il conflitto italiano

Federalismo, stop Colle Lega, ‘testo non cambia’

 

Napolitano: ‘Non corretto Cdm senza informare’. Calderoli: ‘Provvedimento non e’ modificabile’

 04 febbraio, 19:23  

ROMA – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui rileva ”che non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione” del decreto legislativo sul federalismo. Pertanto ha comunicato  di non poter ricevere, a garanzia della legittimità di un provvedimento di così grande rilevanza, il decreto approvato ieri dal Governo. Nella lettera inviata al premier si rileva l’assenza delle condizioni per procedere all’emanazione del testo, ”non essendosi con tutta evidenza perfezionato il procedimento per l’esercizio della delega previsto dai commi 3 e 4 dall’art. 2 della legge n. 42 del 2009 che sanciscono l’obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari”. Dopo la dichiarazione del presidente della Repubblica secondo la quale il decreto approvato ieri dal Cdm sul federalismo e’ ”irricevibile”, il governo ha ancora una possibilita’: portare il testo all’esame dell’Aula di Camera e Senato. Magari ricorrendo ad una risoluzione.  In sostanza, nelle norme citate da Napolitano, si stabilisce, tra l’altro, che gli schemi di decreto legislativo devono essere ‘trasmessi alle Camere” perche’ su di essi ”sia espresso il parere” delle varie commissioni parlamentari competenti. ”In mancanza di intesa”, si aggiunge, il Consiglio dei ministri delibera approvando una relazione che e’ trasmessa alle Camere. Nella relazione sono indicate le specifiche motivazioni per cui l’intesa non e’ stata raggiunta.

 

COLLE, NON CORRETTO CDM SENZA INFORMARE -”Ne’ posso sottacere che non giova ad un corretto svolgimento dei rapporti istituzionali la convocazione straordinaria di una riunione del Governo senza la fissazione dell’ordine del giorno e senza averne preventivamente informato il Presidente della Repubblica, tanto meno consultandolo sull’intendimento di procedere all’approvazione definitiva del decreto legislativo. Sono certo che ella comprendera’ lo spirito che anima queste mie osservazioni e considerazioni”. Chiude con queste parole Giorgio Napolitano la lettera inviata a Silvio Berlusconi per spiegare i motivi dell’irricevibilita’ del decreto legislativo sul federalismo municipale.

BOSSI A NAPOLITANO,RIFERIREMO A CAMERE SU FEDERALISMO – Si è svolta poco fa una lunga e cordiale telefonata tra il Ministro per le Riforme per il Federalismo Umberto Bossi e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Ministro Bossi – si legge in una nota- ha preso il duplice impegno di andarlo a trovare al Quirinale, la prossima settimana e, come preannunciato dal Ministro Calderoli, in conferenza stampa, si recheranno nelle aule parlamentari a dare comunicazioni sul decreto sul federalismo fiscale municipale.
 

BERSANI ALLA LEGA, CON BERLUSCONI NON SI FA IL FEDERALISMO – ”Alla Lega dico che il federalismo non lo farete mai con Berlusconi, perche’ a lui non interessa il federalismo, ma i vostri voti, e li usera’ per il processo breve o per difendere la ‘cricca di Roma’ “. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, all’assemblea nazionale del partito. ”Il federalismo non si fa – ha aggiunto – senza di noi e senza le nostre proposte”

 

TREMONTI, STORICA RIFORMA – Una ”svolta storica”, ”la piu’ grande riforma strutturale mai iniziata in questo Paese nell’ultimo decennio”, con cui scatta l’era del ”vedo, pago, voto”. Ha una portata ‘epocale’ per il ministro dell’economia Giulio Tremonti la riforma del federalismo municipale varata ieri sera dal consiglio dei ministri. E per sottolinearlo il titolare dell’Economia ci mette la faccia, presentandosi personalmente in conferenza stampa, e difende cosi’ i contenuti di un provvedimento. ”Questa riforma sta arrivando al termine e chiude un periodo che dura dalla meta’ degli anni Settanta”, ha sottolineato Tremonti spiegando che l’Italia era l’unico Paese europeo senza una finanza locale. ”E’ la piu’ grande avventura politica mai iniziata”, ha insistito Tremonti sferrando una stoccata alla Bicameralina che ieri ha bocciato il provvedimento: ”La votazione e’ stata esterna, ha preso una curva che dipende da atti politici esterni”, ha detto il ministro, sottolineando che sulla riforma c’e’ stato invece il consenso del Parlamento, dal Paese e soprattutto dei Comuni.

