Petrolio: prima riunione tavolo tecnico per la Basilicata

07/02/2011 19:11

 

BAS          Si è tenuta la prima riunione del tavolo tecnico per lo sviluppo e la valorizzazione dei giacimenti di idrocarburi presenti nella regione Basilicata. Entro fine mese la task force predisporrà un documento di programmazione per individuare progetti operativi che producano effetti rilevanti e incisivi sul piano dell’aumento delle dotazioni infrastrutturali e del consolidamento di reti di impresa e che favoriscano attività formative e di ricerca. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, specificando che “la prossima riunione si terrà mercoledì 9 febbraio”. Il tavolo è composto dai delegati del Ministero dello Sviluppo Economico (Franco Terlizzese, direttore generale della direzione per le risorse minerarie ed energetiche insieme a rappresentanti delle altre direzioni competenti), del Ministero dell’Istruzione (Giuseppe Mormandi, consulente giuridico), della Regione Basilicata (AngeloRaffaele Rinaldi, Capo di gabinetto, Viviana Cappiello, dirigente generale del dipartimento delle infrastrutture, Massimo Scuderi, direttore generale Società Energetica Lucana Spa; Donato Viggiano, dirigente generale dipartimento ambiente; Michele Vita, dirigente generale attività produttive).

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bene, io commento dopo…nel frattempo leggete con calma chi sono i rappresentanti seduti al tavolo

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notizie lucane

Sogin, a Caorso scuola su radioprotezione e sicurezza07/02/2011 14:05

BASE’ stata inaugurata oggi la Scuola di Formazione Radioprotezione e Sicurezza di Sogin, collocata all’interno del sito di Caorso, che oggi costituisce, per le attività di decommissioning, una realtà confrontabile con le migliori best practice internazionali. Questa iniziativa, unica in Italia per la formazione in campo nucleare, consentirà, per il futuro, anche una maggiore integrazione con il mondo universitario e con i centri di formazione internazionali di settore. Lo si apprende da un comunicato della Sogin (Società gestione impianti nucleari).
Il programma formativo 2011 – prosegue la nota – prevede 31 corsi destinati sia a personale interno sia a soggetti esterni che provengono da Enti e Istituzioni, come Vigili del Fuoco e tecnici Ispra e delle Arpa regionali. Finora la Scuola ha già erogato oltre 30.000 ore di formazione, per circa 900 fruitori e 70 docenti, questi ultimi, tutti tecnici Sogin. Dal 2011 l’offerta formativa verrà ampliata anche agli aspetti della sicurezza convenzionale che, con l’avanzamento delle attività di decommissioning, saranno sempre più rilevanti.
“Siamo impegnati – ha commentato l’amministratore delegato di Sogin Giuseppe Nucci – a fare della Scuola di Caorso un punto di eccellenza a livello nazionale, capace di dialogare con i migliori centri internazionali di settore. Stiamo definendo il Piano Industriale con cui imprimeremo una forte accelerazione alle attività di decommissioning, la maggior parte delle quali saranno concluse nel 2020. La Scuola di Caorso è per noi un’ulteriore opportunità offerta al sistema istituzionale e industriale del Paese per dimostrare che decommissioning non vuol dire solo smantellare, ma anche creare conoscenza, competenza e professionalità da trasmettere”.

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pubblicità occulta alla nuclearizzazione del territorio lucano ed alle attività della trisaia di rotondella…adesso passa anche che la sogin fa scuola e formazione?…tutto pur di non parlare del boccone amaro che stanno per farci inghiottire e che molti in questa regione conoscono già…nel frattempo beviamoci queste notizie lucane

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Interrogazione Autilio su Programma Tirocini formativi07/02/2011 12:56  il consigliere regionale di Idv ha presentato l’interrogazione “per sbloccare una vicenda che si trascina dal mese di aprile 2010” ACR

