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Qualità dell’aria, l’analisi di Rosa (Pdl) sui dati Apat

19/01/2011 13:39Il consigliere regionale del Pdl rivolge un’interrogazione a De Filippo sulle “emissioni degli inquinanti dello stabilimento Siderpotenza e dell’intera area industriale di Potenza”

ACR“Sul sito ufficiale dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici (Apat) sono riportati dati riguardanti l’emissione di materie inquinanti in aria in vari complessi industriali in Italia; tra i siti lucani è presente (i dati sono relativi al 2005) il plesso industriale Ferriere Nord spa, stabilimento Siderpotenza, ubicato nella zona industriale di Potenza”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pdl Gianni Rosa in una nota in cui “trasferisce integralmente una tabella ove sono riportate – dice Rosa – gli ‘inquinanti’, le soglie previste dalla normativa e le emissioni totali”. Inquinante                                 U.M.        soglia      Emissioni Totali
Cadmio (Cd) e composti       kg/a             10                  15,8
Cromo (Cr) e composti          kg/a           100               113,9
Piombo (Pb) e composti        kg/a           200             1126,3
Rame (Cu) e composti           kg/a          100                129,8
Zinco (Zn) e composti            kg/a          200              4754,5
 
“Si evince subito – commenta il consigliere del Pdl – che tutte le materie inquinanti in aria, superano le soglie previste da legge, ma risalta che alcuni hanno emissioni con valori altissimi specie per il piombo e composti (soglia 200 emissione totale 1126,3 kg/a) e lo zinco (soglia 200 totale 4754,5 kg/a). Poiché i dati sono del 2005, subito dopo esser venuto a conoscenza di questa informativa, ho presentato un’interrogazione all’attenzione del presidente De Filippo, chiedendo – sottolinea Rosa – quale sia la situazione attuale delle emissioni degli inquinanti, sia dello stabilimento Siderpotenza che l’attuale situazione ambientale dell’intera area industriale di Potenza”.

“Ho chiesto, inoltre – prosegue – da chi e come sono stati attuati i sistemi di monitoraggio ambientale nell’area industriale di Potenza dal 2000 ad oggi; se vi sono documentazioni ufficiali concernenti i dati di monitoraggio ambientale nell’area industriale e se esistono protocolli e/o piani di intervento in situazioni di emergenza e/o impatti legati ad incidenti o rischi di varia natura derivanti dalle attività in essere nell’area industriale di Potenza”.

“Reputo che tutela ambientale, monitoraggio ambientale, lotta all’inquinamento non debbano nè rimanere parole vuote, nè essere utilizzate solo per far bella figura innanzi alle rimostranze delle associazioni ambientaliste, per poi dimenticarle un attimo dopo. Coniugare sviluppo e produttività con il rispetto del ambiente – conclude il consigliere regionale – è una sfida possibile e necessaria, ma si perde se per inerzia, indifferenza o anche superficialità si abbassa il livello di guardia nel monitorare; ci sono leggi nazionali e regionali; le agenzie di controllo, anche: signori governanti, basta farle funzionare e far rispettare la legge”.

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pubblico per la concludenza istituzionale della interrogazione e perchè questi dati ed altri ancora sono assolutamente gravi e non solo preoccupanti…cosa si brucia quindi in quell’impianto?…preannuncio iniziative specifiche di comunità lucana sulla situazione siderpotenza, ma al consigliere rosa voglio rispondere che le risposte finora fornite dai responsabili e dalla politica non so se abbiano convinti altri, ma noi di sicuro no

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il commissario totaro

Totaro su istituzione parco dei calanchi19/01/2011 13:54BASL’istituzione della riserva naturale speciale dei “Calanchi di Montalbano Jonico”, approvata all’unanimità dal consiglio regionale di Basilicata, “è un atto che arricchisce il panorama delle aree protette di Basilicata, aggiungendovi un tassello fondamentale per l’interesse naturalistico e l’originalità del paesaggio che l’area prescelta rappresenta”. È quanto ha dichiarato il commissario straordinario del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Domenico Totaro, sottolineando altresì “la necessità, resa ancora più impellente dalla recente scelta del consiglio regionale, di mettere definitivamente a regime il sistema delle aree protette lucane”. “Il patrimonio ambientale e naturalistico si presenta ormai -ha concluso Totaro- come una risorsa imprescindibile per lo sviluppo del sistema economico lucano e per la promozione turistica dell’intera regione”.

