Il premier Silvio Berlusconi 

Clima, Berlusconi

minaccia: “Pronti a

mettere il veto”

“Se non riusciremo ad ottenere quello che abbiamo chiesto con grande chiarezza sin dall’inizio, siamo pronti a mettere il veto” sulla questione clima. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi arrivando a Bruxelles per partecipare prima al vertice del Ppe e poi al Consiglio europeo, che si aprirà intorno alle 15. Nell’incontro, che si preannuncia serrato, si parlerà anche del pacchetto-clima ed energia. I leader europei hanno un’agenda molto intensa, che comprende anche la discussione per uscire dalla impasse sul Trattato di Lisbona e il via libera al pacchetto Ue per contrastare la crisi economica. La presidenza di turno francese sta lavorando a pieno regime in un rush finale, per arrivare alla apertura del vertice europeo con una ulteriore bozza di conclusioni.Trattato di Lisbona e ostacoli posti dall’Irlanda – Per quanto riguarda il Trattato di Lisbona, e la possibilità di superare definitivamente gli ultimi ostacoli posti dall’Irlanda, la presidenza francese propone di tenere la composizione della Commissione Ue a 27 e di tenere conto, con garanzie giuridiche, delle preoccupazioni di Dublino per quanto riguarda le politiche fiscali, di famiglia e sociali e per il mantenimento della tradizionale neutralità irlandese. In cambio i leader europei vogliono l’impegno di Dublino a ratificare il Trattato di Lisbona entro la fine del mandato della Commissione Ue, previsto per il 1° novembre 2009.Più flessibilità e garanzie per l’industria italianaLa Francia ha anche presentato una bozza di conclusioni riguardanti il clima e nel nuovo testo di compromesso emerge l’Italia che ha ottenuto più flessibilità e garanzie, in particolare a tutela delle industrie manifatturiere, che costituiscono per il nostro Paese una delle cosiddette “red-lines”.

Non si affronterà il problema dei sostegni al settore auto – “Non credo che se ne parli – ha spiegato Berlusconi – del resto noi non ne abbiamo mai parlato in Italia. Se c’è da dare un sostegno bisogna darlo a tutti i settori”. Così il premier risponde ad una domanda dei cronisti sulla possibilità che l’Europa vari un piano in difesa del settore automobilistico simile a quello Usa. “La situazione del settore auto in America – ha concluso il premier – è diversa da quella europea”.

 cosa aggiungere che non sia già contenuto nel bush-ismo dell’eversore?…l’unione europea vara direttive già abbastanza moderate nel senso del rispetto del protocollo di kyoto, addirittura gli stati uniti, maggior dissipatore mondiale di risorse energetiche ed ambientali, cominciano a riconvertirsi e da noi costui dà una mano ad un sistema imprenditoriale straccione che aspetta sempre denaro pubblico per investire, salvo poi intascare tutto alla svelta, a non avviare processi di riduzione delle emissioni che pur dovevano da anni essere avviati…a testimoniarlo ci sono le sanzioni miliardarie imposte al nostro paese per il mancato rispetto delle quote…da rimarcare che dopo aver comprato quote di emissioni a destra ed a manca tra paesi che non emettono praticamente nulla (le quote erano state stabilite per consentire meccanismi di sviluppo mai avviatisi in moltissimi paesi del terzo e quarto mondo), l’italia è desolantemente fuori da ogni rispetto del trattato…ora costui dice che bisogna fare ancora meno con la scusa della crisi, dell’occupazione etc etc (la solita solfa)…marcegaglia & co. applaudono contenti, mentre il paese annega nei nubifragi e negli eventi meteo eccezionali che tutta la scienza onesta indica ormai come effetti primari dei cambiamenti climatici, ma al peggio non c’è mai fine!!!con tutto il mio livore per chi, in buona e cattiva fede, ha votato questo piccolo hitler italiota, spero che la prossima volta che si voterà, se e quando si voterà ancora, gli caschino le dita…ma magari firmano anche con quelle dei piedi pur di prendere la medicina contro le ansie che la stessa medicina gli procura 

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eversione!!!

