alternativi

FEDERAZIONE SUI-GENERIS, CANDELA SCRIVE A COLOMBO
 
03/02/2010 11.31.15
[Basilicata]

Il segretario nazionale della Federazione Sui-generiS, Antonio Candela scrive al senatore Colombo, chiedendogli un incontro, in merito alle sue dichiarazioni nel corso dell’insediamento del Comitato promotore per i festeggiamenti dei 40 anni dalla nascita della Regione Basilicata.
”Ho letto – scrive Candela – del suo appello alla politica, dell’invito a ritrovarne gli ideali e a farsi strumento della collettività, di costruire il futuro guardando attraverso l’entusiasmo dei giovani.
Eppure se mi guardo attorno leggo l’enorme distacco, il solco profondo che esiste tra la sua generazione e quelle che ad essa si sono susseguite.
Noi giovani di questo territorio – si legge – siamo destinati a partire di nuovo. Ad andare via a causa di un modo di fare politica e di gestire la cosa pubblica che non accettiamo.
Noi giovani ci rivolgiamo a lei che rappresenta una generazione alla quale guardiamo con orgoglio come punto di riferimento, per capire il senso di quello che facciamo, degli sforzi che mettiamo quotidianamente in atto. Vogliamo confrontarci per capire, capire il senso di ciò che succede e se davvero il ruolo dei giovani è centrale per lo sviluppo di questo territorio; capire se la coesione sociale, la meritocrazia, la democrazia e la politica rappresentano ancora i grandi ideali che incarnavano nel Novecento”.

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mah, se l’alternativa si vede dal mattino, vuol dire che siamo già alla notte!!! 

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11) il programma – sanità ed assistenza sociale

siamo ora alla parte del programma dedicata alla sanità ed assistenza sociale, dove dobbiamo premettere che pur essendo i conti della sanità lucana fondamentalmente in ordine, molto si deve fare in ordine al miglioramento tanto delle cure offerte, tanto dei servizi ad essa associati in un’ottica di sempre maggiore disponibilità del settore ad incontrare le necessità dei cittadini soprattutto dei piccoli centri che troppo spesso sono penalizzati dalle lunghe distanze dai luoghi di assistenza e cura e dal disagevole accesso ad essi

1) istituzione di una commissione indipendente per la valutazione di qualità, quantità, merito, congruità e legalità delle convenzioni con enti sanitari privati di qualsiasi titolo e natura e per la valutazione degli appalti finora concessi per prestazioni materiali ed immateriali, con obbligo di eventuali rotture dei contratti e/o rimodulazioni degli stessi a favore dell’ente pubblico lì dove emergano criticità, disparità tra servizi offerti ed erogati, condizioni di prezzi praticati (vedi seguente punto 2), condizioni generali e puntuali di offerta dei servizi, monopoli od oligopoli de facto, condizioni di favore ed in genere tutto ciò che pur esulando dal formale rispetto delle leggi, si configura come distorsione del sistema delle convenzioni e degli appalti

2) redazione di un pubblico libro mastro sugli appalti e le convenzioni stipulate dal servizio sanitario regionale, redazione di un prezzario ragionato della sanità e di un libro degli standard sanitari da applicarsi alla sanità pubblica e privata

3) potenziamento interno, previ accordi sindacali e concertazione diretta con i lavoratori, degli uffici e delle strutture di laboratorio e di ambulatori a.s.l. al fine di rendere le liste di attesa per prestazioni ed analisi non superiori in ogni caso ad una-due settimane

3) valutazione finanziaria per l’abolizione di ogni forma di ticket sanitario e per l’erogazione generale di farmaci attualmente fuori esenzione

3) istituzione di una commissione indipendente permanente di valutazione dell’operato della sanità pubblica

4) mantenimento di tutti i presidi ospedalieri e di pronto soccorso presenti in regione e potenziamento del servizio di ambulanze ed eli-ambulanze su tutto il territorio regionale

5) istituzione della filiera alimentare a chilometro zero obbligatoria per tutte le strutture sanitarie pubbliche e private operanti in regione

6) potenziamento delle cure sanitarie domiciliari attraverso la razionalizzazione dell’impiego di personale e protocolli di intesa con i medici di famiglia ed il personale infermieristico

7) convenzioni con specialisti per la possibilità di cure non allopatiche somministrabili presso ogni struttura medica pubblica

8 ) graduale trasformazione dell’assistenza domiciliare agli anziani ed ai non autosufficienti in assistenza familiare accompagnata dai servizi sociali e dalle cooperative di assistenza, con devoluzione diretta ai nuclei familiari della contribuzione attualmente erogata dai servizi sociali per l’assistenza allo scopo di ricreare, ove possibile, la “continuità delle tre generazioni” ed un modello di assistenza tarato sulle reali necessità e sulla affettività familiare

9) istituzione dell’ufficio unico delle prenotazioni per i trapianti di organi e le cure mediche fuori distretto a cui far convergere dalle unità locali e dai medici di famiglia ogni richiesta di prestazioni medico/assistenziali non erogabili in loco per la razionalizzazione del servizio

10) divieto di cumulo tra professionalità nell’ambito pubblico e privato e verifica amministrativa di competenze e titoli nell’intero comparto della sanità regionale

11) potenziamento del crob di rionero e creazione, in cooperazione con il consorzio dei trasporti (vedi parte trasporti ed infrastrutture), di servizi dedicati ed avvio reale del registro regionale dei tumori

12) istituzione dell’ufficio regionale per l’alimentazione e la prevenzione dei disturbi alimentari