 CALDEROLI, TESTO NON MODIFICABILE – ”L’unica cosa che prevede la legge e’ che il governo dia comunicazioni alle Camere, dopo di che puo’ esserci un voto su di esse ma il testo e’ quello e non e’ suscettibile di modifiche’. Lo ha chiarito il ministro Roberto Calderoli a proposito del decreto sul federalismo municipale dopo lo stop del Quirinale conversando con i giornalisti nella sede della Lega in via Bellerio a Milano. Secondo Calderoli la decisione del presidente Napolitano ”non cambia alcunche’, si tratta di un passaggio formale in piu’, sara’ una o due settimane a seconda della disponibilita’ del Parlamento”. ”Assolutamente no”, la decisione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul decreto del federalismo municpale non e’ un messaggio politico. Se ne e’ detto convinto il ministro Roberto Calderoli rispondendo ad una specifica domanda nella sede leghista di via Bellerio a Milano. ”Assolutamente no – ha osservato – perche’ quello che Napolitano ha dichiarato tre giorni fa a Bergamo sulla volonta’ di proseguire nel cammino delle riforme, in particolare il federalismo, rende il presidente al di sopra di ogni sospetto: e’ chiaro che ha dato un’interpretazione, una cautela che porta ad essere piu’ realisti del re”. FEDERALISMO: DE SIERVO,QUELLO MUNICIPALE UNA BESTEMMIA – ”Se nascesse, in ipotesi, un conflitto giuridico, non politico, arriverebbe davanti alla Corte e quindi la Corte sta zitta. Quello che si puo’ dire tranquillamente, ma non riguarda il conflitto, e’ che quello di cui si sta parlando non e’ federalismo, dire federalismo municipale e’ una bestemmia: e’ come dire che un pesce e’ un cavallo, sono due cose che non stanno insieme”. Lo ha detto il presidente della Corte Costituzionale Ugo De Siervo, anticipando ai giornalisti il contenuto del suo intervento al convegno di Eunomia dal titolo ”Il titolo V della Costituzione: lo Stato dell’arte nella giurisprudenza costituzionale”.

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irricevibile il decreto

Colle: irricevibileBossi a Napolitano: “Riferiremo a Camere”. Leader Lega al Quirinale la prossima settimana04 febbraio, 13:58

ROMA – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui rileva ”che non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione” del decreto legislativo sul federalismo. Pertanto, il Capo dello Stato ha comunicato al Presidente del Consiglio di non poter ricevere, a garanzia della legittimità di un provvedimento di così grande rilevanza, il decreto approvato ieri dal Governo.

 

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – si legge nella nota del Quirinale – in relazione al preannunciato invio, ai fini della emanazione ai sensi dell’articolo 87 della Costituzione, del testo del decreto legislativo in materia di federalismo fiscale municipale, approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri nella seduta di ieri sera, come risulta dal relativo comunicato, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui rileva che non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione, non essendosi con tutta evidenza perfezionato il procedimento per l’esercizio della delega previsto dai commi 3 e 4 dall’art. 2 della legge n. 42 del 2009 che sanciscono l’obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari. Pertanto – conclude il Colle – il Capo dello Stato ha comunicato al Presidente del Consiglio di non poter ricevere, a garanzia della legittimità di un provvedimento di così grande rilevanza, il decreto approvato ieri dal Governo.

