cose loro

VITI SU SITUAZIONE FINANZIARIA CONSORZIO DI BONIFICA
 
26/11/2009 13.36.51
[Basilicata]

(AGR) – L’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, in una lettera inviata al collega della Puglia, Dario Stefàno, ha chiesto di intervenire affinché il Consorzio Stornara e Tara di Taranto sani la debitoria con il Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto che fornisce l’acqua, proveniente dalla Diga di S.Giuliano, per usi irrigui a quest’ultimo. “Al riguardo faccio presente- scrive Viti – che la ripartizione dell’acqua e della relativa spesa a carico di ciascun Consorzio è regolata da un’apposita convenzione, stipulata nel 1983 tra i due Enti”. Tale accordo stabilisce tra l’altro che il Consorzio Stornara e Tara deve versare annualmente al Consorzio di Bradano e Metaponto l’importo di sua competenza suddiviso in quattro rate, dalla documentazione però risulta che per il periodo 2001-2009 il Consorzio pugliese non ha espletato i pagamenti con un debito, ad oggi, di oltre 1,7 milioni di euro. “ Considerato – riprende l’assessore Viti- che l’attuale grave situazione finanziaria e di cassa in cui versa il Consorzio di Bradano e Metaponto non consente ulteriori dilazioni di pagamento ti chiedo, pur comprendendo le difficoltà economiche in cui versa anche il Consorzio Stornara e Tara di sollecitare quest’ultimo a versare, in tempi ragionevolmente brevi, almeno una metà del dovuto in favore del Consorzio creditore”. E proprio sull’argomento si svolgerà oggi a Bari un incontro tra il dirigente generale del Dipartimento regionale agricoltura, Pietro Quinto e il suo omologo pugliese. Per quanto riguarda la debitoria del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto nei riguardi dell’Enel, sollevata in un intervento del Consigliere regionale Antonio Di Sanza, l’assessore Viti ha convocato un incontro coordinato ieri dal dirigente Quinto con i responsabili della Società elettrica. Nella riunione sono state analizzate soluzioni sulla problematica che vedano quale garante la Regione Basilicata, in attesa che il Consorzio contragga un mutuo con la Banca Popolare di Bari per il piano di rientro della debitoria.

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cose loro, quindi, almeno così appare…vogliamo sperare che la lettera non fosse una comunicazione ufficiale, altrimenti sarebbe un grande passo indietro nel fascismo, quando un federale scriveva ad un altro usando il tu e chiedendogli di fare questo o fare quello sulla base non del diritto, ma del cameratismo…e già che ci siamo e vista l’amicizia ferrea che pare legare i due perchè viti non ha chiesto al suo omologo di intervenire presso le autorità competenti perchè si finisca di passare acqua altrimenti potabile od irrigua dall’invaso di monte cotugno all’italsider di taranto, dotandosi finalmente di un desalinizzatore comealtrove pure accade?  

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bocchino sveglia il sud

ON. BOCCHINO DOMANI A MATERA PER CONVEGNO “SVEGLIATI SUD”
 
26/11/2009 12.05.23
[Basilicata]

(ACR) – “Svegliati Sud” è il tema del convegno che si svolgerà domani, alle ore 18,30, a Matera presso l’Hotel San Domenico, a cui parteciperà l’on. Italo Bocchino, vice presidente del gruppo Pdl alla Camera dei Deputati, organizzato dal gruppo regionale di An-Pdl.
L’ incontro sarà l’occasione per presentare la rivista “ CON ” – Conservatori Contemporanei – ed il documento programmatico di rilancio del Sud redatto dai gruppi parlamentari del Pdl di Camera e Senato. All’incontro parteciperà il consigliere regionale, Pasquale Di Lorenzo, che introdurrà il dibattito.Alle ore 18.15, è prevista una conferenza stampa presso la saletta dell’Hotel San Domenico.

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e mi fermo qui per non farvi pensar male!!!

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CLIMA, MARGIOTTA (PD) RAPPRESENTERA’ LA CAMERA A COPENAGHEN
 
26/11/2009 10.43.10
[Basilicata]
Salvatore Margiotta, vicepresidente della Commissione Ambiente, è stato designato a rappresentare la Camera dei Deputati nelle tre giornate conclusive, dal 16 al 18 dicembre, del vertice di Copenaghen, tappa fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici.
“Sono stato molto felice della designazione – ha detto Margiotta -…..Il vertice non può fallire; dopo la gelata della scorsa settimana, prodotta dai risultati dell’incontro tra Cina ed Usa, nelle ultime 24 ore si sono verificati fatti nuovi importantissimi: Obama ieri ha annunziato che gli Usa ridurranno le emissioni di CO2 del 17% in 10 anni, e la Cina oggi si è detta disponibile a diminuirle del 40-45 %, rispetto al 2005, nel 2020. …….Ieri, intanto, alla Camera, ho lavorato insieme ad altri colleghi ed al sottosegretario all’Ambiente Menia, alla unificazione delle cinque distinte mozioni sull’argomento, a prima firma Casini, Realacci, Ghiglia, Piffari, Zamparutti; abbiamo redatto un testo unico, il che ha consentito – ha concluso Margiotta – il ritiro di tutte le altre e l’approvazione, pressoché all’unanimità, di una sola mozione che impegna il Governo italiano a compiere ogni sforzo affinché Copenaghen sia un successo e ne esca confermata e rafforzata la leadership del vecchio continente nella lotta ai cambiamenti climatici”.

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ma di che parla il deputato margiotta?…copenaghen è fallita ancor prima di partire proprio grazie a questo “grande impegno” di obama che evidentemente deve pagare un ticket a molte holding dell’inquinamento, perchè il 17% di riduzione al 2020 è praticamente nulla rispetto al bisogno conclamato da moltissime documentazioni scientifiche di ridurle almeno del 50% a quella data…l’impegno poi della cina è semplicemente ridicolo…tagliare del 40% le emissioni del 2005 nel 2020? – e che vuol dire? – il secondo paese che contribuisce di più all’emissione di gas serra dopo gli stati uniti, entrambi paesi che non hanno mai neppure voluto firmare neppure il “topolino” di kioto, parla del nulla…ma margiotta è contento!!! 

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semplicemente criminale

POTENZA: LUNEDÌ PARTONO I LAVORI ALL’INCENERITORE
 
26/11/2009 09.16.53
[Basilicata]

Firmato il contratto partono lunedì prossimo 30 novembre i lavori di adeguamento funzionale e tecnologico dell’impianto di termovalorizzazione del Comune di Potenza. I lavori, per un importo di oltre 500 mila euro, sono inseriti nel piano triennale delle Opere Pubbliche e sono finanziati con mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.
Gli interventi, che serviranno a rendere l’impianto idoneo alle norme in materia di sicurezza e inquinamento, dovranno durare per un tempo massimo di 190 giorni. Subito dopo partirà effettivamente l’impianto e nei 180 giorni successivi saranno chieste le varie autorizzazioni e si procederà al collaudo
.
“Si tratta –hanno detto il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e l’assessore all’Ambiente Nicola Lovallo – di un notevole sforzo economico ed amministrativo per mettere a disposizione l’impianto che rientra nella pianificazione provinciale e regionale.”

