c.s.t.

CST, PRONTI I SERVIZI ON LINE
 
27/03/2009 13.54.13
[Basilicata]
                                                                                                                         

Presentati alla stampa, questa mattina nella sala Giunta di piazza Mario Pagano a Potenza, i servizi on line, in corso di erogazione, da parte del Centro Servizi Territoriale della Provincia di Potenza. Settanta comuni, fra i quali il capoluogo, e 6 comunità montane compongono, nel territorio provinciale, il Cst un’aggregazione di enti locali, realizzata mediante convenzione tra Regione Basilicata e le due province, con il compito di avviare processi di e-government, agevolando il rapporto fra cittadini e pubbliche amministrazioni e innalzando la qualità dei servizi.
“Dopo esserci dotati delle infrastrutture tecnologiche necessarie – ha affermato il Progect manager Rocco Sampogna – siamo pronti per fornire ai soggetti aderenti una serie di servizi, da quelli base (posta elettronica certificata, carta d’identità elettronica, progettazione e manutenzione siti web, firma digitale, servizi infrastrutturali di connettività) a quelli aggiuntivi”.
Tra quest’ultimi particolarmente qualificante è la piattaforma per la gestione degli appalti on line, messa a disposizione dal Cst di Matera grazie alla pratica del Riuso degli applicativi, e che consentirà agli enti di effettuare per via telematica, e dunque in totale assenza di documenti cartacei, la gestione dell’albo fornitori e le gare per forniture di beni, servizi e lavori.
Altrettanto importante il software per la gestione delle paghe, realizzato dalla Provincia di Potenza, che sarà attivato da aprile. Sono in corso di realizzazione, inoltre, lo sportello telematico del cittadino (Citel) per l’attivazione dello sportello unico per l’edilizia e dei servizi di front office, tra i quali, il pagamento dell’Ici, le iscrizioni scolastiche, o ancora il pagamento delle mense e delle multe.
“Il Cst – ha sottolineato il presidente della Provincia Sabino Altobello – è la declinazione più concreta dell’impalcatura istituzionale, efficiente, moderna e trasparente a cui ci siamo ispirati….Per il vicepresidente Domenico Iacobuzio si tratta di “un passo decisivo verso la concretizzazione della Provincia dei 100 comuni”, mentre per il presidente della Comunità Montana Alto Basento, Gerardo Ferretti, membro del comitato di pilotaggio del Cst, “è il più grande processo aggregativo attorno ad un’idea di sviluppo”. Viva soddisfazione è stata, inoltre, espressa dal dirigente dell’ Ufficio Autonomie Locali della Regione Basilicata, Pasquale Golia, che ha sottolineato come l’esperienza del Cst potrà rivelarsi preziosa durante l’attuazione della riforma istituzionale, a partire dalle comunità locali. Il direttore generale della Provincia di Matera, Ennio Di Palma, ha messo infine l’accento sull’importanza della cooperazione per la sopravvivenza istituzionale dei comuni, in vista del federalismo. Erano presenti alla conferenza stampa, tra gli altri, i rappresentanti del comitato di pilotaggio del progetto e i responsabili dell’ufficio Cst Marcella Avena e Pasquale Mastrangelo.

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gestione degli appaltyi on-line con riduzione o assenza di materiale cartaceo che rimanga agli atti (i file sono semplici da modificare)…questo che mi pare la reale mission dell’ente c.s.t. (centro servizi al territorio) giustifica la costosissima convenzione che la provincia di potenza, su delega regionale, ha concesso ad un ex sindaco di potenza, rocco sampogna, che ha amministrato la città come l’ha amministrata, per un totale di 135.000 euro?…e certo che la giustifica…la giustifica eccome!!!

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SANTARSIERO SU SEDUTA CONSIGLIO ANDATA DESERTA
“Se consiglieri in aula già oggi la Città avrebbe avuto il regolamento urbanistico”
26/03/2009 17.28.44
[Enti locali]
                                                                                                                         
“E’ vero che appartiene alla maggioranza la responsabilità primaria di garantire il numero legale in Consiglio Comunale.
E’ però anche vero che è grave ed inaccettabile l’atteggiamento di chi esce dall’aula per far venire meno proprio il numero legale”. Lo afferma in un comunicato il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, che aggiunge:
“E’ quello che è successo stamane allorquando quattro consiglieri dell’opposizione hanno abbandonato l’aula nel momento in cui erano presenti 23 Consiglieri in grado di far svolgere i lavori del Consiglio.
Ed eravamo all’ennesima ed ultima seduta relativa alla discussione sulle osservazioni del Regolamento Urbanistico.
Sino a quel momento si era svolto un incontro per chiarire questioni regolamentari complesse emerse nella giornata di ieri e relative alla ammissibilità o meno di due osservazioni.
In merito non c’è nessuna spaccatura nella maggioranza e nessun problema tra l’Assessore Singetta ed il Presidente della Commissione Rinaldi.
Il Regolamento Urbanistico lo ha voluto e lo porterà in porto questa maggioranza senza equivoci, nella massima trasparenza e nel supremo interesse della collettività. Se i consiglieri fossero stati presenti in aula avremmo potuto approvare il Regolamento Urbanistico già oggi.
Lunedì si riprende il cammino per offrire alla città uno strumento urbanistico innovatore che lascerà definitivamente al passato e ad altre responsabilità una storia urbanistica infelice e abbondante di errori.”

