l’acqua….quella spa

EIPLI, ROMANIELLO: RIPRENDERE TAVOLO DE FILIPPO – VENDOLA
Per il consigliere regionale Sel le Regioni sono in grado di gestire gli impianti e di progettare la captazione dell’acqua, nell’ambito di un rapporto di strategia solidale
30/05/2010 12.46.18
[Basilicata]

(ACR) – “La manovra economica del Governo con l’indicazione relativa alla soppressione dell’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, già finito con la Finanziaria 2008, nella cosiddetta lista degli ‘enti inutili’ e salvato in extremis solo per salvare postazioni di potere del centrodestra, nonostante la ‘difesa di ufficio’ di direttore e commissario governativo, rappresenta l’occasione per mettere ordine negli enti di gestione delle risorse idriche e per ribadire il valore pubblico dell’acqua”.
E’ quanto sostiene il consigliere regionale Giannino Romaniello (Sel), per il quale “si pone l’esigenza di riprendere il confronto tra i Governatori De Filippo e Vendola che ha portato due anni fa alla firma di un’intesa che sancisce l’ingresso della Regione Puglia, con una quota del 40%, nel capitale di Acqua spa, di cui la Regione Basilicata ha in portafoglio il restante 60%”.

“L’Ente irrigazione – continua Romaniello – è il simbolo di una lunga stagione in cui lo Stato ha svolto compiti che oggi spettano alle Regioni che, nel caso attuale, possono svolgerlo con profitto. L’Eipli ha accumulato negli anni debiti per circa 120 milioni di euro, ha visto succedersi numerosi commissari e sub-commissari, soprattutto di nomina politica di centrodestra, ha creato problemi nelle relazioni sindacali con i ben noti ritardi nel pagamento dei salari ai lavoratori addetti agli impianti e soprattutto ha dimostrato la totale incapacità ad affrontare i problemi irrigui delle aziende agricole lucane e pugliesi”.
Dall’esperienza di cooperazione politico-istituzionale dei governi di Basilicata e Puglia invece – sottolinea il consigliere Sel – viene la testimonianza che le Regioni sono in grado di gestire gli impianti e di progettare la captazione dell’acqua, nell’ambito di un rapporto di strategia solidale che segna un esempio importante nel Mezzogiorno e ancora più rilevante politicamente nell’attuale fase di federalismo segnata da accentramento statalista e da divisione sempre più marcata tra Nord e Sud del Paese. Si tratta pertanto di riprendere la proposta di un ‘Patto del Sud per l’acqua e la manutenzione del territorio’, lanciata solo qualche settimana fa dalla Cia lucana e condivisa dalla Cia delle altre regioni del Sud, insieme ad un sistema di governance attraverso le strutture consortili per la gestione efficiente, plurifunzionale e sostenibile delle attività di irrigazione e bonifica, per farlo diventare una priorità della nuova legislatura regionale appena iniziata”.

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mi dispiace doverlo rimarcare, ma romaniello vaneggia di partigianeria, come tutta la sel (sinistra, ecologia e libertà), per tutto ciò che vendola fa nella sua puglia…compreso l’acquisto del 40% di capitale di acqua spa che rappresenta giusto giusto, una volta passata la competenza dall’EIPLI (giustamente un carrozzone inutile) proprio ad acqua spa, la fetta di privatizzazione che la legge 133 impone dopo la chiusura degli ato acque…una casualità?…non direi, visto che l’acquisto delle quote di acqua spa era sponsorizzato dal pd pugliese, a cui vendola doveva la sua scorsa elezione, primarie o non primarie, pd pugliese molto legato ad alcune multinazionali francesi e gruppi italiani (veolia, nestlè e gruppo caltagirone) per il tramite di d’alema e bersani e con il sostanziale accordo di casini (e la famiglia vuole la sua!!!…mica ci sto io con la figlia di caltagirone, ma il bel piffi scandiscetutto)…gruppi interessati all’acquisto di acquedotto pugliese e come ovvia necessità dell’acqua lucana…ora se acquedotto lucano spa, dopo aver accumulato pare 70 milioni di euro di passività (voci di corridoio, naturalmente…eheheheheh) nelle opere di conturizzazione, riparazione, sostituzione e costruzione di condotte, sparisce nel nulla, magari dividendosi in una bad company (i debiti) che rimane come di prassi alla regione basilicata, ed una good company (le bollette) che passa ad acqua spa prima del 31 dicembre 2011, termine per la messa a gara delle gestioni, l’acqua lucana è di fatto privatizzata proprio in virtù di quel 40% di acqua spa che deve a quel punto passare ai privati, avendo però incamerato a quella data (sempre se il governo non ci ripensa) il forziere dell’acqua, gli invasi gestiti dall’EIPLI da cui si ricava si l’acqua per le irrigazioni in agricoltura, ma anche quella potabile…chiaro il giro?…EIPLI passa gli invasi e le reti ad acqua spa, acquedotto lucano viene liquidato e passa la gestione ad acqua spa, la gestione viene messa a gara per il 40%, vendola vende la sua quota ai privati (e nessun pugliese potrà dire che svende beni propri…in ogni senso)…un affare multimilionario che il nichi dalla zeppola (dicesi tale in basilicata, la parola blesa) poetica ed il moro di sant’arcangelo si gestiranno al meglio…devo aggiungere altro o bastano queste “riflessioni senza aggancio con la realtà”?…caro giannino romaniello, avrai una bella gatta da pelare quando a cose fatte la sel dovrà pur dire qualcosa sulla faccenda privatizzazione…o ve la cavate dialetticamente come un vostro aderente qualche giorno fa ha tentato di fare in risposta ad un mio lancio su facebook, giustificando l’inceneritore di foggia con un “ma se gli inceneritori son fatti bene, che male c’è?”…dalle parti di casa vostra ho anche sentito dire che le bio-masse se sono eco van bene…a parte la cacofonia logica di voler distinguere tra bio-masse eco e bio-masse non eco, qui si pone un problema…le cose sono nere o bianche, qualche volta grigie, ma difficile che miscelando il nero ed il bianco venga fuori l’iride di un arcobaleno!!!

