ancora lui…

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Jacques-Louis David, Belisario che riceve l’elemosina

Belisario (Idv): il Governo è al capolinea31/01/2011 15:40

BAS

“Berlusconi è come un funambolo senza l’ombrellino per tenersi in equilibrio sul filo”. Lo dice il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, secondo il quale: “il premier è ormai arrivato al capolinea, non tanto per le sue imbarazzanti vicende personali, quanto perché in questi anni non è riuscito a governare: non è stato in grado di fare le riforme economiche necessarie per far uscire il Paese dalla crisi; non è stato in grado di occuparsi delle Piccole e medie imprese che chiudono, dei lavoratori che perdono il posto, dei precari sempre più precari e dei giovani senza prospettive, delle famiglie ormai in cronica difficoltà. “Gli italiani – prosegue Belisario – si aspettavano che l’uomo d’affari, trasformatosi in politico, mettesse mano alle finanze pubbliche per risanarle, invece, sempre distratto dalle sue vicende giudiziarie, non è riuscito a fare un bel niente. La lettera pubblicata oggi a Bersani fa ridere se non fosse per la drammatica realtà che ogni giorno viene fotografata dagli indicatori economici. Consigliamo a Berlusconi – conclude Belisario – se vuole davvero il bene del Paese, un’ultima lettera aperta o videomessaggio, come preferisce, ma meglio sarebbe salire al Colle, per comunicare le sue irrevocabili dimissioni da tutti ben accette, anche da chi fa finta di difenderlo”.

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registriamo che questi sono i contenuti “politici” dell’idv…ed è chiaro che così berluskoni se ne resta tranquillo al suo posto…io direi che è arrivato il momento che o l’idv si dota di una linea politica tanto a livello nazionale che a livello locale e magari dia un’occhiata ai personaggi che ne affollano le direzioni e le segreterie (nonchè gli scranni parlamentari e consiliari visti i precedenti) o meglio che questo frutto abortivo di tangentopoli sparisca definitivamente

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sul mercure…bocciato il ricorso

Centrale Mercure:inequivocabile posizione Regione Basilicata30/01/2011 18:33Pronti a valutare ricorso ad altro grado di giudizio anche in fase cautelare. Nocivo al risultato alimentare la cultura del sospetto.

AGR   La Regione Basilicata, anche in questa prima fase cautelare, è pronta a valutare il ricorso ad altri gradi di giudizio per far valere le proprie ragioni sulla vicenda della centrale del Mercure e assicura il proprio appoggio alle iniziative giudiziarie parallelamente avviate dall’Ente Parco del Pollino e dai comuni di Viggianello e Rotonda. Questo l’orientamento dei vertici della stessa Regione all’indomani della decisione del Tar di negare la sospensiva del procedimento autorizzativo con cui la Regione Calabria ha dato il via all’entrata in esercizio della centrale a biomasse.
La volontà di contrastare la possibile apertura della centrale dopo il via libera concesso dalla Regione Calabria è un punto fermo e inequivocabile per la Regione Basilicata come per tutti gli altri Enti che hanno visto respinti, in questa fase, i propri ricorsi. Per questo, mentre dovrà continuare tanto in sede di udienza di merito quanto in eventuali altri gradi di giudizio il lavoro per far valere le ragioni dei lucani, e bene evitare di mettere in campo ombre e sospetti che potrebbero solo nuocere al raggiungimento dell’obiettivo finale. Al momento c’è da prendere atto che i diversi ricorsi presentati avevano seguito diverse strategie e procedure legali ma sono stati tutti ugualmente respinti. La Regione Basilicata confidando nella fondatezza delle proprie posizioni andrà avanti nei tentativi di farle valere lavorando in parallelo e di intesa con tutti gli altri ricorrenti.

