Comunicato stampa di Comunità Lucana – Movimento No Oil

La Basilicata deve boicottare Israele

  

A seguito del vergognoso e sanguinoso attacco armato di motovedette della marina israeliana ad un inerme convoglio navale di pacifisti diretto a Gaza, attacco che ancora una volta ha dimostrato la barbarie di un paese che necessita di uno stato di guerra continua, a motivo del mantenimento di una struttura militare elefantiaca e del correlato sistema industriale, e che ancora qualcuno si ostina a definire “baluardo dell’occidente in Medio Oriente” non mancando di confondere spesso ad arte l’antisionismo con l’antisemitismo, crediamo che sia tempo di una pronta risoluzione del conflitto ormai perenne tra lo stato ebraico e l’identità sempre negata di uno stato palestinese.

  

Coscienti che tali temi coinvolgono gli scenari internazionali delle diplomazie e le volontà degli stati di riportare la pace nell’intero Medio Oriente, la Basilicata, regione italiana e della Comunità Europea, può e deve fare la sua parte, soprattutto nell’ottica della considerazione che quel Mediterraneo ormai aperto agli scambi commerciali, deve diventare un mare aperto anche alla pace ed al ripudio della violenza come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, come recita l’art. 11 della nostra Costituzione.

  

Chiediamo pertanto al Presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, di volersi far interprete della discussione e dell’approvazione urgente di una mozione di condanna dello stato di Israele da parte della Regione Basilicata ed al Presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, ed all’assessore alle Attività Produttive, Erminio Restaino, di voler procedere nell’immediato ad una ricognizione sull’interscambio commerciale tra la nostra regione e lo stato di Israele, al fine di avviare un immediato boicottaggio sul territorio lucano dei prodotti israeliani e di bloccare ogni interscambio culturale, politico, sociale, economico fino alla conclusione di un accordo definitivo di pace tra lo stato di Israele, di cui tutti riconosciamo le ragioni di esistenza e la legittimità formale e sostanziale, e lo stato di Palestina, le cui ragioni sono ancora negate speranza a milioni di palestinesi.

  Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana – Movimento No Oil

ato-bello

GESTIONE RIFIUTI, ALTOBELLO, ATO: SINTONIA CON AMBIENTALISTI
 
31/05/2010 13.09.59
[Basilicata]
“Sulla necessità di programmare una nuova politica dei rifiuti che abbia come riferimento un soggetto istituzionale unico, ho riscontrato un’ampia convergenza tra gli esponenti delle associazioni ambientaliste. In una visione integrata della gestione dei rifiuti, un soggetto unico per l’intero ambito regionale è apparso anche a loro come la condizione necessaria per un salto di qualità e innovazione in un settore che, semmai, proprio della frammentazione e sovrapposizione delle funzioni e competenze, e della divisione territoriale, ha sofferto negli ultimi anni.”
E’ il commento di Sabino Altobello, Commissario unico ATO rifiuti, ai margini dell’incontro con Legambiente, WWF, Movimento Azzurro, a conclusione di un ciclo di appuntamenti con gli ambientalisti avviato nei giorni scorsi con il Comitato No Oil e l’Endas.
Altobello, anche alla luce dei punti dell’Intesa istituzionale tra Regione e Provincie, la cui attuazione di una parte è stata delegata all’ATO rifiuti, si è detto pronto a recepire, in chiave evolutiva, proposte ed istanze degli ambientalisti: recupero finalizzato al riciclo, valorizzazione della frazione umida dei rifiuti, completamento del sistema impiantistico, attenta valutazione costi-benefici ambientali ed economici, accelerare l’avvio del nuovo corso sulla gestione dei rifiuti in ambito regionale.

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se son rose fioriranno, anche se prevediamo spine…ad ogni buon conto registriamo la volontà serena di dialogo del commissario altobello e speriamo che si faccia intreprete delle esigenze dal basso espresse dalle associazioni…noi andiamo avanti con la nostra idea di piano regionale dei rifiuti che illustreremo a breve in una conferenza stampa e con la distribuzione di un corposo lavoro sul piano stesso…chi ci segue da qualche tempo, conosce le nostre idee a riguardo (vogliamo rileggerci la parte del nostro programma sui rifiuti?), idee che vogliamo mettere a disposizione dell’amministrazione regionale per dare un impulso positivo ad un ciclo che non può esaurirsi nelle discariche o negli inceneritori, quelli veri e quelli mascherati da bio-masse…sappiamo bene che le idee dei capibastone che reggono la regione divergono completamente dalle nostre, se si esclude la sola coincidenza letteraria di alcune loro affermazioni, ma le nostre ragioni son più forti degli interessi di qualcuno che siede nei posti di potere, in giunta o nel consiglio regionale

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israeliani bastardi

Assalto israeliano alle navi dei pacifisti: uccisi 19 attivisti diretti a Gaza con aiuti umanitari

 

Almeno 19 passeggeri della flotta internazionale di attivisti pro-palestinesi “Freedom Flotilla” che si dirigeva verso Gaza sono rimasti uccisi durante l’assalto di un commando israeliano. Lo ha annunciato la catena televisiva privata israeliana 10 ma la conferma è arrivata anche dall’esercito israeliano. La Tv privata israeliana ha anche affermato che sono rimasti ferite altre 26 persone, una delle quali sarebbe in fin di vita. Tra i feriti anche dieci soldati israeliani, due dei quali in modo grave. Secondo la stessa emittente inoltre lo sceicco Read Salah, leader dell’ala più radicale del movimento islamico israeliano che si trovava tra i passeggeri della flottiglia, non sarebbe tra le vittime. La flottiglia, organizzata da diverse Ong internazionali per portare aiuti umanitari nella striscia di Gaza, sfidando l’embargo imposto da Israele, era partita domenica pomeriggio da Cipro. A bordo delle sei navi con circa 700 attivisti, secondo gli organizzatori, ci sono anche deputati di vari paesi europei. Tutti insieme trasportavano 10mila tonnellate di aiuti, tra cui 100 case prefabbricate e attrezzature mediche. In Israele intanto forze armate e la polizia sono state poste in stato di massima allerta.