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che dire?…se manca il numero legale con una maggioranza schiacciante (anche se ha perso pezzi per strada) mi chiedo se la colpa sia delle opposizioni o delle maggioranza stessa?…che pensi il sindaco santarsiero che ad inizio mandato aveva il 74% dei consensi e relativi seggi ed ora rischia addirittura che salti il “suo” regolamento urbanistico…medita, vito, medita…ed intanto, meditiamo gente, meditiamo

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lo sperpero

26/03/2009 16.35.10
[Basilicata]
                                                                                                                         

(AGR) – Nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg Sud-Est Europa, che promuove progetti dell’obiettivo comunitario “Cooperazione Territoriale”, è stato finanziato il progetto GSR-Model – “Responsabilità sociale delle amministrazioni pubbliche. Un Approccio Innovativo per la Qualità nelle operazioni e nei risultati di Governo”. Il progetto, di durata triennale, ha tra i suoi promotori il Dipartimento Attività Produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica della Regione Basilicata e si avvale di un ampio e qualificato partenariato internazionale guidato dall’Hellenic Organisation for Standardisation (Elot).
L’obiettivo del progetto – spiega il Dipartimento regionale – è promuovere la qualità e l’eccellenza delle organizzazioni pubbliche, migliorando in particolare l’efficacia e l’efficienza dei servizi per il cittadino, attraverso un innovativo sistema di standard e un modello operativo che trasferirà nel settore pubblico il concetto di “responsabilità sociale”, già noto nell’ambito delle imprese private. L’assegnazione del finanziamento da parte del Programma Interreg Sud-Est Europa rappresenta oltremodo un successo, per il rigido processo di selezione che a fronte di 821 proposte pervenute ha visto finanziare solo il 5% delle stesse. “L’iniziativa – ha dichiarato l’Assessore Gennaro Straziuso – si inquadra nella più ampia strategia regionale di rafforzamento dei rapporti di cooperazione con l’Europa, puntando su innovazione, qualità e competitività del sistema Basilicata”.

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non c’è bisogno di commenti 

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petizione

a proposito della petizione che si sta poco per volta avviando alla sua conclusione per ciò che attiene alle firme di sostegno…un firmatario in un commento sosteneva con forza la petizione dicendo che anche in poche, quelle firme andavano ascoltate…nel ringraziare sia lui che le tantissime persone che hanno e stanno firmando la petizione on-line, vorrei però consolarlo del fatto che accanto alle firme sul sito esistono anche quelle sulla carta e che hanno superato quota 3000…non siamo asssolutamente in pochi a condividere questa battaglia, ma abbiamo qualche altro giorno per farci ascoltare di più, apponendo ancora più firme…grazie ancora a tutti!!! 

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MACCHIA (FIBA CISL): “MICROCREDITO LEVA PER LO SVILUPPO”
 
26/03/2009 11.55.25
[Basilicata]

Un miliardo di potenziali clienti e un volume finanziario che entro il 2015 toccherà quota 25 miliardi di dollari. Sono i grandi numeri del microcredito, una formula innovativa di prestito bancario che non guarda alle garanzie ma al merito e alla bontà dei progetti finanziati. È con il microcredito, tanto per fare qualche altro numero, che 12 milioni di poveri nel Bangladesh sono usciti dalla misera grazie ai micro-prestiti della banca Grameen, fondata dal premio Nobel Muhammad Yunus. Ma è una realtà esportabile anche in Basilicata? Sì secondo il riconfermato segretario generale della Fiba Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, che ieri mattina a Rifreddo ha lanciato l’idea del microcredito nel corso del settimo congresso regionale del sindacato bancari della Cisl. “Dobbiamo sfatare un mito che rischia di generare equivoci: il microcredito non è un’opera filantropica limitata ai paesi del terzo mondo, bensì un modo virtuoso di essere e fare banca, una diversa visione del mondo che può aiutarci a superare la crisi economica”. E che non sia solo questione di paesi poveri lo dimostra il fatto che il microcredito sta prendendo piede anche nei paesi industrializzati come Francia, Norvegia, Usa, Canada, Cina. Lo stesso Yunus ha annunciato a Milano la nascita della filiale italiana della Grameen in collaborazione con Unicredit e Università di Bologna. “Prestare i soldi ai poveri o a chi non ha garanzie è la grande sfida dello sviluppo – sostiene Macchia – Non è possibile che ai giovani ai quali diciamo di non aspettare il posto fisso e di darsi da fare, poi neghiamo l’accesso al credito perché non portano in dote alcuna garanzia. Rivendicare un sistema creditizio più capace di fare micro-finanza non significa chiedere assistenzialismo o minore rigore, ma rendere le banche più moderne e consentire alle persone di mettere a frutto il proprio talento”…..