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dimentica però il comunicato di chiarire per quale motivo il ricorso non sia stato notificato all’enel, causa di nullità del ricorso stesso…qualcuno gioca sporco o qualcuno è incompetente presso l’ufficio legale della regione, normalmente invece molto attivo ed attento?…in entrambe le ipotesi si aprono prospettive agghiaccianti…seguiranno comunicazioni in merito

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molti di voi avranno notato che il blog è stato irraggiungibile dalla nottata di sabato sino a pochi minuti fa…non me conosciamo il motivo, ma supponiamo che sia stato qualche problema con il server ad aver causato il disguido che comunque ora vediamo finalmente risolto…si riprende, dunque!!! 

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una mattanza

Egitto, quasi 100 i morti. Il governo si è dimesso

 Cinquantamila mila persone si sono radunate al Cairo malgrado i divieti. Carri armati schierati

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Nelle città egiziane militarizzate e devastate da un giorno di guerriglia che ha lasciato quasi cento morti, stamani si sono rianimate le piazze e i manifestanti, sfidando i carri armati schierati in strada, si sono radunati di nuovo a migliaia nel centro del Cairo, ma anche in altre città, dopo la fine del coprifuoco notturno, e scontri si segnalano a Ismailia, Alessandria e Rafah, al confine con Israele. Il governo è riunito per formalizzare le dimissioni e formare un nuovo gabinetto, come annunciato in nottata in televisione dal presidente Hosni Mubarak, mentre stamani sono parzialmente riprese le comunicazioni di telefonia mobile, totalmente bloccate ieri dalle autorità insieme a internet. L’ex direttore dell’Aiea, Mohammed El Baradei, rientrato due giorni fa in Egitto come esponente dell’opposizione, oggi ha dichiarato che Mubarak “deve andarsene”, promettendo di andare personalmente in piazza.

Ma intanto gli obitori sono pieni di cadaveri e, mentre la tv qatariota Al Jazira abbozza una stima di almeno 95 morti, quasi 90 dei quali nella sola giornata di guerriglia di ieri, mentre fonti ospedaliere raccolte dalla Reuters parlano di almeno 74 morti, di cui 68 solo ieri. Solo a Suez l’obitorio, dove stamani un centinaio di donne si è radunato in veglia vi sarebbero 12-13 cadaveri. Il bilancio in serata parlava di una ventina di morti, 25-26 dall’inizio della rivolta il 25 gennaio. Stamani al Cairo, terminato alle 07:00 (le 06:00) il coprifuoco, dopo una notte di relativa calma, nel centro del Cairo i manifestanti hanno iniziato a radunarsi anche nella centrale piazza Tahrir, malgrado le forze di sicurezza abbiano sparato in aria colpi di avvertimento: prima centinaia, divenute poi almeno 50 mila. Manifestazioni si segnalano anche in altre città, con scontri ad Alessandria (dice Al Jazira) e un corteo a Suez. La situazione della sicurezza appare instabile: fra carcasse di auto bruciate, edifici fumanti (come la sede del partito di Mubarak), la polizia è sparita completamente dalle strade del centro e solo carri armati e autoblindo dell’esercito rimangono a presidiare le sedi di Parlamento, governo, Museo egizio le ambasciate fortificate di Stati Uniti e e Gran Bretagna e gli altri punti nevralgici. La mattina presto, intanto si segnala il saccheggio d’un supermercato Carrefour alla periferia del Cairo.

Sul piano internazionale il presidente Usa, Barack Obama, alleato dell’Egitto, è intervenuto per la prima volta e, dopo aver parlato con Mubarak dopo il suo discorso, lo ha invitato a “mantenere i suoi impegni” di assicurare più democrazia: “Gli Stati Uniti sostengono il diritto di libera associazione e la libertà di esprimersi in Egitto, come in tutto il mondo”. Sul fronte opposto l’Iran, le proteste egiziane sono in linea con “un’ondata islamica” che vuole “la giustizia”. Fonti dell’aeroporto del Cairo, intanto affermano che la compagnia aerea El-Al sta organizzando il rimpatrio di centinaia di israeliani. 

