Assunzione precari alla Regione Basilicata: Comunicato di “Comunità Lucana”.

Assunzioni precari alla Regione Basilicata.  Comunità Lucana – Movimento No Oil Basilicata chiede al Presidente De Filippo di fare chiarezza sulla vicenda dei lavoratori atipici che, per effetto di uno specifico Ddl, saranno interessati alla stabilizzazione negli organici regionali.Giustificate le preoccupazioni espresse da tanti giovani lucani precari sul reale numero delle persone interessate, sulla natura dei contratti (a tempo determinato o indeterminato) e sulle modalità che la Regione Basilicata adotterà per assorbire questi lavoratori.Timori amplificati dalle notizie diffuse dalla stampa locale che non ha nascosto il rischio fondato, in sede di approvazione del previsto Ddl, di norme che consentiranno la stabilizzazione di numerosi “collaboratori politici”.Ricorrere ai soliti escamotage per favorire la fedeltà al politico conoscente, amico e, comunque, “protettore”, non è più tollerabile in una Regione come la nostra che registra la seconda percentuale più alta nel Paese per disoccupazione intellettuale. Perciò occorre che il Ddl, da subito, stabilisca innanzitutto criteri oggettivi per la stabilizzazione dei lavoratori precari a partire dalla professionalità e dall’anzianità acquisite e, per il futuro, nuove regole e nuove forme di reclutamento per il personale, improntate alla trasparenza e alla meritocrazia. Sarebbe, altresì, auspicabile l’immediata abolizione della long list, causa principale di aumento della precarietà e strumento utilizzato con troppa discrezionalità da funzionari e assessori per le chiamate dirette.Per Comunità Lucana – Movimento No Oil Basilicata ben venga la conferenza pubblica proposta dalla CISL di Basilicata per la definizione di questa delicata vertenza e per aprire una seria riflessione sull’eccessivo ricorso al lavoro flessibile nella pubblica amministrazione regionale.L’auspicio di Comunità Lucana – Movimento No Oil Basilicata è che questa vertenza rappresenti l’inizio di una nuova stagione di dialogo costruttivo tra parti sociali, soggetti interessati e  Governo della Regione, per il rilancio di una seria politica del lavoro che, considerata la situazione contingente, scongiuri una pericolosa contrapposizione tra disoccupati e precari “graziati” dando risposte concrete ai primi spesso costretti ad abbandonare la propria terra per una speranza di vita migliore di quella che, non questa regione ricca di risorse naturali, ma le classi politiche che si sono alternate nel governarla hanno loro riservato.                        

 Comunità Lucana – Movimento No Oil Basilicata   

Armando Bronzi (responsabile di Comunità Lucana – Movimento no oil per le politiche del lavoro e sindacali)

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