Nell’interrogazione Autilio chiede di sapere dal presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, “quali sono gli ostacoli che impediscono l’approvazione della relativa delibera di giunta in modo da garantire la dovuta risposta alle migliaia di giovani diplomati e laureati che hanno presentato domanda”.
Autilio evidenzia che “la precedente Giunta regionale, allo scadere della legislatura passata, ha approvato due Avvisi pubblici relativi all’attuazione del Programma per 1000 Tirocini Formativi nelle Pubbliche amministrazioni, riservati a diplomati e laureati, tra 18 e i 40 anni di età, disoccupati o inoccupati. Il primo Avviso, rivolto ai diplomati e laureati, per la presentazione delle domande di tirocinio ed il secondo, rivolto agli organismi di formazione che dovranno occuparsi di seguire l’attività del progetto approvato e che riguarda circa 250 Pubbliche amministrazioni della Basilicata. Per entrambi la scadenza è stata successivamente prorogata”.
Ausilio, nell’interrogazione, considera che “ il programma, per una spesa complessiva di 15 milioni 300 mila euro, fa riferimento al P.O. Basilicata FSE 2007-2013 ed in particolare agli obiettivi che tendono ad attuare politiche attive e preventive del lavoro a sostegno delle diverse fasce di popolazione disoccupata o alla ricerca di lavoro, alla riduzione della precarietà attraverso il rafforzamento delle opportunità formative e il sostegno ad un più rapido passaggio dei giovani dagli studi al lavoro, oltre che interventi volti al reinserimento lavorativo, attraverso attività per la acquisizione di competenze specifiche professionali. L’attuale Giunta regionale – aggiunge Autilio – ha deciso di ridurre il numero di tirocini formativi a 500 unità e di finanziare per altre 500 unità il Programma Work Experience. Risulta – continua – che il Dipartimento Formazione Professionale – Lavoro da tempo ha trasmesso alla Presidenza della Giunta la nuova regolamentazione per la valutazione degli Avvisi pubblici relativi al Programma dei Tirocini Formativi, ma allo stato non risulta deliberato”.
“La finalità centrale del Programma – sottolinea Autilio – è di favorire la transizione alla vita attiva e la crescita delle competenze professionali dei tirocinanti attraverso processi di apprendimento formale, vale a dire iniziale ed itinere, e non formale in situazione di lavoro, in alternanza presso le Pubbliche amministrazioni. Inoltre, si intende contribuire al rafforzamento dei servizi rivolti ai cittadini, alla collettività ed alle imprese e alla qualificazione della azione pubblica locale e regionale. L’attività di tirocinio, infatti, deve consentire la acquisizione di competenze a largo spettro di spendibilità professionale, trasferibili anche al settore privato per ampliare il quadro delle opportunità occupazionale”.

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senza entrar troppo nel merito di quanto dichiarato da questo stucchevole personaggio, è da considerare che l’idea dei tirocinii formativi era venuta in mente proprio a lui (nella passata giunta de filippo, assessore alla formazione), ben annunciata in vista della campagna elettorale ed ora chissà come mai (pudore?) rilanciata ad aprile 2010, quindi ad elezioni avvenute…un bieco tentativo di accaparrar voti giocando sulla voglia di lavorare della gente…l’assessorato è ancora nelle mani dell’idv con la neo-arrivata rosa matrosimone (un ex di molti partiti ora approdata im gran pompa all’idv), il partito di pietro sta in giunta…come mai non partono nè i tirocini nè le work experiences (vanno al plurale)?…chissà…

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Jacques-Louis David, Belisario che riceve l’elemosina

Belisario(Idv),Marchionne non ai atteggi a padrone ferriere 07/02/2011 12:33

BAS”Cosa si diranno nell’incontro annunciato per questa settimana Marchionne e Sacconi? Ci sarà un preventivo confronto anche con le parti sociali o l’Ad della Fiat vuole atteggiarsi ancora a padrone delle ferriere?”. Se lo chiede il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario che aggiunge: “Proprio per reggere il confronto sui mercati globali siamo già fuori tempo massimo, in netto ritardo per definire un piano industriale finora evanescente che ha solo inciso sui diritti dei lavoratori. Per questo pretendiamo di sapere quando il governo si incontrerà con Marchionne. Noi siamo stati accusati dalla maggioranza di fare le ‘Cassandre’ e invece, purtroppo, ci avevamo visto giusto perché approvare un piano a scatola chiusa, ignorandone i contenuti e senza garanzie, non poteva che portare a un’ulteriore minaccia da parte del Lingotto, la più grave, quella di trasferire la propria sede centrale da Torino a Detroit. Sacconi ha il dovere di impedirlo altrimenti – conclude Belisario – vada a casa perché sta facendo di tutto per distruggere il comparto industriale italiano con conseguenze devastanti sull’occupazione”.

