ancora…

PROVINCIA MT, STELLA SU CADUTA MURO DI BERLINO
 
09/11/2009 17.29.36
[Basilicata]

“La caduta del Muro di Berlino, che ha trascinato via con sé, tra gli altri, la Guerra Fredda e la Cortina di Ferro, è una data significativa per la Germania e per l’intera Europa”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella.
“Il 9 novembre 1989 – aggiunge – vennero abbattute definitivamente quelle obsolete e tragiche divisioni ideologiche che avevano preso in ostaggio la libertà di milioni di persone. Un esempio di coraggio che deve poter guidare e ispirare le azioni politiche di tutti i paesi, a ogni livello e grado istituzionale.
Simbolicamente anche noi saremo lì stasera, alla Porta di Brandeburgo quando il muro cadrà di nuovo. Saremo lì quando Lech Walesa darà la spinta alla prima pietra del domino, un muro di polistirolo alto due me¬tri e mezzo, e all’estre¬mo opposto, a ricevere l’ulti¬ma tessera, ci sarà il presiden¬te della Commissione europea José Manuel Barroso, simbolo di un presente ricco di sfide per lo sviluppo.”

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come sotto, con l’aggravante della retorica brunovespiana dello show televisivo

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once were communist

PROVINCIA PZ, LACORAZZA SU CADUTA MURO DI BERLINO
 
09/11/2009 16.01.42
[Basilicata]

“A vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, l’evento che oggi viene celebrato, continua ad evocare in intere generazioni la speranza del cambiamento, della libertà e della pace tra i popoli e le nazioni”.
Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, sottolineando come “il crollo di quel muro, la cui costruzione iniziò nel 1961 e che fu smantellato proprio il 9 novembre 1989 “dopo aver diviso vite, persone e storie, non solo segnò la fine della guerra fredda, la riunificazione della Germania e dell’Europa e l’inizio di una nuova stagione da un punto di vista economico, politico e culturale, ma ebbe, e continua ad avere, un fortissimo valore simbolico legato all’abbattimento delle divisioni e al superamento delle frontiere”.
“Oggi il muro di Berlino – ha affermato Lacorazza – rappresenta uno spartiacque politico anche per le giovani generazioni. C’è, infatti, un’importante fascia di cittadini ed elettori che ha iniziato a fare politica dopo la caduta del muro, a votare e partecipare senza aver vissuto le divisioni, le lotte e le contrapposizioni della storia, ma avendole apprese dai libri e dai racconti. Una nuova cultura della politica, quindi, che può essere utile a dare al mondo una visione moderna e orientata al futuro Le culture politiche del novecento potranno continuare a vivere in una nuova cultura se anche le nuove generazioni, fino in fondo, saranno protagoniste del destino del mondo. C’è quindi un fiume che può scorrere senza dighe, lungo un percorso naturale della storia”.
“Se la caduta del muro di Berlino – ha concluso – ha dato, dunque, uno straordinario contributo all’evoluzione della politica mondiale e ha segnato un nuovo inizio per l’Europa, la celebrazione di questa significativa ricorrenza non può non accendere i riflettori e richiamare l’attenzione sulle tante lacerazioni che ancora nel mondo dividono vite e territori, con muri fatti di odio, pregiudizi ed egoismi”.

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il comunicato ovviamente non significa nulla, qualche addetto stampa scrive, lacorazza legge ed approva, i giornali, ma soprattutto la tass locale publica subito…funziona così…e non significa nulla persino il mio titolo “once were communist” (una volta erano comunisti), parafrasato dal famoso film di  Lee Tamahori once were warriors (1994)…ed allora, si chiederà qualche lettore perchè commenti una cosa inutile, rischiando di scrivere anche tu una cosa alatrettanto inutile

