Chi pagherà per i Danni di Fenice?

Il “CASO FENICE” è scoppiato. Ed è scoppiato quando, oramai, i danni sono stati fatti! I dati relativi ai monitoraggi effettuati dal 2002, parlano chiaro: L’IMPIANTO INQUINAVA GIA’ DA QUEL MOMENTO”!!! Per maggiori informazioni basta andare a leggere l’articolo riportato nel seguente link. Dati che non lasciano nulla all’immaginazione!!! Il Comitato per il Diritto alla Salute di Lavello e tutte le organizzazioni ambientaliste, per tutti questi anni hanno combattuto la loro battaglia contro i “Mulini a vento” (leggi ARPAB e Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata). Alla fine, la battaglia è stata vinta!!! Una battaglia senza quartiere che anche Comunità Lucana – Movimento no oil ha appoggiato, con forza e determinazione! E il silenzio delle istituzioni, in questi lunghissimi anni, è stato avvilente ed umiliante, per la popolazione dell’alto Bradano, in particolare, e per quella Lucana, in generale. Ed oggi? Oggi si fa a gara a mettere cappello su questa importante vittoria. Basti leggere l’articolo al seguente link, per rendersi conto di  come chi fino ad ieri manteneva un profilo basso e un “riserbo” assoluto, oggi si affanna a cavalcare la tigre dell’indignazione popolare!!! A questo punto ci domandiamo: assodato quanto su riportato, qualcuno dovrà pur pagare per un danno così devastante? La magistratura faccia il suo lavoro!!! Ma le istituzioni (che sono già al minimo storico di credibilità), per divenire credibili, dovranno impegnarsi al massimo, fare l’impossibile perché le cose, in questa regione del “TUTTAPPOSTO”, cambino direzione. La direzione dell’interesse comune! Chi ha sbagliato DEVE  pagare per i danni causati. E chi, a livello politico, ha dimostrato assoluta incapacità di gestire le situazioni, si faccia da parte… per il bene di questa regione!

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