un allegro siparietto

prima di riprendere i miei commenti ai lanci dell’agenzia istituzionale – o se volete della tass basilicata-net – attività questa del resto più adatta ai rigori termici e non solo dell’autunno-inverno (ed è proprio da questi lanci che si disvela la pochezza assoluta del dibattito politico in questa regione dove si diventa classe dirigente per la filiera di voto che si garantisce alla cordata imperiale e non certo per meriti intellettivi), godiamoci questo allegro siparietto tra il consigliere regionale rosa (pdl) e l’assessore alla viabilità della provincia di potenza, valluzzi…

Rosa: strano destino bonus idrocarburi, elemosina e panacea

02/09/2011 09:25   Per il consigliere del Pdl “il tesoretto non può essere utilizzato per porre rimedio alle mancanze ed alla pessima gestione della classe dirigente del centrosinistra lucano che si dimostra tale ogni giorno in tutti i settori ed in tutti Enti” ACR “Che strana vicenda quella del bonus benzina. Denigrato, deriso, considerato un’elemosina per i lucani ed anche peggio. Prima che diventasse realtà, addirittura per gli esponenti del centrosinistra considerato impossibile ad ottenerlo. Poi, dopo il decreto attuattivo, sono arrivate le mille proposte di come utilizzare le risorse finanziarie, dalle emergenze ambientali, alle alluvioni, all’assunzione di postini per consegnare il bonus alle famiglie”. Queste le considerazioni del consigliere del Pdl, Gianni Rosa, il quale continua ricordando che “l’ultima idea, in ordine di tempo, arriva dall’assessore alla viabilità della Provincia di Potenza, Nicola Rocco Valluzzi, in merito, appunto, al miglioramento della viabilità delle strade provinciali”. “Sul bonus benzina – sottolinea Rosa – ho solo una cosa da ribadire: è stata una scelta politica del Governo Berlusconi, che si è preso la responsabilità e gli oneri del criterio adottato, optando per una distribuzione degli introiti delle royalties in qualche maniera diretta per cittadini lucani, evitando il passaggio attraverso la burocrazia regionale. Caso strano, prima che diventasse realtà nessuno ha formulato proposte concrete ed alternative di utilizzo di quel famoso fondo del 3 per cento ottenuto grazie al Governo Berlusconi. La proposta di Valluzzi, fatta durante un incontro con i sindaci del Marmo Meandro, la considero sbagliata e strumentale per diverse ragioni. Innanzitutto, il bonus riguarda tutti i lucani e non una parte dei lucani. In secondo luogo, il tesoretto non può essere utilizzato per le mancanze e la pessima gestione che la classe dirigente del centrosinistra lucano ha e ogni giorno dimostra in tutti i settori ed in tutti enti. Ed inoltre, che si finisca con questa mistificazione che le risorse finanziarie sono poche. In questi anni solo dalle royalties sono arrivati 750 milioni euro, la maggior parte spesi in tanti grandi o piccoli interventi senza una strategia di sviluppo, oppure in contentini dal sapore clientelare, o in sagre, feste, festicciole e via di seguito. Per le infrastrutture poco o nulla, non entravano nella ‘lungimiranza’ del centrosinistra lucano, forse perchè portano pochi voti di filiera, rispetto agli interventi a pioggia per soddisfare questo o quell’altro amico di cordata”.

“Sul tema delle strade provinciali – riferisce Rosa – il 7 luglio ho presentato un’interrogazione riguardante, tra l’altro, la mancanza di manutenzione da oltre due anni della Sp 122, nel Comune di Acerenza. E’ stata l’occasione per chiedere, anche, al presidente De Filippo la documentazione sugli stanziamenti che la Regione Basilicata ha fatto negli anni 2009, 2010 e 2011 in favore della Provincia di Potenza e di Matera per finanziare la manutenzione delle strade provinciali, con il dettaglio dei singoli interventi. In attesa della risposta, ci basta sapere che la situazione delle strade lucane è disastrosa. La domanda è se sono le Province che non assolvono compiutamente al loro dovere, oppure è la Regione che non trasmette le risorse. Personalmente credo che ci sia il mix tra tutte e due le risposte. Sono stato consigliere provinciale, ho sempre stigmatizzato la mancanza di una progettualità nella gestione della rete viaria provinciale. Ho sempre segnalato le anomalie, al punto di perdere il conto delle disfunzioni esistenti e, oggi, da consigliere regionale sono ancora costretto a parlare dello stesso argomento. Cambiano gli uomini, le Province hanno nuovi presidenti, ma il pessimo metodo della gestione della sinistra lucana rimane lo stesso. Altro che bonus Idrocarburi – aggiunge Rosa – ci vorrebbe un bonus di buon governo caratterizzato, questa volta, dalla lungimiranza nel gestire le risorse finanziarie. E per favore – conclude – lasciate stare la litania dei tagli nazionali perchè i 750 milioni arrivati dal solo petrolio sono euro e non arachidi”.

