domani risponderò con calma ad un lancio di viti che pare riguardarmi…con calma, viti non merita alcuna fretta!!! 

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6) il programma – istituzione ed amministrazione

siamo ora ad una parte molto delicata del programma di comunità lucana, la parte dedicata ad istituzione ed amministrazione, di cui alcuni elementi sono stati già affrontati in altre parti del programma, altri sono vincolati dalle normative nazionali…cercheremo però di affermare alcuni principi che tendono a portare il governo della regione nelle comunità per renderle in prima persona partecipi dei processi decisionali

1) turnazione dell’ufficio della presidenza della giunta regionale per tre giorni lavorativi settimanali in ciascuno dei 131 comuni lucani durante l’arco della intera legislatura (mensilmente una presenza a potenza ed una matera) al fine da assicurare nel corso dei 5 anni di legislatura una presenza stabile in ognuno dei comuni lucani

2) turnazione dei consigli regionali alternativamente tra le sedi di potenza e matera

3) istituzione di una consulta regionale dei sindaci a carattere consultivo obbligatorio sui temi ambientali, energetici, produttivi e sulle materie di interesse comune

4) istituzione del prelievo obbligatorio di 1/3 degli emolumenti di consiglieri, assessori, presidente al fine di costituire un fondo speciale di solidarietà

5) approvazione definitiva dello statuto della regione basilicata

6) varo di una legge elettorale regionale condivisa da tutte le forze politiche presenti in regione

7) verifica amministrativa, a partire dalle posizioni dirigenziali, di competenze e titoli di tutte le posizioni lavorative e di consulenza nell’ente regione, enti, società ed agenzie sub-regionali ed apertura degli scorrimenti

8 ) immediato allontanamento dei dirigenti giudicati incompatibili, inefficaci, non provvisti di titoli adeguati alle mansioni o ritenuti infedeli in seguito a provvedimenti dell’autorità giudiziaria penale, civile ed amministrativa con automatica costituzione in giudizio per il risarcimento del danno subito dall’ente

9) divieto alle consulenze esterne se non reperibili nell’ente e controllo delle liste relative

10) riforma del sistema formativo in capo al competente assessorato con indicazioni agli enti interessati di liquidazione degli enti di formazione provinciali

11) accorpamento dei dipartimenti ambiente ed agricoltura

12) istituzione dell’ufficio indipendente territorio e risorse per redazione di un bollettino trimestrale da inviare a tutti i comuni ed enti territoriali lucani con competenza di tenuta e  cura del sito web di cui al punto 10) della parte ambiente e potere-dovere di raccolta di ogni informazione dai soggetti istituzionali di cui al punto menzionato e di segnalazione e sanzione delle inadempienze nelle comunicazioni e redazioni a riguardo 

vendola ed i defilippiani lucani

PETRONE (SEL): CON VENDOLA VINCE LA BUONA POLITICA
 
25/01/2010 11.33.28
[Basilicata]

“Un augurio sincero di Sinistra Ecologia Libertà della Basilicata a Nichi Vendola per la sua chiara vittoria nelle primarie pugliesi.
Un risultato importante non solo nei numeri, ma soprattutto per il significato politico e strategico che rappresenta”. Lo afferma Carlo Petrone, coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà. “Vince la buona politica, la capacità di governo che tanti vantaggi ha prodotto per il popolo pugliese, la coerenza tra annunci e realizzazioni.
Si afferma la voglia di partecipazione e il rifiuto di pratiche dirigiste che, pur di raggiungere obiettivi tattici, sacrificano il vero obiettivo di tutto il centrosinistra: lavorare per una larga coalizione, alternativa alle destre. Un’aggregazione che dovrà saper parlare all’Italia positiva, al mondo del lavoro, a quei settori economici e produttivi sani, al vasto mondo dei saperi, della ricerca.
Ora tutti al lavoro per vincere in Puglia le elezioni regionali; un risultato che interessa molto la Basilicata perché il centrosinistra Lucano e quello Pugliese potranno rappresentare un altro Sud, che punta al sostegno del lavoro e della sua qualità, all’innovazione, al protagonismo delle nuove generazioni, alla riforma della politica”.

