comunita-lucana-jpeg.jpg

comunità lucana-movimento no oil incontra oggi, venerdì 6 maggio, dalle 16.00 alle 21.00 i cittadini di tramutola lungo il c’r’sin o via vittorio veneto (il corso dello struscio per intendersi) per scambiarsi opinioni, progetti, idee, speranze…per condividere un’altra idea del paese ed un’altra idea della regione, preparando l’incontro di sabato alle 19.00 in p.zza del popolo durante il quale tratteremo altre parti del nostro programma per tramutola

Pubblicato in Blog

a Tramutola.. altro punto del nostro programma

 Un altro punto del nostro programma per le prossime elezioni comunali prevede lo studio di ampliamento, copertura e finalizzazione ad usi ludico/sportivi/terapeutici della piscina comunale con apertura annuale ed affidamento a cooperative/aziende locali con revisione dell’affidamento attuale (affidamento avvenuto il 9 di aprile 2011).

L ‘ obiettivo del nostro progetto è quello di potenziare le qualità di una struttura già esistente, l’Acqua Park, la piscina comunale, sita in località Caranna, cioè l’impianto turistico sportivo di proprietà del comune di Tramutola, per uno sfruttamento migliore a beneficio del paese, e far sì che la gestione della stessa rimanga pubblica e non diventi privata.

 A tal proposito ricordiamo la proposta di  deliberazione approvata dal consiglio comunale nella seduta del 29 novembre 2010, concernente proposte di direttive per l’indizione della gara pubblica relativa alla gestione dell’impianto.

Proposta fatta nel rispetto dell’adesione da parte del comune di Tramutola operata con delibera del consiglio comunale n.1 del 13/01/2010 al PIOT ( pacchetti integrati di offerta turistica), al PIOT  “Appennino Lucano -Val d’Agri – Lagonegrese”,  quale strumento di attuazione del piano turistico regionale approvato con delibera del Consiglio Regionale n.569 del 2009 che assume come obiettivo prioritario di medio periodo la costituzione di sistemi turistici locali ben identificabili sotto il profilo tematico e/o territoriale tra i quali rientra la piscina comunale.

E’ prevista la necessità di far ricorso a procedure di gara mediante “concessione di servizi” per l’affidamento della struttura comunale. Infatti, l’allegato A contiene le direttive da considerare per l’indizione della gara pubblica relativa alla gestione: 1) durata dell’appalto in 10 anni;

2) imposta canone a base d’asta £ 18.000,00 annui oltre IVA;

3) procedure e criteri di aggiudicazione mediante l’offerta più vantaggiosa, cioè:

–  qualità del progetto;

–  esperienza concorrente

 –  offerta economica (canone annuo)

–  tariffa praticata all’utenza.

Sulla base di questi elementi si attribuisce l’assegnazione del progetto migliore. 

Alla luce di tutto ciò, il nostro progetto per la piscina comunale va nel senso di prolungare il periodo di apertura della piscina anche ai mesi invernali, in un’ottica di fruizione che può allargarsi anche e soprattutto considerando la collocazione di impianti al coperto in valle (Moliterno)…

 l’apertura invernale offrirebbe quindi una prospettiva di frequentazione, un’offerta, chiamiamola così di 12 mesi / anno ed un bacino di utenza che oggi non si riesce ad intercettare per la mancanza di una copertura adeguata.

1)progetto di una copertura mobile in vetro e legno dell’impianto e di un riscaldamento interno al fine di incoraggiare un afflusso invernale di frequentatori.
 2) in un’ottica prettamente turistica, la piscina coperta, ma aperta durante l’inverno rappresenta un ottimo biglietto da visita per il turista che potrebbe essere incoraggiato a trascorrere in paese fine settimana o periodi anche più lunghi
 3) le terapie di riabilitazione in acqua (vorrei ricordare che sono previste dai protocolli sanitari della regione e comportano dei costi a carico della sanità regionale e dei ricavi per la struttura) avrebbero un punto di eccellenza sul quale appoggiarsi
 4) la possibilità di usare acque calde derivanti dalla sulfurizzazione delle stesse o da processi di riscaldamento alimentati a pannelli solari convettori, offrirebbero un ulteriore bacino di utenza, costo prevedibile di una operazione di copertura e di adeguamento agli obbiettivi della struttura 300.000 euro.

