comitato perlacqua-sasso di castalda (pz)

pubblico il seguente comunicato del comitato “perlacqua” di sasso di castalda che si batte per alcune questioni “pratiche” che riguardano l’acqua ed i contenziosi tra cittadini ed acquedotto lucano…pubblico con piacere e convinzione, poichè sono convinto che i diritti universali per cui tutti ci battiamo hanno poco senso se non applicati nei diritti quotidiani dei cittadini…

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Sabato 26  a Sasso di Castalda si è tenuto un importante incontro con la cittadinanza per fare chiarezza sulla questione delle fatture emesse dalla spa AL. Fatture che fino ad oggi hanno riportato sempre un calcolo presuntivo e forfettario. La società, infatti per poter definire i suddetti calcoli, in vista dei ricorsi che molti cittadini di diversi paesi hanno intrapreso, sta cercando delle soluzioni che non sono assolutamente vantaggiose per gli utenti. È questo il motivo per cui a Sasso di Castalda si è costituito un comitato spontaneo di cittadini denominato “Perlacqua” che si sta attivando affinché si faccia chiarezza su tutte le questioni riguardanti la gestione idrica e in modo particolare assiste i cittadini che hanno intrapreso l’azione legale, che a quanto pare, sembra essere l’unica strada da seguire in difesa degli utenti che, dal 2003 si sono visti recapitare fatture con calcoli presunti relativi ad altrettante letture presuntive di contatori inesistenti. Fin dagli albori, la gestione idrica da parte di AL ha destato perplessità di ogni genere, soprattutto nei piccoli centri  lucani; spesso si è cercato di aprire un tavolo di confronto per poter far chiarezza sulle negligenze della società , tentativi che ogni volta si sono rivelati vani. Ed è sostanzialmente per questo che i cittadini hanno optato  per seguire l’iter legale.  All’incontro hanno partecipato l’avv. Molettieri, al quale è stato conferito l’incarico di preparare l’azione collettiva contro i consumi presuntivi e il sindaco di Castelluccio inferiore, dott. Roberto Giordano che, dichiaratosi dalla parte dei cittadini sia nella forma che nella sostanza, ha intrapreso fermamente  questa battaglia.  Infatti l’adozione di criteri presuntivi da parte di AL nelle determinazioni degli importi fatturati era già stata condannata dai giudici di pace del mandamento di Lauria in quanto i cittadini non hanno mai sottoscritto alcun contratto con la spa AL. pertanto l’utilizzo di ulteriori criteri presuntivi , anche se meno gravosi rispetto a quelli utilizzati in precedenza, non potrebbe mai eliminare l’illegalità delle fatture emesse sulla base degli stessi. La necessità di indire questo incontro, dunque,  è nata in seguito  ad una riunione tenutasi presso AATO Basilicata il 17/02/2011 alla quale furono invitati  i sindaci dei comuni di  Sasso di Castalda, Episcopia, Castelluccio inferiore e Paterno (caso strano solo i comuni nei quali si sono avviati i ricorsi) per una semplice presa d’atto di una intesa raggiunta tra A.L. e le ASS dei consumatori  che definiva  i criteri per la ricostruzione dei consumi passati riconoscendo agli utenti un consumo forfettario di 40mc pro capite. Tale accordo è stato  rigettato ad un’unanimità da tutti i presenti, in quanto è chiaro che la proposta non tiene conto dei diritti di tutti i cittadini. Tuttavia, il sindaco di Paterno in quella sede  avanzò la proposta di riconoscere  un consumo forfettario nella misura di 25mc pro capite all’anno. Tale proposta in seguito, presentata anche agli altri sindaci, viene sottoscritta solo dal sindaco di Sasso e respinta dai sindaci di Castelluccio inferiore ed Episcopia in quanto, anch’essa, determinerebbe una forte disparità tra i cittadini: sarebbe a vantaggio solo per i nuclei familiari composti da 1 o 2 persone che potrebbero ricevere dei rimborsi, mentre tutti gli altri dovrebbero pagare ulteriori somme oltre a quelle già pagate ad Al. Tra i tanti aspetti negativi che sono emersi durante l’incontro in merito alle suddette trattative, ancora rimangono forti dubbi, per esempio come mai a Paterno il sindaco e il comitato Sor’acqua vantano di aver stipulato un accordo vantaggioso con AL, se alcuni cittadini paternesi hanno avviato comunque la procedura legale? Perché il sindaco di Sasso di castalda, assente all’incontro, ha preso in considerazione la proposta di paterno, senza consultare il comitato che aveva già avviato le procedure legali e al quale aveva dato in una precedente assemblea pieno appoggio?