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egitto in fiamme

Egitto, decine di cadaveri. Il governo si è dimesso

 

Al Jazira, almeno 50 morti da martedì. Atti di vadalismo al Museo egizio del Cairo

 29 gennaio, 12:10

IL CAIRO  – La tv egiziana ha annunciato le previste dimissioni del governo.

La polizia, appoggiata dall’esercito, ha esploso colpi in una via laterale del centro del Cairo che conduce a piazza Tahrir dove è in corso un raduno di protesta ma non è chiaro se si siano stati sparati proiettili veri o solo di gomma Lo riferisce un testimone sul posto. Nella strada i manifestanti sono fuggiti.
Le forze armate hanno “invitato i cittadini ad evitare assembramenti e a rispettare il coprifuoco”: lo hanno annunciato la tv e la radio di Stato egiziane riferendosi al divieto di circolare nelle ore notturne.

Ma sta crescendo, e secondo fonti giornalistiche ha raggiunto l’ordine delle “migliaia”, il numero di manifestanti contrari al regime del presidente Hosni Mubarak che si stanno radunando.
E intanto i servizi di telefonia mobile, bloccati ieri dalle autorità insieme a internet in connessione alle rivolte di piazza, hanno ripreso parzialmente a funzionare in mattinata. Lo constatano fonti giornalistiche sul posto.

 

FONTI, 30 CADAVERI TRA CUI 2 BAMBINI AL CAIRO  – Trenta corpi, tra cui quelli di due bambini, sono stati portati all’ospedale Damardash del Cairo in seguito ai disordini di ieri. Lo riferiscono fonti sul posto.
I corpi sono stati trasportati al nosocomio El Damardash nel centro del Cairo tra le 13 e le 23 di ieri, ha precisato la fonte ospedaliera aggiungendo che i bambini avevano sette e quattro anni.

 

AL JAZIRA, 53 MORTI IL BILANCIO PROVVISORIO – E’ di 53 morti il bilancio provvisorio delle vittime nelle manifestazioni di protesta in corso in tutto l’Egitto da martedì scorso, lo calcola la Tv araba Al Jazira. L’emittente precisa che nelle ultime ore cinque morti si sono registrati a Damnhur nel delta del Nilo.Il bilancio di vittime che era stato possibile stilare ieri, seconda “giornata della collera” per il venerdì di preghiera, era di almeno una ventina di morti, di cui undici solo a Suez, cinque al Cairo, due a Mansura e uno nel Sinai. Nella sola capitale i feriti sono oltre mille.

 

ATTI DI VANDALISMO A MUSEO EGIZIO DE IL CAIRO – Circa 40 persone sono state arrestate stamani da militari egiziani dopo che erano stati colti in flagrante mentre compivano atti di vandalismo e tentavano di trafugare reperti archeologici dal celebre Museo egizio del Cairo. Lo riferiscono testimoni oculari all’ANSA.

 

EL BARADEI, MUBARAK DEVE ANDARSENE – Mohammed El Baradei, l’ex direttore generale dell’Aiea e leader di uno dei movimenti di opposizione egiziani, ha detto oggi in un’intervista a France 24 che il presidente Hosni Mubarak “deve andarsene”.
“Scenderò in piazza oggi con i miei colleghi per contribuire a un cambiamento e per dire al presidente Mubarak che se ne deve andare”. L’ex capo dell’agenzia per l’energia atomica (Aiea) e premio Nobel per la pace 2005, El Baradei ha così continuato: “il presidente Mubarak non ha capito il messaggio del popolo egiziano. Il suo discorso è stato del tutto deludente. Le proteste continueranno con maggiore intensità fino alla caduta del regime. Quando un regime si comporta con tale bassezza ed usa gli idranti su uno che ha vinto il Nobel per la pace, vuol dire che è l’inizio della fine e che è ora che se ne vada”.

