Nota stampa di comunità lucana-movimento no oil

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Multa ARBEA da 86 milioni: cosa c’entrano gli agricoltori?

 

Circola notizia, ripresa da stampa locale, secondo cui, a seguito degli 86 milioni di euro di sanzione irrogati allo stato italiano per la gestione ARBEA, sarebbero “gli agricoltori lucani che rischiano di non vedersi trasferiti diversi fondi”. Tale notizia ci appare infondata sulla base di lettura del documento “ares807683.pdf”, inoltrato il 12/10/10 dalla DG Agri della Commissione Europea ad AGEA e Min. delle Politiche Agricole (MiPAAF) – documento reperibile digitando “ares807683” nei motori di ricerca.

 

Il documento specifica che la sanzione è inflitta per inadempienze della gestione ARBEA (comprese generose indennità mensili rappresentate dalle “POC”, Posizioni Organizzative Complesse) reiterate fra 2007 e 2009 ai “criteri per il riconoscimento” di cui all’All. I del Reg. (CE) 885/2006, e che non sono sanabili a posteriori, specificandosi che la Commissione, “senza pregiudizio alcuno per ulteriori rettifiche finanziarie dal 2010 in poi”, si riserva di riproporre la sanzione anche se la procedura stragiudiziale che la Regione persegue per ridurre la sanzione e l’eventuale procedura giudiziale presso la Corte di Giustizia Europea dovessero portare ad una riduzione effettiva di tale sanzione.

 

Lasciamo l’attribuzione delle responsabilità alle procedure stragiudiziali e giudiziali in atto. Stupisce che si possa pensare a “rivalse” sui fondi percepiti dagli agricoltori, laddove il documento specifica a chiare lettere che la sanzione assume forma di mancato rimborso da parte della Comunità Europea, forfettariamente (giusto Doc. VI/5330/97) del 25% di quanto erogato da ARBEA fra 2007 e 2009 – e dovremmo essere contenti che questo “ente” eroghi così poco, considerando che la gran parte delle erogazioni, sono pagamenti per la “Domanda Unica”, in delega interamente dall’AGEA nazionale, laddove la situazione delle erogazioni per lo “Sviluppo Rurale” è invece desolante.

 

Il quadro è così preoccupante. I soldi sono stati erogati agli agricoltori, la Commissione si rifiuta di rimborsare con fondi propri, fino a concorrenza degli 86 milioni, quanto già erogato, e dunque, spetterebbe a Stato e Regione “coprire” il mancato rimborso da parte dell’Unione Europea (a dirla tutta a subire la sanzione è stata l’”Autorità Competente”, Reg. (CE) 1290/2005, dunque il MiPAAF, quindi lo Stato). E Se lo Stato potrebbe anche rinunciare alla pretesa risarcitoria nei confronti della Regione Basilicata, che è colpevole di aver mantenuto artificialmente in vita ARBEA, è difficile che le altre Regioni decidano di accollarsi tale perdita da imputare alla gestione di ARBEA.

 

Non è poi obbligatorio che la “rivalsa” statale si abbia sui fondi per l’agricoltura potendosi decidere, a nulla ostando le normative, di tagliare quelli per infrastrutture, sanità o enti locali, anche se appare logico che la perdita sia imputata all’agricoltura. Tuttavia non si comprende per quale motivo a “coprire” la perdita debbano essere gli agricoltori, visto che la sanzione è stata irrogata per inadempienze di gestione ai “criteri per il riconoscimento” di cui all’Allegato I del Reg. (CE) 885/2006, ovvero alle otto “aree-chiave” (struttura organizzativa, risorse umane, delega di funzioni, attività di controllo, monitoraggio continuo mediante Controllo Interno, comunicazione, sicurezza dei sistemi informatici ed “internal audit”) con le cui inadempienze cosa c’entrano gli agricoltori, soggetto peraltro mai nominato nel documento “ares807683.pdf”?