Nell’attesa di avere risposte a queste domande ci auguriamo che gli accordi di cui sopra vengano al più presto  esplicitati  ai cittadini, se potrebbero avere aspetti vantaggiosi che né il comitato perlacqua, nè i sindaci di Castelluccio e di Episcopia e né l’avv. Moletttieri sono riusciti a cogliere.  Certo è però, che se anche gli  ACCORDI sono  PRESUNTI, come le fatture emesse fino ad oggi, siamo ancora  al punto di partenza!

comitato spontaneo di cittadini  “Perlacqua” – Sasso di Castalda (pz)

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per il momento lo annuncio solo velocemente…a tramutola (PZ) comunità lucana-movimento no oil ha scelto il suo candidato sindaco

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Nota stampa di Comunità Lucana-Movimento No Oil

In un colloquio tenutosi martedì u.s. tra il sottoscritto, in nome e per conto di Comunità Lucana – Movimento No Oil, rappresentata anche dal suo coordinatore cittadino per la città di Potenza, ed il direttore ARPAB, Raffaele Vita, abbiamo analizzato i punti deboli delle attività di monitoraggio svolti finora dall’agenzia, ed in un clima che definiamo di apertura, abbiamo raccolto l’invito, da estendersi  ad altre realtà, a fornire suggerimenti pratici circa il miglioramento delle stesse attività.

 

 

Di seguito copia della nota inviata al direttore ARPAB.

 

 

 

Gentile dottor Vita,

  

a seguito dell’incontro avuto, della sollecitazione e dell’invito rivoltoci di inviarLe suggerimenti utili per l’avvio di una “nuova fase” delle attività di un’Agenzia il cui compito riveste una importanza strategica in quei controlli e tutele ambientali che finora hanno suscitato nella nostra Regione molte perplessità e dubbi, minando alla base quel rapporto di fiducia con i cittadini, prima ancora che con la politica, in cui ha sede l’attività istituzionale della stessa Agenzia, Le inviamo alcune prime proposte operative di miglioramento e potenziamento delle attività svolte.

  

Proposte generali:

  

a)     immediata acquisizione della potestà validante da parte di ARPAB dei dati rilevati nel corso delle attività di monitoraggio

 

b)     immediata pubblicazione delle attività e dei relativi risultati sul sito web dell’agenzia in modo da consentirne una facile lettura in tempo reale

 

c)     riunione mensile tra i vertici dell’agenzia e rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei comitati, anche spontanei, di cittadini allo scopo di analizzare le criticità, suggerire metodi e luoghi di rilevazione dati, sporgere denunce circostanziate, avviare-verificare collaborazioni (proposta lanciata dallo stesso direttore e subitamente raccolta)

 

d)     immediata indagine amministrativa interna allo scopo di verificare competenze in rapporto alle funzioni svolte dal personale e dai ruoli dirigenti

 

e)     realizzazione della piena indipendenza dell’agenzia dal controllo politico

 

f)       apertura di un centralino per la segnalazione delle criticità ambientali

 

g)     immediata segnalazione alle autorità competenti dei superamenti o raggiungimenti di soglie di parametri inquinanti, in particolare rispetto al sotto-elencato punto 9.

 

h)     Ingresso come auditore senza diritto a compensi o gratifiche nel consiglio di amministrazione ARPAB e nel direttivo tecnico di due esponenti segnalati dalle associazioni ambientaliste e dai comitati di cittadini

  

Passiamo ad elencazione puntuale delle attività in aggiunta a quelle attualmente praticate in valle dell’Agri e segnatamente presso al sito industriale del centro olii di Viggiano:

  

1.     rilevamento storico (prelievo completo attraverso carotaggio) dei sedimenti dell’invaso del Pertusillo in almeno quattro punti (sbarramento, mediana, confluenza Agri, confluenza Alli) allo scopo di riscontrare metalli pesanti ed altre sostanze relative alla estrazione ed al trattamento degli idrocarburi ed indi a cadenza mensile prosecuzione degli stessi