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prendo la palla al balzo e tiro ancora più avanti…sapete qual’è il modello bancario che non sta pagando assolutamente la crisi finanziaria?…parrà strano a molti ma è il sistema bancario dei paesi arabi, escludendo i più occidentalizzati….per il corano gli interessi sul denaro sono un peccato molto grave (e comunque lo erano anche per bibbia), così essendo moralmente proibiti si applica un minimo tasso fisso travestito da debito d’onore del contraente il mutuo…stiamo parlando di tassi davvero ridicoli di fronte ai consueti tassi occidentali (persino adesso) e soprattutto il sistema bancario non può negare il credito ad alcuno che non si sia macchiato di gravi reati (poi su questo ci sarebbe da ridire in quanto alla gravità)…lo stesso tasso variabile è asolutamente vietato e questo produce un doppio effetto di indice di insolvibilità pari a zero che agisce sia sul richiedente che riesce in virtù del bassissimo tasso a restituire la somma mutuata ed a riaccendere nuovi mutui, sia sull’istituto bancario che avendo un rischio di impresa particolarmente basso riesce a sostenersi comunque su di un differenziale così basso…ovviamente anche i tassi sui conti correnti ed i depositi sono bassissimi o pari a zero, con il risultato che il denaro rimane in circolazione direttamente sui mercati, con ovvi benefici, e non viene distratto da operazioni finanziarie che la banca potrebbe operare in virtù della disposizione di liquidità sui mercati…inutile dire che ogni forma di bond, derivati e operazioni sugli algoritmi finanziari sono assolutamente vietate…che sia la strada del futuro quella del sistema creditizio dei paesi arabi?…altro che microcredito!!!…eppure qualcuno si ostina a considerarli paesi culturalmente arretrati!!!

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potrebbe essere utile accedere

AL VIA IN BASILICATA I PROGRAMMI DELL’ACCESSO
 
26/03/2009 10.02.11
[Basilicata]
                                                                                                                         

 (ACR) – A partire dal prossimo mese di aprile quattro associazioni lucane (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Potenza, Ente nazionale sordi Potenza, Csv Basilicata, Federconsumatori Matera) potranno registrare proprie trasmissioni televisive che andranno in onda su Rai 3 ogni martedì dalle 8,30 alle 9,00. Lo rende noto la presidente del Corecom Basilicata, Loredana Albano, specificando che queste associazioni avevano richiesto gli spazi autogestiti disciplinati dal “Regolamento per l’accesso radiofonico e televisivo alle trasmissioni regionali della concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico”, approvato dal Corecom un anno fa.

In base a questo regolamento partiti, movimenti politici, organizzazioni associative delle autonomie locali e sindacati, ma anche confessioni religiose, gruppi etnici e linguistici, enti ed associazioni culturali e di promozione sociale, possono chiedere di beneficiare di tali spazi, da gestire in maniera completamente autonoma o con la collaborazione tecnica gratuita della Concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico.

“Con l’avvio di questa iniziativa – afferma Albano – finalmente una pluralità di soggetti avrà a disposizione spazi autogestiti per proporre tematiche di sicura rilevanza sociale. Ci auguriamo che siano in molti a voler cogliere questa opportunità, in modo tale da arricchire la programmazione televisiva regionale”.

I piani delle trasmissioni radiofoniche e televisive riservate ai soggetti collettivi lucani hanno cadenza trimestrale. Le domande relative al terzo trimestre 2009 dovranno essere inviate al Corecom entro il 30 maggio 2009.

 

Link utili: Consulta il regolamento e scarica il modello per la domanda
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medoilgas

ricevo una corrispondenza dagli amici dei comitati abruzzesi a proposito delle attività della medoilgas che qui da noi è la società trivellante in pectore montegrosso…progetto arenato per il momento

accludo i link al comunicato stampa ed alla presentazione londinese della attività italiana della medoilgas

presentation20january20092.pdf         comunicato_stampa_congiunto2-2.doc          

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BASILONIA

ricevo da massimo e pubblico immediatamente (anche se la citazione del sottoscritto dovrebbe limitarmi, ma tant’è!)

BRINDIAMO A TE “BASILONIA”                

QUESTO MESSAGGIO SI AUTOINSTALLERA’ NEL VOSTRO CERVELLO UNA VOLTA LETTO, QUINDI CHI E’ PERPLESSO O TITUBANTE E’ PREGATO DI VOLTARE PAGINA.

BASILONIA E’ TUTTTO O  NIENTE

BASILONIA  E’ LA TERRA DOVE CONVIVONO MASSONI E PRECARI

BASILONIA O CI NASCI O NON PUOI CAPIRE

BASILONIA TI OSSERVA, TI STUDIA, TI ATTACCA

BASILONIA CAPISCE IMMEDIATAMENTE LA PREDA DA AGGUANTARE

BASILONIA HA CONOSCIUTO ELISA CLAPS ED I FIDANZATINI DI POLICORO, CONTINUA AD ESIBIRSI A MIKO SOMMA, DON MARCELLO COZZI E A MOLTI ALTRI

BASILONIA  E’ STRETTAMENTE LEGATA AL POTERE IN TUTTE LE SUE FORME, LE FRAGILITA’ E I SENTIMENTALISMI NON RIENTRANO NEL SUO GIOCO

BASILONIA E’ QUEL POSTO DOVE VIVONO PERSONE CHE HANNO BISOGNO DEL SERVIZIO SOCIALE MA NESSUNO FA NIENTE, ANCHE SE LA COSA E’ LAMPANTE ED E’ SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI

BASILONIA E QUELLA CONDIZIONE CHE NON TI FA VIVERE, GUAI A FARTI INQUADRARE O A CONFIDARE DEBOLEZZE, SEI BRUCIATO, NON HAI VIA DI FUGA

