26/03/2011

se non impariamo a declinare le grandi battaglie per i diritti universali nella realtà delle piccole cose quotidiane e dei bisogni collettivi non costruiremo altro che altari fatti di sogno con gli stessi sacerdoti ad officiar messa

miko somma

De Filippo: nessuna intesa su petrolio sarà firmata il 14/4

 

26/03/2011 13:58

“Al momento, è all’attenzione delle parti semplicemente un “memorandum” di intesa tra Stato e Regione Basilicata”

 

AGR   Non risponde al vero la notizia pubblicata oggi, in prima pagina, dalla Nuova del Sud, secondo la quale sarebbe prevista per il prossimo 14 aprile la firma definitiva dell’accordo sul petrolio lucano tra il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e i sottosegretari di Stato Stefano Saglia e Guido Viceconte.
Lo rende noto il governatore lucano, attraverso il proprio portavoce Nino Grasso, in uno con la precisazione che, al momento, è all’attenzione delle parti semplicemente un “memorandum” di intesa tra Stato e Regione Basilicata. Un memorandum volto ad accelerare lo sviluppo regionale, attraverso interventi aggiuntivi in grado di generare nuova occupazione, incrementando la dotazione infrastrutturale della regione anche attraverso la nascita di centri di ricerca e di innovazione connessi alla ricerca e alla coltivazione delle fonti fossili in Basilicata.
Al “memorandum” in fase – ripetiamo – di predisposizione dovrà poi seguire la stipula di un accordo istituzionale o di altro idoneo atto previsto dalla legislazione italiana vigente, in coerenza con l’Intesa Istituzionale di Programma e gli Accordi di Programma Quadro ancora in fase di completamento attuativo.
Per quanto ovvio – ha tenuto a far sapere il presidente De Filippo – l’accordo istituzionale sarà sottoscritto, a nome della Regione, dal governatore in carica, solo dopo un’ampia e condivisa discussione in consiglio regionale.

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vedremo governatore de filippo, vedremo…ed in ogni caso non ci basta assolutamente una discussione in consiglio, perchè del tema crediamo debba essere interessata l’intera comunità regionale…a buon intenditor

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Giappone: governo, situazione e’ stabile

 

Edano: difficile prevedere fine. Livelli iodio in mare +1.250%

 26 marzo, 10:56 (ANSA) – TOKYO, 26 MAR – La situazione alla centrale nucleare di Fukushima e’ stabile e ”non peggiora, ma c’e’ ancora molto lavoro da fare”. Lo ha detto il capo di gabinetto del governo, Yukio Edano, aggiungendo che ”e’ difficile prevedere la fine della crisi”. Intanto l’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare rende noto che i livelli di iodio radioattivo in mare a Fukushima sono 1.250 volte piu’ alti della norma: 50 centilitri di acqua ne contengono il limite annuale assorbibile dall’uomo.

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Comunicato stampa comunità lucana-movimento no oil

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Chi parte e chi resta

 

Questo movimento non ha alcuna intenzione di scendere in polemiche a riguardo della querelle in atto tra una organizzazione ambientalista che nella sua piena autonomia decide di denunciare atti amministrativi riguardanti le istanze di ricerca di idrocarburi “Frusci”, “ Anzi” e “Satriano” ed una amministrazione che veementemente difende il suo operato, parcellizzandone iter e procedimenti che in realtà a conclusione degli stessi conducono proprio a quanto dalla prima denunciato.

 

 

Il movimento che rappresento si è sempre dato pena nelle sue denunce di circostanziare fatti ed avvenimenti riconducendoli al sistema normativo nel quale questi debbono muoversi e senza mai ricevere smentite di quanto denunciato, non tanto per la veridicità dei fatti e provvedimenti citati in rapporto alle denunce, quanto per la cornice di “altra” programmazione del territorio e delle scelte a monte su di esso operanti che le stesse avocavano a sé in qualche modo “politicizzando” il tema di una a nostro avviso inconcludente ed a volte dannosa politica di programmazione regionale a cui si è sempre tentato di opporre altre visioni organiche e programmatiche.

  

Questo era e rimane l’operato di Comunità Lucana-Movimento No Oil, fare sintesi tra le istanze di una preservazione del territorio dalle minacce evidenti del sistema energetico e produttivo e quelle più generali e includenti visioni della società e del suo modello di sviluppo che su nuovi modelli di relazioni tra uomo ed ambiente dovranno necessariamente basarsi. Quindi obiettivo è fare politica.