 

2.     rilevazione settimanale attraverso prelievo di campioni a quote differenti di acque invasate e confluenti nello stesso impianto del Pertusillo

 

3.     complete analisi bioptiche dei tessuti vegetali perenni (arborei e popolazioni di muschi e licheni) sopravento e sottovento a distanze progressive dal centro olii di Viggiano in grado di assicurare lettura storica per i passati 15 anni dell’assorbimento di sostanze inquinanti

 

4.     complete analisi bioptiche dei tessuti vegetali annuali da coltivazioni sensibili ai parametri monitorati (fagioli, peperoni, pomodori, zucchine, etc.) sia sopravento che sottovento ed a distanze progressive dal centro olii di Viggiano a cadenza mensile durante le colture

 

5.     complete analisi bioptiche di tessuti animali in rapporto al periodo vitale, comprese analisi dei tessuti umani, ad alimentazione, habitat e zoo-morfologia, sopravento e sottovento a distanze progressive dal centro olii di Viggiano

 

6.     rilevamento del “bianco” da emissioni in atmosfera sopravento a distanze progressive fino all’imbocco a nord-ovest della Valle dell’Agri e mantenimento di centralina di rilevamento in tale sito

 

7.     lettura dei dati in valutazione complessiva rispetto ai fenomeni di accumulo costante degli inquinanti nelle matrici aria-acqua-terreno-tessuti vitali

 

8.     rilevamento dei particolati fino alle minime misure attualmente rilevabili

 

9.     analisi delle acque pluviali da raccolta, al suolo e sottosuolo attraverso collettori del flusso

 

10.  annuncio di uno stato di attenzione quando almeno tre parametri di monitoraggio dell’aria siano contemporaneamente in un range del 15% dal raggiungimento della soglia limite di legge od almeno uno abbia raggiunto tali soglie e di allarme quando vi sia superamento della soglia anche per un solo parametro, con particolare attenzione a H2S, benzene, idrocarburi aromatici, COV e particolato sottile

 

11.  analisi complete a cadenza mensile delle matrici del suolo e sottosuolo (50 cm) sopravento e sottovento a distanze progressive dal plesso industriale

  

Crediamo che migliori suggerimenti riguardo ad altre aree sensibili di rilevamento possano e debbano essere raccolte anche attraverso lo strumento mensili di consultazione di cui al punto c) con l’ausilio delle associazioni e comitati che finora abbiano svolto lavoro continuativo sulle stesse aree.

  

Certi di un’attenta valutazione delle proposte di questo movimento al fine di trasformare le aperture in dialogo concreto, fattivo e plurale, ci è grata l’occasione per i

  Migliori Saluti 

Potenza, lì 30/03/2011 

Michele Miko SommaCoordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil 

Comunicato stampa comunità lucana-movimento no oil

comulucana.JPG

Adiremo ogni via

 

Comunità Lucana-Movimento No Oil stigmatizza con decisione le dichiarazioni del presidente De Filippo in Consiglio Regionale di volere procedere verso un tavolo di concertazione programmatica tra Regione Basilicata, Eni e Stato avente ad oggetto l’aumento di capacità estrattiva di idrocarburi fino a 170.000 barili/giorno sul territorio regionale in cambio di generiche infrastrutture da costruirsi a carico dello Stato e di ancor più generici programmi di assunzione di responsabilità di Eni come  mandante di un “dubbio sviluppo industriale” della regione e, più segnatamente, della Val d’Agri.

 

 

 

Senza entrare nel merito degli accordi del ’98 (in buona parte ancora sulla carta) e di un pregresso storico che ha riguardato le estrazioni di idrocarburi nella regione che non depone certo a favore di una diversa considerazione delle stesse da quella colonizzazione de facto più volte denunciata da questo movimento, troviamo bizzarro che a costituire atto di assenso a tali decisioni monocratiche sia la sola discussione in un Consiglio Regionale che se pur è la sede legiferante eletta dal popolo, è anche purtroppo la sede degli accordi tra le “bande” che si spartiscono la vita pubblica lucana, e non una più ampia discussione pubblica che certo non si può credere conchiusa nella COPAM e nell’ormai scarso appeal dei radiosi futuri prospettati da un presidente che non è uso interrogare la società, considerando la fase chiusa nel mandato ricevuto, e con ciò ricordandoci altri presidenti.