allora che il muro di berlino sia caduto mi pare un ovvio spartiacque tra due epoche e che sia stato l’effetto di un sommovimento già in atto da tempo nei regimi sovietico e satelliti (oserei dire che il muro comincia a cadere già prima della costruzione ed in polonia, ma questa è materia dottamente storica che forse poco interessa) altrettanto chiaro, che sia stato un bene non è l’evento in sè a dirlo, ma la genesi di quel sommovimento a cui accennavo…bene è caduto e sono caduti anche i muretti locali (pensiamo a gorizia), ma ci sono ancora altri muri (corea del nord – corea del sud, ex sahara spagnolo al confine tra marocco e mauritania, tanto per citarne qualcuno) di cui si parla a volte, altre volte mai (dipende dalle convenienze o dall’infiammarsi delle situazioni), altri che imbarazzano (reticolati alla frontiera tra messico ed u.s.a. o muri virtuali nel nostro mediterraneo), altri ancora che, pur odiosi esattamente e forse anche più degli altri, trovano persino giustificazioni ideologiche od ipocrite (dipende dalle parti) e mi riferisco al muro che divide israele dalla palestina, o meglio dai territori occupati di cisgiordania

mi avrebbe fatto piacere che almeno lacorazza ne accennasse, ma visto che once were communist e now are presidents, tutto si spiega 

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sollecitazioni

TRASPORTI, DIGILIO (PDL) SOLLECITA MINISTRO MATTEOLI
 
09/11/2009 14.54.05
[Basilicata]
In una lettera al Ministro alle Infrastrutture Altiero Matteoli il senatore del Pdl Egidio Digilio ha sollecitato “interventi urgenti per rimuovere l’inadeguatezza nella direzione del compartimento Anas per la Basilicata e per rivedere la decisione di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) della soppressione della Direzione Centrale Operativa (Dco) di Potenza Superiore”.
Secondo Digilio “tutta la gestione del programma di lavori per l’adeguamento del ponte di Picerno sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano è caratterizzata, da mesi, da sottovalutazione del problema che invece è prioritario per le esigenze di mobilità delle comunità lucane lungo la direttrice Salerno-Napoli-Roma. Da qualche giorno un’ ulteriore interruzione lungo il percorso stradale alternativo e pertanto obbligatorio – aggiunge Digilio – conferma la inadeguatezza della direzione tecnica locale dell’Anas che deve fornire un dettagliato rapporto sullo stato dei lavori senza scaricare su imprese appaltatrici e progettisti proprie responsabilità e ritardi accumulati”.
Quanto all’accorpamento a Bari delle funzioni oggi svolte in Basilicata dalla Dco, il parlamentare del Pdl ha chiesto al Ministro di “avere spiegazioni da parte dei dirigenti di Rfi-Trenitalia perché si tratta comunque di un’ulteriore penalizzazione e spoliazione per la Basilicata che già registra gravi carenze infrastrutturali”.

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il ministro matteoli, sollecitato, solleciterà il presidente di rfi, che a sua volta risponderà al ministro, che a sua volta ancora risponderà al senato al question time per una manciatina di minuti…è tutto a posto, caro digilio…e digilio si dirà soddisfatto per la risposta del ministro, non mancando di fare un bel comunicato stampa a basilicatanet ed ai giornali locali nel quale ribadirà che grazie alla sua sollecitazione il pdl, il governo, persino il signo b. in persona e forse anche nostra signora dei miracoli, han preso a cuore le sorti della nostra piccola, volenterosa regione…in ogni caso il ponte si farà quando si farà, il centro se ne andrà quando se ne andrà, perchè il centro dell’interesse nazionale è ora, sempre non ci siano terremoti o frane a mettersi di traverso, costruire quella meraviglia dell’idiozia umana che si chiama ponte sullo stretto e che un po’ più ponte del ponte di picerno pure è…che scuderia di brocchi!!!