 

Non è a pensabile che il paventato “rischio” per gli agricoltori lucani di “non vedersi trasferiti diversi fondi” si traduca in un recupero delle somme erogate, anche in virtù della scarsa efficienza ARBEA nell’effettuare “recuperi” tramite il proprio “Registro Debitori”, quindi ci si chiede quale sia il reale peso della stessa notizia, forse una giustificazione atta a mascherare la nostra cronica incapacità di spesa comunitaria, ulteriori ritardi nei pagamenti, piuttosto che altri meccanismi su cui sarebbe ora che le autorità competenti indaghino? Comunità Lucana – Movimento No Oil sin da ora si dichiara disposta ad accogliere segnalazioni degli agricoltori lucani sulla materia.

 Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil

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Giornata del Turismo: le proposte di Unioncamere

26/04/2011 13:08

BAS  Sinergia e programmazione,per migliorare la dotazione dei servizi e la qualità dell’offerta, rappresentano la strada da seguire per rendere competitiva l’offerta della Basilicata sul mercato delle vacanze. Sono gli argomenti illustrati oggi a Matera dalla Presidenza di Unioncamere, nel corso della giornata regionale del Turismo.
Perseguire – la strada del fare sistema tra soggetti pubblici e privati – secondo Unioncamere – è un percorso irrinunciabile se vogliamo essere competitivi, superando i limiti di una offerta che chiede il potenziamento di infrastrutture e di risorse adeguate per gli investimenti legati all’innovazione e alla competitività. Lo dimostra il protocollo di intesa, tra Comune di Matera , Camera di Commercio, Apt, Ente Parco, Fondazione Zetema, e altri che ha consentito di attivare con successo nei Sassi un Centro di informazione e accoglienza turistica. Vanno messe in rete risorse per ottimizzarle al meglio, lavorando per tempo alla programmazione di tutta una serie di fattori che possano rendere appetibile tutto l’anno l’offerta. E per farlo occorre investire, secondo una scala di priorità, su realtà e situazioni che rappresentano per la Basilicata una carta vincente sul mercato internazionale delle vacanze. La decisione e la scelta della Regione Basilicata, di tenere a Matera la giornata internazionale del turismo, rappresenta un riconoscimento a quanto i Sassi rappresentano da alcuni anni a livello internazionale, con la crescita costante di flussi turistici che ha segnato nel 2010- secondo studi di Unioncamere- un incremento del 21,7 per cento delle presenze e del 23,9 degli arrivi. L’impegno di tutti è di favorire questo processo innestando sul volano Matera l’offerta diversificata e qualificata dell’intera Basilicata, che ha potenzialità notevoli nelle aree e località delle province di Matera e Potenza’.
Evidenziato anche il lavoro svolto dal Centro Studi Unioncamere di Basilicata per conto dell’Osservatorio turistico regionale, che ha realizzato un lavoro sui Caratteri e tendenze dell’imprenditorialità alberghiera in Basilicata. “Occorre lavorare –secondo Unioncamere – su una maggiore integrazione tra servizi pubblici e privati, senza dimenticare le questioni già citate sulle carenze delle infrastrutture di trasporto e comunicazione, quelle della fiscalità e di un coordinamento delle attività promozionali. Un aspetto importante viene dalla concertazione e l’attivazione dei Piot rappresenta una fase interessante che occorrerà seguire e sviluppare. Credo,inoltre, che uno dei banchi di prova sul quale lavorare sia la candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019. Sono in corso,inoltre,le iniziative delle Camere di commercio legate ad aspetti importanti dell’offerta come la Dieta mediterranea, Assonautica, l’accordo con l’Apt per la gestione di infopoint, le attività di promozione per fiere e manifestazione all’estero, che possono contribuire in concreto al rilancio dell’economia lucana’’.

