Sata Melfi, assemblee di Fim, Uilm, Fismic e Ugl su Ergo-Uas07/04/2011 16:33

BAS   Si terranno domani 8 aprile su ogni turno le assemblee di due ore convocate da Fim, Uilm, Fismic e Ugl per illustrare ai lavoratori della Sata di Melfi i contenuti dell’accordo siglato lo scorso 31 marzo sull’introduzione della nuova metrica Ergo-Uas nello stabilimento lucano del gruppo Fiat.
La prima delle tre assemblee è fissata per le 11,30 alla fine del primo turno. Le altre si terranno alle 14 e alle 22, rispettivamente all’inizio del secondo e terzo turno.

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mi risulta ostico comprendere perchè facciano ancora assemblee quando basta una telefonata del grande a.d. marchionne…ah, forse per trasmetterla in diretta?

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fatevi una domanda ed avrete una risposta

Confapi Matera su Fondo Regionale di Garanzia07/04/2011 15:49

BAS
Sono pochissime le banche che sinora hanno aderito al Fondo Regionale di Garanzia per gli investimenti, sottoscrivendo la convenzione con Sviluppo Basilicata.
Solo 6 banche, tutte locali tra cui diverse bcc
, – si legge in un comunicato – hanno raccolto l’appello lanciato dalla Regione e da CONFAPI Matera per dare alle imprese lucane la possibilità di usufruire dell’opportunità di accedere più facilmente al credito bancario per piccoli progetti di investimento, mediante la garanzia del Fondo regionale.
Dopo avere espresso apprezzamento per la sensibilità dimostrata da queste banche (i cui nomi sono sul sito web di Sviluppo Basilicata), CONFAPI Matera si chiede: ma i grandi istituti di credito dove sono? E le altre banche locali perché non aderiscono?
Il Fondo Regionale di Garanzia per gli investimenti ufficialmente è partito il 20 dicembre 2010, ma di fatto non è ancora operativo perché le convenzioni con le 6 banche sono state sottoscritte solo di recente e il plafond di 35 milioni di euro con un moltiplicatore 5 in grado di stimolare investimenti per 175 milioni è praticamente inutilizzato………..
Inoltre – rilancia CONFAPI Matera – è imminente la pubblicazione di un secondo Fondo Regionale di Garanzia, questa volta per le operazioni sul capitale circolante, cioè consolidamento dei debiti bancari a breve termine, liquidità e acquisto di scorte.
Questo Fondo, considerato il periodo di crisi, è ancora più importante del primo, perché sono molte le imprese in crisi di liquidità per i ritardati pagamenti della pubblica amministrazione o che hanno la necessità di allungare i tempi di restituzione delle esposizioni bancarie.
L’auspicio dell’Associazione è che questa volta le banche siano più sollecite e più compatte nell’aderire, altrimenti il lavoro fatto con gli uffici regionali e Sviluppo Italia sarà stato vano.

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nel titolo il commento…il fondo non è ancora partito!!!…poi francamente se qualcuno pensa che le grandi banche siano interessate ai progetti locali di un’economia dissestata da sempre, siemo fuori strada…da queste parti le acquisizioni delle piccole realtà bancarie locali da parte dei grandi istituti ha significato e significa solo drenare risparmio locale per trasferirlo altrove dove i rendimenti ed i rischi di insolvenza sono minori…una deprivazione ulteriore dell’economia locale privata del sostegno finanziario…tardivo l’intervento delle regione e soprattutto fuori luogo attuarlo attraverso lo strumento decotto di sviluppo basilicata (i cui asset abbiamo acquisito dalla defunta sviluppo italia a suon di milioni di euro per sistemare qualche “professionista” locale dello “sviluppo” a responsabilità molto limitata ed ultimamente qualche personaggio della val d’agri in cerca di migliori fortune)…alternativa?…quello che questo movimento declama da tempo come l’unica salvezza per l’economia regionale…la ciclizzazione territoriale…farà anche storcere il naso ai “liberisti” ed ai “internazionalizzatori ex globalizzanti”, ma l’unica strada rimane trattenere ogni risorsa nel ciclo locale dell’economia avendo come moltiplicatore non i numeri che sono nella fantasia dell’economia indicizzata, ma le persone, i cittadini, che grazie a quelle risorse sopravvivono ed intraprendono senza sogni di ricchezza, ma con obbiettivi concreti di poter vivere un domani vivere in una regione per il cui sviluppo non si sia sacrificato ambiente, territorio, salute…