 

GIORNO DOPO LA BATTAGLIA,INCENDI E TANK – La scena che si presenta davanti agli occhi dopo la battaglia che è infuriata nel centro del Cairo per tutta la notte è di carcasse incendiate di auto e autoblindo lungo le strade, rese quasi inagibili da sassi, pietre e cartelli divelti, e di carri armati e soldati in assetto di guerra a presidiare i luoghi nevralgici. Poco dopo la fine del coprifuoco decretato dal presidente Hosni Mubarak per cercare di arginare le violente manifestazioni di piazza, continuano ad uscire nuvole nere ed acri di fumo dalla sede del partito del Rais ed è in fiamme anche l’edificio accanto, quello del Consiglio supremo delle donne.

L’esercito presidia i punti nevralgici della città, soldati armati sono all’interno del cortile del Museo egizio e carri armati presidiano la grande piazza Tahrir, luogo simbolo di questa rivolta, cominciata martedì scorso. Carri armati anche al Museo egizio e sulla così detta Corniche, il lungo Nilo, tre mezzi corazzati pesanti di questo genere sbarrano la strada del Lungo Nilo ad auto e pedoni presso la televisione di stato, che i manifestanti hanno cercato di assaltare nella notte. Rottami ancora fumanti di camionette della polizia rendono difficile il passaggio sul grande ponte dei Leoni, che collega il centro del Cairo all’isola di Zamalek

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usura

Sos Impresa su rapporto Eurispes Impresa29/01/2011 10:00BAS   Il Rapporto Eurispes 2011 sull’usura conferma che in Basilicata, anche se la situazione è “meno problematica” di Calabria e Campania, in un contesto socio-economico di difficoltà, come è quello attuale, i fenomeni di “sofferenza” delle famiglie tendono ad aumentare spingendo un numero elevato di lucani nelle mani dei “cravattari”: è il commento di “SOS Impresa Basilicata”, Associazione costituita nella nostra regione sul finire dello scorso anno per iniziativa della Confesercenti.
L’Indice di Rischio Usura che Eurispes attribuisce alla Basilicata è pari a 79,9 (l’indice calcolato sulla base di vari fattori socio economici oscilla in Italia da un minimo di 60 ad un massimo di 90). Il punto di partenza è che il 28,6% delle famiglie non ha un reddito mensile tale da consentirgli di arrivare alla fine del mese; il 42,9% può sostenere economicamente le proprie esigenze di consumo solo utilizzando i propri risparmi; il 23,3% e il 18,1% delle famiglie, rispettivamente, dichiarano difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo e del canone di affitto.
Un ulteriore indicatore di “sofferenza” delle famiglie e delle imprese italiane è costituito pertanto dalla diffusione del fenomeno dell’usura che è solo in parte quantificabile sulla base del riscontro giudiziario delle denunce, come dimostra la differenza sostanziale tra il numero di quest’ultime e quello del numero di richieste di assistenza ed aiuto rivolte agli osservatori privilegiati, quali le Fondazioni Antiusura o le stesse associazioni di categoria. Tale differenza, dovuta principalmente alla ridotta propensione di famiglie e imprese a denunciare alle Autorità giudiziarie i casi di usura – scrive Eurispes nel Rapporto – “porta a ritenere più appropriato parlare di livello d i permeabilità di un territorio e di vulnerabilità dei diversi contesti sociali ed economici rispetto al fenomeno dell’usura, piuttosto che rimanere ancorati al solo dato ufficiale relativo al numero di denunce”.
Tali fenomeni di “sofferenza” coinvolgono, allo stesso modo – commenta Salvatore Groia, presidente di SOS Impresa Basilicata – il sistema produttivo e, in particolare, il sistema delle piccole e medie imprese, che rappresentano oltre il 99% delle imprese attive in Basilicata e che, oltre alle difficoltà congiunturali e strutturali, si trovano a dover affrontare un problema di accesso al credito, dovuto anche all’entrata in vigore dell’accordo di “Basilea2” che impone regole molto più stringenti nell’erogazione del credito da parte degli intermediari finanziari. Proprio per la loro natura, le Pmi sono ritenute più rischiose e viene loro attribuito un rating molto basso, con una consegu ente minore possibilità di accesso al credito che, qualora venga loro concesso, è aggravato dall’applicazione di condizioni contrattuali particolarmente gravose.
SOS Impresa ricorda che sono stati 184 in Basilicata (131 in provincia di Potenza e 53 in quella di Matera), nel 2009, gli episodi relativi al racket estorsioni-usura con 80 incendi dolosi, 56 denunce e 48 danneggiamenti e 2 sequestri per usura.
Secondo uno studio di Confesercenti-SOS Impresa, l’usura ha un giro d’affari in Basilicata di 270 milioni di euro (su 20 miliardi di euro complessivi), ha coinvolto negli ultimi due anni ben 3mila commercianti lucani, pari al 18,7% degli operatori economici attivi, a cui è stato applicato un tasso d’interesse sui prestiti in media pari al 10% mensile
Quanto ai beni confiscati alla criminalità organizzata, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia nazionale che ha annunciato l’apertura di nuove sedi a Palermo, Napooli e Milano, all’1 novembre di quest’anno, sono 11.152 i beni confiscati definitivamente, con una distribuzione geografica che e’ del 44,57% in Sicilia, 15,06% in Campania, 13,85% in Calabria, l’8,58% in Lombardia, l’8,12% in Puglia, il 4,32% nel Lazio e, al di sotto del 2%, via via le altre Regioni. Infine, la Fondazione per il Sud tra le iniziative per rafforzare la cultura della legalità ha già finanziato 124 progetti “esemplari”, cioè potenziali modelli di riferimento per il territorio, e la nascita delle prime 3 “Fondazioni di Comunità” del Mezzogiorno (Salerno, Napoli, Messina), interessando 6 regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia), oltre 1.000 organizzazioni coinvolte nelle partnership (terzo settore e volontariato, enti e istituzioni, privati), circa 55.000 destinatari diretti, soprattutto giovani, e migliaia di beneficiari indiretti.