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mah!!!

UN FRANCOBOLLO PER VIGGIANO, CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI
 
30/05/2010 14.14.03
[Basilicata]

Un francobollo per Viggiano. Un panorama della cittadina che domina la valle del fiume Agri è la microimmagine che viaggerà per tutta l’Italia, mostrando al grande pubblico uno dei tanti volti della Basilicata. Protagoniste delle nuove emissioni, oltre a Viggiano, sono le località di Courmayeur, Todi e le Isole Tremiti, per un valore di 0,60 euro. L’emissione del nuovo francobollo turistico dedicato al comune lucano verrà salutato con molteplici manifestazioni culturali organizzate dall’Associazione Filatelica Culturale “Isabella Morra” di Potenza e l’amministrazione comunale di Viggiano. Nel cuore del centro valdagrino per tre giorni, dal 4 al 6 giugno, esposizioni filateliche, concerti musicali e conferimento di premi vivacizzeranno il lungo week end viggianese. Venerdì alle 9 si terrà la cerimonia di apertura della mostra filatelica dedicata al turismo, allestita presso il Centro Sociale “Alberti Marone” della Biblioteca Comunale, con la partecipazione di tredici espositori provenienti da tutt’Italia e quindici collezioni. Verrà inoltre attivato un ufficio postale distaccato per l’emissione dell’annullo speciale. Alle 10,30 seguirà l’inaugurazione della manifestazione “Viggiano 2010”, con la presentazione del francobollo della serie tematica “Il Turismo” dedicato a Viggiano. Nel corso della mattinata verrà presentato il Numero unico, la pubblicazione curata dall’Associazione “I. Morra”, con contributi importanti sulla storia lucana, oltre ad interessanti focus sul mondo filatelico. A disposizione del pubblico vi saranno, oltre al francobollo per Viggiano, il bollettino illustrativo con gli interventi dei sindaci dei comuni interessati all’emissione, la tessera filatelica, cartoline e annulli delle manifestazioni organizzate in Basilicata. In serata, alle 19, si terrà il concerto per Arpa presso l’Hotel dell’Arpa e alle 20 la cena del palmares. Nel corso del conviviale si terrà la cerimonia di premiazione degli espositori presenti alla mostra e il conferimento del “Premio alla cultura”, giunto quest’anno alla X edizione. Un riconoscimento che il sodalizio potentino, presieduto da Umberto Savoia, attribuisce ogni anno ad una personalità particolarmente distintasi nella società lucana e italiana. Questa edizione premia la dottoressa Valeria Verrastro, direttrice dell’Archivio di Stato di Potenza. Il giorno successivo, alle 9,30, riaprirà la mostra e l’ufficio postale con l’utilizzo del secondo annullo “Suonatori Viggianesi”. Nella seconda giornata il pubblico è invitato a pronunciare la propria preferenza per la collezione esposta più bella e potrà farlo anche nel pomeriggio, dalle 16 alle 20. L’ultimo giorno, alle 12, si sorteggeranno i premi riservati ai visitatori di “Viggiano 2010” e la successiva cerimonia di premiazione chiuderà l’intera manifestazione. Gli espositori che hanno partecipato con le proprie collezioni sono l’Associazione Filatelica Culturale “I. Morra” di Potenza con le collezioni “Perché non inizi una collezione sul turismo?” e “Buste turistiche Comuni lucani”, Maurizio Amato di Genova con “Destinazione Svizzera”, Matteo Bolognese di Potenza con “Il turismo…regione per regione”, Luciano Calenda di Roma con “Da Roma e Brindisi…con la 5^ Satira…”, Costantino Curci di Balvano con “Le pitture rupestri”, Francesco De Simone di Castelsilano con “Paesi Santi della Calabria”, Vincenzo Di Croce di Potenza con “L’arte di Eros Donnini”, Claudio Grande di Pisa con “Insupremae dignitatis (Storia dello studio pisano)”, Nathalie Oppido di Potenza con “Il Turismo in Italia…in FDC”, Giuseppe Pace di Potenza con “Albrecht Dürer”, Tommaso Rosa di Potenza con “In morte di Napoleone”, Umberto Savoia con le collezioni “Francesco Saverio Nitti e il suo tempo” e “Storia Postale della Basilicata”, il Liceo Socio psico-pedagogico di Salerno con “Giro filatelico salernitano”.

