9) il programma – industria e politiche industriali

siamo alla nona parte del nostro programma, industria e politiche industriali, tema scottante in una regione che vede ovunque crisi industriali di fatto irrisolvibili, se non attraverso il procrastinarsi di contribuzioni ed interventi pubblici a più livelli, e che richiedono un discorso globale di destinazione di un comparto che di fatto costituisce una voce importante dell’economia regionale, economia di certo non immaginabile al momento senza l’apporto che il settore fornisce sia in termini strettamente produttivi che per i suoi risvolti occupazionali

crediamo che questa regione abbia necessità di una programmazione di ampio respiro e che sappia guardare oltre l’attuale perifericità a cui il sistema economico costringe la nostra terra nell’ormai chiara equivalenza ricattatoria posti di lavoro uguale industrie impattanti o “volatili”, per addivenire a forme industriali autonome, “leggere”, legate strettamente al territorio ed alle sue potenzialità reali, in grado di liberare la regione da vincoli di sudditanza che nel caso fiat, per esempio, appaiono tanto evidenti quanto grandi sono i rischi che ad un abbandono prevedibile nel giro di qualche anno da parte della multinazionale del sito di melfi corrisponda una crisi occupazionale senza precedenti

vige a proposito di quanto contenuto in questa parte del programma quanto previsto dalla parte ambiente al punto 3)

1) dichiarazione programmatica di indirizzo industriale regionale verso l’agri-industria diffusa e la produzione di tecnologie, componenti ed infrastrutture per lo sviluppo del comparto primario tradizionale, la produzione di elementi e tecnologie ad alto contenuto tecnologico e basso impatto territoriale, la componentistica e la progettazione per il sistema delle energie rinnovabili e per il risparmio energetico, la produzione di elementi per le bio-architettura e le bio-edilizie, il ciclo integrato regionale dei rifiuti, la programmazione e realizzazione delle bonifiche ambientali e delle opere di protezione e ripristino ambientale, la produzione energetica nei limiti della programmazione (vedi anche parte ambiente e la prossima parte, energia) 

2) rimodulazione della legge regionale sulla reindustrializzazione dei siti in dismissione e sulle relative poste finanziarie sui concetti di cui al punto 1)

3) censimento reale delle attività del settore industriale e dei siti produttivi, attivi, dismessi, in crisi produttiva, programmati o per i quali siano state accese procedure a qualsiasi titolo e qualsiasi settore presso tutti gli enti territoriali regionali

4) istituzione di una commissione mista permamente sulla programmazione industriale e sulle politiche industriali composta da presidenza della giunta regionale, assessorato alle attività produttive, assessorato ai trasporti ed alle infrastrutture, assessorato alla formazione, assessorato all’ambiente ed all’agricoltura, consiglio regionale, rappresentanti delle categorie produttive, sindacali e professionali, rappresentanti diretti dei lavoratori e rappresentanti della consulta dei sindaci e della consulta ambientale (vedi parte istituzione)

5) commissariamento e messa in liquidazione dei consorzi industriali con passaggio delle competenze, delle gestioni e delle proprietà ad un consorzio regionale unico sottoposto a controllo dell’indirizzo e degli atti da parte della commissione al punto 4)

6) creazione di un fondo speciale di solidarietà per i lavoratori in mobilità e precari finanziato dai tagli agli stipendi dei consiglieri regionali, presidente ed assessori (vedi parte istituzione)

7) fissazione dei parametri temporali e delle procedure di dismissione delle attività industriali considerate incompatibili con quanto espresso al punti 3) della parte ambiente

8 ) rimodulazione sulla base del censimento al punto 3) delle aree industriali

9) obbligo alle attività industriali di predisporre un piano per l’autosufficienza energetica, ove reso possibile, esclusivamente da fonti rinnovabili con l’accensione di un fondo speciale di contribuzione

10) creazione di un ufficio regionale speciale per il ricevimento delle proposte di allocazione di nuove intraprese industriali sul territorio della regione e di una commissione specialistica di valutazione economico-ambientale per l’ammissione delle stesse

11) fissazione di un limite minimo di quindici anni di garanzia di operatività e di mantenimento dei livelli occupazionali iniziali per le nuove aziende che si installano in regione con contribuzione pubblica a qualsiasi titolo

12) legge regionale sul sequestro degli immobili, delle attrezzature, delle scorte e delle tecnologie per le aziende di cui al punto 11) e per le intraprese già operanti in regione e che abbiano avuto accesso a finanziamenti regionali    

spero vorrete perdonarmi del silenzio di oggi, ma come potete facilmente immaginare è stata una giornata davvero strapiena di impegni ed il blog ne soffre, ma non posso fare altrimenti

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8 ) il programma – turismo

Passiamo ora alla ottava parte del nostro programma, dedicata al turismo, dovendo necessariamente fare un prolusione che funge da base all’elencazione dei punti.

Il mondo occidentale ci ha ormai abituati ad una idea del turismo, villaggi vacanze, resort, alberghi dove la stessa presenza del turista nel paese che lo ospita pare doversi necessariamente legare ad una sorta di “omogeneità” dell’offerta stessa, che deve rientrare in parametri e standard codificati, “occidentali”.

Parametri che riguardano non solo la qualità e quantità dell’offerta stessa, ma la stessa percezione del tempo-vacanza che non appare mai dissimile dalla percezione usuale del tempo durante il resto dell’anno.

