m’illumino d’immensa rabbia

vi descrivo al volo la situazione…la città di potenza aderisce alla campagna promossa da caterpillar “m’illumino di meno”…che c’è di strano?…nulla…campagna che non serve assolutamente a nulla se non a mostrare che si può consumare di meno…ben altri sono i metodi per andare verso risparmi energetici effettivi e concudenti…comunque se serve a sensibilizzare spegnere le luci di alcuni monumenti storici in molte parti del mondo, va benissimo…che fa a potenza il sindaco sant’arsiero?…o chi per lui, visto che mi rifiuto quasi di credere che sia stato lui ad autorizzare ancora la cosa dopo i casini della’anno scorso?

spengono tutte le luci del centro storico di potenza – tutte! – fino alle 22.00…risultato in tempo reale, traffico nel caos, gente che smadonna, qualcuno che finirà per farsi male brancolando nel buio nelle strade meno trafficate e nelle vie principali dopo la chiusura dei negozi che ancora un po’ di luce fanno, molti escrementi di cane (alla faccia di gae aulenti, dei suoi progetti per riqualificare p.zza m. pagano e del team di emeriti imbecilli che autorizza simili scempi anti-storici) che ultimamente abbondano sulle strade cittadine pestati…risultato l’ennesima stupidaggine di questa giunta!!!

ed io?…io m’illumino d’immensa rabbia per queste evanescenze cerebrali

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ROMA, 17.01
Eni: Scaroni, ottimo 2008 e cresceremo ancora
13/02/2009 17.01.00
[Italia/mondo]
(ANSA)-ROMA,13 FEB – Per Eni il 2008 e’stato eccellente in termini economici e operativi. Lo dice Scaroni che valuta un possibile ricorso contro la ‘tassa Libia’. Per quanto riguarda il futuro, aggiunge l’ad di Eni commentando a Londra i dati del preconsuntivo 2008, ‘Eni fara’ fronte alla recessione internazionale continuando a crescere e garantendo agli azionisti ritorni al top del settore. ‘Le tasse non mi piacciono mai, e stiamo vedendo se essa rispetti i regolamenti italiani ed europei. Se non e’ cosi’, faremo appello’ ha aggiunto Scaroni parlando dell’accordo concluso a settembre tra Italia e Libia sulla riparazione dei danni coloniali, che comporta il pagamento di cinque miliardi di euro al 2020 da parte dell’Italia allo stato africano. Un importo che il governo intende finanziare con un’addizionale Ires a carico dei conti di Eni che, spiega comunque Scaroni, registreranno un impatto limitato da tale tassa. Il direttore finanziario di Eni Alessandro Bernini ha infine precisato che ‘la Robin Tax avra’ un impatto da 400 milioni di euro nel 2009′.(ANSA).

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anche questo lancio dice tutto…alla faccia dell’interesse nazionale, eni è una holding che mira al profitto e basta…più chiaro di così!!!…io dico che quell’accordo di programma del ’98 si può stracciare per inadempienza contrattuale eni senza troppi patemi d’animo per quel malinteso senso dello stato che fa pensare a tanti “politicanti” in questa regione che si debba estrarre per dare il proprio contributo al paese

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il fallimento delle politiche turistiche

UNIONCAMERE BASILICATA: REPORT SU ECONOMIA DEL TURISMO
 
13/02/2009 13.43.49
[Basilicata]