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bene, crediamo che allora il commissario dovrebbe premere, nell’osservanza della legge, per una celere nomina della presidenza del parco previa presentazione di una rosa di nomi da parte della regione al ministero dell’ambiente…un parco commissariato già alla nascita non è un parco, ma appunto una comoda giustificazione per l’eni che continua le sue trivellazioni anche e soprattutto dentro i confini del parco nazionale…e ci pare che la sua presenza ancora in quella sede rappresenti una sorta di “non luogo a discutere” proprio su quelle estrazioni 

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sin-tascati

Fiat, Fismic: il Piano Fabbrica Italia è necessario19/01/2011 15:18

BAS

“Noi della Fismic non viviamo di contraddizioni e ripensamenti, e non auspichiamo nessuna battuta di arresto, perlopiù, quando la maggioranza dei lavoratori hanno dato ragione alle tesi che abbiamo sostenuto, come è avvenuto a Pomigliano e Mirafiori.
Riteniamo che gli accordi che modernizzano il mondo del lavoro e le relazioni sindacali, debbano essere estesi, nell’interesse in particolare dei lavoratori, in tutti gli stabilimenti del Gruppo Fiat”. E’ quanto dichiara il segretario regionale Fismic, Marco Roselli.
“Crediamo che l’attuazione del Piano Fabbrica Italia e i relativi accordi sindacali, siano una condizione necessaria anche per i lavoratori di Melfi- continua Rosselli – non c’è tempo di aspettare, è in questa fase che si creano le condizioni per costruire insieme quelle regole che salvaguardano la competitività, che distribuisce maggior salario e da nuove opportunità di sviluppo per una stabilità se non addirittura incremento dei livelli occupazionali. Anche lo stabilimento di Melfi deve cogliere questa sfida, ed essere pronto per il rilancio che ci sarà molto probabilmente solo a partire dal 2012.

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a questo sindacato padronale voglio solo rispondere…ok, è passato il si al referendum di mirafiori per un pelino, voi, la cisl, la uil ed il nulla cosmico della ugl vi state sciacquando la bocca di proclami, ma il famoso piano industriale fiat non c’è…vuoi vedere che avete fatto votare si ai lavoratori a scatola vuota e non solo chiusa?…vergognatevi!!!

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speranze disperanze

Nuova fabbrica con 45 posti finanziata dal Bando Val d’Agri19/01/2011 12:23La Giunta ha deliberato la concessione del contributo vincolato percentualmente ai livelli occupazionali. Restaino: “progetto credibile vagliato con attenzione”. De Filippo: “nuova strategia di sviluppo con ricadute occupazionali dirette”

AGR

Una nuova fabbrica, 45 nuovi occupati, tra i quali 32 operai generici e 13 tra dirigenti, quadri, impiegati e operai specializzati, e un investimento di 19milioni e 600mila euro. Inizia a prendere sostanza il Bando Val d’Agri con la concessione deliberata ieri dalla Giunta regionale di Basilicata di un contributo pari a circa il 50 per cento dell’investimento in favore della Valves Hitech Srl che ha candidato al bando la realizzazione di un nuovo impianto manifatturiero.
In particolare, grazie a un contributo di 9 milioni e 800mila euro, la Valves Hitech realizzerà un nuovo impianto di attività manifatturiera finalizzato alla produzioni di componenti meccaniche innovative (letteralmente il nome dell’azienda significa “valvole di alta tecnologia”), impiegando, come detto, 45 persone.
Il piano di investimento, nel dettaglio, prevede una spesa di quasi quattro milioni di euro per l’acquisizione del suolo e la realizzazione del capannone nell’area Piano Insediamenti Produttivi Giardini-Calderaro di Sant’Arcangelo, oltre 12 milioni di macchinari, impianti e attrezzature, circa tre milioni di altri investimenti e 700mila euro di spese generali.
Il contributo concesso dalla Regione è direttamente collegato alle opportunità occupazionali. Il contratto di sviluppo industriale sulla base del quale viene accordato il sostegno all’investimento prevede espressamente che nel caso in cui non sia rispettato il numero totale degli occupati, suddivisi per inquadramento e per provenienza dalle liste di mobilità, “il contributo in conto capitale sarà ridotto in maniera proporzionale, e nella stessa misura percentuale, alla riduzione dell’incremento occupazionale previsto”. Gli obiettivi occupazionali, è previsto ancora nel contratto, dovranno essere realizzati nell’”anno solare successivo alla data di ultimazione del programma di investimenti” i livelli occupazionali e relativi inquadramenti dovranno essere mantenuti “per almeno 36 mesi consecutivi”. Per tutto il periodo del vincolo occupazionale la regione sarà garantita da una polizza fideiussoria per l’intera somma erogata maggiorata del 20%.
“Abbiamo adottato tutte le garanzie del caso – ha spiegato l’assessore alle Attività Produttive Erminio Restaino – ma procediamo con prudente ottimismo per la bontà dell’iniziativa che è stata vagliata attentamente dalla struttura tecnica di valutazione”. “Questo primo atto – ha concluso il presidente De Filippo – avvia in fase operativa una nuova stagione di intervento in Val d’Agri con le occasioni di sviluppo che devono avere immediate ripercussioni sui livelli occupazionali. E’ questo lo spirito dei nuovi bandi che abbiamo portato avanti per la Val d’Agri come per Matera e la Val Basento, ma è anche lo spirito con cui iniziamo ad approcciare una partita impegnativa quale quella della rinegoziazione delle intese con l’Eni per le estrazioni proprio in Val d’Agri”.