Il premier Silvio Berlusconi 

Berlusconi: “No al dialogo

col Pd”

“Fin quando sarò al governo non mi siederò mai ad un tavolo con questi individui”. Per l’ennesima volta Silvio Berlusconi sbatte risoluto la porta del dialogo in faccia alla sinistra. Sulla giustizia come su tutto il resto. “Marxisti leninisti”, li bolla il premier, citando Dante per dire invece che il suo governo è “un nuovo inizio, il Paradiso che promette all’Italia il cambiamento necessario”. A partire da una riforma della giustizia, da fare anche mettendo mano alla Costituzione, che “si può cambiare dando poi l’ultima parola ai cittadini, perché questa è la democrazia”.Assai irritato dalle parole durissime pronunciate ieri da Walter Veltroni, Berlusconi affonda convinto che il Pd non si smarcherà mai da Di Pietro. Avanti da soli, sprona perciò deciso il premier. Anche se è “difficile” che la riforma possa farsi entro Natale. Una proposta arriverà presto in
Parlamento e “garantirà i cittadini con la separazione degli ordini, perché un pubblico ministero deve avere gli stessi diritti doveri di un avvocato, andare dal giudice, bussare la porta e prendere un appuntamento”.
Dialogo non ci sarà, dunque. “Non accetto di parlare con questo tipo di persone – argomenta fermo Berlusconi mentre presenta il nuovo libro di Bruno Vespa – Non posso dialogare con chi accusa l’avversario di essere Hitler, il diavolo, di non avere voce in capitolo sulle questioni morali. Questa sinistra non è democratica, non è riformista”. E chi ora chiede al Cavaliere un ripensamento sull’Iraq, sappia che “l’Italia non ha partecipato alla guerra. Semmai è stato D’Alema ad autorizzare le bombe sulla Serbia”.Solo al mattino, Berlusconi scherzava in una lunga intervista ad un rotocalco patinato: “Non vi libererete di me tanto presto, mi sento ancora un ventenne nello spirito e nella voglia di fare. Non ho mai avuto defaillances”. Un piglio decisionista che, poche ore più tardi, confermerà seduto accanto al conduttore di ‘Porta a Porta’, per presentarne il “grande affresco che ricorda il poema dantesco”, dove il Paradiso si incarna nel Berlusconi IV.Così il premier, alla vigilia del Consiglio europeo che discuterà di clima, annuncia che porrà “senza nessuna esitazione il veto, se saranno colpiti gli interessi italiani in modo eccessivo”. E in un giro di orizzonte a 360 gradi, garantisce deciso che “non ci sarà nessun aumento delle truppe
italiane in Afghanistan”, sostiene sicuro che “per la nuova Alitalia siano da preferire accordi commerciali con partner stranieri ad ingressi nel capitale”, promette che penserà “ad un aumento degli ammortizzatori sociali con fondi Ue se la crisi di estenderà”.
E ancora Berlusconi torna a bacchettare “la scandalosa tv pubblica, dove il dileggio del premier è all’ordine del giorno”. E ribadisce di non aver nulla a che fare con le scelte in Vigilanza e ai vertici Rai: “Non me ne sono interessato e non me ne voglio interessare. Villari? Mai conosciuto, anche se un certo Orlando mi accusa di aver lavorato per la sua lezione”. Quanto a Sky, nel mirino sono ancora “le becere accuse ricevute per aver riportato alla norma l’Iva di un’azienda che ha superato in utili sia Rai che Mediaset ed ha già agevolazioni come il monopolio satellitare e nessun vincolo sulla pubblicità”.C’é ancora spazio per ricordare con fermezza all’Udc di Pier Ferdinando Casini che “le porte sono spalancate, ma dentro al Pdl” e dire che la legge elettorale per le europee resta quella attuale, senza preferenze. Anche l’Italia, Paese tanto amato, merita il rimbrotto del premier, che la vede “provinciale”, “non più caput mundi” e la sprona al cambiamento.