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non commento neppure, ma i cittadini della valle saranno certo contenti di sapere come vengono spesi i soldini a viggiano…per gli annulli postali e per il turismo del petrolio…ma danno anche le pinzette per il naso appena arrivati in paese per evitare che i turisti siano nauseati dalla puzza del centro olii?…suvvia, si scherza (neanche troppo, però…)…gente allegra, il ciel l’aiuta

 

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arpab-one

ARPAB,SIGILLITO SU PRESENZA MERCURIO IN POZZI SPIA DI FENICE
 
30/05/2010 12.41.52
[Basilicata]
Il testo unico in materia ambientale stabilisce che al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare un sito, il responsabile dell’inquinamento mette in opera entro ventiquattro ore le misure necessarie di prevenzione e ne dia immediata comunicazione al Comune, alla Provincia, alla Regione e al Prefetto. La legge fa ricadere sul solo responsabile dell’inquinamento ( in questo caso Fenice) l’obbligo della tempestività dell’autodenuncia; mentre nulla dice a proposito dei tempi assegnati alle agenzie di controllo, come l’Arpab. E’ questa la risposta del direttore generale dell’Arpab Vincenzo Sigillito all’on. Elisabetta Zamparutta, che ha contestato il presunto ritardo con cui l’Arpab avrebbe dato conto della presenza di mercurio nei cosiddetti ” pozzi spia” realizzati intorno all’inceneritore di Melfi. “Nel caso specifico – conclude Sigillito – la presenza di mercurio in soli due ” pozzi spia” su nove e l’assenza di elementi inquinanti nelle acque del fiume Ofanto, hanno richiesto da parte dell’Arpab un supplemento di indagini e di studi approfonditi, anche con l’ausilio di competenze esterne, per evitare di esporsi ai contraccolpi sociali, ambientali ed economici di errate e intempestive valutazioni”.

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caro sig. architetto sigillito, non esiste alcun testo unico in materia ambientale, ma una legge dello stato la 152/2006, comunemente definita “legge ambientale” che senza cassare tutte le leggi precedenti, prerogativa questa si di un testo unico e non certo di una legge ordinaria, stabilisce quanto lei afferma, ma nel vuoto legislativo qualche altra leggina la si potrebbe magari invocare(che sò, vogliamo dare un’occhiata alla normativa seveso II?)…senza voler essere tuttavia pedanti (le consiglio comunque di dare un’occhiata a qualche buona raccolta di leggi dello stato italiano, di cui la basilicata pure fa parte…nonostante tutto!!!), qui si vogliono leggere le virgolette minimaliste sulle responsabilità e non le responsabilità, appunto….quelle di fenice e dell’edf in primo luogo, in quanto proprietaria dell’impianto e prima responsabile sia dell’inquinamento, sia della “intempestiva” denuncia, ma a pensarci bene, anche lei qualche responsabilità la porta in dote alla nuova giunta…quella di essere il direttore di una goffa agenzia che non certifica nulla, che non può certificare nulla, che quando rileva dei dati lo fa sempre in difformità ad altri dati (ci permettiamo allora di pensare che siano le vostre centraline ad essere tarate male) ed in ogni caso millanta tuttappostismo a destra e manca, quando a posto vi è poco o nulla…la presenza di mercurio in due pozzi spia e comunque una presenza di mercurio che non dovrebbe esserci…punto…compito dell’agenzia è rilevare dati nell’interesse generale e renderli subito noti, come qualche altra leggina che non le cito per non apparire troppo “saputo” pure sostiene, per le valutazuioni di merito, non certo giocare sulle valutazioni politiche che riguardano gli allarmi sociali e che sono compito e prerogativa della politica…quindi pensi a misurare, e se le riesce magari bene, quanto di nocivo fuoriesce da stabilimenti che mai avrebbero dovuto essere consentiti su un territorio fragile come il nostro e lasci stare i “contraccolpi sociali, ambientali ed economici di errate e intempestive valutazioni” che non sono certo compito suo

in quanto ad alcuni radicali liberi, vorrei ricordare che le battaglie sono di merito e riguardano tutta la nostra povera terra, non certo di puntiglio ed onorabilità personale

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