com. stampa comunità lucana-mov. no oil

Tra il “nessun dorma” ed il “silenzio”, la siesta.

 

A voler essere del tutto coerenti con la realtà, dopo il rinvio a giudizio del direttore di ARBEA, Di Mauro,.e di funzionari a vario titolo responsabili della mission pratica dell’agenzia, e dopo gli arresti domiciliari dell’ex direttore dell’ARPAB, Vincenzo Sigillito, e di un alto responsabile tecnico della stessa, pur nella coerenza con i principi garantisti della nostra Costituzione, delle normative e degli stessi principi giuridici che indicano di colpevolezza gli imputati solo espletati tutti i doverosi gradi di giudizio, qualche considerazione a freddo di natura politica andrebbe fatta.

  

Chi ha nominato i due direttori di due strategiche agenzie regionali e quindi in qualche modo è su se stesso che sussume la responsabilità politica di aver operato una scelta così critica? Senza girare troppo alla larga, tale responsabilità appartiene al Presidente della Regione, Vito De Filippo, ed è dal presidente stesso che si sarebbe dovuta ascoltare quanto meno autocritica – per carità, e chi si dimetterebbe in Italia per così poco? – su anni di mancata osservazione che pur in qualità di mandante dei due responsabili ci si sarebbe dovuto e potuto aspettare.

  

Naturalmente nulla di tutto questo è avvenuto nella narcolessia di una regione che non si interroga su nulla (nel caso specifico sulle politiche agricole che dipendono dalle contribuzioni comunitarie e sull’attività di controllo ambientale), preferendo semmai accettare l’inutilità di una commissione di inchiesta si Fenice piuttosto che sull’operato generale di ARPAB – il pensiero corre così al centro olii di Viggiano ed a tutte le attività tacciate di sensibile emissione ambientale – e glissando del tutto nell’ipocrisia del silenzio su una fenomenologia, il malaffare connesso all’inutilità causale di alcuni interventi nella gestione degli aiuti ad un patrimonio agricolo sul quale la regione dovrebbe puntare con maggior decisione e coraggio dopo il fallimento conclamato delle proprie politiche industriali.

  

Appare quindi ovvio che la colpevolezza o l’innocenza (da dimostrarsi entrambe) dei direttori viene artatamente svincolata da ogni ipotesi di responsabilità politica, quella responsabilità che seppure non tacciabile di sodalità visti gli atti conosciuti è pur sempre eticamente in capo a chi compie delle scelte. ed è quindi da costui che ci attenderemmo atti o comunicazioni in merito tali da chiarire ogni ragionevole od irragionevole dubbio, quanto meno per recuperare alla politica, se non ai politici, la capacità “morale” che la patente sfiducia di fondo della popolazione trasforma ora in sopportazione silente ed a volte accettata come una malattia incurabile – una fisio-patologia dunque – ora nella grave disaffezione alla stessa come strumento di dialogo e di riequilibrio delle asperità sociali.

  

Sia chiaro che non intendiamo ora e qui trovare o suggerire vie d’uscita da quella più ampia crisi della politica che gli osservatori tacciano di anti-politica, senza interrogarsi sulle relazione tra cause ed effetti, o di “indignismo” privo di connotazioni propositive riconoscibili, e come tale da rivestire al più presto di cappelli a falde preferibilmente ampie, o peggio ancora di derive socio-antropologiche che nelle varie gradazioni dal nimby alla violenza, paiono ridotte al rango di mere lamentazioni, e farlo soprattutto in una regione che ci par prima dovrebbe conoscere la politica per parlare di critica alla stessa, quanto consigliare atteggiamenti più consoni alla politica, che dovrebbe spiegare e non celare, nicchiare o peggio distogliere l’attenzione generale.

  

Così ci aspetteremmo che siano il presidente della Giunta, il Consiglio che pur ratifica le scelte, le Commissioni relative che controllano, valutano, approvano o censurano, a fornire degli opportuni e necessari strumenti di ragguaglio del proprio operato in merito alle situazioni di ARPAB ed ARBEA, ed a farlo prima della conclusione dell’attività inquirente e di quella giudicante sui due casi.

  

Una conferenza stampa aperta non solo agli operatori dell’informazione, ma anche ai “critici” quali blogger e responsabili di comitati ed associazioni, forse aiuterebbe a dissipar dubbi in una regione che tra il “nessun dorma” ed il “silenzio”, nel frattempo si concede da qualche decennio una siesta prolungata. Gradiremmo cioè conoscere semplicemente i motivi di quelle nomine.

