nuove comunicazioni dalla terra dell’olio poco vergine

dopo l’annuncio delle liste prossime venture che ritornerà in altre considerazioni e comunicati, annunciando tempi e modi che mi auguro il puù condivisi possibili, eccovi la panoramica odierna dal fronte dell’olio, il nostro blob-oil  lucano, copincollate come al solito dal sito istituzionale

LE REGIONI CONTRO IL DDL SULLE ESTRAZIONI
Prima vittoria per la Basilicata: approvata all’unanimità la proposta dell’assessore Santochirico
29/10/2008 18.20.48
[Basilicata]

(AGR) – Nessuna attività estrattiva senza il coinvolgimento delle Regioni: è questa la posizione assunta, all’unanimità, dagli assessori regionali all’Ambiente delle Regioni italiane riuniti questo pomeriggio a Roma nella Commissione Ambiente e Protezione civile. La Commissione, infatti, su richiesta dell’assessore lucano, era stata convocata per occuparsi del disegno di legge 1441-ter sull’energia, sulla base del quale i permessi di ricerca e le concessioni per l’estrazione di idrocarburi possano essere rilasciati senza l’Intesa Stato-Regione, bensì con un procedimento unico in capo all’Amministrazione dello Stato. Il Ddl di legge cambia anche le norme sulla Valutazione di impatto ambientale, che sarebbe richiesta soltanto per le attività di perforazione dei pozzi e la cui procedura spetterebbe ora all’Unmig (Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia), che è organismo statale.
La Commissione ha accolto la proposta avanzata dal rappresentante della Basilicata, l’assessore Vincenzo Santochirico, affinché l’Intesa non venga cancellata e le procedure di Via, da seguirsi per tutte le attività connesse alla ricerca ed estrazione di idrocarburi, restino in capo alle Regioni.
Soddisfatto per l’esito dell’incontro l’assessore Santochirico, che parla di “un primo, importante, passo per evitare che il proposito del Governo vada in porto”. “Le Regioni – spiega Santochirico – hanno assunto una posizione univoca, chiara, per contrastare il disegno di legge dei ministri Tremonti e Calderoli, che estromette del tutto i territori dalla gestione e dalla salvaguardia del patrimonio ambientale”.
In pratica – spiega Santochirico -, qualora il Parlamento dovesse approvare il disegno di legge, che peraltro ha già avuto il parere favorevole delle Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera, basterebbe un procedimento unico, in capo allo Stato, per autorizzare la ricerca, l’esplorazione e l’estrazione di idrocarburi. Un fatto particolarmente grave, se si tiene conto che la Basilicata è di gran lunga la prima regione per produzione di petrolio in Italia, e che contribuisce a circa il 90 per cento della produzione nazionale su terraferma, e ad oltre il 76% dell’intera produzione italiana. Significherebbe un forte indebolimento della Basilicata nella possibilità di negoziare le compensazioni ambientali, che permettono di realizzare interventi di forestazione produttiva nei territori delle comunità interessate dalle estrazioni; l’anticipazione delle royalties, milioni di euro destinati allo sviluppo del territorio, alle infrastrutture e all’occupazione; sviluppare un vasto programma per portare il metano in ogni casa”.
La posizione espressa quest’oggi dalla Commissione Ambiente e Protezione civile sarà ora sottoposta al vaglio della Conferenza dei Presidenti delle Regioni.

e bravo vincenzino!…ma lo sanno i suoi colleghi di altre regioni che tutti gli illustri assessori all’ambiente lucani quelle via comunque le firmano sempre, magari con qualcuno che firma per tre come nel caso di montegrosso?…e nel caso il governo vada avanti, il parlamento berlusko-bulgaro approvi e la filiale dei petrolieri chiamata unmig si faccia carico di autorizzare e questa regione si trovi ad essere invasa, più di quanto già non lo sia (ma al peggio non c’è certo limite, vista la gran quantità di permessi ed istanze che si rincorrono tra loro con sovrapposizioni imbarazzanti!!!) che fa lei ed il suo partito trasversale? andate da floris a lamentarvi della cattiva educazione altrui? o vi sentite inutili perchè di fatto non servirete più a nessuno, neppure come garanti dello status quo che permette a petrolieri e multinazionali di acqua, rifiuti ed energia di fare in questa regione il bello ed il cattivo tempo?ma continuiamo con giuliano (udc)

PETROLIO, GIULIANO (UDC): RIVEDERE SISTEMA ROYALTIES
 
29/10/2008 18.42.21
[Basilicata]

La Basilicata, al momento, sulle attività estrattive nell’area della Val d’Agri riscuote in maniera assolutamente ingiusta solo il 7 per cento dei proventi. E’ giusto dare spazio ad un’intensa pausa di riflessione non solo per verificare quali siano stati gli errori commessi in materia di utilizzazione delle risorse, visto che l’attività estrattiva in questione non ha arrecato importanti benefici auspicati dal governo regionale in favore della comunità lucana, ma soprattutto per rilanciare in questo specifico momento nel dibattito nazionale il tema del federalismo delle risorse da affiancare al federalismo fiscale”.
Lo afferma il capogruppo consiliare alla Provincia dell’Unione di Centro, Vincenzo Giuliano, sostenendo che “è necessario rivedere le competenze delle Regioni in materia di industrie e di risorse del territorio, partendo dal principio che se la responsabilità incombe sulle istituzioni locali, non è pensabile che allo Stato vadano le entrate primarie legate allo sfruttamento dei prodotti petroliferi della Val d’Agri. Il sistema dovrebbe essere letteralmente invertito: allo Stato le royaltes e tutto il resto alla comunità lucana. Solo questa proposta – afferma l’esponente centrista del partito di Casini – ha una giustificazione logica ed istituzionale per essere convidisa e cioè che chi non riesce a dare allo Stato in “soldoni”, ma in materie prime, deve essere messo nelle condizioni di poter aver un ritorno dallo sfruttamento delle proprie risorse nel principio della reciprocità”.
“Il vero miracolo tanto enfatizzato da De Filippo – conclude Giuliano – si esaudirebbe solo dando a Cesare quello che è di Cesare ossia dando al territorio quello che è del territorio. E’ importante che i vertici regionali si rendano conto di questa urgente necessità per assicurare quegli opportuni introiti al fine di garantire un benessere economico a tutta la nostra collettività”.

giuliano vive sul pianeta papalla e forse non conosce bene la materia legale che è alla base del dl 625/96 e del nuovo progetto di legge 1441…faccio una controproposta alla sua proposta…e se mettessimo cuffaro in condizione di andarsene in galera per associazione mafiosa, dove pure sarebbe andato se qualcuno con i soliti “casini” non gli avesse regalato in pompa magna lo scranno di montecitorio e relativa immunità?…boccaccia mia, statte zzitta, che l’immunità io nun ce l’ò!!!

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