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impianto obsoleto, un mucchio di ferraglia la cui progettazione risale agli inizi degli anni ’70 dello scorso secolo, impianto mai partito effettivamente e per la cui gestione “a fermo” il comune di potenza ha speso circa 2,000,000 di euro annuali…una vergogna!!!…e come crede sant’arsiero, santo padrone di potenza, di poter riavvare un impianto fatiscente con soli 500.000 euro?…evidentemente quei 500.000 da spendere in progettazione e qualche opera tecnica sono il vero oggetto causale di questa follia senza alcun senso, poichè l’impianto non dispone di quelle tecnologie che lo renderebbero adatto alla produzione di energia (e 500.000 euro certo non bastano certo per consentirlo, ma forse solo per fare un’operazione di maquillage che consentirà con tutte le forzature del caso di ottenere un po’ di certificati verdi da buttare nel fondo cassa emissioni di una regione che evidentemente ha deciso di auto-distruggersi di emissioni e tuttappostismo)…un impianto di incenerimento vero e proprio e di cui si potrebbe fare semplicemente a meno, anche se inserito nel piano provinciale dei rifiuti della provincia di potenza,  ricorrendo ad una seria raccolta differenziata con l’obiettivo del riciclo dei materiali e non della creazione di cdr da bruciare per fare di certo molta meno energia di quanta se ne è spesa per la produzione di quei materiali e di quanta se ne risparmierebbe per riciclarli effettivamente

quell’impianto non partirà mai, ei lo sa perfettamente, ma tutto questo è semplicemente criminale, sindaco!!! 

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l’acqua privata

Fabrizio Consalvi per il Comitato cittadino difesa acqua pubblica di Aprilia

Durante questi giorni, a seguito dell’approvazione del decreto Ronchi alla camera che privatizza l’acqua, ho provato a scrivere un articolo (non esaustivo) che spieghi cosa succede quando si privatizza la gestione dell’acqua. Aprilia e la provincia di Latina ne sono un esempio concreto, spero che questo possa essere di riflessione e di esempio, per quello che accadrà nei prossimi anni, se non riusciremo a fermare questa legge.

Ad Aprilia, come in tutto l’ATO4 (38 Comuni) la Privatizzazione dell’acqua è avvenuta nel 2002 (seconda provincia d’Italia in ordine di tempo dopo Arezzo) quando la Conferenza dei Sindaci ha messo a gara la gestione del servizio idrico per formare una società mista pubblico privata (51% pubblico, 49% privato).
Il socio privato è la VEOLIA WATER, una delle più grandi multinazionali che gestisce l’acqua in ogni parte del mondo.
Per capire di chi stiamo parlando:
Veolia Water in cifre… (dati al 2008)

N° 1 al mondo nei servizi idrici;
12,56 miliardi di euro di fatturato nel 2008;
Più di 131 milioni di persone servite in acqua potabile/depurazione nel mondo;
93 433 dipendenti;
Attiva in 64 paesi;
Più di 4 400 contratti di gestione nel mondo
Insomma il MIGLIOR PRIVATO che ci sia sulla piazza!!!

AUMENTI DELLE TARIFFE
A seguito del passaggio dalla gestione comunale alla gestione ACQUALATINA, una famiglia di Aprilia che consuma 190 metri cubi l’anno, prima pagava al Comune (anno 2004) 122,17 € , mentre l’anno successivo (anno 2005) si è vista arrivare bollette per 205,56 € (aumento del 68,25%). Successivamente le tariffe di ACQUALATINA sono continuate ad aumentare inesorabilmente di anno in anno fino al 2009, per cui, sempre per gli stessi 190 metri cubi si pagano adesso ben 257,52 € , con un aumento rispetto al 2004 del 110,8%.

Le tariffe imposte da ACQUALATINA sono cresciute dal 2004 al 2008 del 20%, dal 2008 al 2009 dell’8.1%, e (come previsto nel contratto modificato nel 2006) cresceranno almeno del 5% fino al 2032.Aumenti per tipologia di utenza USO DOMESTICO PRIMA ABITAZIONE
Per le seconde case ci sono aumenti che vanno da un minimo del 170% fino ad arrivare al 530%.
http://www.acquabenecomune.org/aprilia/Tariffe/AUMENTI_BOLLETTA_ACQUA.pdf
Aumenti per tipologia di utenza USO DOMESTICO SECONDA ABITAZIONE
http://www.acquabenecomune.org/aprilia/Tariffe/AUMENTI_BOLLETTA_2_CASA.pdf
Per i commercianti gli aumenti sono stati enormi. Per esempio un ristorante che prima consumava 293 metri cubi, col Comune la sua bolletta sarebbe stata di 189,97 € , mentre la prima bolletta di ACQUALATINA era di 912,97 € (un aumento del 380,59%), mentre oggi per 293 metri cubi di acqua consulmata annualmente un’utenza commerciale paga ben 1.177,89 € , con un aumento del 512,43 %
Aumenti per tipologia di utenza USO COMMERCIALE
http://www.acquabenecomune.org/aprilia/Tariffe/AUMENTI_BOLLETTA_USO_COMMERCIALE.pdf
Non va meglio a chi con l’acqua ci lavora, per esempio una lavanderia che si è rivolta al nostro Comitato, prima consumava 470 metri cubi annui, quindi con le tariffe comunali pagava 302,9 €, adesso si trova bollette, per lo stesso consumo, da 1.525,36 € con un aumento del 403,59%.
In questo prospetto generale potete vedere tutti gli aumenti divisi per categoria d’utenza.
Prospetto generale con tutti gli aumenti riferiti per ogni tipologia di utenza
http://www.acquabenecomune.org/aprilia/Tariffe/CALCOLI_AUMENTI_BOLLETTA_ACQUA_APRILIA.pdf
Ci dicevano (e dicono anche adesso), che il Privato avrebbe portato maggiore efficienza e avrebbe ammodernato i nostri impianti, invece l’amministratore delegato (privato) di Acqualatina è stato condannato per i danni ambientali causati dal depuratore di Aprilia.
http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1119

INVESTIMENTI PER MIGLIORARE LA RETE
Ci
dicevano che grazie ai privati ci sarebbero stati gli investimenti, ma non è stato così…
Dal 2003 al 2008 nell’ATO4 sono stati realizzati investimenti per soli 74,5 milioni di euro. Invece nel contratto sottoscritto al momento della definizione della concessione, nel 2002, per i primi sei anni di gestione, prevedeva, entro il 2008, ben 146 milioni d’investimenti.
Il che vuol dire che rispetto al contratto originario gli investimenti fatti fino al 2008 sono solo il 51%, ossi la metà.
Però il contratto è stato adattato a beneficio del gestore una prima volta nel 2004, dopo una ricognizione dello stato degli impianti, e una seconda volta nel 2006. Ma nel 2006 le carte cambiano: l’investimento non dovrà più essere fatto in sei anni, ma in otto.
E’ come se in una gara di salto in alto (truccata), poichè l’atleta non riesce a superare l’ostacolo, l’asticella viene spostata più in basso!
Per esempio, nel Piano degli investimenti del 12/07/2004 erano previsti per il 2008 33.808.000 €, nella conferenza dei Sindaci http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=881del 14/07/2006 sono stati diminuiti a 20.152.000 €, ma poi effettivamente si sono spesi per investimenti soltanto 15.384.000 €.
Quindi nel 2008 sono stati fatti meno della metà degli investimenti previsti inizialmente!!!
Clicca qui per ulteriori informazioni http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=2401

Nel 2005 su 130.689.531 metri cubi immessi in rete, solo 32.288.228 erano fatturati. Cioè circa 3 litri su 10 pompati e intubati arrivavano ai rubinetti di casa. Lo scorso anno questo rapporto è stato migliore: sono stati immessi nella rete idrica da Acqualatina 116.101.798 metri cubi d’acqua (circa il 10% in meno del 2006). Ma il 64% viene dispersa nelle reti colabrodo.
Quindi per ogni utenza ci sono 300 metri cubi d’acqua “dispersa” nella rete dell’ATO 4 – Latina mediamente ogni anno.

