Ancora sul DDL sull'energia.

Copio e incollo dal sito istituzionale della Regione Basilicata

TADDEI (PDL) SU APPROVAZIONE LEGGE SULL’ENERGIA

10/07/2009 09.48.50

“Con l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge sulla energia un “sogno” perseguito da anni è diventato legge dello Stato Italiano. Si prevede l’aumento delle royalties dal 7 al 10 per cento nelle regioni interessate dalla estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi”.
Lo ha affermato in una nota il deputato del Pdl Vincenzo Taddei precisando che “tale incremento sarà ridistribuito sotto forma di diminuzione del costo dei carburanti ai residenti di ciascuna regione interessata, calcolata in proporzione alle produzioni ivi ottenute. Per quanto concerne l’estensione ad altri territori interessati da attività di rigassificazione (Veneto, Liguria ed Emilia Romagna) – ha aggiunto Taddei – per essi il fondo può essere anche alimentato da erogazioni liberali da parte dei titolari di concessione di coltivazione e di eventuali altri soggetti pubblici e privati.
Di tutto ciò vogliamo ringraziare il presidente Berlusconi ed il ministro dello Sviluppo Economico Scajola che hanno accolto e sostenuto questa proposta del PdL di Basilicata facendola diventare parte integrante prima del programma del PdL e poi del Governo.
E’ inoltre allo studio del ministero dello Sviluppo Economico una proposta, da presentare a breve in sede europea, per l’istituzione in Basilicata di un centro di ricerca europeo sul petrolio al fine di garantire ai lucani nuove opportunità legate alla sua risorsa naturale più importante.
Il Ministro Scajola – ha concluso Taddei – ha già annunciato al senatore Viceconte che nel mese di settembre tornerà in Basilicata ed in Val D’Agri per ribadire, con forza, che gli impegni assunti vengono mantenuti e che il Governo Berlusconi è vicino ai lucani e ne sostiene le sue esigenze di sviluppo”.

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Che ne pensate? La notizia si commenta da sola, oserei dire. Inoltre aggiungerei che sono anni che si sente parlare parlare parlare parlare… delle famose nuove opportunità legate alla risorsa naturale più importante della nostra regione… ora, ci asteniamo dal commentare la roboante notizia della proposta in sede europea. Mentre non vediamo l’ora di ascoltare il Ministro Scajola in val d’Agri a Settembre. Potremmo sentire direttamente da lui quali sono le intenzioni del Governo Berlusconi circa il futuro e lo sviluppo della valle (anche se lo immaginiamo). Magari della Regione tutta, in vista del ritorno del nucleare direi!

Meditiamo?

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Conferenza stampa della Prof. ssa D’Orsogna.

Premesso che l’incontro era inizialmente previsto per le 10,30 della stessa giornata, orario in cui il Comitato no Oil avrebbe potuto partecipare compatto all’evento, per esigenze organizzative è stata posticipato l’incontro al pomeriggio. Questo, purtroppo, ci causa l’inconveniente abbastanza serio di non poter assicurare la nostra partecipazione alla Conferenza stampa. Il perché è presto spiegato: già da una decina di giorni avevamo organizzato, a Tramutola, un attivo organizzativo di Comunità Lucana  – Movimento No Oil che, per esigenze organizzative, non potevamo rimandare ad altra data. Ci scusiamo con gli amici della OLA e con la Prof. D’Orsogna, ma non siamo certi di poter avere all’incontro qualcuno dei nostri rappresentanti.Maggiori informazioni al blog dell’amico Astronik:

http://astronik.ilcannocchiale.it/2009/07/09/petroleum_system.html

Ovviamente, invitiamo tutti coloro che fossero interessati alla Conferenza stampa, a partecipare.

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SI RITORNA AL NUCLEARE?

Solito lavoro di copia-incolla: 

NUCLEARE, NARDIELLO: UNA NUOVA MOBILITAZIONE POPOLARE  

10/07/2009 08.49.04  (ACR) –

“Il ritorno al nucleare in Italia è una scelta che risponde solo alle logiche delle ‘lobby’ dell’industria che si occupa della costruzione dei grandi impianti e di ogni tipo di fornitura. Una scelta ancora più folle considerati gli enormi problemi ambientali per lo smaltimento delle scorie radioattive per i quali non sono stati ancora individuati soluzioni, a partire dallo smaltimento delle scorie nella Trisaia Enea di Rotondella”. E’ il commento del capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello, che ha espresso “pieno sostegno alla coraggiosa e coerente posizione del presidente De Filippo che – aggiunge – è rimasto uno dei pochi governatori di Regione a difendere e tutelare gli interessi dei territori, oltre che a salvaguardare le prerogative delle Regioni”.