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non sarebbe male se alcuni “ambientalisti” collegassero la parola, soprattutto quella scritta, ai neuroni…non si possono offrire destri maldestri alle amministrazioni per cavarsela con un “noi facciamo tutto nella legge”

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informazione di servizio

Martedì 1 febbraio si riunisce il Consiglio regionale

28/01/2011 12:06All’ordine del giorno la discussione sull’Arbea e il Piano di dimensionamento scolastico ACR Il Consiglio regionale della Basilicata si riunirà martedì 1 febbraio, alle ore 10,30, nel palazzo della Giunta regionale (Viale Verrastro, 4 – Potenza). All’attività di controllo farà seguito la discussione sulla situazione dell’Arbea avviata nella precedente seduta da una relazione dell’assessore all’Agricoltura Mazzocco. Seguirà l’esame del “Piano di dimensionamento delle Istituzioni scolastiche della Regione Basilicata” per l’anno scolastico 2011/2012.

Il Consiglio regionale procederà, quindi, alla designazione dei propri rappresentanti nel Comitato regionale di indirizzo dell’Arpab, nell’Osservatorio regionale per il volontariato, nella Commissione regionale dei lucani all’estero, nel Comitato di indirizzo dell’Arbea, nel Comitato consultivo per gli interventi regionali per la pace e la cooperazione tra i popoli e nel Comitato di coordinamento istituzionale per le politiche del lavoro. Prevista inoltre la nomina del garante dell’Infanzia e adolescenza previsto dalla legge regionale n. 18/2009.