 

 

 

Il presidente De Filippo avrà anche vinto una consultazione elettorale dove a tener banco è stata la necessità di eleggere rappresentanti in Consiglio anche da parte di forze che pur avrebbero dovuto negare tale appoggio in virtù di dichiarazioni pubbliche contro lo sfruttamento degli idrocarburi che il sottosuolo lucano racchiude ed avrà quindi anche dei numeri per governare e fare scelte, ma far passare come un argomento di mantenuta promessa elettorale (quella di impegnarsi all’aumento di royalties) ciò che invece è un surrettizio aumento di estrazioni anche a fronte delle incongruenze che le stesse finora hanno prodotto sia in termini sanitari (aumento delle neoplasie), che ambientali (monitoraggi assenti eppure sempre declamati), che economici (nessun beneficio collettivo) ci pare troppo, e comunque ipocrita, doppio e finanche irresponsabile.

 

 

 

Certo il problema della marginalità economica lucana, tra disoccupazione e federalismo, imponeva  scelte e tra queste la scelta di quale modello mettere in campo per continuare le estrazioni poteva entrare nel cantiere di una discussione pubblica che in realtà s’è preteso non necessario avvenisse poiché si è voluto considerare il problema idrocarburi alla luce di una voce di ripiano di quei bilanci regionali in crisi per motivi strutturali al modello politico prima ancora che economico e non certo di occasione di ripensamento della spesa per investimenti in grado di mutare volto ad una regione.

 

 

 

Si pensa così agli idrocarburi come partita aperta verso uno sviluppo incoerente non solo a cautele ambientali, sanitarie ed economiche ancora da mettere in cantiere (se vogliamo dire tutta la verità), ma persino verso programmazioni di lungo termine che necessitano di modelli “nuovi” a partire da ciò che oggi esiste, una relativa incontaminatezza da far valere sul piatto della bilancia del futuro e che rappresenta una voce economica molto più ampia e durature degli idrocarburi stessi.

 

 

 

Modelli che, oltre la sopravvivenza di una giunta e di un presidente, impongono serie domande sul futuro dopo la fine delle estrazioni, un futuro che una monocultura economica del petrolio e del suo indotto ipotecano seriamente, come questo si prospetta alla luce di ciò che è avvenuto finora.

 

 

 

Vorremmo ancora ricordare come se l’istituzione di un Parco Nazionale avvenga con un decreto a firma del Presidente della Repubblica, come può un Presidente di Giunta Regionale indicare quella stessa area come sede di uno sviluppo industriale legato alle estrazioni di idrocarburi che di fatto è causa pregiudicante dell’esistenza stessa di un’area protetta a forte valenza turistico-ambientale?

 

 

 

Adiremo di conseguenza ogni via giuridica e politica per negare questo scempio

 

 

 

Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil.

solo un breve annuncio…la lista di comunità lucana-movimento no oil al comune di tramutola (PZ) è praticamente pronta…si parte!!!

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Imprenditoria, Benedetto: puntare su auto e Patto di sistema

28/03/2011 16:07

Per il consigliere regionale dell’Italia dei valori vanno sostenuti gli strumenti di cooperazione consortile tra le aziende

ACR   L’imprenditoria lucana ha due grandi occasioni da non perdere: la ‘Rete auto sud Italia’, un contratto promosso da Confindustria Basilicata che vuole potenziare la competitività delle aziende della filiera automotive, in primo luogo quelle dell’indotto degli stabilimenti Fiat di Pomigliano e Melfi, e il Patto di Sistema promosso sempre da Confindustria Basilicata di intesa con Assomineraria per accrescere le potenzialità produttive del petrolio e dell’indotto”.
A sottolinearlo è il consigliere regionale di Idv, Nicola Benedetto, per il quale “entrambi gli strumenti di cooperazione consortile tra aziende hanno un significato ancora più rilevante per la caratteristica delle nostre piccole e medie imprese che da sole e senza una rete di servizi e senza un programma comune in cui si impegnino a collaborare attraverso lo scambio di informazioni e prestazioni di natura industriale, tecnica o tecnologica, non saranno mai in grado di raggiungere l’obiettivo di accrescere la propria competitività e capacità d’innovazione, in una parola di reggere la sempre più agguerrita competizione internazionale di mercato”.
Nell’affermare che “la forza del contratto di rete per l’automotive, come nel Patto di Sistema per il petrolio, consiste principalmente nel lasciare intatta la capacità produttiva e commerciale delle singole imprese, invitandole invece a condividere le strategie di più ampio respiro”, Benedetto sottolinea “l’esigenza che la Regione accompagni e sostenga questo sforzo dell’imprenditoria locale, attraverso strumenti di credito e l’erogazione di servizi soprattutto di consulenza e ricerca tecnologica e di marketing”.
“Altri due settori – aggiunge – richiedono un’analoga iniziativa. Sono il turismo, con l’incremento della qualità della ricettività ed in generale di offerta che superi la classica stagionalità, e l’agricoltura, per affermare sui mercati internazionali le nostre produzioni alimentari di qualità che possono garantire maggiore remuneratività e reddito ai nostri agricoltori. In tutti questi progetti – conclude il consigliere regionale – i benefici per l’economia locale e l’occupazione sono di gran lunga superiori a quelli riscontrabili in qualsiasi programma di spesa comunitaria”.