 

BOSSI A NAPOLITANO,RIFERIREMO A CAMERE SU FEDERALISMO – Si è svolta poco fa una lunga e cordiale telefonata tra il Ministro per le Riforme per il Federalismo Umberto Bossi e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Ministro Bossi – si legge in una nota- ha preso il duplice impegno di andarlo a trovare al Quirinale, la prossima settimana e, come preannunciato dal Ministro Calderoli, in conferenza stampa, si recheranno nelle aule parlamentari a dare comunicazioni sul decreto sul federalismo fiscale municipale.

 BERLUSCONI: E’ UNA REPUBBLICA GIUDIZIARIA – “Assistiamo a questa vergogna”, “ormai siamo una Repubblica giudiziaria, commissariata dalle Procure”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al suo arrivo al vertice europeo ha risposto ai cronisti che gli chiedevano dei processi.Sul federalismo il premier ha risposto a chi gli chiedeva se temesse problemi con il Quirinale dopo il varo del decreto: “Penso e spero di no”.La Camera ha approvato il parere della Giunta per le autorizzazioni a procedere con con 315 sì, 298 no e un astenuto: Barbareschi. Gli atti sul caso Ruby tornano quindi alla procura di Milano.“Agli atti dell’inchiesta ci sono foto irrilevanti”: lo ha detto il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati, rispondendo ad una domanda dei giornalisti a proposito del contenuto delle immagini che inquirenti ed investigatori che indagano sul caso Ruby stanno finendo di esaminare. 

BRUTI: IN FINE SETTIMANA RISOLVEREMO NODO GIURIDICO – Questo fine settimana la Procura di Milano sciogliera’ la questione giuridica e decidera’ se inoltrare la richiesta di rito immediato per Silvio Berlusconi, indagato per la vicenda Ruby, solo per il reato di concussione oppure anche per quello di prostituzione minorile. Lo ha spiegato il procuratore della repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, che ha quindi assicurato che prima di lunedi’ la richiesta per il presidente del Consiglio non verra’ inoltrata al Gip in quanto ”non ci sono i tempi tecnici”. Riguardo agli atti contenuti nel fascicolo gli inquirenti milanesi, come gia’ era stato accennato tempo fa, in base alla legge Boato hanno utilizzato solo le telefonate di due politici, una parlamentare e un’eurodeputata (Rossi e Ronzulli), utilizzate pero’ solo a carico degli altri indagati che non sono parlamentari.

 

BRUTI: PRENDEREMO ATTO DECISIONE DELLA CAMERA–  Quando la Camera avra’ deciso ”ne prenderemo atto e leggeremo le motivazioni”. E’ quanto si e’ limitato a dire il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, a proposito del voto previsto per questa sera a Montecitorio sulla richiesta avanzata dai pm di Milano che indagano sul casoRuby di perquisire gli uffici di Giuseppe Spinelli, il fiduciario del premier che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe avuto la delega su uno dei conti del presidente del Consiglio per le ricompense e le spese delle ragazze che frequentavano le feste ad Arcore. Spinelli non e’ indagato. 

BOSSI: PER ADESSO SI VA AVANTI – ”Per adesso si va avanti”. Cosi’ Umberto Bossi al termine del voto su Ruby. ”I numeri sono buoni”, ha aggiunto il senatur.

 

LETTA: 007 IGNORAVANO CHE OSPITI PREMIER FOSSERO CONTROLLATI – Gli agenti dei servizi segreti preposti alla sicurezza personale del premier Silvio Berlusconi ignoravano che le ospiti della villa di Arcore erano sottoposte a controlli da parte della Procura di Milano. E’ quanto avrebbe detto – secondo quanto si apprende – il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, nel corso di un’audizione al Copasir. Non ci sono falle nel sistema di sicurezza che protegge Silvio Berlusconi ed il premier non e’ ricattabile, ha detto Letta.