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però fino a qualche tempo fa marchionne era il prototipo del nuovo industriale per il centrosinistra

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Ricerca: Prinzi (Idv), da progetti Cnr grande opportunità 07/02/2011 12:25

BAS “Anche se solo uno dei sei progetti per l’innovazione e lo sviluppo del sud presentati dal CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), finanziati con circa 50 milioni di euro in tre anni, coinvolgerà direttamente la Basilicata attraverso l’Imaa di Potenza, si apre una grande opportunità di estendere la ricerca nella nostra regione in particolare nel settore energetico”. A sostenerlo è il presidente del gruppo IdV alla Provincia di Potenza Vittorio Prinzi, riferendo che il progetto che vedrà impegnato l’istituto Cnr del capoluogo lucano è quello denominato ‘Geotermico Italia Meridionale’. Questo progetto di ricerca – precisa – è focalizzato sullo sfruttamento del potenziale geotermico non convenzionale per la produzione di energia elettrica e sulla realizzazione di un atlante aggiornato delle risorse geotermiche. Il progetto prevede anche attività di formazione e informazione a operatori scientifici, tecnici e amministrativi per incrementare le competenze sui vari aspetti dell’energia geotermica, in particolare quella non convenzionale. Tra gli Istituti Cnr coinvolti: Iamc e Irea di Napoli, Imaa di Potenza, Irpi di Cosenza e Bari, Igag di Cagliari e Roma, Irsa di Bari e Roma.
La scelta del Cnr per l’insieme dei sei progetti è stata orientata ad affiancare le azioni previste dal Quadro strategico nazionale 2007-2013, cui fanno riferimento i progetti Pon e Por attivi nelle quattro regioni dell’obiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), quindi – sottolinea Prinzi – il coinvolgimento alle strutture e agli istituti di ricerca che operano in Basilicata è stato limitato. Tuttavia, la collaborazione con l’Enea, che ha un’importante sede di attività di ricerche a Rotondella, e i numerosi progetti che si riferiscono al Distretto Energetico della Val d’Agri-Sauro – afferma l’esponente di IdV – sono elementi fondamentali per ottenere da parte degli organismi amministrativi e scientifici del Cnr un maggiore coinvolgimento degli istituti lucani a partire da quelli che operano a Marsiconuovo e a Tito, oltre che dell’Università degli studi della Basilicata. Sono certo che in tal senso non mancheranno iniziative di sollecitazione da parte della Regione, della Provincia di Potenza e della Società Energetica Lucana. Si tratta di ottenere la estensione del campo di azione del Cnr alle altre aree-obiettivo previste dall’articolo 44 della Legge finanziaria 2010 e integrandosi con la rete degli istituti Cnr presente sull’intero territorio nazionale per il necessario raccordo Sud-Nord e per la proiezione internazionale del Mezzogiorno. Il Cnr al Sud conta 35 sedi principali di Istituti di ricerca, 72 sedi secondarie e sei aree di ricerca, con 2.241 unità di personale addetto alla ricerca su 2.522 totali (solo l’11 per cento di personale amministrativo) ed è il maggior ente di ricerca nazionale oltre che un motore di sviluppo per il Mezzogiorno

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il dottor petrolio, ex sindaco di viggiano all’epoca degli accordi eni ed ipocrita per eccellenza, appena fiuta qualche quattrino parte in quarta e detta la linea sull’energia dell’idv…belisario che ne pensa?…la mastrosimone che ne pensa?…di pietro che ne pensa?

dal momento che l’idv è parte della maggioranza crediamo che simili dichiarazioni debbano trovare qualche risposta

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i poveri e chi li nega

Mollica: azione forte di contrasto alla povertà07/02/2011 11:43 Il consigliere regionale Mpa: “nostro compito è quello di contrastare la povertà di far uscire dal disagio chi versa nello stato di bisogno e offrire ai giovani la possibilità di costruirsi un futuro”

ACR  “Negli ultimi anni in Basilicata il numero dei poveri è drammaticamente cresciuto”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica.