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notizie importanti

Reali, Will e Kate abiteranno con Harry

Daily Mail: coppia reale decidera’ dopo dove andare a vivere

07 aprile, 16:06

(ANSA) -LONDRA, 7 APR – Kate Middleton e il principe William inizieranno la loro vita matrimoniale in maniera inconsueta: dopo le nozze il 29 aprile e la luna di miele condivideranno casa a Londra con il principe Harry. Secondo il Daily Mail, la coppia reale abitera’ a Clarence House, ex abitazione della Regina Madre, oggi residenza ufficiale del principe di Galles, della Duchessa di Cornovaglia e di William e Harry.

Condivideranno un appartamento con il fratello-cognato, fino a quando non avranno deciso dove vivere.

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Mazzeo (Idv): attendibili dati monitoraggio Eni?

 07/04/2011 13:55   Nell’interrogazione il presidente del gruppo di Idv chiede di conoscere “i dati analitici di tutti i sistemi di monitoraggio presenti nell’area del Centro Oli di Viggiano relativi al giorno in cui si sono verificati i casi di intossicazione”

ACR  “In merito all’incidente verificatosi al megaimpianto Eni di Viaggiano – afferma Mazzeo Cicchetti – che provvede a desolforare il petrolio che si estrae nella valle, ho presentato un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio e all’Assessore all’Ambiente nella quale si evidenzia che, in data 5 aprile 2011, si sono verificati casi di intossicazione a danno di 22 operai dell’Elbe Sud Italia, fabbrica situata a pochi metri dal Centro Oli. Il monitoraggio della qualità dell’aria nella zona del Centro Oli di Viggiano – continua Mazzeo Cicchetti .- è effettuato da un totale di 8 centraline fisse di cui una di proprietà dell’Arpab, una di proprietà dell’Agrobios, un’altra di proprietà dell’Eni e cinque situate all’interno dello stabilimento. L’azione di monitoraggio – specifica il consigliere – viene integrata anche dai dati provenienti dalle centraline mobili di Arpab ed Agrobios”.

“Dai primi dati della Commissione di inchiesta interna alla Regione – riferisce Mazzeo Cicchetti – emerge che vi è stato un aumento della concentrazione di idrogeno solforato (H2S) nell’area del Centro Oli di Viggiano e dalle notizie apparse sugli organi di informazione l’Eni, sorprendentemente e senza dare spiegazioni alternative, dichiara che non vi sono stati problemi ed anomalie, tanto che i valori relativi alle concentrazioni degli inquinanti monitorati non hanno evidenziato nessun livello di allarme, e che tali dati sono in contrasto con quelli dichiarati dalla Commissione regionale. Le rassicurazioni pervenute da parte del Governo regionale negli anni passati – afferma l’esponente di Idv – fino a quelle dell’ultimo Consiglio regionale del 5 aprile scorso (data dell’incidente al Centro Oli) sono basate sui dati delle centraline Arpab, Agrobios ed Eni”.

Il consigliere Mazzeo Cicchetti, alla luce di quanto esposto, interroga il Presidente della Giunta regionale e l’ Assessore all’Ambiente per conoscere: “i dati analitici di tutti i sistemi di monitoraggio presenti (Eni, Arpab e Agrobios) nell’area del Centro Oli di Viggiano, relativi al giorno in cui si sono verificati i casi di intossicazione, nonché quelli riferiti ai giorni precedenti l’episodio summenzionato ed ai successivi e quale attendibilità intende dare la Giunta regionale al sistema di monitoraggio ed alle centraline dell’Eni in considerazione delle evidenti contraddizioni dei dati a disposizione”.

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un altro allarmista?…un altro sciacallo?…assessore mancusi si faccia sentire!!!

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altre risate…

leggetevi questa “chicca” del direttore di basilicatanet (un “famoso” giornalista locale che da un quotidiano dalle cui pagine sembrava sempre voler rimarcare autonomia di giudizio è poi passato alla direzione del sito istituzionale, seguendo l’istinto evidentemente e non il valore dell’incarico affidatogli dal presidente de filippo)…buon divertimento!!!