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edcco come funziona questa politica sciamannata dei contributi dei bandi…9.800.000 euro per 45 posti di lavoro, cioè 217.000 euro per ogni posto e con il solo vincolo dei 36 mesi…precarietà nel migliore dei casi e senza alcuna localizzazione precisa del bacino di provenienza…che poi guarda caso è sant’arcangelo, domus del dominus de filippo, cioè il presidentissimo…signori magistrati, ma una guardatina a questo finanziamento, alla proprietà reale dei terreni ed alle spartonzie di sicuro già in atto sui posti di lavoro, vogliamo darla?…io non voglio essere necessariamente sospettoso trattandosi di sant’arcangelo, ma in questa regione a pensar sempre bene, si finisce per essere puntualmente fregati, a pensar male invece, si farà peccato, ma….

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Salute e ambiente, convegno su “Rifiuti zero”19/01/2011 11:13

BASNo agli inceneritori”: sulle note di “Glory, Alleluia”, Paul Connett, instancabile divulgatore della strategia “Rifiuti zero”, ha trascinato nel canto l’intera Aula Magna dell’Università della Basilicata, chiudendo il convegno di studi “Salute e ambiente: quale rapporto?”.
Una giornata fitta di interventi, organizzata dalla presidente dell’Associazione Tutela Ambiente e Salute di Basilicata (EHPA), prof.ssa Albina Colella, ordinario di Geologia presso l’Università della Basilicata, che ha parlato dell’inquinamento ambientale e delle sue fonti.
Tra i relatori: docenti di discipline scientifiche e giuridiche, medici e rappresentanti di diverse organizzazioni. Ad essi è stato affidato il compito di approfondire il nesso esistente tra inquinamento ambientale e rischi per la salute, ed in particolare il sistema di smaltimento dei rifiuti basato sul conferimento in discarica o sull’incenerimento, l’importanza del ruolo delle associazioni nel processo civile e penale, il pericolo delle ecomafie.
Per quanto riguarda l’inquinamento ambientale, il prof. Giovan Battista de’ Medici, docente di Geologia Applicata e Idrogeologia presso l’Università di Napoli, ha esposto le problematiche relative ai siti delle discariche. Alla sua relazione ha fatto seguito l’intervento del prof. Salvatore Masi, ingegnere dell’università della Basilicata, che si è soffermato sull’impatto sanitario a medio e lungo termine delle discariche. Il prof. Sabino Bufo ha parlato invece della complessità della composizione del petrolio e del suo impatto ambientale. La dott.ssa Daniela Spera, del Comitato Taranto Libera, dell’inquinamento dell’aria a Taranto e dei rischi ad esso connessi.
L’aspetto sanitario è stato affrontato negli interventi degli oncologi e dei rappresentanti di Medici per l’ambiente (ISDE) e dell’Osservatorio epidemiologico-oncologico Basilicata (CROB). Oltre al nesso strettissimo tra salute e ambiente, si è parlato del valore della prevenzione e della costruzione di un quadro conoscitivo ambientale per l’identificazione delle aree a rischio (ing.M.Morigi dell’Isde). Soprattutto è stata messa in luce l’importanza e la necessità del Registro Tumori regionale nel monitoraggio delle situazioni di criticità ambientale. Ed è stato sottolineato come tale registro manchi soprattutto nelle regioni del Sud. In particolare il dott. A. Marfella, dell’Istituto Tumori di Napoli, ha sottolineato il valore della prevenzione primaria nella tutela, tanto dell’economia del sistema sanitario nazionale, quanto del diritto alla salute.
L’avv. Ivan Russo, del foro di Potenza e il magistrato della procura di Salerno dott. V. Montemurro, hanno approfondito, rispettivamente, gli aspetti di partecipazione delle parti e delle associazioni nei processi per la tutela della salute e dell’ambiente e il pericolo delle ecomafie in Basilicata.