  

Nello specifico però del botta e risposta di comunicati vogliamo sottolineare che se appaiono fuori luogo alcuni punti della denuncia di merito dell’associazione ambientalista, che forse pecca di una errata ragioneria delle procedure in rapporto al continuare indisturbato di queste e ad un’ansia che ne deriva come logica conseguenza, molto più gravemente fuorviante appare quel comunicato del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata che, nell’intento forse di voler screditare la serietà del lavoro che molte associazioni portano avanti da anni per esclusivo amore della propria terra, taccia di allarmismo ciò che è nei fatti denuncia della conclusione affermativa di una procedura che è propedeutica, fatti salvi tutti gli ulteriori passaggi stabiliti per legge, alla concessione di un parere definitivo circa i citati permessi che tali diventano appunto soltanto una volta ottemperato a tutte le propedeuticità procedurali che costituiscono un iter amministrativo.

  

Sorprende pertanto che in quel regime di collaborazione leale chiesta dall’assessore Mancusi ed a cui crediamo si debba tendere, siano ancora una volta degli oscuri funzionari a stabilire attraverso determine dirigenziali passi in avanti del sistema concessorio verso le compagnie petrolifere, pur in un formale rispetto della legislazione corrente, e non la Regione Basilicata a farsi carico, attraverso il suo assessore all’ambiente, nonché vicepresidente, di tracciare nuove linee guida burocratiche di disciplina dell’operato di questi funzionari in rapporto alla materia idrocarburi ed alla loro ricerca sul territorio regionale, magari con l’ausilio di una specifica disciplina normante regionale, e di maggior mobilità di alcune posizioni burocratiche che a nostro avviso da troppo tempo si identificano con gli stessi funzionari.

  

Come ebbi modo di dire all’assessore alla fine del ciclo di relazioni della COPAM a Matera, i politici cambiano, ma i funzionari restano e, sempre rimanendo in tema di ipotesi e solo di ipotesi, se una compagnia petrolifera volesse stabilire delle stabili relazioni “speciali” con la nostra regione a chi si rivolgerebbe, a chi parte o a chi resta? Ma per carità, queste sono solo ipotesi suggestive!

  

Chiediamo allora, a chiuder polemiche e suggestioni e per avviare un dialogo costruttivo, che al più presto si riconvochi quel “tavolo” di associazioni ambientaliste che nei giorni precedenti la COPAM fu chiamato a raccolta dall’assessore, per definirne le responsabilità (la voce in capitolo), e se nelle more della convocazione si cominciassero ad applicare le norme di mobilità interna ai funzionari di uffici preposti ad esprimere pareri sulla questione idrocarburi, ciò sarebbe di certo ottimo viatico.

  

Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana – Movimento No Oil

le delibere del petrolio che ci hanno inchiodato

come annunciato vi allego un elenco di delibere di giunta regionale che dovrebbero “aprire” la mente a molti che straparlano di petrolio in basilicata e molto spesso non conoscono quasi per nulla la materia che è complessa e risale ormai a molti anni fa…buona lettura

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Assemblea del coordinamento per referendum Antinucleare 24/03/2011 16:01BAS   Si svolgerà oggi pomeriggio a Potenza, a partire dalle 17,00 presso la Sala A del Consiglio Regionale di Basilicata l’assemblea pubblica convocata dal coordinamento Antinucleare-Salute_Ambiente_Energia di Basilicata, per discutere, in particolare, della campagna referendaria contro il ritorno al nucleare in Italia e per la difesa dell’Acqua pubblica.
“Meno di 3 mesi – spiegano i promotori dell’incontro – ci separano dalla convocazione dei referendum su acqua e nucleare. E’ ormai chiaro che il governo non ha alcuna intenzione di accordarci l’accorpamento con le elezioni amministrative del 15 Maggio e che con ogni probabilità si voterà il 12 giugno, ultima data disponibile, in spregio ai reiterati solleciti a non mandare in fumo oltre 300 milioni Di Euro.
Resta poco tempo per convincere a votare almeno 25 milioni di elettori per i referendum!
Quello sull’acqua è stato deciso dalla volontà popolare con 1.400.000 firme, quello sul nucleare, invertendo la dinamica dalle lotte al referendum, è stato voluto solo dall’IDV di Di Pietro.
Ora che la Corte Costituzionale ha ammesso entrambi i referendum, va colta comunque l’occasione di vincerli, così da sconfiggere la logica dominante delle privatizzazioni; per tutelare i beni comuni; per contribuire al cambiamento della politica economico-sociale del Paese”.

