la calura dell’assessore ed i sondaggi

IN BASILICATA L’AMBIENTE SI CONIUGA CON SALUTE E SVILUPPO
Dichiarazione dell’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico su due ricerche che evidenziano come in Basilicata vi siano attenzione per l’ambiente e politiche pubbliche di salvaguardia sufficienti.
30/07/2009 15.25.01
[Basilicata]

(AGR) – “Negli ultimi giorni due differenti ricerche – quella dell’Istituto Piepoli per conto del quotidiano Il Riformista e Osservasalute Ambiente dell’Università Cattolica di Roma – pur condotte con metodologie e finalità differenti, concordano – afferma il vice presidente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico – nell’affermare che in Basilicata esistono elevata attenzione per l’ambiente e politiche pubbliche di salvaguardia ritenute soddisfacenti. Infatti, stando all’indagine del Riformista, solo il 6 per cento della popolazione lucana ritiene che nella nostra regione quello dell’inquinamento sia uno dei problemi principali. Se quella del quotidiano di Antonio Polito è un’inchiesta svolta sullo sfondo delle previsioni per le prossime elezioni regionali, il rapporto Osservasalute Ambiente è, invece, un’analisi dettagliata dello stato dell’ambiente e dei suoi riflessi sulla salute della popolazione italiana. L’esito è perentorio: sulla base dell’analisi delle principali matrici ambientali – aria, acqua, rifiuti, rumore e radiazioni – la Basilicata è la regione italiana che fa registrare le migliori performance. Anche perché, qui i controlli effettuati vanno ben oltre gli obblighi normativi. Occorre rilevare, inoltre, che i dati raccolti si fermano al 2006, mentre negli ultimi anni molto è stato fatto proprio in tema di salvaguardia degli ecosistemi e della salute dei cittadini.
L’attività del Dipartimento Ambiente della Regione – prosegue Santochirico – infatti, si svolge all’insegna del trinomio ambiente, salute, sviluppo. Tre parole d’ordine che accompagnano le scelte strategiche: è stato così, ad esempio, per le politiche in tema di parchi e forestazione, per quelle in materia di energia (la Giunta regionale, non a caso, ha approvato un Piano che è energetico e, insieme, ambientale), per quanto concerne l’urbanistica ed il paesaggio, per la riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti, eccetera. A fronte di tutto ciò, non mancano rappresentazioni ben differenti di quella che è la questione ambientale in Basilicata: a volte dovute ad insufficienze e criticità reali (che bisogna riconoscere affinché sia possibile porvi rimedio), più spesso riconducibili a localismi, allarmismi e “nimbysmi” portati avanti da singoli o gruppi non sempre disinteressati, come dimostrano anche consultazioni elettorali recenti e meno recenti. Il dato è che queste rappresentazioni, quando non sono basate su riscontri reali, nonostante l’ospitalità e l’ampio risalto che trovano sulle pagine dei giornali, vengono percepite per quelle che sono realmente: rappresentazioni, appunto. La quasi totalità dei lucani, magari in maniera silenziosa, affida – aggiunge il vicepresidente – il suo giudizio al riscontro diretto di un territorio in cui – ferme restando particolari situazioni di criticità – non deve uscire di casa con la mascherina perché l’aria è irrespirabile né ci sono cumuli di immondizia in ogni angolo della regione. Un giudizio confermato dai sondaggi, dalle indagini e dalle urne.
