Le bellezze storiche della Val d’Agri tornano a splendere

08/04/2011 13:40

L’edilizia di culto del P.O. ha permesso la ristrutturazione di chiese di pregio che da anni testimoniano la storia del territorio AGR   Le chiese della Val d’Agri, uno dei più antichi patrimoni artistici della Basilicata, sono tornate a nuova vita, abbinando al carico di testimonianza storica un livello di sicurezza delle strutture per i fedeli e visitatori, e di conservazione dei reperti artistici forse senza pari nel Paese.
Sono 48 gli interventi effettuati nell’area interessata dai benefici delle royalty del petrolio per ridare splendore al beni architettonici religiosi e favorire lo sviluppo turistico dell’area. Interventi come il restauro della cuspide del campanile, la realizzazione dell’intonaco a calce per la facciata principale, un nuovo impianto elettrico per la Chiesa Santa Maria Assunta di Gallicchio risalente al 1324; o come i lavori di manutenzione straordinaria della Chiesa S.S. Rosario di Tramutola costruita nel 1575. Insomma un quadro talmente differente rispetto a quello con cui si fa i conti generalmente per il patrimonio artistico italiano, tra tagli di bilancio, ritardi della burocrazia e disattenzioni incomprensibili che portano a casi come quelli della Casa dei Gladiatori di Pompei o della Torre di Pavia.
I lavori che hanno interessato il patrimonio di edilizia di culto in Val d’Agri, finanziati dal Programma Operativo Val D’Agri-Melandro-Sauro-Camastra, nell’ambito della tematica A “Riqualificazione dei centri urbani”, fanno parte del programma speciale riservato all’Edilizia di Culto e hanno visto il coinvolgimento di più soggetti attuatori, dai comuni alle diocesi e al Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac) in una logica di progetto di “area vasta”.
Sono proprio i fondi derivanti dalle royalty che hanno permesso al Ministero di rifare l’impianto elettrico e contrastare la formazione di umidità lungo le pareti interne della Chiesa di San Vitale di Armento che conserva l’urna con i resti dell’omonimo santo basiliano, testimonianza dell’importante passaggio dei monaci bizantini nella bassa e media Val d’Agri. Ed ancora il restauro della struttura esterna della Chiesa Madre di Spinoso al cui interno è possibile ammirare notevoli dipinti e pregevoli altari lignei del ‘700 con una tela raffigurante la Madonna del Carmine ed anime purganti ad opera del pittore Antonio Francesco Delfini.
Un elenco di progetti che ha interessato l’intero patrimonio architettonico presente sul territorio, coinvolgendo le chiese più antiche e quelle costruite negli ultimi due secoli che necessitavano di lavori di manutenzione. L’azione sinergica ha reso e sta restituendo fruibilità ai segni storici della valle, non solo per i residenti ma anche per i turisti che arrivano sul territorio e spesso ignorano le bellezze presenti. Un insieme di interventi che vede coinvolti tutti i comuni del P.O. Val d’Agri e dimostra una spesa, al 31 dicembre 2010, per oltre l’80 per cento delle risorse con un incremento del 10 per cento rispetto all’anno precedente.Quasi tutti gli interventi sono stati conclusi con un’economia di spesa che ha permesso di reinvestire le somme in maniera adeguata per il bene dell’opera architettonica.
Prendendo atto dello stato di attuazione della prima fase del programma, la Regione Basilicata ha approvato il finanziamento di ulteriori due tranche del programma, da realizzarsi in un’unica fase, per un importo complessivo di 4.280.000 euro. Una scelta volta a confermare l’impegno assunto per la conservazione di ciò che la storia ha regalato alla valle, la messa in sicurezza del patrimonio esistente e la maggiore divulgazione dello stesso perché il passato diventi un’occasione di crescita per il futuro.

