il santo fucilatore

SANTOCHIRICO: LA BASILICATA RIDUCE IL CONSUMO DI SUOLO
Il vice presidente della Giunta regionale tra i relatori di Urbanpromo 2009
05/11/2009 16.10.21
[Basilicata]
                                                                                                                         

(AGR) – Le politiche della Basilicata in materia di riqualificazione e recupero dei centri urbani e dei paesaggi sono state presentate dal vice presidente della Regione, Vincenzo Santochirico, nel corso di Urbanpromo, l’evento di marketing urbano e territoriale promosso dall’Istituto nazionale di urbanistica in corso da ieri e fino a sabato prossimo a Venezia.
Il vice presidente Santochirico, presentando l’attività svolta dalla Regione, ha evidenziato come “la Basilicata abbia abbandonato la logica del consumo di suolo, indirizzando le proprie attenzioni verso la riqualificazione del territorio, in grado di incentivare stili di vita basati sulla sostenibilità sociale, economica ed ambientale della comunità, con particolare attenzione al risparmio energetico, allo sfruttamento di fonti alternative, all’utilizzo di nuove tecnologie”.
“Intendiamo dare impulso – ha proseguito Santochirico – a modelli insediativi che rispondano ad una domanda abitativa particolarmente diversificata e ‘debole’, rappresentativa delle nuove istanze sociali che emergono dalle profonde modificazioni nella struttura demografica delle famiglie, nei processi di invecchiamento, nelle nuove modalità lavorative, di studio, di convivenza e di mobilità urbana”.
“Questi obiettivi potranno essere perseguiti attraverso la cooperazione fra pubblico e privato finalizzata a realizzare programmi di edilizia residenziale pubblica e convenzionata (a costi agevolati) e case per disabili, garantendo opere di interesse pubblico come spazi attrezzati, giardini, impianti sportivi, scuole e servizi. Decisive, ovviamente, per ottimali politiche di rigenerazione urbana, oltre alle misure di carattere più strettamente urbanistiche, sono le scelte di politica istituzionale e quelle di settore, nel campo energetico, turistico, dell’innovazione e della ricerca e dei servizi sociali integrati”.
All’incontro odierno sulla rigenerazione urbana partecipano anche i rappresentanti delle Regioni Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Calabria e Umbria.

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invece di andare in giro per l’italia a fucilare stupidaggini che non esistono affatto – dove sta questo minor consumo di territorio? – cominci a prepararsi l’assessore ad illustrare in modo chiaro le attività del suo assessorato in relazione a quanto dichiarato dal direttore dell’arpab oggi in commissione ambiente alla regione…potrebbe essere che magari quel suo ghignetto satiresco da furbetto della paletta eolica si trasformi in qualcos’altro

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dazi

CEREALICOLTURA, CIA: È NECESSARIO DIFENDERE QUALITÀ LUCANA
 
05/11/2009 15.48.55
[Basilicata]

Un provvedimento sbagliato e dannoso che va ad aggravare la situazione per i nostri cerealicoltori che già vivono una pesante emergenza, con prezzi in caduta libera e costi alle stelle”. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori della Basilicata commenta la decisione della Commissione Ue di correggere al ribasso i dazi all’import di grano duro, azzerando, addirittura, quelli per le produzioni di alta qualità, proveniente da Paesi terzi. Di qui la mobilitazione decisa dall’11 al 13 novembre prossimi sul territorio regionale con un’iniziativa specifica dedicata alla cerealicoltura per rilanciare il progetto del distretto cerealicolo lucano che comprende le aree tradizionalmente a vocazione cerealicola di qualità (principalmente Materano e Alto Bradano). “E’ da tempo che la Cia lucana – riferisce una nota della Confederazione – denuncia l’arrivo sui mercati italiani di grano dal Messico e dal Canada con gli effetti della concorrenza sleale per il grano di qualità lucano.
La Commissione – evidenzia la Cia – ha giustificato la riduzione dei dazi con l’aumento dei noli nei porti aumentati di 18,53 euro per tonnellata e del calo del prezzo del grano duro sul mercato Usa, passato da 125 a 121 euro la tonnellata.
Siamo in presenza di una misura che bisogna assolutamente contrastare. E’, oltretutto, un provvedimento che arriva in una fase drammatica di mercato, con il grano duro che in Italia è ormai pagato al di sotto dei prezzi di produzione e con la previsione di una nuova contrazione delle semine non solo a livello nazionale, ma anche europeo. Per questa ragione chiediamo – prosegue la Cia – l’intervento immediato del Governo italiano e dello stesso Parlamento Europeo affinché svolgano un’azione incisiva per far ripristinare i dazi sul grano duro, soprattutto su quello di buona qualità. La totale eliminazione di questo dazio, infatti, umilierebbe ulteriormente i produttori che hanno investito molto in qualità e ricerca”.
Considerato l’ottimo raccolto di Usa e Canada e di come il cambio euro dollaro è ultracompetitivo per i produttori nord-americani, è facilmente intuibile che – conclude la Cia – il provvedimento varato dalla Commissione di Bruxelles aprirebbe i porti europei al grano duro di buona qualità d’oltre Atlantico, con un prevedibile nuovo pesante abbassamento dei prezzi per i produttori italiani. Il che creerebbe una situazione intollerabile e le conseguenze per il frumento “made in Italy” sarebbero devastanti”.