Il disegno istituzionale sino ad ora perseguito è stato corroborato dal principio per cui dallo stato di salute dell’ambiente dipende anche il benessere delle persone. Così, la Regione, insieme ad altri organismi e strutture presenti sul territorio, ha sviluppato un’ampia rete di monitoraggio dell’intera Basilicata e che è in via di ulteriore perfezionamento e ampliamento. E’ il caso di citare il progetto di gestione delle acque nei suoi vari aspetti: idoneità alla vita dei pesci, produzione di acqua potabile, rischi da inquinamento riconducibile alle attività agricole e zootecniche, balneabilità. Ed è proprio sulla base di questo attento monitoraggio che oggi è possibile affermare che i mari lucani non sono contaminati e che il 100 per cento delle acque costiere sono balneabili.
In tema di rifiuti, invece, bisogna riconoscere i ritardi nel passaggio dalla gestione tradizionale (raccolta e conferimento indifferenziati) al ciclo integrato (raccolta differenziata, recupero e riciclaggio, trattamento). Ma i passi avanti compiuti sono significativi, essenziali per aprire una fase nuova: il Consiglio regionale ha approvato una legge che rivoluziona il sistema, con l’unificazione degli Ambiti territoriali ed una organizzazione che risponde all’obiettivo di fare del ciclo di gestione dei rifiuti un’occasione di modernizzazione compatibile e competitiva per la regione, all’insegna dell’innovazione, della tutela dell’ambiente e della salute.
I dati, già oggi, confermano – continua – che molto è stato fatto per il controllo della qualità dell’aria, ma le attività in corso intendono andare oltre, perseguendo un modello di eccellenza con l’avvio del Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata, costituito dal Centro polifunzionale di monitoraggio e prevenzione dei rischi naturali e di inquinamento, e dal Sistema di monitoraggio ambientale della Val d’Agri.
Inoltre, è in via di realizzazione un progetto per la costituzione di una rete unitaria regionale dei dati in materia ambientale, che restituisca un quadro coerente e complessivo delle attività svolte in tema di monitoraggio.
Grazie alla rete unitaria sarà possibile utilizzare i dati rilevati in diversi settori e per varie attività, anche per consentire una più larga fruizione di soggetti pubblici e privati. Inoltre sarà possibile realizzare una strategia che si interfaccia con altre iniziative, evitando sprechi e duplicazioni e svolgendo un ruolo di razionalizzazione e coordinamento.
In tema di salvaguardia ambientale e tutela della salute dei cittadini, dunque, la Regione – conclude Santochirico – intende mantenere alta la guardia, incrementando i controlli dei fattori di rischio, prevedendo misure di tutela, ma anche attraverso attività di informazione, divulgazione e trasparenza, capaci di promuovere cultura e comportamenti coerenti con i principi e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile”.