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non leggiamo purtroppo alcuna proposta concreta!!!…ed inoltre il dato citato sulle presenze non ci pare contenere l’unico elemento davvero valido per comprendere la composizione del flusso turistico, il dato medio di permanenza per turista, che rimane l’elemento debole del nostro sistema…se poi a questi dati citati dovessimo anche aggiungere che i numeri dell’una tantum turistica del natale d’amore (una sola serata) comunque svoltosi nel 2010 non ci paiono concludenti ad un calcolo sulle presenza, vedremmo che tali numeri rimangono esigui (o per lo meno nel caso di matera sotto una ragionevole soglia di presenze per l’unicum che questa città rappresenta nel panorama europeo e non solo) come quelli degli anni precedenti

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cine-info di servizio

Cortometraggi, a Matera “La Notte dei Corti Viventi”26/04/2011 12:59BAS    Venerdì 29 aprile 2011 alle ore 21 presso il CineTeatro Duni di Matera va in scena La Notte dei Corti Viventi 6, le sesta edizione della rassegna di cortometraggi della Città dei Sassi.
Oltre una ventina i cortometraggi pervenuti alla direzione artistica della Notte dei Corti Viventi 6, che quest’anno, più di altre volte, – spiegano i promotori in una nota – ha dovuto scegliere fra opere audiovisive di altissima qualità. Ricco e variegato il programma della serata: dai videoclip musicali (come la rivisitazione della “Cupa Cupa” ad opera di Saverio Pepe e i Timidi), alle opere inedite di Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi (autori di cliccatissimi video su Youtube), fino a “Stand by me”, cortometraggio del regista Giuseppe Marco Albano candidato al David di Donatello 2011.
Di seguito, in dettaglio, i titoli dei corti ed i nomi dei registi selezionati:
Durante la serata, nel foyer del Cinema Duni sarà allestita la mostra fotografica a cura di Giuseppe Scandiffio dal titolo “Bambini Perduti”, un reportage sulla condizione degli orfani della “Casa Familia” di Quelimane in Mozambico.

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quali politiche?

Giornata Turismo, le politiche della Regione

26/04/2011 12:02Le strategie messe in campo dal Dipartimento Attività Produttive AGR    Il turismo si alimenta di risorse e beni pubblici che chiamano in campo la responsabilità di molteplici attori e che attengono a fattori di contesto e di qualità della vita che condizionano sempre più le scelte del turista odierno. Si tratta di risorse ed attività che attengono alla creatività sociale: attività culturali, sportive, iniziative e servizi di vario genere e natura e che riguardano sempre più l’industria della comunicazione e della cultura. Questa visione d’insieme mostra la complessità del tema e le sue molteplici variabili sulle quali la Regione Basilicata, attraverso il Dipartimento Attività Produttive si sta cimentando. In questo contesto i Progetti integrati territoriali (Piot) rappresentano un esperimento di più avanzati modelli di relazione territoriale tra diversi attori che intendono fare sistema per allocare al meglio le risorse regionali disponibili per il turismo. La Basilicata è inoltre anche turismo escursionistico. Si tratta di un fenomeno rilevante, soprattutto di origine pugliese, che molto concorre a far quadrare i conti e a sostenere il reddito di molti operatori. Anche Matera ha un ruolo ben definito attirando una qualificata platea di visitatori in città. Inoltre insiste in Basilicata come altrove un fenomeno delle seconde case, di non trascurabile rilevanza, venuto peraltro alla ribalta internazionale con un articolo del Finacial Times che evidenziava il crescente numero di stranieri che acquista case da noi. Ma il turismo ha bisogno oltre che di consapevolezza e di legittimazione, anche di audacia e concretezza. La stessa esperienza dei Piot può ancora essere recuperata come metodo di concertazione finalizzato alla creazione di concreti sistemi turistici locali. La Basilicata turistica è solo all’inizio nel suo ruolo di player sul mercato turistico, e non dappertutto e con la stessa intensità è organizzata e pronta per corrispondere alle esigenze del turista contemporaneo. C’è da attendersi quindi azioni conseguenti a partire dalla sfera locale. Il Pollino ad esempio pur mostrando capacità di recupero di quote di mercato negli ultimi anni ha certamente bisogno di ulteriori energie imprenditoriali. Il Vulture-melfese, il cui potenziale è a tutti noto, paradossalmente stenta più di altri sistemi a decollare e sembra pagare difficoltà a fare sintesi e sistema. Il tema della governance è un problema che riguarda anche il potentino. In fase di costruzione, di implementazione appaiono i territori dell’Alta e bassa Val d’Agri, del Melandro e del Marmo Platano, come dell’alto Bradano e della parte più interna del materano dove il turismo muove i primi passi come dimensione complementare delle tradizionali attività agricole. Tra i punti di forza si evidenziano, come a tutti noto, il Metapontino e Matera. Sulla questione dell’accessibilità la condizione di stallo obbliga invece a ricercare nel miglioramento dei trasporti su gomma con gli hub aereoportuali pugliesi e campani la via maestra da perseguire nel breve periodo. Nell’agenda degli ultimi governi regionali la questione turistica è dunque entrata a pieno titolo. Il piano turistico regionale e la riforma del sistema turistico avviato con la riforma dell’Apt sono la concreta dimostrazione di questa nuova proiezione. La crisi economica e finanziaria non ci consente di mettere a disposizione il volume di risorse che pure occorrerebbero. Per questo motivo è necessario costruire reti di impresa, modelli avanzati di cooperazione pubblico-privati e determinare priorità negli interventi possibili. Occorre però che a questa spinta alla razionalizzazione, riorganizzazione, della sfera pubblica a livello regionale corrisponda una ulteriore e vigorosa riorganizzazione e ristrutturazione di quella privata che renda sempre più tangibile e visibile il fermento.—————————————————————————————————————-