In Basilicata, nell’ultimo decennio, Regione ed Enti locali hanno speso mediamente 11,84 Euro per presenza turistica: un valore quasi doppio rispetto alla media meridionale (6,91 Euro) e ancor più elevato rispetto a quella nazionale (4,26 Euro). La spesa pubblica ha quindi offerto un contributo importante allo sviluppo del settore turistico, orientandosi soprattutto sugli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali e, quindi, su interventi in grado di creare le condizioni di base per un’offerta turistica adeguata. Tuttavia, a fronte delle risorse investite, la crescita del valore aggiunto turistico (comunque, una delle più elevate tra le regioni italiane) è risultata proporzionalmente meno intensa, in un contesto di difficoltà nell’intercettare una domanda con una più elevata propensione alla spesa e nel trattenere entro i confini regionali i benefici economici generati dall’espansione dell’attività turistica. Un Euro di spesa pubblica ha infatti determinato una crescita di 63 centesimi del valore aggiunto del settore, in media all’anno, contro i 73 centesimi del Mezzogiorno ed i 93 dell’Italia. L’ammontare medio degli investimenti realizzati nel settore per ogni Euro di spesa è stato di 2,96 Euro, contro i 3,74 del Mezzogiorno e i 4,87 dell’Italia.
Sono queste alcune delle indicazioni contenute nel Rapporto sulla dimensione economica del turismo nella regione, redatto dal Centro Studi Unioncamere Basilicata nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Turistico Regionale….“Il turismo si configura come un consumo ‘trasversale’ rispetto all’insieme delle attività economiche – aggiunge l’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Gennaro Straziuso – e ciò determina la difficoltà di delimitarne i contorni. Ciò premesso, si è reso necessario scandagliare in tutta la sua complessità uno dei settori ‘vocazionali’ per antonomasia della nostra regione, superando il quadro informativo generale (che solitamente si limitava ad analizzare flussi e caratteristiche dei turisti) così da orientare e mirare meglio le politiche da mettere in campo nel breve e nel medio periodo”. Il Rapporto sottolinea i passi in avanti registrati negli ultimi anni, pur rilevando che la dimensione economica del turismo in Basilicata, misurata attraverso la spesa turistica, è relativamente inferiore alla sua dimensione fisica, espressa in termini di presenze turistiche. Ciò si spiega con la minore incidenza delle tipologie di turismo caratterizzate da una maggiore propensione alla spesa (turismo d’affari e culturale, turismo straniero), sia alle minori opportunità di spesa che il sistema locale di offerta è in grado di assicurare, a causa della debolezza/carenza di attività e servizi complementari rispetto alle attività ricettive e di ristorazione, che assorbono la maggior parte della quota di spesa turistica.
La relativamente bassa diffusione di consumi turistici nella regione spiega il non elevato contributo del turismo alla produzione di ricchezza regionale: soltanto il 3,3% del Prodotto Interno Lordo della Basilicata è ascrivibile, infatti, alle attività turistiche, contro una media meridionale del 5,0% e nazionale del 5,1%.
Per ulteriori dati di sintesi e per visualizzare/scaricare il Rapporto integrale completo di dati, grafici e tabelle, cliccare su www.bas.camcom.it

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non aggiungo altro a questo quadro desolante che, nonostante le cornicette che la politica vuol sempre apporre per limitare i danni alla propria immagine derivanti dall’incapacità conclamata di gestione e di programmazione, sempre desolante rimane…in altri termini la regione e gli enti pubblici spendono più di altre regioni, ma i ritorni al sistema sono inferiori…da qualche parte c’è un inghippo…la mancanza di idee davvero nuove che mettano in evidenza il reale valore aggiunto del turismo in basilicata, l’incontaminatezza (relativa, purtroppo) del proprio territorio, valore che non si può pensare di sfruttare attraverso “grandi attrattori”, ma solo attraverso una politica di “penetrazione” turistica nel profondo del territorio assecondata da una intermodalità non invasiva…questi invece pensano solo ai grandi progetti e nel frattempo continuano a svendere la regione all’imprenditoria più “inquinante”…come dire che se estraggo petrolio in una zona o ci faccio chimica pesante, ma quale turista vorrà mai visitare quelle zone…a meno di non pensare, come il sindaco di calvello ed alcuni dirigenti eni, che si possa fare il turismo delle estrazioni…ma nelle mani di chi stiamo?

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Nigeria:Shell,greggio non garantito

(ANSA) – LAGOS, 13 FEB – La Shell ha dichiarato che non saranno garantite le forniture di greggio per il clima di in sicurezza nella regione del Delta del Niger. Lo ha annunciato un portavoce della compagnia anglo-olandese specificando che pertanto il rispetto dei contratti non puo’ essere garantito. Nel Delta del Niger sono frequenti attacchi di gruppi armati locali contro le compagnie petrolifere che operano nell’area, accusate di non redistribuire i proventi tra la popolazione e di inquinare.

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e da noi che siamo molto più “buoni” ed ancora crediamo di poter fare qualcosa con le sole armi della democrazia le compagnie credono di poter fare tutto ciò che vogliono solo perchè certa politica connivente gli fa presupporre di poterlo fare, millantando di detenere un controllo dei consensi che ogni giorno di più si erode?…prima disarticoliamo la politica locale, poi sarà il turno delle compagnie!

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l’incontro sarà trasmesso in diretta da radiocolor – villa d’agri

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