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quente belle parole, petrone, ex di molte cose della politica lucana ed ora onnipresente prezzemolino alla guida del partito dall’acronimo simile a quello della società energetica lucana che fa da tappo ad una rifondazione al collasso…nedola ed i defilippiani lucani…peccato che se in puglia abbiate appoggiato vendola (e già ci sarebbe qualcosina da ridire, ma siamo nella logica della dialettica politica), qui in basilicata portate acqua (sempre con le orecchie) al mulino di de filippo…e tra vendola e de filippo qualche piccola differenza pure ci sarà nelle pratiche di gestione della vita regionale…meditate, gente della sinistra ex tutto, meditate!!!!

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manifesti

VITI, SABATO A METAPONTO MANIFESTO DELL’AGRICOLTURA LUCANA
 
25/01/2010 11.06.18
[Basilicata]
(AGR) – Sabato 30 gennaio nella sede dell’Azienda agricola sperimentale dimostrativa “Pantanello” di Metaponto sarà illustrato il “Rapporto sull’Agricoltura lucana”. Qui di seguito si riporta una presentazione dell’evento da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti.“Sarà basilare per il settore primario della nostra regione l’appuntamento del 30 gennaio prossimo, che si terrà a Metaponto nella sede dell’Azienda agricola sperimentale “Pantanello” dell’Alsia, nel quale sarà presentato il Rapporto dell’agricoltura lucana. Esso rappresenterà, dopo la Prima Conferenza dell’Agricoltura del 1987 e la Seconda del 1999 un momento fondamentale, un vero e proprio manifesto di programmazione agricola, dal quale ripartire e affrontare il futuro del settore primario.
Si tratta di una giornata di studi e analisi…..In tale quadro la Regione, quale massimo Ente territoriale, deve programmare e predisporre azioni tese affrontare quelle che sono le problematiche e le prospettive che si aprono nel mondo agricolo: dalla Green economy che lega tutte le produzioni coinvolgendo i vari comparti economici e i servizi, stringendo insieme tutto nel concetto di alta qualità; alla revisione della Politica agricola comunitaria (Pac) che si orienta sempre più all’unione tra produzioni alimentari e agricoltura sociale di mercato, spostando l’attenzione sul Secondo pilastro con un nuovo rapporto di riequilibrio che la ruralità (particolarmente importante nei nostri territori di collina e di montagna) deve sviluppare in una visione di agricoltura multifunzionale.
Il fine è rimettere al centro degli interventi regionali il settore primario riconoscendogli l’importanza che merita nel nostro territorio e porre le basi per far entrare la politica in sintonia con quelle imprese legate al territorio che puntano all’innovazione, alla qualità, allo sviluppo ecosostenibile riconvertendo i comparti tradizionali che sono la frontiera avanzata del made in Lucania.
E’ pertanto indispensabile stabilire sempre maggiormente elevati standards per i nostri prodotti nella qualità, nella ricerca, nelle innovazioni tecniche e tecnologiche, nel completamento delle filiere, nell’associazionismo tra i produttori, nella sicurezza alimentare per i consumatori e nei vincoli ambientali. In questo modo potremo battere la concorrenza di basso livello. Infatti, la qualità sarà sempre più vincente rispetto a chi gioca la carta del prezzo senza avere un reale valore aggiunto. In tale quadro si inserisce anche la legge di riordino della Governance agricola, che reputiamo essenziale, per la cui approvazione chiamo a condividerne l’urgenza il Consiglio regionale, la competente Commissione consiliare e gli amministratori regionali.
E’ questo il contesto nel quale il Gruppo di studio nominato dalla Regione Basilicata, di elevato livello tecnico-scientifico, ha sviluppato una dettagliata analisi sulle necessità dei vari comparti e ha anche stabilito in quali segmenti sarebbe necessario intervenire. Tra i temi previsti nella proposta di documento elaborato, che sarà illustrato il 30 gennaio, vi sono: il sistema agroalimentare nell’economia regionale e sua internazionalizzazione; il Credito in agricoltura; le innovazioni gestionali per lo sviluppo delle aziende agricole; le filiere, l’aggregazione e la concentrazione di prodotti del mercato tra qualità e sostenibilità; le agroenergie e la forestazione nello sviluppo rurale; l’innovazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Si vuole così tentare di individuare un modello lucano di agricoltura innovativa e competitiva, anche ridisegnando le funzioni dell’assessorato, che sappia fare fronte ai mercati, alla libera circolazione delle merci, alla massima interazione con i settori ambientale, delle energie e del turismo, tutte sfide alle quali ancora una volta, chi come noi crede nel futuro di una Basilicata propositiva e produttiva non si sottrarrà”.