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dichiarazioni di cui l’idv deve dar conto a questo punto…basta con questa continua ipocrisia di un partito di trasversali…il sistema petrolio, come lo chiama questo imprenditore (tale è nella realtà) e la ciliegina coloniale per i locali che si fregano le mani all’idea di fare qualche affare, fregandosene di fatto di quanto il petrolio e gli aumenti in discussione delle estrazioni (in tutta la regione) abbia e potrà causare…io credo che occorra una spiegazione!!!

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Solidarietà di Latronico (Pdl) all’ex sindaco di Montalbano 28/03/2011 15:28

BAS   “La probità, il rigore morale, la trasparenza e non da ultimo la competenza amministrativa del prof. Leonardo Giordano credo siano fuori discussione e riconosciute da tutti. Le vicenda ultima che lo ha riguardato per una presunta irregolarità amministrativa sono certo che sarà facilmente chiarita confermando la sua specchiata correttezza”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, esprimendo la propria solidarietà all’ex sindaco di Montalbano Ionico, condannato in prima istanza per abuso d’ufficio. “E’ certo che anche questo caso dimostra che un certo formalismo non rende giustizia alla dedizione ed al gratuito impegno civico di una personalità come il prof. Giordano che in lunghi anni ha dato prova di disinteressato e lungimirante servizio alla propria comunità”.

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senatore latronico, spari meno stupidaggini seppur in soccorso di un amico (suo)…le sentenze sono tali perchè in ottemperanza a disposti normativi e non a formalismi che, mi lasci dire, sia in democrazia che nell’amministrazione delle giustizia, sono sostanza…il signore in questione ha tutti i diritti garantiti ad un appello in cui potrà far valere le sue ragioni se ne ha…

si sono ammalati tutti di berluskonite acuta questi berluskini…sintomi?…una certa intolleranza ai giudici ed alle sentenze…e non sappiamo se ci sono speranze di guarigione!!!

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Vertenze ex Rdb e Calia, incontri in Regione

28/03/2011 13:46 

Si attendono manifestazioni di interesse per la presentazione di Progetti di ricollocazione

AGR   L’applicazione degli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori della ex Rdb e della Calia Italia di Matera è legata alla presentazione di Progetti di ricollocazione. Per giungere a questo risultato è necessario sollecitare manifestazioni di interesse da parte di soggetti imprenditoriali.
E’ quanto è emerso questa mattina in Regione nel corso di riunioni, convocate dall’assessore alle Attività Produttive, Erminio Restaino e dedicate all’esame della situazione dei lavoratori delle due aziende di Matera. Agli incontri, coordinati da funzionari della Task Force per l’Occupazione della Regione Basilicata, hanno partecipato delegazioni dei sindacati e di Confidustria Basilicata.
Le maestranze della ex R.d.b. spa di Matera sono specializzate nella produzione dei prefabbricati, laterizi e solai, quelle della Calia Italia nel ciclo di produzione del mobile imbottito. Partendo da queste premesse, gli eventuali Progetti di ricollocazione dovranno individuare alternative occupazionali per i lavoratori interessati.

