il bonifico di tito scalo

BONIFICA AREA INDUSTRIALE TITO, IL 24/1 CONVEGNO PD
 
22/01/2010 16.09.26
[Basilicata]

  (ACR) – “Le imprese e i cittadini non possono aspettare ancora. Per la bonifica dell’area di Tito il governo nazionale deve rendere immediatamente disponibili le risorse finanziarie necessarie, così come il Governo regionale, come è stato fatto recentemente per la Val Basento, renderà certamente disponibile la propria quota del finanziamento. Questo per ricordare ancora una volta a tutti che la bonifica di Tito è una cosa seria”. Il consigliere regionale del Pd Vincenzo Folino presenta così il tema del convegno che avrà luogo domenica 24 gennaio, alle ore 17,00, nella sala “Don Domenico Scavone”, in Via Roma a Tito, su iniziativa del gruppo consiliare del Pd alla Regione Basilicata e del Circolo del Partito democratico di Tito.
Dopo il saluto di Michele Iummati, consigliere comunale del Pd e membro della Commissione Ambiente Comune di Tito, e dopo l’introduzione di Folino, sono previsti gli interventi del direttore del Consorzio Asi di Potenza Mario Cerverizzo, del sindaco di Tito Pasquale Scavone e di Salvatore Margiotta, deputato del Pd e vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Il dibattito sarà moderato dal segretario del Circolo del Pd di Tito Vincenzo Quaranta e concluso dal vicepresidente e assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Vincenzo Santochirico.
“Vogliamo un confronto pubblico plurale con tutti i soggetti interessati – sottolinea Folino – per un ulteriore approfondimento delle questioni e delle soluzioni da adottare dopo gli interventi svolti negli ultimi anni dal Consorzio Asi di Potenza, per determinare una svolta dopo la situazione di stallo che si è determinata per responsabilità del Governo nazionale. Occorre continuare nelle attività di bonifica della falda acquifera, procedere con urgenza alla messa in sicurezza del bacino fosfogessi all’interno dell’area ex Liquichimica e prevedere la definitiva bonifica del sito, valutando diverse opzioni, con particolare riguardo a quelle di più rapida ed economica attuazione, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni esercitate dagli enti interessati nella conferenza di servizio al Ministero dell’Ambiente”.

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beh, visto che finora siete stati voi al governo della regione, ci pare abbastanza tardivo il convegno organizzato dal podolico consigliere pd folino ed essendo in prossimità delle elezioni, tutto sommato abbastanza “pelosetto”…invece che un convegno sulla bonifica di tito scalo, lo vogliamo chiamare semplicemente il “bonifico” elettorale?….l’ordine di priorità poi dei soggetti che non possono più aspettare è un vero e proprio sintomo della malattia che sta corrodendo il pd…l’affarismo!!!

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ANNULLATO INCONTRO IN REGIONE SU MONITORAGGIO AMBIENTALE
 
23/01/2010 13.18.12
[Basilicata]
(AGR) – E’ stato rinviato a data da destinarsi l’incontro sul monitoraggio ambientale che era stato programmato per lunedì, 25 gennaio, alle ore 12, nella sala Verrastro della Giunta regionale per l’esame di una proposta d’intesa sull’utilizzo di un elicottero in dotazione al Corpo forestale dello Stato.

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mah, tanto se a fare i monitoraggi sono quelli che li hanno fatti finora!!!….

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non si capisce

CORLETO, CSAIL: TASSA RIFIUTI PER SERVIZIO FANTASMA
 
23/01/2010 12.29.31
[Basilicata]

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non si riesce davvero a capire come ogni “peto intellettual-viscerale” di costui sia sempre puntualmente riportato da basilicatanet (o chiamiamola pure tass), mentre dei nostri, che pure gli sono inviati non si trova mai traccia…prendiamola a ridere, sù!!!….ma appena realizzeranno che massaro (e qualche altro massaro) si è schierato con l’egizio allam magdi, vedrai che qualche censuretta….o magari fa invece molto comodo che vi sia spazio per le illogiche demagogie di questo gruppo?