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pisus

DE FILIPPO: AL VIA I PISUS, 73 MEURO PER POTENZA E MATERA
 
09/11/2009 14.19.54
[Basilicata]

(AGR) – Il Presidente della Regione, Vito De Filippo, ha sottoscritto oggi, nella sala Verrastro della Giunta regionale, con i comuni di Potenza e Matera le rispettive intese per l’attuazione dei Pisus, i Programmi integrati di sviluppo urbano sostenibile, finanziati nell’ambito del programma operativo Fesr 2007 – 2013. La prima dotazione finanziaria è di circa 73 milioni di euro dei quali 33 destinati alla città di Matera e 40 alla città di Potenza.
“Oggi – ha detto De Filippo – presentiamo uno degli atti più importanti del nuovo ciclo di programmazione, non solo per il consistente investimento finanziario, ma anche e soprattutto per la scelta programmatica”. I Pisus, infatti, si inseriscono all’interno del quadro di riferimento comunitario e nazionale per quel che riguarda “La politica di coesione: il contributo delle città e degli agglomerati urbani alla crescita e all’occupazione”. “Tutta la nuova programmazione comunitaria – ha spiegato De Filippo – si muove intorno alla necessità di valorizzare il ruolo delle grandi metropoli urbane come motori dello sviluppo. Noi, non avendo città con altissime dimensioni, tuttavia, nella serrata interlocuzione con la Commissione europea abbiamo evidenziato come Matera e Potenza, pur essendo piccole rispetto alle grandi città, rappresentino per l’intera Basilicata due sistemi urbani di fondamentale importanza per la crescita di tutta la regione”.
Le azioni per lo sviluppo urbano sostenibile in Basilicata sono finalizzate: a promuovere le città lucane come motori dello sviluppo e della competitività regionale; ad accrescere la disponibilità e la diffusione di funzioni e servizi urbani qualificati; a promuovere l’inclusione sociale e la coesione interna delle aree urbane.
“In particolare – ha aggiunto De Filippo – nell’elaborazione del programma per i due sistemi urbani sono stati considerate alcune specificità per Potenza e Matera. La città dei Sassi verrà valorizzata come grande attrattore turistico-culturale attraverso la promozione degli aspetti ambientali, culturali e relazionali anche al fine di attrarre investimenti innovativi. Dall’altra parte vogliamo valorizzare Potenza come la città dei servizi elevati e innovativi partendo da punti di eccellenza come l’università, l’azienda ospedaliera, e così via. Tuttavia – ha continuato De Filippo – con questo non significa che saranno cancellate le altre prospettive sapendo che potranno essere finanziate con altri strumenti”.
Soddisfazione è stata espressa, nel corso dell’incontro, dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero che ha ringraziato il Presidente De Filippo e la Regione Basilicata “per aver favorito nell’ambito dei fondi P.O.Fesr 2007-2013 un canale di finanziamento esclusivamente dedicato allo sviluppo urbano. Utilizzeremo queste risorse – ha detto Santarsiero – per rafforzare il ruolo della città quale centro di eccellenza per la erogazione di servizi, per sostenere la nostra economia e per realizzare significativi interventi di riqualificazione urbana e di potenziamento del sistema di trasporto locale. Avvieremo rapidamente le fasi di approfondimento e consultazione per la definizione del programma di interventi che sarà inserito nell’ambito delle politiche di sviluppo dell’area metropolitana”.
Nel corso della conferenza stampa è stato anche reso noto il cronoprogramma dell’iniziativa imposto dalla Commissione europea anche per evitare il disimpegno automatico dei finanziamenti. Il protocollo d’intesa con la definizione degli interventi da realizzare dovrà essere sottoscritto con i due comuni entro la fine del 2009. I piani di azione dovranno essere completati entro 10 mesi dalla sottoscrizione dei protocolli e, infine, gli accordi di programma dovranno essere firmati entro 2 mesi dall’approvazione dei piani di azione.
“Con i Pisus – ha concluso il presidente della Regione, Vito De Filippo – si valorizzano le peculiarità delle città consapevoli come siamo che, in questo modo, sarà l’intero territorio regionale a raccogliere gli effetti benefici”.