Se aumentassimo la capienza della piscina, portando la sua lunghezza a 50 metri, contemporaneamente alla sua copertura, questa si potrebbe candidare a sede sportiva per gli sport acquatici e vorrei ricordare che in tutta la regione, così come nel Vallo di Diano ed in buona parte del salernitano non esistano impianti regolamentari da 50 metri, in grado quindi di ospitare competizioni nazionali ed internazionali…

costi prevedibili di simile operazione?…1.000.000 di euro da proporre a finanziamento europeo attraverso gli strumenti consueti o attraverso una rimodulazione dei fondi po val d’agri…

sogni?…non credo…volontà e quindi proposizione politica?…ovviamente, se consideriamo che il compito della politica è traguardare l’oggi per fornire uno scenario per il futuro.un’operazione a prima vista complessa come questa, può diventare un banco di prova della capacità di immaginare il domani attraverso la modifica dell’oggi…
non dimentichiamo inoltre che il progetto va ben oltre la piscina in sè, integrando questa in una più generale offerta ludico-turistico-sportiva che avremo modo di spiegare man mano quando tratteremo gli altri punti del programma.

Un’altra Tramutola è possibile, un’altra Tramutola è necessaria.

marica la salvia coordinatrice cittadina di comunità lucana – movimento no oil

candidato sindaco di Tramutola per comunità lucana – movimento no oil

Pubblicato in Blog

a Tramutola..un altro punto del nostro programma

Un altro punto del nostro programma per le prossime elezioni comunali, è quello dell’avvio dell’albergo diffuso nelle zone urbane e nelle zone rurali,un progetto  rivolto  alla valorizzazione del territorio tramutolese.

La proposta  è quella di dare vita ad un modello di turismo nuovo fondato anche sulla realizzazione di un albergo diffuso, individuato nel centro storico del paese.

L’albergo diffuso,  rappresenta un modello di ospitalità originale e  di sviluppo turistico del territorio .. strettamente  connesso con  una prospettiva di riqualificazione urbanistica dei borghi del centro storico del paese.

Il termine  albergo diffuso nasce a Carnia nel 1982 ,all’interno di un gruppo di lavoro che aveva l’obiettivo di recuperare turisticamente case e borghi ristrutturati dopo il terremoto degli anni ’70.

 Si presenta come  proposta di offrire agli ospiti l’esperienza di vita di un centro storico di un paese o di una città potendo contare su tutti i servizi alberghieri (accoglienza, assistenza,ristorazione) ma alloggiando ed è questa la particolarità del progetto, in case e stanze  dislocate rispetto a quello che è il cuore dell’albergo diffuso,cioè lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni,ecc.

È un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale (nel rispetto di quanto stabilisce la direttiva CEE 337/85 concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, relativi a modifiche del territorio)perché non è necessario costruire niente ma si recupera,  si ristruttura e si  mette in rete quanto già esistente..anima i centri storici stimolando e coinvolgendo i produttori locali considerati componente chiave dell’offerta..

Per questo può generare un indotto economico notevole  e può offrire un contributo per evitare lo spopolamento dei borghi..

Abbiamo individuato a Tramutola alcuni punti del centro storico che potrebbero avere questo tipo di destinazione,e mi riferisco alla zona di via Cavour, via Alighieri,  via Pollice, vico Tintiera o ancora via Mannesi..zone insomma dove per chi conosce il paese ci sono molte strutture disabitate e in stato di abbandono..

Certo la realizzazione potrebbe essere complessa,ma lo stesso regolamento comunale prevede una serie di norme nelle quali è possibile individuare modalità di realizzazione del progetto, progetto che può coinvolgere sia immobili appartenenti a privati che a quelli che rientrano nello stesso demanio comunale.

 E’ necessario, ovviamente, nel momento in cui si parla di modificazione di un territorio tener conto di quanto previsto dalla legge   431/85 la legge Galasso per la tutela del paesaggio  ed ancora delle norme della Convenzione Europea del paesaggio in vigore in Italia dall’1 settembre 2006 che prevede modalità di salvaguardia di spazi rurali,urbani,naturali,addirittura riconoscendo la possibilità di organizzare corsi per la formazione di personale  addetto alle attività di recupero paesaggistico.

Inoltre non dimentichiamo che il nostro paese rientra nella perimetrazione del parco Val d’Agri –Lagonegrese, come istituito dalla legge   quadro sulle aree protette  la 394/91, quindi  tutela aree soggette a particolare tutela ed oggetto di incentivazioni dirette alla salvaguardia e allo sviluppo anche economico del territorio.

La realizzazione di un albergo diffuso a Tramutola, porterebbe con sé delle  conseguenze:

ristrutturazione del centro storico,un modo per salvaguardare le bellezze architettoniche esistenti  ma anche un modo per   conservarne la storia ;

·  mettere  fine alla pratica dell’abbattimento del centro storico che hanno dato vita solo ed esclusivamente a  piazze e parcheggi;

·  possibilità di creare nuove prospettive lavorative .