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appunto, nell’attesa di riscontri imprenditoriali l’erba cresce, i divani non si assemblano, i laterizi non si infornano…perchè ci pare che molti progetti di reindustrializzazione siano finiti nel nulla (dalla mahle alla standard tela, dalla matilde vicenzi alla panasonic, dalla ferrosud a….troppo lungo l’elenco dei siti chiusi, in chiusura o per i quali si sono perse le speranze…occorre fare altro che imbellettare con qualche milione di euro plessi industriali che anche riaperti saranno sempre soggetti ad un mercato che “marginalizza ogni marginalità”…occorre fare altro e noi qualche idea pur l’avevamo avuta…date magari una scorsa al programma per le regionali 2010 per le politiche industriali…ed è ancora validissimo!!! 

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Matera, Le offerte di lavoro della Provincia su facebook

28/03/2011 13:35BAS  La Provincia di Matera, tramite il proprio CST per l’e-Government, ha avviato una sperimentazione sull’uso dei social network per la
comunicazione tra amministrazione e cittadini. Nello specifico, la sperimentazione consiste nella pubblicazione su Facebook delle notizie presenti sul “portale lavoro” della Provincia. In maniera automatica, le notizie, una volta pubblicate sul portale lavoro, vengono replicate anche sulla pagina Facebook del CST.
La finalità è utilizzare il social network per consentire all’Amministrazione provinciale di trovare un punto di contatto con i giovani
e far pervenire loro in tempo reale informazioni dal mondo del lavoro. Basta infatti iscriversi alla pagina Facebook del CST per ricevere in automatico sul proprio schermo le offerte di lavoro raccolte dal servizio per l’impiego della Provincia.
“È un esempio di come, anche i social network, spesso associati allo svago e al tempo libero, possono in realtà essere utilizzati proficuamente per veicolare informazioni e servizi verso i giovani che svolgono online parte delle proprie attività quotidiane. Il CST, con questa iniziativa, vuole accompagnare le Pubbliche Amministrazioni Locali – ha dichiarato il presidente Stella della Provincia di Matera – nell’adozione dei nuovi strumenti per la comunicazione con la comunità. L’obiettivo è un’Amministrazione moderna in grado di valutare e cogliere le opportunità che le nuove tecnologie offrono per semplificare l’accesso all’informazione e per avvicinarsi ai luoghi, anche virtuali, che il cittadino frequenta.”
Fb: Provincia di Matera – CST per l’e-Government

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luoghi virtuali per lavori virtuali…a questo dunque si riduce il compito dei cst (centro servizi al territorio) delle due province?…dobbiamo ricordare quale sia il compenso per i presidenti?…e quanto spendono queste strutture in rapporto ai risultati?…voglio solo ricordare che quello della provincia di potenza (rocco sampogna, ex sindaco di potenza negli anni ’90) percepiva 135.000 euro biennali fino al 2009…apprezzo la volontà di ampliare la base cognitiva, ma se tutto finisce lì…e davvero tutto o quasi finisce lì!!!

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Ex palazzo Attività Produttive, interrogazione di Rosa

28/03/2011 12:37

Il consigliere del Popolo della Libertà in Consiglio regionale chiede di conoscere “l’attuale destinazione della struttura e quali sono le intenzioni della Giunta regionale al fine di riutilizzarla”

ACR  Il consigliere regionale del Pdl ha rivolto un’interrogazione al Presidente della Giunta in merito alla destinazione del palazzo che ospitava il dipartimento Attività Produttive.
Rosa fa presente che “da diversi anni gli uffici della Giunta regionale del Dipartimento Attività Produttive sono stati trasferiti in un nuovo stabile in Via Vincenzo Verrastro”. Poiché “risulta che la vecchia struttura è abbandonata” l’esponente del Pdl chiede di conoscere “l’attuale destinazione della struttura e quali sono le intenzioni della Giunta regionale al fine di riutilizzarla”.

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seria interrogazione a cui occorrerebbero serie risposte che non crediamo arriveranno da una giunta che seria non lo è affatto…tranne quando si tratta di petrolio e collaterali!!!