  

La ricostruzione – L’epicentro degli scontri è stata la nave di una ong turca che guidava la spedizione: promossa dal movimento “Free Gaza”. Secondo le ricostruzioni dell’episodio, ancora frammentarie, i commando israeliani hanno aperto a un certo punto il fuoco facendo un numero di morti compreso fra 10 e venti, a seconda delle fonti, oltre a numerosi feriti. Stando a un portavoce militare dello Stato ebraico, a innescare il caos sarebbe stato il tentativo di alcuni attivisti di resistere all’abbordaggio con bastoni, coltelli e almeno un’arma da fuoco, sottratta – pare – a un soldato. Fra i militari si contano quattro feriti, ha aggiunto il portavoce, accusando i promotori della flottiglia di aver organizzato una “provocazione violenta”. Alla fine le navi sono passate sotto il controllo israeliano e sono attualmente scortate verso il porto di Ashdod (sud di Israele), chiuso ai media.

 Israele in allerta -Israele ha intanto elevato il livello di allerta sul fronte nord (con il Libano) e su quello sud (con la Striscia di Gaza). Ma a ribollire è pure il fronte interno degli arabo-israeliani: un leader radicale di questi, lo sceicco Saleh, dirigente del Movimento Islamico in Galilea, partecipava alla spedizione e risulta essere stato ferito.  

Ministro israeliano “rammaricato” – Il ministro israeliano per il Commercio e l’Industria, Binyamin Ben-Eliezer ha espresso il proprio “rammarico per tutte le vittime” dell’assalto della marina alla flotta di attivisti pro-palestinesi diretti a Gaza. “Le immagini non sono certo piacevoli. Posso solo esprimere rammarico per tutte le vittime” ha detto il ministro alla radio dell’esercito.

 Italiani a bordo, non coinvolti in sparatoria – Ci sono anche alcuni italiani, almeno cinque, fra gli attivisti della flottiglia. Lo riferisce la Farnesina interpellata sulla vicenda. Le fonti del ministero degli Esteri italiano riferiscono anche che non risultano italiani coinvolti nella sparatoria che ha provocato morti e feriti. L’ambasciata italiana in Israele ha comunque inviato alcuni funzionari ad Haifa, dove la flottiglia verrà scortata dalle forze israeliane, per verificare la situazione sul posto.  

Le minacce israeliane – Per arrivare nell’enclave palestinese, le sei navi dovevano superare il blocco israeliano. “Abbiamo la ferma intenzione di arrivare a Gaza malgrado le intimidazioni e le minacce di violenza che abbiamo ricevuto”, aveva detto domenica uno degli organizzatori della “Freedom Flotilla”. Alcune navi della flottiglia battono bandiera turca e una Ong turca sarebbe uno dei principali organizzatori dell’intera operazione di invio di aiuti a Gaza sotto assedio. Israele, la quale nega che a Gaza sia in atto una crisi umanitaria, aveva ripetutamente avvertito che avrebbe impedito alla flottiglia di arrivare nella Striscia ma si era offerto di far pervenire a destinazione gli aiuti, dopo ispezione, tramite un valico terrestre. Per Israele, perciò, l’intera operazione è una “provocazione” studiata con l’intento di diffamare la sua immagine agli occhi del mondo.

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non commenterò ulteriormente…il titolo fornisce una chiara idea di come il sottoscritto la pensi sullo stato fascista, razzista e xenofobo che qualcuno si ostina a definire un presidio dell’occidente in medio oriente

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l’acqua….quella spa

EIPLI, ROMANIELLO: RIPRENDERE TAVOLO DE FILIPPO – VENDOLA
Per il consigliere regionale Sel le Regioni sono in grado di gestire gli impianti e di progettare la captazione dell’acqua, nell’ambito di un rapporto di strategia solidale
30/05/2010 12.46.18
[Basilicata]

(ACR) – “La manovra economica del Governo con l’indicazione relativa alla soppressione dell’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, già finito con la Finanziaria 2008, nella cosiddetta lista degli ‘enti inutili’ e salvato in extremis solo per salvare postazioni di potere del centrodestra, nonostante la ‘difesa di ufficio’ di direttore e commissario governativo, rappresenta l’occasione per mettere ordine negli enti di gestione delle risorse idriche e per ribadire il valore pubblico dell’acqua”.
E’ quanto sostiene il consigliere regionale Giannino Romaniello (Sel), per il quale “si pone l’esigenza di riprendere il confronto tra i Governatori De Filippo e Vendola che ha portato due anni fa alla firma di un’intesa che sancisce l’ingresso della Regione Puglia, con una quota del 40%, nel capitale di Acqua spa, di cui la Regione Basilicata ha in portafoglio il restante 60%”.