credo sia inutile ogni commento. avendo già dato alcune risposte in un precedente articolo proprio ai piot che qui vengono citati per quello che non sono affatto, per le motivazioni sempre precedentemente esposte…in questo lancio non si parla di politiche, ma si elencano problematiche a cui non esiste risposta e non viene fornita neppure una chiave interpretativa che nel caso val d’agri sarebbe pur facile individuare nell’aver postato ogni risorsa sul settore del petrolio (che con il turismo, nonostante le dichiarazioni di qualche mentecatto, tra sindaci e presidenti di pro-loco, a riguardo di un turismo delle estrazioni che parrebbe non attendere altro, premendo vigorosamente ai nostri confini, che qualcuno apra la strada alla visione poco edificante dell’estrazione e trattamento del greggio)…ma quello della val d’agri è solo un esempio poichè l’elenco delle “deficienze” (intendetele come volete) sui nostri territori in tema turistico e di sostegno allo stesso sono abissali, storicizzate e soprattutto coattive nella ripetizione dell’errore…quello di non aver capito per nulla quali potrebbero essere le reali motivazioni che spingerebbero i turisti a visitare la basilicata per tempi leggermente più lunghi di quel “mordi e fuggi” che invece è la realtà dei numeri che vengono citati come in aumento

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Consulenze Apt, interrogazione di Rosa (Pdl)

26/04/2011 11:48Il consigliere regionale del Popolo della libertà chiede al presidente De Filippo lumi sui contratti di consulenza instaurati nel 2010 presso l’Azienda di promozione turistica della Basilicata diretta da Gianpiero Perri