L’Assemblea si occuperà, altresì, di una pdl, di iniziativa dei consiglieri Mattia (Pdl) e Scaglione (Pu), che prevede di modificare l’articolo 12 – I comma – della legge regionale n. 47/1997, (Istituzione Parco Gallipoli Cognato ecc.) e l’art. 9 – I comma – della legge regionale n. 2/1998, (Istituzione Ente Parco Chiese Rupestri Materano), così come modificati dall’articolo 31 della legge regionale n. 5/2005. Altro argomento all’ordine del giorno la discussione sulla sentenza del Tar del Lazio in merito alla riperimetrazione del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese su richiesta del consigliere regionale del Pdl, Nicola Pagliuca.

In chiusura di seduta la discussione delle mozioni presentate.

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il comitato regionale di controllo sull’arpab…ci saranno sorprese nella composizione e chissà che un mio commento su facebook di qualche giorno fa non ritorni di attualità…”ambiente lucania…c’è chi si sta vendendo per un tozzo di pane…non giudico, ma vado avanti per la mia strada, convinto come sono che è la Politica che riusciremo a far crescere dalle nostre istanze l’unica risposta, non certo la politica a cui servilmente ci si avvicina per miserabili e piccoli cabotaggi”…questo il messaggio, vedremo gli esiti delle nomine

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un uomo, una lingua

Nardiello(Pdci-Fds):centrosinistra isoli moralisti-populisti28/01/2011 12:01

BAS   “Se l’IdV non ha paura di affrontare il clientelismo, figuriamoci noi che da sempre ne abbiamo fatto una ragione di vita politica”. A sostenerlo è Giacomo Nardiello (Pdci-FdS) sottolineando che “c’è il rischio che si affermino due correnti di pensiero: il moralismo-demagogico e il giustizialismo-facile entrambi elementi essenziali dell’anti-politica. Per essere chiaro, evitando il politichese che non mi è mai appartenuto, Beppe Grillo mi è simpatico come comico e non come politico, perché quando fa tutte e due le cose insieme è identico al fruttivendolo del mio quartiere che conclude sempre con la frase: “in politica sono tutti uguali”. E allora, mi rivolgo al centrosinistra, condividendo la proposta che sia la Quinta Commissione Consiliare Permanente, quella di controllo, affidata non a caso al Pdl, ad occuparsi di concorsi, assunzioni, incarichi professionali e quant’altro, perché non c ‘è alcun bisogno di una commissione di inchiesta e tanto meno di magistrati: isoliamo adesso che siamo in tempo moralisti-populisti e giustizialisti-facili. E’ ora invece – continua Nardiello – che i comportamenti di tutti, a cominciare da chi è assessore, siano trasparenti e soprattutto rivolti a dare risposte alla gente. Chi ci ha votato chiede due cose semplici: incisività nell’azione autenticamente sociale e la messa al bando definitiva di corsie preferenziali per pochi. Trasparenza e correttezza amministrativa si possono e si devono attuare tutti i giorni e se è necessario aprendo tutti gli armadi, anche da parte di chi lo chiede urlando, per liberarli da scheletri ingombranti”.

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detto da uno che in consiglio regionale si è messo in luce più per la difesa a spada tratta del presidente de filippo (difesa operata a colpi di lingua) che per reali meriti intellettivi, suona davvero strano che costui voglia isolare qualcuno ad onta di moralismi e giustizialismi…non vorremmo che il signore in oggetto dimenticasse la storiella dei rimborsi chilometrici che ben lo riguardava in degna compagnia, prima di aprire ancora bocca e parlare di moralismi…mi spiace che i residui di rifondazione siano confluiti in questo carrozzone guidato da un vecchio patentato i cui unici sensi rimasti in funzione sembrano essere appunto concentrati in un solo muscolo in via di atrofizzazione per mancanza di seggiole da cui espletare

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trenini lucani

Domenica arriva su rete ferroviaria lucana secondo Minuetto 28/01/2011 11:00L’assessore Gentile: “Risposta positiva agli impegni assunti, ma chiediamo stesso atteggiamento anche su vicenda eurostar”

