viggiano sfiamma, satriano dice no al petrolio

oggi il pd3 seraficamente dava resoconto dell’enorme fiammata di 40 m. sviluppatasi sulla torre del centro olii di viggiano, attività industriale ad alta pericolosità che nonostante la normativa seveso continua a funzionare come fosse una innocua fabbrica di calzini, l’eni, interpellata al riguardo, dichiarava che si era trattato di un’anomalia e della prova che il sistema di emergenza funzionava alla grande (cosa che ci rassicura tutti, visto che il controllore è lo stesso controllato!!!) ed il sinadco di viggiano, alberti, dichiarava che tutto era a posto – lo dice l’eni! –  ma che forse bisognerebbe pensare a trasferire quei pochi abitanti che si ostinano a voler restare nella zona (e come? con uno sfratto per inquinamento passivo o con una rimozione forzata per divieto di abitazione?)…

forse il sindaco non aveva ancora digerito la pantagruelica pastorale o cutturiedd’ di cui è stato vivandiere, con l’acquisto di innumerevoli pecore e vacche con i soldi delle royalties, come da sua dichiarazione riportata in un servizio pd3…è purtroppo una faccia della lucania, quella che con un’alzata di spalle spesso bolliamo come una iattura storica, quella che vorremmo dimenticare per sempre e che la realtà ci sbatte di continuo in faccia…ma c’è un’altra lucania, vitale e piena di coraggio,  quella che vorremmo divenisse un esempio per ogni comunità lucana, la lucania che questa sera a satriano ha detto no al petrolio ed all’arroganza delle multinazionali e dei loro servi locali…

il consiglio comunale di satriano, dopo aver già negato pochi mesi fa alla shell un simile esproprio del territorio e della sua serena programmazione, si epresso di nuovo questa sera con un secco e molto motivato no alle richieste dell’eni per gli screening di idrocarburi nel comune del melandro, cosa che, come il sindaco stesso ha ricordato, se da un lato non impedisce affatto che costoro con l’ausilio del decreto 1441 ter vadano comunque avanti appena questo sarà divenuto legge dello stato, però costuitisce un primo ed importante segnale delle comunità lucane che si risvegliano e cominciano a concretizzare quel diritto dei popoli che pure era alla base dei trattati fondativi dell’unione europea

un esempio quello del consiglio comunale di satriano che speriamo presto possa contagiare di coraggio i tanti comuni lucani alle prese con analoghe difficili situazioni, spingendoli nel solco di un no, senza se e senza ma, che suona come una riscossa del popolo lucano, ormai capace e maturo di liberarsi di appartenenze politiche che nulla più hanno a che fare con il nostro diritto a vivere il nostro tempo, la nostra terra, le nostre speranze

crediamo che la giornata di oggi, venerdì 21 novembre 2008, in questa regione sarà ricordata come una data storica…quella in cui un popolo si alza alla lotta e con voce da gigante grida di far presto… e verrebbe da gridare che il popolo unito non sarà mai vinto!!!

al consiglio comunale, al sindaco di satriano, il grazie a nome della lucania tutta, di quella consapevole che un’altra regione è necessaria, che un’altra regione è necessaria, e di quella che ancora non comprende, ma che presto capirà le ragioni di una lotta che si chiama dignità e sopravvivenza…un grazie anche a nome del comitato no oil lucania

miko somma 

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i principi generali

dopo varie riflessioni collettive, siamo giunti ad un momento di sintesi, sicuramente da emendare ancora, ma che credo raccolga il valore di alcuni principi comuni sui quali si innesterà il resto del lavoro…a voi migliorare quanto segue

 

Principi generali del movimento Comunità Lucana

1)     Comunità Lucana è un pacifico e libero movimento politico organizzato su base regionale i cui principi ispiratori sono nel solco di quanto stabilito nella Costituzione Italiana a riguardo delle forme di organizzazione del pensiero in pratiche politiche.

2)     Comunità Lucana è un movimento che rigetta i fascismi di ogni natura, intendendo con ciò tutte le forme e le pratica autoritarie attraverso cui singoli o gruppi od organizzazioni limitino il reale e libero godimento dei diritti fondamentali dell’uomo.

3)     Comunità Lucana è un movimento che rigetta il razzismo e la xenofobia in tutte le forme in cui esse si manifestino, propagando la discriminazione di individui o gruppi sulla base delle idee politiche, della provenienza geografica, dell’origine etnica, della sessualità, della condizione sociale, economica ed anagrafica

4)     Comunità Lucana ha come scopo del proprio agire l’organizzazione, nelle forme consentite dalle vigenti leggi, di un movimento democratico per la tutela e la salvaguardia della regione Lucania e dei suoi abitanti, con ciò intendendosi il suo territorio ed il suo ambiente naturale, la sua economia e le sue vocazioni originarie, la salute ed i diritti dei suoi cittadini, senza in questo ledere gli equivalenti diritti che si riconoscono ad ogni altra comunità di esseri umani

5)     Comunità Lucana si fa portatore del diritto dei cittadini alla buona amministrazione della cosa pubblica in accordo alle migliori pratiche di rispetto dei principi di cui al punto precedente

6)     Comunità Lucana fa proprie le istanze di un progresso della società lucana legato ad una equilibrata coesistenza tra tutte le attività umane, nel complesso di relazioni  economiche, sociali, relazionali e psichiche, e l’ambiente naturale e le sue risorse nel più generale complesso di relazioni naturali da preservare nella loro integrità in accordo ai principi reali di sostenibilità

7)     Comunità Lucana si fa artefice di un movimento di democrazia dal basso che non può prescindere dall’ascolto preventivo e continuo delle istanze locali, nelle forme e nei tempi che queste riterranno opportune, per l’elaborazione di strategie politiche, economiche, energetiche o che in qualunque modo riguardino l’assetto dei territori  e che coinvolgano la collettività

8 )     Comunità Lucana persegue il fine di ristabilire un corretto equilibrio tra le istanze di proprietà privata e libera iniziativa ed il diritto della collettività ad essere partecipe del benessere e principale protagonista dell’attività pubblica di programmazione sociale ed economica nella regione e nel consesso nazionale ed internazionale

9)     Comunità Lucana pone come base del proprio agire politico nelle amministrazioni e nelle cariche elettive il principio della delega condizionata alla decisione collettiva dei propri aderenti sulla base di forme di consultazione democratiche

10) Comunità Lucana pone tutti i punti elencati in forma di principi generali, compreso il decimo ed ultimo punto, come forma costituente della propria esistenza e legittimità tra gli aderenti, con ciò intendendosi che ogni regolamento, statuto, programma e forma di attuazione di questi siano propedeutici e conseguenti ai principi generali qui elencati.       

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