Lettera ai lettori di Basilicatanet07/04/2011 12:01BAS  Cari Lettori
lo sforzo informativo che la Regione Basilicata sta mettendo in campo in questi ultimi mesi mira a due obiettivi: mostrare “il Palazzo” in modo quanto più trasparente, rendendo il più possibile accessibili ai cittadini le informazioni su quanto avviene all’interno e dare alla Basilicata una “voce” anche a livello nazionale per confrontarsi con altre istituzioni, in periodo di federalismo, ma anche con grandi player nazionali, come avviene, ad esempio, quando si parla di petrolio confrontandosi con compagnie la cui “potenza” comunicativa è evidente.
Una scelta di trasparenza dettata dai vertici della Regione che ha portato, da ultimo ieri, a rendere immediatamente fruibili dati e informazioni su quanto successo al Centro Oli di Viggiano.
Che questo non piaccia a tutti è più che comprensibile, naturale. Ma sarebbe interessante capirne il perché. Con le scelte fatte, la Regione sostiene la funzione di controllo dei giornali rispetto alla pubblica amministrazione, aumentando il numero di informazioni disponibili, limitandone, invece, il potere di intermediazione, vale a dire quello di rivendicare un merito solo per il dare o meno visibilità a qualcosa. Un potere non di poco conto e una funzione, quella “delegata” di trasparenza che costava non poco alla Regione.
Contro questo sforzo si è schierato (facendo una vera e propria campagna di stampa) un quotidiano che, nei cinque anni precedenti a questa scelta, pur essendo quello coi numeri di vendite e lettori più bassi, e l’unico a non averli certificati, aveva incassato più pubblicità di tutti, addirittura più degli altri due concorrenti sommati, una situazione che, invece, da due anni a questa parte si è riequilibrata sommandosi ad una radicale complessiva riduzione delle risorse investite in pubblicità. Questo mentre anche richieste di affidare non più a giornalisti lavoratori autonomi, ma a editori televisivi la realizzazione dei servizi Tv per il Tgweb di Basilicatanet non ha trovato accoglimento, in nome dell’autonomia della testata e del diritto dei colleghi a lavorare autonomamente.
Parallelamente a queste scelte è cresciuta un’attenzione anomala che non punta sull’ente ma sul suo ufficio stampa, anche ospitando opinioni di qualche anonimo “brigante” (così si firma) di cui sarebbe cosa utile conoscere l’identità per scongiurare i dubbi che le argute osservazioni e votazioni agli altrui cervelli non siano dettate da qualche risentimento, o peggio interesse.
Quanto qui riportato viene esposto per dovere di trasparenza nei confronti dei Lettori senza, invece, in alcun modo volersi sottrarre a tutte le attività di controllo che gli organismi della Regione Basilicata intendono mettere in atto, legittimamente e apprezzabilmente e per le quali, nelle opportune sedi, saranno fornite tutte le delucidazioni del caso.

Giovanni Rivelli
Direttore Ufficio Stampa Giunta Regionale – Basilicatanet—————————————————————————————————————-

e pensate che costui a matera ha “ordinato” ad una sua collaboratrice durante la copam (cito informazioni di testimoni che mi hanno riferito l’accadimento) di avvisare la polizia della presenza in sala di uno che “dava fastidio”, il sottoscritto (regolarmente registrato al desk dell’iniziativa), perchè avendo portato con sè delle mappe del petrolio lucano ricavate da dati unmig, quindi incontestabili trattandosi di dati ufficiali, e non avendole potute distribuire per proibizione dello stesso direttore-sorvegliante, si era seduto e semplicemente ascoltava le relazioni, attendendo poi di poter magari interloquire, come accaduto civilmente…ovviamente la polizia informata dalla gentile collaboratrice ed entrata nella sala, aveva potuto constatare che non vi era “pericolo alcuno e per nessuno”…questo per la cronaca, ma nei fatti concreti questo signor direttore fa il giornalista o il guardiano, il cronista o il portavoce?…e non farebbe meglio a dimettersi visto che cita democrazia e trasparenza ed i nostri comunicati non li pubblica mai?…ma per carità, nessuna richiesta di dimissioni o polemiche da parte mia…anzi, magari lo aiuto con questa pubblicazione a difendersi meglio…

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Comune Pz: interpellanza Imbesi su illuminazione pubblica07/04/2011 11:52

BAS  Il consigliere comunale di Potenza, Antonino Imbesi ha presentato una interpellanza urgente all’attenzione del Sindaco Santarsiero, dell’Assessore al Bilancio e dell’Assessore alle Politiche Energetiche relativa alla politica di spegnimento serale delle luci pubbliche che da qualche giorno mantiene la città nella totale oscurità.Imbesi ha fatto presente che la decisione, che probabilmente promana da una scelta di riduzione dei costi energetici, crea decisamente pericoli per giovani e meno giovani. Nella interpellanza Imbesi chiede all’Amministrazione cittadina di adottare con urgenza tutte le opportune misure atte a dare piena illuminazione in tutta la città nelle ore serali e notturne.

