a proposito di monte grosso 2

fornisco il link ad una lettera di risposta del ministero a riguardo della procedura nazionale di V.I.A. richiesta illo tempore per il pozzo di monte grosso 2 dai componenti di un comitato regionale no oil mai attivatosi realmente, ad eccezione di quella richiesta al ministero che si pensò all’epoca molto più efficace se a firmarla fossero stati più soggetti istituzionali…di questi soggetti istituzionali il comitato no oil potenza, ad eccezione dei movimenti ambientalisti, non è nei fatti più partecipato se non da singoli appartenenti, non essendosi i partiti in oggetto mai più visti alle nostre riunioni, troppo impegnati a costruire le “fortune” della sinistra arcobaleno, sinistra arcobaleno da cui questo comitato ha preso le distanze in occasione di una richiesta di appoggio elettorale delle allora candidate de simone e rivelli, richieste di appoggio che il sottoscritto ha rifiutato in nome del comitato stesso, cosciente della impossibilità ed improponibilità della richiesta stessa…ma fuori da ogni polemica e ribadendo che le nostre porte sono sempre aperte a tutti, ciò che colpisce è la mancanza dell’allegato annunciato in calce…probabilmente un errore del ministero a cui questo comitato farà seguire un rapido sollecito per l’invio dello stesso

pozzo-monte-grosso-2.doc

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l’incontro di tramutola

venerdì 1 agosto alle ore 19.00 presso la sala della biblioteca comunale di tramutola (pz) il comitato no oil potenza, su sollecitazione di alcuni cittadini preoccupati dal silenzio e dall’immobilismo politico che avvolge la grave situazione in val d’agri per ciò che attiene le estrazioni di idrocarburi in corso, incontra la cittadinanza tramutolese nell’ambito di una serie di incontri e banchetti che il comitato tiene nelle realtà locali dell’intera basilicata e della valle dell’agri in modo particolare…tema dell’incontro a titolo ” c’è un’altra energia in basilicata! ” ovviamente le estrazioni petrolifere…discuteremo come sempre in modo aperto e democratico direttamente con i cittadini…non mancate!!! 

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campo estivo sulla decrescita

vi linko l’indirizzo mail che provvede all’organizzazione di un campo estivo a tema la decrescita (argomento che ci è caro poichè ben sappiamo cosa significa!!!) e la scheda di adesione che non indica però il prezzo (probabilmente un refuso od una incompletezza)…mettetevi in contatto direttamente con loro per conoscere i costi…io ci andrei volentieri, ma sono occupato con la crescita…quella dei fagioli e quella del comitato…buona camicia a tutti!!!

 

                               campodecrescita@gmail.it                                              scheda-prenotazioni-2.doc

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a proposito di acqua, rifiuti, energia e veolia

veolia-rifiuti-ed-energia.doc  

pubblico un intervento di antonio bavusi (ola) a proposito di alcuni temi che trattiamo come comitato no oil e di una multinazionale francese, la veolia, di cui chi frequenta gli incontri del comitato mi ha spesso sentito parlare…vi lascio alla lettura di questo ottimo articolo di antonio bavusi, che saluto con affetto e stima, ed i miei commenti seguiranno a breve…in questa regione vogliono affogarci in un mare di spazzatura, nucleare, petrolio, eolico selvaggio e molte altre schifezze, compresa quella di una politica nazionale che giudica la basilicata ed i suoi abitanti “sacrificabili” e di una politica regionale “serva” di interessi che nascono sempre altrove, ma che i loro danni li depositano sempre tra di noi…e quando parlo di politica “serva” mi riferisco tanto all’arroganza padrona di un centro-sinistra che domina la regione come una provincia dell’impero francese, tanto ad un centro-destra becero, populista e senza altra idee che non siano il continuo ossequio feudal-vassallo al “grande manovratore piduista” in cambio di qualche postazioncella di potere da spartire con i compari…buona lettura…miko

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riunione del comitato no oil potenza

oggi mercoledì 30 luglio alle ore 18.30 riunione del comitato no oil potenza presso la sede wwf di scalinata IV novembre a potenza…importantissima!!!…discuteremo dei prossimi banchetti, degli incontri in regione, dell’organizzazione della raccolta firme e di alcune altre novità molto, molto interessanti, del tipo come l’eni ci frega in val d’agri sull’estratto…vi aspettiamo!!!