Molto atteso dai presenti, l’intervento del prof. Connett,docente emerito di Chimica ambientale presso l’Università di Canton, New York, non ha deluso le aspettative e ha occupato buona parte della sessione pomeridiana.
L’illustre docente statunitense ha presentato i dieci passi per una strategia “Rifiuti zero”. Un programma positivo e propositivo che offre una speranza per il futuro. Una strategia che sostituisce all’incenerimento dei rifiuti il riciclaggio e la raccolta “porta a porta”; il recupero mirato al riutilizzo dei materiali e degli oggetti; la creazione di centri di ricerca e separazione della frazione residua; il conferimento, in discariche temporanee e controllate, della percentuale minima di materiali non riciclabili o riutilizzabili. Tale strategia si regge su tre pilastri: la responsabilità industriale, nella produzione di materiali riciclabili e nell’abbattimento degli imballaggi; la responsabilità delle singole comunità locali, nel proporre e praticare la raccolta “porta a porta”; una buona leadership politica, trait d’union tra industria e comunità locali, che pianifichi un’efficace politica di gestione dei rifiuti.
Alla successiva tavola rotonda hanno preso parte esponenti di associazioni ambientaliste e della comunicazione, ricercatori e professionisti di varie discipline. Per il comitato Vigiliamo per la discarica, Etta Ragusa ha presentato la situazione della provincia jonica, attanagliata dal 1999 nella morsa di tre discariche per rifiuti speciali – Italcave (Statte), Vergine (Lizzano), Ecolevante (Grottaglie) – e recentemente mobilitata per l’arrivo dei rifiuti campani. Inutile dire che il convegno si è protratto ben oltre il termine previsto ma ha suscitato aspettative e raccolto numerosi consensi.

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riporto per un report sull’iniziativa…peccato nessuno si sia dato pena di sottolineare un intervento del sottoscritto nella mattinata…ok, era un fuori programma, ma per la cronaca ho fatto un rapido intervento sul piano rifiuti elaborato dal nostro movimento

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usi civici

Barile, Comune: approfondimenti su usi civici19/01/2011 09:17

BAS    L’Amministrazione comunale di Barile ha invitato i cittadini a non considerare le richieste di pagamento sugli usi civici fino a quando tutti gli aspetti della questione non verranno definitivamente chiariti nelle sedi opportune.
Lo rende noto il Cauc (Comitato per l’accertamento dei diritti pubblici di uso civico o assimilati), in un comunicato stampa, spiegando che “tale decisione deriva dall’esigenza di approfondire la complessa vicenda degli Usi Civici per i quali diversi Comuni lucani, compreso quello di Barile, hanno chiesto il pagamento dei canoni”…..

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la comunicazione è del tutto pregnante vista la confusione totale sugli stessi udi civici che andrebbero regolati con legge regionale e non lasciati all’abbandono…ce ne eravamo occupati anche nel nostri programma per le regionali…l’invito va così esteso a tutti i cittadini lucani

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comulucana.JPG

                l’identità collettiva è espressa dalla condivisione

     stabile nel tempo del bene comune

la società è una comunità di autorealizzazione

composta da membri e non individui

 

le istituzioni devono rappresentare lo spirito del popolo

e realizzare il bene comune

 

…mi pare basti come inizio di un discorso

che comunque non inizia da adesso…

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