Provincia Pz: replica di Valluzzi su bonus benzina02/09/2011 13:08

BAS  “Nessun esercizio strumentale nella proposta di rivedere e rendere meno iniqua ed inefficace la destinazione delle risorse finanziarie rivenienti dal cosiddetto “bonus benzina”, ma solo l’invito ad una riflessione seria e congiunta rivolta all’intera classe politica, di ogni colore ed istituzione, affinché, in un contesto di conclamata crisi strutturale della finanza pubblica e di tagli indiscriminati delle risorse assegnate al sistema delle autonomie locali, si possa mitigare il disagio e rendere più incisiva l’azione pubblica nell’espletamento delle proprie competenze in anni che si annunciano difficili e dall’esito non prevedibile”.
Lo dichiara l’assessore alla Viabilità della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi.
“Non credo – prosegue l’assessore – possa considerarsi equo e giusto un provvedimento che assegna gli stessi pochi soldi al disoccupato ed al ricco professionista, al cassintegrato ed al parlamentare della Repubblica, ovvero all’operaio ed al suo datore di lavoro. Il bonus andrebbe riconosciuto solo ed esclusivamente alle fasce più bisognose della società lucana. Né credo che, acclarata la diffusa criticità della viabilità provinciale e la progressiva ed imponente riduzione dei trasferimenti statali alle Province, ed in particolare al capitolo delle manutenzioni stradali (nel 2011, per la Provincia di Potenza, meno 55% di risorse rispetto al consuntivo del bilancio 2010 e per il 2012 non si sa dove si arriverà), si possa continuare acriticamente a difendere l’operato della propria parte ed aggredire strumentalmente quello dell’altra
. Ai cittadini non interessa più questa politica, ma interessa sapere in che modo e con quali tempi nei prossimi mesi si affronteranno i temi delle manutenzioni straordinarie e della riqualificazione della viabilità esistente”.
“Il ragionamento sviluppato nella conferenza indetta dai sindaci del Marmo/Melandro, argomenta la consapevole difficoltà – aggiunge Valluzzi – di affrontare le tante criticità presenti sulla viabilità del nostro territorio, con le risorse disponibili o programmabili in questo momento e nei prossimi anni. Ancorché, lo stesso Piano per il Sud, approvato dal Governo nazionale e finanziato principalmente da ciò che resta dei fondi Fas, ha escluso ogni intervento sulle strade provinciali. Sarebbero necessari almeno 100 milioni di euro per completare il piano della viabilità provinciale del 2003 e provvedere ad un diffuso intervento di ammodernamento e messa in sicurezza dell’intero reticolo viario di competenza. A fronte di una tale necessità finanziaria si registra, però, una montagna indefinita di tagli alla spesa pubblica e le uniche risorse, per così dire, aggiuntive sembrano essere proprio queste del bonus benzina, della cui paternità nessuno ha dubbi e nessuno intende disconoscerla. Così come occorre riconoscere meriti ai Governi regionali di centrosinistra che negli anni, in presenza di una legislazione ordinaria centralista e penalizzante, hanno saputo negoziare quelle royalties del 7% sulle estrazioni petrolifere le cui risorse, oggi, garantiscono, tra le altre cose, alcuni diritti fondamentali: occupazione, sanità, istruzione e ricerca. E’ possibile allora, in questo mutato contesto economico ed istituzionale, rivedere l’impiego delle risorse finanziarie assegnate al bonus benzina, e prevederne un utilizzo più equo ed efficace nell’interesse della nostra comunità e dei cittadini amministrati?”.
“In questo snodo difficile, per l’economia e la società italiana, non vi sono – conclude Valluzzi – verità assolute ed incontrovertibili, né la proposta di rivedere l’impiego delle risorse del “bonus benzina” può essere derubricata come semplice contrapposizione strumentale alle scelte compiute dal Governo nazionale. La riflessione, al contrario, vuole riaprire un dibattito sui problemi concreti del nostro territorio, sull’organizzazione dei servizi, sulla gestione del patrimonio infrastrutturale e sulle soluzioni possibili nel contesto in cui dovremo operare, forse, per molti anni”.

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allegro siparietto di tarda-estate dunque, una diatriba che potremmo definire un gioco per annoiati che si punzecchiano per rendere meno torride le giornate, ma è un siparietto che, nell’inutilità delle rispettive dichiarazioni e posizioni,  apre comunque una riflessione sulle informazioni che costoro (ma è ovvio che intendo parlare di tutta una classe dirigente e non solo appunto di costoro) possiedono e gestiscono, essendo appunto classe dirigente…