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tutto giustissimo e che non mi si venga a parlare di antistoricità dei dazi sui prodotti alimentari, visto l’alto costo energetico ed ambientale (ancora poco o nulla calcolato) proprio delle derrate alimentari, ma occorre guardare nel suo insieme tutta la situazione del comparto e non fermarsi solo alla cerealicoltura…le fortune o sfortune dei mercati agricoli infatti non sono nei dazi in quanto tali, ma nel fatto che le merci agricole oggi siano fortemente finanziarizzate ed omologate per settori merceologici e non certo per provenienza o peculiarità (la borsa di chicago è quella che determina il prezzo mondiale del grano e di molte altre derrate, con tanto di futures, derivati, swap e tutte quelle belle cosette finanziarie che ormai avremmo tutti dovuto imparare a riconoscere come “merda” – e stavolta non vi chiedo neppure di passarmi il termine, poichè tale è la situazione!!!)…i dazi in quanto tali non impedivano certo la penetrazione di queste merci in europa, rientrando anche questi tra tutti gli altri in una negoziazione infinita tra u.e. ed u.s.a. sul commercio che metteva sullo stesso livello automobili, giocattoli, pasta, considerandoli come prodotti…semmai ci dazi reavano meccanismi protezionistici non basati su altre motivazioni che non fossero solo quelle economiche (se i dazi fossero dovuti per merci prodotte secondo tipologie produttive che distinguono tra agricoltura tradizionale ed agricoltura con utilizzo di fitofarmaci e pesticidi, la cosa cambierebbe di molto, prospettandosi un maggiore interesse per la salute umana ed animale e per il rispetto ambientale che proprio quei dazi andrebbero a determinare)

il problema così diviene ancora una volta quale modello di agricoltura dobbiamo praticare…se l’europa scegliesse un’agricoltura che predilige alla quantità la qualità non solo merceologica, ma ambientale della stessa, i dazi sarebbero un discrimine più che giusto per preservare parametri sanitari di interesse generale giudicati come prevalenti anche rispetto al mercato…e non siamo certo su quella strada!!!

  

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un logo per un parco che non c’è

PARCO APPENNINO L., BANDO PER IDEAZIONE LOGO
 
05/11/2009 12.59.03
[Basilicata]

Prende forma il progetto di creare in tempi brevi l’immagine che dovrà connotare graficamente il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. È stato pubblicato, infatti, il bando concorso di idee per selezionare il migliore progetto relativo all’ideazione del logo destinato ad essere l’emblema definitivo del Parco. Poche ed essenziali sono le caratteristiche richieste. L’immagine dovrà raffigurare in forma simbolica, uno o più elementi che rappresentino in modo esaustivo il territorio, ispirati all’ambiente naturale, al paesaggio culturale e/o a quello antropico. I lavori presentati saranno esaminati da un’apposita commissione nominata dall’Ente Parco. Ai primi tre classificati andrà un premio in denaro, mentre il lavoro prescelto come vincitore del bando sarà sottoposto ad apposito restyling grafico. Sull’operazione punta molto il Commissario Straordinario dell’Ente Domenico Totaro che, considerando l’importanza della scelta del logo, auspica la più larga partecipazione da parte di tutti coloro a cui il bando è rivolto. Ad essere chiamati a concorrere, infatti, sono un po’ tutti. Dall’artista affermato, al giovane studente, al grafico, all’alunno delle scuole di ogni ordine e grado e al semplice cittadino, in forma singola o associata. Una vasta platea di persone, dunque, che dovranno concorrere a determinare quale sia l’immagine che meglio e con più originalità può promuovere e diffondere l’immagine del Parco. Il limite massimo per la presentazione delle proposte è il 1 febbraio 2010 alle ore 13.00. Gli estremi del bando si possono scaricare dal sito ufficiale del Parco www.parcoappenninolucano.it