“L’Ente irrigazione – continua Romaniello – è il simbolo di una lunga stagione in cui lo Stato ha svolto compiti che oggi spettano alle Regioni che, nel caso attuale, possono svolgerlo con profitto. L’Eipli ha accumulato negli anni debiti per circa 120 milioni di euro, ha visto succedersi numerosi commissari e sub-commissari, soprattutto di nomina politica di centrodestra, ha creato problemi nelle relazioni sindacali con i ben noti ritardi nel pagamento dei salari ai lavoratori addetti agli impianti e soprattutto ha dimostrato la totale incapacità ad affrontare i problemi irrigui delle aziende agricole lucane e pugliesi”.
Dall’esperienza di cooperazione politico-istituzionale dei governi di Basilicata e Puglia invece – sottolinea il consigliere Sel – viene la testimonianza che le Regioni sono in grado di gestire gli impianti e di progettare la captazione dell’acqua, nell’ambito di un rapporto di strategia solidale che segna un esempio importante nel Mezzogiorno e ancora più rilevante politicamente nell’attuale fase di federalismo segnata da accentramento statalista e da divisione sempre più marcata tra Nord e Sud del Paese. Si tratta pertanto di riprendere la proposta di un ‘Patto del Sud per l’acqua e la manutenzione del territorio’, lanciata solo qualche settimana fa dalla Cia lucana e condivisa dalla Cia delle altre regioni del Sud, insieme ad un sistema di governance attraverso le strutture consortili per la gestione efficiente, plurifunzionale e sostenibile delle attività di irrigazione e bonifica, per farlo diventare una priorità della nuova legislatura regionale appena iniziata”.

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mi dispiace doverlo rimarcare, ma romaniello vaneggia di partigianeria, come tutta la sel (sinistra, ecologia e libertà), per tutto ciò che vendola fa nella sua puglia…compreso l’acquisto del 40% di capitale di acqua spa che rappresenta giusto giusto, una volta passata la competenza dall’EIPLI (giustamente un carrozzone inutile) proprio ad acqua spa, la fetta di privatizzazione che la legge 133 impone dopo la chiusura degli ato acque…una casualità?…non direi, visto che l’acquisto delle quote di acqua spa era sponsorizzato dal pd pugliese, a cui vendola doveva la sua scorsa elezione, primarie o non primarie, pd pugliese molto legato ad alcune multinazionali francesi e gruppi italiani (veolia, nestlè e gruppo caltagirone) per il tramite di d’alema e bersani e con il sostanziale accordo di casini (e la famiglia vuole la sua!!!…mica ci sto io con la figlia di caltagirone, ma il bel piffi scandiscetutto)…gruppi interessati all’acquisto di acquedotto pugliese e come ovvia necessità dell’acqua lucana…ora se acquedotto lucano spa, dopo aver accumulato pare 70 milioni di euro di passività (voci di corridoio, naturalmente…eheheheheh) nelle opere di conturizzazione, riparazione, sostituzione e costruzione di condotte, sparisce nel nulla, magari dividendosi in una bad company (i debiti) che rimane come di prassi alla regione basilicata, ed una good company (le bollette) che passa ad acqua spa prima del 31 dicembre 2011, termine per la messa a gara delle gestioni, l’acqua lucana è di fatto privatizzata proprio in virtù di quel 40% di acqua spa che deve a quel punto passare ai privati, avendo però incamerato a quella data (sempre se il governo non ci ripensa) il forziere dell’acqua, gli invasi gestiti dall’EIPLI da cui si ricava si l’acqua per le irrigazioni in agricoltura, ma anche quella potabile…chiaro il giro?…EIPLI passa gli invasi e le reti ad acqua spa, acquedotto lucano viene liquidato e passa la gestione ad acqua spa, la gestione viene messa a gara per il 40%, vendola vende la sua quota ai privati (e nessun pugliese potrà dire che svende beni propri…in ogni senso)…un affare multimilionario che il nichi dalla zeppola (dicesi tale in basilicata, la parola blesa) poetica ed il moro di sant’arcangelo si gestiranno al meglio…devo aggiungere altro o bastano queste “riflessioni senza aggancio con la realtà”?…caro giannino romaniello, avrai una bella gatta da pelare quando a cose fatte la sel dovrà pur dire qualcosa sulla faccenda privatizzazione…o ve la cavate dialetticamente come un vostro aderente qualche giorno fa ha tentato di fare in risposta ad un mio lancio su facebook, giustificando l’inceneritore di foggia con un “ma se gli inceneritori son fatti bene, che male c’è?”…dalle parti di casa vostra ho anche sentito dire che le bio-masse se sono eco van bene…a parte la cacofonia logica di voler distinguere tra bio-masse eco e bio-masse non eco, qui si pone un problema…le cose sono nere o bianche, qualche volta grigie, ma difficile che miscelando il nero ed il bianco venga fuori l’iride di un arcobaleno!!!

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mah!!!

UN FRANCOBOLLO PER VIGGIANO, CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI
 
30/05/2010 14.14.03
[Basilicata]