BASILONIA E’ SEMPRE CON IL SORRISO, BISOGNA IN MANIERA CATEGORICA CREARSI UNA POSIZIONE, ESSERE SOCIALMENTI INSERITI MA SOPRATTUTTO CONOSCERE LE PERSONE GIUSTE

BASILONIA E’ QUELLA FABBRICA CHE PUR ESSENDO IN ATTIVO CHIUDE, MA E’ ANCHE QUELLA FABBRICA CHE NON AVENDO MAI PRODOTTO HA RAGIONE DI ESISTERE

BASILONIA E’ L’INTERCETTAZIONE TELEFONICA, LA TANGENTE SUL PETROLIO MA ANCHE IL LUOGO CON IL PIU’ ALTO TASSO DI CASSAINTEGRAZIONE E MOBILITA’

BASILONIA  E’ TALMENTE RADICATA CHE E’ DIFFICILE ELUDERLA, SOLO LA MUSICA TI EVADE DA QUESTA CONDIZIONE E’ L’UNICA CHE NON TRADISCE MAI

BASILONIA E’ BENPENSANTE, PURITANA ,NON BEVE NON FUMA E LAVA I DENTI TUTTI I DI’

 

OCCHIO A BASILONIA LEI SI NASCONDE NEGLI SGUARDI NEGLI ATTEGGIAMENTI E NELLE FRASI LASCIATE A META’…………RESISTI A BASILONIA PERCHE’ VUOI O NO NE FAI PARTE ANCHE TU……….DIFFIDA DAI SORRISI AMPLIFICATI E DALLE BELLE PAROLE………. DIFENDITI E ATTACCA TUTTI COLORO CHE LA NUTRONO.

           

                                          SIMI’

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POTENZA, MANCINO LASCIA IL PRC E ADERISCE AL MPS
 
25/03/2009 17.50.48
[Basilicata]

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ah, si?….tanti auguri!!!….mi spiace che rifondazione basilicata stia morendo per i tanti opportunisti che nel nome del piccolo cadreghino personale hanno sfruttato e sfruttano la buona fede degli iscritti a quel partito come truppe cammellate per correre in soccorso sempre del vincitore…ben altra cosa sono i militanti a cui è sempre andata la mia simpatia ed il mio affetto più grande in quanto persone oneste nelle idee e nella prassi della propria vita

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chiare, fresche acque…privatizzate

AL PROMOSS0 DA ASSOCIAZIONE STUDI PER IL MEZZOGIORNO
 
25/03/2009 18.48.06
[Basilicata]
                                                                                                                         

Si è tenuto presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” a Roma la presentazione del terzo studio sulle “Risorse Idriche e Sviluppo Economico del Mezzogiorno: scenari economico-territoriali, analisi delle infrastrutture, finanza e investimenti” promosso dall’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno.Lo studio presentato ha sottolineato quanto il Paese risente di una stringente necessità di nuovi investimenti, infatti la qualità della risorsa e del servizio offerto costituiscono variabili strategiche su cui agire per il rafforzamento competitivo dell’Italia. Tra le diverse criticità che, però, si frappongono alla modernizzazione del settore idrico nel nostro paese, figura un ancora attuale forte fabbisogno di investimenti necessari a colmare il ritardo strutturale accumulato negli anni. In questo momento il settore idrico attraversa una fase in cui se, da un lato, è diventata improcrastinabile l’esigenza di dare avvio a ingenti investimenti nelle infrastrutture idriche per soddisfare i requisiti di qualità della risorsa richiesti dalle Direttive Comunitarie, dall’altro si stanno progressivamente riducendo i fondi pubblici che hanno tradizionalmente sostenuto finora lo sviluppo del comparto.
“Una prima ed immediata riforma – ha sottolineato il direttore generale di Acquedotto Lucano Gerardo Marotta presente all’incontro – potrebbe essere quella di trasformare i piani d’ambito in piani strategici di medio e lungo periodo, dando al gestore la responsabilità di tradurli in prospettiva operativa che l’Aato periodicamente dovrebbe approvare. In Basilicata – ha continuato Marotta – sono necessari pochi interventi massicci, ma numerosi interventi per correggere, interconnettere, razionalizzare, ridimensionare e rendere più efficiente il sistema, soprattutto quello dello smaltimento e della depurazione…….

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si comincia dunque a parlare quasi sottovoce di privatizzazione e dopotutto l’accordo siglato da regione puglie e regione basilicata sulla gestione delle acque lucane da affidare ad acqua s.p.a., società in cui sembra possibilissimo un ingresso di veolia, holding francese di acqua, gestione dei rifiuti ed energia, pare vada proprio in quella direzione…alla luce dei risultati dell’incontro internazionale in turchia che ha concluso nel suo documento finale che l’acqua è un bisogno dell’uomo, ma non un diritto

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case di sinistra…si fa per dire

DE FILIPPO: RILANCIARE IL COMPARTO DELL’EDILIZIA ABITATIVA
“Regole certe e semplificazione delle procedure alla base degli interventi della Regione”
25/03/2009 17.08.20
[Basilicata]
                                                                                                                         