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l’assessore energo-monitorante

IRSINA, REGIONE CONTRARIA AL VINCOLO SULL’INTERO TERRITORIO
 
23/01/2010 12.17.02
[Basilicata]

(AGR) – La Giunta regionale ha espresso parere contrario all’apposizione del vincolo paesaggistico sull’intero territorio comunale di Irsina, così come proposto dal Ministero per i Beni culturali.
La scelta della Giunta è stata adottata sulla base del fatto che non sono esplicitate e chiarite le ragioni di un vincolo così esteso e onnicomprensivo. Infatti, non vengono individuate, da parte del Ministero, le iniziative “compromissive del valore paesistico del territorio”, che giustificherebbero la proposta di vincolo, per cui non risulta sufficientemente motivata la dichiarazione di interesse pubblico estesa all’intero territorio.
La semplice sottolineatura della scarsa antropizzazione del territorio di Irsina non lo differenzia da tanti altri, non vincolati, anche se pure essi a tradizione agraria estensiva e con valenze di pregio paesaggistico, presenti soprattutto nella provincia di Potenza e nell’entroterra di quella materana”, afferma il vice presidente della Giunta, Vincenzo Santochirico. E aggiunge: “D’altro canto, le linee guida relative alla disciplina d’uso delle aree e alla valorizzazione degli immobili, proposte dal Ministero a sostegno della proposta di vincolo, hanno già trovato puntuale considerazione nel Regolamento urbanistico. A solo titolo esemplificativo, si ricorderà che con il Regolamento nelle zone agricole è già stato drasticamente ridotto l’indice di fabbricabilità per gli immobili è stato introdotto il lotto minimo; individua tutti gli edifici rurali storici, masserie, jazzi e casali assoggettandoli ad una normativa di tipo esclusivamente conservativo; per quanto concerne i borghi Taccone e Santa Maria d’Irsi, invece, sono ammessi solo interventi conservativi e di ristrutturazione. Infine, sono stati individuati e cartografati, sull’intero territorio comunale, i suoli sottoposti a vincolo paesaggistico”.
“Merita di essere evidenziato – aggiunge Santochirico – che la stessa Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio ha espresso parere favorevole sul Regolamento Urbanistico. Per la Regione Basilicata la questione del paesaggio é essenziale per di una politica di tutela culturale e ambientale, ma anche di sviluppo sociale ed economico, che indica le prospettive di trasformabilità del territorio e delinea le possibilità di sviluppo integrato: paesaggio, economia, cultura. Ma proprio per questo i vincoli devono essere il frutto di scelte mirate, solidamente motivate e democraticamente condivise”.

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assessore santochirico, lo vogliamo dire quanti progetti legati al piear ed alle energie insistono su quella zona?…lo vogliamo dire quanto il vincolo avrebbe impedito certi probabili affari che riguardano molti terreni che sembrano adatti per irradiazione solare ed indice anemometrico all’installazione di decine e decine di pale oliche e puiccole centrali foto-voltaiche fino ad 1mw da autorizzarsi con una semplice dia?…e lo vogliamo dire che l’accordo in questo senso è pressochè bipartizan tra il centrosinistra ed il centrodestra (lo stesso consigliere di lorenzo si è fatto carico di organizzare incontri)?…assessore energo-monitorante lo vogliamo dire anche che della peculiarità architettonica-paesaggistica di irsina (che io preferisco chiamare monte peloso) è unica nel paese e che dei due borghi citati di taccone e s.maria e del complesso sistema rurale a lei non frega un accidenti visto che le sue vere preferenza sono tutte “elettriche”?

