buona pasqua a tutti

andata come è andata, direi che è andata che peggio non si poteva…la regione rischia di essere mangiata dagli interessi colossali che la miscela di piear emendato al peggio, psr, piano di forestazione produttiva ed altre ammenicoli sta smuovendo in aggiunta agli interessi di sempre sul petrolio ed il gas, interessi che cominciano a concretizzarsi proprio in questo momento con una vera e propria offensiva delle compagnie petrolifere a caccia (e purtroppo con un’ottima preda) di permessi da renedere nell’immediato attivi…

non vi è purtroppo alcuna speranza che l’attuale maggioranza, insieme alla minoranza, oppongano alcuna resistenza alle “suadenze” di questo sistema che tutto corrompe e finalizza…

ma andiamo con ordine e partiamo proprio dal petrolio…permessi fermi per anni stanno ripartendo tutti insieme, complice il dl.1355/2009 che di fatto riassume in capo allo stato ogni competenza in materia di ricerca ed estrazioni di idrocarburi, e mi pare inutile ricordare che il 65% del territorio regionale è interessato da queste istanze, permessi e concessioni (per chi ha voglia esistono le cartine, poco leggibili, dell’unmig, e le nostre che troverete sul blog cercando la voce la “mappa del petrolio”)…mi pare inutile sottolineare come una destinazione coatta del territorio proprio all’industria degli idrocarburi renderebbe di fatto inutile ogni altro tentativo di fare qualcosa di più attinente alle reali vocazioni dello stesso…

ma oltre alle estrazioni vere e proprie, esiste il pericolo che una miriade di centri olii invadano la regione…vi ricordo che oltre a quello di viggiano, è di prossima costruzione quello di corleto perticara (soli 20 km in linea d’aria) e per ogni concessione attiva che si dimostrerà produttiva è prevedibile la costruzione di altri impianti di desolforizzazione simili (tra questi ricordiamo quello del permesso monte grosso e dei permessi che interessano il parco di gallipoli cognato, quello della zona interessata al permesso frusci a nord del capoluogo, uno nella zona di pisticci, un’altro probabile nella zona del parco del pollino)…una situazione davvero poco edificante se si considera l’effetto di moltiplicatore dell’inquinamento che la prossimità gli uni algli altri di tali impianti porterà alla regione, sulla base di quanto accade e puntualmente viene negato per la val d’agri…

ma non finisce qui con gli idrocarburi…vi sono infatti tanto il permesso della geogastock di reimmissione di gas metano nei pozzi esausti della val basento, tanto le due previste centrali a turbogas della val basento, piu una terza nella zona di irsina, più ancora una in val d’agri…ed in aggiunta a questi occorrerà considerare le servitù associate al corridoio otto ed al gasdotto del caucaso che risalirà la dorsale appenninica lungo tutta la regione…oltre naturalmente ai permessi off-shore, quelli al largo della costa jonica dove la finanche la possibilità remota che la regione si opponga è vanificata dal fatto chge trattasi di acque territoriali di competenza strettamente statale…

passiamo alle acque lucane, il vero oro di questa terra…sulla scorta di quanto la legge galli consentiva, la nascita di acquedotto lucano spa aveva già di fatto espropriato la proprietà pubblica delle stesse acque, affidandone la gestione proprio a questa spa a totale partecipazione pubblica certo, ma la cui vendita di quote nessuna legge o codice impedisce…già la situazione non era delle migliori, anche considerando il carrozzone acquedotto lucano, ma a peggiorarla è ovviamente intervenuto il recente decreto di privatizzazione della gestione…entro un anno ogni gestione deve mettere a gara il 40% del proprio servizio…ma la cosa si complica con un intervento assai strano operato da una nel frattempo neonata società, acqua spa (per il momento solo una sigla), società che, una volta passate le consegne della proprietà delle acque degli invasi di proprietà dell’eipli (l’ente irrigazione), di fatto, complice anche la morte degli ato (gli enti territoriali di controllo), diventerà la vera proprietaria delle acque lucane…un annetto e mezzo fa uno strano accordo tra regione basilicata (presidente de filippo) e regione puglia (presidente vendola) passa il 40% della proprietà di acqua spa a quest’ultima e c’è da scommettere che la messa in gara delle gestioni riguarderà proprio questo 40%, complice anche la progressiva scomparsa di acquedotto lucano che ha conturizzato a spese pubbliche la regione e di fatto cederà la propria gestione proprio ad acqua spa prima di scomparire nel nulla…