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un intervento di astronik

Uagliò, qui di seguito il post pubblicato un minuto fa sul mio blog a questo link,

http://www.astronik.ilcannocchiale.it/post/1982088.html

l’ho pure mandato ai giornali locali, non se pubblicheranno…..

Ti sarai certamente accorto che è iniziata una vergognosa campagna mediatica per favorire nuove trivellezioni e si usano mezzi subdoli per prendere per il culo noi lucani….

Bisognerebbe usire dai recinti mediatici locali e trovare consensi fuori regione… come fare?

Cià.

Petrolio sempre petrolio. Sui media non si parla altro che di petrolio, del suo vertiginoso aumento e delle tragiche conseguenze sull’economia mondiale. Anche in Basilicata le cronache quotidiane non possono fare a meno di trattare tematiche legate al petrolio. Robin tax, royalties, Tempa Rossa, Valdagri, riduzione del prezzo dei carburanti per i lucani sono i tag più ricorrenti.

Qualche giorno fa il quotidiano romano “il tempo” pubblicò un reportage dalla Lucania in cui il giornalista magnificava il connubio ambiente-petrolio in maniera davvero scandalosa, con un articolo superficiale il cronista metteva in evidenza i benefici ottenuti dai lucani per le royalties incassate in questi anni.

Oggi è un articolo di Giuseppe Zaccaria, questo il nome del giornalista sceso in Basilicata per constare le mirabilie di una regione baciata dal benessere, su  “La Stampa” di Torino ad occuparsi del petrolio nostrano, ma già dal titolo del reportage Quel pezzo d’Italia salvato dal petrolio, ti cascano le braccia

Nel corpo dell’articolo si fa riferimento alle vicende politiche di questi giorni che hanno illuso i lucani perché nella manovra finanziaria di recente varata non c’è traccia di ulteriori fondi da destinare alla regione maggior produttrice di petrolio in Italia. Nessun accenno da parte di questi inviati ai danni arrecati all’ambiente, in una regione dove anche gli aumenti dei casi di tumori viene tenuto quasi nascosto, ci si dimentica che il piano di monitoraggio ambientale che doveva partire insieme alla perforazione dei pozzi in Valdagri è ancora al palo nonostante 10 anni di estrazioni, ne Il Tempo ne La Stampa accennano ai danni all’agricoltura nei pressi dei pozzi, delle tante lamentele di chi è costretto a vivere fra olezzi e aria inquinata. Il monitoraggio fino ad oggi è stato affidato alla stessa ENI che estrae il petrolio e, da che mondo è mondo, nessun oste ha mai parlato male del suo vino.

A me e a tanti lucani questo interessamento per il petrolio lucano insospettisce non poco, c’è un assedio mediatico senza precedenti (solo l’altro ieri la società che dovrebbe fare le ricerche a Brindisi di Montagna ha addirittura presentato un sito internet per imbonire noi lucani).

La realtà è un’altra ma sono in poche le testate giornalistiche che la evidenziano.

La Basilicata vive da qualche anno un lento ma inesorabile declino che è certificato da ISTAT ed altri istituti specializzati. Popolazione in continuo calo, sempre meno nascite, povertà che assale fasce di popolazione sempre più ampie, un tessuto industriale che si è letteralmente liquefatto (resiste, per quanto? solo il polo automobilistico a Melfi), aree industriali deserte, emigrazione a livelli di inizio del ventesimo secolo (a partire non solo manodopera ma soprattutto cervelli), una situazione infrastrutturale sempre più carente (la rottura di un ponte sulla Potenza-Sicignano ha messo a nudo la fragilità dell’intero sistema viario lucano), isolamento di tutte le aree interne, perdita di servizi e peggioramento della qualità della vita derivante dalla fuga o del ridimensionamento delle principali Aziende (FF SS, ENEL, ITALGAS, TELECOM, POSTE), un sistema scolastico che si ridimensiona sia per quanto riguarda gli alunni che per il numero degli insegnanti, l’agricoltura che vede i campi svuotarsi. La finisco qui per evitare una crisi di depressione ma è questa la fotografia della Basilicata di oggi. Ed in questo desolante panorama è fin troppo facile desumere che il petrolio non ha cambiato la vita ai lucani e alle popolazioni della Valdagri, anzi..