Un francobollo per Viggiano. Un panorama della cittadina che domina la valle del fiume Agri è la microimmagine che viaggerà per tutta l’Italia, mostrando al grande pubblico uno dei tanti volti della Basilicata. Protagoniste delle nuove emissioni, oltre a Viggiano, sono le località di Courmayeur, Todi e le Isole Tremiti, per un valore di 0,60 euro. L’emissione del nuovo francobollo turistico dedicato al comune lucano verrà salutato con molteplici manifestazioni culturali organizzate dall’Associazione Filatelica Culturale “Isabella Morra” di Potenza e l’amministrazione comunale di Viggiano. Nel cuore del centro valdagrino per tre giorni, dal 4 al 6 giugno, esposizioni filateliche, concerti musicali e conferimento di premi vivacizzeranno il lungo week end viggianese. Venerdì alle 9 si terrà la cerimonia di apertura della mostra filatelica dedicata al turismo, allestita presso il Centro Sociale “Alberti Marone” della Biblioteca Comunale, con la partecipazione di tredici espositori provenienti da tutt’Italia e quindici collezioni. Verrà inoltre attivato un ufficio postale distaccato per l’emissione dell’annullo speciale. Alle 10,30 seguirà l’inaugurazione della manifestazione “Viggiano 2010”, con la presentazione del francobollo della serie tematica “Il Turismo” dedicato a Viggiano. Nel corso della mattinata verrà presentato il Numero unico, la pubblicazione curata dall’Associazione “I. Morra”, con contributi importanti sulla storia lucana, oltre ad interessanti focus sul mondo filatelico. A disposizione del pubblico vi saranno, oltre al francobollo per Viggiano, il bollettino illustrativo con gli interventi dei sindaci dei comuni interessati all’emissione, la tessera filatelica, cartoline e annulli delle manifestazioni organizzate in Basilicata. In serata, alle 19, si terrà il concerto per Arpa presso l’Hotel dell’Arpa e alle 20 la cena del palmares. Nel corso del conviviale si terrà la cerimonia di premiazione degli espositori presenti alla mostra e il conferimento del “Premio alla cultura”, giunto quest’anno alla X edizione. Un riconoscimento che il sodalizio potentino, presieduto da Umberto Savoia, attribuisce ogni anno ad una personalità particolarmente distintasi nella società lucana e italiana. Questa edizione premia la dottoressa Valeria Verrastro, direttrice dell’Archivio di Stato di Potenza. Il giorno successivo, alle 9,30, riaprirà la mostra e l’ufficio postale con l’utilizzo del secondo annullo “Suonatori Viggianesi”. Nella seconda giornata il pubblico è invitato a pronunciare la propria preferenza per la collezione esposta più bella e potrà farlo anche nel pomeriggio, dalle 16 alle 20. L’ultimo giorno, alle 12, si sorteggeranno i premi riservati ai visitatori di “Viggiano 2010” e la successiva cerimonia di premiazione chiuderà l’intera manifestazione. Gli espositori che hanno partecipato con le proprie collezioni sono l’Associazione Filatelica Culturale “I. Morra” di Potenza con le collezioni “Perché non inizi una collezione sul turismo?” e “Buste turistiche Comuni lucani”, Maurizio Amato di Genova con “Destinazione Svizzera”, Matteo Bolognese di Potenza con “Il turismo…regione per regione”, Luciano Calenda di Roma con “Da Roma e Brindisi…con la 5^ Satira…”, Costantino Curci di Balvano con “Le pitture rupestri”, Francesco De Simone di Castelsilano con “Paesi Santi della Calabria”, Vincenzo Di Croce di Potenza con “L’arte di Eros Donnini”, Claudio Grande di Pisa con “Insupremae dignitatis (Storia dello studio pisano)”, Nathalie Oppido di Potenza con “Il Turismo in Italia…in FDC”, Giuseppe Pace di Potenza con “Albrecht Dürer”, Tommaso Rosa di Potenza con “In morte di Napoleone”, Umberto Savoia con le collezioni “Francesco Saverio Nitti e il suo tempo” e “Storia Postale della Basilicata”, il Liceo Socio psico-pedagogico di Salerno con “Giro filatelico salernitano”.

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non commento neppure, ma i cittadini della valle saranno certo contenti di sapere come vengono spesi i soldini a viggiano…per gli annulli postali e per il turismo del petrolio…ma danno anche le pinzette per il naso appena arrivati in paese per evitare che i turisti siano nauseati dalla puzza del centro olii?…suvvia, si scherza (neanche troppo, però…)…gente allegra, il ciel l’aiuta

 

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arpab-one

ARPAB,SIGILLITO SU PRESENZA MERCURIO IN POZZI SPIA DI FENICE
 
30/05/2010 12.41.52
[Basilicata]
Il testo unico in materia ambientale stabilisce che al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare un sito, il responsabile dell’inquinamento mette in opera entro ventiquattro ore le misure necessarie di prevenzione e ne dia immediata comunicazione al Comune, alla Provincia, alla Regione e al Prefetto. La legge fa ricadere sul solo responsabile dell’inquinamento ( in questo caso Fenice) l’obbligo della tempestività dell’autodenuncia; mentre nulla dice a proposito dei tempi assegnati alle agenzie di controllo, come l’Arpab. E’ questa la risposta del direttore generale dell’Arpab Vincenzo Sigillito all’on. Elisabetta Zamparutta, che ha contestato il presunto ritardo con cui l’Arpab avrebbe dato conto della presenza di mercurio nei cosiddetti ” pozzi spia” realizzati intorno all’inceneritore di Melfi. “Nel caso specifico – conclude Sigillito – la presenza di mercurio in soli due ” pozzi spia” su nove e l’assenza di elementi inquinanti nelle acque del fiume Ofanto, hanno richiesto da parte dell’Arpab un supplemento di indagini e di studi approfonditi, anche con l’ausilio di competenze esterne, per evitare di esporsi ai contraccolpi sociali, ambientali ed economici di errate e intempestive valutazioni”.

