la total è indignata

la total si sarebbe dichiarata “indignata” per il provvedimento di sospensione della concessione “gorgoglione” firmato dal g.i.p. pavese su richiesta del p.m. woodcook dopo più di tre settimane in cui supponiamo il dottor pavese, da tutti conosciuto come persona molto equilibrata, abbia ben riflettuto sul da farsi

la total si sarebbe dichiarata “preoccupata” per i risvolti provocati dal provvedimento per un centinaio di lavoratori, come se ad un simile colosso importasse davvero della sorte di lavoratori esterni…ripetiamo dunque la faccenda marinagri?…al pd 3 la scelta se fare da sversatoio (o da cesso, termine del vocabolraio italiano, dunque non una gratuita parolaccia) dei collateralismi di varia natura, di cui troppo spesso ha dato prova, con qualche servizio ad hoc

io invece come cittadino lucano sono indignato della presenza della total in questa regione, indignato perchè un presidente abbia chiuso quell’accordo, indignato per i troppi e facili entusiasmi (anche alla luce di quanto accaduto in val d’agri) con cui si è dato becchime alla pubblica opinione con quello stesso accordo, indignato di dover essere costretto a vivere in una terra bellissima e dove purtroppo spesso si è dato asilo imprenditoriale a lestofanti di ogni risma, indignato di avere una giunta regionale come quella che abbiamo, indignato per la scarsezza intellettiva, ma la velocità “prenditoriale” di molti amministratori, indignato che di fronte ai problemi di cui soffre questa regione ci sia ancora qualcuno che pretende di curare la broncopolmonite con il decotto e l’aspirina, indignato della presenza di tanti attacchi a questa terra che pure merita ben altro!!!

in attesa che si indigni una regione intera, seguiranno azioni democratiche del sottoscritto!!!

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a montegrosso vince il comitato no oil lucania

MONTE GROSSO 2, LA REGIONE NON HA AUTORIZZATO PERFORAZIONE
 
16/02/2009 16.50.37
[Basilicata]
(AGR) – “Nessuna delibera della Regione Basilicata autorizza la perforazione del pozzo Monte Grosso 2”. E’ quanto afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico in relazione al permesso di ricerca “Serra San Bernardo”, in agro di Brindisi di Montagna, al di fuori del perimetro del Parco della Val d’Agri.In data 12 settembre 2007, il Ministero dello Sviluppo economico (Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia) ha chiesto alla Regione di esprimere l’atto di Intesa, al fine di autorizzare la perforazione del pozzo esplorativo “Monte Grosso 2”.
Sono stati rilasciati pareri tecnici obbligatori per legge, ma non è stata l’Intesa richiesta, che è l’atto propedeutico al permesso di ricerca e che attiene alla competenza dello Stato.

La Giunta regionale, nella seduta del 7 novembre scorso, ha stabilito, invece, che la società Medoilgas Italia Spa (titolare del permesso di ricerca) dovrà versare la somma di 15.703 euro alla Regione Basilicata a titolo di indennizzo per l’occupazione di 5 ettari di superficie di proprietà regionale nel periodo 1997-2008, in relazione al permesso di ricerca conferito nel 1994 e scaduto il 23 febbraio 2008. Con lo stesso atto, inoltre, la Regione ha autorizzato i lavori di ripristino dei luoghi interessati dal permesso di ricerca scaduto, affinché il terreno possa essere riconsegnato nello stato in cui si trovava al momento dell’occupazione”.

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piano con gli entusiasmi!!!…si, forse su montegrosso questo comitato sta vincendo, avendo individuato tutte le incongruenze della faccenda, dalla sua evoluzione storica sino a quella delibera di giunta che autorizza la valutazione positiva data da un ufficio di voto composto da 5 membri, di cui tre rappresentati dalla stessa persona…cosa che ha impedito alla regione basilicata di spedire al ministero dello sviluppo economico la delibera stessa e via di seguito la storia la conoscete tutti fino ai recenti sequestri dell’area

ora questo contafrottole di santochirico prende le distanze da una delibera che lui stesso ha firmato e caldeggiato, difeso a spada tratta su giornali e televisioni (e mica tutti hanno la memoria corta come voi politicanti presupponete), usato a seconda delle occasioni e delle circostanze, nel mentre continuava a giocare con i dati e firmava e firmava e firmava…(e in occasione del trentennale di rino gaetano, qualcuno potrebbe riscrivere “vincenzo firmava…e firmava, firmava e poi millantava)

oggi, si tira indietro, impaurito perchè il giocattolo di cui era uno degli addetti al funzionamento, si è inceppato grazie alla magistratura ed all’attività di questo comitato nel denunciare all’attenzione pubblica e, ne consegue, alla stessa magistratura alcune incongruenze fin troppo evidenti per non pensare che tutto il sistema si reggesse appunto sulla parcellizzazione delle cose e degli atti e quindi sull’incapacità di leggere il tutto…un trucchetto della modernità, dare tante informazioni spesso senza contenuti per saturare la capacità di osservazione!!!