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un solo intervento di conseguenza rispetto a quanto affermato?…pare assurdo che si acceda al programma senza ci siano già piani ed idee, ma questi piani e queste idee, quindi questi progetti, quando sono stati discussi con la cittadinanza?…quando si è tentato di interloquire con chi, i cittadini, non è solo dante causa di un mandato, ma referente ultimo e prioritario di ogni azione politica?…se a potenza gli interventi riguardano alcune ideuzze di santarsiero e sodali circa una rimodulazione ancor più volta al cemento della città, rimodulazione ben illustrata nel regolamento urbanistico e nel piano metropolitano (p.u.m.) e da tener ben collegata sia al piano energetico regionale, sia al piano provinciale dei rifiuti della provincia di potenza, ma soprattutto volta a favorire quella “disponibilità” a diventare un annesso del sistema energetico in questi ultimi contenuto, abbiamo tutti già capito di cosa si parla e di cosa si finanzierà con i pisus…la parola sostenibile che chiude l’acronimo del programma europeo indica, o dovrebbe indicare, che le azioni sono volte a far divenire sempre più efficienti, anche energeticamente, le città e questo, traslato nella nostra regione, immagino tutti immaginano, dovrebbe significare avviare un veloce piano di riconversione energetica e di forte risparmio delle enormi quantità di energia che oggi le città consumano, di azioni di ristrutturazione del patrimonio edilizio attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche bio-architetturali, di ideazione di interfaccia tra sistemi di trasporto che dovranno sempre più integrarsi in un concetto radicalmente diverso dall’idea di trasporto pubblico finora vigente e che non consideri più l’ambito cittadino separato da un ambito territorialmente più ampio che possa riguardare l’intera regione, dell’idea di città che da luogo della concentrazione diviene ganglio di scambio di valori materiali ed immateriali, di merci e di idee, senza creare scale di valori tra centro e periferia…questo significa lavorare perchè alla logica costruttiva del cemento in accumulazione, si sostituisca la logica della città dinamica che quando serve, riesca anche a decostruirsi ed a sostituire al pieno il vuoto…invece si continua a parlare di attrazione di investimenti, competitività ed amenità del genere in qualche modo incanalando già il flussi finanziari del programma in un’idea di basilicata che si offre al primo venuto e che se fino ad ora non ha funzionato affatto, non capiamo perchè dovrebbe funzionare proprio ora

non la faccio lunga, ma l’impressione è che anche questa sarà un’occasione sprecata!!!

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CENTRALE TRICARICO, L’OLA: SI ANNULLINO LE AUTORIZZAZIONI
 
09/11/2009 13.56.01
[Basilicata]
La Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista) – Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini – aderisce alla manifestazione indetta per sabato 14 novembre dal Comitato “Uno si distrae al bivio”, contro la centrale a biomassa in località “Acqua Frisciana” (14 MW), proposta dalla società Clean Energy S.r.l. di Matera.

Alla manifestazione – si legge in un comunicato – prenderanno parte anche i cittadini ed i comitati di Grassano, Calciano, Garaguso, Grottole, Irsina, San Chirico Nuovo e Tricarico. In merito al progetto si contesta, in particolare, la decisione della Regione di autorizzare l’impianto che richiederebbe non meno di 200.000 tonnellate di legname vergine non reperibili dai boschi presenti nell’area, pena la loro distruzione, ivi compresi quelli del Parco Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane, ove sarebbe in fase di aggiudicazione a società il taglio di estese foreste (vedasi gara indetta dal Comune di Pietrapertosa per il taglio di oltre 4.000 alberi di alto fusto nel bosco di Montepiano, Area SIC/ZPS).

Dopo l’iniziale funzionamento a cippato vegetale non è escluso – è la preoccupazione dell’Ola – che nella centrale possa essere bruciato CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti), notoriamente assimilato dalle normative alla biomassa. La centrale – ricorda la OLA – è stata autorizzata con Delibera del Consiglio Comunale di Tricarico n.56 del 30 novembre 2006, unitamente alla bozza di convenzione con la società proponente, la quale ha inoltre ricevuto – nel corso di due Conferenze di Servizio convocate dall’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, presso il Dipartimento Ambiente della Regione, rispettivamente il 6 e 16 aprile 2008 – il parere positivo della Provincia di Matera, del Comune di Tricarico, della Sovrintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata e dei Vigili del Fuoco di Matera. Con delibera di Giunta Regionale n.151 del 3 febbraio 2009, la Regione ha autorizzato l’impianto il cui iter regionale prevede che l’inizio dei lavori debba avvenire entro il 3 febbraio 2010, pena la decadenza dell’autorizzazione stessa.