Concetto non banale quello della percezione del tempo, ma fondamentale per la comprensione del “divertimentificio” e del veloce consumo ottico del paesaggio, delle tradizioni locali (anch’esse rese a tempo), della cucina e così via, a cui troppo spesso il turismo è ridotto, perdendo ogni connotazione che pur potrebbe portarlo ad una dimensione differente, quella del viaggio, dove è la nozione della differenza del tempo a noi usuale, a costituire un elemento cardine ci ciò che deve essere una “scoperta” del luogo che si visita, una “immersione” nel suo tempo (che è il tempo della natura, delle tradizioni, degli usi e dei ritmi locali) che riteniamo essere un cardine fondamentale su cui ruotano due stili di fare e così programmare il turismo: consumare il luogo o viaggiare il luogo.

Crediamo che sia la sola seconda ipotesi, quella del viaggio, che ben possa legarsi ad una terra splendida ed affascinante come la nostra regione,  ma facile a consumarsi se altre ipotesi dovessero intervenire su quell’inconsueto e su quell’incontaminatezza che invece vanno custoditi con cura come il vero volano di una “differenza” di questa regione.

Così questa parte del programma va letta in assoluta interdipendenza con tutte le sue altre parti, in una complementarità che tende alla valorizzazione del territorio ed alla conservazione del suo stato naturale

 

1)      dichiarazione programmatico-statutaria dell’incontaminatezza del territorio come obbiettivo prioritario (vedi parti del programma agricoltura – ambiente) per un turismo compatibile al territorio ed alla sua salvaguardia  e valorizzazione

2)     redazione immediata di un piano di programma per il turismo

3)     commissariamento e riforma dell’apt in ufficio interdipartimentale per il turismo sottoposto al controllo programmatico del consiglio regionale, con compiti di individuazione dei circuiti turistici integrati (biblio-museale, storico-archeologico, del mare, della montagna, della tradizione, della eno-gastronomia, del paesaggio-oasi e parchi naturali), della gestione delle inter-modalità tra i circuiti, della redazione e gestione di una guida integrata dei servizi e delle offerte, di un calendario regionale degli eventi in collaborazione con gli enti locali, della interconnessione tra i mezzi di trasporto, del controllo sulla gestione dei servizi e delle infrastrutture, dell’organizzazione diretta di eventi, della stipula e cura di convenzioni e ed accordi con istituzioni, associazioni, categorie, imprese del settore turistico-ricreativo

4)     programmazione quinquennale degli interventi sul turismo e legge regionale sulle contribuzioni al turismo

5)     realizzazione del consorzio regionale del turismo tra operatori, enti locali e regione per l’aggregazione e la razionalizzazione dell’offerta, servizi comuni, tariffari, codice di disciplina e più in generale la gestione consortile dei circuiti al punto 3)

6)     divieto espresso alla costruzione di strutture di accoglienza turistica a qualsiasi titolo superiori alle 250-300 presenze contemporanee e fissazione dei parametri di inserimento nei circuiti regionali 

7)     individuazione delle località di interfaccia per la successiva penetrazione nei circuiti guidati del territorio regionale sulla base delle infrastrutture autostradali-ferroviarie-aereoportuali, esistenti o di programmazione, ove andranno allocate le sedi operative dell’ufficio interdipartimentale con compiti di accoglienza, assistenza ed informazione, indirizzo dei circuiti, prenotazione dei servizi

8 )   censimento e valutazione dello stato di conservazione e di recupero, studio di fattibilità, messa in sicurezza, pavimentazione con materiali naturali trattati in loco, infrastrutturazione leggera di accoglienza dell’intero percorso dei regi tratturi e delle vie della transumanza delle mandrie, nonché delle vie consolari, in ordine alla creazione di un percorso storico-naturalistico integrato ai circuiti al punto 3) ed atto alle percorrenze a piedi, con mezzi animali od a trazione animale, con bicicli, auto-mezzi a trazione elettrica o bio-carburanti, motocicli a basso tenore di emissioni carboniche ed acustiche

9)     legge regionale degli arenili e delle zone di rispetto, atta a fissare regole e parametri su destinazione ed uso, manutenzione e cura degli stessi da parte degli enti locali, dei concessionari e dei soggetti a qualsiasi titolo coinvolti in attività che insistano in via diretta od indiretta sugli arenili

10) studio e realizzazione di un programma di inserimento dei comuni dichiarati in via di spopolamento in un circuito speciale turistico-residenziale volto all’arrivo e permanenza di categorie di pensionati e/o soggetti svantaggiati con l’intermediazione al punto 3) in tema di convenzioni ed accordi

11)  presa in carico da parte della regione basilicata, con apposito programma coordinato con gli enti locali, della ricostruzione o ristrutturazione di parti dei borghi abbandonati per la realizzazione di “villaggi dell’arte”, atti all’ospitalità di giovani artisti ed alla tenuta di attività seminariali e di stages, accademiche e didattiche, nonché alla realizzazione di laboratori artistici permanenti o stagionali

12)  azioni volte al completamento dell’aeroporto lucano presso la pista mattei di pisticci ed all’ottenimento di assets di voli stabili, nonchè studio di fattibilità di una compagnia consortile pubblico-privata per attività di chartering a fini turistici

 

pedalare!!!

