Repubblichini come i partigiani: ritirata la proposta di legge

 

Venezia, 26 apr. (Apcom) – “Non sapevamo che fosse stato presentato questo disegno di legge che sarà certamente ritirato”. Silvio Berlusconi annuncia che non passerà la proposta che equipara partigiani e reduci di Salò.

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ad ogni cosa c’è un limite e per stavolta l’assurdità di voler mettere sullo stesso piano il torto e la ragione storica non passa, ma tra qualche mese?…il cavaliere poi sulle equiparazioni ci gioca sempre molto sporco…qualcuno ricorda della pensione ai “gladiatori” come agli agenti di sicurezza?…ogni limite ha una pazienza, come diceva il poeta, e pur di non perdere consensi berluskoni fa marcia indietro per il momento, tacitando con qualche “regalino” personale i promotori di simile nefandezze storiche…chissà però…io un giorno o l’altro mi aspetto qualche equiparazione che sfugge all’attenzione e vai…la frittata sarà fatta!!!

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UIL: LA POVERTA’ E’ DI CASA A POTENZA
 
26/04/2009 19.08.48
[Basilicata]
                                                                                                                         
“L’indagine dell’A.n.co.t (Associazione Nazionale Consulenti Tributari) che ha diffuso gli ultimi dati disponibili del Ministero dell’Economia e delle Finanze relativi alle dichiarazioni dei redditi del 2006 non ci sorprende e conferma che la “povertà” è di casa anche a Potenza dove, in fase di definizione del nuovo piano regionale di contrasto alla povertà, (Programma Cittadinanza Solidale) vanno individuate azioni specifiche”. E’ quanto sostiene il segretario confederale della Uil Carmine Vaccaro riferendo che sulla base di un’elaborazione dei dati ufficiali del Ministero alle Finanze relativi alla dichiarazione Irpef 2007 (redditi 2006) a Potenza, rielaborati dal Caf-Uil, ci sono circa 1.400 persone con redditi sino a 6 mila euro l’anno. Queste le fasce di reddito individuate dal Caf-Uil: fino a 1000 euro, 246 contribuenti; da 1000 a 2000, 230 contribuenti; da 2000 a 3000 euro, 169; da 3 mila a 4 mila, 213; da 4 mila a 5 mila, 253; da 5mila e 6mila, 280. Invece i “ricchi” sono 698 con reddito da 70mila a 100mila euro e 418 con redditi oltre i 100mila euro.
Due le differenti considerazioni di Vaccaro: la riconferma di politiche sociali e di sostegno al reddito a cominciare dalla riduzione di tariffe e tributi comunali almeno per la fascia dei 1.400 contribuenti sino a 6 mila euro e allargamento della platea della Cittadinanza Solidale che tocca nel capoluogo meno di 200 persone. E’ ancor più evidente – aggiunge Vaccaro – che per i potentini a basso reddito per l’amplificazione dei problemi derivanti dal fitto di casa, ad esempio, come da altri fattori (costo prodotti alimentari), non è sufficiente la pur lodevole iniziativa del Menù della quarta settimana che registra comunque un comportamento di sensibilità sociale dei commercianti della Confesercenti e diventa più rilevante individuare forme e strumenti per ridare dignità sociale attraverso il lavoro.
Quanto agli aspetti fiscali, è chiaro che il vero problema che attanaglia il sistema fiscale italiano è legato prima di tutto all’evasione e
all’elusione fiscale ed è qui che bisogna ripristinare l’equità e la
legalità. Per la Uil l’obiettivo fondamentale è quindi quello di
ridurre le tasse a chi le paga e farle pagare a chi non lo fa… La Uil è
contraria ad aumentare le tasse per il semplice motivo che questo
significa aumentarle a chi le paga già e le ha sempre pagate. La Uil
– dice Vaccaro – crede che la priorità nazionale nel campo fiscale è contrastare l’evasione. Basterebbe recuperare un decimo all’anno dei cento miliardi di evasione per avere risorse da destinare alla
diminuzione delle tasse sui redditi da lavoro e da pensione e, nella fase
difficile che viviamo, da destinare anche agli ammortizzatori sociali.
Questo obiettivo deve accomunare tutte le forze sociali, politiche e di
governo. Perché in un paese moderno non c’è vera democrazia
se non c’è democrazia fiscale”.

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dati che parlano chiaro…senza dover ripetere tutte  le cifre esposte emerge chiaramente che se i ricchi” sono 698 con reddito da 70mila a 100mila euro e 418 con redditi oltre i 100mila euro, prelevare, come da programma di comunità lucana, dal loro reddito una addizionale irpef deve essere un obiettivo di perequazione sociale non differibile ulteriormente…non è la “soluzione” tassare ultriormente i redditi, ma l’intento non è certo quello di vessare, piuttosto di affermare un principio: siamo tutti responsabili della nostra comunità e chi più ha, più deve dare, a cominciare dal buon esempio…e non venga qualche cretino a dirmi che toccare i redditi più alti significa deprimere la crescita economica!!!

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