Esiste un’altra Basilicata, quella dei comitati spontanei sorti per opporsi a nuove e sempre più devastanti perforazioni, gente qualsiasi che ha capito che non si deve continuare a svendere l’intera regione alle lobbies dell’energia presenti in Basilicata in maniera massiccia insieme a quelle dei rifiuti.  Ma questi movimenti trovano spazio solo sulla stampa locale o su internet, la grande stampa è a servizio solo dei petrolieri..

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ma sentite lo scaglione

SCAGLIONE (PU) SU INCONTRO RIGUARDANTE MONTE GROSSO
“Appare sicuramente antipatico il confronto apertosi sui giornali dopo la partecipazione del Vice Sindaco Massimo Molinari, assessore, sia ben chiaro a tutti, con delega all’ambiente ed all’energia, all’incontro promosso dalla società che svolge attività di ricerca nell’area di Monte Grosso”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario cittadino die Popolari Uniti, Luigi Scaglione.
“Una partecipazione, per chiarire alcuni equivoci, avvenuta non a titolo personale, ma su precisa indicazione dello stesso primo cittadino del capoluogo.
La ricerca di posizioni contrapposte o di opinioni personali sulla vicenda della ricerca di petrolio, sicuramente rappresenta uno stato d’animo tutto da affrontare ed analizzare ma non impedisce e non impedirà al rappresentante in giunta dei Popolari uniti, di sostenere che ancora una volta dire sempre e soltanto no è la negazione della politica.
E qui nessuno può rinzelarsi, tanto più che all’assessore comunale che raccoglieva firme contro se stesso o la sua maggioranza nessuno ha mai chiesto di trarne le giuste conseguenze.
Altro tema è invece quello relativo alle attività di ricerca per le estrazioni petrolifere che non compete assolutamente a chi dice si o chi dice no ma investe direttamente chi è tenuto ad esprimere il suo parere sulle autorizzazioni e su questo che bisogna semmai fare chiarezza, ognuno per la sua parte senza dietrologie o prese di distanza”.

cosa rispondere a cotanta lungimiranza politica?…scaglione straparla sapendo di straparlare e si assumerà speriamo le sue responsabilità politiche…o mente lui o mente il sindaco santarsiero…io credo mentano entrambi 

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una presenza semi-ufficiale-comunicato stampa

Una presenza semi-ufficiale

  

La partecipazione dell’assessore all’ambiente, nonchè vicesindaco di Potenza, Massimo Molinari, alla conferenza stampa di presentazione di un inutile balocco mediatico della Medoilgas plus s.p.a, società capofila del progetto di perforazione petrolifera di Monte Grosso 2, sito certo ricadente nel comune di Brindisi di Montagna, ma a tanti pochi passi dal capoluogo da poterlo considerare nel capoluogo, ci pare stigmatizzabile qualunque sia l’angolo visuale dalla quale la si voglia osservare.

 

Se, come subito dichiarato dal sindaco del capoluogo, Vito Santarsiero, la presenza dell’assessore e vicesindaco Molinari a tale evento mediatico di rilevanza internazionale era a titolo strettamente personale, da cittadino come tutti gli altri quindi, non si comprende allora il motivo della presenza di un cittadino come tutti gli altri al tavolo della società a dar il benvenuto più volte all’iniziativa ed alla stessa società.

 

Se tale presenza era invece ufficiale, come a prima vista potrebbe anche apparire vista la quantità di saluti, e tale presenza pubblica non era stata autorizzata, bisognerebbe allora chiedersi quanto il sindaco Santarsiero controlli quanto accade nella propria giunta, dal momento che una presenza pubblica ad un evento riguardante una controversia non sopita, non risolta e che ha visto sequestri e mancati invii di pratiche regionali al ministero, assume per sua intrinseca natura un rilievo politico da non potersi sottovalutare, una sorta di impegno dell’amministrazione.