(AGR) – “Regole certe e semplificazione delle procedure devono connaturare gli interventi che la Regione attuerà nel settore dell’edilizia abitativa in chiave anticiclica”. Lo ha detto il presidente della Regione Vito De Filippo a margine della Conferenza Unificata tenutasi oggi a Roma a Palazzo Chigi.
Il Presidente ha sostenuto “che è interesse della Regione dinamizzare un comparto che, se rilanciato nella giusta dimensione, produce di per sè effetti positivi sull’intera economia regionale. Tuttavia è innegabile che la difesa del territorio da attacchi di cementificazione irrazionale resta il presupposto fondamentale delle politiche che si metteranno in campo. La Basilicata – ha sottolineato De Filippo – non parte da zero. La produzione legislativa e amministrativa di questi anni registra la presenza di norme che tutelano il territorio e facilitano il recupero e la ristrutturazione del patrimonio abitativo. Si tratta ora di dare un nuovo impulso – ha concluso – guardando con rinnovata attenzione ai problemi della casa che investono soprattutto i giovani, le categorie sociali svantaggiate e coloro che cominciano a soffrire gli effetti della crisi planetaria”.
Sempre a margine della Conferenza il presidente De Filippo ha espresso un giudizio positivo sull’esito del confronto con il governo sul cosiddetto “Piano Casa”. Nel rilevare che “il governo ha ritirato la bozza del decreto perché le regioni erano contrarie”, De Filippo ha definito “positiva la posizione del governo, che accoglie nella sostanza la richiesta delle Regioni di non procedere in questa maniera con un decreto legge, perché si tratta di una materia concorrente con ampie funzioni delle Regioni nel governo del territorio”. “Dall’altro lato – ha aggiunto il Presidente – le Regioni hanno condiviso l’idea di mettere in campo una iniziativa istituzionale per semplificare e rilanciare il settore dell’edilizia e anche questa decisione va accolta favorevolmente”.“Si insedia da oggi un tavolo tecnico Regioni – Stato – ha concluso De Filippo riferendosi all’intesa con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta – che lavorerà fino a martedì per fare un inventario delle questioni, tenendo conto del metodo usato per gli ammortizzatori sociali. Dopo ci rivedremo per assumere le decisioni conseguenti”.

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come al solito de filippo non dice nulla…sintesi delle idee del centrosinistra!!!…in quanto al ritiro del piano, era un atto dovuto dopo le dichiarazioni del premier di “non riconoscere il suo piano casa” ed i molti dubbi costituzionali che la decretazione fosse necessaria

 

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case di destra

CASA, DIGILIO: DE FILIPPO PRIMA DI DIRE NO RIFLETTA
 
25/03/2009 16.09.31
[Basilicata]
                                                                                                                         

“Nella regione dei “paradossi” sulla casa, con il capoluogo di regione che registra quotazioni sino a 3 mila 300 euro al metro quadro e dove il Regolamento Urbanistico in fase di approvazione non produrrà alcun effetto di calmierazione dei prezzi di compravendita e di locazione e tanti piccoli comuni dove la superficie media di un alloggio di una famiglia di quattro persone è tra i 30-40 mq, il Piano Casa proposto dal Governo e aperto al confronto con le Regioni può rappresentare una svolta tanto più che per ammissione della stessa giunta regionale lucana nel 2008 con gli investimenti a disposizione è stato possibile soddisfare il 47 per cento del fabbisogno abitativo”. E’ quanto sostiene il senatore Egidio Digilio (Pdl) che ha rivolto l’invito al Governatore De Filippo ad “un’attenta riflessione prima di dire no al Piano solo per principio e a far pervenire un pacchetto di proposte”. “E’ ovvio – aggiunge Digilio – che la Regione da sola non ce la può fare a superare i ritardi accumulati negli anni nel comparto dell’edilizia residenziale pubblica. Per citare i dati forniti dalla Conferenza Regionale sulla Casa di gennaio scorso, per quanto attiene all’edilizia agevolata con le risorse disponibili (71 milioni di euro) sarà possibile costruire 760 alloggi da parte di Cooperative edilizia, 430 alloggi da parte di Imprese di costruzione, 260 alloggi da parte delle Ater di Potenza e Matera e assegnare contributi a privati per l’acquisto 670 alloggi e per la ristrutturazione di 750 alloggi. Tutto ciò mentre cresce il numero di famiglie lucane che non ce la fa ad onorare il mutuo immobiliare o a pagare il fitto sino a 600 euro al mese nei due capoluoghi. Il Piano del Governo invece apre nuove prospettive specie alle giovani coppie e per l’ampliamento degli alloggi nella nostra regione ancora con superfici limitate oltre che a rappresentare una formidabile occasione per accrescere l’occupazione in un settore fondamentale per l’economia regionale in grado di produrre effetti anche di natura indotta”