Parole tenere solo per la moglie Veronica, tornando sulla solitaria presenza di lei alla prima scaligera domenica scorsa. “Volevo farle una sorpresa, ero tornato a casa per accoglierla al suo ritorno ma mi sono ritrovato solo da solo”. E a Vespa che galante sottolinea l’eleganza della mise della first lady: “Ho visto. Ed anche molto apprezzato”.

come commentare se non con una semplice parola…eversione!!!

mdificare ancora una volta la costituzione e sull’argomento giustizia, segnatamente sul ruolo del csm che è l’organo di auto-governo di una funzione dello stato che “deve” rimanere indipendente e separata, esattamente come tutte le altre, significa stravolgere l’impianto basato sui principi generali della stessa ed avviarsi verso una dittatura del premier

ma questa eversione ha un complice che ha dimostrato una stupidità politica senza confini, topo gigio ed il suo pd, che per l’ennesima volta ha creduto alle parole che invitavano al dialogo di uno spacciatore di autoritarismo che l’italia intera dovrebbe aver imparato a conoscere sin dai tempi della famosa bicamerale di d’alema…ma questo è il clima politico che si respira in questo paese ormai sull’altro versante di una cresta sottile che divide la democrazia dalla dittatura…il delirio piduista di berluska però è tale poichè vi sono larghi settori del suo schieramento che plaudono a quelle che nessuno può più attribuire alle boutades cabarettistiche di un neofita politico, giudizi con cui si è creduto di esorcizzare un pericolo che parlava esattamente lo stesso linguaggio che pensava e praticava…purtroppo molti argomenti sono stati forniti all’eversore proprio da un centrosinistra senza alcuna identità che non fosse quella spartitoria e qualcosa in questa regione pure ne sappiamo!!!   

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come ti privatizzo l’acqua

copincollo:

NOMINATO DIRETTORE GENERALE DI ACQUA SPA
 
11/12/2008 13.06.38
[Basilicata]
E’ Giovanni Di Bello, 46 anni, laureato in ingegneria idraulica presso l’Università di Napoli, il nuovo direttore Generale di “Acqua SPA”. “Di Bello – informa una nota di Acqua spa – ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto. Ha ricoperto, infatti, per lungo tempo il ruolo di direttore industriale di una importante azienda e successivamente di dirigente presso l’Ospedale San Carlo di Potenza, presso l’Ufficio Difesa del suolo della Regione e presso l’Autorità di Bacino di Basilicata. Ha altresì svolto importanti incarichi professionali nel settore idraulico – ambientale.
L’incarico conferitogli in Acqua Spa, dal Consiglio di Amministrazione, presieduto dal dott. Antonio Triani, arriva in un momento strategico per la Società che si avvia a cantierizzare il progetto di “Conturizzazione delle utenze civili, irrigue ed industriali” per un importo complessivo di 59 milioni di Euro”.

piano di privatizzazione dell’acqua che va dunque avanti con la nomina del direttore generale…tolta la risorsa idrica ai comuni attraverso l’aato che la passerà a breve ad acqua s.p.a. (60% regione basilicata, 40% regione puglia) come ente proprietario, riducendo nei fatti acquedotto lucano s.p.a al ruolo di gestore si configura il primo passo verso la privatizzazione dell’acqua lucana…nulla infatti vieta, ben oltre i patti di sindacato, che in una società per azioni le cui azioni sono anonime che silentemente e poco per volta le azioni stesse potrebbero passare ai privati con la scusa per gli enti regionali di dover far cassa attraverso le società partecipate…un meccanismo ben collaudato e che in basilicata ha un unico possibile acquirente: veolia

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una riunione per potenza

oggi giovedì 11 dicembre alle 18.00 presso la sede del cestrim a potenza (di fronte al don uva) riunione per la costituzione di un movimento per le liste alle amministrative di potenza…il comitato no oil lucania-comunità lucana aderisce all’assemblea ed invita tutti i suoi aderenti e simpatizzanti alla partecipazione più ampia a sostegno di un progetto di città altra

discutiamo di progetti, discutiamo di realtà!!!