l’assessore santochirico, anzi ormai santoscarico, e tutti gli altri epigoni della “giunta allegra & co.” dovranno rispondere alla volontà popolare molto più di quanto  possano supporre, ad altri non so e non voglio neppure saperlo…adesso!!!    

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troppo tardi, belisario

PETROLIO, BELISARIO (IDV): CONFERMATE NOSTRE PREOCCUPAZIONI
 
16/02/2009 15.33.16
[Basilicata]
“Il provvedimento del Gip del Tribunale di Potenza, che ha sospeso per un anno la concessione alla Total, conferma le nostre preoccupazioni: la gestione dell’estrazione del petrolio è stata accompagnata, secondo le indagini, da pratiche di corruzione, clientelismo, concussione”.
E’ quanto afferma in una nota il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario che aggiunge: “Sono ormai anni che l’Idv chiede di capire chi si avvantaggia dall’affare petrolio e perché le ricadute economiche sulla nostra comunità sono praticamente inesistenti. Per questo nei giorni scorsi ho chiesto al presidente De Filippo di fare chiarezza spiegando ai lucani quanto è avvenuto negli ultimi anni. L’Idv – prosegue Belisario – attende ancora risposte esaurienti.
La politica resta troppo spesso in silenzio e perde una grande occasione per dimostrare che si può amministrare in modo trasparente e nell’interesse della collettività.
Purtroppo – conclude Belisario – le prime risposte alle nostre domande cominciano ad arrivare dalla Magistratura con il rischio che l’estrazione di idrocarburi venga accomunata al malaffare”.

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molto bene senatore, allora, e lo ripeto da parecchie volte e parecchio tempo, che cosa ci state a fare in quella stessa giunta che ha chiuso l’accordo tempa rossa?…ed in tutte le giunte precedenti?…fino a prova contraria, sotto ogni atto di deliberazione di giunta c’è la firma del vostro assessore autilio che se non agisce da solo, avrà pure il placet di radice, il vostro segretario regionale, e costui avrà a sua volta un placet da lei e dal segretario di pietro…troppo tardi svegliarsi solo adesso, senatore!!!…la popolazione lucana non vi deve nulla!!!…anzi siete pericolosi…e quel pericolo si chiama populismo giustizialista!!!

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total-digilio

TOTAL: DIGILIO (PDL), SERVE UNA CABINA DI REGIA
 
16/02/2009 11.54.38
[Basilicata]
“Quando le istituzioni non risolvono i problemi tocca alla magistratura fare il suo corso sino a provvedimenti estremi”: è il commento del sen. Egidio Digilio (Pdl) in merito alla misura cautelare di sospensione per un anno della concessione “Gorgoglione” della Total. “Il provvedimento della magistratura, particolarmente grave perché non colpisce solo la compagnia francese ma l’economia locale, regionale e nazionale – aggiunge – è destinato ad avere effetti devastanti sull’attività petrolifera nell’area del Sauro-Camastra, sull’occupazione e sui bilanci di Regione e Comuni che potrebbero non incamerare i benefici previsti e in alcuni casi già iscritti nei bilanci. Siamo preoccupati per i risvolti occupazionali pensando a quando è accaduto e sta accadendo, per un provvedimento giudiziario simile al villaggio di Marinagri, con lavoratori licenziati ed imprese sul lastrico. Non vorremmo perciò ripetere la stessa storia con altri lavoratori edili dei cantieri mandati a casa. L’auspicio è che le società contitolari, come prevederebbe il provvedimento di sospensione, possano proseguire i lavori. Ma la questione tutta politica che, invece, abbiamo posto da tempo, già prima della nuova inchiesta sugli appalti del progetto “Tempa Rossa” con i risvolti clamorosi noti e non ancora definiti dalla fase di indagine ancora in corso, riguarda la gestione della complessa fase tecnico-procedurale-amministrativa dell’attività di compagnie e società in possesso di concessioni. Gli Accordi sottoscritti negli anni passati con Eni prima e Total successivamente – dice il senatore del Pdl – non sono adeguati ed hanno bisogno di un aggiornamento specie per “blindare” gli amministratori da eventuali problemi giudiziari come da sospetti praticando fino in fondo la tanto evocata trasparenza. Per compiere i necessari aggiornamenti – continua Digilio – va definitivamente superata la solita e tradizionale autosufficienza del Governatore De Filippo coinvolgendo i parlamentari lucani e il Governo in tutti i passaggi. Pensare che la Sel possa diventare interlocutore delle compagnie è solo un’ingenua illusione: ci vuole quella cabina di regia che abbiamo sollecitato da quando sedevo tra i banchi del consiglio regionale”.