  

Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil

19/10/2011

Voglio essere chiaro: La mia condanna per tutti i Black Block che hanno devastato e che devasteranno in futuro, rimane fermissima. Ma rimane fermissima soprattutto la mia condanna per quei black block che hanno devastato (e, se non li fermiamo subito, devasteranno) l’economia di questo paese, il territorio, l’ambiente e la salute dei cittadini. Quelli, in fondo, in che cosa sono differenti dai black block che devastano vetrine ed auto in sosta?

antonio nathan bevilacqua

a commento

ho paura che molto spesso gli uni siano funzionali agli altri in un perverso meccanismo di eterodirezione che abbiamo già conosciuto nel recente passato di una italia “tesa”, ma attenzione a non bollare totemicamente “i violenti” ed a renderli oggetto di una catarsi cultuale negativa, dimenticando che il malessere esiste nella società e che non trovando valvole di sfogo dialettico e politico, si sfoga (appunto) nella violenza…troppa ecclesialità buonista nell’informazione e nel giudizio politico porta dritti dritti all’individuazione di quel “male altro da noi” che serve a giustificare la continuazione dell’esistente…un po’ come il discorso deresponsabilizzante sull’esistenza del diavolo che svia dalla ricerca del male che negli uomini per confinarlo in un esterno inconoscibile…troppa intellettualità la mia, ant, o solo analisi critica senza prosciutti al posto degli occhiali?

miko somma

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19/10/2011

a guardare la situazione politica del paese non esiste nessuno che si salvi, ma occorre salvare il paese e direi di cominciare dall’allontanamento di questa destra telecafona e cortigiana dal governo, dalla messa in sicurezza da un centro ipocrita ed eternamente malaffarista, dalla costrizione per le sinistre a tirare fuori il meglio che oggi proprio non c’è e che se avessero un coraggio che finora non hanno mostrato, troverebbero nelle energie che stanno venendo fuori autonomamente dalla società…mi permetto di dubitare che lo faranno…vedremo cosa accade

miko somma

storia di una richiesta

storia di una richiesta…di documenti…importanti quanto lo sono i documenti di collaudo ed agibilità di strutture scolastiche…

il nostro movimento, per il tramite della coordinatrice cittadina di tramutola (pz), marica la salvia, facendosi interprete di malumori di fondo di genitori, docenti e personale delle scuole di I e II grado della cittadina valdagrina, presenta in data 25/o2/2011 formale richiesta ai sensi di legge per l’accesso agli atti riguardanti collaudo ed agibilità delle stesse (l’ultima delle immagini in questo articolo è copia scannerizzata della stessa)…

bene, la legge impone un tempo di 60 giorni per una risposta dell’amministrazione, ma la risposta dell’amministrazione arriva dopo ben 111 giorni, quindi palesemente oltre i termini di legge (la seconda delle immagini che è copia scannerizzata della stessa) ed è un diniego all’accesso agli atti, curiosamente nella spiegazione che comunità lucana-movimento no oil non è un soggetto portatore di interessi generali, diretti, etc etc (come più facilmente potrete leggere)…cosa strana questa, poichè altre richieste del nostro movimento riguardo altri atti anche più delicati (es. la lista dei cittadini iscritti all’aire, anagrafe degli italiani residenti all’estero o ancora la lista degli ammessi ai benefici della cittadinanza solidale) erano stati tutti regolarmente esperiti ed in quei casi la “portanza” di interessi generali non era mai stata messa in discussione…

ma è un oscuro tecnico comunale a farsi così legale (cepu o buoni consigli di qualche azzeccagarbugli?) e ad individuare il nostro movimento non più come un movimento politico che partecipa alle elezioni comunali (ancorchè in quel di tramutola, le stesse abbiano rivelato solo 58 coraggiosi tramutolesi che ci hanno convintamente e contro tutto e tutti scelti come referenti di un cambiamento, e molti più ipocriti, bugiardi, sodali e soprattutto fessacchiotti ingenui al meglio che hanno eretto all’altare di una stramba continuità un sistema di potere o malpotere), ma come qualcosa che nulla ha a che fare con quegli stessi interessi generali che noi di comunità lucana amiamo definire beni comuni…che cosa bizzarra, roba forse da procura della repubblica sia per il ritardo con il quale si è data risposta ad una richiesta legittima, sia per il contenuto palesemente forzato ed “abusivamente ufficioso”, ma decidemmo di trattenerci e ripresentare una ulteriore domanda di accesso a quegli atti…