La Ola chiede all’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, l’annullamento della Deliberazione Regionale che non tiene conto degli impatti sull’ambiente e la salute ed è in contrasto con le vocazioni agricole e zootecniche dei territori al di fuori della programmazione energetica ambientale del nuovo PIEAR, ancora in fase di approvazione da parte del Consiglio Regionale della Basilicata. Analoga decisione di ritiro della Delibera Comunale la OLA rivolge al Sindaco di Tricarico, Raffaello Marsilio.

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preoccupazioni che sono anche le nostre, come più volte espresso, su queste centrali a bio-massa troppo, troppo sospette di poter bruciare altro…ci associamo senz’altro all’appello degli amici della ola

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cifre nere per tavoli verdi

AGRICOLTURA, CIA: PESANTI CALI PER ANNATA AGRARIA 2009
 
09/11/2009 12.43.40
[Basilicata]

L’annata agraria 2009 si chiuderà in Basilicata con cali del 7,4 per cento della produzione lorda vendibile agricola e del 3,5 per cento del reddito medio aziendale; le giornate lavorative in meno in agricoltura si attesteranno intorno alle 120mila e 2.000 addetti in meno. Sono questi i dati forniti oggi dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata in un incontro nel quale sono state presentate le iniziative di mobilitazione generale del mondo agricolo lucano.
Il presidente Donato Distefano – che ha tenuto la conferenza stampa insieme al vice presidente Paolo Carbone e i dirigenti di settore Giuseppe Labanca (ortofrutta), Luigi Zuccale (zootecnia), Antonio Nisi (cerealicoltura) e Luciano Sileo – ha sottolineato che “le previsioni per il 2010, se non interverranno misure di emergenza, sono della cancellazione di circa 2.500 aziende agricole e zootecniche, con 40 mila ettari in meno investiti a cereali, il 13 per cento in meno del patrimonio zootecnico ovino, il 21 per cento in meno del patrimonio suino, l’8 per cento di vacche da latte. Tutto ciò mentre i costi per servizi e forniture irrigue in un anno hanno subito un aumento del 50 per cento.
“Il provvedimento sullo stato di crisi annunciato dall’assessore regionale all’Agricoltura – ha detto Distefano – è inadeguato a fronteggiare l’emergenza perché non mette in campo strumenti, risorse finanziarie in grado di favorire la ripresa. Per questo insieme ai momenti di protesta e di proposta, intendiamo rilanciare la concertazione attraverso il Tavolo Verde e quello della filiera agro-alimentare”.

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mi sono spesso espreso sull’argomento ed in un articolo che qualcuno avrà pur letto sulle pagine del “quotidiano” di ieri, rintracciabile comunque sul sito nella sezione categorie alla voce comunicati stampa qualche idea più ampia dei soliti tavoli pur c’era…qui c’è bisogno non solo di riforme, ma di ripensamenti globali basati su idee forti e nuove 

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in-sostenibili

SEL,AL VIA CAMPAGNA DI EDUCAZIONE A SOSTENIBILITÀ ENERGETICA
 
09/11/2009 09.05.21
[Basilicata]