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ancora manifesti, ma stavolta l’intento chiaro è la sottomissione del comparto agricolo all’agri-energia…non c’è altro da aggiungere!!!…le nostre proposte vanno in un altro senso ed ogni ulteriore commento alle “manovre” che tra piear, psr e piani di forestazione, contabilizzazione del patrimonio boschivo e dei crediti da carbonio accumulati nella massa forestale, a questo punto è davvero inutile…il quadro fosco di una basilicata al servizio del sistema energia rischia di concludersi presto perchè costoro approveranno tutto ciò che c’è da approvare ancora in questo settore ed affini di qui alla fine di febbraio…dobbiamo sconfiggere queste logiche, non solo con i numeri elettorali che speriamo diano ragione alle nostre idee per la lucania, ma impedendo nei fatti a questa gentaglia di rientrare in consiglio regionale ad inquinare la politica di “frequentazioni” di altro genere, quelle stesse frequentazioni che hanno portato la regione a dover essere sacrificata in virtù delle chiacchiere di qualche salotto che decide il futuro delle nostra terra…forte l’appello a chi non voterà per noi perchè convinto d’altro a scegliere i candidati giusti nei loro schieramenti e non i soliti vecchi volponi che “sporcano” la politica con la loro ingombrante presenza

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NARDIELLO (PDCI) TRE CONDIZIONI PER RILANCIO CENTROSINISTRA
 
25/01/2010 09.48.54
[Basilicata]

(ACR) – “Le tre condizioni di base per rilanciare la coalizione di centrosinistra al governo della Regione sono: all’interno dell’alleanza bisogna fare in modo che tutte le componenti storiche si sentano a casa propria; eventuali nuovi alleati devono chiarire la propria posizione assumendo impegni altrettanto chiari, scongiurando innanzitutto cambi di casacca durante la nuova legislatura e il proliferare di gruppi consiliari e misti; il Pd deve abbandonare il vecchio vizio dell’asso piglia-tutto”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello, sottolineando che “la prima iniziativa assunta congiuntamente da Pdci – Prc, Psi e Sel rappresenta un fatto politico positivo che sta a testimoniare che la sinistra c’è, è viva e vitale e non ha alcuna intenzione di diventare spettatrice del ‘corteggiamento’ del Pd ad Udc e nuovi-vecchi centristi”.
“Abbiamo letto – continua Nardiello – quali sono per il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza, alcuni buoni motivi per votare Pd ‘senza turarsi il naso’. Lo sforzo da fare adesso, tutti insieme, è quello di rinnovare il patto di buon governo con l’elettorato lucano indicando i buoni motivi per continuare l’esperienza di De Filippo con una serie di adeguamenti programmatici e di organigramma nell’esecutivo. Ciò è possibile partendo dalle cose buone e da quelle ‘di sinistra’ (ancora poche in verità) che l’attuale Giunta regionale ha fatto nella legislatura che sta per chiudersi per rafforzare le politiche sociali e quelle per il lavoro. Per questo il nuovo programma del centrosinistra non può non contenere un autentico piano anti-crisi e al suo interno le misure per stoppare la fuga dei cervelli e lo spopolamento dei nostri paesi, azioni a sostegno dei lavoratori che hanno perso il posto e per il superamento del precariato, investimenti per realizzare progetti di eco-sviluppo e di difesa di ambiente e territorio”.
Secondo Nardiello, infine “bisogna attrezzarsi per fronteggiare una campagna elettorale che nel caso della candidatura di Allam sarebbe del tutto inedita per la Basilicata, soprattutto senza cadere nel ‘trabocchetto’ di Allam e del Pdl di dividere l’elettorato tra cattolici ortodossi e laici alleati ai cattolici progressisti. Una nuova guerra di religione è proprio quello di cui non c’è alcun bisogno in Medio Oriente, figuriamoci in Basilicata”.

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commentare nardiello va bene se dobbiamo farci qualche risata, ma dal momento che c’è poco da ridere vorrei solo sottolineare il dato del prc che appoggia stabilmente il centro-sinistra, dopo essersi fatto mangiare dallo stesso nardiello e dagli opportunisti della sel…una considerazione per gli elettori del prc…ve la sentite di votare per una coalizione dove de filippo è il candidato presidente e dove il vostro ruolo sarà quello di portare l’acqua con le orecchie al mulino del pd?

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a domani (che poi sarebbe già oggi) con altre parti del programma e la solita mitraglia di commenti

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