NASCE IL COMITATO CITTADINO DIFESA ACQUA PUBBLICA
A febbraio 2005 un gruppo di cittadini costituisce il Comitato Cittadino Acqua Pubblica di Aprilia. Si avvia uno studio approfondito per capire come fosse avvenuta la cessione del servizio al Acqualatina spa. La città, nonostante i primi allarmi del Comitato è ancora tranquilla, anzi scettica.
Quando a maggio 2005, iniziano ad arrivare le prime fatture dell’acqua “privatizzata” sono dolori: “Gli aumenti sono enormi”.http://www.acquabenecomune.org/aprilia/Tariffe/CALCOLI_AUMENTI_BOLLETTA_ACQUA_APRILIA.pdf
L’allarme diventa una brutta realtà, gli scettici di una volta si arrabbiano. Si susseguono manifestazioni e dibattiti cittadini. http://www.acquabenecomune.org/aprilia/rubrique.php3?id_rubrique=38
Nel frattempo il Comitato si è organizzato, ha studiato tutti i passaggi che hanno portato alla cessione della gestione del servizio e delle reti idriche alla nuova società.
Si capisce subito che tanti passaggi di legge che dovevano coinvolgere la popolazione ed il consiglio comunale sono stati saltati. La società, che avrebbe dovuto far conoscere le nuove regole contrattuali (tali regole sono poi state dichiarate vessatorie dal Tribunale di Latina) http://www.acquabenecomune.org/aprilia/rubrique.php3?id_rubrique=158 , ha preferito invece inviare semplicemente la bolletta con la richiesta di pagamento entro un mese.
I cittadini si organizzano. Si decide la strategia: le bollette saranno pagate, ma i bollettini di versamento saranno intestati all’ente comunale che fino al 2004 gestiva le reti e l’acqua.
Aderiscono alla strategia prima 500 famiglie, poi 1400, alla fine le famiglie sono 6500. D’altronde non si capiva e non si capisce perché nonostante tanti passaggi di legge siano stati saltati, gli unici ad avere obblighi e a doversene restare zitti siano i cittadini.
Naturalmente la società Acqualatina reagisce e si rivolge alla magistratura. Da allora è un susseguirsi di cause nei tribunali amministrativi e civili il cui costo è sostenuto dagli stessi cittadini che si autotassano.
Un gruppo di consiglieri comunali nel febbraio 2006 riesce a far votare una delibera con la quale viene respinta e stigmatizzata la cessione del servizio al nuovo gestore. http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=503 Altri Comuni (Anzio, Amaseno, Cori, Formia, Pontinia) fanno la stessa cosa.
I cittadini portano in causa la società e chiedono di annullare la partecipazione del Comune alla compagine societaria di Acqualatina spa.
La rivolta dei cittadini continua nel 2006, nel 2007 e nel 2008. Il gestore capisce che se le cose continuano così, l’oro blu non rende più e l’affare non conviene.
Mette in atto quindi la “sua strategia”: cercare di fiaccare la “resistenza” chiudendo l’acqua a chi continua a pagarla al Comune anziché alla nuova società che non vuole riconoscere. Le maniere diventano sempre più “convincenti”: per eseguire i distacchi le squadre degli operai della società si presentano scortate da vigilantes armati al seguito.
L’amministratore delegato di Acqualatina dichiara a più riprese che: “I cittadini di Aprilia ne usciranno con le ossa rotte”. http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1684
La popolazione è avvilita e stanca. Tuttavia non demorde. Le famiglie che Acqualatina spa continua a chiamare “morose” sono 6500. La società dovrà “catturarle” una per una, e non è facile.

VIGILANTES ARMATI PER STACCARE L’ACQUA http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=2579
Nella sola città di Aprilia oltre 6.000 famiglie contestano le bollette inviate da ACQUALATINA e versano degli acconti al Comune di Aprilia (fino ad oggi è stato versato oltre un milione di euro), e allora l’estate passata dei Vigilantes armati hanno accompagnato i tecnici di Aqualatina per ridurre il flusso idrico.
Non solo, arrivano centinaia di cartelle “esattoriali” targate EQUITALIA GERIT per le bollette di Acqualatina, nonostante la magistratura stia continuando a sospenderle e annullarle puntualmente. Infatti 4 Giudici di Pace diversi ed uno del Tribunale di Latina hanno dato ragione a centinaia di cittadini che hanno contestato la procedura esattoriale che Acqualatina insiste a voler utilizzare attraverso GERIT.
Per maggiori informazioni: Il Caffè n. 175 http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1897
Leggi la sentenza del Giudice di Pace di Terracina http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1097 che condanna Acqualatina a “restituzione l’indebito pagamento della cartella esattoriale, al pagamento di 2.450,00 €, per aver agito in questo giudizio con mala fede e colpa grave, al pagamento delle spese di lite”.

MA CHI DOVREBBE CONTROLLARE LA GESTIONE?
Presidente della società è il Senatore CLAUDIO FAZZONE (si avete capito bene, quello che nella trasmissione Annozero PROFUMO DI MAFIA difendeva il Comune di Fondi contro lo scioglimento per Mafia richiesto dal Prefetto di Latina, che tra l’altro vuole querelare).
Per Fazzone il problema ACQUALATINA è tutta colpa della stampa http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=2576 , un pò la stessa tesi che sostiene contro le infiltrazioni mafiose di Fondi… infatti tutti sanno che la stampa in provincia di Latina sta nelle mani di un noto comunista…
Questo senatore nella passata legislazione è stato dichiarato (dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari) INCOMPATIBILE nella carica di presidente di ACQUALATINA e di senatore della Repubblica e si sarebbe dovuto dimettere entro 30 giorni.
Leggi il resoconto del senatore Antonio Boccia in ordine alle cariche rivestite da senatori http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1571
Poi il GOVERNO PRODI è caduto e si è riandati alle elezioni, adesso FAZZONE è ancora incompatibile (essendo sempre presidente di ACQUALATINA e di nuovo senatore della repubblica) ma ora è membro della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00004192.htm quindi dovrà decidere sulla sua incompatibilità.

CONFLITTO DI INTERESSI?
CLAUDIO FAZZONE DAL 2010 GUADAGNERA’ 73.600 EURO ANNUI, A FRONTE DEI 92 MILA PRECEDENTI, FINORA HA GUADAGNATO COME AMMINISTRATORE DI ACQUALATINA ALMENO 425 MILA EURO.

I BILANCI DI ACQUALATINA
Il Bilancio dell’anno 2003 http://www.acquabenecomune.org/aprilia/rubrique.php3?id_rubrique=335 si è concluso con un attivo di 103.162 €
Il 2004 è l’anno del crack: il 16 aprile 2004, la Conferenza dei sindaci dell’Ato 4 approva un accordo dove si dice http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=707 , nero su bianco, che i guadagni spettano ai privati e le perdite al pubblico. «Qualora, alla chiusura dell’esercizio 2004, il volume fatturato all’utenza fosse inferiore a quello preventivato di 38,6 milioni di metri cubi», recita l’articolo 2 dell’accordo, «o i costi siano superiori 346 milioni di euro, ovvero gli introiti da tariffa minori dei costi del 2004, l’Ato garantirà l’equilibrio economico fìnanziario dell’esercizio 2004 stesso».
A fine anno, l’esercizio 2004 si conferma pessimo, la parte pubblica minaccia di non approvare il bilancio. Acqualatina rischia di dover portare i libri in tribunale. Alla fine il bilancio passa con i soli voti del privato perché all’assemblea dei soci del primo giugno i sindaci disertano in massa. La voragine dei conti è di 14,7 milioni di euro: due terzi della cifra, corrispondono ad appalti che Acqualatina ha concesso in affidamento diretto a società che fanno capo alla parte privata: la stessa Veolia e la sua controllata Siba.
Il Bilancio dell’anno 2005 si è concluso con una perdita di 1.109.697 €. http://www.acquabenecomune.org/aprilia/rubrique.php3?id_rubrique=121
Il Bilancio dell’anno 2006 si è concluso con un attivo di 347.298 €. http://www.acquabenecomune.org/aprilia/rubrique.php3?id_rubrique=314
Il Bilancio dell’anno 2007 si è concluso con una perdita di 1.763.515 €, ma la voce di bilancio che più incuriosisce, oltre agli ormai ben noti “compensi degli amministratori”, è la voce relativa al costo del personale. http://www.acquabenecomune.org/aprilia/rubrique.php3?id_rubrique=313 Ha raggiunto la cifra di quasi 16 milioni di euro: quasi il 17,7% in più rispetto al 2006. Voce che già era aumentata di oltre il 12% nel biennio precedente. In 4 anni, dunque, gli stipendi sono lievitati di quasi il 30%, pur avendo la società affidato all’esterno la maggior parte dei suoi servizi (lettura contatori, call center, manutenzioni ecc.)
Per l’ennesima volta, il bilancio del 2008 si chiude con una perdita, pari a 4.361.102 €. http://www.acquabenecomune.org/aprilia/rubrique.php3?id_rubrique=231
Le cifre del disastro del 2008
183,4 milioni € di debiti, 730 € il debito medio di ogni utente, 60 milioni di debiti verso i Comuni, 5,5 milioni di euro di debiti verso i Consorzi di Bonifica, 55% le bollette emesse su consumi presunti, 90.000 € lo stipendio del presidente Fazzone, 170.000 € lo stipendio dell’ex amministratore delegato Morandi.

I COSTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Esponenti di parte pubblica del consiglio di amministrazione sono:
Il Senatore CLAUDIO FAZZONE, eletto nelle file di Forza Italia, percepisce un compenso annuo di 92.000 € come Presidente di Acqualatina spa. Nel CDA della società dal 2002 al 2008 ha percepito almeno 425mila € (più di 840 milioni delle vecchie lire);
Il sig. GIUSEPPE SIMEONE, consigliere di Forza Italia al Comune di Formia, capo di Gabinetto del Presidente della Provincia, ARMANDO CUSANI. Percepisce un compenso annuo di 32.000 € come consigliere di Acqualatina spa. Dal 2002 al 2008 ha percepito almeno 248 mila € (quasi 500 milioni delle vecchie lire);
Il sig. ONORATO DE SANTIS, ex assessore provinciale di ALLEANZA NAZIONALE, che percepisce un compenso annuo di 32.000 € come consigliere di Acqualatina da Giugno 2006;
Il dott. GAETANO STEFANELLI, addetto stampa dell’ex senatore MICHELE FORTE nonchè segretario provinciale dell’UDC, che percepisce un compenso annuo di 32.000 € come consigliere di Acqualatina da Giugno 2006;
Complessivamente il CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE (membri pubblici e privati) dal 2003 al 2008 è costato quasi 4 milioni di euro (circa 8 MILIARDI delle vecchie lire);

LA LUNGA MANO DELLE BANCHE
Acqualatina, il 23 maggio 2007, ha stipulato con la Depfa Bank plc un contratto di finanziamento a lungo termine, http://www.acquabenecomune.org/aprilia/rubrique.php3?id_rubrique=337 “no recurse” (project finance) per un importo complessivo di 114,5 milioni di euro.
Il finanziamento dovrebbe servire a fare quegli investimenti promessi, ma non ancora realizzati, dal socio privato quando si aggiudicò l’appalto…
Come forma di garanzia al soggetto finanziatore non è bastato il pegno sulle azioni della Società del 49% in mano ai privati, ma ha voluto anche almeno il 17,7% di azioni riferibili ai Soci Pubblici (i Comuni).
Perchè la banca ha voluto anche il 17,7% delle azioni dei Comuni? E’ semplice: perchè “l’Assemblea delibera validamente con il voto favorevole di due terzi del capitale rappresentato”. (che corrisponde al 66,6% delle azioni, quindi con 49% + 17,7% = 66,7% la Banca fa quello che vuole)
I Comuni di Sperlonga, Sonnino, Cisterna di Latina, Lenola, Minturno, Terracina, Fondi, SS. Cosma e Damiano, Sabaudia e Latina (24,82% del capitale sociale di Acqualatina), (tutti guidati da amministrazioni di centrodestra fedeli a FAZZONE) si sono affrettati subito a concedere, attraverso delibere di giunta comunale, questo pegno. Però, sembra che l’atto di pegno firmato dai rappresentanti dei Comuni davanti al notaio risulta essere diverso da quello approvato dalle giunte o dai consigli comunali. http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=2520
Sono stati inseriti ex novo due commi: un trucco per consentire alla Depfa Bank la possibilità di appropriarsi delle quote pubbliche di Acqualatina.
Non dimentichiamoci mai di chi stiamo parlando. La Depfa Bank è la stessa banca per cui è stato richiesto il rinvio a giudizio a Milano con l’accusa di truffa aggravata per le presunte irregolarità nell’emissione di un bond da 1 mi­liardo e 685 milioni di euro sot­toscritto dal Comune e accom­pagnato da un derivato.
Corriere della sera del 13/11/2009. http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_novembre_13/derivati-banche-a-processo-1602004293575.shtml
Ma la Depfa Bank è anche la filiale irlandese che ha portato la sua “casa madre”, la Hypo Real Estate, ad ottobre 2008 ad un passo dalla bancarotta, http://germanynews.ilcannocchiale.it/?TAG=depfa%20bank cui è riuscita a sfuggire solo grazie ad un pesante salvataggio da parte del governo tedesco.

L’INCHIESTA FINITA NEL NULLA
Nel gennaio del 2008 ci fu un’inchiesta della Procura della Repubblica che portò all’arresto (per associazione a delinquere, abuso d’ufficio, frode in pubbliche forniture, falsità ideologica in appalti pubblici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) di Paride Martella, ex presidente della Provincia di Latina e contemporaneamente Presidente di Acqualatina (anch’esso incompatibile nella doppia carica, come dichiarato anche dal Tribunale di Latina), l’allora amministratore delegato della società Silvano Morandi, l’allora vicepresidente Raimondo Besson, i francesi Bernard Cyna (amministratore delegato della Generale des Eaux) e Louis Marie Pons (dirigente della Veolia Vivendi) e il primo amministratore delegato di Acqualatina Giansandro Rossi.
In seguito comunque furono tutti prosciolti dalla corte di cassazione, ma restano inquietanti alcune intercettazioni di email pubblicate nell’ordinanza del gip: “Le mail del 10.01.03 di Morandi a Pisante e del 9.12.03 di Cyna a Pons e Morandi «sono esplicite in merito al perseguimento di maggiori utili per i ‘soci’ prossimi aggiudicatari».
Gl indagati erano talmente sicuri che si lasciano andare a battute. Silvano Morandi il 07/01/2003 scrive a Cyna e a Pons alcune cose precise sulla questione economica relativa ai sistemi informativi: «… Pisante mi ha chiesto di fare un sacrificio, di non voler fare indigestione di antipasti prima di fare la cena, etc, etc. Vale a dire: offerta economica per questi sei mesi bassa. Io gli ho detto che gli farò i conteggi dei puri costi aziendali. Prima ve li manderò per i commenti. Pisante mi ha chiesto di poter contrattare lui per noi eventuali ‘arrotondamenti’ (in negativo) di prezzo». E’ il classico esempio del contratto camuffato ad arte.
Scrive Morandi a Pons e Cyna: «Ho fatto il lavoro come d’accordo ma nel tempo che lo facevo pensavo sempre che mettere in piedi con Martella un meccanismo: tu chiedi e noi apriamo tutti i libri è pericoloso…. Potrebbe rivelarsi un meccanismo a doppio taglio anche per lui (più cose sai e meno puoi dire che ignoravi)» .

Per maggiori informazioni si consiglia di guardare la registrazione della trasmissione MONITOR di LAZIO TV del 31/01/2008 dal titolo Lo scandalo Acqualatina, l’inchiesta e la politica http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1871
In continuo aggiornamento…

Del caso Aprilia se ne sono occupate tutte le maggiori trasmissioni televisive nazionali, nella sezione video potrete trovare i video di
Exit http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1132 ,
Ambiente Italia http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1131 ,
Punto Donna, http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1139
Formato famiglia, http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1692
Report – seguito,http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1682
Primo Piano, http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1133
Tempi Moderni, http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1135
Speciale TG1,http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1691
Report http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=1134 che esprimono benissimo quello che sta succedendo nel nostro territorio.

