ADOC: ILLEGITTIMO CONTRATTO DI SERVIZIO CON TRENITALIA
 
08/01/2010 11.00.14
[Basilicata]

“L’Adoc intende rivolgersi alle competenti Autorità per chiedere la verifica della legittimità della stipula del contratto di servizio con Trenitalia”. Lo annuncia, in un comunicato stampa, il presidente dell’associazione, Canio D’Andrea.
“Dopo l’ennesimo disservizio di Trenitalia sul tratto lucano di competenza dello scorso primo gennaio (ritardo di 5 ore del treno Taranto-Roma)”, ha detto D’Andrea “ci saremmo aspettati che l’assessore e la Regione Basilicata avessero trovato il coraggio per attivare la risoluzione, per colpa grave, del contratto di servizio tra Trenitalia e Regione Basilicata”.
E invece nella sua nota “la Regione Basilicata ha puntato il dito sulla bassa domanda (di traffico) che connota questa regione”, invocando “il rispetto dei principi costituzionali per chiedere qualcosa che invece paga a peso d’oro”. “A noi sarebbe piaciuto – continua D’Andrea – che la Regione prima di sottoscrivere l’ultimo contratto di servizio con Trenitalia ci avesse ascoltato e avesse aderito a quanto stabilito dall’art. 2 comma 461 Legge finanziaria 2008”, che prevede, tra l’altro, la consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori.
Per questa ragione “già a luglio scorso l’Adoc ha sostenuto l’illegittimità della stipula”. Di qui la decisione di ricorrere in giudizio “stante il silenzio dell’intero Consiglio Regionale di Basilicata su questi argomenti, a tutela degli utenti e dei consumatori lucani”.

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come non associarsi a questa richiesta?…quel contratto è un capestro e quell’assessore è un compiacente ed utile idiota!!!…in senso dostoievskjiano, s’intende!!!

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non vi crede nessuno!!!

CENTRO OLIO. ENI, LE NOSTRE PRIORITÀ: CONTROLLI E SICUREZZA
 
08/01/2010 10.55.01
[Basilicata]