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l’assessore agricolo

VITI, UN PROGETTO PER LA ZOOTECNIA DELLE AREE INTERNE
 
23/01/2010 12.08.10
[Basilicata]
(AGR) – Un gruppo di lavoro che entro febbraio elabori un progetto per definire strategie di valorizzazione del suino nero, razza autoctona pregiata dalla quale si ottengono salumi di alta qualità. Il gruppo è stato insediato ieri dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, che ha presieduto nella sede del Dipartimento Agricoltura un incontro con funzionari regionali, rappresentanti di Alsia, Facoltà di Agraria dell’Università di Basilicata, Associazioni provinciali allevatori (Apa), Comune di Tricarico, Comunità Montana Medio Basento, tutti inseriti nell’équipe di studio.
Nel progetto dovranno essere tracciate le linee di caratterizzazione genetica oltreché del prodotto trasformato, in modo che quest’ultimo possa essere immesso sui mercati. Per quanto riguarda, invece, l’incremento della razza, che grazie ad un progetto di rilancio avviato due anni addietro da Alsia, Apa, Università di Basilicata e Comunità Montana Medio Basento, ad oggi conta circa 120 riproduttrici, l’assessore Viti ha specificato che “l’obiettivo della Regione Basilicata in un’ottica di potenziamento della zootecnica autoctona è quello di aumentare il numero di capi per produrre una massa critica adeguata a creare una filiera completa che abbia reale sbocco sui mercati extraregionali. A tal fine – ha aggiunto Viti- sarà verificata da parte del Gruppo tecnico la possibilità di erogazione di finanziamenti, agli allevatori, rientranti nell’ambito del Piano di sviluppo rurale nell’apposita misura 214, indirizzata alla salvaguardia della biodiversità”. A questo proposito va evidenziato che il suino nero è un animale ampiamente preservato, inserito negli elenchi del decreto ministeriale, 127/2009, e per il quale sono costituiti libri genealogici e registri anagrafici. “Nel Rapporto dell’agricoltura che si terrà a Metaponto sabato 30 gennaio- ha concluso Viti- al quale saranno chiamati a partecipare tutti gli esponenti del mondo agricolo e quindi anche quelli del comparto zootecnico, saranno discusse anche strategie tese a rimettere al centro degli interventi regionali azioni che legano lo sviluppo della zootecnia alla crescita integrata delle aree interne con appositi progetti relativi a razze autoctone”.

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quanta attività a due mesi dalle elezioni!!!….comunque anche a voler essere ottimisti 120 fattrici in due anni non ci paiono un segno di quel grande interesse per la zootecnia basata sulle varietà locali che viti strombazza “urbi et orbi” (magari sperando che gli orbi diventino del tutto ciechi e non riescano a vedere che l’assessore parla di cose che esistono solo nei suoi piani da napoleone all’isola d’elba o magari già a s.elena)…ah, ma scommetto che l’assessore ha in mente altri progetti fantastici per i suini locali!!!…certo, per chi ha la memoria un po’ più lunga solo un anno fa l’assessore agricolo annunciò il “progetto maiali amadori” (100.000 maiali da far crescere, macellare ed insaccare proprio in val basento) che prevedeva l’allocazione di “maiali industriali” presso le aziende locali…alla faccia del suino nero che oggi viti afferma di voler tutelare!!!

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INQUINAMENTO A TITO, OLA: COLPA DI IMPRESE E ISTITUZIONI
 
23/01/2010 10.16.54
[Basilicata]

