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BARILE, TALIA (ROSA BIANCA): SOSTEGNO AD AZIONE DE FILIPPO
“La Rosa Bianca della sezione di Barile Le esprime più ampia solidarietà, e, rimarca il suo impegno all’interno della coalizione di centro-sinistra, da un lato per dar voce alle istanze che giungono dalle fasce sociali cattolico-liberali e dal mondo del lavoro, dall’altro per svolgere un ruolo di trade union (a parte che si scrive trait-d’union, ndr del comitato, dal momento che trade union sono i sindacati di tradizione anglosassone, ma non vorremmo fare i precisini, sempre ndr del comitato) tra le diverse anime di questa stessa coalizione, affinchè si superino steccati e pregiudizi nell’interesse generale della collettività. Non riteniamo produttivi e qualificanti i ragionamenti in termini di poltrone ed occupazione di spazi; diversamente riteniamo fondamentale il raggiungimento di un corretto rapporto istituzionale tra le forze presenti”.
E’ quanto afferma in una nota indirizzata al presidente della Regione Vito De Filippo il segretario cittadino della Rosa Bianca di Barile Michele Talia.

commento al lancio…???p.s. ma sì, facciamoci due risate tra un enigma e l’altro o preferite risate a denti stretti oppure antologia del buon umore?

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dacci oggi il nostro GAP quotidiano

continua anche questa mattina dalle ore 10.00 a potenza nel rione cocuzzo (serpentone) la distribuzione di generi di prima necessità, pane e pasta, a prezzi da filiera corta che il gap, a cui il comitato no oil lucania aderisce, promuove nell’ottica di eliminare alcuni passaggi distributivi che danno origine alle odiose speculazioni che tutti ben conosciamo sotto forma di aumenti indiscriminati dei prezzi di questi alimenti base, aumenti ingiustificabili a fronte dei prezzi correnti delle materie prime…siamo coscienti che una simile distribuzione da sola non basta ed occorre ben altro per influire sui meccanismi di formazione del prezzo, ma crediamo che simili iniziative possano fungere da sprone sia per la nascita di una coscienza critica e collettiva del “chiedere” che qualcosa venga fatto, sia come pungolo al “fare” per l’istituzione

le filiere corte sono un obiettivo condiviso da tanti, ma nei fatti ben poco praticato dal momento che una loro messa a sistema comporterebbe vincoli e regolamentazioni su settori di mercato oggi talmente deregolamentati, con la scusa di una ideologica e taumaturgica auto-soluzione dei problemi che alcuni credono o vorrebbero far credere il mercato possegga, da apparire sempre più una jungla, sia per il produttore-agricoltore e primo trasformatore su cui grava il peso di costi di produzione e rischi di impresa sempre più vincolanti e fuori dal proprio controllo, sia per il consumatore finale, totalmente succube dei bisogni

bene, noi ci stiamo provando ad aprire un sentiero percorribile in questa jungla e chissà che… 

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