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caro sig. architetto sigillito, non esiste alcun testo unico in materia ambientale, ma una legge dello stato la 152/2006, comunemente definita “legge ambientale” che senza cassare tutte le leggi precedenti, prerogativa questa si di un testo unico e non certo di una legge ordinaria, stabilisce quanto lei afferma, ma nel vuoto legislativo qualche altra leggina la si potrebbe magari invocare(che sò, vogliamo dare un’occhiata alla normativa seveso II?)…senza voler essere tuttavia pedanti (le consiglio comunque di dare un’occhiata a qualche buona raccolta di leggi dello stato italiano, di cui la basilicata pure fa parte…nonostante tutto!!!), qui si vogliono leggere le virgolette minimaliste sulle responsabilità e non le responsabilità, appunto….quelle di fenice e dell’edf in primo luogo, in quanto proprietaria dell’impianto e prima responsabile sia dell’inquinamento, sia della “intempestiva” denuncia, ma a pensarci bene, anche lei qualche responsabilità la porta in dote alla nuova giunta…quella di essere il direttore di una goffa agenzia che non certifica nulla, che non può certificare nulla, che quando rileva dei dati lo fa sempre in difformità ad altri dati (ci permettiamo allora di pensare che siano le vostre centraline ad essere tarate male) ed in ogni caso millanta tuttappostismo a destra e manca, quando a posto vi è poco o nulla…la presenza di mercurio in due pozzi spia e comunque una presenza di mercurio che non dovrebbe esserci…punto…compito dell’agenzia è rilevare dati nell’interesse generale e renderli subito noti, come qualche altra leggina che non le cito per non apparire troppo “saputo” pure sostiene, per le valutazuioni di merito, non certo giocare sulle valutazioni politiche che riguardano gli allarmi sociali e che sono compito e prerogativa della politica…quindi pensi a misurare, e se le riesce magari bene, quanto di nocivo fuoriesce da stabilimenti che mai avrebbero dovuto essere consentiti su un territorio fragile come il nostro e lasci stare i “contraccolpi sociali, ambientali ed economici di errate e intempestive valutazioni” che non sono certo compito suo

in quanto ad alcuni radicali liberi, vorrei ricordare che le battaglie sono di merito e riguardano tutta la nostra povera terra, non certo di puntiglio ed onorabilità personale

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oggi a ripacandida

alle 18.00 di oggi, venerdì 28/05, a ripacandida (pz) presso la sala del consiglio comunale, comunità lucana-movimento no oil interviene per ribadire il suo secco NO all’istanza di ricerca per idrocarburi “palazzo s. gervasio”…vi diamo appuntamento!!! 

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Comunicato stampa di Comunità Lucana – Movimento No Oil

La pila elettrica

 

 

E’ obbligo di maturità analizzare con cura le dichiarazioni altrui prima di una replica, soprattutto se le dichiarazioni a cui controbattere sono condensate nella relazione programmatica del presidente della regione e costituiscono “ideologia” di un’azione di governo lungo il corso della legislatura, obbligo che diviene maggiore quando la replica non sottenderà a terzietà alcuna, rivolgendosi al protagonista.

 

 

Presidente De Filippo, il tono di tecnicismo anglista con cui Ella illustra il grave disastro economico di una regione, attribuendone le colpe più alla crisi mondiale che all’incapacità di una classe dirigente di governare e programmare economia e reali vocazioni, è ormai l’aspetto mistificante della disinvoltura con cui la nostra politica si auto-assolve dalle proprie responsabilità, preferendo attribuire ai momenti di congiuntura internazionale – nella teoria del teatro si direbbe ”l’altro” – l’aggravamento di situazioni che non dovrebbero scoprirsi ora come strutturalmente e storicamente in crisi.

 

 

In altri termini la crisi di economia e società lucana non nasce con le bolle delle speculazioni, ma è figlia di un malgoverno recente e meno recente di cui proprio la Sua parte politica è stata ed è tuttora attiva protagonista, avendo preferito la cura di interessi clientelari di cordate e clan di riferimento al benessere generale di popolazione e del territorio, in ciò continuando le vecchie pratiche della DC.

 

 

Stupisce che Lei si accorga del grave malessere socio-economico che i dati statistici restituiscono a malapena nella freddezza dei numeri e non comprenda quanto il danno di oggi sia figlio delle logiche di ieri, logiche per le quali sarebbe anche lecito in altri climi attendersi auto-critiche che non verranno però affatto ai nostri climi, ma stupisce ancor più la testarda convinzione che la risposta al disagio economico sia questione di struttura economica poco internazionalizzata, competitiva o flessibile, da adeguarsi a chissà quali standard che quantifichino differenze tra sviluppo e sottosviluppo, e non alla risoluzione definitiva del deficit di democrazia dell’accesso nella gestione degli incentivi pubblici che, insieme a scarsa sorveglianza su destinazione ed efficacia ed ancor più scarsa attività sanzionatoria, hanno di fatto dissipato montagne di fondi europei e statali fagocitati dal familismo e dal clientelismo, rappresentando quel deficit l’impossibilità allo sviluppo di una vera economia locale.

 

Presidente, Lei fa appello ai fondi FAS trattenuti contro ogni logica e legalità dal Governo, ma siamo poi sicuri che una volta arrivati in questa regione non sarebbero stati spesi esattamente come tutti o quasi gli altri fondi, al meglio inutilmente? Siamo davvero sicuri che il modello Basilicata, a cui il suo segretario di partito recentemente accennava, sia davvero un modello di virtù?

Si direbbe retorica condannare con un giudizio di merito fondato sul precedente, ma esso ha una sua logica stringente e così è proprio sulla base non di uno, ma di molti precedenti che pensiamo che la Sua via di uscita dalla crisi non sia il raziocinio o la competenza, ancorché condita di un linguaggio fuori dalle cose reali, ma quasi un’aspettativa di miracolo. Miracolo che, oggi come ieri, Lei continua ad intravedere in una destinazione energetica della regione,  pur facendo a pugni con la salute e con l’ambiente, con vocazioni dei territori e la stessa economia.

 

 

La Basilicata come pila elettrica, servitù energetica e serbatoio d’acqua a buon mercato.