 

Vorremmo ricordare che proprio sul tema petrolio, con quel particolare rilievo richiesto dall’estrema vicinanza del sito di Monte Grosso alla città capoluogo, sia il sindaco che il presidente del consiglio comunale avevano preso impegno con il comitato no oil potenza di indire alla prima data utile un consiglio comunale straordinario ed aperto al pubblico (pardon, i consigli comunali sono tutti aperti al pubblico, ma la precisazione è d’obbligo, vista la necessaria pubblicità che il tema richiederebbe per consentire una partecipazione popolare che non sia solo teorica, ma reale), consiglio più e più volte rimandato fin dallo scorso aprile, ora a cause del periodo elettorale, ora dalla discussione sul bilancio comunale, ora da quella sul regolamento urbanistico, sino ad approdare per una decisione della conferenza dei capigruppo ad una data imprecisata di settembre.

 

D’altronde se lo stesso sindaco Vito Santarsiero ha esplicitamente dichiarato che ogni pronuncia in merito necessita delle sedi di discussione democratiche e che a noi così come a qualsiasi cittadino queste paiono essere solo quelle di un consiglio comunale, non si riesce a comprendere davvero a quale titolo l’assessore Molinari, ben prima di ogni pronuncia del consiglio comunale, abbia deciso di prefigurare una forzatura democratica con la propria presenza a quella malaugurata conferenza stampa, riservando un tal caloroso benvenuto alle attività di quella società che normalmente non ci pare il comune di Potenza riservi ad ogni società che decide di indirne una nel territorio cittadino.

 

Le dichiarazioni di Molinari sullo sviluppo che il pozzo avrebbe portato, una volta trovato il greggio, all’economia cittadina ed alle casse comunali ed i rammarichi sul quel tiro di schioppo che separa la realtà geografica del sito di Monte grosso dalle personali speranze dell’assessore vicesindaco, non ci trovano ovviamente per nulla d’accordo nello stabilire dei simili binomi sviluppo-petrolio che magari andrebbero verificati presso le popolazioni della Val d’Agri prima di essere esternati, ma se esse sono parte come sembra delle convinzioni personali di Molinari, rappresentano un inviolabile diritto all’opinione di cui crediamo nessuno, e di sicuro non questo comitato, vorrebbe privarlo.

 

Ma, ripetiamo, non comprendendo affatto la veste di quella presenza e di quei saluti, crediamo questa vada in qualche modo chiarita dal soggetto in causa, negli atti e nelle comunicazioni che gli competono e che crederà opportune in quanto amministratore eletto dal popolo, e non certo dalla sola presa di distanza di un sindaco, da cui ancora attendiamo che sia proprio lui, di concerto al presidente del consiglio, come sua prerogativa, a fissare la data di quella pubblica discussione che chiarirà quale sarà l’atteggiamento ufficiale del comune di Potenza nella vicenda.

 

Doverose ci appaiono le rimostranze a riguardo dell’assessore Mancino, esponente del comitato.

Non volendo in alcun modo montare delle polemiche, il comitato no oil potenza si limita a definire la presenza dell’assessore Molinari alla conferenza stampa come una presenza “semi-ufficiale” di cui non crediamo debba rispondere altri che il soggetto in questione, riservandoci nel contempo gli ovvi giudizi politici che ci paiono apparire evidenti, quando alle criticità espresse democraticamente dai cittadini, dal caso Monte Grosso al Regolamento Urbanistico, si risponde con alcune forzature ed alcuni metodi disinvolti che nulla hanno a che fare con la politica come valore di partecipazione del cittadino alle decisioni delle amministrazioni.

Miko Somma, portavoce del comitato no oil Potenza 

e per finire in bellezza…il lodo alfano

e per finire in “bellezza” eccovi il testo del lodo alfano (grande giurista al ministero della giustizia!!!…come nominare bassolino a ministro della salute) appena promulgato dal presidente napolitano…

Ddl Camera 1442 – Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato
Art. 1.