ACR “Che la Lucania sia la terra delle long list – afferma Rosa – ormai è un dato certo, dalla Regione Basilicata ai vari Enti, tutti ne hanno una propria più o meno lunga. Ma poi quando si scelgono, i professionisti sono sempre gli stessi. Durante l’anno 2010 – riferisce Rosa – l’Apt ha attivato 11 incarichi di collaborazione selezionando i nominativi dalla sua long list, che si compone di quattro settori (assistenza tecnica, comunicazione, promozione, studi e statistica) suddivisi in vari profili professionali, complessivamente 978 professionisti. Leggendo il dettaglio delle convenzioni formalizzate, risalta subito che tra i professionisti selezionati vi è Salvatore Capezzuto, residente a Napoli, cui è stato affidato l’incarico di “componente dello staff di supporto al Direttore generale con il ruolo di capo di gabinetto”. “Un incarico di prestigio – ricorda il consigliere regionale – che le è stato conferito in data 15/10/2009 con deliberazione numero 186 del 2009 per il periodo 15/10/2009 – 14/4/2010 per un compenso pari a 36.352,80 euro, reiterato con la delibera n. 76/2010 del 6/4/2010 per il periodo 15/4/2010 – 31/7/2010 per un compenso di 21.621,60, euro e la delibera n. 157/2010 del 3/9/2010 per il periodo 3/9/2010 – 31/12/2010 per un compenso pari a 24.710,40 euro, per un totale di euro 82.684,80 euro. Inoltre, dal sito istituzionale dell’Agenzia si evidenzia che con la delibera numero 44 del 24/3/2011 è stato rinnovato l’incarico per il periodo 24/3/2011 – 31/12/2011 con un compenso di euro 33.412,50”.

“Siamo convinti – commenta Rosa – che tutte le scelte effettuate dal Direttore Perri, così come previsto dalle norme regolamentari, siano poste in essere nel rispetto della meritocrazia e della professionalità, riconoscendo l’indubbio sforzo intellettuale necessario per scegliere i 7 professionisti sui complessivi 978. Ma la collaborazione per l’incarico di capo di gabinetto del Direttore generale che presuppone un’attività lavorativa continuativa e pressoché quotidiana, ha colpito la nostra curiosità poiché dal curriculum di Salvatore Capezzuto emerge che nel 2009 e 2010, contemporaneamente all’incarico presso APT di Basilicata, lo stesso ha erogato ulteriori nove prestazioni di assistenza tecnica presso la Regione Campania, la Regione Calabria e la Regione Basilicata”.

“Perciò, tra le altre cose, abbiamo chiesto dal presidente De Filippo quale sia il ruolo effettivo di Capezzuto previsto dal contratto, specificando poi le mansioni reali della collaborazione, e quale sia (2009,2010,2011) la sua concreta presenza fisica presso l’Apt di Basilicata per lo svolgimento del ruolo di capo di gabinetto, possibilmente documentata e comprovata. Chiedendo anche delucidazioni sui motivi hanno portato al conferimento di detto incarico ad un consulente esterno residente fuori regione e contemporaneamente impegnato in diverse attività in più Regioni ed Enti e come mai a parità di funzione “capo di gabinetto” per i 13,5 mesi (2009,2010) è stata corrisposta una retribuzione media mensile di 6.124 euro mentre per l’anno 2011 (10,5 mesi) una retribuzione media mensile di 3.182 euro”.

”Sicuramente – conclude l’esponente del Pdl – la scelta dell’Apt si basa sulle indiscusse capacità professionali di Capezzuto, dimostrate anche dalla circostanza che si riesce a svolgere un ruolo così importante quale quello di capo di gabinetto ed al contempo tante altre attività di rilievo. Ma sorge spontanea una domanda: tra i 978 professionisti non vi erano lucani con le medesime qualità e con maggiore tempo da dedicare al turismo lucano? Siamo certi che Perri, in completa autonomia, abbia fatto la scelta migliore”.