nella prima delle immagini troverete così copia della ultima richiesta, quasta volta supportata da un numero di firme di cittadini direttamente interessati alla faccenda…vedremo se questa volta il comune di tramutola deciderà di rispondere in merito ad una così importante richiesta che evidentemente non deve essere apparsa tale quando qualche tempo ad alcuni genitori che chiedevano di visionare quegli stessi atti, un sindaco a caso rispose di sentirsi “indignato” per tale richiesta e fece tali orecchie da mercante da apparire quasi un “dumbo dei mercanti”…

facezie (ma non tanto) a parte, aspetteremo i giorni necessari all’iter, ma preannunciamo che quasta volta ricorremo alla procura della repubblica in caso di “bizzarre” risposte o “curiosi” dinieghi…procura che preavvertiamo sin da ora della intera faccenda (sappiamo che molti magistrati seguono da tempo il blog ed al loro legittimo interesse al rispetto della legge facciamo appello), perchè non abbia a ripetersi l’incresciosa situazione nella quale alcuni cittadini chiedono di conoscere notizie ufficiali in merito alla sicurezza delle scuole (che non si mette in dubbio, ma che necessita di essere supportata di certificati previsti dalle vigenti leggi dello stato, oltre che della ragione) ed agli stessi si risponde con “non risposte”…

inutile dire che della stessa situazione saranno avvertiti sin da subito gli organi di stampa regionali e se possibile anche oltre!!!

miko somma, coordinatore regionale di comunità lucana-movimento no oil

marica la salvia, coordinatore cittadina di comunità lucana-movimento no oil tramutola

il coordinamanto cittadino di tramutola di comunità lucana-movimento no oil  

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17/10/2011

qualcuno forse si meraviglia del mio silenzio anche di fronte ad avvenimenti seri quali la chiusura di fenice, gli arresti di alti papaveri arpab e molto altro ancora…il tempo di chiudere la raccolta dei miei fagioli biodinamici e ritornerò molto più devastante che in passato e se possibile ancora più propositivo…abbiamo una regione ed un paese da ricostruire, non solo una classe dirigente malaffarista ed incompetente da mandare a casa…e stavolta spero che nessuno si tiri indietro, accampando scuse che la realtà rende ormai ridicole…a presto!!!

miko somma

a tramutola

Giovedi 13 ottobre 2011 questo movimento ha presentato una nuova richiesta  all’amministrazione comunale , per poter visionare ed estrarre copia dei certificati di agibilità e di  collaudo della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado di Tramutola.

Richiesta questa volta supportata dalle firme di cittadini tramutolesi che , al pari del movimento  stesso, a vario titolo sono portatori di  un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è richiesto l’accesso.

Anche questa volta, prima di avere una risposta passeranno 111 giorni, com’è successo per la richiesta precedentemente presentata? ed avremmo analoga risposta di non potere avere accesso agli atti richiesti perchè non siamo portatori di un interesse diretto, concreto e attuale?

Attendiamo notizie..

marica la salvia coordinatrice cittadina di comunità lucana – movimento no oil

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La notizia del giorno!!!!

E’ la notizia del giorno. Dal sito del Quotidiano della Basilicata, si apprende degli arresti di Vincenzo Sigillito e Bruno Bove, rispettivamente ex Direttore Generale e coordinatore dell’ARPA Basilicata. Per ulteriori informazioni basta cliccare qui. La notizia, ovviamente, è di quelle che impattano subito. Eppure, nonostante tutte le volte che dalle pagine di questo blog si è parlato della vicenda Fenice (oltre ad altre vicende che vedevano come protagonisti Sigillito e Bove), vogliamo limitarci a commentare la notizia come segue: la magistratura deve fare il proprio lavoro e non tocca a nessun altro emettere sentenze ed accuse. Ciò che per noi di Comunità Lucana – Movimento no oil conta di più, in questo momento, è che LA VERITA’ VENGA FUORI TUTTA!!! E che, nel caso di provata colpevolezza, chiunque abbia sbagliato, paghi!!! Perché, se vogliamo, rileggendo la storia di questo paese e, in particolare, di questa regione, il timore è che, alla fine, si risolva tutto con condanne di capri espiatori e, magari, soltanto di esecutori materiali di eventuali delitti (non vogliamo pensare neppure per un attimo ad archiviazioni e roba similare!!!!!!!!). E questa è l’eventualità assolutamente da evitare!!!