Con riferimento ai recenti articoli pubblicati in relazione all’evento verificatosi nel Centro Olio Val d’Agri il 30 dicembre scorso, Eni ribadisce che le priorità della propria attività sono i controlli ambientali e la sicurezza. Questa la nota:
“La produzione di petrolio in Val d’Agri avviene tramite 26 pozzi collegati tramite condotte interrate ad una centrale di separazione e raccolta sita in Viggiano. Le attività delle centrale consistono nella separazione tra idrocarburi liquidi, che vengono raccolti in appositi serbatoi e spediti tramite condotta alla raffineria Eni di Taranto e metano che, prima di essere immesso nella rete di distribuzione nazionale, viene trattato per la rimozione dello zolfo presente in forma di H2S.
Non vi sono emissioni in atmosfera di H2S in quanto le quantità minimali di zolfo che non vengono recuperate passano attraverso processi di combustione che trasformano l’H2S in ossidi di zolfo.
Le attività ed emissioni (SO2,NOX,CO,COT)della centrale sono soggette ad autorizzazioni ambientali sulle emissioni in atmosfera rilasciate dalla Regione Basilicata. Tutti i parametri oggetto delle prescrizioni ambientali vengono misurati in continuo e registrati.
Tutti i dati di monitoraggio relativi ai punti di emissione internamente al Centro Olio sono mensilmente trasmessi agli Enti competenti così come previsto dalle determine dirigenziali della Regione Basilicata.
Per quanto riguarda i dati della qualità dell’aria nell’area interessata, Eni ha installato nelle vicinanze del Centro Olio, nella direzione dei venti prevalenti, una centrale di rilevamento dove, attraverso società esterne qualificate, registra in continuo i seguenti parametri:
• Anidride solforosa (SO2)
• Ossidi di azoto (NO2 ed NOX)
• Polveri (PM10)
• Ossido di carbonio (CO)
• Ozono (O3)
• Idrogeno solforato (H2S)
• Idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
• Idrocarburi non metanici (NMHC)
• Benzene (C6H6)
• Parametri meteo
Ulteriori campionamenti sono assicurati mediante una centralina mobile.
Come risultato delle analisi di tali monitoraggi va evidenziato che di norma tutti i valori misurati sono notevolmente più bassi dei limiti di legge; per la maggior parte di essi anche di alcuni ordini di grandezza.
I dati sulla qualità dell’aria acquisiti nel corso dei monitoraggi sono trasmessi mensilmente al Dipartimento Ambiente e Territorio – Ufficio Compatibilità Ambientale – della Regione Basilicata, alla Provincia di Potenza e all’Ufficio Monitoraggio dell’ARPAB.
In aggiunta ARPAB effettua autonomamente analoghi controlli, con una periodicità e modalità totalmente indipendente, senza dare preventivo avviso ad Eni, al fine di garantire la massima trasparenza ed efficacia dei controlli effettuati.
Risultano perciò “non vere” le informazioni diffuse in merito alla non disponibilità dei dati di monitoraggio della qualità dell’aria e in merito alla mancanza di controlli da parte delle Autorità preposte.
In aggiunta a quanto sopra esposto va ricordato che per tutte le attività Eni in Basilicata sono condotti, sempre attraverso società esterne qualificate, ulteriori monitoraggi ambientali (e.g. rumore, scarichi idrici), congiuntamente ad azioni di mitigazione (e.g alberazione del perimetro del Centro Olio), in coerenza con il rigoroso sistema di gestione ambientale adottato dalla Società, certificato ISO 14001.
In merito a possibili impatti sulla salute si fa presente che tutti i lavoratori Eni del Centro Olio (una popolazione annua di oltre 220 lavoratori) sono soggetti ad un accurato programma di Sorveglianza Sanitaria con esami clinici strumentali e di laboratorio ogni sei mesi. Nei tredici anni di attività dell’impianto non sono mai state evidenziate problematiche o malattie connesse e/o riconducibili all’attività lavorativa.
Si aggiunge anche che i risultati degli studi epidemiologici della Regione Basilicata sulla morbosità (2001-2005) e mortalità (1982-2001), sono in linea con quelli del “Registro Tumori Basilicata, anni 1997-2005”, dove, per le malattie neoplastiche, è specificato che “non ci sono significative differenze di incidenza fra diverse aree della Basilicata”, e “le variazioni in aumento dell’incidenza delle patologie neoplastiche sono in linea con quelle previste da studi sui trend nazionali ed internazionali”.
Tali pubblicazioni cui si fa riferimento sono liberamente consultabili sul sito internet della Regione Basilicata.
In merito all’evento del 30 dicembre scorso, si ribadisce che si è trattato di un malfunzionamento dell’impianto di termocombustione che brucia le quantità minimali di zolfo non recuperate dal sistema di trattamento del Centro Olio; in pratica è arrivata al termocombustore una soluzione liquida a base acquosa con una istantanea produzione di vapore e fumi. Sono correttamente intervenuti i sistemi di sicurezza che con l’ausilio degli operatori di centrale hanno deviato il flusso di parte dei gas nelle torce del Centro Olio . In conseguenza dell’evento si è avuto un temporaneo innalzamento delle medie orarie di concentrazione di SO2, prontamente rilevato dalla centralina di monitoraggio della qualità dell’aria, comunque sempre molto al di sotto dei limiti di legge.
Del fenomeno si è data una tempestiva informazione agli Enti preposti e alle Amministrazioni pubbliche, pur essendo un episodio che non ha comportato alcun rischio per la popolazione limitrofa al Centro Olio.
Si fa inoltre presente che Il Centro Olio è dotato di un Piano di Emergenza Interno, il cui obiettivo è quello di definire le modalità per la gestione delle emergenze, consentendo di coordinare in maniera efficace ed efficiente le persone ed i mezzi a disposizione e permette l’identificazione, la valutazione e l’attuazione dell’emergenza.
Sono stati considerati tutti i diversi scenari incidentali e qualora la situazione di emergenza non possa essere gestita autonomamente dall’organizzazione e con i soli mezzi a disposizione del Centro Olio, la gestione della stessa avviene secondo quanto previsto anche dal Piano di Emergenza per la divisione exploration & production di Eni ed in coerenza con il Piano di Emergenza Esterno predisposto dalla Prefettura di Potenza, di cui una presentazione pubblica, convocata dall’amministrazione Comunale di Viggiano, con apposite brochure esplicative, è stata fatta la scorsa estate (luglio 2009).
L’evento registrato il 30 Dicembre ha comunque evidenziato l’efficacia dei sistemi di allarme e prevenzione incidenti di cui è dotato il Centro Olio sviluppati per minimizzare il rischio di insorgerza di incidenti che possano portare a situazioni di emergenza
Tutto questo per confermare che Eni svolge la propria attività in Val D’Agri nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell’ambiente, della salute e sicurezza dei lavoratori e delle Comunità sul territorio”.

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non varrebbe neppure la pena di rispondere a questa gentaglia e difatti non lo farò sul blog, ma direttamente all’incontro di villa d’agri se mi sarà dato spazio sufficiente…in quanto alle rassicurazioni dell’eni, sappiano questi signori che il tempo delle bugie e dei funzionari compiacenti sta finendo!!!…maggiore umiltà nei confronti di una terra che vi accoglie e non ne riceve in cambio che “merda” – ecco un primo passo che dovreste prepararvi a compiere a cominciare dal dire la verità e tutta la verità – altrimenti cominciate a prepararvi le valigie!!!

qui non vi crede più nessuno!!! 

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incontro a villa d’agri

vi accludo il link al manifesto dell’incontro sul monitoraggio delle attività petrolifere in val d’agri che si terrà oggi dalle ore 16,30 al centro sociale di villa d’agri di marsicovetere…il sottoscritto ci sarà e con un intervento, purtroppo limitato alle osservazioni dalla platea (meglio sarebbe stato invitarci direttamente, avendo di sicuro molte più compentenze della maggior parte dei relatori), ma tant’è!!!….speriamo solo che non si risolva tutto in esternazioni pro-idv (rita d’ottavio è la responsabile di zona idv) e comunque non solo in dichiarazioni di intenti e vuote denunce intorno ad una faccenda sulla quale è diventato ormai impossibile non intervenire!!! 

manifesto_monitoraggio_modalita_compatibilita.pdf

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