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caro senatore, la magistratura fa i suoi percorsi non quando c’è un vuoto della politica o delle istituzioni, ma quando ci sono dei reati, e quando ci sono dei reati ogni altra considerazione “deve” passare in secondo luogo, salvo poi capire quanto quella concessione avrebbe dato all’economia della zona e quanto avrebbe tolto, seppur come potenziale, ad una idea di sviluppo altro

quanto all’aspetto occupazionale è davvero parlare di lana caprina esprimere preoccupazioni a riguardo di qualcosa che nasce nell’illegalità e di cui non devono essere certo i lavoratori a pagare il prezzo, ma le aziende con il loro stesso patrimonio su cui, come recita la legge, gli stessi hanno un diritto di prelazione in mancanza di altro risarcimento

ma cosa significa “blindare” gli amministratori da eventuali problemi giudiziari, estendere forse il lodo alfano anche a loro?…e la cabina di regia a cosa servirebbe oggi quando il governo si appresta a far varare il 1441 ter e così ad esautorare le regioni dal controllo sulla materia estrazioni di idrocarburi, se non ad implementare ulteriormente il controllo dell’esecutivo, per il tramite di parlamentari legati alla stessa maggioranza di governo, controllo che sappiamo bene avere la finalità di estendere ancora di più le estrazioni?…no, troppa confusione, senatore, e soprattutto la mancanza di fiducia che abbiamo nei confronti del centro-sinistra lucano è identica a quella che abbiamo nei confronti del centro destra…sarà per la vostra attitudine servile al gran padrone berluskoni o per il fatto che troppe “voci” si rincorrono anche sui vostri uomini?

ciò che serve è che di quel permesso “gorgoglione” non se ne parli più, che venga cancellato, che si ricorra in giudizio da parte della regione contro la total per indegnità morale per far dichiarare inadempiente contrattualmente la stessa ed accollarle non solo il costo dei ripristini ambientali (che darebbero lavoro al altrettante persone e per più tempo di quello occorrenete a realizzare il centro olli di corleto…si sà distruggere è più veloce di ricostruire), ma il peso stratosferico di una riparazione per danni economici e morali che credo potrebbe aprire ben altre strade allo sviluppo di quelle zone

in ogni caso, il comitato no oil lucania ribadisce la propria volontà di costituirsi come parte civile a rinvio a giudizio avvenuto per total ed amministratori, sindaci, imprenditori e chiunque sia in qualche modo coinvolto in questo scandalo in cui occorre trovare chiarezza   

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conferme

confermo la notizia e fornisco il link http://www.libero-news.it/pills/view/7550

come potrete leggere quanto ancora non commentato da basilicatanet o altri siti istituzionali è un disposto cautelare a firma del g.i.p. rocco pavese che ha accolto in parte le richieste del pm woodcock riguardo l’inchiesta che aveva già portato agli arresti del ad total e di alcuni suoi collaboratori, dell’imprenditore rocco ferrara, del sindaco di gorgoglione ignazio tornetta ed altri, nonchè alla richiesta di arresto per il deputato pd salvatore margiotta

sembrerebbe un atto conseguenziale al coinvolgimento diretto della total nell’inchiesta…non si comprenderebbe altrimenti come mai una azienda titolare di una concessione e coinvolta in uno scandalo di tangenti possa ancora agire sulla stessa concessione oggetto di indagini

e crediamo che questa volta ci sia dell’altro!!!

questa volta comincia a tremare il palazzo?

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permesso gorgoglione

voci ancora da confermare pienamente danno per sospeso per un anno per disposizione della magistratura il permesso di coltivazione di idrocarburi “gorgoglione” o “tempa rossa”, come preferite…appena sarò in grado di fornire ulteriori elementi, ritornerò sulla notizia 

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