AGR  Ci sono volute due settimane in più del previsto, ma da domenica prossima arriverà sulle tratte ferroviarie lucane il secondo treno tipo “Minuetto” addetto al trasporto ferroviario locale della Basilicata. La notizia è stata comunicata dai vertici dell’azienda ferroviaria al Presidente della Regione Vito De Filippo e all’assessore ai Trasporti Rosa Gentile. Il nuovo treno, come già il precedente, effettuerà servizi tanto sulla tratta Potenza-Salerno (partenza dal capoluogo lucano alle 6.07 arrivo alle 8.10; partenza da Salerno alle 9.42 e ritorno a Potenza alle 11.56) che sulla Potenza Melfi, con partenza dal capoluogo alle 14.07 e arrivo alle 15.19 e ritorno partendo da Melfi alle 16.34 per arrivare a Potenza alle 18.
“Prendiamo atto che questa parte dell’impegno – ha commentato l’assessore Gentile – è stata sostanzialmente mantenuta e ci auguriamo che altrettanto avvenga anche per le tappe future dell’intesa che dovrà concludersi con la fornitura di tre nuovi treni. Ma dobbiamo chiedere altrettanta serietà e puntualità su altre risposte, come quelle che ancora aspettiamo sulla vicenda Eurostar. Il gruppo Fs deve decidere se con la Basilicata vuole mantenere il dialogo, e allora deve fornire risposte su tutto, o no. In ogni caso quanto avvenuto ora è un atto importante e c’è anzi da augurarsi che lo stesso atteggiamento si abbia anche in futuro”.

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oltre due ore per 100 km con il nuovo minuetto sulla tratta potenza salerno (velocità media 50 km/h) non sembrano essere grandi novità per un sistema di trasporto locale tanto costoso quanto quello che ternitalia fornisce alla regione basilicata in cambio di un cospicuo lascito di euro (milioni)…me se la gentile è contenta così!!!

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pubblicità…tataratatà

Dalessandro (Pd): i venti anni di Coserplast 28/01/2011 10:18Il consigliere regionale del Partito democratico sottolinea “il traguardo di un’impresa che è il successo di un intero territorio”ACR

“La ricorrenza del ventesimo anno dalla sua costituzione avvenuta a Miglionico nel 1991, è sicuramente un ambizioso traguardo raggiunto dalla Coserplast, ma rappresenta anche il successo di un territorio che seppe reagire positivamente alla crisi occupazionale ed alla forte contrapposizione politica di quegli anni”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Dalessandro, visibilmente soddisfatto per i risultati conseguiti dalla nota azienda che produce infissi di qualità altamente tecnologici e che ha sede proprio a Miglionico dove risiede l’esponente politico.

“Erano anni – ricorda Dalessandro – in cui affioravano i primi sentori del mutamento produttivo che avrebbe interessato la Valbasento, segnali di crisi che sancirono la scomparsa della chimica per fare spazio al settore manifatturiero sul quale, poi, per vari decenni si è retta la nostra economia. In quel contesto la Legacoop seppe cogliere l’occasione giusta per animare in Basilicata la crescente vocazione imprenditoriale consolidatasi negli anni grazie a quei principi di mutualità e solidarietà che sono alla base del movimento cooperativo. Miglionico fece registrare la più alta concentrazione di cooperative, molte delle quali ancora oggi in buona salute, aziende che hanno contribuito notevolmente a mantenere integro il tessuto sociale e produttivo della zona”. “E’ con soddisfazione – continua Dalessandro – che si leggono i risultati raggiunti: il fatturato crescente, il prestigio di essere tra le cento eccellenze italiane del Rapporto Eurispes o l’ambizioso premio Coopnet conseguito lo scorso anno. Ma la soddisfazione maggiore è quella di raccogliere, sull’intero territorio nazionale, unanimi positivi consensi sulla serietà dell’azienda e sulla qualità degli infissi che producono, infissi che portano in giro il nome di Miglionico e della Basilicata”.