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un vero peccato che rosa sia del pdl, partito notoriamente di peones berluskonisti che in questa regione non si è mai distinto per particolare accenti di “minoranza” e che certo lascia molto a desiderare nella sua veste nazionale cucita addosso ad un signore imbarazzante persino come impiegato di un sexi-shop…ma oltre queste considerazioni di carattere generale, rosa indica spesso temi importanti ed in questa pomposa giornata dedicata al turismo lucano, emerge dalla sua nota un sapore leggermente clientelare che il consigliere ben descrive, seppur in tono assolutamente corretto (si fanno domande in consiglio, seeppur qualche ironica frase ci sta tutta)…la gestione perri dell’apt è infatti non solo vergognosa rispetto ai risultati che ci pare finiscano tutti nelle numerose fiere in cui l’apt piazza i suoi banchetti per i quali non è mai noto quali siano le spese, nelle sue rappresentanze e corrispondenze per le quali idem, per i suoi obiettivi dei quali invece nulla, ma proprio nulla è dato sapere, ma oggi appare anche “venata” di quei sottili meccanismi che sono ben condensati nell’incarico a costui e nei danari che per tale incarico costui percepisce (a carico nostro, s’intende)…francamente non so se tra i 978 professionisti lucani ci fossero competenze in grado di rivaleggiare con il palma res di costui, ma un’occhio un po’ più attento a premiare i locali avrebbe dovuto essere quasi obbligatorio, viste le tante retoriche dichiarazioni che in merito da via verrastro & dintorni promanano in forma di mantra quotidiano sulla “bravura” professionale dei “nostri ragazzi”…evidentemente quando in gioco ci sono certe cifre e certi incarichi, i “nostri” arretrano nel limbo dei concorsi che si annunciano e non si fanno, delle liste che si compongono, ma non si consultano, e via discorrendo…ma vogliamo farlo un elenco di quanti “foresti” affollano in via diretta ed indiretta (e sulle competenze poi ci sarebbe qualcosina da ridire) gli uffici dell’ente regione e delle sue controllate?

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turismo delegato

Giornata Turismo, il valore delle funzioni delegate

26/04/2011 11:22

Per rendere il territorio appetibile le Provice serve la piena integrazione delle politiche e delle infrastrutture.

AGR      Per presentare una Basilicata coesa servono azioni di coordinamento delle capacità e delle attività. Le Province devono essere in grado di assumere in pieno le funzioni delegate, collaborando alla messa a punto di strumenti di copianificazione. In una logica di piena e positiva collaborazione istituzionale, alle funzioni delegate devono poi corrispondere strumenti di misurazione degli obiettivi. Ciò consentirà di giungere ad una gestione meno diretta da parte della Regione Basilicata del settore turistico.
Con questi concetti si è aperta a Matera la Giornata regionale del turismo.
Riorganizzare e mettere a sistema il territorio significa anche pianificare azioni volte alla piena integrazione di strutture extra regionali come gli aeroporti di Napoli Pontecagnano e Bari.

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verrebbe da chiedersi come mai le province quando invece possono intervenire, come nel caso dei piot (piani integrati di offerta turistica) riescono a dare il peggio di se stesse, “accogliendo” e finanziando progetti che sono tutti di “filiera del consenso” e che in quanto a programmazione turistica avrebbero meritato maggiore attenzione proprio alla logica dell’integrazione dei sistemi turistici (quindi con una certa valutazione alle sinergie tra i vari progetti finanziati) nell’ottica di una programmazione che invece viene “negata” dall’assurdità di affermare che occorra “meno gestione diretta” quando invece essa è necessaria per un territorio che “abbisogna di tutto o quasu tutto” per l’offerta turistica (ed in ogni caso è presente per quanto appena affermato riguardo alle filiere)…le strutture extraregionali, poi, cioè gli aereoporti di bari e napoli, meritano un discorso a parte in primis per valutazioni di carattere logistico a livello di trasporti per cui la basilicata pure spende cifre notevoli nel contratto di servizio con trenitalia senza peraltro avere servizi degni di tal nome (anzi dovendo noi provvedere di tasca propria, come nel caso della navetta matera-bari), in secondo luogo perchè la tanto agognata struttura aeroportuale di pisticci, la famosa “pista mattei” versa, nonostante le cifre assurde postate in questi anni sulla sua ultimazione, in stato comatoso, stretta tra vincoli legali (contenziosi), ambientali (rispetto alla pista stessa ed a quanto è sotterrato appena sotto il nastro d’asfalto per il quale occorrerebbe maggiore coraggio nell’ammettere che fu usata come deposito di materiali tossici non meglio precisati) e strutturali (chi mai porterà degli asset di volo in una pista fuori da ogni rotta?)…si procede quindi alla cieca, decisamente alla cieca!!!

