miko

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un primo incontro

mentre attendiamo serenamente che facciano il loro corso i rilievi dell corpo forestale dello stato su quanto abbiamo segnalato essere accaduto nel bosco di calvello ed aver allertato il tgnorba che ha effettuato delle riprese ed un servizio sull’argomento, vi avverto che per oggi, mercoledì 21 aprile alle ore 18.00 presso la sede wwf di potenza in scalinata IV novembre si terrà un primo incontro, da moltissimi richiesto, sull’organizzazione di una possibile lista civica di movimento per le amministrative di potenza del prossimo anno…la proposta c’è, l’entusiasmo anche, servono quei maggiori contenuti che solo il confronto continuo tra i cittadini possono tramutare in patrimonio comune ad una città e ad una regione, patrimonio democratico tale da sostanziarsi in una proposta di percorso politico…bene, cominciamo dall’incontrarci e discutere!!! 

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senza parole

copincolliamo dal sito regionale le ultime del santo estrattore…un uomo dalle risorse davvero infinite e dalla faccia di bronzo…bronzo di riace?…ne parleremo appunto anche a riace di quanto siamo fieri di avere questo assessore che sa coniugare tanto bene affari e tutela ambientale…cercheremo di sputtanarlo e sbugiardarlo al meglio ed in tutta italia, questo signore!!!

AMBIENTE, ISTITUITO SPORTELLO UNICO PER ATTIVITÀ ESTRATTIVE

Rapporto più semplice con imprese e cittadini
19/05/2008 17.20.57
[Basilicata]
(AGR) – Un referente unico, un punto di contatto fra imprese, cittadini e pubblica amministrazione: è lo Sportello unico regionale per le attività estrattive, istituito presso il Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità. Lo Sportello è stato presentato dall’assessore Vincenzo Santochirico, nel corso della riunione di insediamento del Tavolo permanente delle attività estrattive, alla quale hanno partecipato i rappresentanti della Confindustria e dell’Api di Basilicata….
“L’istituzione dello Sportello unico per le attività estrattive – ha dichiarato l’assessore Santochirico – è finalizzato a coniugare economia e tutela del territorio, permettendo di conciliare sviluppo economico e tutela dell’ambiente, fornendo, ai cittadini agli enti e alle aziende, ogni informazione utile ad assolvere correttamente agli adempimenti in campo ambientale. Con l’archivio informatico e l’accesso telematico, che sono in via di implementazione, l’intera organizzazione del lavoro potrà risentirne in termini positivi. Il percorso intrapreso rientra in un programma più ampio di semplificazione amministrativa, per cui cittadini, imprenditori, professionisti, potranno avere un unico interlocutore per la presentazione di un’unica domanda e, dallo stesso, ricevere un’unica risposta: attraverso un unico provvedimento amministrativo anziché con i diversi atti previsti dalla normativa vigente… Queste finalità, tuttavia, non dovranno in alcun modo comportare deroghe all’esigenza di tutelare e salvaguardare l’ambiente e il territorio”….Il Tavolo permanente di concertazione delle attività estrattive, appena insediatosi, ha il compito consultivo di esprimere pareri in relazione alle situazioni idrogeologiche ed idrauliche dei fiumi della Basilicata, sull’assistenza, la formazione e l’aggiornamento professionale degli addetti del settore e sulla programmazione di campagne divulgative. Apprezzamenti sono stati espressi dai componenti del Tavolo – Claudio Rabesco, Giuseppe Stigliano, Gerardo De Stefano e Antonello Ribba – che hanno valutato favorevolmente le novità presentate dall’assessore Santochirico….”
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eccovi le foto di uno scempio

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pubblichiamo alcune delle foto di quanto descritto nel comunicato stampa precedente…quell’oleodotto nei boschi è un vero scempio, una vera ipocrisia costruirci di fianco e sopra una pista ciclopedonale a prova di salute…a voi il giudizio sull’opera…inoltre, verificata la natura del composto fangoso ed iridescente che vedete in alcune delle foto, un giudizio compete anche alla magistratura…di petrolio si muore!!!

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