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ieri a ferrandina

ieri a ferrandina si è consumata una parodia della democrazia, sotto le spoglie di un consiglio comunale aperto convocato dal sindaco ricchiuti su alcune criticità ambientali ed economiche poste da una serie di progetti che riguardavano il territorio della cittadina della valbasento

impressionante il numero di progetti che insistono sul territorio comunale…dalla famosa discarica di rifiuti speciali e non a ben tre istanze di ricerca (procedure di screening) di tre differenti compagnie petrolifere, dal progetto di realizzazione di un impianto, il terzo in italia per dimensioni, di rigenerazione degli oli esausti a quello di una centrale a “bio-masse” della veolia, il tutto inframmezzato da una ipotesi di costruzione di un termovalorizzatore che la provincia di matera vorrebbe fosse realizzato in zona e da un progetto di stoccaggio di gas nel sottosuolo attraverso i pozzi di metano esauriti…considerando che ferrandina e la val basento in generale sono già in uno stato critico per l’ambiente a causa della chimica sporca che per decenni ha abbandonato di tutto, dall’amianto ai polimeri e monomeri di vinile e chissà cos’altro, tanto che l’intera zona è stata inserita in un non ben specificato piano nazionale di recupero ambientale che non si sa bene come e cosa finanzierà, visto il taglio dei finanziamenti per circa 1 miliardo sui 3 previsti per lo scopo pervisto in finanziaria, questa situazione rappresenta una vera follia!!!

ma andiamo con ordine…viene trattato in un unico punto tutta la tematica riguardante l’esposto con la “ciccia”, il progetto della centrale di riciclaggio di olii esausti spostata all’ultimo punto, quasi a sottolineare che di questo si dovrà realmente discutere, mentre tutto il resto e noia, come cantava il califfo…evidente il tentativo del sindaco ricchiuti di non far percepire quanto invece tutti i progetti siano tra loro collegati e non solo per ciò che riguarda la dinamica ambientale…ma il vero “vulnus” della discussione era il progetto della ecoil s.r.l. tra i cui soci (tra l’altro non resi tutti noti, come pur per correttezza si dovrebbe in una società di capitali) ci sono i fratelli giuratrabocchetta (chi vuol intendere intenda pure!!!), presenti in aula con alcuni “tecnici”

il progetto in sintesi prevede la realizzazione di un impianto di riciclaggio di olii esausti nella zona industriale di ferrandina…tale progetto risultava e risulta ancora incompleto come da comunicazioni della regione basilicata, che pure però ha concesso già un finanziamento di 8 milioni di euro ai fratelli sui 24 milioni di costo preventivato…un rappresentante del locale comitato “ambiente e legalità”, l’avvocato camillo rossi riassume tutte le “magagne” del progetto a cui uno dei fratelli, più volte invitato con molta simpatica deferenza dal sindaco ad intervenire, risponde auto-referenzialmente con “è tutto a posto”, “abbiamo integrato”, “abbiamo detto ed abbiamo fatto”, ma non mostra alcuna documentazione al riguardo…ma andiamo velocemente all’osso