poi c’è la questione piano energetico regionale…senza voler riproporre tutti i motivi di allarme di cui abbiamo spesso parlato nei nostri articoli, la situazione è chiaramente quella di una regione dove si sta organizzando l’assalto alla frontiera…terreni agricoli che senza alcuna programmazione passeranno alla produzione di energia, seppur da fonti rinnovabili quali soprattutto l’eolico, il fotovoltaico ed ovviamente le bio-masse…con interessi milionari non solo di chi impianterà pannelli e pale (praticamente gratis grazie ai favolosi incentivi cip 6 ed ai fondi comunitari), ma anche di chi, sapendo per tempo cosa si sarebbe approvato, ha fatto incetta di terreni a prezzi irrisori…inutile ridire dell’emendamento che autorizza impianti fino ad 1mw con una semplice dia da presentare ai comuni e con la possibilità di far considerare impianti diversi gli stessi campi se posti ad una distanza tra loro maggiore di 500 metri e che rende ogni valutazione di impatto ambientale, ogni valutazione strategica o di incidenza (tutti strumenti previsti dalle leggi vigenti) del tutto inutili…una particolare menzione meritano però le bio-masse, sia per la loro corsia di coltivazione privilegiata da un piano di forestazione su cui la regione ha postato ben 50 milioni di euro e che ben sappiamo porterà alla progressiva sostituzione del materiale ligneo locale con specie arboree a più alto indice di crescita e magari del tutto avulse dal patrimonio genico locale, con tutti i rischi che questo comporta soprattutto nel caso di organismi ogm, ma soprattutto per quella deliberà del novembre 2005 che assimilando il cdr alla legna ecologica lo rende combustibile in impianti altrimenti destinati (attualmente il cdr è combusto nei tre cementifici regionali, avigliano, barile e matera, nell’inceneritore fenice e prossimamante nell’inceneritore veolia a potenza, di cui il sottoscritto aveva anche informato, ma che non si è voluto ascoltare, preferendo fare le battaglie contro i mulini a vento)…e ricordo che attualmente i progetti di centrali a bio-masse, dal mostro di aciniello di stigliano (quasi 40 mw) all’apparente innocua centrale di venosa (1mw, ma di prevedibile crescita) dovrebbero essere una ventina…il materiale ovviamente proverrà quasi tutto dalla vicina campania…

basterà, è già un inferno – dirà qualcuno, eppure no, non basta ancora…c’è il traffico “legale” ed illegale di rifiuti tossici…quello legale che si svolge del tutto indistrubato nella miriade di impianti esistenti per lo stoccaggio (dalla semataf di guardia perticara ai tantissimi plessi privati presso opifici) e da costruire (val basento-ferrandina), quello illegale che essendo tale non appare visibile nell’immediato, soprattutto se non si cerca affatto e chi dovrebbe farlo magari non lo fà o non può farlo per “interpretazioni” dei regolamenti alquanto bizzarre, e quando persino organismi costosi che hanno sede nei palazzi della regione non lo fanno affatto, preferendo occuparsi d’altro…poi c’è la babele dei rifiuti solidi urbani che con la scusa di una emergenza a dire di tanti assolutamente “pilotata” ha portato a piani rifiuti con l’obiettivo della raccolta differenziata a scopo di costituire “cdr di qualità”…

potrei continuare a lungo con l’ambiente e con la miriade di interventi che la regione mette in campo per prevenire e curare magari i fiumi o le coste, dopo aver avuto tanta incuria da far presupporre persino ai più ingenui che l’intento era quello di creare “criticità” su cui poter intervenire con molto denaro pubblico (chi ricorda il libro della klein shock economy?) e molti interessi privati, ciò ditte che rispondono a sollecitazioni di alcuni politici e che ricompensano in qualche modo…

potrei continuare a lungo con le clientele, le collusioni, la mancanza reale di libertà che i bisogni controllati dai pochi potenti determinano, le prese in giro, i deficienti che ancora si appellano a proprie diversità supposte in un sistema di centro-destra-sinistra con l’intento di “cambiare tutto dall’interno”, i misteri di una regione dove la giustizia è legata a filo doppio alle chiavi di accesso a salotti e logge, dove l’imprenditoria va autorizzata, controllata, emunta, e dove chi ha un’idea riesce a trasformarla magari solo in disperanza e livore contro il prossimo, una regione dove la mano destra non sa mai cosa fa la sinistra e dove una comunità non sa nulla della comunità le cui luci di notte si stagliano chiare e vicine all’orizzonte, una regione dove le voci fuori dal coro e quelle contro vanno recintate in perimetri di doppiogiochismi e delegittimazioni alle spalle, una regione dove si china il capo e si va avanti alla meno peggio secondo le regole della sopravvivenza in una democrazia dalla coppola in mano e dall’anello al naso…

potrei continuare a lungo, ma mi fermo…impedire tutto questo sarà l’impegno del sottoscritto e di comunità lucana – movimento no oil…piaccia o non piaccia, siamo qui e qui intendiamo rimanere, alla faccia dei itanti mpiegatucci regionali con il culo al caldo e le fregole politico-letterarie, alla faccia dei nevrotici al soldo dell’umoralità concessa in cambio dell’assenso alle apparenze, alla faccia dei tanti “cazzoni” contenti di percepire un soffio di privilegio su tutti gli altri da difendere a tutti i costi, alla faccia dei liturgici dell’anti a tutti costi, alla faccia di tutti i mafiosi, collusi, potenti, sporcaccioni, corrotti, dementi che sporcano questa regione e questa magnifica terra non della loro presenza, ma del loro alito fetido di quelle innominabili sozzerie con cui cibano le loro voglie di un piccolo potere in un sistema di potere che definire feudale ci pare l’unico modo di poter considerare quell’ossequio all’interesse dell’imperatore che autorizza in cambio di fedeltà ogni lesione del diritto e persino della ragione…

buona pasqua a tutti…

   

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