“Ai poveri di sempre si sono aggiunti i tanti senza lavoro, le famiglie numerose, senza contare tutte quei nuclei familiari monoreddito che, a causa della crisi, hanno dovuto modificare il proprio tenore di vita, privandosi di beni e servizi, di cui precedentemente usufruivano con un forte ribasso dei consumi con il relativo danno all’economia generale. Il fatto che tanti vivano alla soglia o in assolutà povertà – continua Mollica – provoca un disagio psicologico causa, spesso, dell’ aumento delle conflittualità familiari e sociali, delle violenze domestiche, della dipendenza da alcool e droghe, nonché dal gioco d’azzardo. Nostro compito è quello di contrastare la povertà, di far uscire dal disagio chi versa nello stato di bisogno ed offrire ai giovani la possibilità di costruirsi un futuro. Sono state messe in campo varie azioni, ma ultimamente, invece di incrementare i fondi a disposizione con destinazione il settore del sociale, sono state tagliate le risorse, ne è esempio l’ultima graduatoria Copes, azione che prevede un’integrazione al reddito per le famiglie più bisognose, parallelamente ad un programma di inclusione sociale per uno dei componenti del nucleo familiare. Facendo riferimento all’ultima graduatoria – precisa Mollica – a fronte di oltre 7500 richieste, i beneficiari sono solo poco più di 1300, quindi in misura notevolmente ridotta anche rispetto alla graduatoria precedente in base alla quale erano state soddisfatte più di 4000 richieste”.

“La povertà non è solo scarsità ed indufficienza di reddito ma è, soprattutto, marginalità ed esclusione dal tessuto produttivo e sociale. Bisogna, dunque, urgentemente incrementare gli stanziamenti perché la politica deve preoccuparsi di mettere al centro le famiglie ed il lavoro per invertire al più presto la tendenza recessiva che stiamo attraversando. Non è possibile – conclude Mollica – che a beneficiare di stanziamenti, anche consistenti, non siano i bisognosi, ma tutto il mondo che gira attorno a questi programmi e che drena più del 60 per cento dei finanziamenti”.

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riporto il lancio pregnante del consigliere mollica (a cui nonostante tante critiche riconosco comunque una certa limpidezza di visione) su dati che non hanno alcun bisogno di commenti e vi fornisco il link di un video dove invece c’è chi nega che tali dati, in un contesto nazionale, esistano…buona visionehttp://www.youtube.com/watch?v=-a7MJppENAoun’ultima considerazione però, caro francesco mollica, tu, o meglio il tuo partito di peracottari, ha appoggiato questo governo fino all’altro giorno…come la mettiamo?

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frodi

Frodi alimentari: Ispettorato,intensa attività di controllo 07/02/2011 11:00

BAS  Quasi 1000 sopralluoghi a carico di più di 800 operatori, controllati 2.500 prodotti e analisi su circa 150 campioni, cui sono seguite contestazioni amministrative, notizie di reato e sequestri. Sono i dati dell’attività di monitoraggio svolta in Basilicata nel 2008 e 2009 dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole e presentati nel primo Rapporto regionale sulla sicurezza agroalimentare, curato dall’Osservatorio ambiente e legalità della Regione Basilicata e di Legambiente.
“I controlli lungo tutte le filiere agroalimentari diretti sono stati diretti ad accertare – ha spiegato il responsabile regionale dell’Ispettorato, Felice Mattia – la qualità merceologica, la genuinità dei prodotti agroalimentari e l’idoneità dei mezzi tecnici di produzione agricola”.
“In Basilicata l’attività di controllo negli ultimi anni è stata piuttosto intensa e frenetica, sia in relazione alla tensione socio-economica – ha concluso – che caratterizza i comparti produttivi ed in particolare quello agricolo, sia in relazione agli effetti di un mercato sempre più aperto che offre spazi a fenomeni fraudolenti che generano situazioni di concorrenza sleale tra gli operatori”.