Per approfondire:
Diario della Settimana Anno XII N.11 L’inchiesta vecchio stile di Mario Portanova da Aprilia (Latina)
I furbetti dei rubinetti http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=2580

Articolo a cura di Fabrizio Consalvi per il Comitato cittadino difesa acqua pubblica di Aprilia, per info o chiarimenti mandare una email a fconsalvi@gmail.com 

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braccia rubate alla zappa

IO SUD A SOSTEGNO DELL’AGRICOLTURA LUCANA
 
25/11/2009 16.59.18
[Basilicata]

“L’agroalimentare è uno dei settori più in affanno in questo momento di crisi. Come al solito a risentirne maggiormente è il Sud. Ed il Governo nazionale, ma anche i tanti errori di quello regionale, ci mette di suo”. Lo dichiara il coordinatore lucano di Io Sud Gerardo Graziano.
“Ben 50 milioni di euro, l’intera somma del fondo di solidarietà, – prosegue – sono stati spesi nel 2008 dal Governo Berlusconi per acquistare Parmigiano Reggiano da distribuire agli indigenti. Per il 2009 lo stesso fondo verrà speso in toto per acquistare Prosciutto di Parma. Con la bieca e riprovevole scusa di voler sfamare gli indigenti, si sono aiutate in modo selettivo e mirato le principali produzioni agricole del Nord Italia.
Ma allora – sottolinea Graziano – perché non il pecorino di Filiano o il salame di Picerno? Una dieta mediterranea, sana e variegata è alla base della buona alimentazione. Allora perché parte del fondo non viene utilizzato per l’acquisto di prodotti alimentari Made in Sud? A noi sembra che già solo con il pagamento delle multe per lo sforamento delle quote latte, gli allevatori del Nord ricevano più del dovuto. Lo scotto della vittoria di Pirro riportata dal leghista Zaia a Bruxelles, lo “paghiamo” anche noi contribuenti del Sud. Nonostante le 600 mila tonnellate in più assegnate all’Italia, la produzione di latte anche quest’anno è stata di gran lunga superiore alla quota fissata e di nuovo noi tutti contribuenti pagheremo le multe degli allevatori del Nord Italia.
Il Governo dell’economia agricola – precisa l’esponente politico – richiede ben altro e non politiche assistenzialiste, fra l’altro a senso unico. Invero, occorrono riforme strutturali.
Siamo fermamente convinti che le imprese agricole lucane siano in grado di crescere con le proprie forze e la battaglia di “Io Sud” è rivolta a creare infrastrutture che facciano da volano a questo settore quali la dotazione di aeroporti che fungano da piattaforme per il carico e l’esportazione merce, oppure il ripristino del trasporto merce su rotaie che renderebbe competitivi i prezzi dei prodotti lucani e dell’intero meridione, con un sensibile incremento dell’esportazione.
Io Sud – conclude Graziano – è vicina agli agricoltori e lo è ancor di più in questi duri giorni di lotta e di protesta dei nostri agricoltori anche con iniziative di legge tese a governare l’emergenza. Una fra tutte la proposta di dilatare a 20 anni i tempi di pagamento delle cartelle esattoriali che stanno provocando veri e propri sconquassi sociali con pignoramento di intere aziende agricole in difficoltà”.

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ed io che pensavo che io sud volesse dedicarsi al bracciantato sociale per dare una mano nei campi…che proposte sarebbero mai queste!!!…aereoporto (vengono declinati al plurale, ma spero sia stato solo un errore) e ripristino delle strade ferrate, sono certo due delle condizioni di base per consentire ai prodotti lucani di accedere ai mercati, ma certo non bastano, così come non servirebbero le elemosine statali o i localismi rivendicativi da lega sud (che mi pare la veste più appropriata per questo movimento)…ciò che primariamente serve all’agricoltura lucana è un mercato interno dedicato, una filiera più corta  e con minori intermediazioni possibile, un sistema di marketing esterno ed una programmazione accorta…ma insomma, quello che pensiamo dell’agricoltura lucana lo abbiamo spesso detto, ultimamente in un lungo comunicato stampa, e non lo ripeteremo adesso ad uso e consumo di costoro e delle strane accozzaglie elettorali che si formano in un sobollore local-destrorso che puzza un bel po’ di ignoranza e di presunzione, oltre che di un aziendalismo dai confini incerti

ah, quante braccia rubate alla zappa ed all’agricoltura!!!

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aò, c’hai na piot-ta?

TURISMO, COSTITUITI I PARTENARIATI PER I PIOT
 
25/11/2009 10.40.37
[Basilicata]
                                                                                                                         

Le Organizzazioni nazionali della Provincia di Potenza, Api, Confesercenti, Cia, Coldiretti, Confartigianato, Cna hanno dato vita alle Partnership di progetto previste dalla deliberazione della Giunta regionale con l’obiettivo di configurare i Piot previsti dal Piano regionale del Turismo intorno ai seguenti cinque poli di attrazione turistica: Maratea, Melfi e Vulture, Pollino, Val D’Agri, Dolomiti Lucane-Potentino.
La scelta di istituire insieme e contemporaneamente 5 partenariati di Progetti integrati di offerta turistica, in grado di interessare l’intera Provincia di Potenza ha una importanza strategica nella progettazione dei Piot: una visione di prodotto turistico che per essere forte nei mercati deve essere in rete, deve essere integrato, deve declinarsi in molteplicità di offerte, deve essere concepito come pacchetti e prodotti di aree significative interconnesso anche a destinazioni deboli in modo da rafforzare, migliorare ed ampliare l’offerta esistente e dare possibilità di sviluppo turistico alle aree con meno “seduzione” o comunque di nicchia. L’istituzione di singoli partenariati non avrebbe avuto questa sostanziale visione d’insieme, per questo motivo le organizzazioni Nazionali di categoria della Provincia di Potenza hanno deciso di farsi promotori di tutti i Piot sul territorio provinciale, dando un’omogeneità di programmazione degli interventi da candidare a finanziamento regionale.
Una scelta storica con la quale le Associazioni di categoria hanno testimoniato di comprendere l’importanza di sostenere questa nuova fase di procedure innovative scegliendo di condividere, in stretta sinergia d’azione, logiche e strategie di sviluppo, di favorire le singole imprese turistiche e gli interpreti pubblici; una sfida da percorrere insieme a tutti i protagonisti del settore turismo.
I partenariati che si sono appena costituiti, sono aperti ad ipotesi ed idee progettuali e intendono aggregare operatori, consorzi, associazioni, organizzazioni, fondazioni, pubbliche amministrazioni ed enti locali, nell’insieme capaci di esprimere la comune volontà per la costruzione di un percorso in grado di condurre verso la costruzione di un Sistema Turistico Locale. In tal senso si è scelto di articolare un metodo fortemente innovativo di azione attraverso un sistema di inclusione, condivisione e trasparente partecipazione.
Il presidente della Cia lucana Donato Distefano commentando l’iniziativa – che è la prima del genere nel comparto turistico – sottolinea “il doppio significato: il turismo rurale entra a pieno titolo nella programmazione delle attività turistiche; si realizza una rete di cooperazione tra associazioni agricole ed altri soggetti dell’impresa”.