risulta evidente anche ad un forte miope che il sindaco, la giunta ed alcuni consiglieri hanno già deciso un si al progetto e l’intera discussione è un salvare le apparenze democratiche che in nulla deve inficiare l’assenso ad un progetto senza nè capo, nè coda…come giudicare altrimenti il comportamento di un consigliere e di un assessore dell’italia dei valori (ma sì, proprio quelli che si assurgono a paladini della legalità!) che non solo interrompono di continuo con provocazioni ogni intervento contrario al progetto ed occhieggiano amorevolmente con i due fratelli, tanto da sedersi addirittura accanto a loro e confabulare in alcune fasi della discussione, quello del sindaco che ogni qualvolta emerge una criticità interviene a sostegno di un certo indirizzo della discussione continuando a rivolgersi ad uno dei due fratelli con il titolo di “dottore”, quello di un consigliere, già ex sindaco, dei verdi, recchia, che oltre a far addormentare la platea con interminabili e noiosi discorsi sulla necessità dei “si a tutto compreso il nucleare, che se lo fanno in francia, a due passi da noi, perchè non dovremmo farlo pure qui”, si a tutto per l’occupazione e lo sviluppo perchè la gente non arriva a non si sa bene quale settimana”, “si a tutto perchè lo dico io che sono competente e che credo agli scienziati che scrivono sulle riviste di divulgazione” (chissà se legge anche focus e vede quark di piero angela), “si a tutto perchè la tecnica moderna può tutto”, stigmatizza i “no” alla stregua di un berluska, addirittura citando nei suoi passaggi esistenziali da un “internazionalismo proletario” ad una militanza verde-mollica (è una nuova nuance politica) cominciata dalla lettura di un libro negli anni ’70, una sorta di rivelazione mistica alla s. giovanni che lo avrebbe portato ad un livello ultraterreno di comprensione dei fatti…costui che pare essere stato folgorato sulla via per lourdes, piuttosto che su quella per damasco, e che il caravaggio avrebbe omaggiato non nel quadro sul santo, ma in qualche cruenta rappresentazione nei panni del complice di un sicario, ci ha offerto in una serie di deliranti interventi che offrono lo spaccato di quanto sia povera la politica nei nostri paesi a fronte della forza di qualche “suadenza imprenditoriale” che fa dell’ideologia della collateralità travestita da un malinteso “buon senso” l’arma di penetrazione in giunte e consigli che proprio non riescono a guardare oltre il proprio naso…fortunatamente non è sempre così e ce lo dimostrano i consigli comunali di satriano, brindisi, policoro, pisticci, tito, brienza, sasso di castalda, a cui si è aggiunta ieri bella con il suo bellissimo no al “suo permessino di ricerca petrolifera”

nei fatti, il consiglio comunale di ferrandina era una bufala democratica…l’intervento del sottoscritto (di cui non voglio commentare a meno non vogliano farlo altri) a sostegno di una presa di coscienza collettiva di quanto sta accadendo nell’intera regione per spiegarsi quanto accade nei singoli comuni, pur tra gli applausi a poco serve se la concretezza delle decisioni prende altre vie che una pubblica e reale discussione su ciò che si vuol fare della propria comunità e quello di antonio bavusi (ola) pur dall’alto della sua competenza che tutti gli riconosciamo serve anche a poco, se la legalità viene piegata ai formalismi di leggi che lasciano troppe scappatoie ai furbi ed a i disonesti, oltre che agli attentatori dell’ambiente e della salute in nome di un profitto che pare dover assurgere al ruolo di teologia

ieri è emerso chiaro un dato di cui spero i volenterosi componenti del comitato ambiente e legalità di ferrandina, così come tutti coloro i quali credono che la legge sia una garanzia assoluta, debbano assolutamente tenere ormai di conto…serve la politica vera a sostegno della legalità, poichè individuare cavilli amministrativi a poco serve se è il sistema stesso a dettare le vie di transito per certi “affari” e certe “logiche” e credo che lo spettacolo di ieri sera ne sia la conferma…il sistema politico che regge questa regione (governo ed opposizione insieme) vuole certi affari e certe logiche per i motivi che tutti ormai conosciamo…ai cittadini cominciare a superare i no della difesa dagli attacchi di un sistema folle che non tiene conto delle comunità con un forte e motivato si alla costruzione di un altra basilicata…la politica siamo noi cittadini e ricomincia proprio da noi e per noi!!!

   

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