TURISMO,APT:BICICLETTE A BORDO DEI TRENI ANCHE IN BASILICATA
l’Apt Basilicata sta realizzando la guida “ Cicloturismo in Basilicata” in cui vengono raggruppati i circuiti da percorrere per scoprire la Basilicata.
28/01/2010 15.45.53
[Basilicata]

Il fenomeno del cicloturismo è senz’altro in crescita in Italia ed anche in Basilicata i percorsi ciclabili iniziano ad interessare il popolo dei turisti sulle due ruote. Per questo motivo l’Apt Basilicata sta realizzando la guida “ Cicloturismo in Basilicata” in cui vengono appunto raggruppati i circuiti, i sentieri e le piste grazie alle quali percorrere e scoprire la Basilicata in bicicletta.
Inserito nella gamma editoriale “ Sport e Natura” , il “ Cicloturismo in Basilicata” ha dato il via ad un accordo che, su iniziativa proprio dell’Apt Basilicata e del direttore, Gianpiero Perri, ha interessato il Dipartimento Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità della Regione Basilicata e il Gruppo Ferrovie dello Stato.
Nei giorni scorsi infatti – si legge in una nota dell’Apt – è stata inserita un’apposita clausola che prevede la possibilità di portare gratuitamente con sé la bici salendo sui treni che percorrono la regione.
In questo modo sarà possibile, per gli amanti delle due ruote scegliere la Basilicata e muoversi comodamente con la bici al seguito nelle tratte in cui non è possibile pedalare.
“Il cicloturismo cosiddetto “ organizzato”, ovvero quello che prevede che i turisti che si muovono in bici possano trasportare il proprio mezzo in treno o in autobus organizzati – afferma il direttore generale dell’Apt Basilicata – è una delle declinazioni più attuali e crescenti del panorama turistico e rispecchia una strategia del turismo sempre più focalizzata sui diversi target che lo caratterizzano. Un accordo stipulato con Trenitalia – prosegue – che agevola anche nel nostro territorio la possibilità di muoversi in bicicletta potrà certamente incrementare il numero di ciclisti che scelgono la Basilicata per le loro vacanze e adeguarsi al trend sempre più in aumento di viaggiatori che invece dell’auto o dell’aereo decidono di conoscere un territorio vivendolo in stretto contatto pedalando anche per lunghi tratti al giorno”.

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ennesima operazione dell’uomo ex-forza italia posto al vertice dell’apt e della programmazione turistica dopo il suo passato di “formatore”, dopo il grande “successo” dell’operazione cinespettacolo grancia, dopo l’approvazione del progetto turistico “valle dell’energia” (che poi è un belletto per l’altra vocazione del nome, quella energetica), dopo il varo de facto di un grande spettacolo milionario a spesa pubblica sulla magna grecia da realizzarsi sulle rive della diga di monte cotugno…si afferma che in base ad un accordo stipulato con f.s. (che non esiste più, essendo stata sostituita da trenitalia e rete feroviaria italiana), attraverso il dipartimento infrastrutture (e non come ci si sarebbe aspettato anche attraverso l’ausilio delle competenze assessorili per il turismo, cosa che ci fa pensare che sia proprio perri l’assessore!!!), accordo che già esiste ovunque (ma a quanto pare si sottintende che qui non era così!!!), ora con una guida si potrà pedalare ovunque in regione…mi sono stufato di commentare le bizzarrie di questa inesistente programmazione turistica che avanza a suon di enunciati solo enunciati, mentre qui di turisti non se ne vede manco l’ombra e quando si vede ci è costata un patrimonio (andare a rileggere le tristi cifre dell’investimento pubblico per turista in arrivo!!!)…

facciamo slittare allora di un paio di giorni il programma della pubblicazione del nostro programma (stasera mi piace proprio usare la cacofonia!!!) e passiamo direttamente al turismo…a tra poco!!! 

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senza commento

pubblico senza personale commento, ad uso e consumo dei commenti di quanti invece sull’argomento hanno spesso espresso giudizi non proprio lusinghieri…lettori, la vogliamo dire qualcosina in merito?

VITI ATTIVA SPORTELLO DEL DIPARTIMENTO A STIGLIANO

 
28/01/2010 12.14.03
[Basilicata]
(AGR) – Dal primo febbraio prossimo nella sede della Comunità Montana della Collina Materana di Stigliano sarà attivato un Ufficio sportello informativo del Dipartimento regionale Agricoltura.
Lo rende noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, facendo presente che lo sportello, con un funzionario del Dipartimento, sarà a disposizione nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì affinché i tecnici e gli agricoltori ottengano risposte immediate e complete sulle pratiche e per svolgere l’indispensabile attività amministrativa. “ Si è reso necessario – ha evidenziato l’assessore Viti- in particolare in un’area interna come quella di Stigliano una presenza degli Uffici regionali che abbiano un immediato contatto con i tecnici e gli imprenditori agricoli e con le varie realtà produttive per le mansioni di informazione, indirizzo e assistenza tecnica. A tal fine – ha continuato l’esponente della Giunta regionale- ringrazio per la disponibilità, i funzionari regionali e la Comunità Montana per i locali forniti gratuitamente. L’operazione oltre a rendere più efficaci i servizi, porterà un minore aggravio per gli agricoltori spesso chiamati a doversi recare lontano dal proprio agro per risolvere i problemi quotidiani che riguardano le aziende agricole”.
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ice-park

POTENZA, NUOVAMENTE IN CITTÀ IL VILLAGGIO ICE PARK
 
28/01/2010 12.00.51
[Basilicata]