Insomma: la magistratura indaghi a tutto tondo per scoprire TUTTE le responsabilità nella vicenda. E TUTTI i responsabili, se ritenuti colpevoli, paghino per i delitti commessi!

Nel frattempo da parte nostra è intenzione di mantenere una sospensione del giudizio, senza ombra di dubbio: ma gli occhi continueranno a rimanere aperti!

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su fenice si ispeziona dunque

Fenice e Arpab: Digilio chiede a ministro avvio ispezioni

12/10/2011 09:42

BAS  Un’ispezione di funzionari ed esperti del ministero dell’Ambiente, coordinata dal direttore della direzione generale per le Valutazioni ambientali, al termodistruttore Fenice e all’area interessata; un’ispezione coordinata dal direttore degli Affari generali del Ministero presso la sede Arpab di Potenza: sono le richieste che il sen. Egidio Digilio (Fli) ha presentato al Ministro all’Ambiente Prestigiacomo.
Dopo l’impegno che il ministro ha assunto ieri in una trasmissione televisiva per costringere il colosso EDF ad effettuare la bonifica dei terreni e annunciando la volontà di esercitare le funzioni di controllo che competono al Ministero, per passare dalle parole ai fatti – sottolinea Digilio – è necessario che Prestigiacomo invii ispettori presso Fenice. L’intera vicenda ha dimostrato sinora la più completa incapacità della Regione e della Provincia di Potenza a gestire una situazione che continua, giustamente, ad allarmare le popolazioni locali e quelle dell’intera regione. Ho chiesto che si svolga un’ispezione anche nella sede di Potenza dell’Arpab perché si verifichi l’operato della direzione e degli uffici in merito all’attività svolta per Fenice. Ci sono troppi aspetti oscuri, emersi pubblicamente nella seduta del Consiglio Regionale dedicata alla questione, e che continuano ad emergere attraverso i giornali regionali, siti web di informazione locale, note e prese di posizione di Comitati di cittadini, per pensare che non si debba dare conto dell’operato tecnico-amministrativo dell’Arpab. Le ispezioni che ho richiesto serviranno – precisa l’esponente di Fli – a stabilire con esattezza dove finiscono responsabilità tecniche ed amministrative e dove cominciano quelle politiche che nessuno dovrebbe coprire. Altra cosa è chiedere alla magistratura di intensificare l’attività di indagine cominciata negli anni passati, in quanto la politica non dovrebbe mai rinunciare alla propria responsabilità ed in proposito ritengo positivo il ricorso ad una Commissione di indagine del Consiglio regionale”.

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bene, è già qualcosa che finalmente la politica si sia accorta che il linfoma maligno sta in questa agenzia e nel suo operato che funge da “pezza a colori”…noi lo dicevamo da molto tempo e ci rallehriamo che digilio se ne sia finalmente accorto e stia utilizzando prerogative, quelle parlamentari, che a noi finora son negate

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12/10/2011

ridicoli uomini e donne, eletti suini a rappresentanti del popolo, si affannano tra scranni e malaffare di ogni dimensione, mentre il paese delira di una malattia chiamata mancanza di progetto ed al cui capezzale non mancano balanzoni a proporre clisteri e salassi…ma il paziente rischia la morte ed i dottori neppure una multa

miko somma

Camera, governo battuto Pdl: ‘Ora verifica fiducia   Assenti Tremonti e Scajola. Pd: dimissioni subito Berlusconi, ora test su comunicazioni politiche   11 ottobre, 23:40  ROMA – La Camera ha bocciato l’articolo uno del rendiconto di bilancio. E’ finita con un 290 pari. La maggioranza richiesta era di 291 voti.Con 290 voti a favore e 290 contrari l’aula della Camera ha bocciato il primo articolo del rendiconto generale dello Stato.La maggioranza richiesta era di 291 voti. Dopo il voto, cui ha partecipato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dall’opposizione si è applaudito e urlato: ‘Dimissioni, dimissioni!’.Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi era allibito nel vedere il risultato della votazione. E’ rimasto per un po’ seduto al banco del governo, poi ha scambiato qualche parola con i ministri vicini. Alla fine si è alzato e, senza salutare nessuno dei ministri ma intrattenendosi brevemente con il capogruppo del Pdl, Cicchitto, ha lasciato l’emiciclo, scuotendo vistosamente un foglio che aveva in mano.L’esame del rendiconto generale dell’amministrazione dello Stato riprenderà domani mattina: è quanto ha deciso il presidente della Camera Gianfranco Fini dopo che è stato bocciato il primo articolo del testo. Inizialmente il presidente della Commissione Bilancio aveva chiesto un rinvio solo di un’ora.   BERLUSCONI: ‘PROBLEMA TECNICO RISOLVIBILE’ – E’ un problema tecnico che si può risolvere. Lo ha detto Silvio Berlusconi riferendosi alla battuta d’arresto del governo sull’art.1 del rendiconto generale dello Stato, nel corso dell’incontro avuto con diversi ministri ed esponenti del Pdl nella sala del governo accanto a Montecitorio, secondo quanto riferito da alcuni presenti.