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strana situazione quella di lanciare un concorso per ideare il logo di un parco che nei fatti ancora non c’è (mentre il petrolio c’è ed eccome se c’é – 8 nuovi pozzi in pochissimi chilometri), soprattutto se a lanciarla è un commissario tuttora pendente tra ricorsi vari alla cui azione son sicuro potrebbe presto aggiungersi un altro commissario, questa volta sugli affari energetici…non voglio ripercorrere ora tutta la storia triste del nostro” parco, dei continui attacchi di molti imbecilli e di qualche furbone, dell’eni che li muove e che nel frattempo continua a fare ciò che vuole tra i nostri boschi (ma avete una vaga idea di cosa sta accadendo nei dintorni di calvello?…la traccia per l’oleodotto è diventata un’autostrada!!!)…a me totaro non piace affatto e non mi piace la sua idea di parco, ma è pur sempre il commissario del parco (che non c’è) e se per farlo essere finalmente quel parco un logo è un primo passo, allora questo va incoraggiato…se possibile parteciperò anche io all’ideazione del logo…se possibile, ovvio, ma la cosa certa è che mi batterò sempre perchè quel parco diventi una realtà 

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le cose ci appaiono ora chiare

I LAVORI DELLA III COMMISSIONE CONSILIARE
 
05/11/2009 12.27.15
[Basilicata]
  (ACR) – Il presidente della Terza Commissione consiliare, “Attività produttive, Territorio, Ambiente”, Francesco Mollica, al termine delle audizioni richieste dal consigliere Salvatore per chiarire alcune notizie comparse sugli organi di stampa, e a seguito del dibattito scaturito, ha inteso fare alcune precisazioni. “Sulla questione Arpab e sui problemi attinenti tale agenzia – riferisce Mollica – è stato sentito nell’ultima seduta della Commissione il direttore della stessa Agenzia, Vincenzo Sigillito, dopo che in precedenza erano state audite le organizzazioni sindacali. Dalla audizione e dai documenti consegnati dal Direttore dell’Arpab – continua Mollica – su richiesta, anche, di alcuni componenti la Commissione gli atti saranno trasmessi alle Procure della Repubblica di Potenza e Melfi e alla Corte dei Conti. Sigillito – ha proseguito Mollica – rispondendo circostanziatamene a quanto sollevato da parte dei sindacati ha però ammesso che, intanto, l’Ente non ha l’accreditamento dovuto e richiesto dalla normativa in vigore per attestare i valori ambientali e tale accreditamento, sempre a detta di Sigillito, arriverà entro la fine dell’anno. Il Direttore – riferisce sempre Mollica – ha detto di aver rilevato, dal momento della sua nomina, un Ente in uno stato comatoso, dove il personale, le strutture ed i servizi erano non confacenti al ruolo ed alla mission che l’Arpab doveva svolgere. Vi erano affidamenti esterni per funzioni proprie dell’Arpab Basilicata, non vi erano strutture e strumentazioni e una parte del personale non aveve la ben che minima cognizione di ciò che fosse il lavoro da svolgere. I contrasti con i sindacati e con il personale, o per lo meno con una parte di essi – continua Mollica riportando quanto asserito da Sigillito – provengono proprio dal dover rimettere in piedi una struttura non consona e non idonea allo svolgimento dei compiti di istituto”.“Sempre il Direttore – afferma il presidente della Commissione – ha dichiarato di aver già trasmesso alle Procure competenti diverse segnalazioni e disfunzioni che sfociano nella illegalità vedendosi, quindi, obbligato a rivolgersi agli organi in questione. Grande interesse da parte della Commissione unito a stupore – dice Mollica – ha suscitato la documentazione e la discussione che si è tenuta su Fenice, dove si rileva una nota con la quale il Direttore dell’Arpab comunica alle Procure della Repubblica di Potenza e di Melfi che su Fenice non vi sono dati certificati negli anni 2002, 2003, 2004, 2005 e 2007. E’ sconcertante – sottolinea Mollica – che, a fronte di un monitoraggio che era stato sancito ed affidato all’Arpab con delibere di Giunte regionale n. 2584/1999 e 304/2002, nonché successivo Protocollo di Intesa tra il Dipartimento ‘Ambiente e Territorio’ della Regione Basilicata ed Arpab relativamente alle analisi delle acque di falda all’interno dell’area del termodistruttore Fenice, il tutto sia stato disatteso. Da queste note presentate dal Direttore e inviate alla Procura – precisa Mollica – si evince che dal 2008 sono stati superati i parametri di soglia previsti dalla Tabella 2, allegato 5, parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006 in relazione ai seguenti parametri: nichel, mercurio, fluoruri, nitriti, triclorometano, tricloroetilene, tetracloretilene, bromodiclorometano, dibromoclorometano”.