(Artè) Potenza – Piazza Prefettura anche quest’anno ospiterà la pista di ghiaccio. La sua utilizzazione è prevista dal 4 febbraio prossimo alle ore 17:00 al 14 marzo. Tra qualche giorno si comincerà a lavorare per l’allestimento del “villaggio invernale”. L’iniziativa è dell’assessorato allo sport del Comune.
Il villaggio Ice Park “riflessi di ghiaccio” è strutturato sull’esempio delle più importanti città (New York, Vienna, Parigi, Berlino, ecc.) e rappresenta una originale occasione d’intrattenimento capace di coinvolgere un target estremamente ampio. Strutturato in perfetto stile dolomitico, il villaggio prevede una pista di ghiaccio all’aperto 20×30 metri, comodi arredi e servizio noleggio pattini.
L’iniziativa – per il sindaco Vito Santarsiero e l’assessore allo Sport Nino Sabatella – vuole rappresentare un importante momento di aggregazione, originale e moderno, dove i potentini potranno cimentarsi in una disciplina insolita ma di grande interesse”.
La pista sarà gestita dall’associazione Ice Parki e sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 24. Il costo del noleggio pattini è di 6 euro per singolo ingresso. L’iniziativa vuole calcare l’onda di gradimento registrata per questa disciplina sportiva e proporre, tra l’altro, le esibizioni quella della campionessa olimpionica Silvia Fontana e del campione olimpionico Usa John Zimmerman.
Tante le attrazioni in pista per tutto il periodo di permanenza. Non mancherannno con un gruppo di animatori, le mascotte Disney Tigro, Minnie, Topolino, Titty, Paperino.
Previsto un progetto scuola per dare la possibilità di usufruire del noleggio di pattini gratuito agli studenti durante le ore di educazione fisica o durante le gite scolastiche.
In programma inoltre: Lezioni di avviamento al pattinaggio tenute da istruttori qualificati.
Il 14 febbraio S.Valentino ci sarà la gara dei cuori
15, S.Faustino con i suoi cuori solitari e la “messaggeria del cuore”.
ncora: il 16 febbraio Veglionissimo di “Carnevale on ice
”, ma già a partire dal giovedì grasso sono previsti spettacoli ed esibizioni con atleti di livello nazionale ed internazionale e con la partecipazione delle maschere tipiche come Pulcinella, Arlecchino, Balanzone, Pierrot, Colombina e tanti altri.
L’8 marzo grande festa della donna e l’opzione del 2×1
(ingresso gratis per la donna e a pagamento per l’uomo).
Infine il 14 marzo grande festa di chiusura con spettacolo on ice, live music, animazioni con le mascotte Disney (Topolino, Titty, Tigro, Paperino, Minnie e Pluto); attività ludiche e painting e consegna attestati di partecipazione.

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ora a parte il fatto che scegliere un periodo in cui i consumi energetici saranno molto maggiori approssimandosi alla primavera, a parte anche il fatto che quell’installazione, che ben altrove si poteva realizzare, occupa mezza piazza m. pagano che, ricordiamo al santo padrone, è la principale piazza di potenza, c’è da fare qualche considerazione aggiuntiva…mentre l’importante snodo del gallitello si ferma, il ponte attrezzato si disattrezza e diventa scala mobile s. lucia del gelo (visto il freddo cane che ci fa dentro), le antenne proliferano come una incontrollabile foresta, l’acta si privatizza e la monnezza si accumula, questa città somiglierà sempre più a disneyland e francamente per una città che è il capoluogo di regione mi sembra troppo…perchè non farla invece questa meraviglia davanti al palazzo della giunta regionale, in quel largo spazio che spesso ospita i circhi di passaggio (per carità, ogni riferimento è puramente casuale!!!), trasferendo così in un luogo più appropriato l’esibizione delle tante mascottes di questo incanto (ed anche qui i riferimenti son del tutto casuali!!!)

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30.000 euro son troppi per la fiat

ASI POTENZA SUBENTRA ALLA FIAT NEL TRASPORTO PASSEGGERI
Il Consorzio industriale della provincia di Potenza subentra alla Fiat Sata, facendosi interamente carico del servizio di trasporto passeggeri che nell’area di San Nicola di Melfi congiunge la stazione ferroviaria all’agglomerato industriale.
28/01/2010 11.52.38
[Basilicata]

Il Consorzio industriale della provincia di Potenza subentra alla Fiat Sata, facendosi interamente carico del servizio di trasporto passeggeri che nell’area di San Nicola di Melfi congiunge la stazione ferroviaria all’agglomerato industriale.
E’ quanto comunica una nota dell’Asi.
Il Commissario Navazio ritiene “si tratti di un servizio fondamentale per i lavoratori che l’Asi sosterrà comunque, nonostante la non facile situazione finanziaria in cui versa l’Ente”.
dal 1997 la Fiat Sata – riferisce la nota Asi – si è fatta carico di sostenere i costi del servizio, trasferendo le risorse necessarie all’Asi che a sua volta provvedeva a liquidare l’azienda aggiudicataria.
Il problema nacque nel dicembre 2008, quando Fiat Sata comunicava la sospensione del trasferimento al Consorzio delle risorse necessarie per l’espletamento del servizio a partire dal 1 gennaio 2009, addebitando la decisione alla “nota crisi economica del comparto automobilistico”.
Successivamente la questione è stata portata all’attenzione dell’assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità. La soluzione concertata, e in quel contesto valutata positivamente da entrambe le parti (Asi – Fiat), prospettava un’equa ripartizione dei costi
.
La Fiat – si legge ancora nella nota – si è tirata indietro, venendo meno agli accordi assunti”.
Per Navazio “Si tratta di una vera e propria “porta in faccia”, non giustificabile da parte di un colosso aziendale della portata della Fiat che dinanzi ad una spesa di circa 30mila euro (il costo complessivo si aggira intorno ai 60 mila euro) ha ritenuto opportuno fare dietrofront”.

