16/09/2011

attenzione, un livello inflattivo di 2,8% ed una sostanziale stagnazione proto-recessiva economica creano già le condizioni per una stag-flazione dell’economia che nei fatti è quanto serve per un comodo acquisto dello stato italiano da parte di chi orchestra manovre sul debito al fine di finanziare nuovi imperi…la storia insegna che chi vince scrive la propria costituzione e quella europea di lisbona è un dato che consegna alla finanza la proprietà di fatto delle istituzioni

miko somma

ed a mio commento…

cancellare quell’articolo che inserisce nei principi dell’unione la libertà economica (e sappiamo che non si tratta certo della libertà del panettiere di vendere anche riviste) sarebbe proprio necessario per assicurare una sostanziale diversità tra azione e responsabilità pubblica ed intervento privato nell’economia

16/09/2011

mi piace la pubblicità dei parassiti..ben fatta, ma mi chiedo come mai si svegliano solo oggi, quando l’attualità dell’evasione fiscale è tale dalla fine degli anni ’70 (qualcuno ricorderà l’introduzione dello scontrino fiscale, se non erro ministro visentini)?..in ogni caso fa pena che uno stato si riduca a “rendere merce” una materia che è soprattutto una questione di civiltà e di giusta rappresentazione di se stesso agli occhi dei cittadini..perchè l’evasione cresce quando lo stato non esiste

miko somma

comunicato com. diritto alla salute-lavello

riceviamo dagli amici di lavello il seguente comunicato stampa sula manifestazione di oggi e volentieri pubblichiamo…

Venerdì 16 settembre alle ore 18:00, DAVANTI AI CANCELLI dell’inceneritore FENICE-EDF si terrà una grande manifestazione a seguire quella dell’8 luglio scorso tenutasi a Lavello.

Ancora una volta le popolazioni della zona Vulture – Alto Bradano e della vicina provincia di Foggia, chiedono con forza un intervento definitivo sulle attività dell’inceneritore.

 La richiesta di BLOCCO IMMEDIATO DELL’ATTIVITA’ dell’inceneritore è indirizzata al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, al presidente della Provincia Piero Lacorazza ed al Prefetto della Provincia di Potenza affinché intervengano, per quanto di loro competenza.

FENICE-EDF continua ad inquinare le falde acquifere dal 2007 con metalli pesanti altamente cancerogeni e se l’ARPAB pubblicasse tutti i dati in proprio possesso scopriremmo da quanto tempo effettivamente questo inquinamento ha avuto origine.

 

La magistratura sta lavorando sollecitata anche dalle nostre denunce, ma oggi gli unici strumenti in grado di garantire la tutela della salute pubblica sono nelle mani delle istituzioni politiche: REVOCA dell’autorizzazione provvisoria della Provincia ed ANNULLAMENTO della procedura autorizzativa AIA del Dip. Ambiente Regione Basilicata.

Al contrario in questi giorni alcuni esponenti politici regionali ripongono le proprie speranze nel fantomatico Piano di Bonifica. Contro ogni logica di buon senso si parla di “bonificare” senza aver risolto il problema delle perdite in falda. Anzi, la logica è fin troppo chiara ed è la stessa adottata per la salute pubblica: meglio curare che prevenire! 

Lavello, 13 settembre 2011  Comitato “Diritto alla Salute”Centro Sociale – largo Tuscania Lavello PZ www.comitatosalute.it

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a fenice, mo’ avast!!!

oggi, 16 settembre 2011 comunità lucana-movimento no oil sarà davanti fenice, il mostro incenerente che sta avvelenando (dati reali e rilevati dunque non discutibili) la zona nord della basilicata e le prospicienti zone della puglia, e ci saremo con la vis che ci contraddistingue, l’intelligenza e la capacità critica di connettere le proteste dell’oggi con la costruzione di un’altra società domani…e magari già stasera!!!

vi attendiamo dunque e pur se, come da invito, abbiamo aderito alla manifestazione e ci saremo senza bandiere, per chiunque abbia voglia di stare con noi – bhe! – noi saremo lì in mezzo alla gente che ha voglia di chiudere quel mostri inutile e dannoso!!!

Nicola Abbiuso

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16/09/2011 

sempre il mantra crescita dunque in bocca, ma se la crescita finisce per oltre la metà nelle tasche del 10% degli italiani (dati rilevabili ovunque), di che crescita parliamo?..e le imposte che pur dovrebbero servire al riequlibrio delle sperequazioni, prelevando di più da chi più ha, funzionano davvero così in un’ottica ideologica distorta che vede nella ricchezza di alcuni un fattore di spinta per tutti?…non prendiamoci in giro, l’economia necessita più di equità che di crescita!!!

miko somma