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il rapporto sulla sicurezza alimentare curato da legambiente ed osservatorio ambiente e legalità (sempre legambiente con un costo a carico della collettività di qualche centinaio di migliaia di euro)…almeno fanno qualcosa di serio, anche se di dati altri si tratta…ed i dati dell’ispettorato non sono certo chiariti nelle dimensioni delle violazioni, ma avremo occasione di darci un’occhiata…dati che nel 2010, epoca di crisi e quindi di contrazione della spesa per gli alimentari (non tanto per la quantità, quindi, per sua natura poco contraibile oltre certi limiti, ma per la qualità senz’altro visti gli aumenti di fatturato per i discount) potrebbero riservare sorprese notevoli, quali un aumento esponenziale delle frodi, sia quelle evidenti in adulterazioni e contraffazioni, sia quelle meno evidenti di “allungamento” dei tempi di vita degli alimenti soggetti a scadenza…e se accade anche in basilicata, terra che secondo certa retorica “viaverrastrese” (mi sia consentita la licenza) dovrebbe essere un inno alla salubrità dei prodotti agricoli e zootecnici da filiera corta, questo dovrebbe dirla lunga sulla composizione del mercato, sempre meno locale e sempre più “globale”…

mai allora guardare i dati nella loro solitudine di dati, ma incrociarli sempre con tutti gli altri…questo l’esercizio che da anni proponiamo sul blog ai nostri lettori e che speriamo dia i suoi frutti in termini di esercizio critico 

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con un certo ritardo…

Centrale Enel Mercure, interrogazione Romaniello (Sel)07/02/2011 10:02“E’ difficile comprendere il motivo per cui la Regione nel presentare ricorso per l’annullamento del decreto n.13109/10 di riattivazione della sezione 2 della centrale termoelettrica del Mercure, non abbia provveduto ad inviarne notifica all’Enel” ACR

Il presidente del gruppo Sel (Sinistra Ecologia e Libertà), in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, in un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta, Vito De Filippo, e all’assessore all’Ambiente, Agatino Mancusi, ha chiesto di sapere “le motivazioni per le quali la Regione Basilicata, nel presentare ricorso per l’annullamento del decreto n. 13109/10 di riattivazione della sezione 2 della centrale termoelettrica del Mercure, non abbia provveduto ad inviare alcuna notifica all’Enel; le iniziative legali e amministrative che la Giunta intende mettere in atto per contrastare la riattivazione della centrale del Mercure, a partire da un eventuale ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione assunta dal Tar della Calabria; le iniziative istituzionali che il governo regionale ha attivato o intende intraprendere nei confronti della Regione Calabria al fine di riportare la questione sul piano del confronto politico”.

Nell’interrogazione Romaniello ricorda che “il Dipartimento Attività Produttive – settore Politiche energetiche – della Regione Calabria ha disposto, con Decreto dirigenziale n 13109/10 del 13/09/2010, la riattivazione della sezione 2 della centrale termoelettrica del Mercure; la Regione Basilicata, con iniziativa analoga a quella intrapresa dai Comuni di Viggianello e Rotonda e dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, ha presentato, in data 16 dicembre 2010, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria per chiedere l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del succitato Decreto dirigenziale”.

“Inoltre – evidenzia il consigliere di Sel – con ordinanze del 28 gennaio 2011, il Tar della Calabria ha respinto i tre ricorsi presentati dai summenzionati Enti, non ravvisando motivi di illegittimità nella determinazione della Regione Calabria di proseguire, con il provvedimento finale, l’iter iniziato davanti l’autorità già competente, né essendo stato indicato, dalle parti ricorrenti, alcun riferimento normativo su cui parametrare l’illegittimità del mancato avvio di una nuova procedura al fine di valorizzare la nuova determinazione negativa del Parco Nazionale del Pollino, tenuto conto che il pregiudizio negativo è già stato valutato nella sede propria della Conferenza dei servizi; nella ordinanza del Tar relativa al ricorso presentato dalla Regione Basilicata i giudici hanno rimarcato che ‘l’eccepita inammissibilità del ricorso sarà valutata nella sede di merito’, come conseguenza del fatto che il ricorrente non ha inviato alcuna notifica all’Enel”.