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30.000 euro son troppi per la fiat….e dire che gli abbiamo regalato 14 milioni di euro di fondi regionali per il centro ricerche dell’auto…a dire del presidente della giunta, per fidelizzare la fiat in un rapporto con la nostra regione…abbiamo visto!!!

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il canestrato e la mela

DE FILIPPO: 6 MILIONI PER CANESTRATO E MELA VAL D’AGRI
 
28/01/2010 10.53.57
[Basilicata]
(AGR) – Su indicazione del Presidente Vito De Filippo, la Giunta regionale ha approvato due importanti progetti di sviluppo per la Val d’Agri. Uno riguarda la promozione del Canestrato di Moliterno, l’altro la valorizzazione della Mela dell’Alta Val d’Agri. L’attuazione dei due interventi comporterà una spesa complessiva di circa sei milioni di euro.
La Val d’Agri – ha puntualizzato il Presidente – ha forti potenzialità rispetto alla vocazione agricola del territorio, che vanno sostenute e accompagnate affinchè vengano espresse nella loro interezza. I due progetti sono perciò orientati al rafforzamento delle produzioni tipiche del settore agroalimentare dell’intera area, all’aumento dell’offerta locale di servizi innovativi e di infrastrutture e all’aumento della presenza di attività agro-industriali integrate con il territorio.
Le due proposte operative – ha aggiunto De Filippo – tengono conto delle indicazioni emerse dall’intensa attività di concertazione con tutte le parti sociali interessate e la loro portata innovativa non potrà che portare risultati positivi in termini di sviluppo e di occupazione.
Con questa azione – ha concluso il Presidente – il Programma Operativo Val d’Agri mette a disposizione del territorio risorse aggiuntive e servizi a supporto alle imprese che operano nella logica delle filiere individuate dal Programma di Sviluppo Rurale.

CANESTRATO DI MOLITERNO
La tipicità del prodotto del formaggio “Canestrato di Moliterno” è già oggetto di Protezione Transitoria Nazionale e nel Marzo 2010 dovrebbe diventare l’unico prodotto caseario italiano ad ottenere l’ambito riconoscimento Europeo di “prodotto IGP”.
La produzione del formaggio Canestrato abbraccia un’area ampia che riguarda non solo i Comuni ricadenti nel Programma Operativo Val d’Agri, ma circa 60 Comuni dell’intero territorio regionale.
Si tratta di un progetto per la realizzazione di interventi di carattere extra aziendale finalizzati a sostenere le produzioni e la competitività sui mercati del settore lattiero-caseario.
Il progetto di valorizzazione e promozione del “Canestrato di Moliterno” considera, infatti, il miglioramento della performance generale del sistema agro-alimentare dell’area come il tema centrale e la prospettiva finale su cui far convergere le competenze e gli interessi di tutti i soggetti rilevanti del territorio. Analizzando le dinamiche di settore e tenendo conto di quanto si sta prospettando nell’ambito della crisi di settore del mercato nazionale, appare opportuno dover intervenire coinvolgendo gli imprenditori della produzione, della trasformazione e della commercializzazione anche mediante il concretizzarsi di piattaforme commerciali comuni e processi produttivi innovativi. In questo senso il progetto intende rappresentare un’occasione di forte complementarietà ai progetti di filiera agroalimentare e alle strategie messe in campo con il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Basilicata.
L’intento è quello di dare organicità all’attuazione agli interventi prioritari e strategici di valorizzazione del “Canestrato di Moliterno”.
Gli interventi finanziabili, rivolti all’intera filiera lattiero-casearia, mirano ad aumentare il grado di integrazione tra le attività promosse ai diversi stadi della filiera produttiva.
Le operazioni da finanziare riguardano sostanzialmente la realizzazione di interventi infrastrutturali, in particolare sistemi irrigui e viabilità rurale, strutture logistiche ed impianti collettivi per la raccolta, lo stoccaggio, e la trasformazione e commercializzazione del “Canestrato di Moliterno”.
In particolare le operazioni da realizzare sono le seguenti: Recupero e adeguamento Fondaci Stagionatura – Struttura logistica consortile Piattaforma commerciale (euro 750.000,00); Infrastrutturazione rurale (euro 2 milioni); Assistenza Tecnica per attuazione misure, animazione e marketing territoriale (euro 100.000,00), per un totale di 2 milioni e 850mila euro:

MELA DELL’ALTA VAL D’AGRI
La melicoltura dell’area, con la costituzione del consorzio di tutela “Mela Alta Val d’Agri” è stata capace di uniformare gli standards produttivi e di attivare opportuni interventi di razionalizzazione del processo di produzione che ha contraddistinto la qualità del prodotto offerto. Attualmente la produzione si attesta intorno ai 50mila quintali su una superficie di circa 220 Ettari. Le vendite, contenute in termini quantitativi, si attestano sui seguenti mercati: locale (10%), regionale (20%), extra-regionale (70% – Puglia, Campania, Calabria, Sicilia e Lazio).
Gli interventi previsti dal progetto si sostanziano in una serie di operazioni di extra aziendale a sostegno delle attività e della competitività di settore.
L’intervento prioritario dovrà riguardare l’articolazione di un sistema produttivo organizzato e la realizzazione di un Centro consortile dotato di una linea di frigo-conservazione, di calibratura e di confezionamento del prodotto e con una piattaforma logistica di commercializzazione comune.
La realizzazione e/o ristrutturazione del manufatto sede del Centro consortile è di competenza della Regione – i relativi costi saranno coperti con le risorse finanziarie del P.O. Val d’Agri – che dovrà provvedere anche alla regolamentazione dell’affidamento per la gestione, previa intesa con l’Amministrazione comunale competente per territorio e con il Consorzio stesso.
In particolare le operazioni da realizzare con il progetto sono le seguenti: Sede Centro logistico consortile e piattaforma commerciale (2 milioni di euro); Infrastrutturazione rurale (850mila euro); Assistenza Tecnica per attuazione misure, animazione e marketing territoriale (100mila euro) per un totale di 2 milioni e 950mila euro.