PER PROCURA MILANO ESITO VOTO SCONTATO, PM VANNO AVANTI Non e’ giunta inaspettata in Procura a Milano la decisione con cui la Camera, respingendo la richiesta dei pm del caso Ruby di perquisire gli uffici a Segrate di Giuseppe Spinelli, il fiduciario di Silvio Berlusconi, rinviera’ gli atti ai magistrati. ”Ce lo aspettavamo” e’ stato detto al quarto piano del palazzo di Giustizia dove al momento inquirenti e investigatori stanno ancora lavorando per sistemare il fascicolo e limare la richiesta di giudizio immediato per il premier, indagato per concussione e prostituzione minorile. Richiesta che probabilmente lunedi’ prossimo, salvo sorprese, verra’ inoltrata al gip Cristina di Censo. Dunque, la decisione di Montecitorio, non sposterebbe i programmi del Procuratore della Repubblica Edomondo Bruti Liberati, degli aggiunti Ilda Boccassini e Piero Forno e del pm Antonio Sangermano. Gli atti erano stati trasmessi alla Giunta per le autorizzazioni lo scorso 14 gennaio contestualmente alla richiesta di perquisizione degli uffici di Spinelli ritenuti di pertinenza del Presidente del Consiglio, al quale, sempre lo stesso giorno, era stato recapitato un invito a comparire. 

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nuova categoria

iniziamo da oggi sul nostro blog la redazione di una nuova categoria, quella dei commenti di stato da facebook del sottoscritto e di altri esponenti di comunità lucana-movimento no oil (nonchè ovviamente di tutti quelli giudicati interessanti che saranno però pubblicati solo su autorizzazione specifica degli autori), commenti che nella lapidarietà della loro estensione rivelano però tratti di sintesi notevole che crediamo non debba essere trascurata

  

4 febbraio 2011 

federalismo è allargamento delle basi decisionali ai territori in una cornice democratica di interesse nazionale, non fare la “cresta” sulle tasse…ecco perchè ne va rinviata la discussione a momenti meno nevrotici della politica nazionale ed a “visioni” che la nostra costituzione aveva gia in sè pensando al senato della republica come ad una camera delle regioni e quindi dei territori

miko somma

Incarichi Ufficio stampa Giunta, interrogazione di Rosa04/02/2011 11:26Il consigliere regionale del Pdl chiede al presidente De Filippo di “conoscere i criteri e le motivazioni nell’impiego di nuove risorse umane”

ACRIl Consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa, ha presentato un’interrogazione al presidente De Filippo riguardante gli incarichi professionali affidati dall’Ufficio stampa della Giunta regionale.

“Nell’interrogazione – precisa Rosa – si chiede al presidente De Filippo quanti e quali contratti siano stati stipulati, specificando anche l’importo e la scadenza, e quali sono i criteri seguiti nella scelta dei soggetti scelti per queste collaborazioni all’ufficio stampa della Regione Basilicata. Inoltre – aggiunge il consigliere del Pdl – sarei anche interessato a conoscere le motivazioni organizzative o quelle ‘politiche’ che hanno indotto il responsabile dell’ufficio stampa a impiegare nuove risorse umane”.

“L’interrogazione – spiega Rosa – nasce dalle notizie apprese dalla stampa lucana: in alcuni articoli ho letto che gli incarichi professionali siano stati assegnati con determinazioni dirigenziali. Ho chiesto ufficialmente delucidazioni al presidente De Filippo se questo sia vero poiché, dalle informazioni che ho, non esiste nessun atto di Giunta che autorizzi questi contratti di collaborazione”.