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quante belle parole, ma parole appunto!!!…dove stia l’idea di turismo in lucania non è data percepirla nè in questi allegri consessi, in cui tutti insieme allegramente si spartiscono la gestione degli accessi a qualche milione di euro, nè da altre parti, perchè fino a prova contraria il turismo necessità di un concetto e di un nesso causale tra luogo (la nostra regione) ed arrivi dei turisti…perchè la gente dovrebbe venire a trascorrere le proprie vacanze in basilicata?…per un’idea di nuovo, di genuino, di non visto, di “naturale”, se vogliamo di incontaminato…su questo molti potrebbero concordare, ma in un panorama mondo in cui ogni paese finisce per somigliare a tutti gli altri se le logiche turistiche sono quelle dei villaggi e delle formule all inclusive, del turismo di massa e del mordi e fuggi, proporre quelle stesse logiche significa ridurre l’essenza stessa della regione a “luogo come gli altri”, senza esaltarne invece il senso del tempo che vive nello spazio fisico…ciò significa valorizzare una condizione estetica e psichica che vive in un trascorrere del tempo che deve essere percepito diversamente per essere poi, legato al territorio, sentito come intimamente lucano ed apprezzato nella sua interezza per essere degno di fare la “differenza” rispetto ad ogni altra meta del divertimentificio vacanziero

e piot o meno, partenariati o meno, provincia di potenza o di matera, le logiche predominanti saranno quelle di via anzio e di giampiero perri, spettacoli, attrattori, grandi infrastrutture, accordi con grandi agenzie “contractor” per la gestione di grandi flussi…tutte cose ribadite in tanti incontri e kermesse, tutte cose che guarda caso tendono proprio a quella formula di rapido consumo del territorio e della sua fruizione per fare quel cash politico che fa tanta governance e ben poco governo del turismo 

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…ricchezze

PETROLIO TOTAL, NARDIELLO (PDCI): POCHI I POSTI DI LAVORO
 
25/11/2009 10.25.07
[Basilicata]

  (ACR) – “L’annuncio da parte dei nuovi dirigenti della Total dell’imminente ripresa dell’attività estrattiva per il pozzo Gorgoglione 2 nell’area del Sauro è senza dubbio positivo, ma la delusione è grande di fronte alla previsione che viene dagli stessi manager della società petrolifera francese che in questa prima fase la manodopera necessaria ammonta a poche decine di unità, di cui solo il 30 per cento lucani”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Giacomo Nardiello (Pdci).
“Le aspettative delle comunità dei paesi del Sauro, Corleto, Guardia, Gorgoglione, su tutti, che secondo gli indicatori economici più recenti sono considerati tra quelle a più basso reddito e con indici di disoccupazione più elevati – afferma Nardiello – sono decisamente diverse. Pur riconoscendo che la Total ha deciso di affidare ad imprese locali i lavori del cantiere da riaprire, i 20 -30 operai edili necessari ai quali aggiungere a breve una decina di operai specializzati alle dipendenze della Saipem, equivalgono al più classico ‘piatto di lenticchie’ che non è accettabile rispetto al potenziale di ricchezza che produrranno i nostri giacimenti petroliferi”.
“Per questo – continua il vice presidente del Consiglio regionale – fanno bene le organizzazioni sindacali confederali ed in particolare quelle di categorie dei lavoratori edili a proporre la ripresa del confronto con i dirigenti della Total per avere un quadro completo dei posti di lavoro necessari nel 2010 e negli anni successivi. Inoltre, vanno approfonditi gli aspetti riferiti alla formazione professionale perché se la Total e le società appaltatrici di lavori e servizi hanno bisogno di figure specialistiche devono comunicarlo adesso per dare la possibilità di organizzare corsi ed attività di formazione, scongiurando l’alibi del ricorso a manodopera extraregionale”.

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…ricchezze?…ma vogliamo smettere di svendere questa terra per le aspettative di qualche posto di lavoro?…altro che piatto di pasta e lenticchie, qui c’è solo il piatto e rigorosamente vuoto!!!…se ne è accorto persino nardiello che solo qualche giorno fa sulla vicenda arpab chiosava felice

 

ARPAB, NARDIELLO: POSITIVA RIUNIONE COMITATO INDIRIZZO

 
19/11/2009 17.21.33
[Basilicata]

(ACR) – “La riunione del Comitato regionale di Indirizzo dell’Arpab, convocata e presieduta dal vice presidente della Giunta e assessore regionale all’ Ambiente, Vincenzo Santochirico, su mia sollecitazione, ha dato un primo risultato positivo”. A sostenerlo è il capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello.
Nardiello ha riferito che “è stato proposto l’insediamento di un tavolo con sindacati e rappresentanti della Regione per ristabilire il clima di serenità di cui l’Agenzia ha bisogno per continuare il suo delicato lavoro ed impegno a tutela dell’ambiente e del nostro territorio. Il direttore Sigillito – ha continuato Nardiello – ha manifestato la piena disponibilità a superare ogni incomprensione in sintonia con le azioni messe in campo dal Consiglio e dalla Giunta regionali. Sono convinto – ha concluso Nardiello – che abbiamo contribuito a riallacciare il dialogo e il confronto dopo le continue polemiche che si verificano da tempo sull’attività dell’Agenzia che, se non ricondotte a proposte di superamento delle problematiche esistenti, non portano da nessuna parte”.

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vorrei ora chiedere a questo signore che propone federazioni della sinistra ed amenità del genere, da che parte staranno queste federazioni alle prossime consultazioni regionali?…dalla parte di un centro-sinistra che ripropone de filippo (che è lo stesso che ha firmato quel patto scellerato con la total) e che ha portato questa regione allo stato semi-definitivo di “colonia” energetica (dico semi-definitivo perchè a certi guasti si può ancora porre un freno con la cassazione di accordi in cui uno dei contraenti non rispetta i termini generali dello stesso, come nel caso total, appunto!!!) o dalla parte di un blocco di sinistra che abbia il coraggio di andare da solo e parlare una volta tanto il linguaggio della ragione e delle ragioni di un popolo e non solo delle convenienze consiliari?…ci credo molto poco, conoscendo sia i soggetti, sia la terrifica vetustà di certi pensieri politici ancora tutti orientati ad uno “sviluppismo” fuori dalla storia e persino dalla logica e che da queste parti ha significato e significa asservimento del territorio, a questa seconda ipotesi!!!

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a ferrandina prospera il maneggio delle tigri

FERRANDINA, PD: SULL’ENERGIA DARE LA PAROLA AI CITTADINI
 
24/11/2009 17.40.48
[Basilicata]

Il Coordinamento Cittadino di Ferrandina del Partito Democratico, in un incontro tenutosi ieri, ha dibattuto sulle tematiche ambientali che in questi giorni tengono banco. “Dal dibattito – si legge in un comunicato stampa del Pd – è emersa una posizione unitaria rispetto al tema della realizzazione della centrale a Biomasse presso Contrada Venita di Ferrandina. Le maggiori perplessità alla realizzazione del progetto sono rinvenibili essenzialmente dalla “impossibilità” di impedire l’uso eventuale di combustibile derivato dai rifiuti (cdr), in quanto le prescrizioni normative contenute nel nuovo Pier (Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale) in attesa di approvazione in Consiglio Regionale, prevederebbero anche l’utilizzo di tale combustibile, con conseguenze negative per l’ambiente e per la salute dei cittadini”. Per tali ragioni “il Partito Democratico, che ha sempre prestato forte attenzione ai temi ambientali e sensibili con effetti potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini, ritiene utile ed indispensabile promuovere una consultazione popolare su un tema così importante”.
In riferimento, invece, al progetto Geostck-gas che sarà oggetto di determinazione nel Consiglio Comunale del 25 novembre 2009, il Pd di Ferrandina ritiene “indispensabile effettuare ulteriori approfondimenti prima di addivenire a qualsiasi decisione in merito. E’ chiaro che il progetto in questione, diversamente dalla centrale a Biomasse, non contiene forti criticità in relazione all’impatto ambientale ma è pur vero che ogni decisione deve avvenire nella assoluta chiarezza soprattutto per quanto riguarda le condizioni di sicurezza e salvaguardia della salute dei cittadini. E’ necessario ed imprescindibile, comunque, che l’ eventuale assenso a tale progetto deve assicurare sul nostro territorio ricadute economiche sotto forma di risarcimento e ristoro ambientale in particolare agli agricoltori, proponendo ad esempio realizzazioni di strade interpoderali , riassetto del territorio rispetto ai rischi idrogeologici ma anche rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione con lampade a risparmio, realizzazioni di impianti sportivi”. In definitiva, il Pd ritiene che “su materie tanto sensibili sia indispensabile lasciare l’ultima parola ai cittadini e per questo promuoverà una consultazione popolare su entrambi i progetti”. Per queste ragioni il PD, “al fine di poter ulteriormente approfondire tutte tali problematiche invita il Sindaco e la Giunta di non addivenire ad alcuna decisione in attesa di poter acquisire tutti gli elementi utili ad un serena valutazione dei progetti ed anche in considerazione della prossima consultazione elettorale, di cui il Pd stesso si farà promotore”.