TREMONTI, NO RAGIONE POLITICA PER VOTO CAMERA
– “Nessuna ragione politica, di nessun tipo”. Così commenta in una nota il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti dopo il mancato voto alla Camera. L’assenza era dovuta – spiega – al suo impegno al ministero per la Legge di Stabilità.
“A poche ore dalla presentazione della Legge di Stabilità – si legge nella nota del Tesoro – il Ministro Tremonti era al Ministero impegnato con gli uffici di Gabinetto nella valutazione dei dossier relativi a ciascun Ministero. In aula (alla Camera) in rappresentanza del Ministero erano presenti i Sottosegretari. Appena ricevuta notizia dall’Aula il Ministro ha interrotto i lavori e si è recato a Montecitorio. Nessuna ragione politica, di nessun tipo”.
  BOSSI: CROLLA TUTTO? PER ADESSO NO – “Per adesso non viene giù”. Così il leader della Lega Umberto Bossi commenta la possibilità di tenuta del governo. Il governo quindi va avanti? “Per adesso sì” ha aggiunto Bossi senza fare però previsioni sulla possibile durata: “Non lo so, non sono un mago”.  BERSANI: ‘GOVERNO NON C’E’ PIU’, PREMIER VADA AL COLLE’ – “Un governo bocciato sul consuntivo non può fare l’assestamento di bilancio e senza assestamento il governo non c’é più. Mi aspetto che Berlusconi ora si convinca ad andare al Quirinale”. E’ la richiesta avanzata da Pier Luigi Bersani dopo che il governo è stato battuto in Aula. “Noi dell’opposizione – afferma Bersani – oggi siamo stati molto abili se guardate l’andamento delle votazioni. Loro hanno dei problemi e se Berlusconi è arrivato in Aula è perché ha sottovalutato i suoi dimostrando di aver perso il polso della sua gente”.
 PD,BLOCCATA ANCHE LEGGE STABILITA’ – Con lo stop arrivato dalla Camera sul Rendiconto “si blocca anche la Legge di Stabilità” che era attesa al consiglio dei ministri di dopodomani. Il ddl Stabilità, come anche il Def, “si fondano su un consuntivo che ora non c’é più”, spiega il senatore Giovanni Legnini del Pd.  INCONTRO FINI-ALFANO – Breve incontro, nel corridoio adiacente l’aula di Montecitorio, tra il segretario della Camera, Gianfranco Fini, e il presidente del Pdl, Angelino Alfano. L’incontro è avvenuto dopo che è stato bocciato il primo articolo del rendiconto del bilancio dello Stato.  FINI: ‘VOTO HA IMPLICAZIONI POLITICHE’ – Il voto dell’aula della Camera con cui è stato bocciato il primo articolo del rendiconto di bilancio dello Stato “ha evidenti implicazioni di carattere politico”: lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini prima di rinviare a domani mattina l’esame del testo.  E’ un fatto che non ha precedenti” prosegue  Fini nel corso della conferenza dei capigruppo ha commentato quanto accaduto in Aula stabilendo quindi che venisse convocata la Giunta per il Regolamento per decidere se, dopo la bocciatura dell’articolo 1, sia possibile andare avanti”.  FRANCESCHINI: ‘MAGGIORANZA FINITA’ –  “La maggioranza che sostiene il governo non esiste più, né nel Paese né in questa Camera”: lo ha detto nell’aula della Camera il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, dopo che l’assemblea ha bocciato il primo articolo del rendiconto generale del bilancio dello Stato.   ASSENTI SCAJOLA, BOSSI, SCILIPOTI E MICCICHE’ – Claudio Scajola, Umberto Bossi, Domenico Scilipoti e Gianfranco Micciché sono alcuni degli esponenti della maggioranza assenti oggi in aula al momento del voto sull’assestamento di Bilancio 2010. Il ministro Giulio Tremonti era presente fisicamente a Montecitorio anche se risultava in ‘missione’ e non ha partecipato neanche lui al voto. Mancavano anche altri cinque deputati dei “responsabili” oltre a Scilipoti. Secondo quanto risulta dai tabulati per la Lega Nord mancavano il ministro Bossi e Matteo Bragantini, mentre tra le file del Pdl le assenze ammontavano a 14: Claudio Scajola, Antonio Martino, il sottosegretario Giuseppe Cossiga, Filippo Ascierto, Vincenzo Barba, Elena Centemero, Pietro Franzoso, Marco Martinelli, Giustina Destro Mistrello, Dore Misuraca, Umberto Scapagnini, Piero Testoni, oltre ad Alfonso Papa detenuto attualmente a Poggioreale. Tra Popolo e Territorio, cioé gli ex “responsabili”, hanno disertato l’aula Paolo Guzzanti, Pippo Gianni, Andrea Orsini (‘scajolianò prestato per formare il nuovo gruppo), Francesco Pionati, Americo Porfidia e Scilipoti. Tra gli iscritti al gruppo misto spiccano i nomi di Gianfranco Micciché, Giancarlo Pittelli e Andrea Ronchi. Oltre a Tremonti risultano in missione i ministri Roberto Maroni e Franco Frattini, nonché i sottosegretari Stefano Saglia e Catia Polidori. Per il Carroccio in missione anche Stefano Stefani.