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interrogazione interessante, vista la gestione dell’informazione dell’ufficio stampa e dei soggetti interessati

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Sviluppo fonti energetiche rinnovabili:Comune PZ avvia corso04/02/2011 10:01

BASIl Comune di Potenza, dopo il “Corso sull’Efficienza Energetica e l’Energy Management” (ottobre 2010), avvia il corso di formazione per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili destinato ai referenti tecnici delle Amministrazioni locali del comprensorio territoriale locale.
L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale Ener Supply (Energy Efficiency and Renewables – Supporting Policies in Local level for Energy) finanziato dall’Unione Europea, cui partecipano 13 partner europei e del quale il Comune di Potenza è capofila, con il fine di rafforzare la capacità istituzionale locale sulle tematiche energetiche.
Il principale scopo del progetto Ener Supply, cofinanziato dal programma South East Europe, è il sostegno alle amministrazioni locali affinché si orientino verso l’incremento dell’uso delle energie rinnovabili e l’adozione di tecniche per l’efficienza energetica, con un conseguente vantaggio per tutta la collettività sia in termini economici che di tutela ambientale.
Il corso è destinato a tecnici delle Amministrazioni locali del territorio. Il percorso formativo proposto, della durata di 80 ore, verterà sulle tecniche e i metodi attivabili per individuare opportunità di sviluppo nel campo della geotermia, delle biomasse, dell’eolico e dell’idroelettrico (in particolare micro-idroelettrico).Il corso verrà realizzato dall’Amministrazione comunale con il supporto di specialisti provenienti dall’Università degli studi della Basilicata e dall’Università Politecnica delle Marche.

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ancora con le bio-masse, dunque!!!…evidentemente ci sono precise volontà in merito da parte delle forze politiche di maggioranza di occupare spazi in tal senso

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Federalismo:Santarsiero e Zanonato (Anci) esterrefatti04/02/2011 09:10

BAS“Siamo esterrefatti, è stato approvato un decreto contro il volere del Parlamento, contro la Costituzione e la Legge 42, contro ogni elementare norma di democrazia. Ma soprattutto è stato approvato un decreto contro i cittadini destinato a mettere in ginocchio i Comuni d’Italia.”
Ad affermarlo in una dichiarazione congiunta Vito Santarsiero Sindaco di Potenza e delegato per le Politiche del Mezzogiorno Anci e Flavio Zanonato, Sindaco di Padova, Vice Presidente e Delegato per l’Immigrazione e la Sicurezza Anci.
“Pur di soddisfare gli interessi politici della Lega, – continuano i due Sindaci- si è voluto comunque approvare un testo bocciato dalla bicamerale e che nulla ha a che vedere con il Federalismo e con i principi della legge 42; un testo, che senza la definizione dei fabbisogni standard, dei costi standard, dell’ autonomia gestionale e fiscale, senza il fondo perequativo e senza la perequazione infrastrutturale, ripropone soltanto un fortissimo centralismo nel Governo sulla Finanza locale causando ulteriori danni dopo i poderosi tagli delle ultime due manovre finanziare.
Fare i bilanci sarà estremamente complesso ed in queste condizioni non sarà possibile garantire ai cittadini nemmeno i servizi essenziali.
Quella che doveva essere una grande riforma per il Paese – concludono Santarsiero e Zanonato- è subito abortita e si è trasformata in una grande sconfitta per i nostri territori e gli enti locali. Ci Auguriamo che un intervento del Capo dello Stato possa bloccare quanto approvato”.

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per conoscenza

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crle, ovvero come gestisco voti all’estero

Conferenza Crle, illustrato il Piano triennale03/02/2011 19:22   “La Commissione, ha precisato Di Sanza, garantirà alle comunità lucane nel mondo ogni valido supporto alle iniziative che vorranno mettere in campo, consapevole che contribuendo alla loro crescita contribuirà alla crescita dell’altra Basilicata”