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che dire?…ogni commento è inutile

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di-speranza

Speranza (Pd): essenziale rilanciare unità sindacale28/01/2011 09:51

BAS“Nella giornata della manifestazione nazionale della Fiom è opportuno rilanciare le ragioni di una nuova stagione di dialogo, che superando la logica delle contrapposizioni e delle tifoserie che abbiamo vissuto nelle ultime settimane, avvii una seria riforma delle relazioni industriali nel nostro Paese”. Così il segretario regionale del Pd lucano, Roberto Speranza che ha poi aggiunto: “La sfida della produttività del lavoro e la giusta tutela dei diritti acquisiti dei lavoratori non si declinano uno contro l’altro, ma solo attraverso la riapertura di una tavolo di negoziazione in cui tutte le parti possano dare il loro positivo contributo. È giunto il tempo che la politica si riappropri della propria funzione e che il governo nazionale, oggi tutto concentrato a difesa delle faccende private del premier, si attivi per superare lo scontro di queste ore”.
Speranza ha concluso affermando: “In questo senso il Pd lucano ritiene che vada prestata la massima attenzione alle ragioni di chi oggi manifesta il proprio dissenso dalle scelte della Fiat. Appare al tempo stesso evidente che la difesa dei lavoratori e la definizione di nuove positive relazioni industriali, anche nella fabbrica di Melfi, non può costruirsi che a partire da un ulteriore sforzo di dialogo ed unità tra le forze sindacali che debbono saper far prevale le ragioni dei lavoratori tutti ed in tal senso superare fratture e divisioni che finiscono solo per rendere più difficile il rilancio del nostro comparto industriale”.

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belle parole, senz’altro…ma c’è un ma…speranza parla di pd, di fiat e di nuove relazioni, di dialogo, ma dimentica che nel suo partito c’è gente come ichino che predica di un superamento dello statuto dei lavoratori in virtù di una capacità di autoregolazione del mercato o di chiamparino, fassino & co. che hanno lavorato per il si ad un referendum coatto ed indigeribile in cui sul piatto della bilancia c’erano da un lato i diritti dei lavoratori e dall’altro il nulla di un piano industriale fantasma…il fatto è che il pd non ha alcuna linea politica sulle relazioni industriali (ed anche sul resto c’è da dubitare ne abbia una) e continua un ossequio al sistema mercantil-globale e finanziario che appare quantomeno confuso, se non colpevolmente succedaneo di un sistema che ha di fatto rovinato il mondo con la relativizzazione dei diritti verso il capitale finanziario e di cui l’accordo sindacati-fiat ed il referendum (con un appoggio del governo che definire di parte è persino riduttivo) sono una netta conseguenza…ecco, qualche parola sul sistema mondo (che senza apparire troppo globali ci riguarda tutti da vicino) nella sua accezione economica, e così democratica, proprio la si vorrebbe sentire dal pd per bocca dei suoi responsabili, piuttosto che ascoltare litanie inconcludenti sulle riforme, sull’unità sindacale e sul dialogo…siete o no il principale partito di opposizione?…beh, allora datevi una linea inequivoca che possa definirsi tale 

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Rifiuti: arrestati Corrado Catenacci e Marta Di GennaroOperazione per reati ambientali in varie zone d’Italia dei carabinieri e della Guardia di Finanza28 gennaio, 08:47  

 

NAPOLI – Marta Di Gennaro, ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile e il prefetto Corrado Catenacci, ex commissario ai rifiuti della Regione Campania sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione per reati ambientali eseguita in varie zone d’Italia dai carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) e dalla Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli.Ai due e’ stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari. Nella stessa operazione sono state arrestate altre 12 persone. Le accuse sono di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali.

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