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di questi tempi la calura è il suo tempo, i colpi di calore pure…quando scrive vicienzo santochirico è un vero piacere dargli addosso, anche perchè tutto è facilitato dal fatto che una buona dose di legnate logiche se le somministra da solo senza risparmiarsi affatto, in quell’impeto “tafazziano” che ormai abbiamo imparato a considerare come parte del carattere di certi signori…ma andiamo con ordine…in primis si tratta di un comunicato stampa dal solo ed esclusivo fine propagandistico, visto che si comincia con il citare un dato tratto da un’indagine commissionata dal riformista, che “pare” essere l’organo di stampa della corrente interna al pd di cui fa parte lo stesso assessore santochirico e non certo un imparziale quotidiano a firma di politi che proprio con il pd è stato addirittura eletto

…che solo il 6% della popolazione lucana, a suo dire, sia interessata con preoccupazione allo stato dell’ambiente, potrebbe essere un dato che ha più a che fare con l’informazione che viene fornita alla cittadinanza che con una reale “poca proccupazione” della popolazione lucana…fino a prova contraria le informazioni sui dati ambientali sono “raccolte” e gestite da organismi regionali, non esistendo alcun istituto indipendente per la raccolta degli stessi e la conseguente elaborazione di “rischi”…che poi l’indagine del riformista abbia “rilevanza elettorale” la dice davvero lunga sul sondaggio stesso!!!…la scienza dei sondaggi, caro santochirico, insegna che, posta in un modo, una domanda elabora una risposta che, posta la domanda differentemente, potrebbe ribaltare del tutto la risposta stessa…un po’ come chiedere ad un campione di ignari utenti telefonici per quale squadra sportiva tengano partendo dalla domanda “per quali squadre non tiene?”…nel pratico, se chiedo quale sia la proccupazione principale dei lucani e pretendo di non calcolare una rosa di preoccupazioni associate alla principale, è evidente che la principale preoccupazione sarà quella più strettamente inerente alla sopravvivenza, quindi quella lavorativa…niente di strano quindi che quella per l’ambiente sia una preoccupazione generale associata a tutte le altre, ma di cui si scorpora il dato percentuale solo basandosi sulla componente della “preoccupazione principale”…ma andiamo avanti…per quanto riguarda l’altro sondaggio che la basilicata abbia percentuali di inquinamento minori di altre regioni non farebbe una piega se non fosse che andrebbero calcolate e rese evidenti le curve di crescita dell’inquinamento…e qui avremmo sorprese grosse!!!…esattamente come accadde con la curva di crescita dei tumori dell’istituto dei tumori di milano…le nostre erano le più importanti d’italia, ma se calcoliamo solo il numero percentuale dei casi e non mai l’aumento degli stessi in raffronto a quello di altre regioni, questa terra continuerà ad apparire come la “migliore” delle regioni d’italia…in altri termini se fotografo solo l’oggi e non fotografo anche l’ieri, come calcolerò la differenza?…ridicolo, parlare della balneabilità delle acque lucane se le metto a confronto con quelle campane e non rifaccio il confronto a dieci anni prima!!!…ma qualcuno tempo fa disse che non avendo mai calcolato i “punti zero”…stendiamo un velo pietoso sulla patetica autodifesa dell’attività del dipartimento ambiente che tutto autorizza…l’assessore dice che il voto testimonia la non preoccupazione dei lucani ed infatti lo slogan elettorale di questo centrosinistra è sempre stato “ètuttapposto”…e non parliamo per pietà della rete di monotoraggio di cui costui vaneggia ancora, semplicemente perchè la rete non esiste affatto, quindi presupponiamo si tratti di un delirio da calura estiva

…in quanto poi al passaggio “…più spesso riconducibili a localismi, allarmismi e “nimbysmi” portati avanti da singoli o gruppi non sempre disinteressati, come dimostrano anche consultazioni elettorali recenti e meno recenti.”…vorrei ricordare al signore in oggetto che, parlando per me e per il movimento di cui mi onoro di far parte (per gli altri non spendo parole, avendo più spesso ricevuto mugugni senza senso), il diritto di organizzare le proprie idee in pratiche politiche e concorrere alla determinazione della vita politica è un diritto riconosciuto dalla costituzione italiana all’art. 43, diritto di cui lui stesso si avvale, facendo parte di un partito, etc, etc…evidentemente per lui la politica è un diritto, magari stabilito per vocazione genomica o divina, per gli altri si tratta solo di “interesse”…stendiamo un altro sudario pietoso, il personaggio e le dichiarazioni risultano imbarazzanti in codesto contesto – e solo in questo?

un’ultima considerazione…il comunicato stampa assessorile appare all’improvviso e stranamente subito dopo una mia risposta ad un articolo apparso su una pagina di facebook in cui sono “taggati” (traduciamolo con un “invitati ad esprimere un proprio giudizio”) proprio l’assessore ed il suo addetto stampa, personaggio con cui in passato è volata anche qualche polemica (per la verità con entrambi)…sospetti di strane sincronie podolico-pedestri, visti lo stile e gli effetti, sono ampiamente possibili…possibile, ma come dicono i saggi (e qui evidentemente non ce ne sono visto l’interesse denunciato dall’assessore), ai posteri l’ardua sentenza…io magari mi sentirei di aggiungere “al posteriore l’ardua sentenza”…buone vacanze, assessore santochirico, buone vacanze!!!

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