“In virtù di queste dichiarazioni – annuncia Mollica – la Commissione ha ritenuto di voler approfondire, attraverso l’audizione dell’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, il ruolo di controllo della Giunta regionale per le mancanze denunciate e certificate nelle varie audizioni. La commissione procederà a tutto questo nella prossima seduta che si terrà mercoledì prossimo 11 novembre, audendo l’assessore Santochirico”.

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bene, benissimo, anzi malissimo…perchè se l’ente non ha l’accreditamento richiesto dalla legge per certificare ha tuttavia certificato, dalla fenice al petrolio della val d’agri, passando attraverso tutte le procedure fondamentali che la legge attribuiva all’ente in tema di certificazioni?

e come mai i monitoraggi pur affidati per delibera regionale all’arpab da lungo tempo sulla fenice (e non solo) non presentano dati certificati?…se i rilevamenti non sono stati eseguiti negli anni precedenti, le responsabilità sono ovviamente dei direttori dell’epoca, ma sigillito è direttore dell’arpab dal 2006 e prima di quella data, come si evince dal sito arpab, prima dirigente dell’autorità ambientale, poi direttore generale del dipartimento ambiente, quindi non poteva non sapere della situazione dell’agenzia

l’audizione di santochirico è un atto dovuto non solo gerarchicamente, ma democraticamente, dal momento che è soprattutto alla popolazione e non solo alla politica che si dovrà rispondere di gravi lacune nella tutela ambientale

crediamo che giunti a tal punto, fermo restando un direi doveroso intervento della magistratura, le dimissioni di sigillito siano un atto dovuto, quelle di santochirico un atto ragionevole

proseguo con le dichiarazione del capogruppo pd in consiglio regionale e candidato alla segreteria regionale, erminio restaino

ARPAB, DICHIARAZIONE DEL CAPOGRUPPO DEL PD RESTAINO
 
05/11/2009 13.38.54
[Basilicata]

(ACR) – “L’audizione in Terza commissione consiliare del Direttore generale dell’Arpab – afferma Restaino – ha ampiamente dimostrato che da qualche anno l’Agenzia regionale ha decisamente intrapreso un percorso virtuoso teso a rendere servizi sempre più efficienti alla comunità regionale in direzione della difesa della salute dei cittadini e dei territori. Entro fine anno i laboratori Arpab saranno finalmente accreditati. Se fino a qualche tempo fa anche comuni analisi venivano esternalizzate, da tempo non è più così e le attività, ad esempio sulle acque (di balneazione, potabili, minerali e di dialisi), sono prassi quotidiana. Il direttore generale ha altresì evidenziato che, accanto alle attività di routine, sono state implementate attività di eccellenza quali: la rete locale di monitoraggio di tutte le matrici ambientali presso l’Itrec di Rotondella ed ancora il monitoraggio sulla ‘legionella’, causa di patologie gravissime. Bene ha fatto il dr Sigillito – sostiene Restaino – a denunciare, anche alle autorità giudiziarie, l’assenza di dati ufficiali relativamente al periodo 2002-2006 sull’impianto di Fenice, a Melfi. È interesse dell’Amministrazione regionale attraverso tutte le sue articolazioni esercitare rigorosamente i poteri di vigilanza. È appena il caso di ricordare – conclude il consigliere – che il Consiglio regionale della Basilicata ha riconosciuto ed apprezzato il nuovo corso dell’Arpab aumentando, negli ultimi anni, in maniera cospicua, la dotazione finanziaria dell’Agenzia”.