Po Val d’Agri: lavori edilizia di culto eseguiti – scheda08/04/2011 13:52

AGR  Ammontano a 7 milioni di euro i fondi che il Programma Operativo Val d’Agri ha assegnato per la prima fase di riqualificazione del patrimonio architettonico religioso del territorio, e 4.280.000 quelli per la seconda. I lavori come si evince dalla tabella sottostante, riferita alla prima tranche, sono stati eseguiti da diversi soggetti attuatori: comuni, diocesi, e Ministero per i beni e le attività culturali.

document_file_551520.doc—————————————————————————————————————-commenteremo in seguito questo “pippotto” retorico…per ora mi piacerebbe che fossero i residenti nei comuni interessati a dire la loro sulle “economie”, su chi ha eseguito i lavori, su come sono stati realizzati…lascerò spazio proprio a questi non pubblicando altri articoli per oggi

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Potenza: da lunedì 11 asfalto su alcune strade cittadine08/04/2011 14:08

BASDa lunedì inizia asfalto in alcune vie della città Inizieranno lunedì prossimo 11 aprile con l’asfalto in Via Ionio, Via Tirreno compreso il Serpentone, i lavori di manutenzione straordinaria della viabilità urbana.
Martedi 12 e mercoledi 13 inizierà la fresatura del vecchio asfalto a Rione Lucania e in tutta via Grippo.
L’unità di direzione Urbanizzazione e Viabilità ha individuato alcune arterie stradali cittadine che avevano bisogno di una manutenzione straordinaria:

– Via Messina, viabilità di collegamento con Via Ancona;
– Via Ancona, tratto incrocio rione Malvaccaro;
– Via Ionio, viabilità principale e tratto interno al rione;
– Via Tirreno viabilità principale;
– Via L. da Vinci, tratto fino alla scuola elementare;
– Rione Francioso, tratto interno al rione;
– Via Grippo, viabilità principale;
– Corso Garibaldi, tratto adiacente palazzo degli uffici;
– Bucaletto e tratti vari

Gli interventi previsti per una spesa totale di 400.000 € consistono, per la maggior parte dei casi, nella fresatura del manto di conglomerato bituminoso presente degradato, nella risagomatura del corpo stradale con materiale arido stabilizzato e con conglomerato bituminoso tipo Binder in modo da rinforzare il sottofondo, rialzo ed eventuale sistemazione dei vari pozzetti presenti sulla sede stradale, e nel successivo rifacimento del manto di usura.

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era ora si direbbe…ma rimane un ma…perchè la qualità dell’asflato usato è tanto scadente da rendersi necessaria una simile operazione almeno una volta ogni due anni?…in nord europa con temperature e ghiaccio di sicuro maggiori della pur fredda potenza, gli asfalti hanno tendenza a durare di più…che sia questione della qualità dell’asfalto utilizzato?…mettiamoci nei panni di chi fatto bene un lavoro, rischia di non poterlo poi manutenere con una certa regolarità…quei 400.000 euro suggeriscono qualcosa?…del resto è storia tutta italiana l’uso di materiali scadenti per potersene poi occupare in seguito

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Elbe Sud, assemblea lavoratori: prevenire rischi per salute08/04/2011 13:25

BAS  Si è svolta ieri, presso la Elbe Sud di Viggiano, l’assemblea dei lavoratori alla presenza di CGIL Potenza, FIOM Basilicata e UILM Basilicata.
L’assemblea – si legge in un comunicato diffuso dalla camera del Lavoro Cgil di Potenza – ha determinato la necessità di attivare un coordinamento con i lavoratori delle altre aziende dell’area industriale di Viggiano, al fine di definire una piattaforma generale che attiene alle questioni della prevenzione dei rischi sulla salute. I primi punti alla base del protocollo, che dovrà essere condiviso con l’ENI la Regione Basilicata, sono: attivazione di un piano generale di emergenza; sorveglianza sanitaria per tutti i lavoratori dell’area, riferito ai rischi del centro oli; attivazione di un monitoraggio permanente dei rilievi delle emissioni; presidio stabile dei vigili del fuoco; presidio fisso dell’ARPAB; presidio del 118.
I contenuti di questo protocollo devono essere inseriti in un contratto di sito che dovrà avere valore per tutti i lavoratori impegnati delle attività estrattive all’intero del centro oli.
In questo senso, alla luce delle decisioni che il consiglio regionale ha assunto in materia di estrazioni petrolifere e ricontrattazione dell’accordo Stato Regioni, – conclude la nota sindacale – chiediamo che la Regione consideri le nostre richieste come imprescindibili rispetto alla definizione di qualunque accordo in materia.

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piano di emergenza che nei fatti non esiste perchè la popolazione non ne ha contezza…questo recita la legge!!!