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il pd di ferrandina ha la faccia come il deretano…ma dove erano costoro quando il sindaco ricchiuti (roba loro) faceva approvare la delibera sulla eco-oil ed a me, povero, toccava assistere alle dichiarazioni pro-nucleare di un consigliere dei verdi, tal recchia?…dove erano quando sempre in quel consiglio comunale si parlava dell’opportunità legata alla centrale a bio-masse della veolia?…dove erano quando si parlava del sito di stoccaggio di rifiuti tossico-nocivi?…e dove sono ora che mettono le mani avanti a dire che il progetto geogas-stok non pone criticità ambientali?…sono nelle stanze della meditazione della prossima consultazione elettorale regionale dove in qualche modo dovranno pur rispondere dell’estrema disinvoltura che la loro giunta ha mostrato nel trattare materie tanto delicate in relazione ad una zona che altri “attacchi” industriali non dovrebbe proprio ricevere ed invece ne riceve – eccome!!! – ed a firmare quelle delibere sono i maggiorenti dello stesso partito che anche loro hanno portato a sedere a via anzio?…questo è cavalcare la tigre, piddini di ferrandina…vergognatevi!!!

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ancora tu…ma non dovevamo…

COMUNE PZ E ARPAB, INTESA PER LIMITARE ALLERGIE RESPIRATORIE
 
24/11/2009 17.37.00
[Enti locali]

Nella giornata odierna il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero ha firmato il “Protocollo d’intesa per la promozione della salute nella gestione del verde pubblico e per la limitazione delle allergie respiratorie da polline” redatto in collaborazione con l’ARPAB, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente di Basilicata, diretta dal dott. Vincenzo Sigillito……………………
Il Comune persegue e promuove a livello locale la salvaguardia dell’ambiente e della salute nell’interesse della collettività, considerando che il Sindaco è la massima autorità sanitaria territoriale……………………………….
Da parte sua l’ARPAB ha tra i propri fini istituzionali il monitoraggio, la prevenzione, la ricerca, il supporto tecnico a privati, enti ed imprese, il controllo e la tutela ambientale per la promozione di comportamenti sociali e culturali per una migliore qualità della vita ed, in particolare, il Settore Epidemiologia…………………………

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oddio, già mi sento male, la respirazione si fa affannosa e so che nessuno mi darà retta perchè non è mai stato rilevato il punto zero dei pollini…il ritorno di sigillito…tutto questo su rieducational channel!!!…gran chaperon del ritorno in piazza di mrs sigillitò, vito sant’arsiero, santo padrone di potenza 

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amici vostri

PALAZZO S. GERVASIO, PD: MAGGIORANZA IN CRISI
 
24/11/2009 15.29.37
[Basilicata]
“In momenti così difficili, con una crisi economica che non ha ancora fatto sentire tutta la sua gravità (a tal proposito rinnoviamo la nostra solidarietà ai lavoratori della LASME di Melfi che stanno lottando per non perdere il posto di lavoro), il paese ha bisogno di un’Amministrazione solida, seria, che faccia sentire la propria vicinanza alle esigenze, alle necessità ed alle aspettative della gente che è più che mai preoccupata per la mancanza di opportunità di lavoro che costringe i giovani, i nostri figli, alla fuga da questo territorio”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il Pd di Palazzo San Gervasio in riferimento “ad una crisi amministrativa in cui i principi ed i valori di trasparenza, coerenza politica e correttezza vengono calpestati per questioni personali, per la corsa all’accaparramento di una poltrona o per la spartizione delle varie cariche istituzionali”. In particolare, il Pd lamenta “l’assenza di ben 4 consiglieri di maggioranza” nel corso dell’ultimo consiglio comunale celebratosi “grazie ai consiglieri di opposizione che ne hanno garantito il numero legale”.
“D’altronde – si legge nella nota – l’atteggiamento, a dir poco, mortificato tenuto dai Consiglieri di maggioranza (non un intervento, non una parola per tutta la durata del Consiglio) è la prova che tutti sono consapevoli che questa crisi ha radici profonde e che ulteriori tentativi di ricomposizione non fanno altro che peggiorare una situazione oramai insostenibile e che presto si ripresenterà ancora più difficile e dura, tutta a danno della nostra collettività”.

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beh, chi va con lo zoppo impara a zoppicare, soprattutto se claudicante lo era già…amici vostri, fatti vostri…peccato che ci vadano di mezzo sempre le comunità!!!

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acqua demo-cristiana

che perle di ragionamento…

FLOVILLA (CP-RB): L’ACQUA E I RANCORI DELLA POLITICA
La dottrina sociale della Chiesa ci soccorre indicandola come “bene comunitario”
24/11/2009 15.12.08
[Basilicata]

  (ACR) – “L’acqua è un bene irrinunciabile del nostro Pianeta. Senza acqua non si fa niente. La vita dipende dall’acqua. La vita è acqua. Ecco perché la risorsa idrica in quanto ‘valore’ non si deve e non si può privatizzare, bensì si deve gestire con molta cura, trovando una via d’uscita, una mediazione tra pubblico e privato”. E’ la convinzione del consigliere regionale del Centro popolare – La Rosa per la Basilicata, Antonio Flovilla.
“In Italia – continua Flovilla – pressoché ogni regione, paese e città piccola o grande ha le sue sorgenti. La Basilicata è in questo senso una regione fortunata. La risorsa è cospicua. Ma, spesso, nella sua gestione sono stati commessi e si commettono errori gravi. Per esempio nella dispersione. Nello spreco, insomma nella cattiva organizzazione di impianti, reti, modelli di gestione. Nella creazione di ‘carrozzoni’, questi sì pubblici, costosi e inutili rispetto agli interessi generali. Uno spirito manageriale, invece, aiuterebbe ad amministrare meglio la risorsa. Se il bene è pubblico, se il prezzo ai cittadini deve essere sociale, se la fruibilità deve essere universale ed omogenea, nulla vieta che i privati possano, a cascata, intervenire nella ottimizzazione dei servizi erogati. In Italia le autostrade le costruisce lo Stato poi, però, la gestione delle stesse viene affidata al mercato. La proprietà resta pubblica, la gestione del servizio è privata. Non dobbiamo spaventarci che in futuro l’acqua e le reti possano essere gestite in maniera più manageriale. Fissati per legge i criteri di massima, i tetti delle tariffe, fatte salve le politiche di tutela delle fasce più povere della popolazione ben vengano gestioni imprenditoriali fondate su efficacia ed efficienza, su un miglioramento delle performance prezzo – qualità”.
E’ inimmaginabile – sottolinea Flovilla – che il 40 per cento della risorsa idrica vada dispersa per obsolescenza degli impianti e degli acquedotti. Così come bisogna sviluppare, come si fa nel settore energetico, politiche di education che attivino consumi più sobri e mirati. Gli sprechi di famiglie e imprese vanno ridotti progressivamente, fino a renderli fisiologici. La politica, come sempre di più accade, si è divisa in uno sterile dibattito dal furore falsamente ideologico sulla privatizzazione. La logica sta, invece, da un’altra parte. L’acqua non potrà mai essere privatizzata. E’ un bene di tutti. La dottrina sociale della Chiesa ci soccorre indicandola come ‘bene comunitario’. Altra cosa è gestirne al meglio possibile l’uso in un rapporto virtuoso fra Stato centrale, Regioni, sistema delle autonomie e privati. Le forme migliori di flessibilità organizzativa e logistica dovranno essere sperimentate. Certo è che il cattivo esempio di Acquedotto lucano in Basilicata, gestito al 100 per 100 da enti pubblici non può che aiutarci a capire che le soluzioni migliori per i cittadini sono quelle che abbassando le tariffe migliorano, contemporaneamente, la qualità del servizio. Senza ipocrisie e lasciando perdere le contrapposizioni faziose”.