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ma insomma digilio, lei è persona molto più intelligente dei suoi colleghi lucani pdl-inni e mi meraviglia che solo per dovere di scuderia affermi tale castronerie…come può pensare che uno che abita in una piccola casa di paese, il più delle volte costruita sulla base delle mura perimetrali come sostegno statico, possa sopportare un appesantimento della struttura senza subire indebolimenti  che potrebbero poi essere pericolosi che in una zona sismica quale è l’intera regione basilicata (a meno che per decreto non diciate che non lo è più)…e non è che la certificazione di un tecnico e la sua dichiarazione di responsabilità cambino di molto certe pratiche di “faciloneria” con cui in passato si sono affrontate ristrutturazioni ed ampliamenti in questa regione (il caso della ricostruzione post-sisma dovrebbe far riflettere)…cosa c’entra poi il regolamento urbanistico con il mercato immobiliare a potenza?…lo scopo di un regolamento urbanistico è dotarsi di uno strumento tecnico di programmazione del territorio urbano e non precostituire elementi di ricaduta immobiliare diretta (cosa tra l’altro vietata espressamente dalla legge regionale)…il mercato immobiliare si smuove dal suo letargo solo intervenendo sulla leva fiscale, cioè attraverso riduzioni fiscali sugli affitti e le piccole compravendite ed attraverso l’introduzione di imposte patrimoniali sui grandi accumuli di rendita immobiliare, nel senso cioè di incoraggiare la mobilità dell’esistente e non inflazionando il mercato stesso attraverso una aumento di cubature che finirà per divenire un condono preventivo ed uno strumento di ulteriore indebitamento dei cittadini nei confronti del sistema creditizio…il concetto è semplice…gli italiani hanno una comprensibile nevrosi da casa e tutto ciò che giustifica un aumento della stessa, anche in mancanza di reale necessità, porta alla tendenza a realizzare ampliamenti…siamo in periodo di crisi e due sono le alternative…o la gente mette mano ai risparmi o si indebita con le banche…nel primo caso avremmo un drenaggio verso il sistema delle costruzioni che magari creerà un po’ di posti di lavoro a termine (ma davvero credete che ogni italaino sia nelle condizioni di poterlo fare? o dimenticate che la gente si è nel frattempo impovetita notevolmente a cominciare dal lavoro dipendente?), ma che esaurita la spinta iniziale ritornerebbe allo stato attuale di stagnazione…nel secondo caso avremmo un aumento dell’indebitamento privato che non giova affatto all’economia globale, imponendo di fatto una ulteriore coercizione dei redditi fissi nel sistema rateale che finirebbe alla lunga per deprimere ogni altro consumo…il fatto, caro digilio, è che la logica del piano casa andrebbe rivolta magari alla ristrutturazione dell’esistente ed alla sua riconversione ecologica e rivolta al risparmio energetico…ma a quanto pare anche le detrazioni d’imposta al riguardo (che avete invece spalmato su cinque anni, riducendone quindi il beneficio di spinta) non fanno parte del vostro patrimonio di demagogia…il problema casa non è nell’aumento delle cubature esistenti, ma nell’estensione del dirito alla casa…quindi sostanzialmente un problema di accesso al credito, accesso che non si risolve con i vostri fondi di garanzia, ma con l’allentamento del sistema delle garanzie accessorie che le banche continuano a frapporre ai cittadini…e visto che stiamo regalando tanti soldini alle banche, qualcosina del genere a queste la si poteva anche imporre, visto che fino ad ora hanno vissuto in una rendita garantita e senza rischi

 

 

                                                                                                                         

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comunicato stampa del comitato no oil lucania

Apprendiamo dalla fonte basilicatanet che la Regione Basilicata nelle persone del suo presidente Vito De Filippo e del suo assessore all’ambiente e vice-presidente Vincenzo Santoschirico ha annunciato la nascita del “tavolo di garanzia” sulla salute e sull’ambiente in materia di estrazionim petrolifere, tavolo a cui parteciperanno dirigenti degli uffici regionali del Dipartimento Ambiente interessati e dell’Autorità Ambientale, l’Arpab, l’Osservatorio Epidemiologico Regionale, l’Osservatorio Ambiente e Legalità, i rappresentanti di Istituzioni, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, associazioni ambientaliste ufficialmente riconosciute, comitati di cittadini organizzati, rappresentanti delle compagnie petrolifere“.

  

Il comitato plaude fragorosamente alla nascita di cotanto tavolo di garanzia che vede sostanzialmente la presenza di enti ufficiali coinvolti proprio nei sospetti di “leggerezza” in materia, associazioni ambientaliste ufficialmente riconosciute, quindi di fatto con l’esclusione della OLA e probabilmente del Comitato No Oil Lucania, e con il solo WWF isolato ad un tavolo dove tra rappresentanti dei petrolieri, associazioni sindacali e di categoria impegnate a difendere il lavoro che il petrolio porterebbe – il condizionale si può ancora usare? – comitati di cittadini accuratamente scelti per la docilità delle loro tesi sullo sviluppo possibile, ben poco spazio rimarrebbe ad un serio confronto su una materia che non si può ritenere sopita dalla gran boutade di una conferenza stampa in pompa magna che ancora ricordiamo per la magniloquenza  di qualcuno preposto ai controlli ambientali che serenamente ammetteva non essersi mai calcolato il punto zero precedente all’avvio delle trivellazioni e del trattamento del greggio presso il centro olii di Viggiano.

  

Fa soprattutto pensare la presenza al tavolo dell’Osservatorio sull’Ambiente e la Legalità, una costosa convenzione che Legambiente detiene con la stessa Regione Basilicata che proprio ed anche allo scopo del tavolo dovrebbe essere vocata, non essendosi in tutto questo ultimo periodo udita alcuna dichiarazione della stessa Legambiente in merito alle estrazioni petrolifere, cosa che rende il sospetto di certa benignità quantomeno lecito.

  

Il fatto è che la politica riesce proprio all’avvicinarsi di scadenze elettorali a dare il peggio di se stessa in dichiarazioni evanescenti di grande attenzione e tutela del bene comune che per tutti gli anni precedenti pare piuttosto aver dimenticato, gestendo con piglio da monarca materie ed accordi che passano del tutto sulla volontà dei cittadini od anche solo dell’informazione degli stessi.