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dopo le esternazioni di becce (pdl) un altro pdl interpella su un argomento questa volta serio e reale, ma che dura da molto più tempo di quello indicato da imbesi (ognuno nota in rapporto al sonno ed agli orari di addormentamento o sveglia)…questo inverno dalle 4.30 all’alba le luci stradali della città capoluogo erano puntualmente spente in molti rioni…un altro segnale della “rovina” in cui versa la città

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Mollica: quali le cause intossicazione lavoratori Elbe Sud?07/04/2011 10:49    Il consigliere regionale Mpa ha presentato una interrogazione per conoscere le cause dell’incidente che ha coinvolto i lavoratori della Elbe Sud Italia e chiedere “l’impegno ad intraprendere azioni tempestive di accertamento delle responsabilità”

ACR  “Abbiamo appena discusso in Consiglio regionale, nelle sedute del 29 marzo e 5 aprile, di petrolio, ambiente e monitoraggio ed ecco che sui giornali si legge la notizia dell’intossicazione di venti operai, impiegati nell’Elba Sud, fabbrica adiacente al Centro olii di Viggiano, probabilmente dovute all’ennesima fuga di gas”. A dichiararlo il consigliere Mpa, Francesco Mollica, il quale riferisce che “proprio per conoscere le reali cause che hanno provocato l’avvelenamento di questi lavoratori ho presentato oggi un’interrogazione urgente, chiedendo se effettivamente, così come ci è stato più volte confermato dagli esponenti della Giunta regionale, l’impatto ambientale nelle aree interessate dall’ estrazione petrolifera è sotto controllo e quali azioni intende intraprendere il Governo Regionale per evitare in futuro il ripetersi di tali incidenti”.

Negli ultimi dieci anni – ricorda Mollica – la Regione Basilicata si è affidata solo all’Eni spa per il monitoraggio ambientale nelle zone dove si effettuano le perforazioni, la stessa Eni spa gestore dell’impianto denominato ‘Centro Oli Val d’Agri’ di Viggiano (Pz), ha installato una centralina per il monitoraggio della qualità dell’ aria in località ‘Masseria Puzzolente’ del Comune di Viggiano, svolgendo, dunque, il ruolo di controllore e controllato. Così dopo l’incidente la stessa Eni si affretta a smentire, con puntualità cronometrica, in modo categorico anomalie nei valori misurati di gas presso il centro olio di Viggiano. Nel mese scorso si è svolta, a Matera e Viggiano, la Conferenza Internazionale ‘Petrolio e Ambiente’ (COPAM 2011) per attestare che la Regione intende conoscere a fondo lo stato di salute del territorio e tracciare la via verso un nuovo sviluppo ispirato alla sostenibilità, sviluppo del territorio dove le attività petrolifere devono combinarsi con il benessere delle comunità e il rigoroso rispetto dell’ambiente naturale. A sentire le relazioni del Presidente della Giunta e quelli dell’Assessorato all’Ambiente della Regione è tutto sotto controllo, i dati delle centraline dell’Arpab e dell’Agrobios e di quelli delle fantomatiche stazioni di rilevamento della stessa Eni, sono sempre perfettamente nella norma, omettendo che le estrazioni petrolifere comportano la costante immissione in aria del famoso idrogeno solforato (H2S), il sotto-prodotto principale dell’opera di idro-desulfurizzazione del petrolio che da noi in Basilicata viene monitorato saltuariamente e che può avere effetti devastanti sulla salute. L’ H2S ad alte concentrazioni è un vero e proprio veleno, a basse dosi può causare disturbi neurologici, respiratori, motori, cardiaci e potrebbe essere collegato ad una maggiore ricorrenza di aborti spontanei nelle donne”.

“Ricordando che la vicenda in questione, coinvolge dei lavoratori per i quali è compito della Regione sorvegliare e monitorare la sicurezza sul posto di lavoro, pur apprezzando la tempestività con la quale il presidente de Filippo smentisce l’Eni tramite le rilevazioni dell’Arpab – conclude Mollica – chiedo di conoscere le effettive cause che hanno provocato l’intossicazione e l’impegno ad intraprendere azioni tempestive di accertamento delle responsabilità”.