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cioè una botta al cerchio ed una alla botte, flovilla introduce la privatizzazione “etica” dei servizi, come se ai privati interessasse altro che il profitto, fatto di massimizzazione dello stesso e minimizzazione delle perdite (quindi anche delle dispersioni in rete, della manutenzione delle condotte e delle migliorie) in un’idea di capitalismo sociale che è sempre rimasta una teoria di alcune componenti “sociali” della chiesa cattolica

dopotutto se i carrozzoni funzionano come funzionano lo dobbiamo anche e soprattutto alle logiche spartitorie della politica a cui lo stesso flovilla ed il suo “partito” non sono certo indenni…ma guardiamoli in faccia, ogni tanto questi geni che siedono in consiglio regionale e che ci propongono perle coltivate di pensiero

 flovilla.bmp

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ma di che parliamo?

I LAVORI DEL CONSIGLIO REGIONALE
 
24/11/2009 13.27.23
[Basilicata]

  (ACR) – Si è riunito oggi il Consiglio regionale. Dopo una prima parte dedicata all’attività ispettiva, l’Assemblea ha iscritto all’ordine del giorno due mozioni riguardanti la costruzione di una Centrale a biomasse nel territorio del Comune di Tricarico. Con i due documenti, il primo a firma della consigliera Mastrosimone dell’Idv (16 votanti, 13 sì e 3 astenuti) e il secondo a firma dei consiglieri Di Lorenzo e Tisci di An-Pdl (16 votanti, 12 sì e 4 astenuti), “si impegna la Giunta regionale a sospendere la costruzione della centrale a biomasse, in attesa dell’approvazione del nuovo piano di indirizzo energetico ambientale regionale”.
La consigliera Mastrosimone sostiene che “la delibera di autorizzazione della Giunta alla società Clean Energy srl per la costruzione della centrale non offre sufficienti garanzie sulle possibilità di approvvigionamento del combustibile, sull’impatto che la centrale avrebbe sulla salute della popolazione e che contrasta con l’utilizzo agricolo e zootecnico dei territori interessati”.
Anche i consiglieri Tisci e Di Lorenzo evidenziano che “la centrale arrecherebbe gravi danni ambientali, oltre a pesanti ripercussioni sulle produzioni agricole e zootecniche in un territorio a spiccata vocazione agricola e forestale, con ripercussioni negative anche sul versante economico”.
Successivamente il consigliere Restaino (Pd) ha chiesto l’iscrizione all’ordine del giorno di una sua mozione riguardante il decreto legge sulla privatizzazione del servizio idrico. Nel documento si sottolinea che “il modello lucano di gestione del servizio risponde pienamente ai requisiti richiesti dalla normativa approvata dal Parlamento per cui si invita l’Autorità d’Ambito ad adoperarsi affinchè il modello riceva la debita conferma dalle autorità preposte“. Con la mozione, inoltre, “si dà mandato alla Giunta regionale di adottare quanto nei propri poteri per scongiurare ogni ripercussione sul sistema lucano”.
Al momento della votazione per l’iscrizione è venuto meno il numero legale per cui la seduta è stata sciolta.

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è venuto meno il numero legale e la seduta è stata sciolta e dal momento che il numero legale dipende dalla presenza dei consiglieri della maggioranza, arguiamo che non si voleva affatto discutere degli argomenti proposti, seppur in modo “bizzarro”…nel fratempo il piano energetico regionale va avanti, sarà approvato e la centrale definitivamente autorizzata…conclusione, gente presa per i fondelli…ma di che stiamo parlando?

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targhe

COMUNE TRAMUTOLA: ADOZIONE TARGA INTITOLATA AD IMPASTATO
 
24/11/2009 12.55.09
[Basilicata]
In seguito alla posizione assunta dal sindaco leghista di Ponteranica di far rimuovere la targa in ricordo di Peppino Impastato dalla Biblioteca civica l’Amministrazione comunale di Tramutola, considerata la richiesta pervenuta dal Comune di Castelsaraceno, con la quale il sindaco chiedeva a tutti i Consigli comunali lucani di aderire e condividere, con proprio atto di Consiglio, alla proposta di “adozione” della targa intitolata a Peppino Impastato, ha sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale la proposta di condividere in pieno la suddetta proposta.
“Con l’atto consiliare approvato, l’Amministrazione comunale di Tramutola – riferisce la nota comunale – ha voluto esprimere solidarietà alle famiglie di Peppino Impastato e di tutte le vittime della mafia.
Il Comune – si legge – ha voluto ribadire che occorre irrobustire la cultura antimafia soprattutto investendo sulle nuove generazioni, alle quali si possa rappresentare e tenere vivo l’esempio di Peppino Impastato che, da figlio di famiglia mafiosa, già giovanissimo, rompe con essa per intraprendere un’intensa attività politica, culturale e antimafia, fino all’estremo sacrificio.
Con l’adozione dell’atto consiliare l’Amministrazione di Tramutola ha scritto una pagina fondamentale a conferire nuovo impulso alla cultura dell’antimafia, attraverso una più incisiva azione dell’Istituzione e una maggiore attenzione da parte della società civile e delle forze politiche tramutolesi, nonché la necessità di contribuire al consolidamento di una cultura capace anche ad arginare le continue derive localistiche e populiste”.

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iniziativa meritoria di un’amministrazione che non brilla normalmente per acume…comunque bravi!!!…ma definire l’apposizione una targa come pagina fondamentale mi pare davvero troppo, considerando che è la cultura della democrazia ad essere la vera cultura dell’antimafia e se in ossequio alla prima gli avvisi dei consigli comunali fossero posti nell’albo prima dei consigli stessi e non dopo che questi sono avvenuti (come riferitomi da molte persone del luogo e cosa certo da verificare), sarebbe ancora meglio…piccoli vagiti di democrazia cercasi!!!…soprattutto cercasi argini, si contro le derive localistiche e populiste, male tutto italiano, ma anche contro quelle clientelari, male tutto lucano

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consigli provinciali

CONVOCATO PER DOMANI CONSIGLIO PROVINCIALE DI POTENZA
 
24/11/2009 12.04.14
[Basilicata]
Il presidente del Consiglio provinciale di Potenza Palmiro Sacco ha fissato per domani mercoledì 25, in prima convocazione, alle 10,30 e venerdì 27, in seconda convocazione, sempre alla stessa ora, una seduta dell’assise nell’aula consiliare di piazza Mario Pagano.
Cinque i punti all’ordine del giorno, i primi due riguardanti la definizione degli indirizzi per le nomine e la designazione dei rappresentanti della Provincia presso enti, aziende e istituzioni e una variazione al bilancio di previsione, esercizio finanziario 2009 e al Piano annuale delle opere pubbliche.
In seguito, verranno discussi tre ordini del giorno: il primo, proposto dal capogruppo Vittorio Prinzi (Idv) e sottoscritto da altri consiglieri, sulle attività di coltivazione degli idrocarburi connesse al centro oli Eni di Viggiano; il secondo, presentato dal capogruppo Tommaso Samela (Pd) e da altri consiglieri, contro la chiusura di alcuni corsi di laurea presso l’Università degli studi della Basilicata; l’ultimo, presentato dal consigliere Michele Destino (Pdl), riguarda una integrazione a un ordine del giorno sulla discarica di Venosa.
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