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questa dichiarazione si commenta da sola…tuttappostismo fino alla testardaggine!!!…o fino all’idiozia?

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faccia di bronzo agricolo

STATO CRISI AGRICOLTURA, UDC: FALLIMENTO POLITICHE REGIONALI
 
05/11/2009 12.10.20
[Basilicata]

  (ACR) – “Lo Stato non è il pozzo di S. Patrizio. Impegnare lo Stato sulle questioni nodali del Sud è una cosa seria, ma chiedere soldi allo Stato è molto discutibile quando nelle casse della Regione ci sono disponibilità economiche ingenti non spese. Oltre 600 milioni di euro inattivi. La dichiarazione dello stato di crisi dell’agricoltura di Basilicata rileva ‘negativamente’ come sono state praticate le politiche di sviluppo dell’agricoltura in Basilicata in questi ultimi anni”. E’ quanto dichiarato dal consigliere Fierro e dagli altri esponenti regionali dell’Udc, Vincenzo Ruggiero e Agatino Mancusi.
“In tempi non sospetti, con serietà abbiamo evidenziato – continuano i consiglieri – la crisi dell’agricoltura. Abbiamo presentato documenti, mozioni: ad oggi il confronto tra le parti è stato sempre rinviato. Alla fine, il Governo regionale dichiara lo stato di crisi del comparto agricolo chiedendo aiuto allo Stato, mentre giacciono ingenti risorse nei cassetti della Regione. Basta allora con le dispute verbali presenti sugli organi di informazione che non giovano all’agricoltura. Il mondo associativo è confuso, mentre la crisi avanza in modo irreversibile. Gli agricoltori hanno bisogno di provvedimenti urgenti e, ad oggi, i 600 milioni di euro a disposizione della Regione restano bloccati nei cassetti del Dipartimento Agricoltura. Coloro che, nel passato, avevano chiesto il cambio di passo nella gestione del comparto agricolo si sentano appagati dalla loro ‘infelice intuizione’. Il tempo è galantuomo”.
“Sarebbe stato serio – conclude Fierro – attivare i Tavoli Verdi per concertare azioni di medio respiro e portare il confronto nel Consiglio regionale. Appuntamento chiesto insistentemente da mesi. Intanto la crisi avanza e in modo irreversibile . Il latte viene gettato, i produttori del settore guadagnano cifre irrisorie. Il prezzo del pane e della pasta sale nell’indifferenza generale. Le Associazioni agricole fanno quello che possono fare. L’agricoltura è a pezzi”.

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che faccia di bronzo agricolo, gaetano fierro, detto tanino!!!…a proposito, avendo dichiarato durante la campagna elettorale delle scorse politiche che si sarebbe ritirato dalla politica se non eletto, stiamo ancora aspettando tutti che lo faccia e liberi finalmente la regione dalla sua presenza “politica” (per carità, come uomo mi è addirittura simpatico!!!)…ma se fierro è stato assessore all’agricoltura come pretende di denunciare un fallimento che lui stesso ha contribuito a conclamare (sarebbe ingeneroso dire provocare…troppe le responsabilità storiche in tal senso)?…e quale mai è stato il cambio di passo che oggi pretende di aver invocato durante il mandato?…mi è stato riferito di sue proposte agli agricoltori durante incontri di coltivazione di oleoginose per bio-masse…è questo il suo cambio di passo?…non capiamo poi come mai denunci il denaro fermo solo ora, quando questa situazione era di fatto già presente ai suoi tempi assessorili?…troppo comodo ora, a pochi mesi dalle elezioni, fare i puri, quando si è stati i principali esponenti dell’udeur di mastella e delle spartonzie genetiche a quel movimento

