meglio tardi che mai

Petrolio, Autilio: timori da annunci ministro Romani

15/06/2011 18:36

Per il consigliere di Italia dei valori “i timori sono riferiti alle continue concessioni di ricerca di idrocarburi che gli uffici competenti del Ministero rilasciano per il nostro territorio”

ACR  “Le parole del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, all’assemblea dell’Unione petrolifera, sull’aumento della produzione petrolifera in Basilicata per raggiungere il 7 per cento del consumo nazionale non dicono nulla di nuovo e semmai rafforzano le attese per il Memorandum d’Intesa. Quello che ci preoccupa, invece, è l’affermazione dello stesso Ministro secondo cui in Basilicata stiamo facendo dei buchi per terra”. A sostenerlo è il consigliere regionale di Idv, Antonio Autilio, per il quale “i timori sono riferiti alle continue concessioni di ricerca di idrocarburi che gli uffici competenti del Ministero rilasciano per il nostro territorio già da tempo diventato una sorta di gruviera”.

“Non può che allarmarci, pertanto – afferma Autilio – una dichiarazione che ammette una situazione di ricerca del petrolio diffusa e caotica, in troppi casi senza tenere in debita considerazione la destinazione di quei territori, la posizione della Regione e tanto meno quella dei Comuni, oltre che il punto di vista delle comunità locali. In una fase in cui il Governo deve ancora riprendersi dallo choc subito per il risultato del referendum sul nucleare e con l’alibi delle difficoltà di approvvigionamento energetico – dice Autilio – non vorremmo che decidesse una brusca accelerazione per il programma di produzioni nazionali di idrocarburi, già da quest’anno, facendoci trovare per quanto riguarda le concessioni di ricerca di fronte al fatto compiuto. Poiché le dichiarazioni del ministro Romani sono avvenute di fronte alla platea degli imprenditori del petrolio assumono ancor più un significato di un impegno solenne del Governo e richiedono alla Regione di prepararsi adeguatamente a fronteggiare ulteriori assalti al territorio, oltre che snellire i tempi di convocazione del primo tavolo tecnico per il Memorandum d’Intesa. Sarebbe saggio – sostiene l’esponente di Idv – rivendicare una sorta di moratoria di nuove ricerche prima della definizione degli impegni contenuti nel Memorandum d’Intesa. Qualche pericolo, inoltre – conclude il consigliere – ci riguarda anche per i riferimenti del Ministro all’attività off-shore in tratti del Mar Jonio e sull’organismo di stoccaggio italiano del gas”.

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bene, mi fa piacere che dopo “soli” 4 anni di continui comunicati del sottoscritto a nome del gruppo che rappresenta forse indegnamente, il consigliere autilio di sia accorto della necessità di porre qualche freno a questa situazione…pare che il consigliere abbia preso uno dei miei tanti comunicati e lo abbia fatto suo (con le debite differenze, s’intende), ma non mi pare che quando qualche anno fa sempre il sottoscritto e pochi altri volenterosi giravano a proprie spese la regione intera per raccogliere firme ad una petizione che proprio in tal senso andava, la firma di autilio sia stata apposta alle petitio in questione (a differenza di altri consiglieri che pur lo fecero, ricordo mollica, vita, salvatore, simonetti e qualche altro che solo per brevità ometto nella citazione, ringraziandoli senz’altro per quel gesto)…bene, il passato è dunque passato, caro autilio, ed allora perchè non convocare un vero tavolo di discussione con il sottoscritto che pure alcuni suoi colleghi auspicavano (da mazzeo cicchetti allo stesso belisario) e mai hanno reso possibile, temendo forse di contaminarsi di “ribellismo progettuale”?…forse le dedicherò domani un bel comunicato stampa dei miei (mi è rivenuta voglia di scrivere, sa?), tanto per intavolare una discussione sul “meglio tardi che mai”?…ci pensi!!!…anche perchè a tramutola (pz) durante una delle comparsate da campagna eletorale a cui spesso siete sottoposti per vincvoli sodali ai capibastone locali, lei ha magnificato il senso delle estrazioni al futuro prossimo venturo…

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15/06/2011

il vero dramma della politica è nella sua affannosa ricerca di termini che si prestino ad interpretazioni “estensive” di cui riempire leggi che fanno da elastico tra il rispetto formale e sostanziale dei principi giuridici che informano le leggi stesse ed il malaffare…ovviamente di idee e progetti manco a parlarne, la politica non serve più da tempo a sostanziarli in concretezza

miko

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15/06/2011 

vendola ripubblicizza ad ente l’acquedotto pugliese..benissimo..aspettando che lo si faccia anche da noi, intervenga sul governatore lucano per “cancellare” il vero strumento di privatizzazione (o di “liberalizzazione”) dell’acqua lucana, ACQUA spa, di cui detiene il 40% delle azioni (la stessa quota del decreto ronchi), società che a passaggio dall’EIPLI degli invasi diventerà il vero proprietario dell’acqua

ed a commento esplicativo del post…ho dimenticato le virgolette su ripubblicizza, ma credo il senso ironico sia chiaro, essendo stato svuotato il provvedimento del consiglio di ogni emendamento che ne eliminasse la dizione di bene economico e quindi di economicità della gestione, termine caro al 152/06, ma che lascia spazio a troppe ambiguità

miko

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