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c’è maretta in maggioranza

Api-Mastrosimone, per Autilio occorre chiarimento

24/03/2011 15:07

Il consigliere regionale di Italia dei Valori difende l’assessore regionale al Lavoro, Mastrosimone, e chiede che del caso politico si occupi la coalizione di centrosinistra

ACR   “La polemica innescata dal capogruppo dell’Api in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, contro l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Rosa Mastrosimone, soprattutto alla luce della nuova dichiarazione di ieri dello stesso Singetta, ha assunto aspetti politici che richiedono un chiarimento innanzitutto da parte del segretario regionale dell’Api, Vilma Mazzocco, e quindi una valutazione collegiale dei partiti della maggioranza”.
A sostenerlo è Antonio Autilio, vice capogruppo di Idv in Consiglio regionale, precisando che “non si tratta di difendere l’assessore Mastrosimone, che non ne ha alcun bisogno come ha dimostrato con la sua ampia e circostanziata replica, e tanto meno di annullare il confronto politico che deve contenere critiche e rilievi con l’obiettivo di accrescere i risultati di governo regionale in tutti i campi”.
“Ma ritengo – continua Autilio – che le affermazioni del consigliere Singetta abbiano superato i limiti delle valutazioni politiche sino a scadere in toni da attacco personale. E’ evidente che questo atteggiamento è immotivato e pertanto inaccettabile e deve valere per tutti i consiglieri della maggioranza ai quali è richiesta, ancora di più, la responsabilità a tenere alta la qualità del confronto politico”.
Se invece da parte dell’Api, dietro l’attacco senza precedenti di Singetta, ci sono motivazioni di dissenso rispetto alla strategia programmatica dell’assessore Mastrosimone, che è fedele interprete di quella definita e concordata nel centrosinistra – conclude l’esponente di Idv – si deve avere il coraggio di dirlo ad alta voce e alla luce del sole investendo della questione il presidente De Filippo e l’intera coalizione di maggioranza”.

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aria di crisi in maggioranza?…vediamo di fare un po’ di chiarezza…sel spara su udc per la faccenda denari “regalati” per un videogioco da mancusi, assessore all’ambiente e vicepresidente, nonchè segretario udc…api per bocca di singetta (alquanto autonomo direi dalla linea di questa “cosa” che non essendo neppure un partito ha però anche un assessore strategico, wilma mazzocco, agricoltura e segretario regionale api) spara su idv nella persona di rosa mastrosimone (la mortisia addams della politica lucana), assessore alla formazione e segretario regionale idv, per una gestione auto-referente delle politiche del dipartimento…una cosa seria a quanto pare, molto politica poichè riguarda da vicino dei segretari regionali e che potrei tentare di ridurre ad uno strattonata da sinistra (sel vs. udc) e ad una da centro (api vs. idv) ad una giunta de filippo che proprio non sta in piedi con i progetti e con la loro realizzazione concreta (tranne quella di svendere la regione a multinazionali del petrolio), certo non con i numeri che invece ci sono, anche se poi uno di qui e due di lì, questi numeri potrebbero assottigliarsi pericolosamente…de filippo è uso ad i rimpasti ed alle ag-giunte (riporto il titolo di un mio vecchio comunicato…non si sa mai che mi rubino anche questo dopo tutt’appostismo, petrolizzazione, etc etc…insomma chi segue il blog da tempo sa che ne abbiamo tirate tante fuori di frasi che poi girano), come ha dimostrato nella scorsa consiliatura e credo sia arrivato il tempo in cui costui qualcosina pur la farà…