  

Dovremmo forse ricordare quanto proprio sulla base delle denunce pubbliche di questo comitato il tema petrolio sia ritornato all’attenzione dopo un oblio informativo durato anni, a meno di non considerare informazione la suadente litania tuttovabenista che Rai Tre Basilicata ha spesso offerto sul tema? Dovremmo forse ricordare le polemiche sul numero di permessi di ricerca e coltivazione di idrocarburi in regione che solo grazie ai dati del comitato l’allora assessore all’ambiente Santochirico ha avuto modo di correggere nella sua conoscenza della materia?

  

L’informazione, così come la garanzia all’informazione ed alla tutela, non è procedimento di manutenzione ordinaria dell’opinione pubblica ad uso e consumo dei momenti e delle loro necessità, ma è un processo democratico ed atto dovuto che o si affronta con la consapevolezza della partecipazione di ogni voce, persino quelle più scomode, o finisce per essere vuota attività di propaganda inoculata in dose a volte omeopatiche, a volte massicce, ma sempre e solo con lo scopo di costituire un minculpop a forma di vasca in cui candeggiare le menti della comunità e di tritacarne in cui sminuzzare le speranze che qualcosa possa ancora cambiare in questa terra e che l’arte della critica non sia solo esercizio dialettico per pochi eletti, ma patrimonio comune di un popolo che è proprio quella capacità di critica a rendere consapevole di vivere in una democrazia e non in un esarcato bizantino.

Di quel tavolo sconnesso e pendente da un solo lato non sappiamo cosa farcene. 

Miko Somma, portavoce del Comitato No Oil Lucania 

ahahahaha, il tavolo di garanzia

AMBIENTE E SALUTE, ISTITUITO IL “TAVOLO DI GARANZIA”
 
24/03/2009 16.55.56
[Scorie nucleari a Scanzano]
                                                                                                                         

(AGR) – Il “Tavolo di Garanzia” in materia di tutela ambientale e della salute sulle attività di ricerca e produzione di idrocarburi è stato istituito dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta.
Ne faranno parte i dirigenti degli uffici regionali del Dipartimento Ambiente interessati e dell’Autorità Ambientale, l’Arpab, l’Osservatorio Epidemiologico Regionale, l’Osservatorio Ambiente e Legalità, i rappresentanti di Istituzioni, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, associazioni ambientaliste ufficialmente riconosciute, comitati di cittadini organizzati, rappresentanti delle compagnie petrolifere.
Attraverso un percorso di ascolto con i diversi attori sociali si definiranno più precisamente la composizione e le regole di funzionamento del Tavolo.
“Con questa iniziativa – ha commentato il presidente Vito De Filippo – la Regione intende compiere un passo in avanti verso la partecipazione e la trasparenza, su un tema tanto importante quale la tutela della salute dei cittadini e delle risorse ambientali, per determinare un clima di fiducia generale che contribuisca a ridare vigore ad un senso di comunità in cammino verso uno sviluppo sostenibile e duraturo….“Istituiamo il “Tavolo di Garanzia” affinchè le informazioni possano circolare liberamente – ha affermato l’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità Vincenzo Santochirico, al di fuori di cortocircuiti mediatici che si autoalimentano da soli distorcendo, in molti casi, la verità dei fatti….

——————————————————————————ripeto la grassa risata….ahahahahahahaha……..ma chi volete prendere in giro?…ad un simile tavolo per esempio non potrebbe partecipare la ola e probabilmente neppure il comitato no oil lucania, ma ci sarebbe l’osservatorio ambiente e legalità, cioè legambiente che detiene una costosa convenzione con la regione basilicata proprio con l’osservatorio, e magari l’unica voce stonata nel vostro coro di “tuttoapposto” sarebbe il wwf che quindi ben poco potrebbe…no no, cari millantatori, non ci stiamo a queste boutades a senso unico…gli unici cortocircuiti avvengono nelle vostre teste troppo use a considerarsi teste reali per ammettere che esiste altro al di fuori della vostra realtà o di quella che inoculate come veleno quotidiano in dose a volte omeopatiche, a volte massicce (siamo in campagna elettorale) alla comunità dei lucani…in quanto al millantatore capo (solo per la faccia tosta), vincenzino santochirico, occorrerebbe ricordargli di alcune vecchie polemiche sui giornali riguardo ai numeri dei permessi e delle concessioni per idrocarburi esistenti in questa regione…il comitato ebbe ragione con i semplici dati e lui torto marcio (la classica figura di m….) con le sue arraffazzonate note stampa, ma lui ed il suo socio fanno il tavolo della trasparenza ed il comitato non ci siederà, anche perchè dei vostri tavoli non sappiamo che farcene, visto che la stagione cattiva volge più o meno al termine ed il camino acceso rischierebbe solo di essere uno spreco di legname…sicuro poi che invece del tavolo di garanzia, non si farà il tavolo dei garantiti??…meditiamo gente, meditiamo!!!!

