chiusure prossime annunciate?

ITALTRACTOR, SINDACATI CHIEDONO INCONTRO URGENTE IN REGIONE
 
20/04/2009 18.10.35
[Basilicata]
Si sono svolte oggi le assemblee con tutti i lavoratori dello stabilimento Italtractor Itm di Potenza , alle quali hanno partecipato le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm e la RSU di stabilimento.
“Le organizzazioni sindacali – si legge in una nota – hanno valutato negativamente l’iniziativa della Direzione di Gruppo di interrompere la realizzazione del piano industriale, sottoscritto il giorno 8 maggio 2008, presso la Regione Basilicata. L’assemblea dei lavoratori, unitamente alle RSU e di Fim, Fiom, Uilm di Potenza, invitano la Direzione del Gruppo a non assumere decisioni unilaterali che potrebbero mettere a rischio i 320 lavoratori dell’Italtractor di Potenza”. Inoltre, si chiede “alla Regione Basilicata di convocare un incontro urgente con la Direzione per una verifica/attuazione degli impegni assunti nell’accordo dell’8 maggio 2008”. Infine, l’assemblea con la RSU e le segreterie di Fim, Fiom, Uilm confermano “la disponibilità a confrontarsi sulla realizzazione di scelte industriali che escludano il carattere finanziario,anche con il coinvolgimento del Governo Regionale e Nazionale al fine di garantire la continuità produttiva e i livelli occupazionali”.

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scherzando mi verrebbe da dire che comunque ci penserà straziuso a mettere a posto le cose, magari comunicando che sta trattando con qualche gruppo coreano per provvedere a quella che si presenta come una chiusura prossima annunciata dello storico stabilimento potentino….dopo la mahle ancora una volta è in primo piano un problema che la politica cittadina volutamente dimentica….il lavoro nelle fabbriche storiche della città e la precarizzazione di una classe operaria altamente specializzata

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PARCO VAL D’AGRI, LA OLA CHIEDE VERIFICHE
 
20/04/2009 17.53.35
[Basilicata]
                                                                                                                         
La OLA(Organizzazione Lucana Ambientalista) – Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini – ha chiesto “un intervento urgente del Ministero dell’Ambiente, al fine di verificare le situazioni segnalate per le quali non sono state date sufficienti garanzie dalla Regione e che attengono la salvaguardia del territorio del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese, minacciato da nuove attività petrolifere recentemente in corso e/o autorizzate dalla stessa Regione”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa della Ola.
“Non sono accettabili dichiarazioni di incompetenza in merito alle verifiche delle attività petrolifere all’interno del perimetro del Parco Nazionale, dal momento che la stessa Regione autorizza nuove attività petrolifere nell’area protetta nazionale e persino all’interno di SIC e ZPS o, peggio, dichiara di non essere in grado di verificare le compatibilità con il parco delle medesime attività. Nel giudicare grave questa situazione, la OLA ha chiesto al Ministero dell’Ambiente l’avviamento di urgenti verifiche sostitutive da parte degli Uffici Ministeriali, con l’attivazione del Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente (C.C.T.A.) e del Corpo Forestale dello Stato. In proposito la OLA ha messo a disposizione, gratuitamente, le proprie conoscenze per garantire la salvaguardia del parco in questa fase delicata e cruciale, caratterizzata dall’incertezza operativa degli organi di gestione indotti dai veti e dai ricorsi amministrativi imposti dalla Regione in merito alla legittimità del Commissario del parco”.