Il rapporto tra uomo e natura diventa sempre più critico e delicato e cresce sempre più la consapevolezza di esserne coinvolti nei fatti e nei comportamenti della vita quotidiana. L’energia serve allo sviluppo dell’umanità, ma il suo uso irrazionale mina le basi di una crescita sostenibile, equilibrata e duratura del pianeta, sempre più minacciato dai fenomeni dei cambiamenti climatici, che impegnano in questi mesi la Comunità Internazionale in un confronto risolutivo per una svolta profonda delle politiche pubbliche.
La civiltà che sapremo costruire dipende largamente dalla nostra capacità di ripensare in maniera intelligente e responsabile la domanda ed il consumo di energia, ossia il nostro stile di vita, rendendolo sempre più attento all’eliminazione degli sprechi e all’utilizzo di nuove tecnologie capaci di produrre energia senza emissioni.
Per questo la Società Energetica Lucana, in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei, realizza “Energy School”, una campagna di educazione alla sostenibilità energetica e ambientale, che assume lo spazio scuola per rafforzare la sensibilità dei ragazzi e dei giovani e delle loro famiglie sui temi della nuova coscienza civile da cui il nostro tempo non può prescindere.
La campagna, che si svolgerà tra dicembre 2009 e maggio 2010, coinvolgerà i giovani delle scuole di diverso ordine e grado dei Comuni di Potenza, Matera, Policoro, Melfi, Villa d’Agri e Lagonegro, in diverse attività, tra le quali uno spettacolo di teatro scientifico “Terra: istruzioni per l’uso. Riduciamo la CO2!”, e seminari didattici sull’edilizia sostenibile, sullo stato dell’arte e le prospettive dell’energia e sui risvolti socio economici dello sviluppo sostenibile….

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beh, credere che l’eni, attraverso la fondazione mattei, ed in collaborazione con la sel di rocco colangelo (avete letto bene, ho detto di…) sia diventata d’un tratto il referente salvifico dell’educazione dei giovani ad una sostenibilità che pare lo slogan di un pescivendolo, pare quantomeno una leggera contraddizione pensando a quanto accade in val d’agri sulle estrazioni petrolifere ed a quanto presumibilmente è stato “minimizzato” finora in termini di impatti ambientali dagli enti di controllo e dall’eni stessa

spero sinceramente che le scuole in oggetto, per volontà di presidi, professori, genitori e persino studenti sappiano e vogliano dire no a simili operazioni di lavaggio del cervello e coaptazione dell’educazione in un sistema di disvalori evidente ormai anche al più ingenuo e credulone dei lucani

tranne ovviamente per il pd3 regionale per il quale la strenna del tuttapposto rimane ancora e sempre il palinsesto di riferimento

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evanescenze gasparriane

riporto un”saggio” di maurizio gasparri (non so se sia un vero esempio di saggezza, ma di “evanescenza  del pensiero” senz’altro!) sul tema in discussione in questi giorni alle camere, l’acqua ed un tentativo svelato di portarla in quota privata

 

7 Novembre 2009

 

 