 

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ecco la fregatura sel

LA SEL PRESENTA ALL’API IL PIANO STRATEGICO AZIENDALE
Sei anni per valorizzare le risorse energetiche della regione
24/03/2009 13.33.19
[Basilicata]

Il vice presidente della SEL (la Società Energetica Lucana) Gianfranco Blasi e il direttore generale Massimo Scuderi hanno illustrato presso la sede dell’API di Matera il Piano Strategico Aziendale per il sessennio 2009-2014.
Entrata in funzione il 1° giugno 2008, la società di proprietà della Regione Basilicata si propone di valorizzare le risorse energetiche e di essere gestore della domanda pubblica di energia, creando valore sociale per le pubbliche amministrazioni, i cittadini e le imprese.
Ad una folta platea di imprenditori dell’API, – si legge in un comunicato – i vertici della SEL hanno spiegato la mission della SPA in una proiezione temporale di medio termine, di qui al 2014. La SEL, presieduta da Rocco Colangelo, persegue l’autonomia energetica della pubblica amministrazione lucana, privilegiando le fonti alternative di energia rispetto a quelle fossili e mettendo sul mercato 200 MW aggiuntivi rispetto a quanto previsto dal Piano energetico regionale, tutti da fonti non fossili, utilizzando gli operatori privati.
L’investimento complessivo è di 291 meuro, con risorse pubbliche e private, di cui 113 della SEL e 178 di terzi col meccanismo della concessione, cioè co-finanziamento e gestione. Blasi ha invitato le imprese ad attrezzarsi per partecipare alle gare d’appalto, mentre dall’API è venuta la richiesta di un tavolo di concertazione per un confronto preventivo sulle scelte operative della SEL, perché il sistema economico locale sia coinvolto negli investimenti che ricadranno sul territorio lucano. Le imprese, inoltre, – continua la nota dell’Api – hanno espresso soprattutto la necessità della riduzione dei costi dell’energia, in primis nelle aree industriali, trovando piena corrispondenza nelle risposte fornite da Blasi e Scuderi.
Il paradosso lucano, infatti, è di essere una regione piena di petrolio e di gas, che tuttavia produce poca energia, insufficiente persino per il nostro esiguo fabbisogno. La legge regionale sulla competitività, volta anche ad attrarre investimenti in Basilicata e a rendere più competitive le imprese esistenti, deve avere come logica conseguenza la riduzione della bolletta energetica delle aziende. In proposito l’API ha apprezzato il progetto di costituzione di una newco ENI-SEL per la distribuzione del gas, con conferimento dei contratti e degli asset di Italgas in Basilicata, che potrebbe accelerare tra l’altro il processo di metanizzazione di tutte le aree della regione.

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stanno cominciando a buttare la maschera!!!…accordo bipartizan tra centrodestra e centrosinistra (blasi, colangelo come rappresentanti al momento non direttamente schierati) con l’avvallo dell’imprenditoria lucana e non che vuol farsi energetica e l’appoggio di eni e di alcuni strani personaggi di cui parlaii tempo fa in un articolo dedicato a tessere i rapporti e a fare da garante rispetto ai tavoli dei poteri forti nazionali (non chiedetemi di far nomi adesso, ma andate a ricercare con cura l’articolo in questione)

il meccanismo funzionerà così…la sel diverrà gestore del gas lucano e concessionario della produzione di energia su suoli pubblici ed aree demaniali, coinvolgendo i privati “energizzabili” che pagheranno canoni, con l’aiuto dell’eni e di questa nuova compagnia che tutto è tranne che un progetto, trattandosi piuttosto di qualcosa già in itinere con gli accordi del 1998 e tenuto finora in stand-by per non svelare l’arcano di un accordo fatto sopra la testa dei cittadini che nulla sanno di quanto sulla loro pelle si sta giocando, la riduzione della regione a distretto energetico-petrolifero, con tutto ciò che questo comporta in termini di destinazione dell’intero territorio

dopotutto la regione basilicata era già stata indicata dall’attuale governo come distretto petrolifero e tutta una serie di altri accordi sempre rigorosamente parcellizzati e tenuti così lontani dallo sguardo dell’opinione pubblica lucana (geogas ed inceneritori in quanto tali ed in quanto travestiti da centrali a bio-masse, sulla base della famosa delibera del novembre 2005 che equipara il cdr da rifiuti solidi urbani a legna ecologica, permessi di ricerca di idrocarburi che cominciano a muoversi tutti insieme, impianti e discariche di samltimento rifiuti tossico-nocivi, e l’elenco potrebbe essere lungo coinvolgendo anche la gestione delle acque e certe società, acqua s.p.a. che sono preludi di privatizzazioni ormai date per scontate) paiono ormai voler indicare chiaramente il destino di una regione che è tanto poco densamente popolata e di così esigua rilevanza politica, soprattutto poi quando la rappresentanza politica stessa fa parte integrante di quei processi, da potersi tranquillamente “destinare” (preferite “nominare”) al ruolo scomodo di damigiana petrolifero-energetica, serbatoio di acque per usi vari e sversatoio di rifiuti…un affare da svariati miliardi di euro sulla pelle della comunità lucana che necessita di forti connubi tra poteri

tutte cose che diciamo da sempre e a cui da ora abbiamo deciso di opporci anche politicamente (checchè ne dicano i collaterali comandanti di truppe cammellate al sistema di potere), cominciando dal dire forti e chiari no a quanto sta accadendo

e tanto per concludere alla luce di quanto descritto vi appare un po’ più chiaro perchè il piano energetico regionale non sia ancora venuto fuori?

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