1. Salvi i casi previsti dagli articoli 90 e 96 della Costituzione, i processi penali nei confronti dei soggetti che rivestono la qualità di Presidente della Repubblica, di Presidente del Senato della Repubblica, di Presidente della Camera dei deputati e di Presidente del Consiglio dei ministri sono sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione.

2. L’imputato o il suo difensore munito di procura speciale può rinunciare in ogni momento alla sospensione.

3. La sospensione non impedisce al giudice, ove ne ricorrano i presupposti, di provvedere, ai sensi degli articoli 392 e 467 del codice di procedura penale, per l’assunzione delle prove non rinviabili.

4. Si applicano le disposizioni dell’articolo 159 del codice penale.

5. La sospensione opera per l’intera durata della carica o della funzione e non è reiterabile, salvo il caso di nuova nomina nel corso della stessa legislatura.

6. Nel caso di sospensione, non si applica la disposizione dell’articolo 75, comma 3, del codice di procedura penale. Quando la parte civile trasferisce l’azione in sede civile, i termini per comparire, di cui all’articolo 163-bis del codice di procedura civile, sono ridotti alla metà, e il giudice fissa l’ordine di trattazione delle cause dando precedenza al processo relativo all’azione trasferita.

7. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche ai processi penali in corso, in ogni fase, stato o grado, alla data di entrata in vigore della presente legge.

8. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

non ci sono parole per commentare, ma commentare è il sale della democrazia…buona notte a tutti, o quasi…miko

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il comunicato inviato ai mezzi stampa

 Una doppia beffa La questione petrolio in Basilicata sembra essere ridotta dai due schieramenti politici ad un recinto di puro fattore economico (riduzione del prezzo dei carburanti, aumento delle royalties) che non tiene in alcun conto alcune considerazioni che apparirebbero a chiunque quasi ovvie.

