le mie scuse

faccio comunque le mie scuse ai lettori per la lontananza dal pc di questi giorni…un fatto squisitamente tecnico (scheda video e monitor partiti per le vacanze!!!)…si riprende da oggi e con la solita vigoria

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la lettera ai comuni lucani

eccovi il testo di una lettera che il comitato no oil lucania ha redatto e che insieme ad altre associazioni sinvieremo in questi giorni ai sindaci di tutti i comuni lucani allo scopo di sensibilizzarli all’indizione di consigli comunali straordinari ed aperti al pubblico ed alla nostra partecipazione critica…buona lettura e chiunque abbia suggerimenti non ha che da manifestarli

Al signor Sindaco del Comune di ………………………………………………………..

e p.c.

al signor Presidente del Consiglio Comunaleed ai sig.ri Consiglieri Comunali  

Spett.li amministratori,

                                      il sottoscritto Miko Somma, portavoce del Comitato No Oil Lucania, comitato che si batte per la difesa del territorio lucano dalle trivellazioni di idrocarburi che stanno mettendo a dura prova la tenuta del sistema ambientale, economico, sanitario della intera nostra regione,

 considerato che 

·         di fronte alle continue ed insistenti pressioni delle compagnie petrolifere in ordine a permessi ed istanze di ricerca di idrocarburi concessi dal ministero dello sviluppo economico sul territorio della Regione Basilicata e che alla data odierna riguardano circa il 70% dello stesso, come dalla mappa allegata tratta da fonti ministeriali (B.U.I.G.), ai comuni interessati è concesso termine di giorni 30 dal deposito della richiesta per la presentazione ai competenti uffici regionali delle osservazioni in merito, oltrepassato il quale scattano le norme sul silenzio-assenso, 

·         nei comuni interessati, causa la mancanza di uffici tecnici adeguati e/o di personale qualificato in una materia complessa quale quella delle trivellazioni di idrocarburi, non sono presenti presupposti oggettivi di competenza in grado di assicurare un giudizio scientificamente valido a supporto, 

·         è accertato, sulla scorta di quanto già accaduto in regione, che la trivellazione ai fini della ricerca di idrocarburi e la loro scoperta ed estrazione non porta ad alcun reale beneficio alla popolazione, 

·         le royalties percepite sull’estratto, regolate dal d.l. 625/96, sono pari solo al 7% (percentuale più bassa al mondo) della quale l’85% incamerato dalla regione ed il restante 15% devoluto ai comuni il cui territorio è interessato con limitazioni notevoli sulla destinazione della spesa ad esse associata, 

·         la scarsa frequenza dei monitoraggi ambientali eseguiti dalla regione per mezzo dell’ARPAB, dell’Agrobios e dalle stesse società petrolifere non consentono di escludere gravi danni ad aria, suolo e falde acquifere che molte associazioni ambientaliste denunciano come ormai rilevanti, 

·         che i singoli comuni non ricevono dalla Regione Basilicata esaustive informazioni in merito ed in ogni caso atte a consentire serene decisioni delle amministrazioni locali al riguardo, 

·         non sono i soli idrocarburi e relative strutture di trasformazione e trasporto a costituire oggetto di allarme ambientale, sociale, economico, sanitario nella nostra regione, ma richieste per discariche di rifiuti di ogni natura, inceneritori e centrali a bio-massa che l’equiparazione del CRD alla legna le trasforma nei primi, centrali eoliche fuori misura per le esigenze energetiche delle comunità e fuori dal concetto stesso di energia rinnovabile, stoccaggio di materiali fissili ed idrocarburi gassosi nel sottosuolo, centrali energetiche la cui pericolosità per la salute umana e l’ambiente è ancora oggetto di studio, complessi industriali, che pur dovendo osservare le normative dette “Seveso 2” spesso ne prescindono e costituiscono serio nocumento alle vocazioni originarie, servitù energetiche varie, uso commerciale e privatistico di beni comuni indisponibili quali acqua, boschi e più in generale l’intero ambiente naturale nel complesso delle sue intrinseche relazioni fisiche e psichiche, 

chiede alle S.V. 

che alla luce dei diritti democratici all’informazione dei cittadini residenti nelle comunità interessate e delle popolazioni limitrofe a queste, diritti tutelati dalla Costituzione, nel corpo e nella riforma del suo Titolo V, dalle convenzioni internazionali recepite dal nostro ordinamento legislativo, ed in accordo al principio di precauzione ed alla cura del buon padre di famiglia che gli amministratori debbono per accettazione del mandato popolare osservare verso la comunità ed il complesso di beni materiali ed immateriali che ne sono patrimonio economico, sociale, culturale, sanitario ed ambientale, 

ogni decisione in merito a richieste che abbiano rilevanza ambientale per la comunità giunte presso la vostra amministrazione, ancorché in osservanza formale di quanto disposto dalle normative vigenti in materia ambientale, sanitaria, economica, di trasparenza e di formale pubblicità dell’atto stesso, possa e debba essere oggetto di preventivi consigli comunali straordinari, aperti alla partecipazione e discussione della comunità ed all’intervento che le associazioni firmatarie della presente assicurano di volere e potere fornire criticamente affinché si giunga a decisioni che tengano nel debito conto le tutele delle popolazioni e dell’ambiente.

 

 

Si allega mappa dei permessi ed istanze per idrocarburi nella regione Basilicata e copia della deliberazione del consiglio comunale di Satriano di Lucania (PZ), recentemente oppostosi ad una richiesta di esplorazione per la ricerca di idrocarburi sul proprio territorio.

Potenza, lì………………………………. Miko Somma, portavoce del Comitato No Oil Lucania ………………………………………………………………………….  ………………………………………………………………………….  ………………………………………………………………………….  ………………………………………………………………………….  ………………………………………………………………………….  ………………………………………………………………………….  ………………………………………………………………………….  ………………………………………………………………………….  ………………………………………………………………………….  ………………………………………………………………………….     

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