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ah, caro presidente, la campagna elettorale ha dei costi, ma fin quando li scarichiamo sui fondi pubblici le cose continuano a marciare…peccato che se per la val d’agri le problematiche di fondo relative al petrolio ed ai suoi progetti della “valle dell’energia” mettono un’ipoteca forte su tutto quanto il discorso vocazionale che l’agricoltura avrebbe in zona….tutto rischia così di diventare uno specchietto per le allodole che comunque consente una certa spesa a carico pubblico…vogliamo entrare nei dettagli…

canestrato…mi spiega come rientrano nella promozione della produzione del decantato formaggio 2 milioni di euro per la viabilità ed i sistemi irrigui rurali, due cose che con il formaggio in se proprio interfacciano poco?….ah, si….per le strade rurali servono a far arrivare i furgoni per la faccolta consortile ed a consentire un agevole spostamento delle greggi, per i sistemi irrigui servono a irrigare le forme piantate in terra nella speranza che ne nascano “alberi da formaggio”….l’adeguamento dei fondaci (luoghi interni di stagionatura che per le caratteristiche del prodotto igp derogano da specifiche norme di ageduamento a molti parametri giudicati invece essenziali per altri prodotti) in cosa consiste?…non vi è indicato un numero di interventi di bonifica…e la struttura consortile che cos’è?….quei centomila per le azioni di marketing, etc etc?

mela…centro consortile…già di fatto esiste ed è nella vecchia centrale del latte di tramutola, adeguata già qualche anno fa con costosi interventi ed oggi affittata a quattro euro all’anno ad un privato e ad una sede arbea…ehehehehehe!!!!…quindi dobbiamo spendere quasi 3 milioni per adeguare qualcosa che già esiste e che probabilmente non necessiterebbe di tanta spesa o vogliamo farlo ex-novo, magari dalle parti di qualche grossa azienda di recente acquisita?…la solita infrastrutturazione rurale…sono quindi ancora strade per le mele, nel caso abbiano voglia di camminare e sgranchirsi il picciolo, ed impianti irrigui che già esistono ovunque…e poi i soliti centomila per il marketing, etc etc?

non ci sono parole…. 

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snodo del gallitello

NAPOLI: ALTRO STOP A LAVORI SNODO VIA DEL GALLITELLO
 
28/01/2010 10.38.56
[Basilicata]

(ACR) – Il consigliere regionale e comunale di An verso il Pdl , Michele Napoli, è intervenuto in merito allo stop dei lavori dello snodo del Gallitello, affermando che: “il termine di due anni fissato dall’Amministrazione comunale per il completamento dell’opera è scaduto”.
I cantieri sono fermi da diverse settimane – rileva Napoli – ….si sarebbe potuto procedere – a parere del consigliere – alla realizzazione di una struttura concepita a blocchi che consentisse da subito l’attraversamento del passaggio a livello, permettendo in tal modo, la fruizione almeno di una parte dello snodo di via del Gallitello”……

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taglio il comunicato per evitare le retoriche del consigliere doppio (che però ci azzecca, dimostrando un’intelligenza politica non comune nella sua parte politica)…al sindaco santo padrone sant’arsiero toccherebbe pur darla qualche risposta, visto che l’opera incompiuta nei termini fissati, e che si allungheranno alquanto visto lo stato di avanzamento degli stessi lavori, è lì, il traffico pure, e la famosa galleria manco a parlarne!!!….che sia una normale pausa fisiologica dopo il gran lavoro per non perdere ancora una volta l’appuntamento con la data fissata per l’apertura in pompa magna delle scale mobili s. lucia e così definitivamente “sputtanarsi”?

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primi passi

ROYALTIES E BILANCIO PROVINCIA PZ, IDV: PRIMI PASSI POSITIVI
 
28/01/2010 10.19.40
[Basilicata]

La sollecitazione espressa dal gruppo Idv alla Provincia di Potenza perché l’Amministrazione Provinciale rivendicasse l’ingresso nella cosiddetta “Cabina di Regia” per la programmazione della spesa delle royalties del petrolio è stata positivamente accolta”. Lo riferisce il capogruppo di Idv in Consiglio Provinciale, Vittorio Prinzi, a margine dei lavori del Consiglio che ha approvato ieri il bilancio di previsione 2010. Prinzi rende noto che il Presidente Lacorazza ha scritto al Presidente De Filippo per “rivendicare” ufficialmente il “protagonismo” dell’Ente per le decisioni più importanti di programmazione degli interventi di spesa e – aggiunge Prinzi – al tempo stesso con l’obiettivo di “recuperare risorse finanziarie tenuto conto dei pesanti tagli statali che incidono non poco nella gestione di attività e soprattutto servizi”.
Quanto al bilancio 2010, il capogruppo di Idv ribadisce che “è un buon esordio per la Giunta Lacorazza e che rappresenta il primo passo verso l’attuazione del programma presentato nel mese di luglio scorso che abbiamo condiviso, pur muovendo qualche rilievo. Tra le novità dell’impostazione politico-programmatica spicca – dice ancora Prinzi – la scelta di rafforzare il partenariato con le Comunità Locali e la Regione, attraverso i Pois prima e i Piot più di recente, oltre a specifiche intese di programma con la Giunta Regionale. E’ questo il ruolo che la Provincia deve continuare a svolgere per quel sistema di governo territoriale che vogliamo costruire.
Tra i settori di intervento – aggiunge il capogruppo di Idv – insistiamo per una maggiore attenzione sui temi dell’ambiente e della raccolta differenziata dei rifiuti, in modo da superare i problemi che si sono registrati nell’area industriale di Viggiano, attorno al Centro Oli Agip, e per sostenere lo sforzo dei Comuni nell’adeguamento dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
E’ evidente che la riduzione di spesa in comparti così delicati come quelli del welfare e ei servizi sociali in generale – conclude Prinzi – sono la conseguenza della riduzione dei trasferimenti statali e della difficoltà finanziaria perché la “coperta è troppo corta”. Di qui l’impegno ad individuare nuovi canali di finanziamento proprio attraverso il partenariato istituzionale e sociale”.