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11/10/2011

ci sono facce che neppure nei lombroso-cartoons starebbero nel lombroso-parlamento, ma qui da noi siedono alle camere…non ci facciamo mancare proprio nulla…esigenza di caduta del governo e di elezioni subito

miko somma

comunicato da lavello

riceviamo da lavello e senz’altro pubblichiamo, condividendo…  

COMUNICATO STAMPA

  FENICE-EDF, dopo l’apparizione e sparizione dell’ARSENICO, adesso ci sono BENZENE e FERRO!   

Dopo le sollecitazioni del Comitato “Diritto alla Salute”, l’ARPAB ha deciso di pubblicare i dati relativi al monitoraggio dei pozzi di FENICE relativi al mense di Settembre.

 A differenza di quanto dichiarato dall’ARPAB e dall’Assessore Mancusi, nelle nuove tabelle ci sono pozzi dove i valori di Manganese al di sopra di quelli rilevati a Luglio.

In netta contraddizione con quanto dichiarato dall’ARPAB nella Conferenza di Servizi tenutasi presso la Provincia il 20 settembre 2011.

 A questo punto la Provincia non ha più motivo di tenere in essere l’autorizzazione provvisoria.FENICE STA ANCORA INQUINANDO CON VALORI SUPERIORI RISPETTO A LUGLIO.

Chi ha il potere di bloccare, sospendere, spegnere l’inceneritore lo DEVE FARE IMMEDIATAMENTE e senza indugio.

  Comitato “Diritto alla Salute”Centro Sociale – Largo Tuscania

Lavello PZ

 www.comitatosalute.itinfo@comitatosalute.it

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11/10/2011

dismissioni del patrimonio pubblico per far cassa?…mi pare mossa azzardata e temo diventi una svendita a vantaggio di furbetti e furboni che con pochi euro si papperanno importanti beni (a proposito, attenti alle spiagge in concessione!!!)…se proprio si devono vendere immobili (e solo quelli) pubblici, che li si permuti direttamente con titoli di stato, quindi a rientro diretto del montante del debito…scommettiamo che cessano le speculazioni al ribasso (quindi all’aumento degli interessi) e che il valore dei titoli cresce (ovviamente con diminuzione degli interessi)?

miko somma

05/10/2011

diciamo che come paese l’italia è troppo grande sia per “fallire” che per essere aiutato, cosa che complica maledettamente la situazione del debito pubblico e del deficit di bilancio…le esportazioni continuano a reggere e ciò che andrebbe sviluppata è la domanda interna (cosa nei fatti impossibile) per aumentare gli incassi da iva ed imposte ed il tenore economico generale…non rimane che la tassazione dei redditi maggiori e delle rendite, la lotta serrata all’evasione (con tanto di carcere), l’abbattimento degli sprechi, la razionalizzazione della spesa pubblica…dimenticavo, una nuova classe dirigente che abbia un progetto spendibile per un popolo che necessita di un “motivo”

miko somma

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