 

Come può credere che le compagnie petrolifere implementeranno gli investimenti in regione, senza il prezzo di sempre maggiori concessioni di territorio da trivellare fuori da ogni logica di quella corretta gestione dello stesso a cui pure si appella? Come può parlare di multiutility di Acquedotto Lucano, di individuazione del gestore unico a cui enti competenti passino il controllo delle acque (Acqua s.p.a., 40% in mano alla regione Puglia, ed EIPLI commisariata, nelle more del decreto Ronchi che obbliga alla messa a gara proprio di un 40% della gestione) senza di fatto privatizzare ciò che dichiara invece di voler lasciare in mano pubblica?

 

Come può parlare di micro-generazioni elettriche diffuse sul territorio, in grado di portare sostanziosi risparmi ad imprese e famiglie, di generare reddito locale, quando il PIEAR consegna tutta la regione ad investitori privati esterni il cui unico obbiettivo è la sola massimizzazione dei profitti? Come può parlare di agri-industria ed agricoltura, ponendo attenzione alle sole eccellenze da esportare e non al prodotto generalistico che rimane e viene consumato in loco?

 

Presidente, potrei continuare a lungo, ma la sintesi sta in una considerazione – ma davvero lo crede che una regione marginale come la Basilicata, in un contesto di “mercato” internazionale che, Grecia insegna, tende all’antropofagia del debole, possa concorrere mancando di solida economia locale?

 

Noi pensiamo che non lo creda affatto e che abbia confezionato il solito contentino del tutt’apposto.

  

Lei si affida alle multinazionali perché a conti fatti, se il programma è vago come una lista della spesa scritta con l’inchiostro della fame, il motivo è ben chiaro, consegnare la regione nelle mani di chi, per pratica consolidata, ha compreso ormai che ad accordi fatti con il padrone di turno, i lucani restano mansueti a subire tutto e da tutti, ma questa volta potrebbe aver sbagliato i suoi calcoli.

Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana – Movimento NO Oil

L’8 GIUGNO IL DIBATTITO SULLA RELAZIONE DI DE FILIPPO
Iniziata la seduta di oggi. Il presidente della Regione sta illustrando il programma di governo
25/05/2010 11.34.59
[Basilicata]
  (ACR) – In apertura di seduta il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, ha annunciato le decisioni della Conferenza dei capigruppo sull’ordine dei lavori dell’Assemblea. Il dibattito sulla relazione programmatica del presidente della regione De Filippo avrà luogo nella prossima seduta dell’8 giugno, mentre il 14 giugno è prevista una riunione straordinaria del Consiglio (presso la sede del Conservatorio di musica “Carlo Gesualdo da Venosa” di Potenza) per avviare le celebrazioni per i 40 anni della Regione. La successiva riunione dell’Assemblea si terrà il 22 giugno.
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STAMATTINA DE FILIPPO ILLUSTRERÀ LA RELAZIONE PROGRAMMATICA
 
25/05/2010 10.40.12
[Basilicata]

(AGR) – Il presidente della Regione, Vito De Filippo, illustrerà questa mattina in Consiglio regionale la relazione programmatica della nuova Legislatura….

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un altro tuttapposto

ARPAB, NEL PERTUSILLO NULLA DI PERICOLOSO
La presenza delle alghe fenomeno determinato da fattori meteoclimatici
25/05/2010 10.03.59
[Basilicata]

(AGR) – Nelle acque del Pertusillo non c’è nulla di anomalo né di pericoloso per la salute. Lo ha detto il direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito, nel corso di una riunione svoltasi ieri pomeriggio, convocata e presieduta dall’assessore regionale all’Ambiente, Agatino Mancusi.
All’incontro sono intervenuti il direttore generale del Dipartimento, Donato Viggiano, i sindaci dei comuni di Grumento Nova, Vincenzo Vertunni, di Sarconi, Cesare Marte, di Montemurro, Mario Di Sanzo, di Spinoso, Pasquale De Luise, di Viggiano, Giuseppe Alberti, il commissario del Parco della Val D’Agri, Domenico Totaro, il direttore dell’Asi di Potenza, Mario Cerverizzo.
In particolare, i sindaci, nei giorni scorsi, avevano segnalato la presenza nella diga del Pertusillo, di alghe destando preoccupazione fra i cittadini.
L’Arpab, dopo aver effettuato prelievi nelle acque della zona nei giorni 11 e 18 maggio, ha verificato che le alghe in questione non sono tossiche e che la loro presenza è stata determinata esclusivamente da fattori meteoclimatici.
Nei prossimi giorni l’Arpab completerà le indagini analitiche per verificare la consistenza delle alghe e la loro profondità per valutare eventuali strategie di intervento.
Invece, per quel che riguarda la salute dell’uomo l’alga non può provocare alcun danno. “L’acqua del Pertusillo – ha aggiunto Siggillito – come tutte le acque degli invasi lucani – viene tenuta sotto controllo con analisi mensili. E possiamo dire con assoluta certezza che nel Pertusillo non abbiamo registrato alcuna variazione anomala”. Nei prossimi giorni l’Arpab invierà ai sindaci dei comuni interessati tutti i risultati delle analisi compiute sui campioni prelevati.
Il commissario del Parco, Domenico Totaro, si è detto soddisfatto per l’incontro ricordando che la diga del Pertusillo si trova nella zona 1, e che merita, quindi, una sorveglianza speciale non solo a tutela dei cittadini, ma anche a difesa della biodiversità. La diga è una delle eccellenze del parco e per questo va tenuta costantemente sotto controllo anche attraverso una rete istituzionale che tenga alta l’attenzione”.
Come ho sottolineato più volte – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Agatino Mancusi – è mia intenzione aprire una nuova pagina nelle relazioni fra Regione, comuni e territori. Una relazione che deve essere impostata sulla massima condivisione delle informazioni per evitare inutili allarmismi e a tutela del diritto dei cittadini a essere informati. Il monitoraggio – ha assicurato Mancusi – continuerà nei prossimi giorni e continueremo a tenere aperto il tavolo con i sindaci per condividere questo percorso e decidere insieme le iniziative da mettere in campo”.