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la torta delle royalties e delle spese ad esse legate interessa dunque l’idv, che a parole tuona contro l’inquinamento e nei fatti reclama la sua fettina di gestione parlando di primi passi, manco fosse diventato un partito di pediatri (enon di cardiologi!!!)…classico caso di “ben-predichismo” e “mal-razzolismo”…anche qui non val la pena sprecare parole, ma un aspetto dobbiamo rimarcarlo…in campagna elettorale, il presidente la corazza ad ogni domanda che vertesse sul tema royalties rispondeva che non era una competenza provinciale, glissando quindi sull’argomento solo qualche mese fa, ma evidentemente “apprezzandolo” molto adesso con questa idea di una “cabina di regia” che suona tanto come il conclave definitivo per un vizietto assai diffuso in zona val d’agri tra i politicanti, il clientelismo più becero ad ogni stagione che raggiunge la sua massima maturazione nei periodi pre-elettorali…ed i frutti si vedono – eccome se si vedono!!!

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bizzarrie lucane

POLICORO, PUBBLICATO BANDO PER RACCOLTA RIFIUTI
 
28/01/2010 10.10.14
[Basilicata]

E’ stato pubblicato, a Policoro, il bando per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani è stato pubblicato. Lo rende noto l’ufficio stampa del Comune. “C’è voluto un po’ di tempo – spiega l’assessore all’Ambiente Luisa Lasaponara – per recepire le normative nazionali ed europee in tema di tutela dell’ambiente. L’impresa che si aggiudicherà l’appalto di 1.700.000,00+Iva oltre alla normale raccolta e spazzamento si dovrà accollare anche gli oneri dei costi della discarica. Inoltre, dopo l’aggiudicazione del servizio per nove anni, partiremo con una campagna di sensibilizzazione con le scuole per educare i ragazzi alla raccolta differenziata, nelle aziende e nei nuclei familiari spiegando a tutti i cittadini che la differenziata aiuta a migliorare la qualità della vita e anche a risparmiare sulle relative spese pubbliche, coinvolgendo oltre all’impresa aggiudicatrice anche l’Ato rifiuti”.

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quindi prima si appalta il servizio, poi semmai si parlerà di differenziata a cominciare dalle campagne di sensibilizzazione…che bizzarrie!!!…e che costi!!! 

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nucleare

NUCLEARE, LATRONICO (PDL): ALLARMISMI FUORI LUOGO DEL PD
 
28/01/2010 10.04.41
[Scorie nucleari a Scanzano]

“E’ sconcertante la strumentalizzazione che si sta provando a fare ad opera di rappresentanti del Pd sulle scelte che il governo ed il Parlamento hanno compiuto in materia energetica”. Lo ha dichiarato, in un comunicato stampa, il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. “L’esecutivo ha affrontato il delicato tema della dipendenza energetica dell’Italia che oggi si trasforma in un costo maggiore dell’energia di almeno il 30 per cento in più rispetto agli altri Paesi europei. Da qui la decisione di puntare su una pluralità di fonti per fronteggiare il fabbisogno energetico compreso il nucleare come avviene in tutti gli Stati industrializzati dell’Europa e del mondo. Affrontare questi temi con piglio ideologico ed allarmistico segnala soltanto l’assenza di una lungimirante azione di governo. Quanto alle procedura per l’individuazione dei siti, e’ previsto il coinvolgimento delle Regioni e solo nel caso di mancata intesa si prevede, come e’ corretto, la prevalenza dell’interesse nazionale. Siamo certi che il governo nazionale saprà gestire questa trasformazione decisiva per il rafforzamento dell’impianto produttivo del Paese e della sua forza competitiva, attraverso il coinvolgimento ed il consenso delle regioni interessate. Quanto alla Basilicata sono proprio fuori luogo le insinuazioni e gli allarmismi essendo la nostra regione fuori da ogni previsione di installazione di impianti nucleari per le sue caratteristiche morfologiche ed ambientali. Piuttosto i dirigenti di centro sinistra farebbero bene a rifletter sulle loro responsabilità per la tardiva adozione di un piano energetico regionale che ha privato la Basilicata di opportunità di sviluppo in tutti questi anni”.