Nel sottolineare che il Consiglio regionale della Basilicata ha espresso “un netto orientamento contrario alla riattivazione della centrale del Mercuri, approvando a larghissima maggioranza, in data 3 novembre 2010, una mozione che ha impegnato la Giunta regionale ad adottare ogni idoneo atto per impugnare il procedimento autorizzativo della Regione Calabria al Progetto di riattivazione della centrale”, Romaniello sostiene che “appare difficile comprendere il motivo per il quale la Regione Basilicata, nel presentare ricorso per l’annullamento del decreto n. 13109/10 di riattivazione della sezione 2 della centrale termoelettrica del Mercure, non abbia provveduto ad inviare alcuna notifica all’Enel”.

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sel dunque si sveglia dal letargo…dopo “soli” dieci giorni dal rigetto dell’istanza da parte del tar calabria, romaniello, che di sicuro ha tantissimo da fare e non aveva tempo per mettere la penna sul foglio o le dita sulla tastiera, scrive la sua “bulla consiliare” sulla centrale del mercure…e ci consegna lo spaccato di un partito che non esiste se non nella  vocazione epico-narratoria del suo kaiser-vendola…troppe contraddizioni evidentemente rallentano i tempi di reazione…da non dimenticare che spesso la sel, attraverso suoi esponenti, aveva rilasciato dichiarazioni di “fattibilità” per le centrali “se fatte bene” ed aveva addirittura inventato il termine di “bio-masse eco-compatibili” che è una perla di pensiero…se poi uniamo a queste perle, i rubini di un presidente della regione puglia che autorizza 3 inceneritori, con tanto di favore all’amichetta marcegaglia, il collier è bell’e confezionato…succedanei del pd lucano!!!

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vecchi cuochi rinco…

Viti su “rivoluzione culturale e generazionale” nel Pd

06/02/2011 17:12Il capogruppo in Consiglio regionale commenta le notizie di stampa ed invita a diffidare “delle cucine nelle quali vengono confezionate le ricette per le rivoluzioni prossime venture” ACR“Leggo con curiosità che le decisioni assunte dal Consiglio regionale in materia di dimensionamento scolastico, naturalmente discutibili come qualunque altra (come rileva l’altissimo numero di correzioni sollecitate al Governo e al Consiglio da ogni angolo della regione) sarebbero all’origine di un inedito sodalizio di ‘rottamatori’, pronti a ‘prendersi’ il Pd (?) e ad avviare una risolutiva ‘rivoluzione culturale e generazionale’”. Lo ha detto il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vincenzo Viti, in riferimento alle notizie di stampa che hanno accompagnato l’approvazione del Piano di dimensionamento scolastico. “L’esperienza – ha aggiunto Viti – suggerisce che, se non vuole sortire da un laboratorio né dal vivo delle vicende, non sempre eroiche, della cronaca è bene che la categoria celeste degli innovatori diffidi delle cucine nelle quali vengono confezionate le ricette per le rivoluzioni prossime venture. Che naturalmente attendiamo di vedere all’opera”.

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beh, a me i rottamatori pd interessano ben poco se il loro capetto è matteo renzi, sindaco di firenze, o anche solo l’ispiratore (non parliamo poi in questa regione della qualità dei rottamatori, quando invece servirebbero buoni meccanici per cambiar motore), ma se le cucine che stigmatizza viti servono pasti ancora da assaggiare, dalle sue cucine finora esce solo una stucchevole pappina auto-referenziale al botulino con tanto di muffetta…sarà che anche i cuochi sono ammuffiti e magari un pochino rinco?

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basilicata da vivere…o morire

“Basilicata da vivere”, domani workshop a Maratea 07/02/2011 08:57

BAS  Continua il tour turistico per una “Basilicata da vivere” – destinazione Ungheria. Una due giorni a Maratea per scoprire le bellezze marine della perla del Tirreno. La delegazione ungherese composta da tour operator e giornalisti agroalimentari parteciperà a un press tour organizzato in collaborazione con il Consorzio turistico Maratea e alla pro loco di Maratea “La perla”. Il programma di lunedì 7 prevede la visita al Cristo redentore con panoramica sul golfo, la passeggiata la pittoresco centro storico con le sue botteghe, la visita al porto turistico di Maratea. Martedì mattina (ore 10), invece, si svolgerà un workshop presso il Gran hotel Pianeta Maratea con gli operatori turistici. Tra le motivazioni a trascorrere una vacanza in Basilicata, i tour operator indicano le località marine tra le mete preferite dai turisti ungheresi.