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basilicata democratica

Marsico Nuovo, Votta su seduta deserta Consiglio24/03/2011 13:54

BAS  Il consigliere comunale di minoranza al Comune di Marsico Nuovo Giovanni esprime in un comunicato, anche a nome dei consiglieri Castaldo, Notarfrancesco e Raffaele Votta “il suo disappunto per la situazione creatasi, in quanto la seduta del Consiglio convocato per ieri,mercoledì 23, è andata deserta per la mancanza del numero legale, per l’assenza dei consiglieri di maggioranza.
Il Sindaco Domenico Vita, che più di una volta, ha dichiarato di avere dalla sua parte “i numeri“ per governare, deve prendere atto di non rappresentare più alcuna maggioranza, per cui la consiliatura può definirsi esaurita, o in via di estinzione.
Procrastinare le decisioni importanti, come quelle previste all’ordine del giorno,- sottolinea Votta – significa non avere rispetto per la popolazione marsicana e principalmente con i propri elettori, che hanno riposto fiducia in persone inaffidabili.
La mia opposizione sarà improntata alla massima vigilanza sull’operato e sulla gestione della maggioranza, senza concedere alcun attenuante, ma solamente a favore della popolazione Tutta.
Convocare in orari antimeridiani le sedute del Consiglio comunale è palese testimonianza di mancanza di rispetto verso i consiglieri che per impegni improcrastinabili di lavoro non possono essere presenti alle sedute.
Per ufficializzare questa incresciosa situazione – conclude l’esponente della minoranza – si è chiesto al segretario comunale di trasmettere la delibera consiliare alla competente Prefettura di Potenza”.

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Prov Pz: Macchia incontra le associazioni ambientaliste 24/03/2011 12:44

BAS  Il vicepresidente e assessore all’Ambiente della provincia di Potenza Massimo Macchia ha incontrato nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste in vista della stipula delle convenzioni per il coordinamento della vigilanza volontaria ambientale nelle quattro aree protette site nella provincia di Potenza.
“Il servizio di Polizia provinciale – ha ricordato Macchia – coordina un sostanzioso gruppo di Guardie Volontarie ambientali, tutte dotate di decreto ministeriale, la cui funzione è quella di vigilare sul rispetto della normativa relativa alla della tutela dell’ambiente. Il coordinamento avviene attraverso il sistema di tele prenotazione al numero verde 800.884020”.
Si tratta di un’esperienza virtuosa che ha consentito lo scorso anno di effettuare circa 700 controlli.
“L’obiettivo – ha concluso – è quello di creare un importante elemento di coesione tra le attività di fruizione del territorio e quelle di salvaguardia, cui contribuiscono tutte le associazioni ambientaliste, e risponde ad una precisa esigenza di controllo espressa dalle comunità.
Il sistema rappresenta, dunque, un’ulteriore dimostrazione della volontà dell’amministrazione provinciale di caratterizzarsi in maniera forte sui temi ambientali, anche perché non è più rinviabile la costruzione di un sistema efficace di vigilanza e prevenzione, alla luce delle notizie allarmanti riguardanti inquinamento e reati ambientali che non risparmiano il nostro territorio”.

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sono solo un po’ di soldini che girano perchè oltre ai controlli citati, occorrerebbe anche dire quanti di essi hanno riscontrato irregolarità od illegalità!!!

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Petrolio: nessun nuovo pozzo (anche esplorativo) autorizzato

24/03/2011 11:52

Concesso all’Eni solo di effettuare verifiche e studi sulla carta prevedendo esplicitamente la necessità di nuove autorizzazioni per altre attività. E tutto è scritto negli stessi atti