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Ccipl, domani la relazione del presidente Maggio28/03/2011 11:29   Nella riunione anche la discussione sul programma del Comitato per i prossimi anni

AGRSi riunirà domani 29 marzo 2011, alle ore 11,30, nella Sala Sinni del Dipartimento regionale Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, il Comitato di coordinamento istituzionale per le Politiche del Lavoro.
All’ordine del giorno, la relazione del nuovo presidente Rocco Giuseppe Maggio. Si discuterà anche del programma che vedrà impegnato il Comitato nei prossimi anni.
Parteciperanno l’assessore Rosa Mastrosimone, la dirigente generale Liliana Santoro, i consiglieri regionali Luca Braia, Ernesto Navazio e Mario Venezia, i presidenti delle Province di Potenza e Matera, Piero Lacorazza e Franco Stella, i sindaci di Potenza e Matera, Vito Santarsiero e Salvatore Adduce, tre sindaci e un commissario delle ex Comunità montane, oltre ai direttori regionali dell’Inps e della direzione regionale del Lavoro.

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un comitato del tutto inutile sul quale non intendo sprecare una sola parola giudicandolo un “carrozzino da sottopolitica”

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Latronico (Pdl): Federalismo non divide, responsabilizza28/03/2011 11:29

BAS   “La Costituzione italiana nei suoi principi fondanti conserva per intera la sua attualità perché si riferisce a valori intramontabili che attengono alla centralità della persona intesa sia come soggetto promotore della storia sociale, civile ed economica di una comunità nel contesto delle formazioni sociali in cui si realizza la sua vocazione. Vocazione personale e comunitaria si incrociano e fanno dell’impianto costituzionale italiano un progetto profetico destinato a non invecchiare, perché incentrato sulle dinamiche originarie della persona umana e su un virtuoso rapporto tra persona e comunità, e tra persona ed istituzione statale”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, intervenendo a Melfi ad un convegno sulla costituzione italiana promosso dalle associazioni aderenti ai Lions clubs.
“Sul tema del ruolo dello Stato i costituenti non hanno mancato di porre l’accento sulla centralità della persona che è portatrice di diritti naturali che lo Stato deve riconoscere e promuovere; senza con questo disconoscere la funzione decisiva di una statualita’ che deve essere forte e non può essere incolore, come ammoniva l’onorevole Aldo Moro: uno Stato forte e serio per una società sana ed operosa. In questo contesto prende forma il principio della sussidiarietà che assegna alle persona ed alle comunità sociali i compiti che queste possono assolvere in maniera più efficace ed adeguata, riservando allo Stato nelle sue articolazioni compiti di supplenza dove le comunità non riescono a provvedere. Una riforma dello Stato sociale che peraltro impone l’attuale crisi fiscale e la necessità di responsabilizzare e qualificare l’imponente spesa pubblica. In tale direzione si muove la riforma federalista dello Stato che non mette in discussione l’unità e la indivisibilità della Repubblica, ma riarticola le responsabilità dei centri di spesa rendendo questi ultimi responsabili di fronte ai cittadini elettori. Un cammino che si muove nel solco dello spirito profondamente autonomista di cui e’ impregnata la Carta Costituzionale sia sul versante sociale che istituzionale. La Costituzione italiana del 1948 dopo 64 anni di storia mantiene la sua rigidità nei principi, ma si apre ad inevitabili ed ulteriori processi di revisione per quel che attiene la forma di stato e di governo per adeguarsi ad un mondo che è radicalmente mutato nelle sue caratteristiche e nelle sue esigenze a cui un grande Paese come l’Italia deve saper corrispondere”.

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è ben chiaro che latronico ha un’idea del federalismo che non collima affatto con quella della lega, ma a cui tuttavia hanno divuto “calare le braghe” per tenere in piedi un governo assurdo il cui unico collante pare essere divenuto il baratto tra impunità del presidente del consiglio e derive federaliste…derive, poichè questa riforma, lungi dall’essere una riforma della struttura dello stato (come dichiarato), alla fine lo diventa con l’autonomia impositiva seppur parziale che la riforma concede alle regioni…su ogni manuale di diritto costituzionale abbiamo infatti appreso che una delle caratterisitche peculiari dello stato è proprio la sua capacità impositiva…