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ovviamente si associamo al 1000% alle dichiarazione della ola

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VITI, PROGETTO PER STABILIMENTO AGROINDUSTRIALE A POLICORO
 
20/04/2009 13.16.36
[Basilicata]
                                                                                                                         
(AGR) – Realizzare nuove linee di produzione di succhi di frutta, sviluppare l’indotto dell’agroindustria locale e ampliare il calendario di lavorazione delle produzioni ortofrutticole del Metapontino utilizzate.
Sono alcuni dei punti del progetto di ristrutturazione e ammodernamento di un impianto per la trasformazione e la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli che l’Alpenfrucht, di concerto con il Gruppo internazionale Pfanner, intende realizzare a Policoro. L’Alpenfrucht che ha sede a Egna in provincia di Bolzano è un’impresa industriale che produce semilavorati di frutta coltivata essenzialmente nel Sud Italia con una notevole quota di esportazioni all’estero. Tre anni addietro la società ha rilevato l’ex stabilimento agroindustriale Allione di Policoro.
Il progetto è stato analizzato nel corso di un incontro tenuto a Policoro tra l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, l’amministratore delegato della società Rudolf Bertolini, dirigenti del Dipartimento Agricoltura, ricercatori del Cnr e i tecnici che hanno elaborato il piano.
“ Le società Alpenfrucht e Pfanner- ha affermato l’assessore Viti a margine dell’incontro- sono solide, in espansione e con esperienza pluriennale nel settore agroindustriale. Il progetto che si intende realizzare a Policoro oltre a garantire i fornitori, ossia i coltivatori dell’area, è teso a rafforzare lo stabilimento che già produce semilavorati con altre linee di produzione di succhi di frutta. L’idea, come si legge dalla documentazione presentata, risulta interessante se si considera il grande bacino di produzione della Fascia Jonico-Metapontina ma anche della Val d’Agri. Interessanti – ha continuato Viti- risultano pure le valutazioni riferite alle strategie di espansione sui mercati sia dell’area Mediterranea sia dell’Ex Est europeo facilmente raggiungibili soprattutto dai vicini porti di Taranto e Bari. Tra gli obiettivi vi sono quelli di svincolare lo stabilimento dalla stagionalità coinvolgendo nella produzione anche le colture invernali, far diventare la struttura riferimento per l’area e il settore agricolo, rendere l’impianto produttivo, autonomo e redditizio per tutto l’anno. Il programma riguarda anche l’ammodernamento tecnologico e le tematiche della ricerca attraverso nuove varietà, in tale quadro si innesterebbe una collaborazione con il nascente Polo tecnologico del BiotecVerde del Metapontino. L’investimento – ha concluso l’assessore Viti – andrebbe ad impiegare come parte pubblica le risorse residue del passato Programma operativo regionale”. Nei prossimi giorni sulla tematica si svolgerà un nuovo incontro presso la sede della Società Metapontum Agrobios di Metaponto.

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ottimo corollario all’articolo precedente ed al commento precedente…si preferisce sempre la logica immediata e clientelare (si spendono posti di lavoro per voti impegnati per generazioni) dell’industria e del semilavorato, attività che nulla avrebbero a che vedere con idee di trasfomazione del prodotto che tengano conto sia dell’impatto che la produzione industriale ha sulla produzione agricola (una produzione industriale necessita di quantitativi che al momento solo un massiccio uso di tecniche di coltivazione industriale garantiscono, quindi con annessi fitofarmaci, pesticidi e mancate rotazioni colturali, alla faccia del biologico che tanto fa sciacquare la bocca a questi politicanti ignoranti), sia dell’impatto che la stessa produzione massiccia ha sull’ambiente in termini di emissioni (lo vogliamo ricordare che l’agro nocerino risulta una delle zone maggiormente contaminate d’italia ed il fiume sarno uno dei più inquinati d’europa, a livello di morte biologica dell’ecosistema fluviale, e questo quasi del tutto a causa delle industrie di trasformazione del pomodoro, oltre che delle concerie?)…e poi a policoro, cioè in una delle zone che codesti rimestatori di deiezioni mentali indicano come uno dei grandi attarttori del turismo in regione?…altro sarebbe stato incentivare l’auto-trasformazione dei prodotti, secondo precisi disciplinari concordati con le imprese e garantiti dalla regione, attraverso una catena di produttori locali e di piccoli impianti meno impattanti e maggiormente diffusi sul territorio, anche per quei motivi occupazionali e di limitazione degli spostamenti che una distribuzione capillare assicura meglio di una sola, grande e concentrata unità produttiva, e provvedere semmai all’organizzazione di un sistema efficiente di trasporto del prodotto…l’industria diffusa, cioè!!!…una cosa realizzabilissima e che riuscirebbe a tenere dentro di sè molte delle tematiche occupazionali ed ambientali che invece si tenta sempre di concentrare in un progetto industriale unico…ma forse è chiedere troppo all’assessore viti!!! 