AGR  La Regione Basilicata non ha autorizzato nessuna nuova attività di trivellazione, sia pure solamente esplorativa, nei territori delle concessioni petrolifere Frusci Anzi e Satriano di Lucania. Lo precisa il Dipartimento Ambiente della stessa Regione, precisando che affermazioni di allarme quali quelle riportate oggi dalla stampa sono prive di ogni fondamento, frutto e fonte di disinformazione.
I “Parere favorevole, con prescrizioni” rilasciato all’Eni riguarda esclusivamente la “Raccolta e revisione di tutti i dati geologici e geofisici disponibili per l’area interessata” e la “Elaborazione di un modello geologico dell’area”, ossia tutte attività da fare solamente a tavolino consultando la cartografia regionale. Punto e basta. Gli stessi permessi, anzi, prevedono esplicitamente che per eventuali altre attività, “relative alla eventuale registrazione di nuove linee sismiche ed alla perforazione di un pozzo esplorativo, non sono stati evidenziati i possibili impatti sulle componenti biotiche in quanto risulta ancora sconosciuta l’esatta ubicazione dello stesso” aggiungendo che “la realizzazione di eventuali nuove ricerche con il metodo sismico dovrà essere soggetta preventivamente a specifica Fase di Verifica (screening)” e che “In ogni caso dovranno essere escluse dai rilievi di prospezione sismica le seguenti aree: a) aree naturali protette e una fascia esterna alle stesse di 1 km; b) aree individuate dai Piani Stralcio delle Autorità di Bacino vigenti a rischio idrogeologico molto elevato ed elevato ed a rischio di inondazione; c) aree fluviali e una relativa fascia di rispetto di 500 m; d) centri urbani e un raggio esterno ad essi di 500 m; in ogni caso, la distanza minima dalle case dovrà essere di 200 m; e) aree sottoposte a vincolo archeologico e una relativa fascia esterna alle stesse di 500 m”.
Ugualmente i provvedimenti prevedono esplicitamente che “la eventuale realizzazione del pozzo esplorativo dovrà essere sottoposta preventivamente a specifica Fase di Valutazione” e che “Per la localizzazione dello stesso dovranno essere comunque escluse le seguenti aree: a) aree naturali protette e una fascia esterna alle stesse di 1 km; b) aree individuate a rischio idrogeologico ed a rischio di inondazione; c) aree fluviali e una relativa fascia di rispetto di 500 m; d) area esterna ai centri abitati, per un raggio di 2 km; e) aree boscate; f) aree sottoposte a vincolo archeologico e una relativa fascia esterna alle stesse di 500 m”. E pur non autorizzando i predetti interventi, già si prescrive che “lo Studio di Impatto Ambientale dovrà analizzare le possibili influenze dell’intervento sulle aree interessate e, comunque, le sensibilità ambientali presenti sul territorio entro un raggio di 5 km”.
Tutte le informazioni riportate erano desumibili direttamente dalla lettura dei provvedimenti, per cui c’è da ritenere che chi ha parlato di “Basilicata gruviera” non si sia nemmeno premurato di leggere i procedimenti che contestava.
La Regione Basilicata, in ogni caso, è sempre disponibile a fornire informazioni a quanti le desiderano, ma si ribadisce la necessità di un atteggiamento di maggiore attenzione ad una materia particolarmente a cuore alla comunità regionale.

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scusate, ma chi credete di prendere per i fondelli?…ad ogni procedura autorizzata ripetono sempre le stesse cose, parcellizzando una materia che risponde ad una semplice constatazione di merito, quella cioè che i permessi vanno avanti senza che mai, mai (come tra le altre ammesso durante la copam ad una mia sollecitazione) si dica una sola volta di no!!!…punto!!!

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riporto senza neppure commentarlo questo elemento del siparietto che si è creato intorno alla faccenda degli 83.000 euro “regalati” per un video-gioco dall’assessore all’ambiente, nonchè vicepresidente della regione, mancusi (udc) ad un giovane udc che come i più grandi evidentemente ha già gli stessi vizi…fare della cosa pubblica cosa privata!!!…da dimostrare o no, il tema sulla disgustosa presenza di gente simile (gli udc) al governo regionale ed in maggioranza si pone in termini di quella moralità a cui costoro spesso inneggiano nelle loro elegie, ma che dificilmente poi praticano nella realtà…ci sarà da divertirsi…e magari tra qualche giorno potrò raccontare alcune storielle riguardo un paesini della val d’agri dove costoro ne stanno facendo di belle…

Rosa, Pici, Venezia: pretestuosa la lettera di Pelliccia

 

24/03/2011 09:25

I consiglieri del Pdl dichiarano “di attendere, in Consiglio regionale, i chiarimenti e le decisioni di De Filippo, Mancusi e della maggioranza di centrosinistra”ACR“Riscontriamo sugli organi di informazione la lettera del sig. Giovanni Pelliccia, in buona compagnia del coordinamento provinciale dell’Udc, dove evidenzia le sue ragioni di giovane lucano amante della politica e dell’impegno sociale. Troviamo pretestuose le sue argomentazioni, in quanto tenta di spostare l’attenzione da quella che è la vera natura tecnico – politica della vicenda, alla sua voglia di lavorare, alla circostanza che si sia dimesso da Presidente dell’associazione già dal 20 di ottobre 2010, e al brutale tentativo di qualcuno che vuole attuare la strategia del fango e del sospetto”. E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa, Mariano Pici e Mario Venezia.