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ogni commento sarebbe inutile a questo punto…sigillito dice che è, come sempre, tutto a posto, Totaro è soddisfatto, i sindaci…vabbeh, i sindaci…stendiamo veli pietosi, particolarmente su quello di viggiano…mancusi vuole evitare allarmismi ed apre nuove pagine….le alghe secondo costoro sarebbero un fenomeno naturale…naturale come un’esondazione provocata dagli argini in cemento di un fiume…il fiume in presenza di ostacoli che ne limitino l’allargamento reagisce naturalmente aumentando la propria velocità e, per una legge delle fisica, uscendo dagli argini nel punto in cui la forza delle acque supera quella opposta dagli sbarramenti…è un fenomeno naturale, ma a monte vi è qualcosa di artificioso…non so perchè la diga si sia riempita della ormai famosa alga, ma nella logica ciò è dovuto quasi sempre a fenomeni di eutrofizzazione causati da sostanze immesse nelle acque che ne pregiudicano il normale ciclo di ossigenazione e le varie componenti di sali minerali in esse disciolti…ora le alghe sono il fenomeno naturale (fanno parte o no del ciclo biologico? – pare dica Sigillito), ma a monte cosa è accaduto?…ci dica caro sigillito, ma di quelle voci che parlavano di concimi azotati provenienti da un capannone dismesso e che doveva esser vuoto, finiti in gran massa nella diga a causa delle pioggie che li hanno dilavati penetrando nello stesso, cosa è in grado di dirci?

sarebbe il caso che la smettesse con i suoi generici proclami che tutto va bene!!! 

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ATO

alle ore 11, comunità lucana sarà all’ATO rifiuti ricevuta dal presidente sul piano rifiuti regionale…vediamo che verrà fuori…io son sempre convinto che prima o poi dovranno darci ascolto, in primis perchè diciamo cose degne di attenzione, poi perchè il “loro” modello di società del “fare” ha dato prova di non fare affatto…i cittadini a volte hanno idee migliori…sarà perchè non ci mangiano sopra?

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18 anni fa

18 anni fa!!!…ero ad una manifestazione a roma per ricordare la morte di un ragazzo, auro bruni, in un centro sociale dato alle fiamme…fu durante il corteo che arrivò la notizia e qualche cretino (beh, ne esistevano tanti e ne esistono ancora anche in ambienti che dovrebbero essere più lugimiranti) liquidò la cosa come un “affare tra borghesi”…gli tolsi il saluto non per la stentoreità di un giudizio frettoloso eppure in qualche modo fondato su dati di fatto (i collegamenti tra ambienti politici e mafie), ma per l’incapacità di capire quale italia ci saremmo trovati di fronte da parte di una persona con una testa pensante…di lì a poco borsellino, le stragi, tangentopoli, il crollo dei partiti tangentari e la scomparsa-suicidio del pci, l’irrompere sulla scena politica di berluskoni, seguito da una masnada di personaggi “loschi” che di fatto erano e sono il vulnus di una certa idea di italia “rinata”…le cose non sono mai casuali in questo paese, lo appaiono soltanto…in quanto alla delegittimazione ed all’isolamento conseguente, qualche lezione l’abbiamo imparata!!!

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sorveglianza sanitaria

SORVEGLIANZA SANITARIA NELLE AREE DEL PETROLIO
CONCLUSI GLI INCONTRI FORMATIVI SULLA COMUNICAZIONE MEDICO-PAZIENTE
23/05/2010 09.53.09
[Basilicata]

Si sono conclusi ieri, con la consegna dei diplomi ai numerosi partecipanti, avvenuta alla presenza del sindaco di Marsicovetere, Sergio Claudio Cantiani, i due incontri formativi ECM (Educazione Continua in Medicina) organizzati nell’ambito del Progetto Regionale Salute e Ambiente, svoltisi presso la Sala convegni dell’Ospedale civile di Villa d’Agri di Marsicovetere (PZ).

Sia sabato scorso che ieri, gli incontri sono stati dedicati al tema della comunicazione nella relazione Medico- Paziente. Significativa la presenza del dott. Claudio Pensieri – dell’Università Campus Biomedico di Roma, esperto di programmazione neurolinguistica – che, attraverso la tecnica del role playing, ha consentito ai medici di medicina generale di “misurarsi” direttamente con la pratica sperimentando come, attraverso semplici comportamenti non verbali, sia possibile migliorare la comunicazione medico-paziente.
E non solo, come spiega il dott. Pensieri: «Gli esercizi pratici, che abbiamo condotto, sono serviti ad instaurare un clima empatico, proprio come deve avvenire tra medico e paziente, rispecchiando la postura della persona che si ha di fronte». Comportamenti comunicativi, che hanno il compito di mettere a proprio agio il paziente, ma anche, addirittura, di migliorare la possibilità di diagnosi esatta da parte del medico. «Quando c’è una buona comunicazione – spiega ancora il dott. Pensieri – aumentano le possibilità che la diagnosi sia esatta, senza dover ricorrere ad ulteriori accertamenti». Tecniche e comportamenti, quelli illustrati e praticati durante gli incontri formativi che «potranno essere utili – ha aggiunto il coordinatore del progetto, dott. Egidio Giordano – ad elaborare migliori strategie comunicative sul rischio salute della popolazione assistita».