Sul gravissimo inquinamento dell’area industriale di Tito, evidenti sono le responsabilità delle imprese e delle istituzioni”. Lo afferma, in un comunicato stampa, la Ola, Organizzazione Lucana Ambientalista, coordinamento apartitico di associazioni e comitati dei cittadini. “Sorprende – si legge nella nota – come, solo oggi ed a fine legislatura regionale, ci si accorga dell’esistenza del problema, preferendo non affrontare il nodo delle responsabilità e delle inadempienze che hanno consentito l’aggravamento dell’inquinamento chimico che oggi minaccia anche l’alto bacino del Tora e del fiume fiume Basento che, è bene ricordarlo, attraversa anche la città di Potenza”.
Per la Oladopo otto anni dalla perimetrazione dell’area industriale di Tito quale “sito di interesse nazionale ” ad opera del Ministero dell’Ambiente, a seguito di Conferenze di Servizio, di costosi monitoraggi di cui si son perse le tracce, di piani di caratterizzazione rimasti sulla carta, di ipotesi di messa in sicurezza, solo poche aziende hanno messo in atto le prescrizioni previste dai piani di caratterizzazione, attuando, di fatto, le azioni di bonifica. A distanza di nove anni, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Potenza, presieduto da Ernesto Navazio, ha inviato agli Enti interessati “l’ipotesi di intervento di bonifica” dell’area dell’ex Liquichimica e di altre aree di discarica di rifiuti ferrosi dell’ex Sider Potenza, che contiene anche “l’ipotesi” di intervento per la messa in sicurezza permanente-definitiva della discarica di fosfogessi radioattivi. Ipotesi che è stata inviata agli Enti competenti lo scorso mese di dicembre”. Infine, la Ola si chiede: “Quanta acqua dovrà ancora passare sotto i ponti affinchè si risolva in tempi rapidi l’inquinamento dell’area industriale che costituisce un grave pericolo per la salute de cittadini e dei lavoratori?”.

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di ipotesi in ipotesi fino alla dissoluzione dell’evidenza, a tito scali comunque non si è fatto nulla per la bonifica!!!

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LE SCELTE DELLA VAL D’AGRI SECONDO IL WWF
 
23/01/2010 10.12.07
[Basilicata]
“Il Wwf Basilicata, nel recente “Incontro dibattito a Villa d’Agri, sul petrolio e monitoraggio ambientale con i cittadini e le istituzioni” dell’8 gennaio, ha esibito ed illustrato i dati del monitoraggio del centro olio nell’ultimo anno, ponendo nella relazione di apertura delle precise domande in ordine:
a. allo stato del monitoraggio delle attività petrolifere in Val d’Agri;
b. alla mancata realizzazione dell’accordo di programma del 1998 che prevede la creazione, a spese dell’ENI, di una rete completa di monitoraggio del petrolio da gestire da parte della Regione Basilicata;
c. alla eventuale connessione tra l’aumento delle malattie respiratorie, circolatorie e tumorali in Valle e l’estrazione del petrolio e suo stoccaggio e prima raffinazione nel Centro olio di Viggiano”.
E’ quanto si legge in un comunicato stampa firmato da Vito Mazzilli, presidente del Wwf Basilicata. “Le domande – si legge nella nota – sono state rivolte a tutti gli Enti interessati al controllo e gestione del territorio, cioè la Regione Basilicata, l’Arpab che è l’Ente ufficiale addetto al monitoraggio di queste attività, l’Agrobios che è l’ente di ricerca di queste attività, all’ENI che estrae il petrolio e gestisce il Centro olio, alle istituzioni provinciali e comunali che ,essendo state elette dal popolo sono la loro la rappresentanza, e devono preoccuparsi, al pari di noi associazioni, di quello che avviene sul territorio di loro competenza come compito istituzionale, obbligo politico e sensibilità personale. La partecipazione è stata enorme, molto di più del previsto e prevedibile in questi casi; è stato un segno di fiducia dei cittadini nell’organizzazione ed innanzitutto nelle tematiche che sono state esposte correttamente ed in modo chiaro e comprensibile”.
Per Mazzilli “il destino della Regione non è legato al petrolio,né ai progetti di numerosi impianti che si intendono realizzare sul territorio per produrre le più svariate energie, a biomasse, nucleari, eoliche. La Regione ha meno di 600mila abitanti su un’area molto vasta di 10mila chilometri quadrati, ha bisogno assoluto di rivitalizzare la sua agricoltura, il suo turismo, l’artigianato locale. Tutto questo è legato indissolubilmente al territorio, il quale se verrà occupato da impianti petroliferi, da centrali nucleari, da enormi impianti a biomasse come quella del Mercure, da siti di stoccaggio di scorie radioattive (Itrec di Rotondella), da parchi eolici, non avrà nessuno sviluppo sostenibile e non assicurerà una migliore vita ai suoi abitanti”.
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l’assessore idrocarbur-formativo