“Vogliamo solo chiarire – dichiarano i consiglieri – che in merito alla possibilità di lavoro è meglio che rivolga la sua domanda al segretario regionale Udc, nonchè vice presidente della Giunta regionale, Agatino Mancusi, per farsi illustrare quali sono le possibilità di lavoro per i giovani lucani in regione Basilicata (cosa che ha già fatto?). Per quanto riguarda le sue dimissione, ne prendiamo atto, acquisiamo la conferma che Pelliccia è il coordinatore regionale dei Giovani dell’Udc, ma al contempo ricordiamo che trattandosi di associazione le dimissioni rimangono solo un atto interno alla stessa, quindi, non esiste la certezza della data, salvo la sua parola (ma la questione non è certamente questa). Evidenziamo a Pelliccia che sul sito dell’associazione ‘Ameno’ ancora oggi risulta Presidente, e dagli atti allegati alla delibera n. 2219 pagina 31, risulta sia come coordinatore progettuale e sia come equipe di creative management. Sulla strategia del fango – continuano Rosa, Pici e Venezia – ci pare che Pelliccia abbia acquisito il difetto degli ‘anziani’ della politica, quando in Regione si alza ‘finalmente’ una voce dissonante che ha solo evidenziato una circostanza da chiarire, che ha posto in essere una sua legittima attività istituzione, viene classificata ‘diversa’, che non fa ‘politica’, ma che alimenta solo la cultura del sospetto”.

“Rispetto a tutto ciò – sostengono i consiglieri del Pdl – esiste un luogo deputato per chiarire tutto, il Consiglio regionale, dove attendiamo assieme ai tanti giovani lucani che sono fuori dal circuito dei ‘videogiochi’ del Palazzo, i chiarimenti e le decisioni di De Filippo, Mancusi e della maggioranza di centrosinistra. Infine, si è letto, di una proverbiale velocità del Dipartimento Ambiente, ‘i tempi brevi sono una normalità’ rispetto a quelli biblici della restante burocrazia regionale. Evidenziamo nuovamente solo le date per evitare fraintendimenti: 13 dicembre 2010 presentazione del progetto al protocollo della Regione, 22 dicembre parere favorevole dell’Autorità di Gestione Fondi Europei, 29 dicembre delibera di approvazione della Giunta regionale. Bisogna proprio riconoscere – concludono Rosa, Pici e Venezia – la bravura di chi ha ‘seguito’ la pratica. Ma cosa ne pensano i tanti che ancora attendono una risposta dalla Regione Basilicata? Possiamo solo dire, che oggi sanno a chi rivolgersi”.

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rifiuti a bilancio

Ato rifiuti: domani conferenza stampa commissario Altobello

 

23/03/2011 17:10

 

BAS  Il bilancio di un anno, l’inversione di tendenza nella raccolta differenziata. Sono i temi che saranno affrontati domani nella conferenza stampa convocata dal commissario unico dell’Ato Rifiuti Sabino Altobello che si svolgerà alle 10,30 nella sede dell’Assostampa Basilicata, in via Mazzini a Potenza.

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bilancio disatroso a mio avviso e che pecca di mancata programmazione regionale…ci sarò, anche solo per consegnare ad altobello il nostro piano rifiuti…

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400 alla caserma lucania


Immigrati, Digilio (Fli): Caserma Lucania inadeguata23/03/2011 17:05

BAS “La soluzione della Caserma Lucania, o meglio ex Caserma, dedicata ai militari lucani caduti ad Adua, per i quali non deve mai venire meno la memoria storica e il riconoscimento del servizio per la Patria, non risponde ad alcuna esigenza di ospitalità, dovuta, agli immigrati del Maghreb ed è una sconfitta per la politica che ha creduto in suo riutilizzo come presidio militare permanente e di Protezione Civile”. E’ il parere del coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio per il quale “è evidente che l’assessore Martorano non conosce la condizione di emigrato e si è limitato semplicemente al contenitore, al letto e al pasto caldo da garantire. Chi invece ha toccato con mano le condizioni di vita dei nostri emigrati, nei tempi più bui, sa bene invece – aggiunge – che l’esperienza da “caserma” ha lasciato segni profondi in intere generazioni. Si sottovalutano dunque – dice Digilio – troppi fattori che oltre all’accoglienza e all’integrazione sociale, perché la caserma sarebbe quello che è oggi il campo di accoglienza simile ad un carcere, riguardano l’impatto della presenza di 400 immigrati nella struttura ex militare al rione Santa Maria con tutte le normalità attività quotidiane di uno dei più popolosi rioni della città che ospita istituti scolastici, una villa comunale, esercizi commerciali. Per me l’accoglienza va garantita in alcuni comuni dove esiste un patrimonio edilizio pubblico e privato non utilizzato e ci possono essere le condizioni per offrire attività di lavoro agli immigrati. Si pensi solo alla domanda di manodopera agricola o per le aziende zootecniche e alla possibilità di ripopolare centri storici sempre più abbandonati e spopolati. Ci pensino bene dunque De Filippo e Martorano prima che sia troppo tardi e il sindaco Santarsiero tenuto conto che non sono sufficienti, come sostiene, piccoli lavori di adeguamento interno”.