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a quest’uomo che ridicolmente argomenta di argomenti (ehehehehehe!!!!) del tutto fuori dalla sua scelta, essendo lui come tutti gli altri deputati della sua squadra dei semplici yessmen o magari dei pianisti che suonano sempre la stessa nota (un si ripetuto fino alla noia o alla’annullamento delle residue capacità intellettive), vorei rispondere che 1) il maggior costo dipende dalla dipendenza italiana dal petrolio e dagli oli combustibili 2) la pluralità di fonti non riusciamo a vederla neppure con il lanternino 3) l’italia non ha depositi di uranio e continuerà ad acquistarlo dall’estero esattamente come il petrolio 4) la maggior parte degli stati europei e non solo sta già operando una graduale fuoriuscita dal nucleare 4) anche la basiicata è tra i siti possibili per le applicazioni nucleari, compreso lo stoccaggio, ed è un dato che dovreste essere voi a dimostrare non esistere mostrando finalmente la mappa delle zone individuate e non solo a negare con la stessa pervicacia di un bimbo che nega di fronte ad un barattolo di marmellata vuoto e con un cucchiaio in mano di averla mangiata 5) la procedura di individuazione individua (eheheheheheheh!!!) i siti, li comunica alle regioni e se queste negano, usa la scusa dell’interesse nazionale (e noi qui ne sappiamo qualcosa soprattutto in val d’agri con il petrolio!!!) per imporre tout court una decisione già presa a monte…più democratico di così!!!…credo non valga neppure la pena di dilungarsi troppo con questi personaggi e con le loro bizzarre argomentazioni…

solo una domanda, ma un candidato lo avete poi trovato o siete ancora alla rosa ristretta tra pagliuca, magdi allam, l’uomo ragno e rockerduck? 

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una piccola riflessione, prima di andare a letto dopo una giornata lunga e proficua…

….a guardare lo spot dell’eni che in questi giorni affolla le tv, viene lecita una domanda…dicono che lavorano in 70 paesi in armonia, accordo e nel rispetto delle popolazioni…beh, ammesso che sia vero, mi chiedo allora perchè noi in lucania siamo l’unico posto dove non lo fanno affatto?

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7) il programma – trasporti ed infrastrutture

siamo alla settima parte del nostro programma, trasporti ed infrastrutture, capitolo delicato poichè in esso si riscontrano quelle idee sul mondo che continuiamo a sostenere debbano cominciare ad andare in un’altra direzione, a cominciare da alcuni concetti di fondo che sono la prevalenza del trasporto pubblico, l’uso della rotaia, l’intermodalità, la taratura del sistema sulle reali necessità e bisogni di mobilità

  1. dichiarazione programmatica sull’obbligo di trasporto merci nell’intero territorio lucano sulle reti ferroviarie esistenti
  2. costituzione di un gruppo misto tra regione, province, comuni di potenza e matera, consulta dei sindaci (vedi parte istituzione) per l’avvio dello studio e della programmazione partecipata dei trasporti nella regione
  3. costituzione del consorzio “ferrovie lucane” ad integrale partecipazione pubblica tra i soggetti istituzionali di cui al punto 2.
  4. progettazione e costruzione delle strutture di intermodalità gomma-rotaia di metaponto, lauria-lagonegro, matera, melfi, balvano 
  5. progressivo abbandono del contratto di servizio di trasporto locale con trenitalia ed affidamento di una commessa a a strutture industriali locali per la costruzione di vetture ferroviarie da far circolare sulla rete locale di rete ferroviaria italiana con gli specifici contratti di “nolo dei binari” allo scopo di costituire un sistema auto-gestito di trasporto ferroviario pendolare sulle direttive potenza-foggia e battipaglia-potenza-metaponto, nonchè ai punti 5 e 6, in autonomia di gestione
  6. studio di fattibilità, progettazione e costruzione delle dorsali ferroviarie appenniniche A) maratea-lauria-sant’arcangelo-corleto-calvello-potenza e B) maratea-lagonegro-moliterno-villa d’agri-brienza-tito-potenza e della mediana ferroviaria sant’arcangelo-tursi-craco-pisticci-ferrandina, da finanziarsi attraverso gli accantonamenti e le disponibilità finanziarie esistenti e postati attualmente sulla strada “saurina” (attualmente circa 200 milioni), con i nuovi fondi di programmazione europea e con finanziamenti statali
  7. azioni volte a sollecitare il completamento delle tratte ferroviarie matera-ferrandina e matera-altamura, l’elettrificazione ed il potenziamento della potenza-foggia
  8. adeguamenti, completamenti e messa in sicurezza delle reti auto-viarie esistenti di concerto con le province di potenza e matera e con anas con completamento lotto 6 tito-brienza, completamento collegamento tra saurina e fondovalle agri, connessione mediana tra sinnica (lauria-senise), basentana (tursi-pisticci) e matera-altamura, sp. 32, messa in sicurezza della potenza-melfi, della ss. basentana, della bradanica, completamento della potenza-matera, oltre alla viabilità minore
  9. abbandono di ogni ipotesi di costruzione di nuovi grandi assi viari su asfalto
  10. istituzione dell’ufficio regionale “car sharing” per il supporto alla condivisione del mezzo di trasporto da attuarsi con la partecipazione della consulta dei sindaci
  11. progressiva sostituzione dei motori dell’attuale parco autobus urbano ed extra-urbano, sia pubblico che privato, con motori adatti all’utilizzo di bio-carburanti derivanti dal ciclo dei rifiuti (vedi parte ciclo dei rifiuti punto 10.) e da coltivazioni di varietà agricole atte alla produzione di bio-carburanti esclusivamente su programmazione puntuale e basata sul fabbisogno reale e sotto il controllo del dipartimento agricoltura-ambiente
  12. criterio prevalente di scelta del progetto a minor impatto ambientale ed a migliore connettività

troppi impegni, ma davvero gioiosi con la nostra lista…però la settima parte del programma non può aspettare e deve essere pubblicata…datemi il tempo di mangiare qualcosa!!!

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