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il turismo, questo sconosciuto di cui tanto si parla

Giornata Turismo, a Matera articolato dibattito

26/04/2011 09:29L’Assessorato alle Attività Produttive, Politiche dell’Impresa, Innovazione Tecnologica della Regione Basilicata ha organizzato la Giornata regionale del Turismo che si svolge a Matera presso l’hotel Hilton Garden Inn. AGR
Si tratta di una giornata di confronto e dibattito tra istituzioni, operatori privati e pubblici, partendo dalla consapevolezza che, pur trovandosi in una fase critica e delicata dell’economia nazionale e regionale, il turismo in Basilicata registra tendenze e flussi di crescita costanti. Il rafforzamento del sistema ricettivo, dei servizi al turista, del numero di operatori che si occupano del mercato delle vacanze e del tempo libero costituisce un segnale incoraggiante che sollecita sempre più l’attenzione della politica e delle istituzioni.
Partenza dei lavori alle ore 9.30 con i saluti del Sindaco di Matera – Salvatore Adduce, del Presidente dell’Anci Basilicata – Vito Santarsiero, del Presidente della Provincia di Matera – Franco Stella, del Presidente dell’Upi Basilicata – Piero Lacorazza e del presidente della Commissione regionale Lucani all’estero, Antonio Di Sanza.Verso le 10.30 si svolgerà la relazione dell’Assessore Turismo della Regione Basilicata Erminio Restaino, alla quale seguirà la prima sessione dei lavori, coordinata dal presidente della terza Commissione del Consiglio regionale – Giannino Romaniello. Vi prenderanno parte il presidente di Unioncamere – Angelo Tortorelli, il presidente di Unpli Basilicata-Antonio Delicio, e gli operatori privati.

Alle 14,30 i lavori riprenderanno con la seconda sessione coordinata dal Presidente del Consiglio regionale di Basilicata – Vincenzo Folino, che vedrà gli interventi dei rappresentanti dell’Enit, del direttore generale del Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata – Michele Vita e del direttore generale dell’Apt di Basilicata – Gianpiero Perri. Dopo gli interventi dei Capigruppo del Consiglio regionale e il dibattito, i lavori saranno conclusi dal Presidente della Regione Basilicata – Vito De Filippo.

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altra “giornata”, altra conferenza…questa pare essere diventata la regione delle chiacchiere…poichè di chiacchiere si tratta e non mai di reali strategie volte a favorire il movimento turistico verso la nostra terra sulla base di una domanda secca che occorrerebbe porsi…perchè un turista dovrebbe scegliere la basilicata come meta delle sue vacanze?…domanda non banale poichè se la risposta dovesse essere una concorrenza con mete di turismo di massa, la logica stessa del turismo possibile in questa regione verrebbe meno, vista non solo la carenza recettiva ed infrastrutturale, ma soprattutto l’insostenibilità ai grandi numeri di una terra delicata come la nostra…ma quando si parla di massa, sbagliato sarebbe pensare solo ai numeri, quanto invece ogni riflessione dovrebbe andare al nesso causale che si crea tra turismo di massa e luogo di vacanza quando la logica dovesse essere solo quella dei numeri, il divertimentificio, quindi allontanare questa ipotesi con decisione vista la non congruità tra le strutture di cui il divertimentificio necessita (il modello villaggio turistico insomma) e la realtà di una regione che invece dovrebbe mirare alla diffusione sul territorio di piccoli numeri “consapevoli” di turisti in cerca di altre “motivazioni”, altri nessi causali, quali quell’incontaminatezza, quell’inconsueto che crediamo siano le uniche basi su cui impostare un turismo in grado di preservare e valorizzare quello stesso territorio per il quale si fa promozione…per chi ha tempo e voglia, la parte turismo del nostro programma per le regionali 2010 qualche idea strutturale questo movimento pur la fornisce…ed ovviamente a matera si parlerà d’altro

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