Per l’acqua il confine tra gestione e proprietà

di Maurizio Gasparri

Sui servizi pubblici locali il Senato ha varato una riforma di straordinaria portata, un intervento che mai nessun governo precedente era riuscito a compiere.
Una riforma per il mercato; per innestare la competitività all’interno di settori che ne sono stati per troppo tempo al riparo; per liberalizzare e, quindi, anche privatizzare, qualora ve ne siano le condizioni e le dinamiche del confronto competitivo tra operatori individuino soggetti privati come i migliori sul mercato di riferimento. Nulla vieta, tuttavia, che a vincere una gara sia una società pubblica, laddove essa accetti le condizioni e le regole del mercato all’interno del quale vuole operare, senza privilegi o vantaggi derivanti dall’essere affidataria diretta del servizio.
La linea che separa le due culture alternative in materia di servizi pubblici locali sta proprio nella risposta a questo quesito di fondo: l’impresa pubblica – ovvero il Comune imprenditore, il Comune proprietario/azionista della società di cui è anche controllore e regolatore – deve avere una corsia preferenziale e beneficiare di affidamenti diretti? Oppure è giusto dare l’opportunità di gestioni in house soltanto laddove rientrino in una casistica rigorosamente dettagliata e, soprattutto, solo a condizione che tali affidamenti non rappresentino una modalità per eludere le regole del mercato, beneficiando di un trattamento di favore senza scontare alcun limite, anche territoriale, derivanti della proprietà pubblica di queste aziende? Alla domanda se la distorsione della concorrenza sia giustificabile stante la natura pubblica di una società, noi rispondiamo un secco no. L’equidistanza tra pubblico e privato è il pilastro fondamentale di questa riforma. Non ci ha mai convinto, né ci convince oggi, che la tutela dei diritti del cittadino utente sia appannaggio di colui che, rappresentando l’azienda pubblica, deve per definizione e vocazione perseguire l’utile di bilancio e, al contempo, il regolatore pubblico che costituzionalmente deve tutelare e garantire l’interesse dell’utente ad un servizio efficiente ed economico.
In questa cornice, si inserisce la questione acqua e la gestione del servizio idrico integrato. L’acqua è pubblica per legge dal 1994. Il recente decreto 152 del 2006 ha ribadito ciò che è ormai un principio di valenza pseudo-costituzionale. Nessuno potrebbe, anche volendo, privatizzare un bene appartenente al demanio indisponibile dello Stato. Di cosa stiamo parlando allora? Forse la sinistra confonde il concetto di proprietà con quello di gestione. Ed allora spieghiamo alla sinistra che la gestione, anche del servizio idrico integrato, dovrà rispettare le modalità individuate dal nuovo testo di riforma e che la proprietà della risorsa resterà sempre e comunque pubblica.
Per finire una domanda e un consiglio. Come spiega la sinistra il comune fenomeno di gestioni tutte pubbliche, che hanno primeggiato, negativamente, per i livelli tariffari raggiunti, a fronte di un servizio imbarazzante soprattutto in materia di depurazione (basta vedere le centinaia di infrazioni comunitarie pendenti)? Nella fiduciosa attesa di una risposta, ci permettiamo di consigliare un ripasso del codice civile e del Testo Unico degli Enti locali: ci sono principi che aiutano a a capire la differenza tra proprietà e gestione. Ma questa è tutta un’altra storia.
Presidente gruppo Pdl Senato

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chiaro appare da alcuni passaggi la filosofia di fondo di questi personaggi che definire “imbarazzanti” mi pare anche un complimento…l’idea che la gestione pubblica del servizio idrico integrato (ringraziamo il senatore gasparri di averci ricordato che la proprietà dell’acqua è comunque del demanio indisponibile pubblico, ma a stabilirlo ci pensò anche un regio decreto di qualche decennio prima della data citata, data che forse il senatore avrebbe anche voluto definire come anno I…e chi vuol capire…), quando essa sia affidata ad soggetto pubblico sia sempre fallimentare è un’ideologia che contraddistingue certi liberisti incapaci forse di comprendere che il pubblico funziona male quando sono le logiche di clientela e spartizione partitica (e naturalmente anche tante cattive abitudini di funzionari) a farlo funzionare male!!!…la soluzione sarebbe quindi far cessare certe pratiche, ma chiaramente si preferisce “santificare” il mercato come solutore di problematiche altrimenti insanabili

d’altronde si sa ormai che la privatizzazione dell’acqua è ormai il grande affare che si prospetta a livello planetario ed il senatore gasparri, passato dal post-fascimo sociale del vecchio msi al p.d.el.lesimo linguaiolo dell’ossequio al padrun, certo non arriva ad immaginare che dietro il semplice passaggio terminologico che trasforma l’accesso all’acqua da diritto a possibilità si nasconde la volontà di rendere fungibile ad un qualunque bene di consumo cio che invece è bene necessario alla vita…ed in ogni caso, lì dove il privato ha messo mani nella gestione delle acque (vedi il caso latina) gli effetti sono stati disastrosi

che pensino simili soggetti a cui è stato delegato dal popolo il governo del paese a far funzionare bene gli organi pubblici, piuttosto che continuare a buttare nel secchio il pannolino con tutto il bambino!!!

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l’incontro di stasera

beh, direi che si è molto “quagliato” nell’incontro di stasera…appena possibile (domani) ne faremo un sunto

a breve l’elaborazione dei primi documenti che costituiranno alcuni dei nostri punti programmatici per le elezioni e che saranno disponibili su questo sito

un’altra lucania è possibile, un’altra lucania è necessaria

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