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sullo stesso tenore del lancio di molinari, questo intervento del senatore di gilio…portare altrove e non concentrare solo nell’ex caserma i 400 rifugiati eventuali…ma mi piace poco quell’accenno alla manodopera agricola…sa di nuovo schiavismo viste le condizioni in cui già operano in regione gli immigrati regolari che giungono per le varie attività di raccolta

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Nucleare, Prefetture–Sogin: siglato protocollo di legalità 23/03/2011 16:33 

BAS  È stato sottoscritto oggi, tra i Prefetti delle sette Province interessate dai lavori di decommissioning degli impianti nucleari (Alessandria, Caserta, Latina, Matera, Piacenza, Roma, Vercelli) e Sogin, società di Stato che cura lo smantellamento degli impianti nucleari italiani e la gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi, un protocollo di legalità per prevenire ogni possibile infiltrazione della criminalità in materia di appalti per lavori, servizi e forniture per gli impianti nucleari italiani oggi in dismissione.

Il Protocollo, di durata triennale,  – spiega un comunicato dell’uffico stampa della Sogin – prevede la richiesta delle informative antimafia per l’intera filiera di imprese e fornitori che eseguiranno lavori negli impianti nucleari gestiti da Sogin, anche per appalti di importo inferiore alle attuali soglie comunitarie. Il limite, infatti, si abbassa da 4.845.000 a 250.000 euro per lavori e da 387.000 a 150.000 euro per servizi e forniture.

In particolare, il protocollo estende le verifiche antimafia anche ai sub-appalti e ai sub-contratti per opere e lavori, e ai sub-affidamenti di prestazioni maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose, indipendentemente dal loro valore.

Le verifiche e l’acquisizione delle informazioni antimafia – conclude la nota –  sono estese anche alle prestazioni non inquadrabili nel subappalto e ritenute sensibili, quali: trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra, materiali inerti, calcestruzzo, ferro lavorato e noli di macchinari.

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a parte il fatto che l’aggiramento di fatto delle normative anti-mafia è cosa semplice a realizzarsi attraverso società pulite e gestite da prestanome puliti, ma viene un dubbio (cose che in realtà son da sempre certezze)…ma vuol dire che fino ad ora non essendosi sottoscritti protocolli specifici, le possibilità che la mafia entrasse in appalti tanto delicati era una realta?…e se si, perchè non raccontano le cose come stanno, questi signori della sogin?

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belisariate

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Jacques-Louis David, Belisario che riceve l’elemosina

Nucleare, Belisario (Idv): quale pausa, l’iter è concluso

23/03/2011 13:50

BAS   “Dodici mesi, un anno intero: è il tempo di cui ha bisogno il governo non per riflettere sulla pericolosità del nucleare, ma per far fallire i tre referendum. Ma quale pausa! Oggi si è completato l’iter legislativo per convertire l’Italia all’energia atomica“. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, commentando la moratoria prevista nel decreto correttivo sulla localizzazione dei siti. “Infatti, oggi sono state adottate dal governo anche le ultime norme che riattivano il nucleare in Italia che smascherano la moratoria per quello che è, una presa in giro. Alle lobbies che gravitano intorno al governo interessa che parta il progetto nucleare e la privatizzazione dell’acqua, ma a Berlusconi in fondo poco importa di energia e servizi essenziali, lui teme soprattutto il referendum sul legittimo impedimento”. “Alla pausa di riflessione non ci crede nessuno. Perchè -conclude Belisario – come si dice a Napoli, ‘Cà nisciuno è fesso!’ “

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concordo sul senso del lancio (certo non sulla buffonata finale che rivela quel tot di brodo culturale in cui cuoce l’idv)!!!

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