ACR   Nel corso dei lavori della riunione annuale della Commissione dei Lucani all’estero, il presidente Antonio Di Sanza ha illustrato il Piano triennale dell’organismo. “Il piano triennale 2011/2013 – ha detto Di Sanza – coincide con l’insediamento della nuova Commissione per il prossimo quinquennio ed è l’occasione per ribadire la funzione strategica di questo organismo per la Regione Basilicata. La Commissione, attraverso il comitato esecutivo, saprà vigilare sul rispetto delle norme previste dalla legge regionale n. 16 del 2002, e garantirà alle comunità dei lucani nel mondo ogni valido supporto alle iniziative che vorranno mettere in campo, condividendone lo spirito e le finalità, consapevole che contribuendo alla loro crescita contribuirà alla crescita dell’ “altra Basilicata”, quella dei lucani sparsi nel mondo. Obiettivo della Commissione è quello di compiere finalmente un salto di qualità nelle politiche dell’emigrazione attraverso la realizzazione di una sinergia vera tra Basilicata e ‘altre Basilicate’ nel mondo, che possa costituire una forza trainante anche per l’economia e la vita culturale della regione, aprire nuovi scenari internazionali per i nostri operatori grazie a tutti quei lucani che, affermatisi nei più vari settori delle attività culturali, economiche e commerciali, guardano oggi alla loro regione di origine come ad un possibile, valido partner per le loro attività”.
Di Sanza nel sottolineare il lavoro svolto dai suoi predecessori ha indicato “tra le azioni sociali rivolte alle fasce di lucani all’estero indigenti, il progetto di screening di prevenzione del tumore al seno in corso di attuazione in Uruguay, il progetto sperimentale di vaccinazione contro l’Hpv da realizzarsi in Colombia, la realizzazione di un ambulatorio medico sanitario a Caracas in Venezuela, le attività di ricerca e di documentazione e per lo sviluppo degli scambi, contando sull’entrata a regime entro il triennio del Centro di documentazione dei Lucani nel mondo ‘Nino Calice’, il Progetto ‘Desaparecidos’, un approfondimento sul ruolo avuto dai lucani all’epoca della dittatura militare in Argentina che coinvolgerà l’Università di Basilicata e la Deputazione di Storia Patria, lo studio del fenomeno migratorio intellettuale che si è sviluppato negli ultimi 30 anni, l’Emigrazione ‘al femminile’, al fine di rafforzare la partecipazione delle donne emigrate lucane al processo associativo di questi anni”.
“Le Associazioni – ha sostenuto Di Sanza – sono l’elemento connettivo fondamentale tra la Regione Basilicata e le nostre comunità all’estero e costituiscono oggi una rete che deve diventare, oggi, un vero e proprio network, una Community a sostegno delle iniziative del Governo regionale da cui partire per promuovere, conoscere ed apprezzare la Basilicata”.
“ Rivestono un ruolo fondamentale – ha sostenuto il presidente della Crle – le politiche per i giovani e per lo sviluppo delle attività delle Associazioni dei lucani, gli Sportelli Basilicata, gli scambi culturali, scolastici, sportivi e tra famiglie di lucani. Interessante sarà organizzare con la Direzione scolastica regionale un apposito programma di scambio di esperienze scolastiche di un anno, sul modello europeo dell’Erasmus, tra istituti superiori della regione con quelli omologhi del resto del mondo dove risiedono le comunità maggiormente rappresentative della Basilicata, che potrebbe chiamarsi ‘Horatius’ in onore al poeta venosino conosciuto in tutto il mondo. Di particolare importanza – ha rilevato Di Sanza – risulta il progetto, che si va delineando, legato al turismo di ritorno attraverso il coordinamento del dipartimento Attività Produttive che coinvolge l’Apt ed il sistema delle imprese locali per offrire pacchetti turistici agevolati ai lucani all’estero ed in particolare ai giovani. A questa attività bisogna aggiungere quella di incentivare la ristrutturazione o la locazione di alloggi nei centri storici del nostri paesi, attraverso apposite misure che destinano parte del bilancio per l’edilizia sociale in favore dei lucani all’estero desiderosi di ristabilire un domicilio in Basilicata. Promuovere, inoltre, il progetto ‘Acquista una casa dai Tuoi’ – ha concluso Di Sanza – rivolto a tutti quelli che hanno voglia di acquistare una seconda casa (di vacanza) proponendogli i nostri centri storici”.