FORMAZIONE, AUTILIO: PROGETTO SHELL NUOVA OPPORTUNITA’
 
23/01/2010 10.05.15
[Basilicata]

(AGR) – “Il Programma Inventa Giovani promosso dalla Shell rappresenta una nuova opportunità che si aggiunge a quelle che il Dipartimento Formazione-Lavoro-Cultura ha già programmato con l’obiettivo prioritario di concentrare azioni e risorse finanziarie sul problema della transizione alla vita attiva delle nuove generazioni per contenere il forte disagio sociale della disoccupazione intellettuale”. E’ quanto sostiene l’assessore regionale Antonio Autilio esprimendo un giudizio positivo sull’iniziativa della società petrolifera e sull’imminente apertura a Villa d’Agri di uno specifico ufficio-sportello per fornire ogni forma di assistenza ai giovani che intendono avviare un’impresa.
“In Basilicata – continua l’assessore – si registra, al termine del percorso di studi, una lunga attesa per l’inserimento al lavoro che, in molti casi, supera i cinque anni. Perciò l’azione che la Regione ha intrapreso è quella di sottrarre questo tempo alla “passività” e di investire nello sviluppo delle competenze professionali e nelle misure di sostegno per il lavoro e la creazione di impresa”.
Nel ricordare che dal 2007 ad oggi sono stati erogati oltre 2.000 voucher per favorire la partecipazione a master universitari e non, a dottorati di ricerca, sia in Italia che all’estero, che il Progetto Mobidik per favorire la mobilità geografica individuale ha consentito a 65 giovani lucani di seguire corsi di dottorato, Autilio sottolinea le occasioni offerte dal Catalogo Regionale di Alta Formazione per un numero complessivo di 30 corsi.
Nello specifico dell’autoimpiego, attraverso il Programma Gel (Giovani Eccellenze Lucane) sono stati avviati ad esperienza di ricerca 64 giovani ricercatori lucani mente il Patto Formativo Locale denominato della filiera cultura e turistica della Regione punta alla formazione di 50 imprenditori che operano nel settore e di 180 nuove figure professionali.
Gli interventi promossi – conclude l’assessore – sono stati dettati da un’attenta valutazione delle esigenze del territorio e della popolazione e da un’analisi dei fenomeni strutturali e congiunturali del mercato del lavoro.

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sarebbe interessante che a rispondere alle “assicurazioni” dell’assessore idrocarbur-formativo fosse qualcuno dei partecipanti a queste splendide iniziative o magari qualche escluso (cosa che forse ci indicherebbe molti dei criteri reali di assegnazione!!!)…ciò che tocca biasimare subito invece è la “difesa d’ufficio” di un’iniziativa “idiotizzante” che ho denunciato con l’ultimo comunicato stampa per passare subito allo spot elettorale che recita il solito mantra del “abbiamo fatto, abbiamo detto, abbiamo speso”…assessore autilio quei soldi (milioni di euro) spesi per una formazione di cui si elencano i numeri e non mai i risultati reali non sono suoi, tanto per cominciare, ma del lucani e forse qualche cautela nell’auto-esaltazione senza riscontri oggettivamente misurabili in termini di accessi reali e duraturi al lavoro sarebbe d’uopo!!!

in quanto alla sua “amicizia” con il sistema petrolio in questa regione, ci pare che la contraddizione con quanto invece afferma il senatore belisario sia evidente…allora o millanta lui o millanta lei o magari millantate entrambi, ma sarebbe forse ora di finirla con le prese in giro!!!

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