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ma che strano, il consigliere mollica dice quanto diciamo da tempo sui monitoraggi e nessuno interviene per dire che fa allarmismo?…o che fa sciacallaggio?…assessore mancusi lei perde colpi o si sta occupando della sua difesa “politica” sul caso verdino (il personaggio del famoso videogioco da 83.000 euro “affidato” con incredibile velocità ad un giovane responsabile udc)?

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Pdl Singetta su divieto cumulo indennità 07/04/2011 10:27    Il consigliere regionale di Api presenta domani 8 aprile una proposta di legge di modifica degli articoli 1 e 11 della legge regionale n.38 del 2002, volta ad evitare il cumulo delle indennità e degli assegni vitalizi

ACR   “I recenti episodi, verificatisi anche in Basilicata, che hanno visto ex Consiglieri Regionali eletti al Senato continuare a percepire l’indennità di carica, nonostante, sia a livello nazionale che a livello regionale, la legislazione vieti, de facto, tali pratiche, impongono la necessità di definire in maniera più chiara la normativa che ne disciplina le modalità di percepimento che, nella nostra regione, sono regolate dalla L.R. 38/2002 “Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai Consiglieri regionali della Regione Basilicata”, a sua volta aggiornata dalla L.R. 20/2010”. È quanto affermato dal consigliere regionale, Alessandro Singetta, che ha indetto per venerdì 8 aprile, a partire dalle ore 11.30, presso la Sala 3 del palazzo del Consiglio regionale, una conferenza stampa nel corso della quale “sarà presentata la proposta di legge che intende apportare modifiche significative e necessarie agli artt. 1, comma 2 ed 11 della L.R. 38/02. “Con questa iniziativa legislativa – precisa l’esponente di Api – ho voluto sottolineare la necessità di rendere la normativa vigente a livello regionale più aderente al dettato costituzionale dell’art. 122, nonché dare un segnale preciso nei confronti della riduzione dei costi della politica, sempre più urgente in un momento di crisi generale come quello che stiamo vivendo.

“Questa proposte di legge, in sintesi, vuole rimarcare con forza, e rendere concretamente applicabile, il principio che, ove sopravvenga incompatibilità dovuta alla elezione in Parlamento, cessa il diritto al trattamento indennitario, ovvero resta sospeso fino a quando il Consigliere non abbia optato per il mantenimento della carica consiliare e come non sia possibile cumulare gli assegni vitalizi: non si comprende la ragione per cui i politici debbano, al contrario degli altri lavoratori, percepire la doppia pensione”.

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proposta interessante soprattutto alla luce dei citati esempi di doppia indennità percepita per qualche mese dai chiurazzi (pd), antezza (pd), di gilio (ex an ora fli) e latronico (pdl), indennità restituita (almeno a dichiarazione…poi toccherebbe verificare praticamente…qualcuno vuol farlo e commentare?), ma problema che rimane…mentre infatti sembra che in automatico l’elezione e la scelta di una carica elettiva rispetto alla precedente ricoperta debba portare ad una semplice chiusura dell’indennità relativa ed accesso alla nuova, la legge lascia aperta una finestrella lacunosa nella quale una volta operata la scelta, nell’attesa della surroga in carica di un nuovo consigliere, l’elettoo gli eletti in questo caso in parlamento continuano a percepire l’indennità, ma anche i relativi contributi previdenziali, le quote di tfr e via discorrendo (alla fine sono lavoratori come gli altri, no?)…certo parlare di doppia pensione mi pare troppo, trattandosi di pochi mesi, ma il problema rimane e certo una soluzione bisogna trovarla…purchè non siano i soliti pasticci che i consiglieri lucani sanno fare con la potestà legislativa, almeno a giudicare dalla quantità di leggi regionali impugnate e cassate dalla corte costituzionale

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risate a denti stretti…

Comune PZ: Becce presenta Odg su catarifrangenti07/04/2011 09:02

BAS  Il consigliere comunale del Pdl, Nicola Becce, ha presentato un ordine del giorno con il quale si propone l’installazione di dispositivi catarifrangenti per evidenziare le strisce pedonali e le rotonde della città.Tale provvedimento – a parere del consigliere- potrebbe garantire maggiormente l’attraversamento del passaggio pedonale in quanto, specie di notte, i fari delle autovetture fanno risaltare in maniera efficacissima tutto l’attraversamento grazie alla conformazione leggermente rialzata del catarifrangente. Per quanto riguarda le rotatorie, la segnaletica si rileva particolarmente efficace a causa del perimetro smussato che viene frequentemente sormontato dalle ruote dei veicoli con rischio di incidente.L’intervento potrebbe interessare un singolo lato oppure entrambi i lati della carreggiata e comunque per una spesa che non supera i 200 euro per attraversamento.