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ancora l’apt dunque a gestire fasi direttamente economiche e con l’aggravante di una proposta di utilizzo di denari per l’edilizia sociale per l’acquisto di seconde case…ora, fuori dai denti, se pensiamo all’emigrazione di più lunga data, quella che ormai ha quasi del tutto perso i rapporti con la lucania, la cosa avrebbe anche un senso, ma nello specifico dell’emigrazione più recente, quella che più mantiene i contatti con la regione, la considerazione che esiste un patrimonio edilizio privato in abbandono e che occorrerebbe rivalutare non viene presa in considerazione alcuna…si tratta quindi di progetti immobiliari belli e buoni (con tutti gli affari conseguenti)da destinare a corregionali assai lontani nel tempo, altro che di contribuzioni a rinsaldare i legami (o non farli perdere del tutto) con chi è stato costretto di recente ad andare via per sopravvivere

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ogni tanto si svegliano

Legambiente su illegittimità decreto in materia di nucleare03/02/2011 19:04

BAS Legambiente in una nota stampa sottolinea che per realizzare qualsiasi infrastruttura è necessaria la condivisione con il territorio, a maggior ragione per impianti che condizionano lo sviluppo futuro dell’area che li ospiterà. Questo vale ancor di più per le centrali nucleari che hanno un fortissimo impatto in termini d’inquinamento locale e che sono molto discutibili dal punto di vista della sicurezza.
È quello che Legambiente ha sempre affermato sul nucleare ed è quello che di fatto ha sancito oggi la Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la parte del decreto attuativo della legge delega in materia di nucleare nel punto in cui non prevede che la Regione, anteriormente all’intesa con la Conferenza unificata, esprima il proprio parere sul rilascio dell’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari.
Nel dichiarare l’illegittimità costituzionale dell’art. 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2010 sulla localizzazione delle centrali nucleari e dei depositi di stoccaggio, la Corte Costituzionale ha quindi ribadito, in maniera ineccepibile, quella che è la precisa prescrizione dell’articolo 117 della Costituzione, secondo cui la produzione, il trasporto e la distribuzione dell’energia fanno parte delle materie che la Carta definisce di legislazione concorrente.
La sentenza della Corte – dichiara Legambiente – stabilisce dunque in maniera inequivocabile che le Regioni dovranno fornire il loro parere preventivo sulla possibilità di costruire una centrale atomica sul loro territorio e che il Governo non potrà “centralizzare” la scelta.

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ogni tanto si svegliano, dunque, ma dicono cavolate di propaganda fluff-flaff nel perfetto stile “morfeo” che li contraddistingue…la corte non può dire nulla nel merito della legge, ma solo esaminare la congruenza di questa ai principi costituzionali (tra i quali infatti viene giustamente ricordato l’art.117) e nello specifico ha parlato di parere obbligatorio, ma non vincolante da parte delle regioni in materia di impianti nucleari…un dettaglio non da nulla, poichè se da un lato stabilisce che deve esserci comunicazione e sinergia tra stato e regione sull’allocazione degli impianti stessi, dall’altro stabilisce una gerachia di valori che in nulla tocca la sostanza della legge che tale rimane, una legge, e che come tale monocraticamente lo stato potrà applicare nello specifico…attenti quindi non solo a scanzano (sito storico ma che le tecnologie attuali di deposito in superficie escluderebbero dalla lista), ma soprattutto alla zona di irsina (dove tra l’altro il pd del materano fa battaglia contro il vincolo paesaggistico che il ministero dell’ambiente voleva inporre…una cosa che fa supporre che una certa sinergia si sia creata tra pd e governo sulla materia) ed alla zona tra palazzo s.gervasio e montemilone che presenta molte caratteristiche di idoneità all’allocazione…per la centrale vera e propria, attenzione alla zona craco-peschiera (e per chi crede che sua l’acqua il problema per il funzionamento di una centrale nucleare, vorrei sottolineare che c’è la condotta del frida che ne porterebbe quantità massicce)

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