La Basilicata non è un campo petrolifero posto sotto un deserto, ma una regione ricca di specificità floro-faunistiche da preservare, vessata da emergenze idro-geologiche da tenere in considerazione ed, ancor più importante, in questa regione esistono comunità fatte di esseri umani che dovrebbero vivere in un equilibrio mantenuto con cura con queste, comunità alla cui tutela sanitaria, vocazionale ed economica unicamente noi crediamo debba attenere tutta la vicenda delle estrazioni di idrocarburi nella nostra regione, in un’ampia cornice in cui il fattore economico delle royalties sia solo uno degli elementi di una situazione complessa che richiede riflessioni complesse e non il catalizzatore di un problema che – dato e non concesso – risolto economicamente, rimarrebbe nella sua drammaticità in chiave ambientale, di programmazione del territorio, di salute umana, di dannosa dipendenza da una mono-cultura estrattiva che devasterebbe ogni ipotesi di uno sviluppo “altro”, agricoltura e turismo in primo luogo.Il comitato no oil potenza porta avanti, con la collaborazione di referenti diretti del comitato, di molte associazioni locali e singoli cittadini, in ogni comune lucano la petizione popolare sulle estrazioni, petizione ricca di considerazioni altre, nella consapevolezza che il problema petrolio non può e non deve essere ridotto a merce di scambio in vista delle prossime elezioni.Se infatti la mera ricontrattazione delle royalties ed un loro sostanziale aumento a poco servirebbero senza idee vincenti ed innovative di gestione delle stesse sul territorio, gestione finora assolutamente fallimentare ed asservita alle logiche di un quotidiano dal fiato forse volutamente troppo corto, una generica riduzione del costo dei carburanti porterebbe ancor di più all’asservimento di risorse da considerarsi come straordinarie alle logiche di un ordinario che sembra non voler considerare che la risorsa petrolio – ammesso lo sia o lo diventi -è una risorsa collettiva e non un’opzione personale, inutile e diseducativa, poiché spingerebbe a maggiori consumi e non ai comportamenti virtuosi che le emergenze planetarie richiedono, sia alle dinamiche di produzione, sia agli stessi stili di consumo.La domanda, posta in altri termini, è se abbiamo bisogno di un pesce al giorno, diventando passivi dipendenti da mutualità per nulla eterne, o piuttosto di una canna da pesca per imparare a sfamarci?A questo riguardo sia l’ordine del giorno dei deputati Margiotta e Luongo del PD, accolto dal governo come raccomandazione, sia quello presentato dal deputato Taddei della PDL, al decreto 112 e che, citando testualmente i lanci di Basilicatanet, recitano rispettivamente…” si impegna il Governo ad utilizzare parte del maggior prelievo fiscale a carico delle compagnie petrolifere per la riduzione delle accise su benzine, gasolio e gpl, o, in alternativa, a riservare una quota di detto prelievo, non minore al 50%, alle Regioni interessate dalle infrastrutture per estrazione, che la destinano alla riduzione del costo dei carburanti per autotrazione a favore dei cittadini residenti e delle imprese con sede legale ed operativa nei propri territori” e “…secondo l’ordine del giorno dell’On. Taddei, si concretizzerebbe nella costituzione di un Fondo, alimentato dall’aumento delle royalties legato all’incremento di produttività dei giacimenti, che possa finanziare l’abbattimento delle accise e la relativa riduzione del prezzo alla pompa del gpl, del diesel e della benzina per i residenti lucani…”, ci paiono fuorvianti, demagogici, inutili, una doppia beffa.Detto in altre parole, in un caso si impegna senza impegno il governo a destinare fondi per riduzioni dei carburanti, in una operazione parlamentare dal sapore di inutilità, nell’altro caso in cambio di altre perforazioni, quelle annunciate dal ministro dello sviluppo economico Scajola e che prevedono una concretizzazione in tempi rapidi di tutti i 41 permessi di ricerca di idrocarburi giacenti nei cassetti del ministero aventi ad oggetto il territorio della regione Basilicata, e con un aumento di produttività delle estrazioni si creerebbe un fondo per l’abbattimento delle accise sul costo dei carburanti.I lucani in questo caso pagherebbero la diminuzione del costo dei carburanti con i loro stessi soldi, quelli delle royalties, che già percepirebbero come diritto per lo sfruttamento delle risorse del proprio territorio, in un cambio della perforazione sistematica del 70% dello stesso.No, noi non ci stiamo, non si possono prendere in giro così i lucani!Questa regione ha bisogno di un progetto per il suo presente e di un progetto per il suo futuro, teso a coniugare i diritti della popolazione al benessere ed alla salute con la preservazione dell’ambiente e dei suoi ritmi e non a consegnare alle erinni sanguinarie del profitto ad ogni costo un patrimonio umano e naturale che non si esaurisce nella tesaurizzazione delle risorse a discapito della ragione.Vergognatevi!!!Miko Somma, portavoce del comitato no oil potenza

una doppia beffa per i lucani

copincollo dal sito basilicatanet una notizia inquietante, seppur a prima vista essa possa apparire una buona notizia:

PETROLIO, ACCOLTO ODG DELL’ON. TADDEI (PDL)
23/07/2008 14.54.11
[Basilicata]
                                                                                                                         
“Per la prima volta un Governo nazionale ha preso in considerazione quello che da tempo il Pdl di Basilicata richiedeva come riconoscimento per l’estrazione di idrocarburi che avviene nella regione” lo ha dichiarato il Senatore Guido Viceconte, Coordinatore regionale di Forza Italia, comunicando che questa mattina il Governo ha accolto l’Odg dell’On. Vincenzo Taddei (che diventa parte integrante del Decreto fiscale 112) e che riguarda l’abbassamento dei costi alla pompa di benzina, diesel e gpl per i lucani. “Un passo importante ed epocale che il Governo Berlusconi ha voluto intraprendere questa mattina – continua il Sen Viceconte- con il parere favorevole e l’accoglimento dell’ordine del giorno presentato ieri dall’On. Vincenzo Taddei. In questo modo, ha aggiunto il senatore azzurro, si dà finalmente credibilità e senso alla nostra battaglia che da anni, con il potere in mano alle sinistre, rimaneva purtroppo inascoltata. Con il ritorno di Berlusconi il vento è cambiato e le nostre promesse iniziano a prendere forma. L’On. Taddei nella sua illustrazione di questo ordine del giorno ha sottolineato come essenziale sia riconoscere ad un territorio, che contribuisce per oltre il 70% all’estrazione petrolifera del Paese, un contributo alla sua popolazione, un beneficio che possa contribuire allo sviluppo della Basilicata e che possa in qualche modo combattere le tante negatività dei nostri territori legate alla mancanza del lavoro e ad una povertà diffusa. E’ stata in qualche modo riconosciuta e ne siamo orgogliosi, –conclude Viceconte- la necessità di un contributo per la nostra regione che, secondo l’ordine del giorno dell’On. Taddei, si concretizzerebbe nella costituzione di un Fondo, alimentato dall’aumento delle royalties legato all’incremento di produttività dei giacimenti, che possa finanziare l’abbattimento delle accise e la relativa riduzione del prezzo alla pompa del gpl, del diesel e della benzina per i residenti lucani. Un impegno partito due anni fa con la proposta di legge mia e dell’allora Senatore Taddei e che sarà inserito nella prossima Finanziaria dove troverà finalmente un suo fondamento legislativo”.