Un’idea altra di valorizzazione del paese,di un paese che ha necessità di tornare a vivere!

Un’altra tramutola è possibile,un’altra tramutola è necessaria.

marica la salvia coordinatrice cittadina di comunità lucana-movimento no oil

candidato sindaco di tramutola per comunità lucana-movimento no oil

Pubblicato in Blog

avviso ai naviganti

01/05/2011

a tramutola

sappiano alcuni mestatori di escrementi (tali si possono definire) che chiamerò a breve con nome e cognome che se non cessano le molestie ed il mobbying verso alcuni candidati partiranno le prime denunce alla magistratura…interferire con i processi di campagna eletorale con minacce o blandizie verso i candidati è reato punibile con il carcere

a Tramutola

Ieri sabato 30 aprile, a Tramutola, nonostante la pioggia battente il nostro incontro con i cittadini è stato tenuto nei locali della Biblioteca Comunale.

Come avevamo annunciato sabato 23 aprile, in occasione della presentazione della lista e del programma,  abbiamo dato inizio ai lavori della nostra campagna elettorale, campagna elettorale caratterizzata (come del resto resto è caratteristica dell’intero movimento) dall’essere un po’ fuori  dagli schemi comuni cui si è abituati in paese.

Difatti, avevamo premesso che durante la campagna elettorale non avremmo fatto comizi nei quali in maniera sterile si legge un programma o ci si riduce a criticare chi è in altre liste o semplicemente avremmo chiesto voti ricordando il piacere fatto magari 20 anni prima, (e che ovviamente non potevamo certo essere stati noi a concedere), ma avremmo fatto degli incontri nelle strade per discutere sui punti del nostro programma, per spiegarli ai cittadini e soprattutto aprire un dialogo, un confronto, un dibattito con gli stessi.

Infatti, in questa settimana abbiamo fatto degli incontri nelle case per parlare con le persone comuni, i cittadini, per conoscere le esigenze di un quartiere o delle persone stesse quando queste esigenze rivestono un carattere collettivo, e ieri sera in biblioteca abbiamo cominciato ad illustrare i primi quattro punti del programma, per la verità già trattati negli incontri che abbiamo tenuto da settembre dello scorso anno fino alla fine di febbraio, ma che questa volta abbiamo mostrato nella loro inter-relazione ad un’idea progettuale più articolata.

Si è discusso di bilancio come strumento progettuale, leggerne i contenuti per far si che le persone possano partecipare (argomento di cui si tratterà anche nei prossimi incontri);

di autogestione della mensa scolastica, che veda una partecipazione attiva dei genitori, nel rispetto di quanto la legge prevede, parlando di integrazione tra filiera corta del biologico e responsabilità civica;

della creazione dell’università dei saperi popolari nei locali della struttura Spolidoro –Lenni, nell’intento di salvaguardare e tramandare i saperi ed il lavoro della tradizione da una generazione ad un’altra (progetto questo a forte valenza occupazionale e turistica);

infine abbiamo discusso dell’introduzione dei voucher compensativi (una sorta di “moneta locale” con cui regolare alcune transazioni tra amministrazione e cittadini) da utilizzarsi nelle sole attività commerciali del paese allo scopo di non disperdere il ciclo economico fuori dallo stesso.

Insomma questi i primi quattro punti del programma, nei prossimi giorni ci saranno altri incontri pubblici, altri confronti per discutere ancora di un programma realizzabile e fattibile.

Un programma costituito da 24 punti, strettamente connessi tra di loro, con un solo obiettivo rivalutare il territorio e sfruttare le risorse (e sono davvero tante!) presenti nel paese.

Quello che però, soprattutto vogliamo ci sia, è la partecipazione delle persone, non a caso lo slogan della nostra campagna elettorale è “apriamo la democrazia a Tramutola”, una nuova idea di democrazia, che veda una partecipazione reale dei cittadini, in quanto persone e non voti da considerare solo in questi giorni di elezioni, ma da rispettare sempre, da ascoltare, persone che hanno sogni, progetti,speranze,bisogni,esigenze..i cittadin, i veri protagonisti di questa tornata elettorale, certo non noi  candidati, noi non siamo altro che  portavoce operativi di chi ci da fiducia.

Un’altra Tramutola è possibile, un’altra Tramutola è necessaria..la Tramutola pulita, fatta da persone che hanno voglia di cambiare e di lottare per un paese nuovo, nell’idea di esportare presto al resto delle nostre comunità in regione il modello che costruiremo qui.

marica la salvia coordinatrice cittadina di comunità lucana-movimento no oil

candidato sindaco di Tramutola per comunità lucana-movimento no oil

Pubblicato in Blog