 

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TURISMO, INSEDIATO COMITATO DI INDIRIZZO
 
20/04/2009 11.59.14
[Basilicata]
                                                                                                                         
(AGR) – Il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, ha insediato questa mattina il Comitato di indirizzo interdipartimentale previsto dalla legge di riassetto del Sistema turistico regionale (art. 13 l.r. 7/09). Ne fanno parte, oltre all’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, i dirigenti generali del Dipartimento Agricoltura, Pietro Quinto, del Dipartimento Ambiente, Viviana Cappiello, del Dipartimento Attività produttive, Andrea Freschi, del Dipartimento Formazione, Lavoro e Cultura, Maria Teresa Lavieri, e il direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri. Il Comitato ha l’obiettivo di favorire un’ampia concertazione nelle iniziative di rilevanza turistica.
“In un contesto di mercato così complesso e difficile – ha sostenuto il presidente De Filippo – per il sistema Basilicata è essenziale una strategia unitaria che superi la frammentazione dell’offerta e promuova l’insieme delle risorse storiche, naturali, culturali e paesaggistiche, compresi i prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato locale, per aumentare l’attrattività dei territori e favorire nuove forme di sviluppo economico sostenibile. E’ necessario, dunque, non disperdere le iniziative, ma mettere a sistema gli interventi senza inutili dispersioni. Il Comitato interdipartimentale è una struttura importante per definire un percorso di promozione e di integrazione delle politiche regionali che hanno specifiche ripercussioni sul turismo”.
L’assessore Straziuso ha rimarcato l’imminenza dell’approvazione del Piano turistico regionale. “Nei prossimi giorni – ha aggiunto – e prima della stagione estiva, d’intesa con gli enti locali, saranno definiti interventi diretti a costruire nuove sinergie turistiche con le aree lucane maggiormente attrattive”.

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a giudicare solo dal numero di tavoli, comitati di indirizzo, etc, etc questa regione non dovrebbe avere più problemi….e invece ne ha, ne ha…ne ha tanti quanti chiunque dotato di un minimo di buon senso può facilmente osservare senza dover dare ascolto alle litanie consolatorie del pd 3….o a queste inutili strutture di una concertazione impossibile stante un solo ed unico concetto…promuovere turismo, agricoltura ed artigianato regionale sarebbe possibile se si assumesse come “mission” (perdonate l’anglicismo, ma stavolta serve) della regione basilicata la preservazione del patrimonio naturale come volano vero di attrazione del turismo e promozione conseguente degli altri settori in un’ottica di ampio respiro che punti alla “incontaminatezza reale” del nostro territorio ed all’espulsione di ogni attività che contrasti con questo principio…creare un territorio completamente libero da attività inquinanti ed a qualsiasi titolo impattanti sarebbe il vero volano di uno sviluppo turistico-agro-artigianale che altrimenti, continuando la penetrazione favorita proprio da costoro e dalle loro dissennate politiche di concessione del territorio stesso in cambio di poche manciate di posti di lavoro sempre poi a rischio, stante l’impossibilità a competere con i mercati che nasce anche dalla mancanza di reti infrastrutturali, di fatto viene reso impraticabile, perchè non spendibile per intero presso i potenziali turisti…lo vogliano capire o no che il vero investimento per questa regione sta nella liberazione del territorio dalle logiche dell’impatto industriale e nella proposizione di un sistema altro, di un tempo altro, di relazioni altre?…o credete che un turista venga in questa regione per guardare quello che gli viene indicato come “guardabile, fruibile, magnificabile” e poi faccia finta di niente, chiudendo gli occhi, quando girato l’angolo si ritrova uno di quei mostri che qualcuno si ostina a ncora a chiamare “sviluppo”?…smettetela di prendere in giro la gente!!!

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