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verrebbe quasi da chiedersi come faccia un comune che non ha i soldi per ripassare di vernice le strisce a spendere 200 euro per ogni attraversamento (diciamo che ad occhio e croce a potenza ci saranno 1500 attraversamenti, quindi un totale di 300.000 euro)…non sarebbe meglio magari spendere tale cifra per una vernice da asfalto resistente e soprattutto riflettente?…risate a denti stretti allora…il signore in oggetto nella scorsa campagna elettorale tappezzò la città di manifesti 6×3 nei quali si autocandidava senza un partito, diciamo al miglior offerente…si offrì la pdl evidentemente ed oggi abbiamo cotanto consigliere ed ordini del giorno (che se passati positivamente al vaglio della conferenza dei capigruppo, obbligano alla discussione in aula)…ma visto che le cose che non vanno in città abbondano è necessaria anchge questa discussione? 

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Centro Oli Viggiano, primi dati da commissione d’inchiesta

06/04/2011 19:52    Irritazione delle vie aeree l’affezione riscontrata ai lavoratori. I campionatori passivi rilevano una variazione nelle concentrazione di H2S, ma comunque a livello di un terzo della soglia Oms. Si cercano le cause

AGR  Ha prodotto i primi risultati il lavoro della commissione di inchiesta interna alla Regione voluta dal presidente De Filippo su quanto verificatosi ieri sera nell’area ove sorge il Centro Oli di Viggiano.
Sul fronte sanitario, il Dipartimento Sanità ha appurato, da quanto certificato dalle cartelle cliniche di quanti sono stati soccorsi presso il Pronto Soccorso di Villa d’Agri che l’affezione diagnosticata è una “irritazione delle vie aeree” non essendo, invece, segnalati altri inconvenienti.
Sul versante delle cause scatenanti, grazie ad un tempestivo ed intenso lavoro posto in essere dall’Arpab
, sono già stati acquisiti i dati delle centraline fisse, inclusa quella che sorge a ridosso dell’area, e con campionatori portatili e passivi. Se i valori dei primi non hanno fatto rilevare variazioni significative dei valori di concentrazioni di inquinanti, due campionatori passivi (che rilevano le variazioni dei 10 giorni precedenti) hanno evidenziato un aumento delle concentrazioni di H2S rispetto alla situazione di normalità raggiungendo livelli di circa un terzo rispetto alla soglia di concentrazione prevista dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come odori molesti. Nel dettaglio, si è passati da qualche decimo di microgrammo al metro cubo a 2,7 microgrammi, a fronte della soglia di valore molesto stimata dall’Oms in 7 microgrammi al metro cubo.
Il lavoro della commissione andrà comunque avanti nei prossimi giorni, con l’opera parallela di Arpab e Asp, sia per ricercare cosa abbia prodotto questo innalzamento, sia per verificare le condizioni di sicurezza sul lavoro nelle imprese che operano nell’area. Le risultanze del lavoro saranno immediatamente rese note alla popolazione.

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non so a voi, ma a me viene quasi da ridere…gli operai si saranno sentiti male forse per auto-suggestione, poichè essendo i dati di rilevamento ad un terzo della soglia di odori molesti (quindi puzza di zolfo, che nel caso dell’H2s è già nociva) nulla avrebbe potuto provocare malori…eppure i malori ci sono stati, lievi per fortuna e temporanei, e quindi?…è del tutto evidente allora che qualcosa non funziona, come da anni denunciamo, se quei livelli riscontrati non sono tali da provocare malori…che siano le medie giornaliere il problema?…una emissione va calcolata al momento dell’emissione stessa, non diluita nella concentrazione giornaliera…le centraline vanno posizionate nella giusta posizione in rapporto ai venti dominanti…le tarature magari andrebbero ricontrollate…insomma, non la faccio lunga, ma come anticipato ieri è come sempre “tutt’apposto”!!!…

ma come si permettono questi operai di sentirsi male, signora contessa?…

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