ma il discorso ovviamente mira ad altro…mira alla trasformazione dello stato da una repubblica parlamentare con un equilibrio dei poteri incentrato sulla corretta equi-divisione degli stessi tra potere legislativo (parlamento), esecutivo (governo) e giudiziario (magistratuta) a repubblidca presidenziale ad personam per il premier che così terminerebbe, tra un lodo e l’altro, la sua esistenza politica (e qualcuno magari vorrebbe un termine anche a quella fisica…), ma ci regalerebbe un paese dove la consegna dei poteri nelle mani dell’esecutivo diverrebbe definitiva con buona pace della democrazia per come l’abbiamo conosciuta anche noi…se infatti basta una legge elettorale definita dal suo ideatore calderoli una “porcata” a delimitare l’autonomia del parlamento attraverso l’elezione di liste di “nominati” direttamente dalle segreterie dei partiti, poi una riforma della magistratura che di fatto consegna l’azione penale nelle mani del governo attraverso l’individuazione delle fattispecie da perseguire al parlamento (che è nominato come abbiamo descritto), l’esecutivo traslerebbe la sua azione in una figura inedita al nostro ordinamento, un super-presidente della repubblica di cui al momento attuale non si immaginano limiti ai poteri se non attraverso una riforma profonda della costituzione che impegni tutte le forze politiche (vista la necessità di maggioranze qualificate e non solo numeriche), una cosa ad oggi impensabile ma che tuttavia il premier sa di poter “comprare” o determinare in qualche modo…

ma non è questo il punto…qui è in discussione una riforma federalista che di fatto privilegia le regioni maggiormente produttive di reddito e non necessariamente più virtuose sia sulla spesa che sull’efficienze della stessa, e dimentica di fatto quelle più povere, i cui limiti tutti ben conosciamo anche a livello etico, ma che tuttavia rappresentano una parte del paese di cui non ci si può lavare le mani con la scusa che 60 anni di politiche per il meridione nulla o quasi hanno prodotto…

corruzione, collateralismi con le mafie, inettitudine, familismo amorale, il problema sud è così complesso persino da descrivere che due sono le possibiltà di risoluzione dello stesso, o si tenta di comprenderlo seriamente ed allora si devono mettere da parte quei legacci di interesse che i partiti nazionali hanno sempre retto localmente per non perdere voti che servivano a livello nazionale, così tollerando nefandezze ed inefficienze non degne di un paese civile, quelle sodalità dei sistemi produttivi sulle quali molto occorrebbe dire, e quelle vere e proprie “lacune di senso dello stato” la cui responsabilità non si può addossare solo all’anarchismo presunto tale delle popolazioni meridionali, o si fa come la lega, si traccia una linea retta per dividere i buoni dai cattivi con un piglio demenzial-valligiano che mal s’adatta alla gestione di un paese complesso come l’italia…

bene – anzi male! – questa sarebbe la sostanza del federalismo al tempo della lega che ricatta la maggioranza di governo ed alcuni ridicoli uomini farebbero meglio a tacciarsi invece che tentare di difendere l’indifendibile!!!

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Marchionne: ora Melfi, Cassino e Bertone

 

Ad Lingotto: cuore in Italia, testa in piu’ parti

 27 marzo, 22:42 (ANSA) -TORINO, 27 MAR – Dopo gli accordi a Mirafiori e Pomigliano, ora tocca a Melfi, Cassino e Bertone. Lo ha detto l’ad di Fiat, Sergio Marchionne, nell’intervista a Report.

‘Non ce l’ho con il sindacato. Sto cercando di aggiornare la maniera in cui gestiamo gli stabilimenti, ha spiegato, per renderli alla pari con i concorrenti.’La scelta sulla sede legale non e’ ancora stata presa, ha aggiunto, il cuore sara’ in Italia, la testa in piu’ parti: in Italia per le attivita’ europee, a Detroit, per quelle americane’.

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tutt’apposto del levante?

Giappone: operai evacuati a Fukushima

 

Radioattività estremamente elevata nel reattore n.2

 27 marzo, 07:09 (ANSA) – TOKYO, 27 – La radioattivita’ dell’acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima e’ estremamente elevata, pari a 10 milioni di volte la norma: è stata ordinata l’evacuazione immediata dei tecnici al lavoro. Sale anche il livello di iodo-131 in mare davanti al sito nucleare: di 1.850 volte superiore ai livelli normali, secondo le ultime misurazioni disponibili.

Pubblicato in Blog

27/03/2011

il punto in cui si conclama la “democrazia della coppola in mano” concide stranamente con il termine della lunghezza della catena che molti portano al collo credendo sia una sciarpa

miko somma

p.s. ….e se qualcuno vuol leggerci un “richiamo” in vista delle prossime amministrative non sbaglia di certo