con gli studenti, con i docenti

il comitato no oil lucania sostiene i corpi discenti e docenti, il personale ausiliario e tutto il mondo della scuola contro l’ideologico progetto di ristrutturazione selvatica della scuola italiana della ministrina gelmini…con ben altri metodi e mezzi si dovrebbe procedere a riforme strutturali di un mondo che per sua intrinseca natura è dinamico e necessariamente soggetto ad innovazioni, ma a cui non si può pensare ragionieristicamente come ad una azienda da sottoporre a ristrutturazione in accordo alle esigenze di un modo di pensare all’economia ed al lavoro che mostra ormai il suo peggior lato senza alcun residuo ritegno

il mondo della scuola è e deve rimanere lo strumento di preparazione del cittadino ai valori critici del sapere in accordo alla libera esplicazione della personalità di ciascuno studente, in ossequio ai principi della nostra carta costituzionale, e mai deve o può divenire neutro serbatoio di braccia e menti per un sistema azienda i cui limiti stanno nelle attuali crisi finanziarie che devastano il mondo intero e per un sistema lavoro i cui presupposti risiedono nella mercificazione del sapere, del tempo, della vita stessa dei soggetti interessati in favore dei grandi interessi economici che pretendono di ordinare il pianeta intero in filiere produttive in cui gli esseri umani, l’ambiente, i diritti individuali e quelli collettivi, il tempo, i sogni e le speranze divengono una variabile monetizzabile

la partecipazione di tutti gli attori coinvolti nel mondo scuola dovrebbe essere, al pari di qualsiasi altro processo economico e sociale, il presupposto di base per riconoscere cosa, dove e come potrebbe essere cambiato in questo settore tanto complesso e tanto importante per l’oggi ed il domani dei cittadini e del paese, ma il metodo seguito da questo governo masson-mafioso con l’ideale del randello e dell’olio di ricino non prevede alcuna partecipazione democratica e, al pari della vicenda alitalia, impone tempi e modi, preferendo la coercizione al dialogo 

a questo governo che fa dell’autoritarismo decretativo, dell’ansia iniettata nelle vene del paese, della paura gli strumenti di un modo di pensare alla democrazia che ricorda il furore antisociale dei governi sud-americani degli anni settanta dello scorso secolo, il comitato no oil lucania, nel ribadire la propria vicinanza a studenti, corpi docenti e personale a vario titolo coinvolto in questo attacco alla democrazia ed al sapere libero che ne è presupposto essenziale, risponde secco e chiaro che mai e poi mai simili metodi saranno tollerati se e quando alle dissennate esternazioni del ministro dello sviluppo economico sulle risorse del sottosuolo lucano dovessero seguire fatti concreti   

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