“Se infatti il Governo Berlusconi si illude di cancellare, con un colpo di spugna, l’esperienza storica del movimento popolare anti-nucleare di Scanzano Jonico del 2003 – continua Nardiello – si sbaglia di grosso. La ‘manifestazione dei 100 mila’ è stata la testimonianza più forte della volontà della nostra gente di rifiutare centrali e siti di scorie nucleari. E non c’è alcuna possibilità di rimettere in discussione questa volontà popolare. Adesso dobbiamo prepararci a riprendere la mobilitazione storica per sventare il tentativo di rivincita da parte delle lobby del nucleare. La scelta del nucleare, non va sottovalutato, pone gravissimi problemi di sicurezza, non certamente affrontabili con la cosiddetta militarizzazione dei siti, e’ molto costosa e contraddice gli impegni europei e il referendum popolare del 1987”.

“Una scelta – dice ancora il consigliere del Pdci – che taglia la possibilità per l’Italia di mettersi in linea con altri Paesi europei sulla strada delle energie rinnovabili, energie pulite da cui potranno scaturire anche nuove possibilità occupazionali. La scelta del nucleare è pericolosa e molto più costosa delle altre fonti energetiche e metterà il nostro Paese nella condizione di non avere le risorse per politiche attente alla riduzione delle emissioni e incentrate sulla fonti rinnovabili”. 

NUCLEARE, FRAMMARTINO (PRC): DDL CREA GRANDE PREOCCUPAZIONE 

10/07/2009 09.33.27 

“L’approvazione da parte del Parlamento del decreto di legge sullo sviluppo che introduce il Nucleare desta profonde preoccupazioni per quello che potrebbe significare per il nostro territorio”.
Lo sostiene in una nota il segretario provinciale del Prc di Matera, Ottavio Frammartino.
“Mentre Obama pensa di superare il nucleare e puntare sull’energia pulita – aggiunge – il nostro Governo con questa scelta scellerata ci fa fare un passo indietro di venti anni. Questa legge stabilisce che dopo la sua approvazione il Governo avrà sei mesi per individuare i siti su cui sorgeranno le centrali, decidere i sistemi di stoccaggio e di deposito dei rifiuti radioattivi. I siti individuati saranno e sottoposti a segreto di Stato e controllati dai militari. Per costruirli e farli funzionare – afferma Frammartino – basterà un’unica autorizzazione. Si e parlato che proprio in Basilicata potrebbe essere individuato uno dei siti per lo sviluppo e stoccaggio del nucleare, senza che questa venisse smentita dal ministro Scajola, noi lucani dovremmo essere seriamente preoccupati. Chiedo da subito – conclude – al presidente della Provincia di Matera Stella di farsi interprete di queste preoccupazioni, convocando da subito una conferenza dei comuni, e la convocazione di un Consiglio provinciale dove si ribadisca con forza che tale ipotesi troverebbe la ferma opposizioni delle Istituzioni lucane e la resistenza dei cittadini lucani”.

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Che dire? E sì che da questo comitato si era, non poche volte, sollevato il problema. Ora abbiamo una legge! Non solo… i siti individuati, sottoposti a segreto di stato e controllati dai militari cui fa riferimento Frammartino (si veda, a questo proposito la legge 3 agosto 2007 n° 124 e il regolamento attuativo della legge, DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 aprile 2008) è cosa che desta preoccupazione.

Ben vengano le richieste di Frammartino di una conferenza dei comuni al Presidente della Provincia di Matera, e di Nardiello alla mobilitazione popolare. Una nota stonata, però, la riscontro nell’affermazione di Nardiello quando parla di “pieno sostegno alla coraggiosa e coerente posizione del presidente De Filippo che è rimasto uno dei pochi governatori di Regione a difendere e tutelare gli interessi dei territori, oltre che a salvaguardare le prerogative delle Regioni”… chi “bazzichi” dalle parti di questo blog sa benissimo quanti appunti sono stati fatti al Presidente proprio su questi argomenti. Mi sia, pertanto, consentito di dissentire da questa affermazione.

Concludo semplicemente con una affermazione già fatta dal caro Miko: QUESTO COMITATO NON CI METTEREBBE MOLTO AD AGGIUNGERE ALLA SUA DEFINIZIONE DI NO OIL ANCHE QUELLA DI NO NUKE!!!!

 Antonio

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