Il progetto di sorveglianza sanitaria delle popolazioni residenti nelle aree di estrazione petrolifera è stato avviato, alla fine del 2009, dalla Regione Basilicata ed è attuato in collaborazione con la Federazione Italiana Medici di Famiglia. Esso si propone di realizzare un sistema di sorveglianza sanitaria in grado di monitorare lo stato di salute della popolazione del territorio oggetto di estrazione petrolifera; di identificare i fattori di rischio (ambientali, stili di vita e socio-economici); di potenziare il contributo informativo dei medici di medicina generale al flusso informativo sanitario corrente.

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diciamo allora anche che il progetto costa alle casse regionali (quindi alle casse pubbliche, ma questa sarebbe cosa lunga ad affrontare adesso…qui le casse pubbliche evidentemente son private) euro 2.500.000…di fatto per consegnare diplomi, prebende e di sicuro “buon comportamento” dei medici di famiglia…mi vuol spiegare qualcuno di fronte ad una malattia che il medico è comunque tenuto a curare con attenzione garantita dai giuramenti vari e nel caso a segnalare alle autorità sanitarie epidemiologiche superiori, in cosa cambia la valutazione del rischio delle estrazioni e soprattutto (non si nomina affatto) del trattamento del greggio presso il centro olii di viggiano?…ah, già…pazienti e medici sono più empatici!!!…l’unica considerazione che mi vien da fare è che tra le promesse elettorali, questa rimane ed i tirocini scompaiono (i famosi concorsi della regione erano già scomparsi)…che sia solo questione di lobbying o nella mente perversa che crede di prendere in giro i lucani con queste cazzate (mi si passi il termine!), i conti son da sempre fatti ed a 13.000 ragazzi che sperano in 1.000 tirocinii a pochi euro per pochi mesi, son da preferire qualche decina di medici che se non fanno opinione diretta nelle nostre comunità (ed i medici ne fanno abbastanza, essendo spesso considerati come l’unico elemento istituzionale di cui potersi fidare), possono sempre servire ad ammansire timori e preoccupazioni con i risultati (prevedibili) dei loro monitoraggi?…vige ancora il tuttappostismo a quanto pare…nel frattempo almeno si son diplomati in empatia!!!

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speranza di buongoverno

ASSEMBLEA PD, SPERANZA: BASILICATA MODELLO DI BUON GOVERNO
 
22/05/2010 13.12.57
[Basilicata]

Durante l’Assemblea Nazionale del Pd che si sta svolgendo a Roma è intervenuto il segretario regionale del Pd della Basilicata. “Roberto Speranza nella sua relazione – si legge in un comunicato stampa del Pd – ha evidenziato le difficoltà che sta vivendo la politica in un impoverimento generale della cultura politica democratica nel nostro paese proprio nel momento in cui il sistema Italia viene messo a dura prova dalla becera retorica padana di un federalismo che è oggi diventato una bandiera da sventolare piuttosto che un nuovo e serio modello di sviluppo. È esattamente dentro questa dinamica che si capisce e si declina il rapporto tra nord e sud dell’Italia. C’è un tema grandissimo di quale sia oggi il sostrato connettivo che ci tiene uniti. Noi del sud, noi del partito democratico, dobbiamo riuscire a ridefinire l’assetto sociale ed economico: viviamo ancora in un modello di sviluppo troppo assistenziale e compensativo e dalla Basilicata può venire quella spinta utile a spostare questo modello di sviluppo per costruire un altro sud. Rafforzare il Pd è l’unica cosa da fare. È solo dentro il partito democratico che è possibile pensare una Italia migliore. Investimenti sempre più forti nella ricerca, nell’università, nella scuola e nel welfare sono i punti su cui bisogna centrare l’intervento politico del nostro partito. E tutto ciò noi dobbiamo farlo con posizioni nette e chiare proprio a partire da quelle Regioni che governiamo. Nelle fasi difficili la politica deve aprirsi. Ecco perché credo fermamente nella partecipazione come strumento attraverso il quale legare la questione democratica e la questione sociale. Nelle conclusioni il segretario del Pd lucano ha affermato che il partito democratico potrà essere un partito di massa e di governo se riuscirà a mettere al centro l’uomo, il cittadino, la società attraverso politiche di buon governo e di ricerca quotidiana di soluzioni possibili e tessendo trame di forte tenuta democratica e partecipativa”.
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sono confuso…non so più se speranza guidi il pd di basilicata o di qualche altra regione…di quale buongoverno parla?…di quale sud e di quale italia sta parlando?…soprattutto, di quale basilicata?…i risultati del loro buongoverno in regione sono sotto gli occhi di tutti…e se la basilicata ne è un esempio di quel buongoverno di cui costui parla a vanvera (forse completamente al di fuori della realtà ed immerso più che in questa in quel vaso di vetro spesso che si chiama “verosimile” e che di fatto tappa ogni cognizione di merito sui problemi cruciali della regione ai suoi cittadini), di quale alternativa a mister b. ed al suo governo di fantocci si parla?…a meno che il presidente de filippo & soci non siano il buongoverno (e mi pare pacifico non lo siano affatto se dobbiamo stare ai fatti ed alla realtà), mi pare lei stia cantando un mantra fideistico nella “speranza” che a qualcuno non risulti chiara la stonatura o semplicemente si cimenta in una lettura critica delle fiabe dei fratelli grimm

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