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possibile che si debba seguire con tanto impegno di continui lanci le peripezie di 4 tour operator a cui dobbiamo far piacere per forza la basilicata?…io continuo a credere che la politica turistica debba essere altro e che all’immagine di regione incontaminata debba corrispondere la realtà di una regione incontaminata…non immagino che faccia farebbero i tour operator se appena lasciata maratea, direzione trecchina, si trovassero di fronte lo stabilimento in invecchiamento dell’ex maratea calzature e subito dopo una puzzolente discarica di vecchio tipo e sulla quale gradiremmo comprendere bene che tipo di gestione si effettua (dal moneto che la legge prevede una gestione trentennale dal momento della chiusura dei plessi)?…non prendiamoci per i fondelli, dunque!!!…occorre che ad una seria politica di incentivo al turismo corrispondano modelli seri, efficaci e soprattutto reali di attenzione al territorio…qui invece si va solo nella direzione dei “percorsi indicati” ed imbellettati per l’occasione, ma appena girato l’angolo che trova il turista?…ecco, una politica turistica globale non dovrebbe mai prescindere da questo

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07/02/2011 

pettegolezzo e chiacchiericcio…armi di distruzione neuronale di massa prodotte ed usate nel paese…spostano attenzione e senso critico verso cloache in cui scaricare ansie e nevrosi che sono lo scarto di culture della mercificazione totalitaria da cui le scelte politiche non sono esenti…gli estremi del tifo esasperato e del distacco emotivo sono paradigmi di quando sceglieremo il premier dal colore della cravatta