la prima considerazione riguarda lo stile di rosa, che pare copiare, ma al peggio, uno dei miei comunicati, distorcendone il senso di critica sistemica per riportarlo nella stalla partigiana del conflitto tra due schieramenti che condividono tra loro, in terra lucana, identica passione per il soldo che dal petrolio deriva, ma non altrettanto le preoccupazioni sanitarie, ambientali e di errata programmazione del territorio e dell’economia che da tale sfruttamento deriva ormai sempre più direttamente e che, nonostante tutto, ci si ostina a non vedere, presi come si è dall’ossessione per denari che sono ovviamente stati spesi male, malissimo, come ricorda rosa, ma che francamente temiamo la sua parte politica avrebbe speso anche peggio…

peggio appunto come il bonus benzina, la cui difesa appare sempre più una gara lealista a difendere l’indifendibile…come si fa a dire che il provvedimento riguarda i lucani, se invece riguarda i soli patentati?…come si fa a dire che è un beneficio, se invece per la gran parte finisce di ritorno nelle tasche delle compagnie (che ovviamente ricavano un utile dalla vendita del carburante creato su un aumento delle royalties la cui gestione non è dei lucani, seppur finanziato dagli stessi attraverso il petrolio estratto sul proprio territorio) e dello stato (che vi ricava con le stesse modalità le corpose accise che tutti lamentiamo)?…e tutto questo al netto di considerazioni più ovvie che riguardano la dis-educazione conseguente a quello che temiamo non sarà un risparmio su quanto oggi consumato, ma un invito al maggior consumo…

insomma, il linguaggio tipico della destra berluskoniana italiana, che nel mentre in privato prende le distanze dal premier puttaniere definendolo come si può facilmente immaginare, in pubblico plaude con l’entusiasmo del camerierato di bassa lega che dal vuotare il vaso da notte aspira alla vestizione del gran capo, la libertà dei cittadini e dei loro comportamenti non sempre edificanti contro uno stato e le sue regole , sentite come una vessazione e non mai una regolazione dell’istinto umano all’egoismo che nonostante qualche secolo di democrazia è innegabile ancora esiste, anzi semmai in questi anni rafforzato dalle pratiche dei vari partiti o popoli o case o bordelli delle libertà…

ma il punto non è rosa (persona tra l’altro a mio avviso in buona fede comprovata) o il suo partito (che da noi in basilicata si divide tra sostenitori occulti del presidente de filippo, vedi mattia o pagliuca, e oppositori a tempo parziale ed a seconda delle convenienze) e non è neppure valluzzi, del cui intelletto politico non ho finora mai avuto prove di esistenza…

valluzzi appunto, che magnifica una capacità trattante dei governi di centrosinistra sulle royalties al 7% e dimentica (ma temo non sappia affatto) che tali royalties furono fissate nel 96 da un decreto legge dell’allora governo prodi che semmai le abbassa a tale soglia dal 9% precedente e che se tali royalties sono per intero incamerate dalla regione basilicata lo si deve ad una legge del 99 che per le regioni meridionali assegnava la quota parte di spettanza dello stato per intero alle stesse…lasciamo poi del tutto perdere la castroneria su quanto quei milioni di euro avrebbero finanziato, si tratta forse di un colpo di sole di inizio settembre…

ritorna così una favola metropolitana spesso udita tra i peones del centrosinistra lucano, quella cioè che fu bubbico o non si sa bene chi (forse il padreterno dell’ulivo che si fece olio extravergine per tutti noi) ad inventare le royalties…stupidaggini direte voi, ed infatti tali sono, peccato che però sono soesso pronunciate da peones che qualche ruolo pure ricoprono in questa regione, nonsostante peones siano per ruolo e per livello di materia grigia…

ma insomma, lungi dal voler ora attribuire patenti di peonità (mi sia consentito l’italianizzazione sostantivata del termine spagnolo) o di scarsa informazione ai due protagonisti dell’allegro siparietto, ciò che emerge con chiarezza è che con questa classe dirigente approssimativa, spocchiosa, auto-referente, cialtrona direi, la basilicata strada non ne farà affatto, in una riconsiderazione delle attività petrolifere che qualcuno crede vivere nei memorandum tronchi in cui accetti i pesi ed i benefici sono a “babbo morto” e qualcun altro negli sconti benzina che suonano a campana in una stramba ideologia del suv…

e ne farà  poca di strada perchè, come recita un vecchio adagio lucano, “int’ u pais’ di c’cat, quedd cu n’uocchio solo fa u sinn’c” (nel paese dei ciechi, l’orbo fa il sindaco), ma sempre ci vede male e buona camicia a tutti…

miko

 

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addio al contributo di solidarietà

02/09/2011

‎150.000 euro/anno fanno più di 12.000 euro/mese (comprensivi di 13 e 14a), 90.000 all’anno fanno 7.000 euro/mese e naturalmente chi guadagna queste cifre non può pagare il contributo di solidarietà, poverini…forse in un paese dove c’è gente che deve arrabattarsi con 800 euro e troppo spesso anche meno, abbiamo perso il senso della misura e dei bisogni di base che definiscono cosa sia la ricchezza od il benestare per calcolare il contributo alla fiscalità

miko somma