il gioco al rialzo è svelato, dunque…contrattare sia con il centrodestra che con il centrosinistra, al miglior offerente…la politica di un partito nuovo, morale, con le idee chiare…tanto chiare che elegge un cuffaro condannato per fiancheggiamento della mafia, convive con i caltagirone e con molti palazzinari romani e non solo…e qui da noi?…quali affari fanno gli uddiccì?…a chiunque viva le realtà locali molte cose sono chiare, ciò che manca è il coraggio di sbugiardare persone e pratiche fi troppo poco limpide per un partito che innegia alla moralità cattolica  

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salvatore

AUDIZIONE ARPAB, SALVATORE: CHIARIRE RUOLO E RESPONSABILITA’
 
05/11/2009 09.20.11
[Basilicata]

  (ACR) – “Alla luce delle audizioni sin qui svolte in Terza Commissione consiliare, ‘Attività produttive, Territorio, Ambiente’, e delle questioni emerse nel corso delle stesse si impone l’esigenza di ascoltare anche l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del gruppo Socialista, Donato Paolo Salvatore.
“L’audizione si rende necessaria – spiega Salvatore – dopo le dichiarazioni rese dal Direttore generale dell’ Arpab, Vincenzo Sigillito, sullo stato dell’Ente e sulla sua capacità di assicurare servizi efficienti alla comunità regionale, sulla sua recente storia e sulle affermazioni fatte circa la ‘competenza di alcuni suoi dirigenti’. Attraverso l’audizione dell’assessore Santochirico – continua Salvatore – sara’ necessario capire quali azioni il Dipartimento intende compiere per riportare serenità all’interno dell’ Ente, per il ripristino di corrette relazioni sindacali, per fare piena luce su cosa si intenda ‘per cosa è oggi l’Arpab e cosa era prima’, avere contezza sui giudizi espressi sulle professionalità presenti in Arpab, sulle ragioni e sulle procedure di attivazione dei tanti rapporti precari esistenti nell’Ente, sulla attivita di formazione attivate e dei soggetti che ne hanno beneficiato”.
“Fare chiarezza e farla presto – sostiene Salvatore – attesa la responsabilità che oggi ha l’Arpab in ordine alla sicurezza ambientale ed alla tutela della salute dei cittadini e dei nostri territori, è un imperativo categorico, ne va della autorevolezza delle Istituzioni e di chi ne esercita la guida e sarà valutata tale alla luce delle decisioni improcrastinabili che oramai si rendono necessarie verso l’Arpab, esercitando il potere di vigilanza che è proprio della Giunta regionale”.

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mi pare una cosa sensata, consigliere salvatore, cosa che mi fa pensare che lei sia uno dei pochi (forse l’unico?) in quel consiglio a tenere la testa sulle spalle e ad esercitare un giudizio non meramente tuttappostista su una faccenda che – ha ragione lei! – rischia di delegittimare ulteriormente le istituzioni…istituzioni che non vanno rispettate per il semplice fatto di esser tali (come de filippo ha chiesto qualche tempo fa!), ma poichè in esse si riconosce un vincolo di fiducia tra cittadino ed istituzione stessa che non può essere un fatto di pura formalità o di ossequio acritico…la fiducia bisogna meritarla e scavare a fondo nell’arpab e nelle attività del dipartimento (molti funzionari compresi, alcuni direi insospettabili) è un primo passo verso il ristabilimento di relazioni basate proprio su questa