miko somma

floville

Flovilla (Udc): Utile un’assemblea del centrosinistra lucano

06/02/2011 10:35BAS  “L’idea di convocare un’assemblea generale del centrosinistra, magari in coincidenza con il primo anniversario delle regionali che hanno segnato in Basilicata la nascita di una coalizione più allargata e più ampia al centro, è senza dubbio un passo avanti importante per completare ed estendere quella riflessione avviata dal Pd con l’assemblea di Rifreddo e per rilanciare l’azione riformatrice e di buona politica sociale del governo regionale”. E’ il pensiero del vice coordinatore regionale dell’Udc Antonio Flovilla, secondo cui “la grande novità politica a distanza di un anno è la nascita di un Polo nazionale di centro che rappresenta un nuovo, perché più ampio, soggetto politico di moderati ma autenticamente riformisti, di cattolici fortemente motivati dal “bene comune”, che si candidano a svolgere un ruolo di protagonisti nei processi di riforme tanto attesi. E’ una novità di cui ovviamente il centrosinistra lucano deve tenere conto per rafforzare la sua capacità di interpretare bisogni ed aspettative della nostra società e delle 131 comunità locali”.
“Quanto al dibattito tra “rottamatori” e non – aggiunge – confesso che non mi appassiona la divisione manichea e netta tra chi pensa di interpretare il “nuovo” e chi è catalogato nel “vecchio”, mentre mi appassiona sicuramente discutere della ricomposizione della frattura generazionale che vive il Paese. Bisogna tornare a parlare di merito e di occupazione possibile, dobbiamo dialogare con quei ragazzi che – per trovare una collocazione decente per le loro professionalità – sono costretti ad andare all’estero. Quelle giovani leve sono rappresentano un depauperamento duplice per l’Italia: in primo luogo perché, con il loro esodo, perdiamo cervelli e intelligenze che potrebbero contribuire al miglioramento del nostro Paese; in secondo luogo perché i soldi per la loro formazione sono stati erogati dall’Italia. Ovviamente, se vogliamo parlare con serietà del problema dei giovani – dice Flovilla – dobbiamo affrontare con serietà anche l’enorme problema del debito pubblico: perché non è giusto ed è suicida – come sistema Paese – lasciare ai ragazzi i debiti che abbiamo accumulato noi. Dobbiamo fare gli sforzi e i sacrifici necessari per fare in modo che questo gigante non se lo ritrovino sulle spalle. Io credo – dato che si parla tanto del sistema fiscale – che se noi sgravassimo dal peso fiscale l’intero mondo dell’occupazione giovanile qualche buon passo avanti si farebbe, invece di fare tutte le manfrine che si sono verificate negli ultimi giorni. Dobbiamo fare in modo che i giovani possono andare a lavoro senza preoccuparsi del peso fiscale. Credo che sarebbe anche giusto assumersi il peso della loro assistenza previdenziale: sgravare il lavoro dei giovani da tutti i balzelli che gli si sono accumulati sopra in tutti questi anni. Per farlo si dovrebbe riequilibrare la situazione generazionale del Paese, redistribuendo alcune delle risorse accumulate e destinate per gli anziani a favore dei giovani. Un’operazione ovviamente dura per tutti, ma necessaria. Questo significa cambiare. Bisogna poi trovare una formula per spiegare quale tipo di crescita vogliamo vedere realizzato per il nostro Paese, avendo anche a mente che le condizioni che si sono verificate a livello internazionale e globale non chiedono soltanto una crescita di vecchio tipo, una crescita “punto e a capo”. Il mondo di oggi e il sistema che lo governa chiede ai Paesi una crescita che sia eco-sostenibile, che abbia cura dell’ambiente e che abbia a cuore anche la qualità del vivere. Questo significa – conclude Flovilla – incominciare a far passare in termini positivi (e non negativi) non l’austerità, di cui mi importa molto poco o nulla; ma la sobrietà, che in termini pratici significa l’uso “buono”delle cose “buone”. Per fare tutto questo noi dobbiamo andare alle elezioni, dobbiamo tornare a votare. Tenere il nostro Paese imbrigliato e legato ai festini di Berlusconi significa uccidere l’Italia. È meglio andare a votare”.
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perchè pubblico il lancio di costui?…perchè costui rappresenta alcuni poteri “particolari” nella politica lucana (spiegherò con calma ed a tempo debito e con le carte perchè dico particolari), poteri che lungi dal rappresentarsi visibilmente in un solo partito, piuttosto infiltrano più partiti…un sovrapartito, se volete…un po’ come alcune strutture intese qualche decennio fa a costituire “cabine di manovra” in grado di portare in una direzione piuttosto che in un altra, sempre in un malinteso senso di “rinascita democratica” inteso non solo a livelli più ampi, ma nella scala delle dimensioni, anche a livello locale…il gioco di costui (non più consigliere regionale e presidente della commissione affari istituzionali, ma ora vice-segretario della forza politica che aspira a fare da bilanciere della politica lucana, l’udc) è spingere verso alcune alleanze per consolidare alcuni poteri già insediatisi in regione e che premono per avere fette di torta più grandi in alcuni affari…parliamo di inceneritori (ognuno di essi costa una media di 300 milioni di euro, un affare colossale per chi li costruisce) e di rifiuti (gestione del ciclo), parliamo di nucleare (centrali che costano miliardi di euro e siti unici di stoccaggio, entrambi in qualche modo allocabili con una certa prevedibilità in regione), di gestione dell’acqua (l’acqua lucana è un affare davvero grande), di petrolio e gas (con l’entrata in funzione di tempa rossa, la produzione di energia equivalente della basilicata si attesterà intorno al 7,5-8% del fabbisogno energetico nazionale, al netto di tutti gli altri giacimenti che da montegrosso in poi interessano tanti), di infrastrutturazioni energetiche (valle dell’energia e stoccaggio sotterraneo di gas in val basento) e poi ancora formazione (con un buon badget di circa 189 milioni di euro), sanità ed assistenza (qui c’è un fettona dell’interesse di questi poteri che la riforma sanitaria regionale serve sul piatto della voracità di alcune “benemerite”) e via discorrendo…alcune di queste forze si sono raggruppate da qualche tempo nel soggetto politico che si porrà a perno di ogni coalizione di governo e spingono perchè il peso specifico e quello assoluto di certi interessi sia irrobustito da chiare indicazioni politiche…così non parliamo solo degli interessi del gruppo caltagirone a cui casini è strettamente legato, ma parliamo anche di opus dei, comunione e liberazione ed altre “associazioni” che fiutato l’affare lucania e vista la tendenza al vendersi facile dei politicanti pd nostrani, son da qualche tempo sbarcati in regione…attenzione, dunque!!!

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