 

detto in altre parole, in cambio di altre perforazioni, quelle annunciate dal ministro allo sviluppo economico scajola che prevedono una concretizzazione di tutti permessi di ricerca giacenti nei cassetti del ministero (ben 41!!!)  e con l’aumento di produttività delle estrazioni si creerebbe un fondo per l’abbattimento delle accise sul costo dei carburanti…detto in altre parole ancora, i lucani pagherebbero la diminuzione del costo dei carburanti con i loro stessi soldi, quelli delle royalties che già percepiscono seppur miserrime come diritto, in cambio della perforazione sistematica del 70% del proprio territorio, una doppia beffa spacciata come una conquista da campagna elettorale…no, deputato Taddei, no senatore Viceconte, noi non ci stiamo, non si possono prendere in giro così i lucani, pensando che gli unici neuroni funzionanti in tutta la regione siano i vostri…siete indegni di rappresentare questo popolo continuando a spacciare menzogne e manovruccie tese solo a sostituire una parte politica con un’altra…la basilicata ha bisogno di ben altro che di arroganti capibastone interessati solo al potere personale!!!…questa regione ha bisogno di un progetto per il suo presente e di un progetto per il suo futuro, teso a coniugare i diritti della popolazione al benessere ed alla salute con la preservazione dell’ambiente e dei suoi ritmi e non a consegnare alle erinni sanguinarie del profitto ad ogni costo un patrimonio umano e naturale che non si esaurisce nella tesaurizzazione delle risorse a discapito della ragione…vergognatevi!!!

miko somma 

seguirà comunicato stampa

 
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c.s. – la basilicata val bene una tessera

La Basilicata val bene una tessera

 

Nell’apprendere con una certa ilarità dai media della conferenza stampa della società Medoilgas s.p.a., trivellante in pectore Monte Grosso, per la presentazione della strabiliante iniziativa di apertura di un sito web candidato ad essere l’unico al mondo dedicato ad un singolo pozzo di petrolio (come se per annunciare l’intenzione di aprire un conto corrente noi decidessimo di informarne a priori  tutto il web a motivo di cotanta eclatanza), noi ci chiediamo sempre più perplessi se questi fenomeni della comunicazione continuino davvero a considerare i lucani come gli isolani della Papua Nuova-Guinea (con tutto il rispetto per gli isolani!) che si lasciano incantare dalle perline iridescenti di quella magia misterica dal costo di pochi euro che costoro vorrebbero usare forse a mo’ di incanto.

Noi continuiamo a pensare a cose più serie, lasciando i signori idrocarburici a baloccarsi con i loro giochini intelligenti, ma giova ricordare che un comitato non si sostituisce certo ad una politica tanto poco attenta ad ambiente e salute da permettere simili scempi annunciati, un comitato non prende decisioni al suo posto, un comitato non impedisce ciò che l’istituzione – e solo questa – dovrebbe e può impedire, un comitato semmai porta avanti una continua e paziente opera di sensibilizzazione della popolazione affinché nessuno prenda decisioni sulla sua testa, un comitato, questo comitato, si fa testimone con passione di un altro modo di pensare, di un altro modo di vedere le cose. 