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PIOT, COMUNE SAN SEVERINO: DOMANI INCONTRO IMPORTANTE
 
05/11/2009 09.54.15
[Basilicata]
“Un incontro importante ci permette di conoscere questo nuovo strumento di sviluppo turistico, uno strumento attraverso cui pubblico e privato insieme possono mirare a costruire un progetto di crescita dell’area”.
E’ quanto afferma il vicesindaco del Comune di San Severino Lucano, Luciano Franco Fiore in merito all’incontro sui Piot che si terrà domani nella alle 10,00 nella cittadina.
“Verso i sistemi turistici locali – la sfida dei Piot” il tema dell’incontro che vedrà la partecipazione dell’assessore regionale al Turismo Gennaro Straziuso, i direttori generali del Dipartimento Attività Produttive Andrea Freschi, dell’Apt Gianpiero Peri e dell’Ufficio Turismo Dipartimento Attività produttive, Lorenzo Affinito.
I lavori saranno conclusi dal presidente della Giunta regionale Vito De Filippo.
Con i Piot l’obiettivo – prosegue Fiore – è quello di raggiungere le seguenti finalità: “trasformare in vantaggio competitivo le risorse culturali e naturali, paesaggistiche e territoriali presenti in regione
perseguire uno sviluppo turistico sostenibile privilegiando investimenti eco-compatibili ed a basso impatto ambientale accrescere la competitività nazionale e internazionale delle destinazioni turistiche regionali favorire il processo di “destagionalizzazione” dei flussi turistici verso la Basilicata diversificare l’offerta ricettiva regionale mediante la messa in campo di interventi volti alla valorizzazione dei ‘poli’ di attrazione turistica ed alla costruzione di mirate ‘reti’ turistiche tematiche sostenere l’orientamento al mercato calibrando i pacchetti turistici locali in relazione ai target dei flussi di consumo da attrarre”.

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potrebbe non significare nulla sia l’incontro, che il comunicato, ma a voler ricordare alcune dichiarazioni roboanti dal palco della manifestazione contro la centrale del mercure, qualcuno a caso parlò di realizzare un grande parco acquatico al posto della centrale, utilizzando le acque delle sorgenti limitrofe…sono progetti costosi, ovviamente, ed i soldi non bastano mai…come si direbbe a roma, allora bisogna spiottare (lett. chiedere piotte, cioè le vecchie monete da cento lire…oggi magari il valore in euro è anche cresciuto)…l’occasione dei piot è ghiotta…e pur di spendere soldi in lavori e progetti che generano comparizie per amici ed amichetti, neppure ci si chiede se in un parco nazionale un’operazione simile abbia un senso o se non si tratti dei soliti progetti (artepollino per rimanere in tema) che ripropongono il limite che gli esseri umani dovrebbero darsi di fronte alle esigenze di tutela ambientale, limite di intelligenza se non di amore per l’ambiente…qualcuno potrebbe andarci e dirne quattro agli invitati?…tutti noti amanti dell’ambiente!!!

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bubbico c’è

dopo aver chiarito che il sottoscritto non è il vicepresidente di confindustria basilicata, ma trattasi di un’omonimia (meglio chiarire una cosa tanto palesemente assurda, ma che pur qualcuno aveva suggestionato)

 

BUBBICO (PD): SCONGIURATA PRIVATIZZAZIONE ACQUA

 
04/11/2009 19.02.46
[Basilicata]
“Grazie a un emendamento del Partito democratico è stata scongiurata la privatizzazione dell’acqua, bene indispensabile, di primaria importanza per tutti i cittadini”. Lo annuncia il senatore e capogruppo del Pd in commissione Industria Filippo Bubbico, primo firmatario dell’emendamento.
“Inserire una riforma tanto importante per i cittadini qual è quella dei servizi pubblici locali nel Dl obblighi comunitari ha significato non solo privare il Parlamento della possibilità di un esame approfondito del provvedimento ma creare una riforma pasticciata che non tiene conto delle specificità di ciascun servizio pubblico. L’emendamento del Pd ha il merito di scongiurare questa eventualità poiché la sua approvazione – spiega Bubbico – consente al servizio idrico di restare saldamente nella titolarità e nel governo delle amministrazione pubbliche, tanto da soddisfare i principi del pieno controllo pubblico sulla qualità, l’accessibilità e il prezzo del servizio per gli utenti”.

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non conosco l’emendamento, ma non ci si può candeggiare all’esterno indossando la stessa biancheria intima da parecchie settimane…vorremmo assicurazioni chiare anche sul livello locale, su molte, moltissime materie, magari cominciando proprio dall’acqua (ed ovviamente non possiamo non parlare anche di sua oceanità mitidieri e del suo megagalattico stipendio ad acquedotto lucano), e non tuttappostismo…comunque trattasi di comunicato di mera esistenza…bubbico c’è e deve pur dimostrarlo in qualche modo!!!

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