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Presentata pdl Singetta su divieto di cumulo indennità

08/04/2011 12:41

Conferenza stampa del consigliere di Api, Alessandro Singetta, per presentare la proposta di legge di cui è promotore su “Modifiche all’art. 1, comma 2, ed all’art.11 della L.R. 38/02, così come aggiornata dalla L.R. 20/10”

ACR  “La proposta di legge – ha sottolineato Singetta – intende modificare l’articolo 1 della legge regionale n. 38 del 2002, ‘Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai consiglieri regionali della Regione Basilicata’, aggiornata dalla legge regionale n. 20 del 2010, con l’introduzione del comma 2 bis all’interno del quale si prevede che, nel caso in cui il consigliere regionale venga eletto, nel corso del suo mandato, presso una delle due Camere, la corresponsione dell’indennità sia sospesa automaticamente dal momento della proclamazione degli eletti. Nel caso in cui il consigliere regionale dovesse, invece, optare per la carica consiliare, gli saranno nuovamente corrisposte le somme non percepite durante i mesi di emissione del provvedimento di sospensione (maggiorate degli interessi al tasso legale) e l’indennità di carica. L’articolo 11, invece, viene modificato nel senso di prevedere la non cumulabilità dell’assegno vitalizio con analoghe misure economiche erogate dalla Camera dei Deputati o dal Senato della Repubblica, ciò al fine di sancire il divieto di cumulo delle due pensioni. E’ prevista, naturalmente, la restituzione in favore degli aventi diritto delle somme versate a titolo di contributi nel caso in cui l’assegno vitalizio sia quello erogato da una delle due Camere”. Nel corso della conferenza stampa è stato sottolineato come, nell’attuale contesto politico ed istituzionale che, anche in Basilicata, ha conosciuto il fenomeno delle cosiddette ‘doppie indennità’ percepite da ex consiglieri regionali dopo la loro elezione in Parlamento, si rende necessario ed irrimandabile rivedere, con opportuni correttivi, la legge regionale n. 38 del 2002 che all’articolo 1, stabilisce che ‘la corresponsione dell’indennità di carica decorre dal giorno in cui ogni consigliere regionale è stato convalidato in qualità di eletto e sino al giorno precedente alla convalida dei consiglieri regionali eletti della nuova legislatura, salvo che, per una qualsiasi ragione, la carica sia ricoperta per un periodo inferiore. Per lo stesso periodo i consiglieri esercitano le loro funzioni ed acquistano i diritti e le prerogative inerenti alla carica’. Nulla si dispone, invece – è stato precisato – per i casi in cui consiglieri regionali vengano eletti in Parlamento, pur essendo chiara (e normativamente disciplinata) l’incompatibilità tra le due funzioni.“Si rende, quindi, necessario – ha affermato Singetta – disciplinare in modo più chiaro, a livello normativo regionale, il caso in cui un consigliere regionale venga eletto alla Camera dei Deputati o al Senato della Repubblica, dal momento che, se a livello legislativo nazionale è la Costituzione a sancire, all’articolo 122, che ‘nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento o ad un altro Consiglio regionale o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento Europeo’, a livello di legislazione regionale manca una norma che, seguendo il dettato costituzionale, postuli e renda applicabile al caso concreto l’esistenza di un conflitto funzionale (che si configura come incompatibilità) fra la carica di Parlamentare e quella di Consigliere Regionale sotto il profilo del divieto del percepimento della doppia indennità”.

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mi pare abbastanza chiaro e credo che non ci sia alcun bisogno di commenti…è, come dicevo ieri commentando un lancio di preparazione alla conferenza stampa, una lacuna della legge in cui purtroppo si inserisce la variabile dell’onostà personale dell’eletto che, se è persona per bene, non incassa l’indennità e comunica all’istituto previdenziale la non disponibilità a percepire i ratei di contribuzione relativi per la pensione…se è onesto, se è furbo, come invece accaduto recentemente, se ne sta in silenzio, e quando scoperta la cosa, se ne viene fuori con la beneficenza che con quelle somma avrebbe fatto e per le quali nessuno potrebbe chiedergli uno “scontrino”…vedremo cosa accadrà quando sarà discussa in consiglio ed eventualmente votata!!!

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