La petizione popolare sulle trivellazioni lanciata dal comitato no oil potenza, petizione che portiamo in giro quasi quotidianamente nelle piazze lucane, sorretta finora dall’aiuto di una settantina di referenti per altrettanti centri della regione – contando comunque di raggiungerne capillarmente tutte le realtà entro la metà di agosto – sorprende per la quantità di firme raccolte e per la qualità dei commenti che i firmatari attribuiscono all’iniziativa, esprimendo al tempo stesso un giudizio tanto negativo di tutta la politica lucana, da far emergere sempre più chiaramente che l’adesione massiccia alla raccolta di firme è la sostanziale, lucida presa di consapevolezza della popolazione lucana che i problemi lucani vadano risolti solo dai lucani, cioè dal popolo lucano, non da arroganti peones bipartizan che, non paghi di consegnare la regione intera ed il suo futuro agli appetiti di qualsiasi multinazionale in nome di interessi che hanno sede sempre altrove, si divertono a raccontar facezie blandenti ed offensive la pazienza e l’intelligenza di tutta la popolazione lucana (leggasi sconti del 50% sul costo della benzina od assai variabili centinaia di posti di lavoro creati dalle estrazioni o i miraggi di sviluppi impossibili ed infrastrutture al meglio del tutto inutili!)

Nei giorni 19 e 20 siamo stati a Paterno (PZ) con un banchetto di raccolta firme dal significato di una sfida al cuore stesso del sistema politico, in occasione cioè della locale festa del PD. L’attestazione di simpatia del popolo paternese per la nostra petizione ci è stata felicemente rappresentata da più di 250 firme raccolte nelle due serate, serate che pur prevedendo dibattiti con il pubblico sulle riforme degli enti e sul petrolio, questi dibattiti non li hanno visti, sostituiti dal solito triste salottino dell’ultima sera a cui hanno partecipato i soli presidente De Filippo, il senatore Bubbico ed il deputato Lettieri.

Con la solita sfilza di rassicurazioni che non rassicurano davvero più nessuno, contribuendo semmai alla monta di una sfiducia sempre più evidente, l’incontro si è spento senza alcuna interlocuzione con la gente e mentre il presidente De Filippo, con una manovra degna di un atleta della lotta nel fango è sgusciato rapido alle domande che non potendo porre dal palco a motivo dei soliti  “tempi che si sono allungati troppo per il dibattito”, abbiamo portato direttamente sotto di esso agli attori della kermesse p-democratica, il senatore Bubbico ha di buon grado accettato di soffermarsi con il sottoscritto e con un altro esponente del comitato a parlare di sistema petrolio ed a prometterci un confronto pubblico (che sappiamo difficilmente potersi tenere a causa dei soliti “impegni istituzionali”). Oltre alla difesa di ufficio che Bubbico faceva di sé e del sistema, abbiamo comunque apprezzato la buona volontà di dialogare, trasformatasi però troppo presto nella volontà di monologare, a causa di un accenno alla vicenda marinagri…questo comitato rimane in attesa, senatore Bubbico!

 

Ma a titolo personale, il sottoscritto comunica di aver abbandonato il partito di cui era simpatizzante ed a cui era iscritto, il PRC, in occasione del congresso provinciale appena tenutosi a Potenza e ciò a motivo della propria posizione di portavoce di un comitato divenuto ormai regionale, posizione che mi obbliga a rinunciare ad un’appartenenza convinta, seppur sempre critica, ad un partito e ad assumere quella neutralità che nei fatti più si addice a chi, lottando per la salvaguardia di una terra, lotta anche per la dignità di tutti i suoi abitanti, e proprio di tutti…la Basilicata val bene una tessera.

 

Miko Somma, portavoce del comitato no oil potenza

riunione del comitato no oil potenza

category mercoledì 23 luglio alle ore 18.00 presso la sede wwf di potenza in scalinata IV novembre riunione del comitato no oil potenza con le prossime tappe della petizione come punto principale all’ordine del giorno

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